0.740.41 Statuto del 14 aprile 1921 sulla libertà di transito

0.740.41 Statut vom 14. April 1921 über die Freiheit des Durchgangsverkehrs

Art. 13

Mancando un’intesa diretta tra gli Stati, tutte le vertenze che potessero sorgere tra di essi per l’interpretazione o l’applicazione del presente Statuto, saranno portate davanti alla Corte Permanente di Giustizia Internazionale5, salvo che, con l’applicazione di una Convenzione speciale o d’una clausola generale di arbitrato non si proceda a una composizione della vertenza, sia mediante arbitrato, sia in qualunque altro modo.

La Corte Permanente di Giustizia Internazionale sarà adita in conformità dell’articolo 40 del suo Statuto6.

Tuttavia, allo scopo di comporre, per quanto è possibile, amichevolmente queste vertenze, gli Stati contraenti si impegnano, prima di ricorrere a un’istanza giudiziaria e salvi restando i diritti e le attribuzioni del Consiglio e dell’Assemblea, a sottoporre queste vertenze al parere consultivo dell’organo che fosse istituito dalla Società delle Nazioni come organo consultivo e tecnico dei Membri della Società, per quanto concerne le comunicazioni e il transito. In caso d’urgenza, un parere provvisorio potrà raccomandare tutte le misure provvisionali, destinate soprattutto a restituire al libero transito le agevolezze di cui godeva prima dell’atto o del fatto che ha determinato la vertenza.

5 La Corte permanente di Giustizia Internazionale è stata sciolta con Risoluzione 18 apr. 1946 dell’Assemblea della Società delle Nazioni (FF 1946 II 1227 ediz. ted. 1186 ediz. franc.) e sostituita dalla Corte Internazionale di Giustizia (RS 0.193.50).

6 [RU 37 862]. A questo articolo corrisponde ora l’art. 40 dello Statuto della Corte internazionale di Giustizia del 26 giu. 1945 (RS 0.193.501).

Art. 13

Alle Streitfälle, die zwischen den Staaten wegen Auslegung oder Anwendung des Statuts entstehen sollten und nicht durch eine unmittelbare Verständigung beigelegt werden, sind dem Ständigen Internationalen Gerichtshof4 zu unterbreiten, es sei denn, dass sie auf Grund eines besonderen Übereinkommens oder einer allgemeinen Schiedsgerichtsklausel durch Schiedsspruch oder auf andere Weise geschlichtet werden.

Die Anrufung des Ständigen Internationalen Gerichtshofes erfolgt gemäss Artikel 40 seines Statuts5.

Um jedoch diese Streitfälle möglichst auf gütlichem Wege beizulegen, verpflichten sich die Vertragsstaaten, vor Einleitung eines gerichtlichen Verfahrens und vorbehältlich der Rechte und Befugnisse des Völkerbundsrates und der Völkerbundsversammlung, diese Streitfälle zur Begutachtung der Stelle vorzulegen, die von dem Völkerbund als beratendes, fachmännisches Organ der Mitglieder in Fragen der Verkehrswege und des Durchgangsverkehrs eingesetzt werden sollte. In dringenden Fällen kann ein vorläufiger Bescheid die Anwendung einstweiliger Massnahmen empfehlen, die insbesondere dazu dienen, dem freien Durchgangsverkehr wieder alle diejenigen Erleichterungen zu gewähren, die vor der Handlung oder vor dem Vorfall, die den Streitfall herbeiführten, bestanden haben.

4 Der Ständige Internationale Gerichtshof wurde aufgelöst durch Beschluss der Völkerbundsversammlung vom 18. April 1946 (BB1 1946 II 1227) und ersetzt durch den Internationalen Gerichtshof (SR 0.193.50).

5 [AS 37 768]. Diesem Artikel entspricht heute Art. 40 des Statuts des Internationalen Gerichtshofes vom 26. Juni 1945 (SR 0.193.501).

 

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