Internationales Recht 0.8 Gesundheit - Arbeit - Soziale Sicherheit 0.82 Arbeit
Diritto internazionale 0.8 Sanità - Lavoro - Sicurezza sociale 0.82 Lavoro

0.822.725.3 Übereinkommen Nr. 153 vom 27. Juni 1979 über die Arbeits- und Ruhezeiten im Strassentransport

0.822.725.3 Convenzione n. 153 del 27 giugno 1979 concernente la durata del lavoro e i periodi di riposo negli autotrasporti

Index Inverser les langues Précédent Suivant
Index Inverser les langues

Präambel

Die Allgemeine Konferenz der Internationalen Arbeitsorganisation,

die vom Verwaltungsrat des Internationalen Arbeitsamtes nach Genf einberufen wurde und am 6. Juni 1979 zu ihrer fünfundsechzigsten Tagung zusammengetreten ist,

hat beschlossen, verschiedene Anträge anzunehmen betreffend die Arbeits- und Ruhezeiten im Strassentransport, eine Frage, die den fünften Gegenstand ihrer Tagesordnung bildet, und

dabei bestimmt, dass diese Anträge die Form eines internationalen Übereinkommens erhalten sollen.

Die Konferenz nimmt heute, am 27. Juni 1979, das folgende Übereinkommen an, das als Übereinkommen über die Arbeits- und Ruhezeiten (Strassentransport), 1979, bezeichnet wird.

Preambolo

La Conferenza generale dell’Organizzazione internazionale del Lavoro,

Convocata a Ginevra dal Consiglio d’amministrazione dell’Ufficio internazionale del Lavoro, e ivi riunitasi il 6 giugno 1979, nella sua sessantacinquesima sessione;

Dopo aver risolto di adottare talune proposte relative alla durata del lavoro e ai periodi di riposo nei trasporti stradali, tema che configura come quinto punto dell’ordine del giorno della sessione;

Avendo deciso che tali proposte assumeranno la forma di una convenzione internazionale,

Adotta, questo ventisette giugno millenovecentosettantanove, la convenzione qui appresso, chiamata Convenzione sulla durata del lavoro e i periodi di riposo (autotrasporti), 1979.

 

Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.