Traduzione1
(Stato 26 ottobre 2012)
Nella presente convenzione, le espressioni qui elencate sono usate con le comprensioni seguenti:
1. «Credito marittimo» significa: allegazione di un diritto o di un credito fondati su una di queste cause:
2. «sequestro» significa: l’immobilizzazione – autorizzata dalla giurisdizione competente – di una nave per garanzia di un credito marittimo, esclusa però la detenzione di una nave per l’esecuzione di un titolo;
3. «persona» significa sia le persone fisiche e giuridiche, sia le società di persone o di capitali, sia gli Stati, le amministrazioni e gli enti pubblici;
4. «attore» significa la persona che allega a suo profitto l’esistenza di un credito marittimo.
La nave battente bandiera di uno degli Stati contraenti, non può essere sequestrata nella giurisdizione di uno Stato contraente, se non in virtù di un credito marittimo, ma le disposizioni della presente convenzione non comportano estensione o restrizione alcuna dei diritti e poteri di sequestrare una nave o di detenerla o di impedirle comunque di salpare, che, nell’ambito della loro giurisdizione, competono agli Stati o alle autorità pubbliche o portuali in virtù delle loro leggi e regolamenti interni.
1. Fermo restando il disposto del quarto capoverso qui appresso e dell’articolo 10, ogni attore può sequestrare, anche se pronte a salpare, sia la nave cui il credito si riferisce sia ogni altra nave appartenente a colui che era, al momento dell’insorgere del credito marittimo, proprietario della nave cui il credito si riferisce; ma nessuna nave, tranne quella cui il credito si riferisce, può essere sequestrata per i crediti previsti alle lettere o, p, q dell’articolo 1.
2. Delle navi sono reputate appartenere allo stesso proprietario quando tutte le parti di proprietà appartengono alla stessa o alle stesse persone.
3. Una nave può essere sequestrata e una cauzione o una garanzia pretesa, per lo stesso credito e dallo stesso attore, nella giurisdizione di uno o di più Stati contraenti, un’unica volta soltanto e, se in una di dette giurisdizioni una cauzione o una garanzia è prestata per ottenere la revoca del sequestro o per evitarlo, ogni ulteriore sequestro della stessa nave o di qualsiasi altra nave dello stesso proprietario, da parte dell’attore per lo stesso credito marittimo, sarà revocato e la nave sarà liberata dal tribunale o da qualsiasi altra competente autorità giudiziaria dello Stato in questione, salvo che l’attore provi esaurientemente al tribunale o all’altra competente autorità giudiziaria, che la garanzia o la cauzione erano state definitivamente liberate prima che l’ulteriore sequestro intervenisse oppure provi che c’è un’altra valida ragione per mantenere il sequestro.
4. Quando il noleggiatore risponde solo, di un credito marittimo relativo ad una nave noleggiata con rimessa della gestione nautica, l’attore può sequestrare quella nave o altra appartenente al noleggiatore, osservando le disposizioni della presente convenzione; ma in virtù di quel eredito non può sequestrare alcun’altra nave appartenente al proprietario.
Il capoverso precedente è pure applicabile nei casi in cui una persona diversa dal proprietario è tenuta a un credito marittimo.
Una nave può essere sequestrata soltanto con l’autorizzazione di un tribunale o di un’altra autorità giudiziaria competente dello Stato contraente nel quale il sequestro è effettuato.
Il tribunale o altra competente autorità giudiziario, nella cui giurisdizione la nave è stata sequestrata, se una cauzione o una garanzia sufficiente è prestata, revoca il sequestro, tranne quando si fonda sui crediti marittimi elencati nell’articolo 1, lettere o e p; in questo caso il giudice può o permettere al possessore, che presta garanzie sufficienti, d’esercire la nave o regolare la gestione della nave durante il sequestro.
Se le parti non si accordano sull’entità della cauzione o della garanzia, il tribunale o la competente autorità giudiziaria ne determinerà la natura e l’importo.
La domanda di revoca del sequestro, fondata su una tale garanzia, non significa ammissione di responsabilità né rinuncia al beneficio della limitazione legale di responsabilità del proprietario di nave.
Ogni contestazione circa la responsabilità dell’attore, per danni derivati dal sequestro della nave o per spese di cauzione o di garanzia prestate per liberare la nave o impedirne il sequestro, è regolata dalla legge dello Stato contraente nella cui giuris-dizione il sequestro è stato effettuato o chiesto.
La procedura del sequestro, l’ottenimento dell’autorizzazione, di cui all’articolo 4, e ogni altra questione procedurale originata dal sequestro, sono regolati dalla legge dello Stato contraente nella cui giurisdizione il sequestro è stato effettuato o chiesto.
1. I tribunali dello Stato nel quale il sequestro è effettuato sono competenti per statuire sul merito della questione:
2. Se il tribunale, nella cui giurisdizione la nave è sequestrata, non è competente per statuire sul merito, la cauzione o la garanzia necessaria, secondo l’articolo 5, per la revoca del sequestro, dovrà pure garantire l’esecuzione di tutte quelle condanne che il tribunale competente nel merito potrà ulteriormente pronunciare; il tribunale o ogni altra autorità giudiziaria del luogo di sequestro assegna un termine entro il quale l’attore deve intentare l’azione davanti al tribunale competente.
3. Se le parti hanno convenuto clausole attributive della competenza ad altra giuris-dizione o clausole di arbitrato, il tribunale può assegnare al sequestrante un termine per proporre l’azione.
4. Nei casi previsti dai due capoversi precedenti, se l’azione non è intentata nel termine impartito, il convenuto può domandare la revoca del sequestro o la liberazione della cauzione prestata.
5. Il presente articolo non è applicabile ai casi contemplati dalle disposizioni della convenzione riveduta del 17 ottobre 18682 concernente la navigazione sul Reno.
1 RS 0.747.363.1
2 RS 0.747.224.101
1. Le disposizioni della presente convenzione sono applicabili in ogni Stato contraente ad ogni nave che batte bandiera di uno degli Stati contraenti.
2. La nave che batte bandiera di uno Stato non contraente può essere sequestrata in uno degli Stati contraenti per uno dei crediti elencati nell’articolo 1 o per qualsiasi altro credito che, secondo la legge di quello Stato, fonda il sequestro.
3. Tuttavia ogni Stato contraente può ricusare in tutto o in parte i vantaggi della presente convenzione ad ogni Stato non contraente e a ogni persona che non aveva, il giorno del sequestro, la sua residenza abituale o la sua principale sede in uno Stato contraente.
4. Le disposizioni della presente convenzione non modificano né influenzano la legge interna degli Stati contraenti, per quanto concerne il sequestro di una nave, nella giurisdizione dello Stato di cui essa batte bandiera, da parte di una persona che ha la sua residenza abituale o la sua sede principale in quello Stato.
5. Ogni terzo, diverso dall’attore originario, che per surrogazione, cessione o altro allega un credito marittimo è reputato, quanto all’applicazione della presente convenzione, avere la stessa residenza abituale o la stessa sede principale del creditore originario.
Le disposizioni della presente convenzione non creano diritti ad azioni, che, indipendentemente dalle norme della presente convenzione, non esisterebbero secondo la legge che il tribunale adito deve applicare.
La presente convenzione non consente agli attori alcuna misura cautelare diversa da quella che detta legge e, ove sia applicabile, la convenzione internazionale sui privilegi e le ipoteche navali1, accordano.
1 RS 0.747.322.2
Le Alte Parti contraenti possono, all’atto della firma, del deposito degli istrumenti di ratificazione o della loro adesione alla convenzione, riservarsi:
Le Alte Parti contraenti s’impegnano a sottoporre ad arbitrato tutte le controversie fra Stati cagionate dall’interpretazione o dall’applicazione della presente convenzione, senza pregiudizio degli obblighi delle Alte Parti contraenti che hanno convenuto di sottoporre le loro controversie alla Corte Internazionale di Giustizia.
La presente convenzione è aperta alla firma degli Stati rappresentati alla nona Conferenza diplomatica di diritto marittimo. Il processo verbale di firma sarà steso per cura del Ministero degli affari esteri del Belgio.
La presente convenzione sarà ratificata e gli strumenti di ratificazione saranno depositati presso il Ministero degli affari esteri del Belgio, che ne notificherà il deposito a tutti gli Stati firmatari e aderenti.
a. La presente convenzione entrerà in vigore, per i due primi Stati che l’avranno ratificata, sei mesi dopo la data del deposito dell’istrumento della seconda ratificazione.
b. La presente convenzione entrerà in vigore sei mesi dopo il deposito del loro istrumento di ratificazione, per gli Stati firmatari che l’avranno ratificata dopo il deposito dell’istrumento della seconda ratificazione.
Ogni Stato non rappresentato alla nona Conferenza diplomatica di diritto marittimo può aderire alla presente convenzione.
Le adesioni saranno notificate al Ministero degli affari esteri del Belgio che comunicherà, in via diplomatica, le notificazioni ricevute, a tutti gli Stati firmatari e aderenti.
La convenzione entrerà in vigore, per lo Stato che ad essa avrà aderito, sei mesi dopo la data del ricevimento della notificazione, ma non prima della data dell’entrata in vigore prevista nell’articolo 14, lettera a.
Ciascuna Alta Parte contraente, trascorsi tre anni dalla data in cui per essa sarà entrata in vigore la presente convenzione, potrà chiedere la riunione di una conferenza incaricata di statuire su tutte le proposte di revisione della convenzione.
Ciascuna Alta Parte contraente che desidera far uso di questa facoltà ne darà avviso al Governo belga il quale si incaricherà di convocare entro sei mesi la conferenza.
Ciascuna Alta Parte contraente, in ogni tempo dopo la data in cui per essa sarà entrata in vigore la presente convenzione, avrà il diritto di disdirla. La disdetta avrà tuttavia effetto soltanto un anno dopo che la relativa notificazione sarà pervenuta al Governo belga, il quale la comunicherà in via diplomatica, alle altre Parti contraenti.
a. Ciascuna Alta Parte contraente, all’atto della ratificazione dell’adesione o successivamente in qualsiasi tempo, può notificare per iscritto al Governo belga che la presente convenzione è applicabile ai territori o a qualcuno dei territori di cui essa, Alta Parte contraente, assicura le relazioni internazionali. La convenzione sarà applicabile a detti territori sei mesi dopo la data in cui la notificazione sarà pervenuta al Ministero degli affari esteri del Belgio, ma non prima della data dell’entrata in vigore della presente convenzione per detta Alta Parte contraente.
b. Ciascuna Alta Parte contraente che avrà firmato una dichiarazione conformemente alla lettera a di questo articolo potrà in ogni tempo notificare al Ministero degli affari esteri del Belgio che la convenzione cessa d’essere applicata al territorio di cui si tratta. Questa disdetta avrà effetto dopo il termine di un anno previsto nell’articolo 17.
c. Il Ministero degli affari esteri del Belgio comunicherà in via diplomatica, a tutti gli Stati firmatari e aderenti, le notificazioni ricevute a norma del presente articolo.
Fatto a Bruxelles, in un solo esemplare, il 10 maggio 1952, nelle lingue francese e inglese, i cui testi fanno parimente fede.
(Seguono le firme)
Stati partecipanti | Ratifica Adesione (A) Dichiarazione di successione (S) | Entrata in vigore | ||
Algeria | 18 agosto | 1964 A | 18 febbraio | 1965 |
Belgio | 10 aprile | 1961 | 10 ottobre | 1961 |
Cambogia* | 12 novembre | 1956 A | 12 maggio | 1957 |
Camerun | 23 aprile | 1958 A | 23 ottobre | 1958 |
Cina | ||||
Hong Kong* | 10 giugno | 1997 | 1° luglio | 1997 |
Macao* | 10 giugno | 1997 | 1° luglio | 1997 |
Congo (Kinshasa) | 17 luglio | 1967 A | 17 gennaio | 1968 |
Costa Rica* | 13 luglio | 1955 A | 24 febbraio | 1956 |
Croazia | 30 luglio | 1992 S | 8 ottobre | 1991 |
Cuba* | 21 novembre | 1983 A | 21 maggio | 1984 |
Côte d’Ivoire | 17 marzo | 1989 S | 7 agosto | 1960 |
Danimarca* | 2 maggio | 1989 | 2 novembre | 1989 |
Egitto* | 24 agosto | 1955 | 24 febbraio | 1956 |
Figi* | 22 agosto | 1972 S | 10 ottobre | 1970 |
Finlandia | 21 dicembre | 1995 | 21 giugno | 1996 |
Francia | 25 maggio | 1957 | 25 novembre | 1957 |
Territori francesi d’oltremare | 23 aprile | 1958 A | 23 ottobre | 1958 |
Germania* | 6 ottobre | 1972 | 6 aprile | 1973 |
Grecia | 27 febbraio | 1967 | 27 agosto | 1967 |
Guinea | 12 dicembre | 1994 A | 12 giugno | 1995 |
Haiti | 4 novembre | 1954 A | 24 febbraio | 1956 |
Irlanda* | 17 ottobre | 1989 A | 17 aprile | 1990 |
Italia* | 9 novembre | 1979 | 9 maggio | 1980 |
Lettonia | 17 maggio | 1993 A | 17 novembre | 1993 |
Lituania | 29 aprile | 2002 A | 29 ottobre | 2002 |
Lussemburgo | 18 febbraio | 1991 A | 18 agosto | 1991 |
Madagascar | 13 luglio | 1965 S | 26 giugno | 1960 |
Marocco | 11 luglio | 1990 A | 11 gennaio | 1991 |
Namibia | 14 marzo | 2002 A | 14 settembre | 2002 |
Nigeria* | 7 novembre | 1963 A | 7 maggio | 1964 |
Norvegia* | 1° novembre | 1994 | 1° maggio | 1995 |
Paesi Bassi* | 20 gennaio | 1983 | 20 luglio | 1983 |
Aruba | 20 gennaio | 1983 | 20 luglio | 1983 |
Curaçao | 20 gennaio | 1983 | 20 luglio | 1983 |
Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba)2 | 20 gennaio | 1983 | 20 luglio | 1983 |
Sint Maarten | 20 gennaio | 1983 | 20 luglio | 1983 |
Paraguay | 22 novembre | 1967 A | 22 maggio | 1968 |
Polonia | 16 luglio | 1976 A | 16 gennaio | 1977 |
Portogallo* | 4 maggio | 1957 | 4 novembre | 1957 |
Regno Unito* | 18 marzo | 1959 | 18 settembre | 1959 |
Anguilla* | 12 maggio | 1965 A | 12 novembre | 1965 |
Bermuda* | 30 maggio | 1963 A | 30 novembre | 1963 |
Gibilterra* | 29 marzo | 1963 A | 29 settembre | 1963 |
Guernesey* | 8 dicembre | 1966 A | 8 giugno | 1967 |
Isola di Man* | 14 aprile | 1993 | 14 ottobre | 1993 |
Isole Caimane* | 12 maggio | 1965 A | 12 novembre | 1965 |
Isole Falkland e dipendenze (Georgia del Sud e Isole Sandwich del Sud)* | 17 ottobre | 1969 A | 17 aprile | 1970 |
Isole Turche e Caicos* | 21 settembre | 1965 A | 21 marzo | 1966 |
Isole Vergini britanniche* | 29 maggio | 1963 A | 29 novembre | 1963 |
Montserrat* | 12 maggio | 1965 A | 12 novembre | 1965 |
Sant’Elena* | 12 maggio | 1965 A | 12 novembre | 1965 |
Romania | 28 novembre | 1995 A | 28 maggio | 1996 |
Russia* | 29 aprile | 1999 A | 29 ottobre | 1999 |
Saint Lucia | 21 marzo | 1990 S | 22 febbraio | 1979 |
Saint Vincent e Grenadine* | 29 ottobre | 2001 S | 28 ottobre | 1979 |
Salomone, Isole* | 17 settembre | 1981 S | 7 luglio | 1978 |
Santa Sede | 10 agosto | 1956 | 10 febbraio | 1957 |
Serbia* | 25 luglio | 1967 | 25 gennaio | 1968 |
Siria | 3 febbraio | 1972 A | 3 agosto | 1972 |
Slovenia | 13 ottobre | 1993 S | 25 giugno | 1991 |
Svezia | 30 aprile | 1993 A | 30 ottobre | 1993 |
Svizzera | 28 maggio | 1954 A | 24 febbraio | 1956 |
Togo | 23 aprile | 1958 A | 23 ottobre | 1958 |
Tonga* | 13 giugno | 1978 A | 13 dicembre | 1978 |
Ucraina* | 16 novembre | 2011 A | 16 maggio | 2012 |
* Riserve e dichiarazioni. Le riserve e dichiarazioni non sono pubblicate nella RU. Il testo, in francese e inglese, può essere consultato sul sito Internet del Governo belga: http://diplomatie.belgium.be/fr/traites/ oppure ottenuto presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione Trattati internazionali, 3003 Berna. | ||||
1 Il testo originale francese è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.
2 N. 8 del DF del 17 mar. 1954 (RU 1954 663).
3 RU 1973 569, 1982 1943, 1983 1322, 1984 571, 1989 536, 1990 1731, 2005 2337 e 2013 281. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).
Texte original
(Etat le 26 octobre 2012)
Dans la présente Convention, les expressions suivantes sont employées, avec les significations indiquées ci-dessous:
1. «Créance Maritime» signifie allégation d’un droit ou d’une créance ayant l’une des causes suivantes:
2. «Saisie» signifie l’immobilisation d’un navire avec l’autorisation de l’autorité judiciaire compétente pour garantie d’une créance maritime, mais ne comprend pas la saisie d’un navire pour l’exécution d’un titre.
3. «Personne» comprend toute personne physique ou morale, société de personnes or de capitaux ainsi que les Etats, les Administrations et Etablissements publics.
4. «Demandeur» signifie une personne, invoquant à son profit, l’existence d’une créance maritime.
Un navire battant pavillon d’un des Etats contractants ne pourra être saisie dans le ressort d’un Etat Contractant qu’en vertu d’une créance maritime, mais rien dans les dispositions de la présente Convention ne pourra être considéré comme une extension ou une restriction des droits et pouvoirs que les Etats, Autorités publiques ou Autorités portuaires tiennent de leur loi interne ou de leurs règlements, de saisir, détenir ou autrement empêcher un navire de prendre la mer dans leur ressort.
1. Sans préjudice des dispositions du par. 4 et de l’art. 10, tout Demandeur peut saisir soit le navire auquel la créance se rapporte, soit tout autre navire appartenant à celui qui était, au moment où est née la créance maritime, propriétaire du navire auquel cette créance se rapporte alors même que le navire saisie est prêt à faire voile, mais aucun navire ne pourra être saisi pour une créance prévue aux alinéas o, p ou q de l’article premier à l’exception du navire même que concerne la réclamation.
2. Des navires seront réputés avoir le même propriétaire lorsque toutes les parts de propriété appartiendront à une même ou aux mêmes personnes.
3. Un navire ne peut être saisi et caution ou garantie ne sera donnée, plus d’une fois dans la juridiction d’un ou plusieurs des Etats Contractants, pour la même créance et par le même Demandeur; et si un navire est saisi dans une des dites juridictions et une caution ou une garantie a été donnée, soit pour obtenir la mainlevée de la saisie, soit pour éviter celle-ci, toute saisie ultérieure de ce navire, ou de n’importe quel autre navire, appartenant au même propriétaire, par le Demandeur et pour la même créance maritime, sera levée et le navire sera libéré par le Tribunal ou toute autre juridiction compétente du dit Etat, à moins que le Demandeur ne prouve, à la satisfaction du Tribunal ou de toute autre Autorité Judiciaire compétente, que la garantie ou la caution a été définitivement libérée avant que la saisie subséquente n’ait été pratiquée ou qu’il n’y ait une autre raison valable pour la maintenir.
4. Dans le cas d’un affrètement d’un navire avec remise de la gestion nautique, lorsque l’affréteur répond, seul, d’une créance maritime relative à ce navire, le Demandeur peut saisir ce navire ou tel autre appartenant à l’affréteur, en observant les dispositions de la présente Convention, mais nul autre navire appartenant au propriétaire ne peut être saisi en vertu de cette créance maritime.
L’alinéa qui précède s’applique également à tous les cas où une personne autre que le propriétaire est tenue d’une créance maritime.
Un navire ne peut être saisi qu’avec l’autorisation d’un Tribunal ou de toute autre Autorité Judiciaire compétente de l’Etat Contractant dans lequel la saisie est pratiquée.
Le Tribunal ou toute autre Autorité Judiciaire compétente dans le ressort duquel le navire a été saisi, accordera la mainlevée de la saisie lorsqu’une caution ou une garantie suffisantes auront été fournies, sauf dans le cas où la saisie est pratiquée en raison des créances maritimes énumérées à l’article premier ci-dessus, sous les lettres o et p; en ce cas, le juge peut permettre l’exploitation du navire par le Possesseur, lorsque celui-ci aura fourni des garanties suffisantes, ou régler la gestion du navire pendant la durée de la saisie.
Faute d’accord entre les Parties sur l’importance de la caution ou de la garantie, le Tribunal ou l’Autorité Judiciaire compétente en fixera la nature et le montant.
La demande de mainlevée de la saisie moyennant une telle garantie, ne pourra être interprétée ni comme une reconnaissance de responsabilité, ni comme une renonciation au bénéfice de la limitation légale de la responsabilité du propriétaire du navire.
Toutes contestations relatives à la responsabilité du Demandeur, pour dommages causés à la suite de la saisie du navire ou pour frais de caution ou de garantie fournies en vue de le libérer ou d’en empêcher la saisie seront réglées par la loi de l’Etat Contractant dans le ressort duquel la saisie a été pratiquée ou demandée.
Les règles de procédure relatives à la saisie d’un navire, à l’obtention de l’autorisation visée à l’art. 4 et à tous autres incidents de procédure qu’une saisie peut soulever sont régies par la loi de l’Etat Contractant dans lequel la saisie a été pratiquée ou demandée.
1. Les Tribunaux de l’Etat dans lequel la saisie a été opérée seront compétents pour statuer sur le fond du procès:
2. Si le Tribunal, dans le ressort duquel le navire a été saisi n’a pas compétence pour statuer sur le fond, la caution ou la garantie à fournir conformément à l’art. 5 pour obtenir la mainlevée de la saisie, devra garantir l’exécution de toutes les condamnations qui seraient ultérieurement prononcées par le Tribunal compétent de statuer sur le fond, et le Tribunal ou toute autre Autorité Judiciaire du lieu de la saisie, fixera le délai dans lequel le Demandeur devra introduire une action devant le Tribunal compétent.
3. Si les conventions des parties contiennent soit une clause attributive de compétence à une autre juridiction, soit une clause arbitrale, le Tribunal pourra fixer un délai dans lequel le saisissant devra engager son action au fond.
4. Dans les cas prévus aux deux alinéas précédents, si l’action n’est pas introduite dans le délai imparti, le Défendeur pourra demander la mainlevée de la saisie ou la libération de la caution fournie.
5. Cet article ne s’appliquera pas aux cas visés par les dispositions de la convention révisée sur la navigation du Rhin du 17 octobre 18682.
1 RS 0.747.363.1
2 RS 0.747.224.101
1. Les dispositions de la présente Convention sont applicables dans tout Etat Contractant à tout navire battant pavillon d’un Etat Contractant.
2. Un navire battant pavillon d’un Etat non Contractant peut être saisi dans l’un des Etats Contractants, en vertu d’une des créances énumérées à l’art. 1, ou de toute autre créance permettant la saisie d’après la loi de cet Etat.
3. Toutefois, chaque Etat Contractant peut refuser tout ou partie des avantages de la présente Convention à tout Etat non Contractant et à toute personne qui n’a pas, au jour de la saisie, sa résidence habituelle ou son principal établissement dans un Etat Contractant.
4. Aucune disposition de la présente Convention ne modifiera ou n’affectera la loi interne des Etats Contractants en ce qui concerne la saisie d’un navire dans le ressort de l’Etat dont il bat pavillon par une personne ayant sa résidence habituelle ou son principal établissement dans cet Etat.
5. Tout tiers, autre que le Demandeur originaire qui excipe d’une créance maritime par l’effet d’une subrogation, d’une cession ou autrement, sera réputé, pour l’application de la présente Convention, avoir la même résidence habituelle ou le même établissement principal que le créancier originaire.
Rien dans cette Convention ne doit être considéré comme créant un droit à une action qui, en dehors des stipulations de cette Convention, n’existerait pas d’après la loi à appliquer par le Tribunal saisi du litige.
La présente Convention ne confère aux Demandeurs aucun droit de suite, autre que celui accordé par cette dernière loi ou par la Convention Internationale pour l’unification de certaines règles relatives aux privilèges et hypothèques maritimes1 si celle-ci est applicable.
1 RS 0.747.322.2
Les Hautes Parties Contractantes peuvent au moment de la signature du dépôt des ratifications ou lors de leur adhésion à la Convention, se réserver
Les Hautes Parties Contractantes s’engagent à soumettre à arbitrage tous différends entre Etats pouvant résulter de l’interprétation ou l’application de la présente Convention, sans préjudice toutefois des obligations des Hautes Parties Contractantes qui ont convenu de soumettre leurs différends à la Cour Internationale de Justice.
La présente Convention est ouverte à la signature des Etats représentés à la neuvième Conférence diplomatique de Droit Maritime. Le procès-verbal de signature sera dressé par les soins du Ministère des Affaires étrangères de Belgique.
La présente Convention sera ratifiée et les instruments de ratification seront déposés auprès du Ministère des Affaires étrangères de Belgique qui en notifiera le dépôt à tous les Etats signataires et adhérents.
a. La présente Convention entrera en vigueur entre les deux premiers Etats qui l’auront ratifiée, six mois après la date du dépôt du deuxième instrument de ratification.
b. Pour chaque Etat signataire ratifiant la Convention après le deuxième dépôt, celle-ci entrera en vigueur six mois après la date du dépôt de son instrument de ratification.
Tout Etat non représenté à la neuvième Conférence diplomatique de Droit Maritime pourra adhérer à la présente Convention.
Les adhésions seront notifiées au Ministère des Affaires étrangères de Belgique qui en avisera par la voie diplomatique tous les Etats signataires et adhérents.
La Convention entrera en vigueur pour l’Etat adhérent six mois après la date de réception de cette notification, mais pas avant la date de son entrée en vigueur telle qu’elle est fixée à l’art. 14a.
Toute Haute Partie Contractante pourra à l’expiration du délai de trois ans qui suivra l’entrée en vigueur à son égard de la présente Convention, demander la réunion d’une Conférence chargée de statuer sur toutes les propositions tendant à la révision de la Convention.
Toute Haute Partie Contractante qui désirerait faire usage de cette faculté en avisera le Gouvernement belge qui se chargera de convoquer la conférence dans les six mois.
Chacune des Hautes Parties Contractantes aura le droit de dénoncer la présente Convention à tout moment après son entrée en vigueur à son égard. Toutefois, cette dénonciation ne prendra effet qu’un an après la date de réception de la notification de dénonciation au Gouvernement belge qui en avisera les autres Parties Contractantes par la voie diplomatique.
a. Toute Haute Partie Contractante peut, au moment de la ratification, de l’adhésion, or à tout moment ultérieur, notifier par écrit au Gouvernement belge que la présente Convention s’applique aux territoires ou à certains des territoires dont elle assure les relations internationales. La Convention sera applicable aux dits territoires six mois après la date de réception de cette notification par le Ministère des Affaires étrangères de Belgique, mais pas avant la date d’entrée en vigueur de la présente Convention à l’égard de cette Haute Partie Contractante.
b. Toute Haute Partie Contractante qui a souscrit une déclaration au titre du par. a de cet article pourra à tout moment aviser le Ministère des Affaires étrangères de Belgique que la Convention cesse de s’appliquer au Territoire en question. Cette dénonciation prendra effet dans le délai d’un an prévu à l’art. 17.
c. Le Ministère des Affaires étrangères de Belgique avisera par la voie diplomatique tous les Etats signataires et adhérents de toute notification reçue par lui au titre du présent article.
Fait à Bruxelles, le 10 mai 1952, en langues française et anglaise, les deux textes faisant également foi.
(Suivent les signatures)
Etats parties | Ratification Adhésion (A) Déclaration de succession (S) | Entrée en vigueur | ||
Algérie | 18 août | 1964 A | 18 février | 1965 |
Allemagne* | 6 octobre | 1972 | 6 avril | 1973 |
Belgique | 10 avril | 1961 | 10 octobre | 1961 |
Cambodge* | 12 novembre | 1956 A | 12 mai | 1957 |
Cameroun | 23 avril | 1958 A | 23 octobre | 1958 |
Chine | ||||
Hong Konga * | 10 juin | 1997 | 1er juillet | 1997 |
Macaob* | 18 octobre | 1999 | 20 décembre | 1999 |
Congo (Kinshasa) | 17 juillet | 1967 A | 17 janvier | 1968 |
Costa Rica* | 13 juillet | 1955 A | 24 février | 1956 |
Côte d’Ivoire | 17 mars | 1989 S | 7 août | 1960 |
Croatie | 30 juillet | 1992 S | 8 octobre | 1991 |
Cuba* | 21 novembre | 1983 A | 21 mai | 1984 |
Danemark* | 2 mai | 1989 | 2 novembre | 1989 |
Egypte* | 24 août | 1955 | 24 février | 1956 |
Fidji* | 22 août | 1972 S | 10 octobre | 1970 |
Finlande | 21 décembre | 1995 | 21 juin | 1996 |
France | 25 mai | 1957 | 25 novembre | 1957 |
Territoires français d’Outre-mer | 23 avril | 1958 A | 23 octobre | 1958 |
Grèce | 27 février | 1967 | 27 août | 1967 |
Guinée | 12 décembre | 1994 A | 12 juin | 1995 |
Haïti | 4 novembre | 1954 A | 24 février | 1956 |
Irlande* | 17 octobre | 1989 A | 17 avril | 1990 |
Italie* | 9 novembre | 1979 | 9 mai | 1980 |
Lettonie | 17 mai | 1993 A | 17 novembre | 1993 |
Lituanie | 29 avril | 2002 A | 29 octobre | 2002 |
Luxembourg | 18 février | 1991 A | 18 août | 1991 |
Madagascar | 13 juillet | 1965 S | 26 juin | 1960 |
Maroc | 11 juillet | 1990 A | 11 janvier | 1991 |
Namibie | 14 mars | 2002 A | 14 septembre | 2002 |
Nigéria* | 7 novembre | 1963 A | 7 mai | 1964 |
Norvège* | 1er novembre | 1994 | 1er mai | 1995 |
Paraguay | 22 novembre | 1967 A | 22 mai | 1968 |
Pays-Bas* | 20 janvier | 1983 | 20 juillet | 1983 |
Aruba | 20 janvier | 1983 | 20 juillet | 1983 |
Curaçao | 20 janvier | 1983 | 20 juillet | 1983 |
Partie caraïbe (Bonaire, Sint Eustatius et Saba) | 20 janvier | 1983 | 20 juillet | 1983 |
Sint Maarten | 20 janvier | 1983 | 20 juillet | 1983 |
Pologne | 16 juillet | 1976 A | 16 janvier | 1977 |
Portugal* | 4 mai | 1957 | 4 novembre | 1957 |
Roumanie | 28 novembre | 1995 A | 28 mai | 1996 |
Royaume-Uni* | 18 mars | 1959 | 18 septembre | 1959 |
Anguilla* | 12 mai | 1965 A | 12 novembre | 1965 |
Bermudes* | 30 mai | 1963 A | 30 novembre | 1963 |
Gibraltar* | 29 mars | 1963 A | 29 septembre | 1963 |
Guernesey* | 8 décembre | 1966 A | 8 juin | 1967 |
Iles Cayman* | 12 mai | 1965 A | 12 novembre | 1965 |
Iles Falkland et dépendances Géorgie du Sud et îles Sandwich du Sud)* | 17 octobre | 1969 A | 17 avril | 1970 |
Iles de Man* | 14 avril | 1993 | 14 octobre | 1993 |
Iles Turques et Caïques* | 21 septembre | 1965 A | 21 mars | 1966 |
Iles Vierges britanniques* | 29 mai | 1963 A | 29 novembre | 1963 |
Montserrat* | 12 mai | 1965 A | 12 novembre | 1965 |
Sainte-Hélène* | 12 mai | 1965 A | 12 novembre | 1965 |
Russie* | 29 avril | 1999 A | 29 octobre | 1999 |
Sainte-Lucie | 21 mars | 1990 S | 22 février | 1979 |
Saint-Siège | 10 août | 1956 | 10 février | 1957 |
Saint-Vincent-et-les Grenadines* | 29 octobre | 2001 S | 28 octobre | 1979 |
Salomon, Iles* | 17 septembre | 1981 S | 7 juillet | 1978 |
Serbie* | 25 juillet | 1967 | 25 janvier | 1968 |
Slovénie | 13 octobre | 1993 S | 25 juin | 1991 |
Suède | 30 avril | 1993 A | 30 octobre | 1993 |
Suisse | 28 mai | 1954 A | 24 février | 1956 |
Syrie | 3 février | 1972 A | 3 août | 1972 |
Togo | 23 avril | 1958 A | 23 octobre | 1958 |
Tonga* | 13 juin | 1978 A | 13 décembre | 1978 |
Ukraine* | 16 novembre | 2011 A | 16 mai | 2012 |
* | Réserves et déclarations. | |||
Les réserves et déclarations ne sont pas publiées au RO. Les textes en français et en anglais peuvent être consultés à l’adresse du site Internet du Gouvernement belge: http://diplomatie.belgium.be/fr/traites/ou obtenus à la Direction du droit international public (DDIP), Section des traités internationaux, 3003 Berne | ||||
a | Du 29 sept. 1963 au 30 juin 1997, la convention était applicable à Hong Kong sur la base d’une déclaration d’extension territoriale du Royaume-Uni. A partir du 1er juillet 1997, Hong Kong est devenue une Région administrative spéciale (RAS) de la République populaire de Chine. En vertu de la déclaration chinoise du 6 juin 1997, la convention est également applicable à la RAS Hong Kong à partir du 1er juillet 1997. | |||
b | Du 23 sept. 1999 au 19 déc. 1999, la convention était applicable à Macao sur la base d’une déclaration d’extension territoriale du Portugal. A partir du 20 déc. 1999, Macao est devenue une Région administrative spéciale (RAS) de la République populaire de Chine. En vertu de la déclaration chinoise du 15 oct. 1999, la convention est également applicable à la RAS Macao à partir du 20 déc. 1999. | |||
1 RO 1973 569, 1982 1943, 1983 1322, 1984 571, 1989 536, 1990 1731, 2005 2337, 2013 281. Une version du champ d’application mise à jour est publiée sur le site web du DFAE (www.dfae.admin.ch/traites).