Diritto internazionale 0.9 Economia - Cooperazione tecnica 0.97 Sviluppo e cooperazione
Droit international 0.9 Économie - Coopération technique 0.97 Développement et coopération

0.979.1 Statuto del Fondo monetario internazionale, del 22 luglio 1944 (con All.)

0.979.1 Statuts du Fonds monétaire international, du 22 juillet 1944 (avec annexes)

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Art. IV Obblighi relativi al regime dei cambi

Sezione 1: Obblighi generali degli Stati membri.

Riconosciuto che lo scopo principale del sistema monetario internazionale è di forgiare un contesto tale da facilitare lo scambio di beni, servizi e capitali tra gli Stati, favorendo una crescita economica equilibrata, e che un obiettivo prioritario è quello di garantire il mantenimento delle condizioni di base ordinate, necessarie alla stabilità economica e finanziaria, ogni Stato membro si impegna a collaborare con il Fondo e con gli altri stati membri per garantire un regime di cambi ordinato e promuovere un sistema stabile di tasso di cambio. In particolare ogni Stato membro:

i)
si impegna ad orientare la propria politica economica e finanziaria verso la crescita economica ordinata nel rispetto di una ragionevole stabilità dei prezzi, tenendo debitamente conto della propria specifica situazione;
ii)
cerca di promuovere la stabilità, favorendo condizioni di base economiche e finanziarie ordinate e un sistema monetario che non provochi tensioni;
iii)
evita di manipolare i tassi di cambio o il sistema monetario internazionale allo scopo di impedire l’aggiustamento effettivo delle bilance dei pagamenti o di assicurarsi vantaggi competitivi ingiusti nei confronti degli altri Stati membri; e
iv)
adotta politiche di cambio compatibili con gli impegni previsti nella presente sezione.

Sezione 2: Disposizioni generali sui cambi

a)
Ogni Stato membro notifica al Fondo, entro trenta giorni dalla data del secondo emendamento del presente statuto, il regime di cambi che intende adottare in osservanza degli impegni di cui alla sezione 1 del presente articolo e notifica immediatamente al Fondo qualsiasi modifica del proprio regime di cambi.
b)
Nell’ambito di un sistema monetario internazionale del tipo in vigore il primo gennaio 1976, le disposizioni in fatto di cambi possono essere le seguenti:
i)
mantenimento da parte di uno Stato membro del valore della sua moneta in termini di diritti speciali di prelievo o di un altro denominatore, diverso dall’oro;
ii)
meccanismi di cooperazione, in virtù dei quali gli Stati membri mantengono il valore delle loro monete in riferimento al valore della valuta o delle valute degli altri Stati membri; oppure
iii)
altre disposizioni di cambio scelte dallo Stato membro.
c)
Allo scopo di tener conto dell’evoluzione del sistema monetario internazionale, il Fondo può, a maggioranza dell’ottantacinque per cento dei voti complessivi, adottare disposizioni generali di cambio, senza limitare la libertà degli Stati membri quanto alla scelta dei regimi di cambi conformi agli obiettivi e agli obblighi derivanti dalla sezione 1 del presente articolo.

Sezione 3: Sorveglianza delle politiche di cambio

a)
Il Fondo sorveglia il sistema monetario internazionale per assicurarne l’operazionalità nonché il modo in cui ogni Stato adempie agli obblighi derivanti dalla sezione 1 del presente articolo.
b)
Per adempie alle funzioni descritte al comma a) del presente articolo, il Fondo esercita una ferma sorveglianza sulle politiche di cambio degli Stati membri e adotta principi specifici per guidare gli Stati membri nella condotta di queste politiche. Ogni stato membro fornisce al Fondo le informazioni necessarie a questa sorveglianza e, su richiesta del Fondo, conduce consultazioni con il Fondo stesso riguardo a queste politiche. I principi adottati dal fondo sono compatibili con i meccanismi di cooperazione in virtù dei quali gli Stati membri mantengono il valore della loro moneta rispetto al valore della valuta o delle valute degli altri Stati membri, come pure con altre disposizioni di cambio scelte da uno Stato membro, conformemente agli scopi del Fondo e a quanto disposto dalla sezione 1 del presente articolo. I principi rispettano gli indirizzi sociali e politici interni degli Stati membri e, nella loro applicazione, il Fondo tiene nel debito conto la situazione particolare di ogni Stato membro.

Sezione 4: Parità

Il Fondo può decidere, alla maggioranza dell’ottantacinque per cento dei voti complessivi, che le condizioni economiche internazionali permettono l’introduzione di un sistema generalizzato di cambi basato su parità stabili ma aggiustabili. Il Fondo adotta una simile decisione in considerazione della stabilità fondamentale dell’economia mondiale e, allo scopo, tiene conto dell’evoluzione dei prezzi e dei tassi di crescita economica degli Stati membri. La decisione è presa inoltre alla luce dell’evoluzione del sistema monetario internazionale, riferendosi in particolare alle fonti di liquidità e, per assicurare l’operazionalità di un sistema di parità, alle disposizioni ai sensi delle quali tanto gli Stati membri con un surplus della bilancia dei pagamenti, quanto gli Stati con un deficit della bilancia dei pagamenti debbono adottare misure tempestive, efficaci e simmetriche per raggiungere il riequilibrio e, tenendo conto dei dispositivi di intervento e di trattamento degli squilibri. Nel prendere una simile decisione, il Fondo notifica agli Stati membri che diventano applicabili le disposizioni dell’allegato C.

Sezione 5: Pluralità delle monete sul territorio di uno Stato membro

a)
Si presume che le decisioni relative alla moneta di uno Stato membro, adottate dallo Stato membro in conformità delle disposizioni del presente articolo si applichino alle diverse monete aventi corso nei territori per i quali lo Stato membro ha accettato il presente statuto, conformemente all’articolo XXXI, sezione 2, comma g), a meno che lo Stato membro non dichiari che la decisione riguarda esclusivamente la moneta metropolitana, ovvero una o più monete specificate ovvero l’una e le altre.
b)
Si presume che le decisioni adottate dal Fondo, conformemente alle disposizioni del presente articolo, si applichino a tutte le monete degli Stati membri cui fa riferimento il comma a) di cui sopra, salvo dichiarazione contraria del Fondo.

Art. IV Obligations concernant les régimes de change

Section 1: Obligations générales des États membres

Reconnaissant que le but essentiel du système monétaire international est de fournir un cadre qui facilite les échanges de biens, de services et de capitaux entre nations et qui favorise une croissance économique saine, et qu’un objectif principal est d’assurer de façon continue les conditions de base ordonnées nécessaires à la stabilité économique et financière, chaque État membre s’engage à collaborer avec le Fonds et avec les autres États membres pour assurer le maintien de régimes de change ordonnés et promouvoir un système stable de taux de change. En particulier, chaque État membre:

i)
s’efforce d’orienter sa politique économique et financière en vue d’encourager une croissance économique ordonnée dans une stabilité raisonnable des prix, sa situation particulière étant dûment prise en considération;
ii)
cherche à promouvoir la stabilité en favorisant des conditions de base économiques et financières ordonnées et un système monétaire qui ne soit pas source de perturbations;
iii)
évite de manipuler les taux de change ou le système monétaire international afin d’empêcher l’ajustement effectif des balances des paiements ou de s’assurer des avantages compétitifs inéquitables vis‑à‑vis d’autres États membres, et
iv)
poursuit des politiques de change compatibles avec les engagements prévus à la présente section.

Section 2: Dispositions générales en matière de change

a)
Chaque État membre notifie au Fonds dans les trente jours qui suivent la date du deuxième amendement aux présents Statuts le régime de change qu’il entend appliquer pour remplir ses obligations au titre de la section 1 du présent article et notifie sans délai au Fonds toute modification de son régime de change.
b)
Dans le cadre d’un système monétaire international de la nature de celui qui existait au 1er janvier 1976, les dispositions en matière de change peuvent être les suivantes:
i)
le maintien par un État membre d’une valeur pour sa monnaie en termes de droit de tirage spécial ou d’un autre dénominateur autre que l’or, choisi par l’État membre;
ii)
des mécanismes de coopération en vertu desquels des États membres maintiennent la valeur de leurs monnaies par rapport à la valeur de la monnaie ou des monnaies d’autres États membres;
ou
iii)
d’autres dispositions de change que choisirait un État membre.
c)
Afin de tenir compte de l’évolution du système monétaire international, le Fonds, à la majorité de 85 % du nombre total des voix attribuées, peut définir des dispositions générales de change sans limiter le droit des États membres d’avoir des régimes de change de leur choix qui soient conformes aux but; du Fonds et aux obligations découlant de la section 1 du présent article.

Section 3: Surveillance des politiques de change

a)
Le Fonds contrôle le système monétaire international afin d’en assurer le fonctionnement effectif et contrôle la manière dont chaque État membre remplit les obligations découlant de la section 1 du présent article.
b)
En vue de remplir les fonctions visées au par. a) ci‑dessus, le Fonds exerce une ferme surveillance sur les politiques de change des États membres et adopte des principes spécifiques pour guider les États membres en ce qui concerne ces politiques. Chaque État membre fournit au Fonds les informations nécessaires à cette surveillance et, à la demande du Fonds, a des consultations avec ce dernier sur ces politiques. Les principes adoptés par le Fonds sont compatibles avec les mécanismes de coopération en vertu desquels des États membres maintiennent la valeur de leurs monnaies par rapport à la valeur de la monnaie ou des monnaies d’autres États membres, ainsi qu’avec les autres dispositions de change choisies par un État membre et qui sont conformes aux buts du Fonds et aux dispositions de la section 1 du présent article. Les principes respectent les orientations sociales et politiques intérieures des États membres, et le Fonds prend dûment en considération, pour leur application, la situation particulière de chaque État membre.

Section 4: Parités

Le Fonds peut décider, à la majorité de 85 % du nombre total des voix attribuées, que les conditions économiques internationales permettent la mise en place d’un système généralisé de régimes de change reposant sur des parités stables mais ajustables. Le Fonds prend une telle décision sur la base de la stabilité sous‑jacente de l’économie mondiale et, à cette fin, il tient compte de l’évolution des prix et des taux de croissance économique des États membres. La décision est également prise à la lumière de l’évolution du système monétaire international, eu égard en particulier aux sources de liquidités et, afin d’assurer le fonctionnement effectif d’un système de parités, aux dispositions en vertu desquelles tant les États membres dont la balance des paiements est excédentaire que les États membres ayant une balance des paiements déficitaire doivent prendre des mesures rapides, efficaces et symétriques afin de parvenir à l’ajustement, et aussi eu égard aux dispositions relatives aux interventions et au traitement des déséquilibres. Lorsqu’il prend une telle décision, le Fonds notifie aux États membres que les dispositions de l’annexe C deviennent applicables.

Section 5: Pluralité de monnaies sur les territoires d’un État membre

a)
Les décisions concernant la monnaie d’un État membre prises par cet État membre conformément aux dispositions du présent article sont réputées s’appliquer aux diverses monnaies ayant cours sur les territoires pour lesquels l’État membre a accepté le présent Accord, conformément à la section 2, par. g), de l’art. XXXI, à moins que l’État membre ne déclare que la décision se rapporte soit exclusivement à la monnaie métropolitaine, soit à une ou plusieurs monnaies qu’il spécifie, soit concurremment à la monnaie métropolitaine et à une ou plusieurs monnaies spécifiées.
b)
Les décisions prises par le Fonds conformément aux dispositions du présent article sont réputées s’appliquer à toutes les monnaies des États membres visées au par. a) ci‑dessus, sauf déclaration contraire du Fonds.
 

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