Diritto internazionale 0.6 Finanze 0.63 Dogane
Droit international 0.6 Finances 0.63 Douanes

0.632.21 Accordo generale del 30 ottobre 1947 su le tariffe doganali e il commercio (GATT) (con All. e Protocollo)

0.632.21 Accord général du 30 octobre 1947 sur les tarifs douaniers et le commerce (GATT) (avec annexes et protocole)

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Art. VI Dazi antidumping e dazi compensatori

1.  Le Parti contraenti convengono che il dumping, per il quale viene fatto d’introdurre nel mercato di un Paese dei prodotti d’un altro, a un prezzo inferiore al loro valore ordinario, sia condannevole, quando cagioni, o sia per cagionare, un pregiudizio considerabile a una produzione attuale d’una Parte contraente, oppure ritardi notevolmente l’attuazione d’una produzione nazionale. Secondo il presente articolo, un prodotto esportato da un Paese in un altro, deve reputarsi immesso nel mercato di quest’ultimo a un prezzo inferiore al suo valore ordinario, quando il suo prezzo

a.
è più basso di quello comparabile, praticato correntemente, nel commercio ordinario, per un prodotto congenere destinato al consumo nel Paese esportatore;
b.
oppure, se nel commercio interno di quest’ultimo Paese mancasse un prezzo siffatto, quando il prezzo del prodotto esportato è
i.
più basso del prezzo comparabile più elevato, praticato in condizioni ordinarie del commercio, per l’esportazione d’un prodotto congenere in un terzo Paese,
ii.
oppure è più basso del costo di produzione del prodotto nel Paese d’origine, accresciuto ragionevolmente a cagione delle spese di vendita e dell’utile.

In ciascun caso, saranno debitamente considerati i divari nelle condizioni di vendita, nella tassazione e in quegli altri elementi rilevanti circa alla comparabilità dei prezzi.

2.  Allo scopo di bilanciare o d’impedire il dumping, ciascuna Parte contraente potrà riscuotere, su ogni prodotto importato in dumping, un dazio antidumping, il cui ammontare non sarà superiore al margine di dumping attenente a quel prodotto. Secondo il presente articolo, è reputata margine di dumping la differenza di prezzo determinata conformemente alle disposizioni del numero 1.

3.  Non sarà riscosso, su alcun prodotto del territorio di una Parte contraente, importato in quello di un’altra Parte, alcun dazio compensatore, più elevato dell’ammontare presunto del premio o del sussidio che si sappia essere stato accordato, direttamente o indirettamente, alla fabbricazione, alla produzione o all’esportazione del prodotto nel Paese d’origine o d’esportazione, compreso qualsiasi contributo speciale, concesso per il trasporto d’un prodotto determinato. Per «dazio compensatore» si intende un dazio speciale, riscosso allo scopo di bilanciare qualunque premio o sussidio, accordato direttamente o indirettamente alla fabbricazione, alla produzione o all’esportazione di un prodotto.

4.  Nessun prodotto del territorio di una Parte contraente, importato in quello di un’altra Parte, sarà sottoposto a dazi antidumping o a dazi compensatori, per la cagione che sia stato esentato da imposte o da tasse che gravano su un prodotto congenere, destinato al consumo nel Paese di origine o in quello d’esportazione, o che sia stato accordato il rimborso delle medesime.

5.  Nessun prodotto del territorio di una Parte contraente, importato in quello di un’altra Parte, sarà sottoposto a dazi antidumping, né a dazi compensatori, allo scopo di bilanciare uno stato identico, determinato dal dumping o dall’assegnazione di sussidi per l’esportazione.

6.
a. Nessuna Parte contraente riscuoterà dei dazi antidumping, o dei dazi compensatori, per l’importazione d’un prodotto del territorio di un’altra Parte, se non accerta che il dumping o il sussidio cagioni, o sia per cagionare, un pregiudizio considerevole a una produzione nazionale in atto oppure intralci notevolmente l’attuazione di un ramo della medesima.
b.
Le Parti contraenti potranno, in derogazione alle prescrizioni della lettera a del presente numero, concedere a una Parte contraente l’autorità di riscuotere un dazio antidumping, o un dazio compensatore, per l’importazione di qualsiasi prodotto, allo scopo di bilanciare un dumping o un sussidio che cagioni, o sia per cagionare, un pregiudizio considerevole a un ramo della produzione del territorio d’un’altra Parte contraente, la quale esporti il prodotto nel territorio della Parte contraente che lo importa. Le Parti contraenti, in derogazione alle prescrizioni della lettera a del presente numero, daranno l’autorità di riscuotere un dazio compensatore, qualora riscontrino che un sussidio cagioni o sia per cagionare un pregiudizio considerevole a una produzione di un’altra Parte contraente che esporta il prodotto, del quale si tratta, nel territorio della Parte contraente importatrice.
c.
Nondimeno, in contingenze straordinarie, quando qualunque ritardo potrebbe cagionare un pregiudizio difficilmente sanabile, una Parte contraente potrà, senza la precedente approvazione delle Parti contraenti, riscuotere un dazio compensatore, ai fini previsti nella lettera a del presente numero, con condizione che notifichi immediatamente questa misura alle Parti contraenti e che il dazio compensatore sia soppresso subito che le medesime ne avessero disapprovato l’applicazione.

7.  Un sistema inteso a consolidare, indipendentemente dai movimenti dei prezzi d’esportazione, il prezzo interno d’un prodotto primario o il ricavo lordo dei produttori interni del medesimo, sistema dal quale consegue talora che, nell’esportazione, tale prodotto sia venduto a un prezzo più basso di quello comparabile, richiesto nel mercato interno ai compratori di un prodotto congenere, sarà presunto non cagionare un pregiudizio considerevole, secondo dispone il numero 6, qualora, avendovi fatta consulta le due Parti contraenti sostanzialmente interessate al prodotto considerato, appaia certo

a.
che tale sistema abbia ugualmente dato luogo, nell’esportazione, a una vendita per un prezzo superiore a quello comparabile, richiesto nel mercato interno ai compratori di un prodotto congenere;
b.
e che tale sistema, per effetto d’un disciplinamento della produzione, o d’un’altra cagione qualsiasi, sia applicato in maniera, da non stimolare indebitamente le esportazioni, oppure non pregiudichi seriamente gli interessi di altre Parti contraenti.

Art. VI Droits antidumping et droit compensateurs

1. Les parties contractantes reconnaissent que le dumping, qui permet l’introduction des produits d’un pays sur le marché d’un autre pays à un prix inférieur à leur valeur normale, est condammable s’il cause ou menace de causer un préjudice important à une production établie d’une partie contractante ou s’il retarde sensiblement la création d’une production nationale. Aux fins d’application du présent article, un produit exporté d’un pays vers un autre doit être considéré comme étant introduit sur le marché d’un pays importateur à un prix inférieur à sa valeur normale, si le prix de ce produit est

a.
inférieur au prix comparable pratiqué au cours d’opérations commerciales normales pour un produit similaire, destiné à la consommation dans le pays exportateur;
b.
ou, en l’absence d’un tel prix sur le marché intérieur de ce dernier pays, si le prix du produit exporté est
i.
inférieur au prix comparable le plus élevé pour l’exportation d’un produit similaire vers un pays tiers au cours d’opérations commerciales normales,
ii.
ou inférieur au coût de production de ce produit dans le pays d’origine, plus un supplément raisonnable pour les frais de vente et le bénéfice.

Il sera dûment tenu compte, dans chaque cas, des différences dans les conditions de vente, des différences de taxation et des autres différences affectant la comparabilité des prix.

2. En vue de neutraliser ou d’empêcher le dumping, toute partie contractante pourra percevoir sur tout produit faisant l’objet d’un dumping un droit antidumping dont le montant ne sera pas supérieur à la marge de dumping afférente à ce produit. Aux fins d’application du présent article, il faut entendre par marge de dumping la différence de prix déterminée conformément aux dispositions du par. 1er.

3. Il ne sera perçu sur un produit du territoire d’une partie contractante, importé sur le territoire d’une autre partie contractante, aucun droit compensateur dépassant le montant estimé de la prime ou de la subvention que l’on sait avoir été accordée, directement ou indirectement, à la fabrication, à la production ou à l’exportation dudit produit dans le pays d’origine ou d’exportation, y compris toute subvention spéciale accordée pour le transport d’un produit déterminé. Il faut entendre par le terme «droit compensateur» un droit spécial perçu en vue de neutraliser toute prime ou subvention accordée, directement ou indirectement, à la fabrication, à la production ou à l’exportation d’un produit.

4. Aucun produit du territoire d’une partie contractante, importé sur le territoire d’une autre partie contractante, ne sera soumis a des droits antidumping ou à des droits compensateurs du fait qu’il est exonéré des droits ou taxes qui frappent le produit similaire lorsqu’il est destiné à être consommé dans le pays d’origine ou le pays d’exportation, ou du fait que ces droits ou taxes sont remboursés.

5. Aucun produit du territoire d’une partie contractante, importé sur le territoire d’une autre partie contractante, ne sera soumis à la fois à des droits antidumping et à des droits compensateurs en vue de remédier à une même situation résultant du dumping ou de subventions à l’exportation.

6.
a. Aucune partie contractante ne percevra de droits antidumping ou de droits compensateurs à l’importation d’un produit du territoire d’une autre partie contractante, à moins qu’elle ne détermine que l’effet du dumping ou de la subvention, selon le cas, est tel qu’il cause ou menace de causer un préjudice important à une production nationale établie, ou qu’il retarde sensiblement la création d’une branche de la production nationale,
b.
Les parties contractantes pourront, par dérogation aux prescriptions de l’alinéa a du présent paragraphe, autoriser une partie contractante à percevoir un droit antidumping ou un droit compensateur à l’importation de tout produit en vue de compenser un dumping ou une subvention qui cause ou menace de causer un préjudice important à une branche de la production sur le territoire d’une autre partie contractante qui exporte le produit en cause à destination du territoire de la partie contractante importatrice. Les parties contractantes par dérogation aux prescriptions de l’alinéa a du présent paragraphe, autoriseront la perception d’un droit compensateur dans les cas où elles constateront qu’une subvention cause ou menace de causer un préjudice important à une production d’une autre partie contractante exportant le produit en question sur le territoire de la partie contractante importatrice.
c.
Toutefois, dans des circonstances exceptionnelles où tout retard pourrait entraîner un préjudice difficilement réparable, une partie contractante pourra percevoir, sans l’approbation préalable des parties contractantes, un droit compensateur aux fins visées à l’alinéa b du présent paragraphe, sous réserve qu’elle rende compte immédiatement de cette mesure aux parties contractantes et que le droit compensateur soit supprimé promptement si les parties contractantes en désapprouvent l’application.

7. Il sera présumé qu’un système destiné à stabiliser soit le prix intérieur d’un produit de base, soit la recette brute des producteurs nationaux d’un produit de ce genre, indépendamment des mouvements des prix à l’exportation, et qui a parfois pour résultat la vente de ce produit pour l’exportation à un prix inférieur au prix comparable demandé pour un produit similaire aux acheteurs du marché intérieur, n’entraîne pas un préjudice important au sens du par. 6, s’il est établi après consultation entre les deux parties contractantes intéressées de façon substantielle au produit en question

a.
que ce système a eu également pour résultat la vente à l’exportation de ce produit à un prix supérieur au prix comparable demandé pour le produit similaire aux acheteurs du marché intérieur;
b.
et que ce système, par suite de la réglementation effective de la production, ou pour toute autre raison, est appliqué de telle façon qu’il ne stimule pas indûment les exportations ou ne cause aucun autre préjudice sérieux aux intérêts d’autres parties contractantes.
 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Ceci n’est pas une publication officielle. Seule la publication opérée par la Chancellerie fédérale fait foi. Ordonnance sur les publications officielles, OPubl.