Internationales Recht 0.8 Gesundheit - Arbeit - Soziale Sicherheit 0.82 Arbeit
Diritto internazionale 0.8 Sanità - Lavoro - Sicurezza sociale 0.82 Lavoro

0.822.725.3 Übereinkommen Nr. 153 vom 27. Juni 1979 über die Arbeits- und Ruhezeiten im Strassentransport

0.822.725.3 Convenzione n. 153 del 27 giugno 1979 concernente la durata del lavoro e i periodi di riposo negli autotrasporti

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Art. 4

1.  Im Sinne dieses Übereinkommens bedeutet der Ausdruck «Arbeitszeit» die von im Arbeitsverhältnis stehenden Fahrern aufgewendete Zeit für

a)
das Lenken und andere Arbeiten während der Betriebszeit des Fahrzeugs;
b)
die im Zusammenhang mit dem Fahrzeug, den Fahrgästen oder der Ladung verrichteten Nebenarbeiten.

2.  Die Zeiten blosser Anwesenheit oder die Warte- oder Bereitschaftszeiten im Fahrzeug oder am Arbeitsplatz, während der die Fahrer nicht frei über ihre Zeit verfügen können, können in einem Ausmass, das in jedem Land von der zuständigen Stelle oder dem zuständigen Organ, durch Gesamtarbeitsverträge oder auf irgendeine andere den innerstaatlichen Gepflogenheiten entsprechende Weise zu bestimmen ist, als Arbeitszeit angerechnet werden.

Art. 4

1.  Ai fini della presente convenzione, l’espressione «durata del lavoro» designa il tempo consacrato dai conducenti salariati:

a)
alla guida e ad altri lavori durante il periodo di circolazione del veicolo;
b)
ai lavori ausiliari concernenti il veicolo, i passeggeri o il carico.

2.  I periodi di semplice presenza, d’attesa o di disponibilità, trascorsi sul veicolo o nel luogo di lavoro e durante i quali i conducenti non dispongono liberamente del proprio tempo, possono essere considerati facenti parte della durata del lavoro in una proporzione da determinarsi, in ogni Paese, dall’autorità o dall’ente competente, dalle convenzioni collettive oppure da qualsiasi altro mezzo conforme alla prassi nazionale.

 

Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.