Diritto internazionale 0.9 Economia - Cooperazione tecnica 0.94 Commercio
Droit international 0.9 Économie - Coopération technique 0.94 Commerce

0.946.312.763 Accordo in forma di scambio di lettere del 10 luglio 2020 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica di Turchia relativo al cumulo dell’origine tra l’Unione europea, la Confederazione Svizzera, il Regno di Norvegia e la Repubblica di Turchia nel quadro del Sistema di preferenze generalizzate

0.946.312.763 Accord sous forme d’échange de lettres du 10 juillet 2020 entre la Confédération suisse et la République de Turquie sur le cumul de l’origine entre l’Union européenne, la Confédération suisse, le Royaume de Norvège et la République de Turquie dans le cadre du Système généralisé de préférences

Index Inverser les langues Précédent
Index Inverser les langues

Preambolo

Traduzione

Signora Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch

Direttore

Segreteria di Stato per gli Affari economici

Dipartimento federale dell’economia
Istruzione e ricerca

Berna

Berna, 10 luglio 2020

Il Sig. Hüsnü Dilemre

Direttore generale di
Accordi internazionali e
Affari europei del
Ministero del Commercio

Ambasciata della Repubblica di
Turchia

Berna

Signore,

mi pregio comunicarLe di aver ricevuto la Sua lettera del 4 dicembre 2019 così redatta:

«1.  La Confederazione Svizzera («Svizzera») e la Repubblica di Turchia («Turchia») in quanto Parti al presente scambio di lettere («presente Accordo») riconoscono che, ai fini del sistema di preferenze generalizzate («SGP»), entrambe le Parti applicano norme di origine simili in base ai seguenti principi generali:

a.
definizione della nozione di «prodotti originari» in base agli stessi criteri;
b.
disposizioni sul cumulo dell’origine regionale;
c.
disposizioni per applicare il cumulo a materiali originari dell’Unione europea («l’UE»), della Svizzera, del Regno di Norvegia («Norvegia») o della Turchia ai sensi delle rispettive norme di origine dell’SGP;
d.
disposizioni per una tolleranza generale per i materiali non originari;
e.
disposizioni per la non modificazione di prodotti del Paese beneficiario;
f.
disposizioni per la compilazione di prove di origine sostitutive;
g.
necessità di cooperazione amministrativa in materia di prove di origine con le autorità competenti dei Paesi beneficiari.

2.  La Svizzera e la Turchia riconoscono che i materiali originari dell’UE, della Svizzera, della Norvegia o della Turchia ai sensi delle rispettive norme di origine dell’SGP sono considerati originari di un Paese beneficiario del regime SGP di una delle Parti se in tale Paese beneficiario sono sottoposti a lavorazioni o trasformazioni che esulano dalle operazioni considerate insufficienti, dal punto di vista della lavorazione o trasformazione, per conferire il carattere di prodotti originari.

Le autorità doganali della Svizzera e della Turchia si prestano reciprocamente un’adeguata cooperazione amministrativa, in particolare ai fini della verifica successiva delle prove dell’origine per i materiali di cui al comma precedente. Si applicano le disposizioni in materia di cooperazione amministrativa di cui all’Appendice I della Convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee («Convenzione PEM»).

Le disposizioni del presente paragrafo non si applicano ai prodotti di cui ai capitoli da 1 a 24 del sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci, adottato dall’organizzazione istituita dalla Convenzione che crea un Consiglio di cooperazione doganale, conclusa a Bruxelles il 15 dicembre 1950 («Sistema armonizzato»).

3.  La Svizzera e la Turchia si impegnano ad accettare le prove dell’origine sostitutive sotto forma di attestazioni di origine sostitutive compilate dai rispeditori dell’altra Parte, registrati a tal fine.

Ciascuna Parte può valutare l’ammissibilità al trattamento preferenziale di prodotti che sono oggetto di attestazioni di origine sostitutive in conformità alla propria legislazione.

4.  Ciascuna delle Parti provvede affinché siano rispettate le seguenti condizioni prima della compilazione di un’attestazione di origine sostitutiva:

a.
le attestazioni di origine sostitutive possono essere compilate soltanto se le prove dell’origine iniziali sono state rilasciate o compilate in conformità alla legislazione applicabile in Svizzera o in Turchia;
b.
l’attestazione di origine o l’attestazione di origine sostitutiva può essere sostituita da una o più attestazioni di origine sostitutive al fine di inviare tutti o alcuni prodotti oggetto della prova dell’origine iniziale da una Parte all’altra soltanto nel caso in cui i prodotti non siano stati immessi in libera pratica sul territorio di una Parte contraente;
c.
i prodotti sono rimasti sotto controllo doganale sul territorio della Parte rispeditrice e non sono stati in alcun modo modificati, trasformati o sottoposti a operazioni diverse da quelle necessarie a conservarli nel loro stato («principio della non modificazione»);
d.
ove i prodotti abbiano acquisito il carattere originario a seguito di una deroga alle norme di origine concessa da una Parte, le attestazioni di origine sostitutive non sono compilate se i prodotti sono rispediti all’altra Parte;
e.
le attestazioni di origine sostitutive possono essere compilate dai rispeditori se i prodotti da rispedire nel territorio dell’altra Parte hanno acquisito il carattere originario mediante cumulo regionale;
f.
le attestazioni di origine sostitutive possono essere compilate dai rispeditori se i prodotti da rispedire nel territorio dell’altra Parte non hanno ricevuto alcun trattamento preferenziale dalla Parte rispeditrice.

5.  Ai fini del paragrafo 4 lettera c si applica quanto segue:

Qualora sussistano dubbi fondati per quanto riguarda il rispetto del principio di non modificazione, le autorità doganali della Parte di destinazione finale possono chiedere al dichiarante di fornire prove del rispetto di tale principio; tali prove possono essere presentate sotto qualsiasi forma.

Su richiesta del rispeditore, le autorità doganali della Parte rispeditrice certificano che i prodotti sono rimasti sotto controllo doganale durante la permanenza sul territorio della Parte in questione e che le autorità doganali non hanno concesso alcuna autorizzazione per modificarli, trasformarli in alcun modo o sottoporli a operazioni diverse da quelle necessarie a conservarli nel loro stato durante il magazzinaggio sul territorio della Parte.

6. Ciascuna delle Parti assicura che:

a.
qualora le attestazioni di origine sostitutive corrispondano alle attestazioni di origine iniziali compilate in un Paese beneficiario del regime SGP della Svizzera e di quello della Turchia, le autorità doganali della Svizzera e della Turchia si prestano reciprocamente un’adeguata cooperazione amministrativa ai fini della verifica successiva di tali attestazioni di origine sostitutive. Su richiesta della Parte di destinazione finale, le autorità doganali della Parte rispeditrice avviano e monitorano la procedura di verifica successiva delle corrispondenti attestazioni di origine iniziale;
b.
qualora le attestazioni di origine sostitutive corrispondano alle attestazioni di origine iniziali compilate in un Paese esclusivamente beneficiario di un regime SGP della Parte di destinazione finale, tale Parte svolge la procedura di verifica successiva delle attestazioni di origine iniziali in collaborazione con il Paese beneficiario. Le attestazioni di origine iniziali corrispondenti alle attestazioni di origine sostitutive oggetto di verifica o, se del caso, le copie delle attestazioni di origine iniziali corrispondenti alle attestazioni di origine sostitutive oggetto di verifica sono trasmesse dalle autorità doganali della Parte rispeditrice alle autorità doganali della Parte di destinazione finale per consentire loro di svolgere la procedura di verifica successiva.

7.  Ciascuna delle Parti provvede affinché:

a.
il rispeditore indichi i seguenti dati in ciascuna attestazione di origine sostitutiva:
1.
tutti i dati corrispondenti ai prodotti rispediti contenuti nell’attestazione di origine iniziale,
2.
la data di compilazione dell’attestazione di origine iniziale,
3.
i dati dell’attestazione di origine iniziale, comprese, se del caso, le informazioni sul cumulo applicato alle merci oggetto dell’attestazione di origine,
4.
il suo nome, l’indirizzo e il numero di esportatore registrato,
5.
il nome e l’indirizzo del destinatario in Svizzera o in Turchia,
6.
la data e il luogo di compilazione dell’attestazione di origine;
b.
ciascuna attestazione di origine sostitutiva rechi la dicitura «Replacement statement» o «Attestation de replacement»;
c.
le attestazioni di origine sostitutive siano compilate da rispeditori registrati nel sistema elettronico di autocertificazione dell’origine dagli esportatori, denominato Sistema degli esportatori registrati (Registered Exporter System, REX), indipendentemente dal valore dei prodotti originari contenuti nella spedizione iniziale;
d.
in caso di sostituzione di un’attestazione di origine, il rispeditore indichi i seguenti dati nell’attestazione di origine iniziale:
1.
la data di compilazione delle attestazioni di origine sostitutive e le quantità di merci interessate,
2.
il nome e l’indirizzo del rispeditore,
3.
il nome e l’indirizzo dei destinatari in Svizzera o in Turchia;
e.
l’attestazione di origine iniziale rechi la dicitura «Replaced» o «Remplacé»;
f.
un’attestazione di origine sostitutiva sia valida per dodici mesi dalla data di compilazione;
g.
le attestazioni di origine sostitutive siano redatte in inglese o francese.

8.  Il rispeditore conserva le attestazioni di origine iniziali e le copie delle attestazioni di origine sostitutive per almeno tre anni dalla fine dell’anno civile in cui sono state rilasciate o compilate le attestazioni di origine sostitutive.

9.  Qualsiasi divergenza tra le Parti derivante dall’interpretazione o dall’applicazione del presente Accordo sarà risolta unicamente mediante negoziato bilaterale tra le Parti stesse. Se le divergenze possono ripercuotersi sugli interessi della Norvegia e/o dell’UE, queste devono essere consultate.

10.  Le Parti possono convenire di modificare il presente Accordo in forma scritta in qualsiasi momento. Le Parti avviano consultazioni in merito a eventuali modifiche al presente Accordo su richiesta di una di esse. Se le modifiche possono ripercuotersi sugli interessi della Norvegia e/o dell’UE, queste devono essere consultate. Le modifiche entrano in vigore a una data convenuta dopo che entrambe le Parti si saranno comunicate l’espletamento dei rispettivi obblighi interni.

11.  In caso di seri dubbi in merito al corretto funzionamento del presente Accordo, ciascuna Parte ne può sospendere l’applicazione a condizione che ne abbia data comunicazione all’altra Parte per iscritto con tre mesi di anticipo.

12.  Il presente Accordo può essere denunciato da ciascuna delle Parti a condizione che l’altra Parte ne riceva comunicazione per scritto con tre mesi di anticipo.

13.  A decorrere dalla data di entrata in vigore dell’Accordo tra la Norvegia e la Turchia conformemente al primo comma del paragrafo 2 del presente Accordo e a condizione di reciprocità da parte della Norvegia, ciascuna delle Parti può prevedere che le attestazioni di origine sostitutive per i prodotti che incorporano materiali originari della Norvegia che sono stati trattati nell’ambito del cumulo bilaterale in Paesi beneficiari dell’SGP possano essere compilate sul territorio delle Parti.

14.  A decorrere dalla data di entrata in vigore dell’Accordo2 tra l’UE e la Turchia conformemente al primo comma del paragrafo 2 del presente Accordo e a condizione di reciprocità da parte dell’UE, ciascuna delle Parti può prevedere che le attestazioni di origine sostitutive per i prodotti che incorporano materiali originari dell’UE che sono stati trattati nell’ambito del cumulo bilaterale in Paesi beneficiari dell’SGP possano essere compilate sul territorio delle Parti.

15.  Il presente Accordo entra in vigore il primo giorno del terzo mese successivo alla data in cui la Svizzera e la Turchia si sono comunicate reciprocamente di aver espletato le procedure interne di adozione.

2 Avviso della Commissione a norma dell’art. 85 del regolamento (CEE) n. 2454/93, recante applicazione delle disposizioni del codice doganale comunitario che estendono alla Turchia del sistema di cumulo bilaterale istituito da suddetto; GU C134, 15.4.2016, pag.1.

Préambule

Traduction

Madame Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch

Directeur

Secrétariat d’État à l’Économie

Département fédéral de l’économie,
de la formation et de la recherche

Berne

Berne, le 10 juillet 2020

Monsieur Hüsnü Dilemre

Directeur général des
accords internationaux et des
affaires européennes du
ministère du commerce

Ambassade de la République de
Turquie

Berne

Monsieur,

J’ai l’honneur d’accuser réception de votre lettre du 4 décembre 2019 libellée comme suit:

«1.  La Confédération suisse (ci-après dénommée «Suisse») et la République de Turquie (ci-après dénommée «Turquie») en tant que Parties au présent échange de lettres (ci-après dénommé «Accord») considèrent que les deux Parties appliquent des règles d’origine similaires dans le cadre du Système généralisé de préférences (ci-après dénommé «SGP»), dont les principes généraux sont les suivants:

(a)
définition de la notion de produit originaire établie selon les mêmes critères;
(b)
dispositions sur le cumul régional de l’origine;
(c)
dispositions sur le cumul de l’origine avec des matières originaires, au sens de leurs règles d’origine SGP, de l’Union européenne (ci-après dénommée «UE»), de la Suisse, du Royaume de Norvège (ci-après dénommé «Norvège») ou de la Turquie;
(d)
dispositions instituant une tolérance générale pour les matières non originaires;
(e)
dispositions sur la non-modification des produits provenant du pays bénéficiaire;
(f)
dispositions sur l’établissement de preuves d’origine de remplacement;
(g)
nécessité d’une coopération administrative avec les autorités compétentes des pays bénéficiaires en matière de preuves d’origine.

2.  La Suisse et la Turquie reconnaissent que les matières originaires, au sens de leurs règles d’origine SGP respectives, de l’UE, de la Suisse, de la Norvège ou de la Turquie acquièrent l’origine d’un pays bénéficiaire du SGP de l’une des Parties si elles font l’objet, dans ce pays bénéficiaire, d’une ouvraison ou d’une transformation allant au-delà des opérations considérées comme des ouvraisons ou transformations insuffisantes pour conférer le caractère de produit originaire.

Les autorités douanières de la Suisse et de la Turquie se fournissent une coopération administrative appropriée, en particulier aux fins de contrôler a posteriori les preuves d’origine en ce qui concerne les matières visées à l’alinéa précédent. Les dispositions sur la coopération administrative figurant dans l’appendice I de la Convention régionale sur les règles d’origine préférentielles paneuroméditerranéennes (ci-après dénommée «Convention PEM») s’appliquent.

Les dispositions du présent paragraphe ne s’appliquent pas aux produits relevant des chapitres 1 à 24 du Système harmonisé de désignation et de codification des marchandises, adopté par l’organisation instituée par la Convention portant création d’un conseil de coopération douanière conclue à Bruxelles le 15 décembre 1950 (ci-après dénommé «Système harmonisé»).

3.  La Suisse et la Turquie s’engagent à accepter les preuves d’origine de remplacement sous forme d’attestations d’origine de remplacement établies par les réexpéditeurs de l’autre Partie, enregistrés à cette fin.

Chaque Partie peut examiner si les produits visés par des attestations d’origine de remplacement remplissent les conditions requises pour bénéficier du traitement préférentiel selon sa législation.

4.  Chaque Partie prévoit que les conditions suivantes sont respectées avant d’établir une preuve d’origine de remplacement:

(a)
les attestations d’origine de remplacement ne peuvent être établies que si les preuves d’origine initiales ont été délivrées ou établies conformément à la législation applicable en Suisse ou en Turquie;
(b)
pour autant que les produits n’ont pas été mis en libre pratique dans une Partie, une attestation d’origine ou une attestation d’origine de remplacement peuvent être remplacées par une ou plusieurs attestations d’origine de remplacement aux fins d’envoyer tout ou partie des produits visés par la preuve d’origine initiale de cette Partie dans l’autre Partie;
(c)
les produits doivent être restés sous surveillance douanière dans la Partie réexpéditrice et n’avoir subi aucune modification ni transformation d’aucune sorte, ni fait l’objet d’opérations autres que celles qui sont nécessaires pour assurer leur conservation («principe de non-modification»);
(d)
lorsque des produits ont acquis le caractère originaire au titre d’une dérogation aux règles d’origine accordée par une Partie, les attestations d’origine de remplacement ne sont pas établies si les produits sont réexpédiés dans l’autre Partie;
(e)
les attestations d’origine de remplacement peuvent être établies par les réexpéditeurs lorsque les produits à réexpédier vers le territoire de l’autre Partie ont acquis le caractère originaire par le biais du cumul régional;
(f)
les attestations d’origine de remplacement peuvent être établies par les réexpéditeurs si les produits à réexpédier vers le territoire de l’autre Partie ne bénéficient pas du traitement préférentiel de la Partie réexpéditrice.

5.  Aux fins du par. 4, let. (c), les dispositions ci-après s’appliquent:

Lorsqu’il y a des raisons de douter du respect du principe de non-modification, les autorités douanières de la Partie de destination finale peuvent demander au déclarant de fournir la preuve du respect de ce principe, qui peut être apportée par quelque moyen que ce soit.

À la demande du réexpéditeur, les autorités douanières de la Partie réexpéditrice certifient que les produits sont restés sous surveillance douanière pendant leur séjour sur le territoire de cette Partie et qu’aucune autorisation de modifier, de transformer de quelque manière que ce soit ou de leur faire subir des opérations autres que celles qui sont nécessaires pour assurer leur conservation n’a été accordée par les autorités douanières pendant leur entreposage sur le territoire de la Partie.

6.  Chaque Partie garantit que:

(a)
si les attestations d’origine de remplacement correspondent aux attestations d’origine initiales établies dans un pays bénéficiaire du SGP de la Suisse et de celui de la Turquie, les autorités douanières de la Suisse et de la Turquie se fournissent une coopération administrative appropriée aux fins de contrôler a posteriori ces attestations d’origine de remplacement. À la demande de la Partie de destination finale, les autorités douanières de la Partie réexpéditrice lancent et suivent la procédure de contrôle a posteriori des attestations d’origine initiales correspondantes;
(b)
si les attestations d’origine de remplacement correspondent aux attestations d’origine initiales établies dans un pays exclusivement bénéficiaire du SGP de la Partie de destination finale, cette Partie mène la procédure de contrôle a posteriori des attestations d’origine initiales en coopération avec le pays bénéficiaire. Les attestations d’origine initiales correspondant aux attestations d’origine de remplacement faisant l’objet du contrôle ou, le cas échéant, des copies des attestations d’origine initiales correspondant aux attestations d’origine de remplacement faisant l’objet du contrôle sont fournies par les autorités douanières de la Partie réexpéditrice aux autorités douanières de la Partie de destination finale afin de leur permettre de mener la procédure de contrôle a posteriori.

7.  Chaque Partie prévoit que:

(a)
le réexpéditeur fait figurer les indications suivantes sur chaque attestation d’origine de remplacement:
1.
toutes les indications relatives aux produits réexpédiés telles que figurant sur l’attestation d’origine initiale,
2.
la date à laquelle l’attestation d’origine initiale a été établie,
3.
les indications de l’attestation d’origine initiale, y compris, le cas échéant, des informations sur le cumul appliqué aux marchandises visées par l’attestation d’origine,
4.
les nom, adresse et numéro d’exportateur enregistré du réexpéditeur,
5.
les nom et adresse du destinataire situé en Suisse ou en Turquie,
6.
la date et le lieu d’établissement de l’attestation d’origine;
(b)
la mention «Replacement statement» ou «Attestation de remplacement» est apposée sur chaque attestation d’origine de remplacement;
(c)
les attestations d’origine de remplacement sont établies par des réexpéditeurs enregistrés dans le système électronique d’autocertification de l’origine par les exportateurs, appelé «système des exportateurs enregistrés (système REX)», quelle que soit la valeur des produits originaires contenus dans le lot initial;
(d)
en cas de remplacement d’une attestation d’origine, le réexpéditeur fait figurer les indications suivantes sur l’attestation d’origine initiale:
1.
la date à laquelle la ou les attestations d’origine de remplacement ont été établies et les quantités de marchandises visées par la ou les attestations d’origine de remplacement,
2.
les nom et adresse du réexpéditeur,
3.
les nom et adresse du ou des destinataires situés en Suisse ou en Turquie;
(e)
la mention «Replaced» ou «Remplacée» est apposée sur l’attestation d’origine initiale;
(f)
l’attestation d’origine de remplacement est valable douze mois à compter de la date à laquelle elle a été établie;
(g)
les attestations d’origine de remplacement sont établies en anglais ou en français.

8.  Les réexpéditeurs conservent les attestations d’origine initiales et des copies des attestations d’origine de remplacement pendant au moins trois ans à compter de la fin de l’année civile au cours de laquelle les attestations d’origine de remplacement ont été établies.

9.  Toute divergence entre les Parties découlant de l’interprétation ou de l’application du présent Accord est réglée exclusivement par une négociation bilatérale entre les Parties. Si une divergence est susceptible d’affecter les intérêts de la Norvège et/ou de l’UE, celles-ci sont consultées.

10.  Les Parties peuvent, d’un commun accord, modifier en tout temps le présent Accord par écrit. À la demande de l’une des Parties, les deux Parties engagent des consultations concernant les modifications qui pourraient être apportées au présent Accord. Si une modification est susceptible d’affecter les intérêts de la Norvège et/ou de l’UE, celles-ci sont consultées. Ces modifications entrent en vigueur à une date convenue conjointement, une fois que les Parties se sont notifié mutuellement l’accomplissement de leurs exigences internes respectives.

11.  Chacune des Parties peut suspendre l’application du présent Accord dans le cas où elle aurait des doutes graves quant à son fonctionnement correct, à condition de l’avoir notifié par écrit à l’autre Partie trois mois à l’avance.

12.  Le présent Accord peut être dénoncé par chacune des Parties, à condition de l’avoir notifié par écrit à l’autre Partie trois mois à l’avance.

13.  À compter de l’entrée en vigueur de l’accord entre la Norvège et la Turquie conformément au premier alinéa du par. 2 du présent Accord, et sous réserve de la réciprocité par la Norvège, chaque Partie peut prévoir que les attestations d’origine de remplacement visant des produits qui contiennent des matières originaires de Norvège transformées, dans le cadre du cumul bilatéral, dans des pays bénéficiaires du SGP peuvent être établies dans les Parties.

14.  À compter de l’entrée en vigueur de l’accord entre l’UE et la Turquie2 conformément au premier alinéa du par. 2 du présent Accord, et sous réserve de la réciprocité par l’UE, chaque Partie peut prévoir que les attestations d’origine de remplacement visant des produits qui contiennent des matières originaires de l’UE transformées, dans le cadre du cumul bilatéral, dans des pays bénéficiaires du SGP peuvent être établies dans les Parties.

15.  Le présent Accord entre en vigueur le premier jour du troisième mois suivant la date à laquelle la Suisse et la Turquie se sont notifié mutuellement l’accomplissement de leurs procédures internes d’adoption respectives.

2 Communication de la Commission conformément à l’art. 85 du règlement (CEE) no 2454/93, portant dispositions d’application du code des douanes communautaire – règles d’origine du système de préférences généralisées (SPG) – extension à la Turquie du système de cumul bilatéral établi par cet article; JO C 134 du 15.4.2016, p. 1.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Ceci n’est pas une publication officielle. Seule la publication opérée par la Chancellerie fédérale fait foi. Ordonnance sur les publications officielles, OPubl.