Diritto internazionale 0.9 Economia - Cooperazione tecnica 0.97 Sviluppo e cooperazione
Droit international 0.9 Économie - Coopération technique 0.97 Développement et coopération

0.979.1 Statuto del Fondo monetario internazionale, del 22 luglio 1944 (con All.)

0.979.1 Statuts du Fonds monétaire international, du 22 juillet 1944 (avec annexes)

Index Inverser les langues Précédent Suivant
Index Inverser les langues

Art. V Operazioni e transazioni del Fondo

Sezione 1: Istituzioni finanziarie pubbliche che trattano con il Fondo

Gli Stati membri trattano con il Fondo esclusivamente tramite il loro Tesoro, la loro Banca centrale e il loro fondo di stabilizzazione dei cambi o ogni altra istituzione finanziaria pubblica analoga e il Fondo tratta solo con gli stessi organismi o per il loro tramite.

Sezione 2: Limitazione delle operazioni e transazioni del Fondo

a)
Salvo disposizione diversa del presente statuto, le transazioni per conto del Fondo si limitano alle transazioni aventi lo scopo di fornire allo Stato membro, dietro sua richiesta, i diritti speciali di prelievo o le valute di altri Stati membri provenienti dalle risorse generali del Fondo, depositati sul Conto delle risorse generali in cambio della valuta dello Stato membro che desidera effettuare l’acquisto.
b)
Se richiesto, il Fondo può decidere di fornire servizi finanziari e tecnici, conformemente ai suoi scopi, in particolare amministrare risorse versate dagli Stati membri. Le operazioni legate alla prestazione di questi servizi finanziari non sono effettuate a nome del Fondo. I servizi indicati in questo comma non impongono agli Stati membri alcun obbligo senza il loro consenso.

Sezione 3: Condizioni che regolano l’uso delle risorse generali del Fondo

a)
Il Fondo adotta le politiche di impiego delle proprie risorse generali, in particolare in materia di accordi stand-by o di dispositivi analoghi e, per problemi specifici di bilancia dei pagamenti, può adottare politiche specifiche che aiutino gli Stati membri a superare le difficoltà di riequilibro della bilancia dei pagamenti, conformemente alle disposizioni del presente statuto e che consentano di salvaguardare in modo adeguato il carattere temporaneo dell’impiego delle risorse generali del Fondo.
b)
Ogni Stato membro è autorizzato a comperare dal Fondo le valute di altri Stati membri contro un importo equivalente nella propria moneta alle seguenti condizioni:
i)
l’utilizzazione delle risorse del Fondo da parte dello Stato membro sia conforme alle disposizioni del presente statuto e alle politiche adottate ai sensi di questi disposizioni;
ii)
lo Stato membro dichiari necessario l’acquisto a causa della situazione della sua bilancia dei pagamenti, delle sue riserve o dell’andamento delle sue riserve;
iii)
l’acquisto proposto venga effettuato entro la quota di riserva oppure non abbia l’effetto di accrescere le disponibilità del Fondo nella valuta dello Stato membro acquirente a più del duecento per cento della sua quota;
iv)
il Fondo non abbia dichiarato in precedenza che, in applicazione del presente articolo, sezione 5, dell’articolo VI, sezione 1, o dell’articolo XXVI, sezione 2, comma a), lo Stato membro richiedente è decaduto dal diritto di utilizzare le risorse generali del Fondo.
c)
Il Fondo prende in esame qualunque richiesta di acquisto per determinare se l’acquisto proposto sia conforme alle disposizioni del presente statuto e alle politiche adottate ai sensi di tali disposizioni, tenendo presente che non possono essere contestati acquisti proposti nella quota di riserva.
d)
Nello stabilire politiche e procedure di indicazione delle valute da vendere, il Fondo tiene conto, in consultazione con gli Stati membri, della situazione della bilancia dei pagamenti e delle riserve degli Stati membri e degli sviluppi sul mercato dei cambi come pure dell’auspicabilità di giungere col tempo a posizioni equilibrate presso il Fondo; resta inteso che, se un membro dichiara che si propone di acquistare la valuta di un altro Stato membro perché desidera ottenere un importo equivalente della propria valuta offerto dall’altro Stato membro, è autorizzato ad acquistare la moneta dell’altro Stato membro a meno che il Fondo non abbia notificato, ai sensi della sezione 3 dell’articolo VII, che le sue disponibilità della valuta domanda sono divenute scarse.
e) i) ogni Stato membro garantisce che le disponibilità nella propria moneta acquistate presso il Fondo sono averi in una valuta convertibile di fatto o che possono essere scambiati al momento dell’acquisto in una valuta convertibile di fatto di sua scelta, a un tasso di cambio tra le due valute equivalente al tasso di cambio applicabile tra di loro sulla base dell’articolo XIX, sezione 7, comma a);
ii)
ogni Stato membro, la cui moneta è acquistata dal Fondo oppure è ricevuta in cambio di una valuta acquistata dal Fondo, collabora con il Fondo e con altri Stati membri per rendere possibile lo scambio delle suddette disponibilità nella propria moneta, al momento dell’acquisto, contro le monete convertibili di fatto di altri Stati membri;
iii)
lo scambio, di cui al comma i) precedente, di una valuta che non è convertibile di fatto è effettuato dallo Stato membro di cui si acquista la valuta, a meno che lo Stato membro e l’altro Stato membro acquirente non abbiano convenuto un’altra procedura;
iv)
uno Stato membro che acquista al Fondo la valuta convertibile di fatto di un altro Stato membro e che desidera scambiarla al momento dell’acquisto contro un’altra valuta convertibile di fatto procede allo scambio con altro Stato membro, se questo gliene presenta richiesta. Lo scambio viene effettuato contro una valuta convertibile di fatto, scelta dall’altro Stato membro al tasso di cambio di cui al comma i) precedente.
f)
Conformemente alle politiche e alle procedure adottate, il Fondo può convenire di fornire ad un partecipante, che effettua un acquisto ai sensi di questa sezione, diritti speciali di prelievo al posto di valute di altri Stati membri.

Sezione 4: Dispensa

Il Fondo può, a sua discrezione e in termini che salvaguardano i propri interessi, derogare all’applicazione di ognuna delle condizioni prescritte dalla sezione 3, commi b) numeri iii) e iv) del presente articolo specialmente nel caso di membri che in passato non abbiano fatto un uso esteso e continuato delle risorse generali del Fondo. Per accordare una simile dispensa, tiene conto del carattere periodico o eccezionale dei bisogni dello Stato membro che presenta la richiesta. Il Fondo considera inoltre ogni offerta di garanzia sotto forma di titoli accettabili, che abbiano un valore ritenuto dal Fondo sufficiente a salvaguardare i propri interessi e può subordinare la concessione della dispensa alla costituzione di una simile garanzia.

Sezione 5: Divieto di utilizzazione delle risorse generali del Fondo

Se il Fondo reputa che uno Stato membro fa uso delle risorse generali in modo contrario ai suoi scopi, gli invia un rapporto che presenta il proprio rilievo, fissandogli una scadenza adeguata per la risposta. Dopo l’invio di questo rapporto allo Stato membro, il Fondo può limitare l’utilizzo delle sue risorse generali da parte di tale Stato membro. Se il Fondo non riceve risposta entro la scadenza fissata o giudica la risposta insoddisfacente, può continuare a limitare l’utilizzazione delle sue risorse generali da parte dello Stato membro o, dopo un preavviso ragionevole, dichiarare lo Stato membro decaduto dal diritto di utilizzare le risorse generali del Fondo.

Sezione 6: Altri acquisti e vendite di diritti speciali di prelievo da parte del Fondo

a)
Il Fondo può accettare diritti speciali di prelievo da un partecipante contro un importo equivalente di valute di altri Stati membri.
b)
Il Fondo può fornire ad un partecipante, a sua richiesta, diritti speciali di prelievo contro un importo equivalente di valute di altri Stati membri. Queste transazioni non debbono avere l’effetto di portare le disponibilità del Fondo nella valuta dello Stato membro oltre il livello a partire dal quale esse sono soggette a provvigioni, ai sensi del presente articolo, sezione 8, comma b) numero ii).
c)
Le valute fornite o accettate dal Fondo ai sensi della presente sezione sono scelte in conformità delle politiche che accolgono i principi enunciati al presente articolo, sezione 3, comma d) o alla sezione 7, comma i). Il Fondo può prender parte alle transazioni di cui alla presente sezione solo a condizione che lo Stato membro la cui valuta è fornita o accettata acconsenta a questo impegno della sua valuta.

Sezione 7: Riacquisto da parte di uno Stato membro delle disponibilità nella propria moneta detenute dal Fondo

a)
Ogni Stato membro è autorizzato a riacquistare in ogni momento le disponibilità del Fondo nella propria moneta che sono soggette a provvigione ai sensi del presente articolo, sezione 8, comma b).
b)
Lo Stato membro che ha effettuato un acquisto ai sensi del presente articolo, sezione 3, comma b), quando la sua bilancia dei pagamenti e la posizione di riserva migliorano, deve normalmente riacquistare le disponibilità del Fondo nella propria moneta derivanti dall’acquisto e soggette a provvigione ai sensi del presente articolo, sezione 8, comma b). Deve riacquistare queste disponibilità se il Fondo, in conformità della politica di riacquisto adottata e previa consultazione dello Stato membro, dichiara che esso deve riacquistare queste disponibilità per l’avvenuto miglioramento della bilancia dei pagamenti e delle sue riserve.
c)
Lo Stato membro che ha effettuato un acquisto ai sensi del presente articolo, sezione 3, deve riacquistare, entro cinque anni dalla data di acquisto, le disponibilità del Fondo nella propria moneta, soggette a provvigione ai sensi del presente articolo, sezione 8, comma b). Il Fondo può prescrivere che lo Stato membro effettui il riacquisto frazionato nel periodo compreso fra tre e cinque anni dalla data di acquisto. Il Fondo può, a maggioranza dell’ottantacinque per cento dei voti complessivi, modificare la durata dei periodi di riacquisto prevista al presente comma c), ma il periodo fissato si applica a tutti gli Stati membri.
d)
Il Fondo può decidere, a maggioranza dell’ottantacinque per cento dei voti complessivi, di adottare periodi diversi da quelli previsti al presente articolo, comma c) uguali per tutti gli Stati membri, per il riacquisto delle disponibilità nella propria moneta acquisite dal Fondo nell’ambito di una politica speciale di impiego delle sue risorse generali.
e)
Ogni Stato membro riacquista, in conformità delle politiche adottate dal Fondo a maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi, le disponibilità nella propria moneta che non derivano da acquisti e sono soggette a provvigione ai sensi del presente articolo, sezione 8, comma b) numero ii).
f)
Una decisione che, nell’ambito di una politica relativa all’impiego delle risorse generali del Fondo, prescriva un periodo di riacquisto ai sensi del presente articolo, commi c) o d) inferiore a quello in vigore secondo questa politica, si applica solo alle disponibilità acquisite dal Fondo in data successiva all’entrata in vigore di tale decisione.
g)
Il Fondo può, a richiesta di uno Stato membro, differire la data di esecuzione dell’obbligo di riacquisto ma non oltre il periodo massimo prescritto ai commi c) o d) del presente articolo, o in seguito a politiche adottate dal Fondo ai sensi del presente articolo, comma e), a meno che il Fondo non decida, a maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi, che un periodo più lungo, compatibile con l’impiego temporaneo delle risorse generali del Fondo, si giustifichi in ragione delle eccezionali difficoltà che causerebbe allo Stato membro l’esecuzione dell’obbligo di riacquisto entro i termini impartiti.
h)
In aggiunta alle politiche di cui alla sezione 3, comma d) del presente articolo, il Fondo può definire altre politiche che, previa consultazione con lo Stato membro, gli consentano di vendere, ai sensi del presente articolo, sezione 3, comma b) le sue disponibilità nella valuta dello Stato membro che non siano state riacquistate in conformità della presente sezione, senza che ciò costituisca impedimento per qualsiasi misura che il Fondo può essere autorizzato ad adottare in virtù di ogni altra disposizione del presente statuto.
i)
I riacquisti ai sensi della presente sezione vengono effettuati in diritti speciali di prelievo o nelle valute di altri Stati membri indicate dal Fondo. Il Fondo decide le politiche e le procedure di indicazione delle valute utilizzabili dagli Stati membri per i riacquisti, tenendo conto dei principi enunciati nel presente articolo, sezione 3, comma d). I riacquisti non debbono avere l’effetto di accrescere le disponibilità del Fondo nella valuta dello Stato membro ad un livello superiore a quello a partire dal quale esse sono soggette a provvigione ai sensi del presente articolo, sezione 8, comma b) numero ii).
j) i) Se la valuta di uno Stato membro indicata dal Fondo in conformità del presente articolo, comma i) non è una moneta convertibile di fatto, questo Stato membro garantisce che lo Stato membro che procede al riacquisto può ottenerla, al momento del riacquisto, contro una moneta convertibile di fatto scelta dallo Stato membro la cui moneta è stata indicata. Lo scambio di monete ai sensi della presente disposizione si effettua ad un tasso di cambio tra le due monete che equivale al tasso di cambio applicabile tra di loro sulla base dell’articolo XIX, sezione 7, comma a).
ii)
Gli Stati membri, le cui monete sono indicate dal Fondo ai fini del riacquisto, collaborano con il Fondo e con altri Stati membri per permettere agli Stati membri che effettuano il riacquisto di ottenere, al momento del riacquisto, la moneta indicata in cambio delle monete convertibili di fatto di altri Stati membri.
iii)
Lo scambio ai sensi del presente comma j), numero i) si effettua con lo Stato membro la cui moneta è indicata a meno che quest’ultimo e lo Stato membro che procede al riacquisto non concordino un’altra procedura.
iv)
Se uno Stato membro che procede al riacquisto desidera ottenere, al momento del riacquisto, la moneta convertibile di fatto di un altro Stato membro indicata dal Fondo ai sensi del precedente comma i), deve, se lo chiede un terzo Stato membro, ottenere dall’altro Stato membro questa valuta in cambio di una valuta convertibile di fatto, al tasso di cambio di cui al precedente comma j) numero i). Il Fondo può adottare disposizioni relative alla moneta convertibile di fatto da fornire in uno scambio.

Sezione 8: Provvigioni

a) i) Lo Stato membro che acquisti dal Fondo, in cambio di moneta propria, diritti speciali di prelievo o valuta di un altro Stato membro in deposito sul Conto delle riserve generali paga al Fondo una provvigione, fatta salva la facoltà del Fondo di percepire su tutti gli acquisti nella quota di riserva una provvigione inferiore a quella sulle altre quote. La provvigione percepita sugli acquisti nella quota di riserva è inferiore allo 0,5 per cento.
ii)
Il Fondo può decidere di percepire una provvigione sugli accordi stand‑by o altri accordi analoghi. Il Fondo può decidere che la provvigione dovuta su un accordo stand‑by possa essere compensata dalla provvigione riscossa ai sensi del numero i) precedente sugli acquisti effettuati nell’ambito dell’accordo summenzionato.
b)
Il Fondo percepisce provvigioni sulla media dei saldi quotidiani nelle valute degli Stati membri depositati sul Conto delle riserve generali, nella misura in cui tali saldi:
i)
sono stati acquisiti nell’ambito di una politica per la quale è prevista un’esclusione ai sensi dell’articolo XXX, comma c); oppure
ii)
superano il valore della quota dopo l’esclusione degli importi di cui al precedente numero i).
I tassi delle provvigioni sono aumentati di norma a intervalli predeterminati durante il periodo nel quale sono detenuti i saldi.
c)
Se uno Stato membro non procede ad un riacquisto che deve effettuare ai sensi della sezione 7 del presente articolo, il Fondo, dopo aver consultato lo Stato membro interessato a proposito della riduzione delle proprie disponibilità nella sua valuta, può imporre qualsiasi provvigione che giudichi appropriata sulle proprie disponibilità nella valuta dello Stato membro che avrebbe dovuto riacquistarle.
d)
Per determinare i tassi delle provvigioni percepite ai sensi dei precedenti commi a) e b), uguali per tutti gli Stati membri, e le provvigioni percepite ai sensi del predecente comma c) è necessaria la maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi.
e)
Uno Stato membro paga tutte le provvigioni in diritti speciali di prelievo; resta inteso che, in circostanze eccezionali, il Fondo può autorizzare uno Stato membro a pagare le provvigioni in valute di altri Stati membri indicate dal Fondo stesso, previa consultazione con gli Stati membri interessati, o nella sua moneta. Le disponibilità del Fondo nella valuta dello Stato membro non devono superare, a seguito dei versamenti effettuati da altri Stati membri in virtù della presente disposizione, il livello a partire dal quale sono soggette a provvigione secondo il disposto del precedente comma b) numero ii).

Sezione 9: Remunerazione

a)
Il Fondo corrisponde una remunerazione sull’ammontare costituito dall’eccedenza della percentuale della quota di uno Stato membro, determinato secondo il comma b) o il comma c) precedente, in rapporto alla media dei saldi quotidiani delle disponibilità del Fondo nella valuta dello Stato membro depositato sul Conto delle risorse generali, diversi dalle disponibilità derivanti da acquisti effettuati nell’ambito di una politica che è stata oggetto di esclusione ai sensi dell’articolo XXX, comma c). Il tasso di remunerazione, fissato dal Fondo a maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi, è uniforme per tutti gli Stati membri e non deve essere superiore al tasso d’interesse di cui all’articolo XX, sezione 3 né inferiore ai quattro quinti di questo tasso. Nel fissare il tasso di remunerazione, il Fondo tiene conto dei tassi delle provvigioni riscosse ai sensi dell’articolo V, sezione 8, comma b).
b)
La percentuale della quota applicabile ai fini del precedente comma a) è:
i)
per ogni Stato che aveva aderito al Fondo prima del secondo emendamento del presente statuto, una percentuale della quota corrispondente al settantacinque per cento della quota alla data del secondo emendamento del presente statuto; per ogni Stato che ha aderito al Fondo dopo il secondo emendamento del presente statuto, una percentuale della quota calcolata dividendo il totale degli importi corrispondenti alle percentuali delle quote che si applicano agli altri Stati membri alla data alla quale lo Stato ha aderito al Fondo, per il totale delle quote degli altri Stati membri alla stessa data; più
ii)
gli importi versati al Fondo, dalla data applicabile ai sensi del precedente numero i), in moneta o in diritti speciali di prelievo, in conformità dell’articolo III, sezione 3, comma a); meno
iii)
gli importi ricevuti dal Fondo, dalla data applicabile ai sensi del precedente numero i), in moneta o in diritti speciali di prelievo, in conformità dell’articolo III, sezione 3, comma a).
c)
A maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi, il Fondo può aumentare l’ultima percentuale della quota applicabile ad ogni Stato membro, ai fini del precedente comma a), portandolo a:
i)
una percentuale non superiore al cento per cento, che viene determinata per ogni Stato membro sulla base di criteri uguali per tutti gli Stati membri, oppure
ii)
il cento per cento per tutti gli Stati membri.
d)
La remunerazione è corrisposta in diritti speciali di prelievo, fatta salva la facoltà del Fondo o dello Stato membro di decidere che il pagamento avvenga nella valuta di questo.

Sezione 10: Computo

a)
Il valore degli attivi del Fondo depositati sul Conto generale è espresso in diritti speciali di prelievo.
b)
Tutti i computi relativi alle valute degli Stati membri ai fini dell’applicazione delle disposizioni del presente statuto, diverse da quelle dell’articolo IV e dell’allegato C, si effettuano ai tassi ai quali il Fondo contabilizza queste valute ai sensi della sezione 11 del presente articolo.
c)
Nei calcoli destinati a determinare, ai fini dell’applicazione delle disposizioni del presente statuto, gli importi di valuta rispetto alla quota non viene computata la valuta depositata sul Conto speciale dei versamenti e sul Conto degli investimenti.

Sezione 11: Mantenimento del valore

a)
Il valore delle valute degli Stati membri depositate sul Conto delle risorse generali è mantenuta costante in termini di diritti speciali di prelievo in conformità dei tassi di cambio ai sensi dell’articolo XIX, sezione 7, comma a).
b)
Si procede ad un aggiustamento delle disponibilità del Fondo nella valuta di uno Stato membro ai sensi della presente sezione quando questa valuta è utilizzata in una operazione o transazione tra il Fondo e un altro Stato membro nonché ogni volta che il Fondo lo decida o lo Stato membro lo chieda. I pagamenti relativi ad un aggiustamento, ricevuti o effettuati dal Fondo, hanno luogo entro un lasso di tempo ragionevole, determinato dal Fondo, successivo alla data dell’aggiustamento, o ad un altro momento, se lo Stato membro lo chiede.

Sezione 12: Altre operazioni e transazioni

a)
Nelle politiche e decisioni che adotta in applicazione delle disposizioni della presente sezione, il Fondo tiene debito conto degli obiettivi enunciati all’articolo VIII, sezione 7 e dell’obiettivo che consiste nell’evitare di influenzare il prezzo sul mercato dell’oro o di stabilirne un prezzo fisso.
b)
Tutte le decisioni del Fondo di effettuare le operazioni o le transazioni previste ai seguenti commi c), d) ed e) sono adottate a maggioranza dell’ottantacinque per cento dei voti complessivi.
c)
Il Fondo può vendere oro contro valuta di uno Stato membro, previa consultazione dello Stato membro in cambio della cui moneta l’oro deve essere venduto; resta inteso che la vendita non deve produrre l’effetto, senza l’assenso dello Stato in questione, di portare le disponibilità del Fondo nella valuta dello Stato membro depositato sul Conto delle risorse generali, oltre il livello a partire dal quale esse sono soggette a provvigione ai sensi del presente articolo, sezione 8, comma b) numero ii); resta inteso inoltre che, a richiesta dello Stato membro, il Fondo scambia, al momento della vendita, la valuta ricevuta con la valuta di un altro Stato membro, in proporzioni atte a evitare di superare tale livello. Lo scambio di una valuta contro la valuta di un altro Stato membro ha luogo previa consultazione di questo e non deve produrre l’effetto di portare le disponibilità del Fondo nella valuta dello Stato membro oltre il livello a partire dal quale esse sono soggette a provvigione ai sensi dei presente articolo, sezione 8, comma b) numero ii). Il Fondo adotta politiche e procedure relative agli scambi che tengono conto dei principi applicati ai sensi del presente articolo, sezione 7, comma i). Le vendite ad uno Stato membro ai sensi della presente disposizione avvengono ad un prezzo convenuto, per ogni transazione, sulla base dei prezzi di mercato.
d)
Il Fondo può accettare in pagamento dagli Stati membri oro al posto di diritti speciali di prelievo o di valuta per tutte le operazioni o transazioni autorizzate dal presente statuto. I pagamenti ricevuti dal Fondo ai sensi della presente disposizione avvengono ad un prezzo convenuto, per ogni transazione, sulla base dei prezzi di mercato.
e)
Il Fondo può vendere l’oro detenuto alla data del secondo emendamento del presente statuto agli Stati membri che erano tali alla data del 31 agosto 1975 che accettino di acquistarlo, in proporzione alle loro quote a quella data. Se il Fondo intende vendere oro, conformemente al precedente comma c) ai fini del seguente comma f) numero ii), può vendere ad ogni Stato membro in via di sviluppo che accetta di acquistarlo quel quantitativo di oro che, se venduto conformemente al precedente comma c), avrebbe procurato la plusvalenza che gli si sarebbe potuta distribuire ai sensi del seguente comma f) numero iii). L’oro, destinato ai sensi della presente disposizione ad uno Stato membro dichiarato decaduto dal diritto di utilizzare le risorse generali del Fondo in conformità della sezione 5 del presente articolo, gli è venduto quando viene reintegrato nel suo diritto, a meno che il Fondo non decida di venderglielo prima. La vendita di oro ad uno Stato membro ai sensi delle disposizioni del presente comma e) si effettua scambiando la sua moneta a un prezzo equivalente al momento della vendita, a un diritto speciale di prelievo per 0,888 671 grammi di oro fino.
f)
Quando, in conformità delle disposizioni del precedente comma c), il Fondo vende l’oro da esso detenuto alla data del secondo emendamento del presente statuto, il prodotto della vendita che equivale al momento della vendita a un diritto speciale di prelievo per 0,888 671 grammi di oro fino è versato sul Conto delle risorse generali mentre, a meno che il Fondo non decida diversamente ai sensi del seguente comma g), qualsiasi eccedenza è depositata sul Conto speciale dei versamenti. Gli attivi depositati sul Conto speciale dei versamenti sono tenuti separati dagli attivi degli altri conti del Conto generale e possono essere utilizzati in ogni momento per:
i)
effettuare trasferimenti sul Conto delle risorse generali per impiego immediato nelle operazioni e transazioni autorizzate dalle disposizioni del presente statuto diverse da quelle della presente sezione; ovvero
ii)
per operazioni e transazioni non autorizzate da altre disposizioni del presente statuto ma compatibili con gli scopi del Fondo. Un aiuto ai fini della bilancia dei pagamenti può essere accordato a condizioni speciali, ai sensi del presente numero ii), agli Stati membri in via di sviluppo che si trovino in situazione difficile, al riguardo, il Fondo tiene conto del livello del reddito pro capite;
iii)
per distribuzioni agli Stati membri in via di sviluppo, che erano tali alla data del 31 agosto 1975, in proporzione alle loro quote a quella data, di qualsiasi parte degli attivi che il Fondo decida di impiegare ai fini del precedente numero ii) corrispondente alla percentuale costituita, alla data della distribuzione, dalla quota di ciascuno Stato membro in via di sviluppo sul totale delle quote di tutti gli Stati membri a tale data; resta inteso che la distribuzione ai sensi della presente disposizione ad uno Stato membro che è stato dichiarato decaduto dal diritto di utilizzare le risorse generali del Fondo in conformità della sezione 5 del presente articolo, è effettuata quando viene reintegrato nel suddetto diritto, a meno che il Fondo non decida di procedere prima alla distribuzione.
Le decisioni relative all’impiego degli attivi ai sensi del precedente numero i) sono adottate a maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi mentre le decisioni ai sensi dei precedenti punti ii) e iii) sono adottate a maggioranza dell’ottantacinque per cento dei voti complessivi.
g)
A maggioranza dell’ottantacinque per cento dei voti complessivi, il Fondo può decidere di trasferire una parte dell’eccedenza di cui al precedente comma f) sul Conto degli investimenti per essere impiegato in conformità delle disposizioni dell’articolo XII, sezione 6, comma f).
h)2
Finché gli attivi del Conto speciale dei versamenti non sono stati impiegati come previsto dal precedente comma f), il Fondo può utilizzare le valute degli Stati membri depositate su tale Conto per effettuare gli investimenti che decide, conformemente alle norme e regolamenti adottati dal Fondo a maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi. Il reddito derivante da questi investimenti e l’interesse percepito ai sensi del precedente comma f), numero ii) sono versati sul Conto speciale dei versamenti.
i)
Il Conto delle risorse generali viene reintegrato periodicamente delle spese di amministrazione del Conto speciale dei versamenti, con trasferimenti dal Conto speciale dei versamenti, sulla base di una ragionevole valutazione di queste spese.
j)
In caso di liquidazione del Fondo, il Conto speciale dei versamenti viene chiuso; può essere chiuso prima della liquidazione del Fondo in base ad una decisione adottata a maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi. Quando la chiusura del conto è causata dalla liquidazione del Fondo, gli attivi di questo conto sono distribuiti conformemente ai disposti dell’allegato K. Quando la chiusura è anteriore alla liquidazione del fondo, gli attivi di questo conto sono trasferiti sul Conto delle risorse generali per impiego immediato in operazioni e transazioni. A maggioranza del settanta per cento dei voti complessivi il Fondo adotta norme e regolamenti relativi alla amministrazione del Conto speciale dei versamenti.
k)3
Quando, in conformità delle disposizioni del precedente comma c), il Fondo vende l’oro da esso acquistato dopo la data del secondo emendamento del presente Statuto, il prodotto della vendita che equivale al prezzo di acquisto dell’oro è versato nel Conto delle risorse generali mentre qualsiasi eccedenza è depositata sul Conto speciale dei versamenti per essere impiegato in conformità delle disposizioni dell’articolo XII, sezione 6, comma f). Se l’oro, acquistato dal Fondo dopo la data del secondo emendamento del presente Statuto, è venduto dopo il 7 aprile 2008 ma prima della data dell’entrata in vigore della presente disposizione, dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e malgrado il limite stabilito all’articolo XII sezione 6, comma f), numero ii), il Fondo trasferisce dal Conto delle risorse generali al Conto degli investimenti l’ammontare equivalente al prodotto della vendita dedotto:
i)
il prezzo di acquisto dell’oro venduto e;
ii)
qualsiasi eccedenza del prezzo d’acquisto già depositata nel Conto degli investimenti prima dell’entrata in vigore della presente disposizione.

2 Nuovo testo giusta il n. 3 della Dec. approvata del Consiglio dei governatori il 5 mag. 2008, in vigore per la Svizzera dal 18 feb. 2011 (RU 2012 3619).

3 Introdotto dal n. 4 della Dec. approvata del Consiglio dei governatori il 5 mag. 2008, in vigore per la Svizzera dal 18 feb. 2011 (RU 2012 3619).

Art. V Opérations et transactions du Fonds

Section 1: Institutions financières publiques traitant avec le Fonds

Les États membres traitent avec le Fonds exclusivement par l’intermédiaire de leur Trésor, de leur banque centrale, de leur fonds de stabilisation des changes ou de toute autre institution financière publique analogue, et le Fonds ne traite qu’avec les mêmes établissements ou par leur intermédiaire.

Section 2: Limitation des opérations et des transactions du Fonds

a)
À moins que les présents Statuts n’en disposent autrement, les transactions pour le compte du Fonds se limitent aux transactions ayant pour objet de fournir à un État membre, à sa demande, des droits de tirage spéciaux ou les monnaies d’autres États membres provenant des ressources générales du Fonds, lesquelles sont détenues au Compte des ressources générales, en échange de la monnaie de l’État membre qui désire effectuer l’achat.
b)
Si la demande lui en est faite, le Fonds peut décider d’assurer des services financiers et techniques conformes à ses buts, notamment l’administration de ressources fournies par les États membres. Les opérations qu’implique la prestation de ces services financiers ne sont pas effectuées pour le compte du Fonds. De tels services n’imposent pas d’obligations aux États membres sans leur consentement.

Section 3: Conditions régissant l’utilisation des ressources générales du Fonds

a)
Le Fonds adopte des politiques d’utilisation de ses ressources générales, notamment en matière d’accords de confirmation ou d’arrangements similaires et peut adopter, pour des problèmes spéciaux de balance des paiements, des politiques spécifiques qui aident les États membres à surmonter les difficultés qu’ils ont à équilibrer leur balance des paiements, conformément aux dispositions des présents Statuts, et qui entourent de garanties adéquates l’utilisation temporaire des ressources générales du Fonds.
b)
Tout État membre est en droit d’acheter au Fonds les monnaies d’autres États membres en échange d’un montant équivalent de sa propre monnaie aux conditions suivantes:
i)
L’utilisation des ressources générales du Fonds par l’État membre est conforme aux dispositions des présents Statuts et aux politiques adoptées en vertu de ces dispositions.
ii)
L’État membre déclare que la situation de sa balance des paiements ou de ses réserves, ou l’évolution de ses réserves, rend l’achat nécessaire.
iii)
L’achat proposé est un achat dans la tranche de réserve, ou il n’a pas pour effet de porter les avoirs du Fonds en la monnaie de l’État membre acheteur à plus de 200 % de sa quote‑part.
iv)
Le Fonds n’a pas déclaré antérieurement, par application de la section 5 du présent article, de la section 1 de l’art. VI, ou de la section 2, par. a), de l’art. XXVI, que l’État membre demandeur n’est pas recevable à utiliser les ressources générales du Fonds.
c)
Le Fonds examine toute demande d’achat pour déterminer si l’achat proposé est conforme aux dispositions des présents Statuts et aux politiques adoptées conformément à ces dispositions, mais il ne peut opposer d’objection aux demandes d’achat dans la tranche de réserve.
d)
En arrêtant ses politiques et procédures de sélection des monnaies à vendre, le Fonds tient compte, en consultation avec les États membres, de la situation de la balance des paiements et des réserves des États membres et de l’évolution sur les marchés des changes, ainsi que de l’opportunité d’arriver avec le temps à des positions équilibrées au Fonds, étant entendu que si un État membre déclare qu’il se propose d’acheter la monnaie d’un autre État membre parce qu’il désire obtenir un montant équivalent de sa propre monnaie offert par l’autre État membre, il est autorisé à acheter la monnaie de l’autre État membre à moins que le Fonds n’ait donné avis, conformément à la section 3 de l’art. VII, que ses avoirs en la monnaie demandée sont devenus rares.
e) i) Chaque État membre garantit que les avoirs en sa monnaie achetés au Fonds sont des avoirs en une monnaie librement utilisable ou qu’ils peuvent être échangés, au moment de l’achat, contre une monnaie librement utilisable de son choix, à un taux de change entre les deux monnaies équivalant au taux de change applicable entre elles sur la base de la section 7, par. a), de l’art. XIX.
ii)
Chaque État membre dont la monnaie est achetée au Fonds ou est obtenue en échange d’une monnaie achetée au Fonds collabore avec le Fonds et avec d’autres États membres pour qu’il soit possible d’échanger lesdits avoirs en sa monnaie, au moment de l’achat, contre les monnaies librement utilisables d’autres États membres.
iii)
L’échange, en vertu de l’al. i) ci‑dessus, d’une monnaie qui n’est pas librement utilisable, est effectué par l’État membre dont la monnaie est achetée, à moins que cet État membre et l’État membre acheteur ne conviennent d’une autre procédure.
iv)
Un État membre qui achète au Fonds la monnaie librement utilisable d’un autre État membre et qui désire l’échanger au moment de l’achat contre une autre monnaie librement utilisable procède à l’échange avec l’autre État membre si celui‑ci en fait la demande. L’échange s’effectue contre une monnaie librement utilisable choisie par l’autre État membre au taux de change visé à l’al. i) ci‑dessus.
f)
Suivant les politiques et procédures arrêtées par lui, le Fonds peut convenir de fournir à un participant qui effectue un achat conformément à la présente section des droits de tirage spéciaux au lieu des monnaies d’autres États membres.

Section 4: Dispense

Le Fonds peut, à sa discrétion, et suivant des modalités propres à sauvegarder ses intérêts, déroger à l’application d’une ou plusieurs des conditions énoncées à la section 3, par. b) iii) et iv), du présent article, notamment à l’égard des États membres qui, dans le passé, se sont abstenus d’utiliser largement ou de façon continue les ressources générales du Fonds. Pour accorder une telle dispense, il tient compte du caractère périodique ou exceptionnel des besoins de l’État membre requérant. Le Fonds prend également en considération toute offre faite par l’État membre de donner en gage, à titre de garantie, des avoirs acceptables jugés par le Fonds de valeur suffisante pour la sauvegarde de ses intérêts, et il peut subordonner l’octroi de la dispense à la constitution d’un tel gage.

Section 5: Irrecevabilité à utiliser les ressources générales du Fonds

Si le Fonds s’estime qu’un État membre utilise les ressources générales du Fonds d’une manière contraire aux buts du Fonds, il adresse à cet État membre un rapport exposant ses vues et lui fixant un délai de réponse approprié. Après avoir présenté ce rapport à l’État membre, le Fonds peut limiter l’utilisation par cet État membre des ressources générales du Fonds. Si, dans le délai prescrit, aucune réponse au rapport n’a été reçue de l’État membre, ou si la réponse reçue n’est pas satisfaisante, le Fonds peut continuer à restreindre l’utilisation par l’État membre des ressources générales du Fonds ou, après un préavis raisonnable, déclarer qu’il n’est plus recevable à utiliser les ressources générales.

Section 6: Autres achats et ventes de droits de tirage spéciaux par le Fonds

a)
Le Fonds peut accepter des droits de tirage spéciaux offerts par un participant contre un montant équivalent de monnaies d’autres États membres.
b)
Le Fonds peut fournir à un participant, à sa demande, des droits de tirage spéciaux contre un montant équivalent de monnaies d’autres États membres. Ces transactions ne doivent pas avoir pour effet de porter les avoirs du Fonds en la monnaie d’un État membre au‑delà du niveau à partir duquel ils sont assujettis à des commissions en vertu de la section 8, par. b) ii), du présent article.
c)
Les monnaies fournies ou acceptées par le Fonds au titre de la présente section sont choisies conformément à des politiques qui tiennent compte des principes énoncés à la section 3, par. d), ou à la section 7, par. i), du présent article. Le Fonds ne peut être partie aux transactions visées à la présente section que si l’État membre dont la monnaie est fournie ou acceptée par le Fonds consent à ce que sa monnaie soit ainsi employée.

Section 7: Rachat par un État membre des avoirs en sa monnaie détenus par le Fonds

a)
Tout État membre est habilité à racheter à tout moment les avoirs du Fonds en sa monnaie qui sont assujettis à des commissions en vertu de la section 8, par. b), du présent article.
b)
L’État membre qui a effectué un achat en vertu de la section 3 du présent article doit normalement, à mesure que la situation de sa balance des paiements et de ses réserves s’améliore, racheter les avoirs du Fonds en sa monnaie qui proviennent de l’achat et sont assujettis à des commissions en vertu de la section 8, par. b), du présent article. Il doit racheter ces avoirs si le Fonds, conformément à la politique de rachat qu’il adopte et après avoir consulté l’État membre, déclare à celui‑ci qu’il doit racheter ces avoirs en raison de l’amélioration de la situation de sa balance des paiements et de ses réserves.
c)
L’État membre qui a effectué un achat conformément à la section 3 du présent article rachète, dans les cinq ans qui suivent la date de l’achat, les avoirs du Fonds en sa monnaie qui proviennent de l’achat et sont assujettis à des commissions en vertu de la section 8, par. b), du présent article. Le Fonds peut prescrire que l’État membre effectue le rachat par tranches au cours de la période commençant trois ans après la date de l’achat et se terminant cinq ans après cette date. Le Fonds peut, à la majorité de 85 % du nombre total des voix attribuées, changer la durée des périodes de rachat prévue au présent par. c), mais la période fixée s’applique à tous les États membres.
d)
Le Fonds peut décider, à la majorité de 85 % du nombre total des voix attribuées, d’adopter des périodes autres que celles prévues au par. c) ci‑dessus identiques pour tous les États membres pour le rachat des avoirs en monnaies acquis par le Fonds conformément à une politique spéciale d’utilisation de ses ressources générales.
e)
Un État membre rachète, conformément à des politiques que le Fonds arrête à la majorité de 70 % du nombre total des voix attribuées, les avoirs du Fonds en sa monnaie dont l’acquisition ne résulte pas d’achats et qui sont assujettis à des commissions en vertu de la section 8, par. b) ii), du présent article.
f)
Une décision prescrivant que, dans le cadre d’une politique relative à l’utilisation des ressources générales du Fonds, la période de rachat au titre des par. c) ou d) ci‑dessus est plus courte que celle en vigueur aux termes de cette politique, ne s’applique qu’aux avoirs acquis par le Fonds postérieurement à la date d’effet de cette décision.
g)
Le Fonds peut, à la demande d’un État membre, reculer la date d’exécution d’une obligation de rachat, mais non au‑delà de la période maximale prescrite à cet effet aux par. c) ou d) ci‑dessus, ou par des politiques adoptées par le Fonds en vertu du par. e) ci‑dessus, à moins que le Fonds ne décide, à la majorité de 70 % du nombre total des voix attribuées, qu’un délai plus long, compatible avec l’emploi temporaire des ressources générales du Fonds, se justifie parce que l’exécution de l’obligation de rachat dans le délai imparti entraînerait pour l’État membre des difficultés exceptionnelles.
h)
Le Fonds peut ajouter aux politiques visées à la section 3, par. d), du présent article, d’autres politiques qui lui permettent de décider, après avoir consulté un État membre, de vendre conformément au par. b) de la section 3 du présent article ses avoirs en la monnaie de l’État membre qui n’ont pas été rachetés conformément à la présente section, sans préjudice de toute mesure que le Fonds peut être autorisé à prendre en vertu de toute autre disposition des présents Statuts.
i)
Tout rachat au titre de la présente section s’effectuera en droits de tirage spéciaux ou dans les monnaies d’autres États membres spécifiées par le Fonds. Le Fonds arrête des politiques et des procédures de sélection des monnaies utilisables par les États membres pour un rachat, tenant compte des principes énoncés à la section 3, par. d), du présent article. Les rachats ne doivent pas avoir pour effet de porter les avoirs du Fonds en la monnaie d’un État membre qui est utilisée dans le rachat au‑delà du niveau à partir duquel ces avoirs sont assujettis à des commissions en vertu de la section 8, par. b) ii), du présent article.
j) i) Si la monnaie d’un État membre spécifiée par le Fonds conformément au par. i) ci‑dessus n’est pas une monnaie librement utilisable, cet État membre garantit que l’État membre qui procède au rachat peut l’obtenir, au moment du rachat, contre une monnaie librement utilisable choisie par l’État membre dont la monnaie a été spécifiée. L’échange de monnaies en vertu de la présente disposition s’effectue à un taux de change entre les deux monnaies équivalant au taux de change applicable entre elles sur la base de la section 7, par. a), de l’art. XIX.
ii)
Les États membres dont les monnaies sont spécifiées par le Fonds aux fins de rachat collaborent avec le Fonds et avec d’autres États membres pour permettre aux États membres qui effectuent le rachat d’obtenir, au moment du rachat, la monnaie spécifiée en échange de monnaies librement utilisables d’autres États membres.
iii)
L’échange, en vertu de l’al. i) ci‑dessus du présent par. j), s’effectue avec l’État membre dont la monnaie est spécifiée à moins que celui‑ci et l’État membre qui procède au rachat ne conviennent d’une autre procédure.
iv)
Si un État membre qui procède à un rachat désire obtenir, au moment du rachat, la monnaie librement utilisable d’un autre État membre spécifiée par le Fonds conformément au par. i) ci‑dessus, il doit, si l’autre État membre lui en fait la demande, obtenir de l’autre État membre cette monnaie en échange d’une monnaie librement utilisable, au taux de change visé à l’al. i) ci‑dessus du présent par. j). Le Fonds peut adopter des règlements en ce qui concerne la monnaie librement utilisable à fournir dans un échange.

Section 8: Commissions

a) i) Le Fonds perçoit une commission sur l’achat par un État membre de droits de tirage spéciaux ou de la monnaie d’un autre État membre détenus au Compte des ressources générales contre sa propre monnaie, sous réserve que le Fonds pourra percevoir une commission plus faible sur les achats dans la tranche de réserve que sur les autres achats. La commission perçue sur les achats dans la tranche de réserve ne dépasse pas ½ %.
ii)
Le Fonds peut décider de percevoir une commission au titre d’accords de confirmation ou d’arrangements analogues. Le Fonds peut décider d’opérer une compensation entre la commission due au titre d’un accord de confirmation et la commission prélevée au titre de l’al. i) ci‑dessus sur les achats effectués dans le cadre dudit accord.
b)
Le Fonds perçoit des commissions sur la moyenne des soldes quotidiens en monnaies des États, membres détenus au Compte des ressources générales, dans la mesure où
i)
ils ont été acquis dans le cadre d’une politique pour laquelle une exclusion a été prévue au titre du par. c) de l’art. XXX, ou
ii)
ils dépassent le montant de la quote‑part après exclusion de tous montants visés à l’al. i) ci‑dessus.
Les taux de ces commissions sont augmentés normalement à des intervalles donnés durant la période pendant laquelle ces soldes sont détenus.
c)
Si un État membre ne procède pas à un rachat qu’il est tenu de faire au titre de la section 7 du présent article, le Fonds, après avoir consulté l’État membre au sujet de la réduction des avoirs du Fonds en sa monnaie, peut imposer toute commission lui semblant appropriée sur ses avoirs en la monnaie de l’État membre qui auraient dû être rachetés.
d)
La majorité de 70 % du nombre total des voix attribuées est requise pour la détermination des taux des commissions perçues au titre des par. a) et b) ci‑dessus, qui sont uniformes pour tous les États membres, et des commissions perçues au titre du par. c) ci‑dessus.
e)
Un État membre règle toutes les commissions en droits de tirage spéciaux, étant entendu que, dans des circonstances exceptionnelles, le Fonds peut permettre à un État membre de payer des commissions en monnaies d’autres États membres spécifiées par le Fonds après consultation avec les États membres intéressés ou en sa propre monnaie. Les avoirs du Fonds en la monnaie d’un État membre ne doivent pas être portés, par suite des versements effectués par d’autres États membres au titre de la présente disposition, au‑delà du niveau à partir duquel ils sont assujettis à des commissions en vertu du par. b) ii) ci‑dessus.

Section 9: Rémunération

a)
Le Fonds paie une rémunération sur le montant correspondant à l’excédent du pourcentage de la quote‑part, fixé en vertu du par. b) ou du par. c) ci‑dessous, sur la moyenne des soldes quotidiens des avoirs du Fonds en la monnaie d’un État membre détenus au Compte des ressources générales, autres que les avoirs dont l’acquisition résulte d’achats effectués dans le cadre d’une politique qui a fait l’objet d’une exclusion conformément au par. c) de l’art. XXX. Le taux de rémunération, qui est fixé par le Fonds à la majorité de 70 % du nombre total des voix attribuées, est le même pour tous les États membres et ne doit pas être supérieur au taux d’intérêt visé à la section 3 de l’art. XX ni inférieur aux quatre cinquièmes de ce taux. Lorsqu’il établit le taux de rémunération, le Fonds tient compte des taux des commissions prélevées conformément à la section 8, par. b), de l’art. V.
b)
Le pourcentage de la quote‑part applicable aux fins du par. a) ci-dessus est:
i)
pour chaque État membre qui était membre avant le deuxième amendement aux présents Statuts, un pourcentage de la quote‑part correspondant à 75 % de sa quote‑part à la date du deuxième amendement aux présents Statuts et, pour chaque État membre qui est devenu membre après la date du deuxième amendement aux présents Statuts, un pourcentage de la quote‑part calculé en divisant le total des montants correspondant aux pourcentages de quote‑part qui s’appliquaient aux autres États membres à la date à laquelle l’État membre est devenu membre, par le total des quotes‑parts des autres États membres à la même date; plus
ii)
les montants qu’il a versés au Fonds, depuis la date applicable au titre de l’al. i) ci‑dessus, en monnaie ou en droits de tirage spéciaux conformément à la section 3, par. a), de l’art. III; moins
iii)
les montants qu’il a reçus du Fonds, depuis la date applicable au titre de l’al. i) ci‑dessus, en monnaie ou en droits de tirage spéciaux conformément à la section 3, par. c), de l’art. III.
c)
À la majorité de 70 % du nombre total des voix attribuées, le Fonds peut relever le pourcentage de la quote‑part qui était applicable en dernier lieu à chaque État membre, aux fins du par. a) ci‑dessus, en le portant à:
i)
un pourcentage n’excédant pas 100 % qui est déterminé pour chaque État membre sur la base des mêmes critères pour tous les États membres, ou
ii)
100 % pour tous les États membres.
d)
La rémunération est payée en droits de tirage spéciaux, sous réserve que le Fonds ou l’État membre pourra décider que le paiement s’effectue en la propre monnaie de l’État membre.

Section 10: Calculs

a)
La valeur des actifs du Fonds détenus aux Comptes du Département général est exprimée en termes de droit de tirage spécial.
b)
Tous les calculs relatifs aux monnaies des États membres aux fins d’application des dispositions des présents Statuts, autres que celles de l’art. IV et de l’annexe C, s’effectuent aux taux auxquels le Fonds comptabilise ces monnaies conformément à la section 11 du présent article.
c)
La monnaie détenue au Compte de versements spécial ou au Compte d’investissement n’entre pas dans les calculs effectués pour déterminer, aux fins d’application des dispositions des présents Statuts, les montants de monnaie par rapport à la quote‑part.

Section 11: Maintien de la valeur

a)
La valeur des monnaies des États membres détenues au Compte des ressources générales est maintenue constante en termes de droit de tirage spécial suivant les taux de change visés à la section 7, par. a), de l’art. XIX.
b)
Il est procédé à un ajustement des avoirs du Fonds en la monnaie d’un État membre conformément à la présente section lorsque cette monnaie est utilisée dans une opération ou transaction entre le Fonds et un autre État membre, et chaque fois que le Fonds en décide ou que l’État membre le demande. Les paiements afférents à un ajustement, reçus ou effectués par le Fonds, interviennent dans un délai raisonnable, déterminé par le Fonds, après la date de l’ajustement, ou à un autre moment si l’État membre en fait la demande.

Section 12: Autres opérations et transactions

a)
En arrêtant ses politiques et décisions en application des dispositions de la présente section, le Fonds tient dûment compte des objectifs énoncés à la section 7 de l’art. VIII et de l’objectif consistant à éviter toute action sur le prix, ou l’établissement d’un prix fixe, sur le marché de l’or.
b)
Toutes décisions du Fonds d’effectuer des opérations ou transactions prévues aux par. c), d) et e) ci‑dessous sont prises à la majorité de 85 % du nombre total des voix attribuées.
c)
Le Fonds peut vendre de l’or contre la monnaie de tout État membre après avoir consulté l’État membre en échange de la monnaie duquel l’or doit être vendu, étant entendu que la vente ne doit pas avoir pour effet de porter, sans le consentement de cet État membre, les avoirs du Fonds en la monnaie de l’État membre détenus au Compte des ressources générales au‑delà du niveau à partir duquel ils sont assujettis à des commissions en vertu de la section 8, par. b) ii), du présent article, et, étant entendu que, à la demande de l’État membre, le Fonds échange au moment de la vente la monnaie reçue contre la monnaie d’un autre État membre, dans la mesure nécessaire pour éviter un tel dépassement. L’échange d’une monnaie contre la monnaie d’un autre État membre s’effectue après consultation dudit État membre et ne doit pas avoir pour effet de porter les avoirs du Fonds en la monnaie de cet État membre au‑delà du niveau à partir duquel ils sont assujettis à des commissions en vertu de la section 8, par. b) ii), du présent article. Le Fonds adopte des politiques et des procédures relatives aux échanges qui tiennent compte des principes appliqués en vertu de la section 7, par. i), du présent article. Les ventes faites à un État membre en vertu de la présente disposition le sont à un prix convenu, pour chaque transaction, sur la base des prix du marché.
d)
Le Fonds peut accepter d’un État membre des paiements en or au lieu de droits de tirage spéciaux ou de monnaie dans toutes opérations ou transactions autorisées par les présents Statuts. Les paiements reçus par le Fonds conformément à la présente disposition s’effectuent à un prix convenu, pour chaque opération ou transaction, sur la base des prix du marché.
e)
Le Fonds peut vendre de l’or détenu par lui à la date du deuxième amendement aux présents Statuts aux États membres qui étaient membres au 31 août 1975 et qui acceptent d’en acheter, au prorata de leurs quotes-parts à cette date. Si le Fonds se propose de vendre de l’or en vertu du par. c) ci‑dessus aux fins du par. f) ii) ci‑dessous, il peut vendre à chaque État membre en développement qui accepte d’en acheter, la fraction de l’or qui, si elle avait été vendue en vertu du par. c) ci‑dessus, aurait procuré la plus‑value qui aurait pu être distribuée à cet État membre au titre du par. f) iii) ci‑après. L’or qui serait vendu en vertu de la présente disposition à un État membre qui a été déclaré irrecevable à utiliser les ressources générales du Fonds conformément à la section 5 du présent article lui sera vendu lorsque l’irrecevabilité aura pris fin, à moins que le Fonds ne décide de le lui vendre plus tôt. L’or vendu à un État membre en vertu des dispositions du présent par. e) l’est en échange de sa monnaie à un prix équivalent au moment de la vente à un droit de tirage spécial pour 0,888 671 gramme d’or fin.
f)
Lorsque, conformément aux dispositions du par. c) ci‑dessus le Fonds vend de l’or détenu par lui à la date du deuxième amendement aux présents Statuts, un montant du produit de la vente équivalent au moment de la vente à un droit de tirage spécial pour 0,888 671 gramme d’or fin est porté au Compte des ressources générales et, sauf si le Fonds en décide autrement en vertu du par. g) ci‑dessous, tout excédent est détenu au Compte de versements spécial. Les actifs détenus au Compte de versements spécial sont séparés des actifs des autres comptes du Département général et peuvent être employés à tout moment:
i)
pour effectuer des transferts au Compte des ressources générales pour emploi immédiat dans les opérations et transactions autorisées par les dispositions des présents Statuts autres que celles de la présente section, ou
ii)
pour des opérations et transactions qui ne sont pas autorisées par d’autres dispositions des présents Statuts mais sont compatibles avec les buts du Fonds. Une aide au titre de la balance des paiements peut être accordée à des conditions spéciales en vertu du présent al. ii) aux États membres en développement qui se trouvent dans une situation difficile, et à cette fin le Fonds tient compte du niveau du revenu par habitant;
iii)
pour des distributions aux États membres en développement qui étaient membres au 31 août 1975, proportionnellement à leurs quotes-parts à cette date de toute partie des actifs que le Fonds décide d’employer aux fins de l’al. ii) ci‑dessus qui correspond au pourcentage représenté, à la date de la distribution, par la quote‑part de chacun des États membres en développement dans le total des quotes‑parts de tous les États membres à la même date, étant entendu que la distribution en vertu de la présente disposition à un État membre qui a été déclaré irrecevable à utiliser les ressources générales du Fonds conformément à la section 5 du présent article lui est faite lorsque l’irrecevabilité a pris fin, à moins que le Fonds ne décide de procéder plus tôt à la distribution.
Les décisions relatives à l’emploi des actifs au titre de l’al. i) ci‑dessus sont prises à la majorité de 70 % du nombre total des voix attribuées et les décisions au titre des al. ii) et iii) ci‑dessus sont prises à la majorité de 85 % du nombre total des voix attribuées.
g)
À la majorité de 85 % du nombre total des voix attribuées, le Fonds peut décider de transférer une partie de l’excédent visé au par. f) ci‑dessus au Compte d’investissement pour être employée conformément aux dispositions de la section 6, par. f), de l’art. XII.
h)2
Tant que les avoirs du Compte de versements spécial n’ont pas reçu les emplois prévus au paragraphe f) ci-dessus, le Fonds peut utiliser la monnaie d’un État membre détenue audit Compte pour effectuer les investissements qu’il décide, conformément aux règles et règlements adoptés par le Fonds à la majorité de soixante-dix pour cent du nombre total de voix attribuées. Le revenu des investissements et les intérêts reçus au titre de l’al. ii) du paragraphe f) ci-dessus sont portés au Compte de versements spécial.
i)
Le Compte des ressources générales est remboursé par intervalles des dépenses d’administration du Compte de versements spécial qu’il a effectuées, par des transferts du Compte de versements spécial, sur la base d’une estimation raisonnable de ces dépenses.
j)
En cas de liquidation du Fonds, le Compte de versements spécial est clos; il peut l’être avant la liquidation du Fonds par une décision prise à la majorité de 70 % du nombre total des voix attribuées. Lorsque la clôture du compte résulte de la liquidation du Fonds, les actifs détenus à ce compte sont distribués conformément aux dispositions de l’annexe K. En cas de clôture antérieure à la liquidation du Fonds, les actifs de ce compte sont transférés au Compte des ressources générales pour emploi immédiat dans des opérations et transactions. À la majorité de 70 % du nombre total des voix attribuées, le Fonds adopte des règles et règlements qui régissent l’administration du Compte de versements spécial.
k)3
Lorsque, conformément aux dispositions du paragraphe c) ci-dessus, le Fonds vend de l’or acquis par lui après la date du deuxième amendement aux présents Statuts, un montant du produit de la vente équivalant au prix d’acquisition de l’or est porté au Compte des ressources générales, et tout excédent est porté au Compte d’investissement pour être utilisé conformément aux dispositions de la section 6, par. f) de l’art. XII. Si l’or acquis par le Fonds après la date du deuxième amendement aux présents Statuts est vendu après le 7 avril 2008 et avant la date d’entrée en vigueur de la présente disposition, dès l’entrée en vigueur de la présente disposition, et nonobstant la limite établie à la section 6, par. f), al. ii), de l’art. XII, le Fonds transfère du Compte des ressources générales au Compte d’investissement un montant égal au produit de ladite vente moins:
i)
le prix d’acquisition de l’or vendu, et
ii)
tout montant de ce produit excédant le prix d’acquisition et ayant déjà été transféré au Compte d’investissement avant la date d’entrée en vigueur de la présente disposition.

2 Nouvelle teneur selon le ch. 3 de la D du Conseil des gouverneurs du 5 mai 2008, en vigueur pour la Suisse depuis le 18 février 2011 (RO 2012 3619).

3 Nouvelle teneur selon le ch. 4 de la D du Conseil des gouverneurs du 5 mai 2008, en vigueur pour la Suisse depuis le 18 février 2011 (RO 2012 3619).

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Ceci n’est pas une publication officielle. Seule la publication opérée par la Chancellerie fédérale fait foi. Ordonnance sur les publications officielles, OPubl.