Fichier unique

Art. I
Art. II
Art. III
Art. IV
Art. V
Art. VI
Art. VII
Art. I

1) È considerata esposizione una manifestazione che, indipendentemente dalla sua denominazione, persegue lo scopo principale di informare il pubblico, passando in rassegna i mezzi di cui dispone l’uomo per soddisfare i bisogni della civilizzazione ed evidenziando, in uno o più rami dell’attività umana, i progressi realizzati o le finalità da conseguire.

2) L’esposizione è considerata internazionale qualora vi partecipi più di un Paese.

3) I partecipanti a un’esposizione internazionale sono gli esponenti degli Stati ufficialmente rappresentati, raggruppati in sezioni nazionali, le organizzazioni internazionali o gli esponenti cittadini di Stati non ufficialmente rappresentati e, infine, quelli autorizzati, secondo i regolamenti dell’esposizione, ad esplicare un’attività diversa, in particolare i concessionari.

Art. 2

La presente Convenzione s’applica a tutte le esposizioni internazionali, eccettuate:

a)
le esposizioni di una durata inferiore a tre settimane;
b)
le esposizioni delle belle arti;
c)
le esposizioni essenzialmente commerciali.
Art. 3
Art. 4

1) La durata di un’esposizione non deve superare sei mesi.

2) Le date d’apertura e di chiusura d’una esposizione vengono stabilite al momento della sua registrazione e possono essere modificate soltanto in caso di forza maggiore e con l’accordo dell’Ufficio Internazionale delle Esposizioni (dappresso: «Ufficio»), di cui al titolo V della presente Convenzione. Nondimeno la durata complessiva dell’esposizione non deve superare sei mesi.

Art. 5
Art. 6

1) Il Governo di una Parte contraente, sul territorio della quale è prevista un’esposizione (dappresso: «Governo invitante»), deve presentare all’Ufficio la domanda intesa ad ottenere la registrazione, indicando i provvedimenti legislativi, regolamentari o finanziari previsti in occasione di detta esposizione. Il Governo di uno Stato non contraente, desideroso d’ottenere la registrazione di un’esposizione, può parimente presentare una domanda all’Ufficio, purché si obblighi ad osservare, per questa esposizione, le disposizioni dei titoli I, II, III e IV della presente Convenzione e dei regolamenti emanati per la loro applicazione.

2) La domanda di registrazione dev’essere presentata dal Governo incaricato delle relazioni internazionali per quanto concerne il luogo in cui è prevista l’esposizione (dappresso: «Governo invitante»), anche nel caso in cui detto Governo non fosse l’organizzatore dell’esposizione.

3) L’Ufficio determina mediante regolamenti imperativi il termine massimo per riservare la data di un’esposizione ed il termine minimo per il deposito della domanda di registrazione; esso determina i documenti che devono essere allegati a siffatta domanda. Stabilisce pure, mediante regolamenti imperativi, l’ammontare dei contributi richiesti per le spese d’esame della domanda.

4) La registrazione è unicamente concessa se l’esposizione soddisfa le condizioni stabilite nella presente Convenzione e nei regolamenti compilati dall’Ufficio.

Art. 7
Art. 8
Art. 9
Art. 10
Art. 11
Art. 12
Art. 13
Art. 14
Art. 15
Art. 16
Art. 17
Art. 18
Art. 19
Art. 20
Art. 21
Art. 22
Art. 23
Art. 24
Art. 25
Art. 26
Art. 27
Art. 28
Art. 29
Art. 30
Art. 31
Art. 32
Art. 33
Art. 34
Art. 35
Art. 36
Art. 37
Art. 1 Definizioni

Per l’applicazione del presente allegato:

a)
per «tasse d’importazione» s’intendono i dazi e gli altri diritti e tasse riscossi all’importazione o in connessione con essa, come anche tutte le imposte sul consumo e tasse interne, cui soggiacciono le merci importate, ad esclusione tuttavia delle tasse e delle imposizioni limitate al costo approssimativo dei servizi resi e non costituenti una protezione indiretta dei prodotti nazionali o delle tasse fiscali all’importazione;
b)
per «ammissione temporanea» s’intende l’importazione temporanea in franchigia doganale, senza proibizioni né restrizioni d’importazione vincolata all’obbligo della riesportazione.
Art. 2

Beneficiano dell’ammissione temporanea:

a)
le merci destinate ad essere esposte o a costituire oggetto di una dimostrazione all’esposizione;
b)
le merci destinate ad essere utilizzate per la presentazione di prodotti stranieri, come:
i)
le merci necessarie per la dimostrazione di macchine o apparecchi stranieri;
ii)
i materiali edilizi, anche allo stato grezzo, il materiale di decorazione o di arredamento, le attrezzature elettriche per i padiglioni e gli stand stranieri dell’esposizione, come anche per i locali assegnati al commissario generale sezionale di un Paese straniero partecipante;
iii)
gli utensili, il materiale utilizzato per la costruzione ed i mezzi di trasporto necessari ai lavori dell’esposizione;
iv)
il materiale pubblicitario o dimostrativo, destinato manifestamente ad essere utilizzato per la propaganda a favore delle merci straniere presentate all’esposizione, come registrazioni sonore, film e diapositive, nonché l’apparecchiatura necessaria al suo impiego.
c)
Il materiale, comprese le istallazioni di traduzione, gli apparecchi registratori del suono ed i film didattici, scientifici o culturali, destinati ad essere utilizzati per l’esposizione.
Art. 3

Le agevolazioni di cui all’articolo 2 del presente Allegato sono accordate a condizioni che:

a)
le merci possano essere identificate al momento della riesportazione;
b)
il commissario generale sezionale del Paese partecipante garantisca, senza deposito di fondi, il pagamento dei dazi d’importazione sulle merci che non verranno riesportate, dopo la chiusura dell’esposizione, nei termini stabiliti; a domanda degli esponenti, possono essere ammesse altre garanzie previste dalla legislazione del Paese invitante (ad esempio libretto A.T.A.1 istituito mediante la convenzione del Consiglio di Cooperazione doganale del 6 dicembre 1961);
c)
le autorità doganali del Paese d’importazione temporanea giudichino che le condizioni imposte dal presente allegato siano adempiute.

Art. 4

Le merci ammesse all’importazione temporanea, finché beneficiano delle agevolazioni previste nel presente Allegato e purché le leggi e regolamenti del Paese d’importazione temporanea lo consentano, non possono essere prestate, affittate o utilizzate verso retribuzione, né trasportate fuori dei luoghi dell’esposizione. Esse devono essere riesportate nel termine più breve e al più tardi tre mesi dopo la chiusura dell’esposizione. Le autorità doganali possono, per motivi validi, prolungare questo termine nei limiti prescritti dalle leggi e dagli ordinamenti del Paese d’importazione temporanea.

Art. 5

a) Nonostante l’obbligo di riesportare, previsto nell’articolo 4, la riesportazione delle merci deperibili o gravemente avariate oppure di esiguo valore non è richiesta, sempreché dette merci siano, secondo la decisione delle autorità doganali:

i)
sottoposte ai corrispondenti dazi d’importazione; oppure
ii)
abbandonate, esenti da qualsiasi contributo, al Tesoro pubblico del Paese d’importazione temporanea; oppure
iii)
distrutte, sotto controllo ufficiale, senza provocare spese per il Tesoro pubblico del Paese d’importazione temporanea.

Nondimeno, l’obbligo di riesportare non è applicabile alle merci di qualsiasi natura la cui distruzione, richiesta dal commissario generale sezionale, è effettuata sotto controllo ufficiale e senza provocare spese per il Tesoro pubblico del Paese d’importazione temporanea.

b) Le merci ammesse all’importazione temporanea possono essere destinate ad uno scopo diverso della riesportazione e segnatamente essere consumate all’interno, purché siano adempiute le condizioni e le formalità che verrebbero applicate in virtù delle leggi e dei regolamenti dei Paesi d’importazione temporanea, ove le merci fossero importate direttamente dall’estero.

Art. 6

I prodotti accessoriamente ottenuti durante l’esposizione, procedendo dalle merci importate temporaneamente, in occasione di dimostrazioni di macchine o d’apparecchi esposti, soggiacciono alle disposizioni degli articoli 4 e 5 del presente allegato, analogamente come se fossero stati ammessi all’importazione temporanea, con riserva delle disposizioni dell’articolo 7 seguente.

Art. 7

I dazi all’importazione non sono riscossi, le proibizioni o le limitazioni all’importazione non sono applicate e, se l’ammissione temporanea è stata accordata, la riesportazione non è richiesta per le merci seguenti, sempreché il valore globale e la quantità siano proporzionati, secondo il parere delle autorità doganali del Paese d’importazione, alla natura dell’esposizione, al numero dei visitatori e all’importanza della partecipazione dell’esponente:

a)
piccoli campioni (diversi dalle bevande alcooliche, tabacco e combustibili), rappresentativi di merci straniere esposte all’esposizione, compresi i campioni di prodotti alimentari e di bevande, importati come tali o ottenuti all’esposizione procedendo da merci importate alla rinfusa, purché:
i)
trattisi di prodotti stranieri forniti gratuitamente e destinati soltanto a distribuzioni gratuite al pubblico dell’esposizione, per essere utilizzati o consumati dalle persone cui sono stati distribuiti;
ii)
siffatti prodotti siano identificabili come campioni pubblicitari e presentino soltanto un esiguo valore unitario;
iii)
non si prestino al commercio e, ove occorra, siano imballati in quantità assai minori di quelle contenute nell’imballaggio più piccolo venduto al dettaglio;
iv)
i campioni di prodotti alimentari e di bevande, che non siano distribuiti in imballaggi conformemente al comma iii) precedente, siano consumati all’esposizione.
b)
Campioni importati, che sono utilizzati o consumati dai membri delle giurie dell’esposizione per valutare e giudicare la qualità degli oggetti esposti, con riserva della produzione d’un’attestazione del Commissario generale sezionale, menzionante la natura e la quantità degli oggetti consumati nel corso della valutazione e del giudizio;
c)
merci importate unicamente per la loro dimostrazione o per la dimostrazione di macchine e apparecchi stranieri presentati all’esposizione, che sono consumate o distrutte nel corso di queste dimostrazioni;
d)
stampati, cataloghi, prospetti, prezzi correnti, affissi, calendari (illustrati o no) e fotografie, senza cornice, destinati manifestamente ad essere utilizzati per la pubblicità a favore delle merci straniere presentate nell’esposizione, sempreché trattasi di prodotti stranieri forniti gratuitamente e destinati soltanto a distribuzioni gratuite sul luogo dell’esposizione.
Art. 8

I dazi all’importazione non sono riscossi, le proibizioni o le restrizioni all’importazione non sono applicate e, se l’ammissione temporanea è stata accordata, la riesportazione non è richiesta per le merci seguenti:

a)
prodotti che sono importati ed utilizzati per la costruzione, l’arredamento, la decorazione, la manutenzione delle presentazioni straniere all’esposizione (pitture, vernici, tappezzerie, liquidi da vaporizzare, articoli per fuochi d’artificio, semi o piante, ecc.) e che pertanto vengono consumati;
b)
cataloghi, opuscoli, affissi ed altri stampati ufficiali, illustrati o no, pubblicati dal Paese partecipante all’esposizione;
c)
piani, disegni, inserti, archivi, formule e altri documenti destinati ad essere utilizzati come tali all’esposizione.
Art. 9

a) All’entrata o all’uscita, la verificazione e lo sdoganamento delle merci, che verranno o sono state presentate o utilizzate a un’esposizione, avvengono, in tutti i casi dove è possibile e risulta opportuno, sui luoghi di detta esposizione;

b) ciascuna Parte contraente, in tutti i casi dove lo reputa opportuno e tenuto conto dell’importanza dell’esposizione, provvederà ad aprire, per una durata ragionevole, un Ufficio doganale sui luoghi dell’esposizione organizzata sul suo territorio;

c) la riesportazione di merci ammesse all’importazione temporanea può avvenire in una o più volte, attraverso qualsiasi Ufficio doganale aperto a siffatte operazioni, anche diverso dall’Ufficio d’importazione, a meno che l’importatore si obblighi, per beneficiare di una procedura semplificata, a riesportare le merci attraverso l’Ufficio d’importazione.

Art. 10

Le disposizioni precedenti non ostacolano l’applicazione:

a)
di agevolazioni maggiori che talune Parti contraenti accordano o accordassero, tanto mediante disposizioni unilaterali, quanto in virtù d’accordi bilaterali o multilaterali;
b)
di regolamenti nazionali o convenzionali, non doganali, concernenti l’organizzazione dell’esposizione,
c)
di proibizioni e restrizioni risultanti da leggi e regolamenti nazionali e fondate su considerazioni di moralità o di ordine pubblico, di sicurezza pubblica, d’igiene o di sanità pubblica, oppure su considerazioni di natura veterinaria o fitopatologica, o ancora inerenti alla protezione dei brevetti, dei marchi di fabbrica e dei diritti d’autore e di riproduzione.
Art. 11
Fichier unique

Art. I
Art. II
Art. III
Art. IV
Art. V
Art. VI
Art. VII
Art. 1

1) Eine Ausstellung ist eine Veranstaltung, die – ungeachtet ihrer Benennung – als Hauptziel die Unterrichtung der Öffentlichkeit verfolgt, die Mittel aufzeigt, die der Mensch zur Befriedigung der Bedürfnisse einer Zivilisation hat und in einem oder mehreren Bereichen der menschlichen Tätigkeit die erzielten Fortschritte oder die Zukunftsaussichten erkennen lässt.

2) Die Ausstellung ist international, wenn mehr als ein Staat daran teilnimmt.

3) Die Teilnehmer einer internationalen Ausstellung sind einerseits die Aussteller der offiziell vertretenen Staaten, die als nationale Abteilungen gruppiert werden, und andererseits die internationalen Organisationen oder die Aussteller, die Staatsangehörige von nicht offiziell vertretenen Staaten sind, und schliesslich die Personen, die nach den Ausstellungsreglementen ermächtigt sind, eine andere Tätigkeit auszuüben, vor allem die Konzessionsinhaber.

Art. 2

Dieses Übereinkommen findet Anwendung auf alle internationalen Ausstellungen; ausgenommen sind:

a)
Ausstellungen, die weniger als drei Wochen dauern;
b)
Kunstausstellungen;
c)
Ausstellungen vorwiegend kommerzieller Art.
Art. 3
Art. 4

1) Die Dauer einer Ausstellung darf sechs Monate nicht überschreiten.

2) Der Termin für die Eröffnung und den Abschluss einer Ausstellung wird im Zeitpunkt ihrer Eintragung festgelegt; er kann nur in Fällen höherer Gewalt und mit Zustimmung des Internationalen Ausstellungsbüros (nachstehend «Büro» genannt) und beschrieben in Titel V dieses Übereinkommens geändert werden. Die Gesamtdauer der Ausstellung darf jedoch sechs Monate nicht überschreiten.

Art. 5
Art. 6

1) Die Regierung einer Vertragspartei, auf deren Hoheitsgebiet eine Ausstellung geplant ist (nachstehend «einladende Regierung» genannt), muss, um eingetragen zu werden, beim Büro einen Antrag einreichen mit Angabe der gesetzlichen, vorschriftsmässigen oder finanziellen Massnahmen, die sie für diese Ausstellung vorsieht. Die Regierung eines Nichtvertragsstaates, die die Eintragung einer Ausstellung zu erhalten wünscht, kann in gleicher Weise einen Antrag beim Büro unter der Voraussetzung einreichen, dass sie sich verpflichtet, für diese Ausstellung die Bestimmungen der Titel I, II, III und IV dieses Übereinkommens sowie die für ihre Anwendung erlassenen Reglemente zu beachten.

2) Der Eintragungsantrag muss von der Regierung gestellt werden, die mit den internationalen Beziehungen in bezug auf den Ort betraut ist, an dem die Ausstellung geplant ist (nachstehend «einladende Regierung» genannt), selbst wenn diese Regierung nicht Veranstalter der Ausstellung ist.

3) Durch verbindliche Reglemente bestimmt das Büro die Höchstfrist für die Vormerkung des Zeitpunktes einer Ausstellung und die Mindestfrist für die Einreichung des Eintragungsantrages; es gibt die Unterlagen an, die einem solchen Antrag beigefügt werden müssen. Durch ein verbindliches Reglement legt es auch die Höhe der Gebühren fest, die für die Prüfung des Antrages erhoben werden.

4) Die Eintragung wird nur gewährt, wenn die Ausstellung den durch dieses Übereinkommen festgelegten Bedingungen und den vom Büro erlassenen Reglementen gerecht wird.

Art. 7
Art. 8
Art. 9
Art. 10
Art. 11
Art. 12
Art. 13
Art. 14
Art. 15
Art. 16
Art. 17
Art. 18
Art. 19
Art. 20
Art. 21
Art. 22
Art. 23
Art. 24
Art. 25
Art. 26
Art. 27
Art. 28
Art. 29
Art. 30
Art. 31
Art. 32
Art. 33
Art. 34
Art. 35
Art. 36
Art. 37
Art. 1 Begriffsbestimmungen

Im Sinne dieser Anlage bedeuten:

a)
«Einfuhrabgaben» die Zölle und alle anderen Abgaben und Steuern, die bei oder im Zusammenhang mit der Einfuhr erhoben werden, sowie alle Verbrauchssteuern und innerstaatlichen Abgaben, denen die eingeführten Waren unterliegen; ausgenommen davon sind jedoch die Gebühren und sonstigen Belastungen, die dem Betrag nach ungefähr auf die Kosten der erbrachten Dienstleistungen beschränkt sind und weder inländische Waren mittelbar schützen noch die Einfuhr zur Erzielung von Einnahmen besteuern;
b)
«vorübergehende Einfuhr» die vorübergehende zollfreie Einfuhr, frei von Verboten und Beschränkungen der Einfuhr, mit der Verpflichtung zur Wiederausfuhr.
Art. 2

Zur vorübergehenden Einfuhr werden zugelassen:

a)
Waren, die auf der Ausstellung ausgestellt oder vorgeführt werden sollen;
b)
Waren, die im Zusammenhang mit der Ausstellung ausländischer Erzeugnisse auf der Ausstellung verwendet werden sollen, wie
i)
Waren, die zur Vorführung der ausgestellten ausländischen Maschinen oder Apparate benötigt werden;
ii)
Baumaterial, auch unbearbeitet, Ausstattungs- und Einrichtungsmaterial und die elektrotechnische Ausrüstung für die ausländischen Pavillons und Stände auf der Ausstellung sowie für die Räume, die dem Abteilungs-Generalkommissar eines ausländischen Teilnehmerlandes zur Verfügung gestellt werden;
iii)
Werkzeuge, Baugeräte und Beförderungsmittel, die für Ausstellungsarbeiten gebraucht werden;
iv)
Werbe- oder Vorführungsmaterial, das offensichtlich zur Werbung für die ausgestellten ausländischen Waren verwendet werden soll, wie Tonaufnahmen, Filme und Diapositive sowie die zu ihrer Vorführung erforderlichen Apparate.
c)
Gegenstände, einschliesslich Übersetzungseinrichtungen, Tonaufnahmegeräte und Filme erzieherischer, wissenschaftlicher oder kultureller Art, die auf der Ausstellung verwendet werden sollen.
Art. 3

Die Erleichterungen nach Artikel 2 dieser Anlage werden nur gewährt, wenn

a)
sich die Identität der Waren bei der Wiederausfuhr feststellen lässt;
b)
der Abteilungs-Generalkommissar des teilnehmenden Landes ohne Hinterlegung von Zahlungsmitteln sich für die Zahlung der Einfuhrabgaben für die Waren verbürgt, falls diese nicht innerhalb der festgesetzten Fristen nach Schluss der Ausstellung wieder ausgeführt werden; von den Gesetzen des einladenden Landes vorgesehene sonstige Sicherheitsleistungen können auf Antrag der Aussteller zugelassen werden (z. B.das durch die Konvention des Rates für die Zusammenarbeit auf dem Gebiet des Zollwesens vom 6. Dezember 1961 eingeführte Carnet A. T. A.1);
c)
die Bedingungen dieser Anlage nach Ansicht der Zollbehörden des Landes der vorübergehenden Einfuhr erfüllt werden.

Art. 4

Die zur vorübergehenden Einfuhr zugelassenen Waren dürfen, solange sie die in dieser Anlage vorgesehenen Erleichterungen geniessen, nicht verliehen, vermietet oder sonst gegen Entgelt verwendet oder aus dem Ausstellungsgelände entfernt werden, es sei denn, dass die Gesetze und Vorschriften des Landes der vorübergehenden Einfuhr dies gestatten. Sie sind in kürzester Frist, spätestens drei Monate nach Schluss der Ausstellung, wiederauszuführen. Aus triftigen Gründen können die Zollbehörden diese Frist im Rahmen der in den Gesetzen und Vorschriften des Landes der vorübergehenden Einfuhr vorgeschriebenen Grenzen verlängern.

Art. 5

a) Abweichend von der in Artikel 4 festgelegten Verpflichtung zur Wiederausfuhr ist es nicht erforderlich, Waren, die schwer beschädigt, von geringem Wert oder leicht verderblich sind, wiederauszuführen, wenn je nach Verlangen der Zollbehörden

i)
die auf die Waren entfallenden Eingangsabgaben entrichtet werden oder
ii)
die Waren kostenlos dem Staat, in dessen Gebiet sie vorübergehend eingeführt worden sind, überlassen werden oder
iii)
die Waren unter amtlicher Aufsicht vernichtet werden, ohne dass dem Staat, in dessen Gebiet sie vorübergehend eingeführt worden sind, Kosten daraus entstehen.

Die Verpflichtung zur Wiederausfuhr besteht jedoch nicht für Waren aller Art, die auf Antrag des betreffenden Abteilungs-Generalkommissars unter amtlicher Aufsicht vernichtet werden, ohne dass dem Staat, in dessen Gebiet sie vorübergehend eingeführt worden sind, Kosten daraus entstehen.

b) An Stelle der Wiederausfuhr können die zur vorübergehenden Einfuhr zugelassenen Waren auch eine andere Bestimmung enthalten, insbesondere im Landesinnern verbraucht werden; vorausgesetzt, dass die Bedingungen und Formalitäten erfüllt werden, die in den Gesetzen und Vorschriften des Landes der vorübergehenden Einfuhr für die unmittelbare Einfuhr solcher Waren aus dem Ausland vorgesehen sind.

Art. 6

Unter Vorbehalt von Artikel 7 gelten die Artikel 4 und 5 dieser Anlage für Erzeugnisse, die im Verlauf der Ausstellung bei der Vorführung ausgestellter Maschinen oder Apparate aus vorübergehend eingeführten Waren zusätzlich anfallen, in derselben Weise wie für zur vorübergehenden Einfuhr zugelassene Erzeugnisse.

Art. 7

Einfuhrabgaben werden nicht erhoben, Einfuhrverbote oder Einfuhrbeschränkungen nicht angewendet, und es wird, falls die folgenden Waren zur vorübergehenden Einfuhr zugelassen worden sind, ihre Wiederausfuhr nicht verlangt, sofern Gesamtwert und Gesamtmenge der Waren nach Ansicht der Zollbehörden des Einfuhrlandes der Art der Ausstellung, der Anzahl ihrer Besucher und dem Ausmass der Beteiligung des Ausstellers angemessen sind:

a)
Kleine Muster der auf der Ausstellung gezeigten Waren (ausgenommen alkoholische Getränke, Tabak sowie Brenn- und Treibstoffe), einschliesslich Kostproben von Lebensmitteln und Getränken, die entweder als fertige Muster eingeführt oder erst auf der Ausstellung aus nicht abgepackt eingeführten Waren hergestellt worden sind, wenn
i)
sie unentgeltlich aus dem Ausland geliefert und nur auf der Ausstellung an die Besucher zu ihrer persönlichen Verwendung oder zu ihrem persönlichen Verbrauch unentgeltlich verteilt werden,
ii)
sie als Werbemuster erkennbar sind und nur einen geringen Einzelwert haben;
iii)
sie für kommerzielle Zwecke ungeeignet und gegebenenfalls in Mengen abgepackt sind, die erheblich kleiner als die kleinsten im Einzelhandel verkauften Mengen sind;
iv)
die nicht in Packungen nach Ziffer iii) verteilten Kostproben von Lebensmitteln und Getränken auf der Ausstellung verzehrt werden;
b)
eingeführte Muster, die von den Mitgliedern des Preisgerichts der Ausstellung zur Bewertung und Beurteilung der ausgestellten Gegenstände verwendet oder verbraucht werden, wobei jedoch eine Bescheinigung des Abteilungs-Generalkommissars über die Art und die Menge der bei dieser Bewertung und Beurteilung verbrauchten Gegenstände zu beschaffen ist;
c)
Waren, die ausschliesslich zu ihrer Vorführung oder zur Vorführung der auf der Ausstellung ausgestellten ausländischen Maschinen oder Apparate eingeführt und im Verlauf der Vorführung verbraucht oder vernichtet werden;
d)
Drucksachen, Kataloge, Prospekte, Preislisten, Plakate, Kalender (auch mit Bildern) und ungerahmte Lichtbilder, die offensichtlich zur Werbung für die ausgestellten ausländischen Waren verwendet werden sollen, wenn diese Waren unentgeltlich aus dem Ausland geliefert und nur auf der Ausstellung an die Besucher unentgeltlich verteilt werden.
Art. 8

Einfuhrabgaben werden nicht erhoben, Einfuhrverbote oder Einfuhrbeschränkungen nicht angewendet, und es wird, falls die folgenden Waren zur vorübergehenden Einfuhr zugelassen worden sind, ihre Wiederausfuhr in den folgenden Fällen nicht verlangt:

a)
Waren, die für die Errichtung, Einrichtung, Ausstattung, Gestaltung und Ausschmückung der Ausstellung ausländischer Erzeugnisse (Farben, Lacke, Tapeten, Sprühflüssigkeiten, Feuerwerkartikel, Samen oder Pflanzen usw.) eingeführt und verbraucht werden;
b)
Kataloge, Schriften, Plakate und andere amtliche Drucksachen, auch mit Bildern, die von den an der Ausstellung teilnehmenden Ländern veröffentlicht werden;
c)
Pläne, Zeichnungen, Akten, Sammlungen von Urkunden, Formeln und sonstige Schriftstücke, die als solche auf der Ausstellung verwendet werden sollen.
Art. 9

a) Bei der Einfuhr und Wiederausfuhr von Waren, die auf einer Ausstellung ausgestellt oder verwendet werden sollen oder ausgestellt oder verwendet worden sind, werden die Kontrolle und Zollabfertigung in allen Fällen, in denen dies möglich und zweckmässig ist, auf dem Ausstellungsgelände vorgenommen.

b) Jede Vertragspartei wird sich bemühen, innerhalb des Geländes einer auf ihrem Gebiet stattfindenden Ausstellung für eine angemessene Zeitdauer jeweils ein Zollamt einzurichten, wenn sie dies wegen der Bedeutung der Ausstellung für zweckmässig hält.

c) Zur vorübergehenden Einfuhr zugelassene Waren können in einer Sendung oder in mehreren Sendungen und über jedes für derartige Abfertigungen zuständige Zollamt wiederausgeführt werden, auch wenn dieses nicht das Einfuhrzollamt ist; ausser wenn sich der Importeur verpflichtet, die Waren über das Eingangszollamt wiederauszuführen, um in den Genuss eines vereinfachten Verfahrens zu gelangen.

Art. 10

Die vorstehenden Bestimmungen hindern nicht die Anwendung

a)
von weitgehenden Erleichterungen, die gewissen Vertragsparteien gegenwärtig oder künftig aufgrund autonomer Bestimmungen oder aufgrund zweiseitiger oder mehrseitiger Übereinkommen gewährt werden;
b)
autonomer oder vertraglicher Vorschriften, die die Durchführung der Ausstellung regeln und keine Zollvorschriften sind;
c)
der sich nach autonomen Gesetzen und Vorschriften aus Gründen der öffentlichen Sitte oder Ordnung, der öffentlichen Sicherheit, der öffentlichen Hygiene oder Gesundheit, aus veterinärpolizeilichen oder pflanzenschutzrechtlichen Gründen oder zum Schutz von Patenten, Warenbezeichnungen und Urheberrechten ergebenden Verbote und Beschränkungen.
Art. 11
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei. Publikationsverordnung, PublV.
Droit-bilingue.ch (2009-2021) - A propos
Page générée le: 2021-01-19T08:12:02
A partir de: http://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/19981574/index.html
Script écrit en Powered by Perl