0.812.121.3 Protocollo del 23 giugno 1953 inteso a limitare e disciplinare la coltivazione del papavero e la produzione, il commercio internazionale, il commercio all'ingrosso e l'utilizzazione dell'oppio

0.812.121.3 Protokoll vom 23. Juni 1953 zur Beschränkung und Regelung des Mohnanbaus, der Erzeugung und Verwendung von Opium sowie des internationalen Handels und des Grosshandels damit

Art. 6 Commercio internazionale dell’oppio

1.  Le Parti s’impegnano a limitare l’importazione e l’esportazione dell’oppio al solo fabbisogno medico e scientifico.

2.
a. Ferme restando le disposizioni del paragrafo 5 dell’articolo 7, le Parti s’impegnano a consentire soltanto l’esportazione e l’importazione di oppio prodotto in uno qualsiasi degli Stati seguenti, che, al momento in cui si effettua l’importazione o l’esportazione considerata, sia Parte del presente Protocollo:
Bulgaria,
Grecia,
India,
Iran,
Jugoslavia,
Turchia,
Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche;
b. Le Parti s’impegnano a non consentire l’importazione di oppio proveniente da un qualsiasi Stato che non sia Parte del presente Protocollo.

3.  Ferme restando le disposizioni della lettera a del paragrafo 2 del presente articolo, ciascuna Parte può autorizzare, per il suo esclusivo consumo interno e senza superare il fabbisogno di un anno, l’importazione e l’esportazione tra i propri territori di oppio prodotto in uno di questi territori.

4.  Le Parti devono applicare alle importazioni ed alle esportazioni d’oppio il sistema di certificati d’importazione e di permessi di esportazioni previsti dal Capo V della Convenzione del 1925, eccettuate le disposizioni dell’articolo 18. È tuttavia consentito ad una Parte di stabilire per le sue importazioni ed esportazioni d’oppio condizioni più restrittive di quelle disposte dal Capo V della Convenzione del 1925.

Art. 6 Internationaler Opiumhandel

1.  Die Vertragspartner verpflichten sich, die Ein- und Ausfuhr von Opium ausschliesslich auf den medizinischen und wissenschaftlichen Bedarf zu beschränken.

2.
a. Unbeschadet der Bestimmungen des Artikels 7 Ziffer 5 verpflichten sich die Vertragspartner, keine Ein- und Ausfuhr von Opium zu gestatten, das nicht in einem der folgenden Staaten, die zur Zeit der betreffenden Ein- oder Ausfuhr Teilnehmer am vorliegenden Protokoll sein müssen, erzeugt wurde:
Bulgarien
Griechenland
Indien
Iran
Jugoslawien
Türkei
Union der Sozialistischen Sowjetrepubliken.
b.
Die Vertragspartner verpflichten sich, die Einfuhr von Opium aus keinem Staat zu gestatten, der nicht Teilnehmer dieses Protokolls ist.

3.  Unbeschadet der Bestimmungen dieses Artikels, Ziffer 2 Buchstabe a darf jeder Vertragspartner das in einem seiner Gebiete erzeugte Opium zwischen seinen Gebieten für den ausschliesslichen Inlandverbrauch und ohne den Jahresbedarf zu überschreiten ein- und ausführen.

4.  Bei der Ein- und Ausfuhr muss von den Teilnehmern des vorliegenden Protokolls das System der Einfuhrzertifikate und Ausfuhrgenehmigungen, welches im Kapitel V des Abkommens von 1925 vorgesehen ist, mit Ausnahme der Bestimmungen des Artikels 18 dieses Kapitels, angewendet werden. Jeder Vertragspartner kann jedoch hinsichtlich seiner Opiumein- und -ausfuhr einschränkender Bestimmungen treffen, als sie im Kapitel V des Abkommens von 1925 vorgesehen sind.

 

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