Index

0.741.11

Traduzione1

Convenzione internazionale per la circolazione degli autoveicoli2

Conchiusa a Parigi il 24 aprile 1926
Approvata dall’Assemblea federale il 26 settembre 19303
Istrumenti di ratificazione depositati dalla Svizzera il 21 ottobre 1930
Entrata in vigore per la Svizzera il 21 ottobre 1931

I sottoscritti plenipotenziari dei Governi degli Stati appresso indicati, riuniti in Conferenza a Parigi, dal 20 al 24 aprile 1926, allo scopo di esaminare le modifiche da introdurre nella Convenzione internazionale relativa alla circolazione degli autoveicoli, dell’11 ottobre 19094, hanno stipulato quanto segue:

  Disposizioni generali

Art. 1

La Convenzione si applica alla circolazione, sulle strade pubbliche, degli autoveicoli in generale, qualunque sia l’oggetto e la natura dei trasporti, con riserva, però, delle disposizioni speciali di ogni Paese, relative ai servizi pubblici di trasporto di viaggiatori o dì merci.

Art. 2

Sono considerati autoveicoli, ai sensi delle prescrizioni della presente Convenzione tutti i veicoli muniti di un dispositivo di propulsione meccanica, che circolano sulle strade pubbliche senza guida di rotaie, e che servono al trasporto di persone o di cose.


  Condizioni da osservarsi dagli autoveicoli per essere ammessi alla circolazione internazionale sulle strade pubbliche

Art. 3

Ogni autoveicolo, per essere ammesso alla circolazione internazionale sulle strade pubbliche, deve: o essere stato riconosciuto idoneo a circolare a seguito di esame da parte della competente autorità o di una Associazione a ciò abilitata da detta autorità, oppure essere conforme ad un tipo approvato con procedura analoga. Esso deve, in ogni caso, rispondere alle condizioni seguenti:

I.
L’autoveicolo deve essere provvisto dei seguenti dispositivi:
a)
un robusto apparecchio di direzione, che permetta di effettuare facilmente e con sicurezza le curve;
b)
o due sistemi di frenatura, indipendenti l’uno dall’altro, o un sistema messo in azione da due comandi indipendenti l’uno dall’altro, e dei quali uno può funzionare anche quando l’altro venga a trovarsi in condizioni di minore efficienza: in ogni modo l’uno o l’altro sistema di sufficiente efficacia e ad azione rapida;
c)
quando il peso dell’autoveicolo, a vuoto, superi i 350 chilogrammi, un dispositivo che dal posto di manovra del conducente permetta di farlo retrocedere per mezzo del motore;
d)
quando il peso totale dell’autoveicolo, formato dal peso a vuoto, e dal carico massimo dichiarato ammissibile in sede di collaudo, supera i 3500 chilogrammi: un dispositivo speciale che possa impedire, in qualsiasi momento, che il veicolo retroceda; ed uno specchio retrovisivo.
Gli organi di manovra debbono essere disposti in modo che il conducente sia in grado di metterli in azione con sicurezza, senza dover distrarre la sua attenzione dalla strada.
Gli apparecchi debbono essere di sicuro funzionamento, e disposti in modo da evitare, nella misura del possibile, ogni pericolo di incendio e di esplosione; da non costituire alcun altro genere di pericolo per la circolazione; e da non spaventare né disturbare col rumore, il fumo e l’odore. L’automobile deve essere munito di un dispositivo di scappamento silenzioso.
Le ruote degli autoveicoli e dei loro rimorchi devono essere munite di anelli di gomma, o di qualsiasi altra sostanza equivalente dal punto di vista della elasticità.
L’estremità dei mozzi non deve sporgere rispetto alla sagoma esterna dell’autoveicolo.
II.
L’autoveicolo deve portare:
1.
nella parte anteriore ed in quella posteriore, scritti su di una targa o sul veicolo medesimo, i dati di immatricolazione che gli saranno stati assegnati dall’autorità competente. I dati medesimi nella parte posteriore, come pure i segni distintivi previsti dall’articolo 5, debbono essere illuminati dal momento in cui cessano di essere visibili alla luce del giorno.
Nel caso di un autoveicolo seguito da un rimorchio, i dati di immatricolazione e i segni distintivi stabiliti nell’articolo 5 debbono essere ripetuti nella parte posteriore del rimorchio, e la prescrizione relativa alla illuminazione di tali dati si applica al rimorchio;
2.
in luogo praticamente accessibile ed in caratteri facilmente visibili, le seguenti indicazioni: nome del costruttore della macchina; numero di fabbricazione della macchina; numero di fabbricazione del motore.
III.
Ogni autoveicolo deve essere munito di un apparecchio di segnalazione sonoro, di sufficiente potenza.
IV.
Ogni autoveicolo che circoli isolatamente deve dalla fine del giorno e durante la notte, essere munito: nella parte anteriore, di almeno due fanali. bianchi, posti l’uno a destra e l’altro a sinistra; e nella parte posteriore di un fanale rosso.
Tuttavia per i motocicli a due ruote, non muniti di carrozzino laterale, il numero dei fanali anteriori può essere ridotto a uno.
V.
Ogni autoveicolo deve, inoltre, essere provvisto di uno o più dispositivi che permettano di illuminare in maniera efficace la strada, anteriormente e per una sufficiente distanza; a meno che i fanali bianchi sopra prescritti rispondano anche a tale condizione.
Se l’autoveicolo è in grado di marciare ad una velocità superiore a 30 chilometri all’ora, la detta distanza non deve essere inferiore a 100 metri.
VI.
Gli apparecchi di illuminazione capaci di produrre una luce abbagliante devono essere disposti in modo da permettere la soppressione dell’abbagliamento all’incrocio con altri utenti della strada, o in qualsiasi altra circostanza nella quale tale soppressione sia utile. La soppressione della luce abbagliante, deve, però, lasciar sussistere una potenza luminosa sufficiente per illuminare in maniera efficace la strada fino ad una distanza di almeno 25 metri.
VII.
Gli autoveicoli seguiti da rimorchio sono soggetti alle medesime regole degli autoveicoli isolati, per quanto riguarda l’illuminazione nella parte anteriore; il fanale rosso posteriore viene, in questo caso, applicato al rimorchio.
VIII. Per quanto riguarda le limitazioni relative al peso ed alla sagoma, gli autoveicoli ed i rimorchi devono corrispondere ai regolamenti generali dei Paesi nei quali circolano.

  Rilascio e riconoscimento dei certificati internazionali per autoveicoli

Art. 4

Allo scopo di certificare, per ogni autoveicolo ammesso alla circolazione internazionale sulle strade pubbliche, che le condizioni previste dall’articolo 3 sono adempiute, o che possono essere osservate, vengono rilasciati dei certificati internazionali secondo il modello e le indicazioni figuranti negli allegati A e B della presente Convenzione.

I certificati hanno la validità di un anno, a partire dalla data del loro rilascio. Le indicazioni manoscritte che essi contengono devono essere sempre scritte in caratteri latini o in corsivo detto inglese.

I certificati internazionali rilasciati dalle autorità di uno degli Stati contraenti, o da una associazione abilitata da dette autorità, col contrassegno di queste ultime, danno libero accesso alla circolazione in tutti gli altri Stati contraenti e vi sono riconosciuti valevoli senza alcun nuovo esame. Tuttavia il diritto di fare uso del certificato internazionale può essere negato se risulti evidente che le condizioni stabilite dall’articolo 3 non sono più soddisfatte.


  Segno distintivo

Art. 5

Ogni autoveicolo per essere ammesso alla circolazione internazionale sulle strade pubbliche deve portare in evidenza, nella parte posteriore, scritto su una targa o sull’autoveicolo stesso, un segno distintivo, composto di una a tre lettere.

Per l’applicazione della Convenzione, il segno distintivo corrisponde sia ad uno Stato, sia ad un territorio che costituisca, dal punto di vista della immatricolazione degli autoveicoli, un’unità distinta.

Le dimensioni ed il colore di questo segno, come pure le lettere, le loro dimensioni e il colore, sono stabiliti nella tabella che figura all’allegato C, della presente Convenzione.


  Condizioni da osservarsi dai conducenti di autoveicoli per essere ammessi alla circolazione internazionale sulle strade pubbliche

Art. 6

Il conducente di un autoveicolo deve possedere qualità tali da dare una garanzia sufficiente per la sicurezza pubblica.

Nei riguardi della circolazione internazionale, nessuno può guidare un autoveicolo senza avere ottenuto — a questo scopo — una autorizzazione rilasciata da un’autorità competente, o da un’associazione a ciò abilitata dall’autorità medesima, a seguito di una prova della sua idoneità. L’autorizzazione non può essere accordata. a persone di età inferiore ai 18 anni.


  Rilascio e riconoscimento di permessi internazionali di condurre

Art. 7

Per certificare nei riguardi della circolazione internazionale che le condizioni previste nell’articolo precedente sono adempiute, si rilasciano dei permessi internazionali di condurre, secondo il modello e le indicazioni figuranti negli allegati D ed E della presente Convenzione.

Questi permessi hanno la validità di un anno a partire dalla data del loro rilascio e servono per le categorie di autoveicoli per le quali sono stati rilasciati.

Nei riguardi della circolazione internazionale sono state stabilite le seguenti categorie:

A.
automobili il cui peso totale, formato dal peso a vuoto e dal carico massimo stabilito in sede di collaudo, non supera i 3500 chilogrammi;
B.
automobili di cui il peso totale, formato come sopra, supera i 3500 chilogrammi;
C.
motocicli con o senza carrozzino laterale.

Le indicazioni manoscritte contenute nei permessi internazionali debbono essere sempre scritte in caratteri latini od in corsivo detto inglese.

I permessi internazionali di condurre, rilasciati dalle Autorità di uno Stato contraente, o da una Associazione autorizzata da quest’ultima col visto e il bollo dell’Autorità competente, autorizzano a condurre, in tutti gli Stati contraenti, autoveicoli delle categorie per le quali il documento è stato rilasciato, e sono riconosciuti valevoli senza alcun nuovo esame in tutti gli Stati contraenti. Tuttavia il diritto di far uso del permesso internazionale di condurre può essere rifiutato se risulti evidente che le condizioni stabilite dall’articolo precedente non sono adempiute.


  Osservanza delle leggi e dei regolamenti nazionali

Art. 8

Il conducente di un autoveicolo che circoli in un dato Paese è tenuto a conformarsi alle leggi ed ai regolamenti in vigore nel Paese medesimo, per ciò che concerne la circolazione.

Un estratto di tali leggi e regolamenti potrà essere rimesso al conducente, all’ingresso in ogni Paese, dall’ufficio incaricato delle pratiche doganali.


  Segnali di pericolo5 

Art. 9

Ogni Stato contraente s’impegna di provvedere, nei limiti della sua autorità a che, lungo le strade, non siano posti, per segnalare i passaggi pericolosi, che i segnali che figurano all’allegato F della presente Convenzione.

Tali segnali sono scritti su targhe triangolari ed ogni Stato s’impegna, per quanto è possibile, a riservare esclusivamente la forma triangolare per tale segnalazione, ed a proibire l’uso di questa forma in tutti gli altri casi nei quali potrebbe risultarne confusione per le segnalazioni di cui si tratta. Il triangolo è, per principio, equilatero, e misura almeno m. 0,70 di lato.

Quando le condizioni atmosferiche non permettano l’impiego di targhe piene, la targa triangolare può essere traforata.

In tal caso essa potrà omettere il segnale indicativo della natura dell’ostacolo, e le sue dimensioni possono essere ridotte ad un minimo di m. 0,46 di lato.

I segnali vengono posti perpendicolarmente alla strada, e ad una distanza dall’ostacolo che non deve essere inferiore a 150 metri, né superiore a 250 metri, a meno che la conformazione del sito non vi si opponga.

Quando la distanza del segnale dall’ostacolo è notevolmente inferiore a metri 150, dovranno essere adottate speciali precauzioni.

Ciascuno degli Stati contraenti si opporrà, nei limiti dei suoi poteri, a che siano posti, lungo i margini delle pubbliche strade, dei segnali o cartelli qualsiasi che possano generare confusione coi cartelli indicatori regolamentari, rendere la loro lettura più difficile.

L’adozione delle targhe triangolari, del predetto tipo, sarà effettuata, in ogni Stato, a misura che si pongano in opera i nuovi segnali e si rinnovino quelli già esistenti.


  Trasmissione di informazioni

Art. 10

Gli Stati contraenti si impegnano a comunicarsi le notizie atte a stabilire l’identificazione delle persone titolari di certificati internazionali o di permessi internazionali di condurre, nel caso che il loro autoveicolo abbia occasionato un accidente grave; o quando essi siano stati riconosciuti passibili di contravvenzione ai regolamenti riguardanti la circolazione.

Essi si impegnano, inoltre, a far conoscere agli Stati che hanno rilasciato i certificati o i permessi internazionali, il cognome, nome e indirizzo delle persone alle quali esse hanno ritirato il diritto di far uso dei detti certificati o permessi.


  Disposizioni finali

Art. 11

La presente Convenzione sarà ratificata.

A. Ogni Governo, allorquando sarà disposto al deposito della ratifica, ne informerà il Governo francese. Quando venti degli Stati attualmente aderenti alla Convenzione dell’11 ottobre 19091, si siano dichiarati disposti ad effettuare tale deposito, sarà provveduto al deposito medesimo, nel corso del mese che segue il ricevimento dell’ultima adesione da parte del Governo francese, e nel giorno che verrà fissato da detto Governo.

Gli Stati che non fanno parte della Convenzione dell’11 ottobre 1909 e che, in precedenza alla data stabilita pel deposito delle ratifiche, si siano dichiarati disposti a deporre l’istrumento di ratifica della presente Convenzione, parteciperanno al deposito sopra stabilito.

B. Le ratifiche saranno depositate negli archivi del Governo francese.

C. Il deposito delle ratifiche sarà constatato a mezzo di processo verbale firmato dai rappresentanti degli Stati che vi prendono parte e dal Ministro degli affari esteri della Repubblica Francese.

D. I Governi che non si sono trovati in grado di deporre l’istrumento della loro ratifica nelle condizioni prescritte dalla lettera A del presente articolo, potranno farlo a mezzo di notifica scritta, indirizzata al Governo della Repubblica Francese, accompagnata dall’istrumento di ratifica.

E. Copia, certificata conforme, del Processo verbale relativo al primo deposito delle ratifiche, delle notifiche menzionate al precedente alinea, e degli istrumenti di ratifica che le accompagnano, sarà immediatamente trasmessa, a cura del Governo francese e per via diplomatica, ai Governi che hanno firmato la presente Convenzione. Nei casi previsti dal precedente alinea, il detto Governo francese farà loro conoscere, nel medesimo tempo, la data alla quale esso avrà ricevuta la ratifica.


1 [RU 27 110]

Art. 12

A. La presente Convenzione non si applica, di pieno diritto, che ai Paesi metropolitani degli Stati contraenti.

B. Se uno Stato contraente ne desidera l’applicazione nelle sue colonie, possessi, protettorati, territori d’oltremare e territori sotto mandato, ciò sarà menzionato nello stesso istrumento di ratifica, o formerà oggetto di notifica speciale indirizzata per iscritto al Governo francese; notifica che sarà depositata negli archivi di quel Governo. Se lo Stato contraente adotta quest’ultimo procedimento, il Governo francese trasmetterà immediatamente a tutti gli altri Stati contraenti copia certificata conforme della notifica, colla indicazione della data del suo ricevimento.

Art. 13

A. Ogni Stato che non ha firmato la presente Convenzione, potrà aderirvi al momento del deposito delle ratifiche stabilito all’articolo Il lettera A, o posteriormente a quella data.

B. L’adesione sarà data trasmettendo al Governo francese, per via diplomatica, l’atto di adesione che sarà depositato negli archivi di detto Governo.

C. Il Governo francese trasmetterà immediatamente a tutti gli Stati aderenti copia certificata conforme della notifica e dell’atto di adesione, indicando la data nella quale egli avrà ricevuta la notificazione.

Art. 14

La presente Convenzione produrrà effetto, per gli Stati contraenti che avranno partecipato al primo deposito delle ratifiche, dopo un anno a contare dalla data del deposito medesimo, e per gli Stati che la ratificheranno in seguito o che vi aderiranno, e per le colonie, possessi, protettorati, territori d’oltremare e territori sotto mandato, non menzionati nell’istrumento di ratifica, un anno dopo la data alla quale le notifiche previste all’articolo 11, lettera D, all’articolo 12, lettera B, ed all’articolo 13, lettera B, saranno state ricevute dal Governo francese.

Art. 15

Ogni Stato contraente, che fa parte della Convenzione dell’11 ottobre 19091, si impegna di denunciare la detta Convenzione al momento del deposito dello istrumento della sua ratifica, o della notifica della sua adesione alla presente Convenzione.

La stessa procedura sarà eseguita nei riguardi delle dichiarazioni stabilite dall’articolo 12, lettera B.


1 [RU 27 110]

Art. 16

Avvenendo che uno degli Stati contraenti denunci la presente Convenzione, la denuncia sarà notificata per iscritto al Governo francese, che comunicherà immediatamente copia, certificata conforme, della notificazione a tutti gli altri Stati, facendo loro conoscere la data del suo ricevimento.

La denuncia produrrà i suoi effetti soltanto nei riguardi dello Stato che l’avrà notificata, ed un anno dopo che la notifica sarà pervenuta al Governo francese.

Le medesime disposizioni si applicano per ciò che concerne la denuncia della presente Convenzione nei riguardi delle colonie, possessi, protettorati, territori d’oltremare e territori sotto mandato.

Art. 17

Gli Stati rappresentati alla Conferenza riunita a Parigi dal 20 al 24 aprile 1926, sono ammessi a firmare la presente Convenzione fino al 30 giugno 1926.

Fatta a Parigi, il 24 aprile 1926, in un solo esemplare, di cui copia conforme sarà trasmessa a ciascuno degli Stati firmatari.

(Seguono le firme)


  Allegato A

Il certificato internazionale per autoveicoli rilasciato da uno degli Stati contraenti, sarà compilato nella lingua prescritta dalla legislazione del detto Stato.

La traduzione completa delle rubriche del certificato nelle differenti lingue sarà comunicata al Governo della Repubblica francese dagli altri Governi, ciascuno per ciò che lo riguarda.

  Allegato B

(Nome del Paese)

––––––

Circolazione internazionale degli autoveicoli

––––––

Certificato internazionale per autoveicolo

––––––

Convenzione internazionale del 24 aprile 1926

––––––

Rilascio di certificato:

Luogo:

Data:

1

Bollo della autorità

– 2 –

Il presente certificato è valevole nel territorio di tutti gli Stati contraenti indicati qui appresso, per la durata di un anno a partire dal giorno del suo rilascio.

Elenco degli Stati contraenti:

– 3 –

Proprietario o detentore

ìïíïî

Cognome

Nome

Domicilio

(1)

(2)

(3)

Categoria dell’autoveicolo

(4)

Nome del costruttore del telaio

(5)

Indicazioni del tipo del telaio

(6)

N. d’ordine nella serie del tipo o numero di fabbricazione del telaio

}

(7)

Motore

ì

ï

ï

ï

í

ï

ï

ï

î

Numero di cilindri

Numero del motore

Corsa

Alesaggio

Potenza in cavalli a vapore

(8)

(9)

(10)

(11)

(12)

Carrozzeria

ì

ï

í

ï

î

Forma

Colore

Numero totale dei posti

(13)

(14)

(15)

Peso a vuoto del veicolo (in chilogrammi)

(16)

Peso a pieno carico del veicolo, in chilogrammi, se esso eccede i 3500

üýþ

(17)

Dati di immatricolazione che figurano sulle targhe

}

(18)

– 4 –

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(7)

(8)

(9)

(10)

(11)

(12)

(13)

(14)

(15)

(16)

(17)

(18)

Nota: Alle pagine 4 e seguenti riprodurre il testo della pagina 3 tradotta in quel numero di lingue che sarà necessario perché il certificato internazionale possa essere utilizzato nei territori di tutti gli Stati contraenti indicati a pagina 2.

Nuova pagina

  Visto per l’entrata

(Visa d’entrée, Entrance visa ecc. in ogni lingua)

(1)

Paese, Pays, Country ecc. (in ogni lingua)

(1)

(2)

Località, Lieu, Place ecc. (in ogni lingua)

(2)

(3)

Data, Date ecc. (in ogni lingua)

(3)

(4)

(4)

Firma, Signature ecc. (in ogni lingua)

(5)

(5)

Bollo, Cachet ecc. (in ogni lingua)

Nuova pagina

(1)

(1)

(5)

(5)

(2)

(3)

(4)

(2)

(3)

(4)

(1)

(1)

(5)

(5)

(2)

(3)

(4)

(2)

(3)

(4)

Nota: Il modello contiene 5 pagine eguali alla presente per il visto d’entrata.

Ultima pagina (ripiegabile)

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(7)

(8)

(9)

(10)

(11)

(12)

(13)

(14)

(15)

(16)

(17)

(18)


1 Firma della autorità oppure Firma dell’associazione abilitata dalla autorità e visto con bollo di questa ultima.

  Allegato C

Il segno distintivo previsto all’articolo 5 è costituito da una targa ovale, larga 30 centimetri ed alta 18, che porta da una a tre lettere dipinte in nero su fondo bianco. Le lettere sono scritte in carattere latino maiuscolo. Esse hanno una altezza minima di 10 centimetri, ed uno spessore minimo di 15 millimetri.

Nei riguardi dei motocicli, il segno di riconoscimento previsto nell’articolo 5 misurerà soltanto 18 centimetri nel senso orizzontale, e 12 centimetri nel senso verticale. Le lettere avranno un’altezza di 8 centimetri ed uno spessore di 10 millimetri.

Le lettere distintive adottate per i diversi Stati e territori sono le seguenti:

Germania

D

Stati Uniti d’America

US

Austria

A

Belgio

B

Brasile

BR

Inghilterra ed Irlanda del Nord

GB

Inghilterra ed Isola d’Aurigny

GBA

Inghilterra ed Gibilterra

GBZ

Inghilterra ed Guernesey

GBG

Inghilterra ed Jersey

GBJ

Inghilterra ed Malta

GBY

Indie Inglesi

BI

Bulgaria

BG

Cile

RCH

Cina

RC

Colombia

CO

Cuba

C

Danimarca

DK

Danzica

DA

Egitto

ET

Equatore

EQ

Spagna

E

Estonia

EW

Finlandia

SF

Francia, Algeria, Tunisi e Marocco

F

Francia, Indie Francesi

F

Guatemala

G

Grecia

GR

Haiti

RH

Ungheria

H

Stato Libero d’Irlanda

SE

Italia

I

Lettonia

LR

Liechtenstein

FL

Lituania

LT

Lussemburgo

L

Messico

MEX

Monaco

MC

Norvegia

N

Panama

PA

Paraguay

PY

Olanda

NL

Olanda – Indie Olandesi

IN

Perù

PE

Persia

PR

Polonia

PL

Portogallo

P

Rumenia

R

Territorio della Sarre

SA

Regno dei Serbi, Croati e Sloveni

SHS

Siam

SM

Svezia

S

Svizzera

CH

Siria e Libano

LSA

Cecoslovacchia

CS

Turchia

TR

Unione delle Repubbliche Socialiste dei Sovieti

SU

Uruguay

U

  Allegato D

Il permesso internazionale di condurre (allegato E) quale viene rilasciato da uno degli Stati contraenti sarà compilato nella lingua prescritta dalla legislazione del detto Paese.

La traduzione completa delle rubriche dei permesso nelle differenti lingue sarà comunicata al Governo della Repubblica Francese dagli altri Governi, ciascuno per ciò che lo riguarda.

  Allegato E

(Nome del Paese)

––––––

Circolazione internazionale degli autoveicoli

––––––

Permesso internazionale di condurre

––––––

Convenzione internazionale del 24 aprile 1926

––––––

Rilascio del certificato:

Luogo:

Data:

1

Bollo della autorità

– 2 –

Il presente permesso è valvole sui territori di tutti gli Stati contraenti indicati qui appresso, per la durata di un anno a datare dal giorno del suo rilascio, e per condurre autoveicoli appartenenti alla categoria od alle categorie indicate nell’ultima pagina.

Elenco degli Stati contraenti

Il presente permesso non diminuisce in alcun modo l’obbligo del suo titolare di conformarsi interamente alle leggi ed ai regolamenti in vigore nel Paese in cui circola, quando si tratta di intraprendere o di esercitare una professione.

  Indicazione relative al conducente

Bollo della autorità

Fotografia

Cognome

(1)

Nome

(2)

Luogo di nascita

(3)

Data di nascita

(4)

Domicilio

(5)

Nota (pagine 3 e 4): Foglio da riprodurre nelle lingue che saranno necessarie affinché il permesso internazionale possa essere utilizzato nei territori di tutti gli Stati contraenti indicati a pag. 2.

– 4 –

(Nome del Paese)

–––––

  Esclusioni

–––––

Bollo della autorità

Il signor (cognome e nome) autorizzato come sopra dalla autorità di (Paese) è decaduto dal diritto di condurre nel territorio di (Paese)

in conseguenza di

Luogo:

Data:

(Firma)

(Nome del Paese)

–––––

  Esclusioni

–––––

Bollo della autorità

Il signor (cognome e nome) autorizzato come sopra dalla autorità di (Paese) è decaduto dal diritto di condurre nel territorio di (Paese)

in conseguenza di

Luogo:

Data:

(Firma)

Nuova pagina

(1) A. Automobili il cui peso a carico (art. 7) non eccede i 3500 kg

(In ogni lingua)

(2) B. Automobili il cui peso a carico (art. 7) non eccede i 3500 kg

(In ogni lingua)

(3) C. Motocicli, con o senza carrozzino laterale.

(In ogni lingua)

Ultima pagina (ripiegabile)

A

(1)

B

(2)

C

(3)

Bollo della autorità

Bollo della autorità

Bollo della autorità

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)


1 Firma dell’autorità oppure Firma dell’associazione abilitata dalla autorità e visto e bollo di quest’ultima.

  Allegato F1 

  Campo d’applicazione della convenzione il 1° aprile 1993

Stati contraenti

Ratificazione o adesione

Entrata in vigore

Albania

16 gennaio

1934

1° maggio

1934

Argentina

29 gennaio

1935

29 gennaio

1936

Austria

2 settembre

1930

2 settembre

1931

Belgio

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Congo belga e territori sotto mandato

22 dicembre

1930

22 dicembre

1931

Brasile

3 dicembre

1929

3 dicembre

1930

Bulgaria

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Cecoslovacchia

18 settembre

1930

18 settembre

1931

Cile

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Cuba

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Danimarca

12 febbraio

1930

12 febbraio

1931

Egitto

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Finlandia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Francia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Colonie francesi, Marocco (Zona francese), Tunisia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Algeria

8 maggio

1931

15 agosto

1931

Germania

13 dicembre

1929

13 dicembre

1930

Gran Bretagna e Irlanda del Nord

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Gibilterra, Malta, Palestina

4 dicembre

1929

4 dicembre

1930

Rodesia del Sud

29 gennaio

1931

29 gennaio

1932

Ceylon

14 aprile

1931

14 aprile

1932

Cipro, Costa d’Oro (con Togo), Gambia, Giamaica (con le Isole Turcks, Caikos e Cayman), Hong—Kong, Kenia, Niassa, Rodesia del Nord, Tanganica, Uganda, Isole del Vento,

Zanzibar

29 aprile

1931

29 aprile

1932

Stati malesi federati e non federati, Straits Settlements

24 ottobre

1931

24 ottobre

1932

Trengganu

4 marzo

1934

4 marzo

1935

Basutoland, Bechuanaland, Swaziland

14 giugno

1934

14 giugno

1935

Nigeria, Sierra Leone

14 marzo

1936

14 marzo

1937

Borneo settentrionale, Hon- duras, Seychelles, Somalia britannica, Trinità e Tobago

17 marzo

1937

17 marzo

1938

Isole Maurizio

10 aprile

1937

10 aprile

1938

Grecia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

India

28 ottobre

1929

28 ottobre

1930

Iraq

4 dicembre

1929

4 dicembre

1930

Irlanda

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Islanda

15 novembre

1935

1° marzo

1936

Italia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Jugoslavia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Libano

26 maggio

1930

26 maggio

1931

Liechtenstein

19 settembre

1931

19 settembre

1932

Lituania

20 ottobre

1930

20 ottobre

1931

Lussemburgo

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Monaco

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Norvegia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Paesi Bassi (con le Indie olandesi)

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Surinam e Curaçao

29 gennaio

1935

29 gennaio

1936

Perù

5 novembre

1936

5 novembre

1937

Polonia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Portogallo

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Angola

16 maggio

1931

16 maggio

1932

Mozambico

31 dicembre

1931

31 dicembre

1932

Romania

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Russia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

San Marino

9 giugno

1931

9 giugno

1932

Siria

26 maggio

1930

26 maggio

1931

Spagna

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Marocco (Zona spagnola)

8 gennaio

1934

8 gennaio

1935

Svezia

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Svizzera

21 ottobre

1930

21 ottobre

1931

Tailandia (Siam)

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Tangeri

29 agosto

1935

29 agosto

1936

Turchia

31 maggio

1934

31 maggio

1935

Ungheria

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Unione sudafricana

31 dicembre

1932

31 dicembre

1933

Sud—ovest africano

5 gennaio

1935

1° aprile

1936

Uruguay

24 ottobre

1929

24 ottobre

1930

Vaticano (Città del)

5 febbraio

1930

5 febbraio

1931


1 I segnali di questo allegato, pubblicati nella RU 46 779, non sono qui riprodotti. Essi sono stati ripresi nella legislazione Svizzera, all. 2 dell’O del 5 set. 1979 sulla segnaletica stradale (OSStr) (RS 741.21).


CS 13 499; FF 1930 I 756 ediz. ted.


1 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.2 La presente conv. è ancora applicabile per la Svizzera solo nei rapporti con gli Stati contraenti che non hanno aderito alla conv. dell’8 nov. 1968 sulla circolazione stradale (RS 0.741.10 art. 48).3 RU 46 7514 [RU 27 110]5 Vedi anche la Conv. del 30 mar. 1931 su l’unificazione della segnalazione stradale (RS 0.741.21).


Index

0.741.11

Texte original

Convention internationale relative à la circulation automobile1

Conclue à Paris le 24 avril 1926
Approuvée par l’Assemblée fédérale le 26 septembre 19302
Instrument de ratification déposé par la Suisse le 21 octobre 1930
Entrée en vigueur pour la Suisse le 21 octobre 1931

Les soussignés, Plénipotentiaires des Gouvernements des Etats ci—après désignés, réunis en Conférence à Paris, du 20 au 24 avril 1926, en vue d’examiner les modifications à apporter à la Convention Internationale relative à la circulation des automobiles du 11 octobre 19093, ont convenu des stipulations suivantes:

  Dispositions générales

Art. 1

La convention s’applique à la circulation routière automobile en général, quels que soient l’objet et la nature du transport, sous réserve, cependant, des dispositions spéciales nationales relatives aux services publics de transport en commun des personnes et aux services publics de transport de marchandises.

Art. 2

Sont réputés automobiles, au sens des prescriptions de la présente Convention, tous véhicules pourvus d’un dispositif de propulsion mécanique, circulant sur la voie publique sans être liés à une voie ferrée et servant au transport des personnes ou des marchandises.


  Conditions à remplir par les automobiles pour être admis internationalement à circuler sur la voie publique

Art. 3

Toute automobile, pour être admise internationalement à circuler sur la voie publique, doit, ou bien avoir été reconnue apte à être mise en circulation après examen devant l’autorité compétente ou devant une association habilitée par celle—ci, ou bien être conforme à un type agréé de la même manière. Elle doit, dans tous les cas, remplir les conditions fixées ci—après:

I. – L’automobile doit être pourvue des dispositifs suivants:

a)
Un robuste appareil de direction qui permette d’effectuer facilement et sûrement les virages;
b)
Soit deux systèmes de freinage indépendants l’un de l’autre, soit un système actionné par deux commandes indépendantes l’une de l’autre et dont l’une des parties peut agir même si l’autre vient à être en défaut, en tout cas l’un et l’autre système suffisamment efficace et à action rapide;
c)
Lorsque le poids de l’automobile à vide excède 350 kilogrammes, un dispositif tel que l’on puisse, du siège du conducteur, lui imprimer un mouvement de recul au moyen du moteur;
d)
Lorsque le poids total de l’automobile formé du poids à vide et de la charge maxima déclarée admissible lors de la réception excède 3500 kilogrammes, un dispositif spécial qui puisse empêcher, en toutes circonstances, la dérive en arrière, ainsi qu’un miroir rétroviseur.

Les organes de manoeuvre doivent être groupés de façon que le conducteur puisse les actionner d’une manière sûre sans cesser de surveiller la route.

Les appareils doivent être d’un fonctionnement sûr et disposés de façon à écarter, dans la mesure du possible, tout danger d’incendie ou d’explosion, à ne constituer aucune autre sorte de danger pour la circulation et à n’effrayer ni sérieusement incommoder par le bruit, la fumée, ni l’odeur. L’automobile doit être munie d’un dispositif d’échappement silencieux.

Les roues des véhicules automobiles et de leurs remorques doivent être munies de bandages en caoutchouc ou de tous autres systèmes équivalents au point de vue de l’élasticité.

L’extrémité des fusées ne doit pas faire saillie sur le reste du contour extérieur du véhicule.

II. – L’automobile doit porter:

A l’avant et à l’arrière, inscrit sur des plaques ou sur le véhicule lui—même, le signe d’immatriculation qui aura été attribué par l’autorité compétente. Le signe d’immatriculation placé à l’arrière, ainsi que le signe distinctif visé à l’article 5 doivent être éclairés dès qu’ils ont cessé d’être visibles à la lumière du jour.

Dans le cas d’un véhicule suivi d’une remorque, le signe d’immatriculation et le signe distinctif visé à l’article 5 sont répétés à l’arrière de la remorque et la prescription relative à l’éclairage de ces signes s’applique à la remorque.

Dans un endroit pratiquement accessible, et en caractères facilement lisibles, les indications suivantes:
Désignation du constructeur du châssis;
Numéro de fabrication du châssis;
Numéro de fabrication du moteur.

III. – Toute automobile doit être munie d’un appareil avertisseur sonore d’une puissance suffisante.

IV. – Toute automobile circulant isolément doit, pendant la nuit et dès la tombée du jour, être munie à l’avant d’au moins deux feux blancs, placés l’un à droite, l’autre à gauche, et à l’arrière d’un feu rouge.

Toutefois, pour les motocycles à deux roues, non accompagnés d’un side—car, le nombre de feux à l’avant peut être réduit à un.

V. – Toute automobile doit également être pourvue d’un ou plusieurs dispositifs permettant d’éclairer efficacement la route à l’avant sur une distance suffisante, à moins que les feux blancs ci—dessus prescrits ne remplissent cette condition.

Si le véhicule est susceptible de marcher à une vitesse supérieure à 30 kilomètres à l’heure, ladite distance ne doit pas être inférieure à 100 mètres.

VI. – Les appareils d’éclairage susceptibles de produire un éblouissement doivent être établis de manière à permettre la suppression de l’éblouissement à la rencontre des autres usagers de la route ou dans toute circonstance où cette suppression serait utile. La suppression de l’éblouissement doit toutefois laisser subsister une puissance lumineuse suffisante pour éclairer efficacement la chaussée jusqu’à une distance d’au moins 25 mètres.

VII. – Les automobiles suivies d’une remorque sont assujetties aux mêmes règles que les automobiles isolées en ce qui touche l’éclairage vers l’avant; le feu rouge d’arrière est reporté à l’arrière de la remorque.

VIII. – En ce qui touche les limitations relatives au poids et au gabarit, les automobiles et remorques doivent satisfaire aux règlements généraux des pays où elles circulent.


  Délivrance et reconnaissance des certificats internationaux pour automobiles

Art. 4

En vue de certifier, pour chaque automobile admise internationalement à circuler sur la voie publique, que les conditions prévues dans l’article 3 sont remplies ou sont susceptibles d’être observées, des certificats internationaux sont délivrés d’après le modèle et les indications figurant aux annexes A et B de la présente Convention.

Ces certificats sont valables pendant un an à partir de la date de leur délivrance. Les indications manuscrites qu’ils contiennent doivent toujours être écrites en caractères latins ou en cursive dite anglaise.

Les certificats internationaux délivrés par les autorités d’un des Etats contractants ou par une association habilitée par celles—ci, avec le contreseing de l’autorité, donnent libre accès à la circulation dans tous les autres Etats contractants et y sont reconnus comme valables sans nouvel examen. Toutefois le droit de faire usage du certificat international peut être refusé, s’il est évident que les conditions prévues à l’article 3 ne sont plus remplies.


  Signe distinctif

Art. 5

Toute automobile, pour être admise internationalement à circuler sur la voie publique, doit porter en évidence à l’arrière, inscrit sur une plaque ou sur le véhicule lui—même, un signe distinctif composé de une à trois lettres.

Pour l’application de la présente Convention, le signe distinctif correspond soit à un Etat, soit à un territoire constituant, au point de vue de l’immatriculation des automobiles, une unité distincte.

Les dimensions et la couleur de ce signe, les lettres ainsi que leurs dimensions et leur couleur, sont fixées dans le tableau figurant à l’annexe C de la présente Convention.


  Conditions à remplir par les conducteurs d’automobiles pour être admis internationalement à conduire une automobile sur la voie publique

Art. 6

Le conducteur d’une automobile doit avoir les qualités qui donnent une garantie suffisante pour la sécurité publique.

En ce qui concerne la circulation internationale, nul ne peut conduire une automobile sans avoir reçu, à cet effet, une autorisation délivrée par une autorité compétente ou par une association habilitée par celle—ci après qu’il aura fait preuve de son aptitude.

L’autorisation ne peut être accordée à des personnes âgées de moins de 18 ans.


  Délivrance et reconnaissance des permis internationaux de conduire

Art. 7

En vue de certifier, pour la circulation internationale, que les conditions prévues à l’article précédent sont remplies, des permis internationaux de conduire sont délivrés d’après le modèle et les indications figurant aux annexes D et E de la présente Convention.

Ces permis sont valables pendant un an à partir de la date de leur délivrance et pour les catégories d’automobiles pour lesquelles ils ont été délivrés.

En vue de la circulation internationale, les catégories suivantes ont été établies:

A. – Automobiles dont le poids total, formé du poids à vide et de la charge maxima déclarée admissible lors de la réception, n’excède pas 3500 kilogrammes;

B. – Automobiles dont le poids total, constitué comme ci—dessus, excède 3500 kilogrammes;

C. – Motocycles avec ou sans side—car.

Les indications manuscrites que contiennent les permis internationaux sont toujours écrites en caractères latins ou en cursive dite anglaise.

Les permis internationaux de conduire délivrés par les autorités d’un Etat contractant ou par une association habilitée par celles—ci avec le contreseing de l’autorité, permettent dans tous les autres Etats contractants la conduite des automobiles rentrant dans les catégories pour lesquelles ils ont été délivrés et sont reconnus comme valables sans nouvel examen dans tous les Etats contractants. Toutefois, le droit de faire usage du permis international de conduire peut être refusé, s’il est évident que les conditions prescrites par l’article précédent ne sont pas remplies.


  Observation des lois et réglementations nationales

Art. 8

Le conducteur d’une automobile circulant dans un pays est tenu de se conformer aux lois et règlements en vigueur dans ce pays pour ce qui touche à la circulation.

Un extrait de ces lois et règlements pourra être remis à l’automobiliste à l’entrée dans un pays, par le bureau où sont accomplies les formalités douanières.


  Signalisation des dangers4 

Art. 9

Chacun des Etats contractants s’engage à veiller, dans la mesure de son autorité, à ce que, le long des routes, il ne soit posé, pour signaler les passages dangereux, que les signaux figurant à l’annexe F de la présente Convention.

Ces signaux sont inscrits sur des plaques en forme de triangle, chaque Etat s’engageant, autant que possible, à réserver exclusivement la forme triangulaire à ladite signalisation et à interdire l’emploi de cette forme dans tous les cas où il pourrait en résulter une confusion avec la signalisation dont il s’agit. Le triangle est, en principe, équilatéral et a, au minimum, 0 m 70 de côté.

Lorsque les conditions atmosphériques s’opposent à l’emploi des plaques pleines, la plaque triangulaire peut être évidée.

Dans ce cas, elle pourra ne pas porter le signal indicatif de la nature d’obstacle et ses dimensions peuvent être réduites au minimum de 0 m 46 de côté.

Les signaux sont posés perpendiculairement à la route et à une distance de l’obstacle qui ne doit pas être inférieure à 150 mètres ni supérieure à 250 mètres, à moins que la disposition des lieux ne s’y oppose.

Lorsque la distance du signal à l’obstacle est notablement inférieure à 150 mètres, des dispositions spéciales doivent être prises.

Chacun des Etats contractants s’opposera, dans la mesure de ses pouvoirs, à ce que soient placés, aux abords des voies publiques, des signaux ou panneaux quelconques qui pourraient prêter à confusion avec les plaques indicatrices réglementaires ou rendre leur lecture plus difficile.

La mise en service du système de plaques triangulaires sera effectuée dans chaque Etat au fur et à mesure de la mise en place des signaux nouveaux ou du renouvellement de ceux actuellement existants.


  Communication de renseignements

Art. 10

Les Etats contractants s’engagent à se communiquer les renseignements propres à établir l’identification des personnes titulaires de certificats internationaux ou de permis de conduire internationaux, lorsque leur automobile a été l’occasion d’un accident grave ou qu’elles ont été reconnues passibles d’une contravention aux règlements concernant la circulation.

Ils s’engagent, d’autre part, à faire connaître aux Etats qui ont délivré les certificats ou permis internationaux, les nom, prénoms et adresse des personnes auxquelles ils ont retiré le droit de faire usage desdits certificats ou permis.


  Dispositions finales

Art. 11

La présente Convention sera ratifiée.

A. – Chaque Gouvernement, dès qu’il sera prêt au dépôt des ratifications, en informera le Gouvernement Français. Dès que vingt Etats actuellement liés par la Convention du 11 octobre 19091 se seront déclarés prêts à effectuer ce dépôt, il sera procédé à ce dépôt au cours du mois qui suivra la réception de la dernière déclaration par le Gouvernement Français et au jour fixé par ledit Gouvernement.

Les Etats non parties à la Convention du 11 octobre 1909 qui, avant la date ainsi fixée pour le dépôt des ratifications, se seront déclarés prêts à déposer l’instrument de ratification de la présente Convention, participeront au dépôt ci—dessus visé.

B. – Les ratifications seront déposées dans les archives du Gouvernement Français.

C. – Le dépôt des ratifications sera constaté par un procès—verbal signé par les représentants des Etats qui y prennent part et par le Ministre des Affaires étrangères de la République Française.

D. – Les Gouvernements qui n’auront pas été en mesure de déposer l’instrument de leur ratification dans les conditions prescrites par le paragraphe A du présent article, pourront le faire au moyen d’une notification écrite adressée au Gouvernement de la République Française et accompagnée de l’instrument de ratification.

E. – Copie certifiée conforme du procès—verbal relatif au premier dépôt de ratification, des notifications mentionnées à l’alinéa précédent, ainsi que des instruments de ratification qui les accompagnent, sera immédiatement, par les soins du Gouvernement Français et par la voie diplomatique, remise aux Gouvernements qui ont signé la présente Convention. Dans les cas visés par l’alinéa précédent, ledit Gouvernement Français leur fera connaître, en même temps, la date à laquelle il aura reçu la notification.


1 [RO 27 53]

Art. 12

A. – La présente Convention ne s’applique de plein droit qu’aux pays métropolitains des Etats contractants.

B. – Si un Etat contractant en désire la mise en vigueur dans ses colonies, possessions, protectorats, territoires d’outre—mer ou territoires sous mandat, son intention sera mentionnée dans l’instrument même de ratification ou sera l’objet d’une notification spéciale adressée par écrit au Gouvernement Français, laquelle sera déposée dans les archives de ce Gouvernement. Si l’Etat déclarant choisit ce dernier procédé, ledit Gouvernement transmettra immédiatement à tous les autres Etats contractants copie certifiée conforme de la notification, en indiquant la date à laquelle il l’a reçue.

Art. 13

A. – Tout Etat non signataire de la présente Convention pourra y adhérer au moment du dépôt des ratifications visé à l’article 11, alinéa A, ou postérieurement à cette date.

B. – L’adhésion sera donnée en transmettant au Gouvernement Français par la voie diplomatique l’acte d’adhésion qui sera déposé dans les archives dudit Gouvernement.

C. – Ce Gouvernement transmettra immédiatement à tous les Etats contractants copie certifiée conforme de la notification ainsi que de l’acte d’adhésion, en indiquant la date à laquelle il a reçu la notification.

Art. 14

La présente Convention produira effet, pour les Etats contractants qui auront participé au premier dépôt des ratifications, un an après la date dudit dépôt et, pour les Etats qui la ratifieront ultérieurement ou qui y adhéreront, ainsi qu’à l’égard des colonies, possessions, protectorats, territoires d’outre—mer et territoires sous mandat, non mentionnés dans les instruments de ratification, un an après la date à laquelle les notifications prévues dans l’article 11, alinéa D, l’article 12, alinéa B, et l’article 13, alinéa B, auront été reçues par le Gouvernement Français.

Art. 15

Chaque Etat contractant, partie à la Convention du 11 octobre 19091, s’engage à dénoncer ladite Convention au moment du dépôt de l’instrument de sa ratification ou de la notification de son adhésion à la présente Convention.

La même procédure sera suivie en ce qui concerne les déclarations visées à l’article 12, alinéa B.


1 [RO 27 53]

Art. 16

S’il arrive qu’un des Etats contractants dénonce la présente Convention, la dénonciation sera notifiée par écrit au Gouvernement Français qui communiquera immédiatement la copie certifiée conforme de la notification à tous les autres Etats en leur faisant savoir la date à laquelle il l’a reçue.

La dénonciation ne produira ses effets qu’à l’égard de l’Etat qui l’aura notifiée et un an après que la notification en sera parvenue au Gouvernement Français.

Les mêmes dispositions s’appliquent en ce qui concerne la dénonciation de la présente Convention pour les colonies, possessions, protectorats, territoires d’outre—mer et territoires sous mandat.

Art. 17

Les Etats représentés à la Conférence réunie à Paris du 20 au 24 avril 1926, sont admis à signer la présente Convention jusqu’au 30 juin 1926.

Fait à Paris, le 24 avril 1926, en un seul exemplaire dont une copie conforme sera délivrée à chacun des Gouvernements signataires.

(Suivent les signatures)


  Annexe A

Le certificat international pour automobile, tel qu’il est délivré dans tel ou tel des Etats contractants sera libellé dans la langue prescrite par la législation dudit Etat.

La traduction définitive des rubriques du carnet dans les différentes langues sera communiquée au Gouvernement de la République Française par les autres Gouvernements, chacun en ce qui le concerne.

  Annexe B

(Nom du pays)

––––––

Circulation automobile internationale

––––––

Certificat international pour automobiles

––––––

Convention internationale du 24 avril 1926

––––––

Délivrance du certificat:

Lieu:

Date:

1

Cachet de l’autorité

Le présent certificat est valable, sur les territoires de tous les Etats contractants mentionnés ci-dessous, pendant un an à dater du jour de sa délivrance:

Liste des états contractants

Propriétaire ou détenteur

ìïíïî

Nom:

Prénoms:

Domicile:

(1)

(2)

(3)

Genre du véhicule:

(4)

Désignation du constructeur du châssis

}

(5)

Indication du type du châssis:

(6)

No d’ordre dans la série du type ou no de fabrication du châssis

}

(7)

Moteur

ì

ï

ï

ï

í

ï

ï

ï

î

Nombre de cylindres:

Numéro du moteur:

Course:

Alésage:

Puissance en C.V.:

(8)

(9)

(10)

(11)

(12)

Carrosserie

ì

ï

í

ï

î

Forme:

Couleur:

Nombre total de places:

(13)

(14)

(15)

Poids du véhicule à vide (en kilos):

(16)

Poids du véhicule en pleine charge (en kilos), s’il excède 3500 kilos

üýþ

(17)

Marque d’identification devant figurer sur les plaques

}

(18)

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(7)

(8)

(9)

(10)

(11)

(12)

(13)

(14)

(15)

(16)

(17)

(18)

Nota: (Aux pages 4 et suivantes, reproduire le texte de la page 3, traduit en autant de langues qu’il sera nécessaire pour que le certificat international puisse être utilisé sur les territoires de tous les Etats contractants mentionnés à la page 2.)

Nouvelle page

  Visa d’entrée

Visa d’entrée, Entrance visa, etc. (toutes langues)

(1)

Pays, country (etc., toutes langues)

(1) 

(2)

Lieu, place (etc., toutes langues)

(2) 

(3)

Date, date (etc., toutes langues)

(3) 

(4) 

(4)

Signature ............. (toutes langues)

(5)

(5)

Cachet ................ (toutes langues)

Nouvelle page

(1)

(1)

(5)

(5)

(2)

(3)

(4)

(2)

(3)

(4)

(1)

(1)

(5)

(5)

(2)

(3)

(4)

(2)

(3)

(4)

Remarque

(Le modèle contient, pour les visas d’entrée, 5 pages pareilles à celle-ci.)

Dernière page (sous forme de dépliant)

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(7)

(8)

(9)

(10)

(11)

(12)

(13)

(14)

(15)

(16)

(17)

(18)


1 Signature de l’autorité ou signature de l’association habilitée par l’autorité et visa de celle-ci.

  Annexe C

Le signe distinctif prévu à l’article 5 est constitué par une plaque ovale de 30 centimètres de largeur sur 18 centimètres de hauteur, portant de une à trois lettres peintes en noir sur fond blanc. Les lettres sont formées de caractères latins majuscules. Elles ont, au minimum, 10 centimètres de hauteur; leurs traits ont 15 millimètres d’épaisseur.

En ce qui touche les motocycles, le signe distinctif prévu à l’article 5 mesurera seulement 18 centimètres dans le sens horizontal et 12 centimètres dans le sens vertical. Les lettres mesureront 8 centimètres de hauteur; la largeur de leurs traits étant de 10 millimètres.

Les lettres distinctives pour les différents Etats et Territoires sont les suivantes:

Allemagne

D

Etats—Unis d’Amérique

US

Autriche

A

Belgique

B

Brésil

BR

Grande—Bretagne et Irlande du Nord

GB

– Ile d’Aurigny

GBA

– Gibraltar

GBZ

– Guernesey

GBG

– Jersey

GBJ

– Malte

GBY

Indes britanniques

BI

Bulgarie

BG

Chili

RCH

Chine

RC

Colombie

CO

Cuba

C

Danemark

DK

Dantzig

DA

Egypte

ET

Equateur

EQ

Espagne

E

Estonie

EW

Finlande

SF

France, Algérie, Tunisie et Maroc

F

– Indes françaises

F

Guatémala

G

Grèce

GR

Haïti

RH

Hongrie

H

Etat libre d’Irlande

SE

Italie

I

Lettonie

LR

Liechtenstein

FL

Lithuanie

LT

Luxembourg

L

Mexique

MEX

Monaco

MC

Norvège

N

Panama

PA

Paraguay

PY

Pays-Bas

NL

– Indes néerlandaises

IN

Pérou

PE

Perse

PR

Pologne

PL

Portugal

P

Roumanie

R

Territoire de la Sarre

SA

Royaume des Serbes, Croates et Slovènes

SHS

Siam

SM

Suède

S

Suisse

CH

Syrie et Liban

LSA

Tchécoslovaquie

CS

Turquie

TR

Union des Républiques Soviétiques Socalistes

SU

Uruguay

U

  Annexe D

Le permis international de conduire (annexe E) tel qu’il est délivré dans tel ou tel des Etats contractants sera libellé dans la langue prescrite par la législation dudit Etat.

La traduction définitive des rubriques du carnet dans les différentes langues sera communiquée au Gouvernement de la République Française par les autres Gouvernements, chacun en ce qui le concerne.

  Annexe E

(Nom du pays)

––––––

Circulation automobile internationale

––––––

Permis international de conduire

––––––

Convention internationale du 24 avril 1926

––––––

Délivrance du permis:

Lieu:

Date:

1

Cachet de l’autorité

Le présent permis est valable, sur les territoires de tous les Etats contractants mentionnés, ci-dessous, pendant un an à dater du jour de la délivrance, pour la conduite des véhicules appartenent à la categorie ou aux catégories visées à la page 12.

Liste des Etats contractants

Il est entendu que le présent permis ne diminue en aucune sorte l’obligation où se trouve son porteur de se conformer entièrement aux lois et règlements relatifs à l’établissement ou à l’exercice d’une profession en vigueur dans chaque pays où il circule.

  Indications relatives au conducteur

Cachet de l’autorité

Photographie

Nom:

(1)

Prénoms:

(2)

Lieu de naissance:

(3)

Date de naissance:

(4)

Domicile:

(5)

Nota (pages 3 et 4). – Feuillet à reproduire, traduit en autant de langues qu’il sera nécessaire pour que le permis international puisse être utilisé sur les territoires de tous les Etats contractants mentionnés à la page 2.

(Nom du pays)

–––––

  Exclusion

–––––

Cachet de l’autorité

M. (nom et prénoms) autorisé ci-dessus par l’autorité de (pays) est déchu du droit de conduire sur le territoire de (pays)

en raison de

Lieu:

Date:

Signature:

(Nom du pays)

–––––

  Exclusion

–––––

Cachet de l’autorité

M. (nom et prénoms) autorisé ci-dessus par l’autorité de (pays) est déchu du droit de conduire sur le territoire de (pays)

en raison de

Lieu:

Date:

Signature:

Nouvelle page

(1) A. – Automobiles dont le poids en charge (art. 7) n’excède pas 3500 kilos

(En toutes langues)

(2) A. – Automobiles dont le poids en charge (art. 7) excède 3500 kilos

(En toutes langues)

(3) C. – Motocyclettes, avec ou sans side-car

(En toutes langues)

Dernière page (sous forme de dépliant)

A

(1)

B

(2)

C

(3)

Cachet de l’autorité

Cachet de l’autorité

Cachet de l’autorité

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)


1 Signature de l’autorité ou signature de l’association habilitée par l’autorité et visa de celle-ci.

  Annexe F1 

  Champ d’application de la convention le 1er avril 1993

Etats parties

Ratification ou adhésion

Entrée en vigueur

Albanie

16 janvier

1934

1er mai

1934

Allemagne

13 décembre

1929

13 décembre

1930

Argentine

29 janvier

1935

29 janvier

1936

Autriche

2 septembre

1930

2 septembre

1931

Belgique

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Congo belge et territoires placés sous mandat

22 décembre

1930

22 décembre

1931

Brésil

3 décembre

1929

3 décembre

1930

Bulgarie

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Chili

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Cuba

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Danemark

12 février

1930

12 février

1931

Egypte

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Espagne

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Maroc (zone espagnole)

8 janvier

1934

8 janvier

1935

Finlande

24 octobre

1929

24 octobre

1930

France

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Colonies françaises

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Maroc (zone française)

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Tunisie

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Algérie

8 mai

1931

15 août

1931

Grande—Bretagne et Irlande du Nord

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Gibraltar

4 décembre

1929

4 décembre

1930

Malte

4 décembre

1929

4 décembre

1930

Palestine

4 décembre

1929

4 décembre

1930

Rhodésie du Sud

29 janvier

1931

29 janvier

1932

Ceylan

14 avril

1931

14 avril

1932

Chypre

29 avril

1931

29 avril

1932

Côte de l’Or (avec Togo)

29 avril

1931

29 avril

1932

Gambie

29 avril

1931

29 avril

1932

Hong—Kong

29 avril

1931

29 avril

1932

Jamaïque (avec les îles Turques,

Caïques et Caïmans)

29 avril

1931

29 avril

1932

Kénia

29 avril

1931

29 avril

1932

Nyassaland

29 avril

1931

29 avril

1932

Ouganda

29 avril

1931

29 avril

1932

Rhodésie du Nord

29 avril

1931

29 avril

1932

Tanganyika

29 avril

1931

29 avril

1932

Iles du Vent

29 avril

1931

29 avril

1932

Zanzibar

29 avril

1931

29 avril

1932

Etat malais fédérés et non fédérés

24 octobre

1931

24 octobre

1932

Straits Settlements

24 octobre

1931

24 octobre

1932

Trengganu

4 mars

1934

4 mars

1935

Bassoutoland

14 juin

1934

14 juin

1935

Betchouanaland

14 juin

1934

14 juin

1935

Souaziland

14 juin

1934

14 juin

1935

Nigéria

14 mars

1936

14 mars

1937

Sierra Leone

14 mars

1936

14 mars

1937

Bornéo du Nord

17 mars

1937

17 mars

1938

Honduras britannique

17 mars

1937

17 mars

1938

Iles Seychelles

17 mars

1937

17 mars

1938

Somalie

17 mars

1937

17 mars

1938

Trinité et Tobago

17 mars

1937

17 mars

1938

Maurice

10 avril

1937

10 avril

1938

Grèce

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Hongrie

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Inde

28 octobre

1929

28 octobre

1930

Irak

4 décembre

1929

4 décembre

1930

Iran (Perse)

18 avril

1935

18 avril

1936

Irlande

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Islande

15 novembre

1935

1er mars

1936

Italie

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Liban

26 mai

1930

26 mai

1931

Liechtenstein

19 septembre

1931

19 septembre

1932

Lithuanie

20 octobre

1930

20 octobre

1931

Luxembourg

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Monaco

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Norvège

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Pays—Bas (avec les Indes néerlandaises)

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Surinam et Curaçao

29 janvier

1935

29 janvier

1936

Pérou

5 novembre

1936

5 novembre

1937

Pologne

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Portugal

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Angola

16 mai

1931

16 mai

1932

Mozambique

31 décembre

1931

31 décembre

1932

Roumanie

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Russie

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Saint—Marin

9 juin

1931

9 juin

1932

Suède

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Suisse

21 octobre

1930

21 octobre

1931

Syrie

26 mai

1930

26 mai

1931

Tanger

29 août

1935

29 août

1936

Tchécoslovaquie

18 septembre

1930

18 septembre

1931

Thaïlande (Siam)

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Turquie

31 mai

1934

31 mai

1935

Union sud—africaine

31 décembre

1932

31 décembre

1933

Sud—Ouest africain

5 janvier

1935

1er avril

1936

Uruguay

24 octobre

1929

24 octobre

1930

Vatican (Cité du)

5 février

1930

5 février

1931

Yougoslavie

24 octobre

1929

24 octobre

1930


1 Les signaux de cette annexe, publiés au RO 46 768, ne sont pas reproduits dans le présent recueil. Ils se trouvent dans l’annexe 2 de l’O du 5 sept. 1979 sur la signalisation routière (RS 741.21).


RS 13 551; FF 1930 I 753


1 La présente convention ne reste applicable par la Suisse que dans les rapports avec les Etats contractants qui ne sont pas parties à la conv. du 8 nov. 1968 sur la circulation routière (RS 0.741.10 art. 48).2 RO 46 7393 [RO 27 53]4 Voir aussi la conv. du 30 mars 1931 sur l’unification de la signalisation routière (RS 0.741.21).


Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Ceci n'est pas une publication officielle. Seule la publication opérée par la Chancellerie fédérale fait foi. Ordonnance sur les publications officielles, OPubl.
Droit-bilingue.ch (2009-2021) - A propos
Page générée le: 2021-01-18T11:12:16
A partir de: http://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/19260018/index.html
Script écrit en Powered by Perl