Diritto internazionale 0.6 Finanze 0.63 Dogane
Droit international 0.6 Finances 0.63 Douanes

0.632.21 Accordo generale del 30 ottobre 1947 su le tariffe doganali e il commercio (GATT) (con All. e Protocollo)

0.632.21 Accord général du 30 octobre 1947 sur les tarifs douaniers et le commerce (GATT) (avec annexes et protocole)

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Art. XII Restrizioni intese a mantenere pari la bilancia dei pagamenti

1.  Nonostante le disposizioni del numero 1 dell’articolo XI, ogni Parte contraente può, allo scopo di conservare il suo stato finanziario rispetto all’estero e di mantenere pari la sua bilancia dei pagamenti, restringere la quantità o il valore delle merci delle quali permette l’importazione, riservate nondimeno le disposizioni dei seguenti numeri del presente articolo.

2.
a. Le restrizioni sull’importazione, istituite, mantenute o rafforzate, in virtù del presente articolo, da una Parte contraente, non saranno maggiori di quanto richieda la necessità
i.
di ovviare al pericolo imminente di una contrazione considerevole delle sue riserve monetarie o di arrestarla;
ii.
di aumentare le sue riserve monetarie secondo un saggio ragionevole d’accrescimento, qualora esse siano troppo basse.
Nei due casi saranno debitamente considerati gli elementi particolari che possano operare sulle riserve monetarie della Parte contraente o sui suoi bisogni di tali riserve, e, segnatamente, ove essa disponga di crediti esteri speciali o di altri rinfranchi, la necessità d’un impiego adeguato dei medesimi.
b.
Le Parti contraenti che si valgono di restrizioni in virtù della lettera a del presente numero, le attenueranno progressivamente secondo il migliorare delle condizioni previste in quella disposizione, né le manterranno se non in quanto siano giustificate dalle medesime. Esse le aboliranno, come prima la loro istituzione, o il loro mantenimento, in virtù della lettera menzionata, non sia più giustificato per un tale rispetto.
3.
a. Nell’attuare la loro politica nazionale, le Parti contraenti si obbligano a tenere in debito conto la necessità di mantenere pari, su una base sana e durevole, la loro bilancia dei pagamenti, oppure di ristabilirnela, e l’opportunità di evitare che le loro fonti di produzione non siano impiegate in maniera antieconomica. Esse convengono che a tale scopo sia desiderabile stabilire al possibile delle misure intese ad accrescere, anzi che a restringere, gli scambi commerciali.
b.
Le Parti contraenti che si valgono di restrizioni in conformità del presente articolo, potranno determinarne l’efficacia sulle importazioni dei vari prodotti, o delle differenti categorie di prodotti, in maniera che nell’importazione, siano anteposti i prodotti più necessari.
c.
Le Parti contraenti che vi valgono di restrizioni in conformità del presente articolo si obbligano
i.
a evitare di ledere senza necessità gli interessi commerciali o economici di qualunque altra Parte;
ii.
ad astenersi dall’applicare delle restrizioni le quali possano inceppare indebitamente l’importazione di quantità commerciali minime di merci di qualunque natura, la cui esclusione rechi pregiudizio alle correnti ordinarie degli scambi;
iii.
ad astenersi dall’applicare delle restrizioni le quali possano inceppare l’importazione di campioni commerciali o l’osservanza delle prescrizioni sui brevetti, sui marchi di fabbrica, sui diritti d’autore e di riproduzione, o di altre prescrizioni analoghe.
d.
Le Parti contraenti convengono che la politica seguita nell’ambito nazionale da una Parte contraente per ottenere e conservare il pieno impiego produttivo e assicurare l’accrescimento delle risorse economiche, può cagionare, presso la medesima, una forte domanda di importazioni la quale ingeneri, per le sue riserve monetarie, un pericolo della sorta di quelli considerati nella lettera a del numero 2 del presente articolo. Per conseguenza, la Parte contraente che si attenga, per ogni rispetto, alle disposizioni del presente articolo non sarà tenuta ad abolire o a mutare delle restrizioni, per la ragione che, nella contingenza d’un mutamento di tale politica, le restrizioni, da essa applicate in virtù del presente articolo, cessassero d’essere necessarie.
4.
a. Ogni Parte contraente che applichi delle nuove restrizioni o elevi il grado generale di quelle che già sono, inasprendo in maniera sostanziale le misure applicate in virtù del presente articolo, dovrà, non appena le abbia istituite o inasprite (oppure prima, se sarà stato praticamente possibile metterle in consultazione) consultare con le Parti contraenti su la natura delle difficoltà che s’attengono alla sua bilancia dei pagamenti, i diversi correttivi tra i quali ha la scelta, e le ripercussioni possibili di siffatte restrizioni sopra l’economia di altre Parti contraenti.
b.
Le Parti contraenti, a una data da esse stabilita, esamineranno tutte le restrizioni che in quel momento siano ancora applicate in virtù del presente articolo. Decorso un anno a contare da quella data, le Parti contraenti che applichino sull’importazione delle restrizioni in virtù del presente articolo, faranno annualmente delle consultazioni del genere di quelle previste nella lettera a del presente numero, con le Parti contraenti.
c. i. Se nel corso di consultazioni intraprese con una Parte contraente in conformità della lettera a o b, che precede, sembrasse alle Parti contraenti che le restrizioni non siano compatibili con le disposizioni del presente articolo o dell’articolo XIII (con riserva delle disposizioni dell’articolo XIV), esse indicheranno i punti controversi e potranno consigliare dei mutamenti adeguati da recare nelle medesime.
ii.
Nondimeno, le Parti contraenti ove accertino, sul fondamento di tali consultazioni, che le restrizioni sono applicate in maniera gravemente incompatibile con le disposizioni del presente articolo o dell’articolo XIII (con riserva delle disposizioni dell’articolo XIV) e ne consegue un pregiudizio o un pericolo di pregiudizio al commercio d’una Parte contraente, avviseranno la Parte contraente che applica le restrizioni e faranno delle raccomandazioni appropriate affinché sia assicurata, entro un termine stabilito, l’osservanza delle disposizioni delle quali si tratta. Qualora la Parte contraente non si conformi, entro quel termine, a tali raccomandazioni, le Parti contraenti potranno sciogliere ogni Parte contraente, il cui commercio sia colpito per le restrizioni, da qualunque obbligazione derivante dal presente accordo, dalla quale, considerate tutte le circostanze, stimeranno adeguato liberarla rispetto alla Parte che applica le restrizioni.
d.
Le Parti contraenti, a richiesta di qualunque Parte contraente, la quale renda probabile di prima vista che le restrizioni applicate in virtù del presente articolo siano incompatibili con le disposizioni del medesimo o dell’articolo XIII (con riserva delle disposizioni dell’articolo XIV) e che il suo commercio ne sia colpito, inviteranno la Parte contraente, che le applica, a consultarsi con esse. Questo invito, nondimeno, sarà fatto soltanto se le Parti contraenti abbiano accertato che le pratiche condotte direttamente tra le Partì interessate sono fallite. Se per le consultazioni con le Parti contraenti non sarà possibile fermare alcun accordo e queste accertino che le restrizioni sono applicate in maniera incompatibile con le disposizioni summenzionate e ne consegue un pregiudizio o un pericolo di pregiudizio al commercio della Parte contraente che ha mosso il procedimento, le medesime raccomanderanno la revoca o il mutamento delle restrizioni. Ove esse non vengano revocate, ovvero mutate, nel termine che fosse prefisso dalle Parti contraenti, queste potranno sciogliere la Parte contraente, che ha mosso il procedimento, da qualunque obbligazione derivante dal presente accordo, dalla quale, considerate tutte le circostanze, stimeranno adeguato liberarla rispetto alla Parte che applica le restrizioni.
e.
In ogni procedimento mosso in conformità del presente numero, le Parti contraenti faranno debita considerazione su ogni elemento esterno particolare che gravi sul commercio d’esportazione della Parte contraente che applica le restrizioni.
f.
Gli accertamenti previsti nel presente numero dovranno essere esperiti senza indugio e, al possibile, nel termine di sessanta giorni a contare da quello in cui siano state avviate le consultazioni.

5.  Qualora l’applicazione delle restrizioni sull’importazione in virtù del presente articolo assumesse un’indole durevole ed estesa, la quale fosse il contrassegno d’uno squilibrio generale che restringa la quantità degli scambi internazionali, le Parti contraenti avvieranno delle pratiche al fine di esaminare se per rimuovere le cause fondamentali dello squilibrio possano essere prese altre misure, sia dalle Parti contraenti la cui bilancia dei pagamenti tende a essere sfavorevole, sia da quelle la cui bilancia dei pagamenti tende a essere straordinariamente favorevole, sia da ogni organizzazione intergovernativa competente. Su invito delle Parti contraenti, le Parti contraenti parteciperanno a tali pratiche.

Art. XII Restrictions destinées à protéger l’équilibre de la balance des paiements


1. Nonobstant les dispositions du par. 1er de l’art. XI, toute partie contractante, en vue de sauvegarder sa position financière extérieure et l’équilibre de sa balance des paiements, peut restreindre le volume ou la valeur des marchandises dont elle autorise l’importation, sous réserve des dispositions des paragraphes suivants du présent article.

2.
a. Les restrictions à l’importation instituées, maintenues ou renforcées par une partie contractante en vertu du présent article, n’iront pas au-delà de ce qui est nécessaire
i.
pour s’opposer à la menace imminente d’une baisse importante de ses réserves monétaires ou pour mettre fin à cette baisse;
ii.
ou pour relever ses réserves monétaires suivant un taux d’accroissement raisonnable, dans le cas où elles seraient très basses.

Il sera dûment tenu compte, dans ces deux cas, de tous les facteurs spéciaux qui affecteraient les réserves monétaires de la partie contractante ou ses besoins en réserves monétaires, et notamment, lorsqu’elle dispose de crédits extérieurs spéciaux ou d’autres ressources, de la nécessité de prévoir l’emploi approprié de ces crédits ou de ces ressources.

b.
Les parties contractantes qui appliquent des restrictions en vertu de l’alinéa a du présent paragraphe les atténueront progressivement au fur et à mesure que la situation envisagée audit alinéa s’améliorera; elles ne les maintiendront que dans la mesure où cette situation en justifiera encore l’application. Elles les élimineront lorsque la situation ne justifiera plus leur institution ou leur maintien en. vertu dudit alinéa.
3.
a. Dans la mise en œuvre de leur politique nationale, les parties contractantes s’engagent à tenir dûment compte de la nécessité de maintenir ou de rétablir l’équilibre de leur balance des paiements sur une base saine et durable et de l’opportunité d’éviter que leurs ressources productives ne soient utilisées d’une manière antiéconomique. Elles reconnaissent qu’à ces fins il est souhaitable d’adopter autant que possible des mesures visant au développement plutôt qu’à la contraction des échanges internationaux.
b.
Les parties contractantes qui appliquent des restrictions conformément au présent article pourront déterminer l’incidence de ces restrictions sur les importations des différents produits ou des différentes catégories de produits de manière à donner la priorité à l’importation des produits qui sont le plus nécessaires.
c.
Les parties contractantes qui appliquent des restrictions conformément au présent article s’engagent
i.
à éviter de léser inutilement les intérêts commerciaux ou écono miques de toute autre partie contractante;
ii.
à s’abstenir d’appliquer des restrictions qui feraient indûment obstacle à l’importation en quantités commerciales minimes de marchandises, de quelque nature qu’elles soient, dont l’exclusion entraverait les courants normaux d’échanges;
iii.
et à s’abstenir d’appliquer des restrictions qui feraient obstacle à l’importation d’échantillons commerciaux ou à l’observation des procédures relatives aux brevets, marques de fabrique, droits d’auteur et de reproduction ou d’autres procédures analogues.
d.
Les parties contractantes reconnaissent que la politique suivie sur le plan national par une partie contractante en vue de réaliser et de maintenir le plein emploi productif ou d’assurer le développement des ressources économiques peut provoquer chez cette partie contractante une forte demande d’importations qui comporte, pour ses réserves monétaires, une menace du genre de celles visées à l’alinéa a du par. 2 du présent article. En conséquence, une partie contractante qui se conforme, à tous autres égards, aux dispositions du présent article ne sera pas tenue de supprimer ou de modifier des restrictions, motif pris que, si un changement était apporté à cette politique, les restrictions qu’elle applique en vertu du présent article cesseraient d’être nécessaires.
4.
a. Toute partie contractante qui applique de nouvelles restrictions ou qui relève le niveau général des restrictions existantes en renforçant de façon substantielle les mesures appliquées en vertu du présent article devra, immédiatement après avoir institué ou renforcé ces restrictions (ou, dans le cas où des consultations préalables sont possibles dans la pratique, avant de l’avoir fait), entrer en consultations avec les parties contractantes au sujet de la nature des difficultés afférentes à sa balance des paiements, des divers correctifs entre lesquels elle a le choix, ainsi que des répercussions possibles de ces restrictions sur l’économie d’autres parties contractantes.
b.
A une date qu’elles fixeront, les parties contractantes passeront en revue toutes les restrictions qui, à cette date, seront encore appliquées en vertu du présent article. A l’expiration d’une période d’un an à compter de la date susvisée, les parties contractantes qui appliqueront des restrictions à l’importation en vertu du présent article engageront chaque année avec les parties contractantes des consultations du type prévu à l’alinéa a du présent paragraphe.
c. i. Si, au cours de consultations engagées avec une partie contractante conformément à l’alinéa a ou à l’alinéa b ci-dessus, il apparaît aux parties contractantes que les restrictions ne sont pas compatibles avec les dispositions du présent article ou celles de l’article XIII (sous réserve des dispositions de l’art. XIV), elles indiqueront les points de divergence et pourront conseiller que des modifications appropnées soient apportées aux restrictions.
ii.
Toutefois, si par suite de ces consultations les parties contractantes déterminent que les restrictions sont appliquées d’une manière qui comporte une incompatibilité sérieuse avec les dispositions du présent article ou celles de l’art. XIII (sous réserve des dispositions de l’art. XIV) et qu’il en résulte un préjudice ou une menace de préjudice pour le commerce d’une partie contractante, elles en aviseront la partie contractante qui applique les restrictions et feront des recommandations appropriées en vue d’assurer l’observation, dans un délai déterminé, des dispositions en cause. Si la partie contractante ne se conforme pas à ces recommandations dans le délai fixé, les parties contractantes pourront relever toute partie contractante, dont le commerce serait atteint -par les restrictions, de toute obligation résultant du présent Accord dont il leur paraîtra appropné de la relever, compte tenu des circonstances, envers la partie contractante qui applique les restrictions.
d.
Les parties contractantes inviteront toute partie contractante qui applique des restrictions en vertu du présent article à entrer en consultations avec elles à la demande de toute partie contractante qui pourra établir prima facie que les restrictions sont incompatibles avec les dispositions du présent article ou celles de l’art. XIII (sous réserve des dispositions de l’art. XIV) et que son commerce est atteint. Toutefois, cette invitation ne sera adressée que si les parties contractantes ont constaté que les pourparlers engagés directement entre les parties contractantes intéressées n’ont pas abouti. Si aucun accord n’est réalisé par suite des consultations avec les parties contractantes et si les parties contractantes déterminent que les restrictions sont appliquées d’une manière incompatible avec les dispositions susmentionnées et qu’il en résulte un préjudice ou une menace de préjudice pour le commerce de la partie contractante qui a engagé la procédure, elles recommanderont le retrait ou la modification des restrictions. Si les restrictions ne sont pas retirées ou modifiées dans le délai qui pourra être fixé par les parties contractantes, celles-ci pourront relever la partie contractante qui a engagé la procédure de toute obligation résultant du présent Accord dont il leur paraîtra approprié de la relever, compte tenu des circonstances, envers la partie contractante qui applique les restrictions.
e.
Dans toute procédure engagée en conformité du présent paragraphe, les parties contractantes tiendront dûment compte de tout facteur extérieur spécial qui atteint le commerce d’exportation de la partie contractante qui applique des restrictions.
f.
Les déterminations prévues au présent paragraphe devront intervenir promptement et, si possible, dans un délai de soixante jours à compter de celui où les consultations auront été engagées.

5. Au cas où l’application de restrictions à l’importation en vertu du présent article prendrait un caractère durable et étendu, qui serait l’indice d’un déséquilibre général réduisant le volume des échanges internationaux, les parties contractantes entameront des pourparlers pour examiner si d’autres mesures pourraient être prises, soit par les parties contractantes dont la balance des paiements tend à être défavorable, soit par celles dont la balance des paiements tend à être exceptionnellement favorable, soit encore par toute organisation intergouvernementale compétente, afin de faire disparaître les causes fondamentales de ce déséquilibre. Sur l’invitation des parties contractantes, les parties contractantes prendront part aux pourparlers susvisés.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
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