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0.916.113.1

Traduzione

Accordo internazionale sullo zucchero del 1992

Fatto a Ginevra il 20 marzo 1992
Approvato dall’Assemblea federale il 28 settembre 19931

Applicato a titolo provvisorio dalla Svizzera dal 20 gennaio 1993

Ratificato dalla Svizzera con strumento depositato il 27 gennaio 1994

(Stato 1° gennaio 2020)

  Capitolo I: Obiettivi

Art. 1 Obiettivi

Gli obiettivi dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1992 (in seguito denominato «il presente Accordo»), alla luce delle disposizioni della risoluzione 93 (IV) adottata dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, sono:

a)
favorire la cooperazione internazionale in tutte le questioni concernenti direttamente o indirettamente lo zucchero nel mondo;
b)
fornire un quadro per le consultazioni intergovernative sullo zucchero e sui mezzi atti a migliorare l’economia zuccheriera mondiale;
c)
facilitare il commercio dello zucchero mediante la raccolta e la diffusione di informazioni sul mercato mondiale dello zucchero e di altri edulcoranti;
d)
incoraggiare l’aumento della domanda di zucchero, segnatamente per nuove utilizzazioni.

  Capitolo II: Definizioni

Art. 2 Definizioni

Ai fini del presente Accordo:

1.
Per «Organizzazione» s’intende l’Organizzazione internazionale dello zucchero di cui all’articolo 3;
2.
Per «Consiglio» s’intende il Consiglio internazionale dello zucchero di cui all’articolo 3 paragrafo 3;
3.
Per «membro» s’intende una Parte al presente Accordo;
4.
Per «votazione speciale» s’intende una votazione che richiede almeno i due terzi dei voti espressi dai Membri presenti e votanti, purché tali voti siano espressi da almeno la metà dei Membri presenti e votanti;
5.
Per «votazione a maggioranza semplice» s’intende una votazione che richiede più della metà del totale dei voti espressi dai Membri presenti e votanti, purché tali voti siano espressi da almeno la metà dei Membri presenti e votanti;
6.
Per «anno» s’intende l’anno civile;
7.
Il termine «zucchero» indica lo zucchero in tutte le forme commerciali riconosciute, ottenuto dalla canna da zucchero o dalla barbabietola da zucchero, comprese le melasse commestibili o meno, gli sciroppi e qualsiasi altra forma di zucchero liquido, ma non le melasse finali, né gli zuccheri non centrifugati di qualità inferiore prodotti con metodi primitivi;
8.
«Entrata in vigore» indica la data alla quale il presente Accordo entra in vigore a titolo provvisorio o definitivo, conformemente alle disposizioni dell’articolo 40;
9.
Per «mercato libero» s’intende il totale delle importazioni nette del mercato mondiale, ad eccezione di quelle che risultano dall’applicazione di accordi speciali come quelli definiti al capitolo IX dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1977;
10.
Per «mercato mondiale» s’intende il mercato internazionale dello zucchero, che comprende lo zucchero commercializzato sul mercato libero o in base ad accordi speciali come quelli definiti al capitolo IX dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1977.

  Capitolo III: Organizzazione internazionale dello zucchero

Art. 3 Continuazione, sede e struttura dell’Organizzazione internazionale dello zucchero

1. L’Organizzazione internazionale dello zucchero, istituita con l’Accordo internazionale sullo zucchero del 1968 e prorogata in virtù degli accordi internazionali sullo zucchero del 1973, del 1977, del 1984 e del 19871, continua ad esistere allo scopo di garantire l’attuazione del presente Accordo e di sorvegliarne l’applicazione. La sua composizione, i suoi poteri e le sue funzioni sono definiti nel presente Accordo.

2. L’Organizzazione ha sede a Londra, salvo diversa decisione del Consiglio adottata con votazione speciale.

3. L’Organizzazione esercita le sue funzioni per il tramite del Consiglio internazionale dello zucchero, del comitato amministrativo, del direttore esecutivo e del personale.


1 RU 1991 454

Art. 4 Membri dell’Organizzazione

Ogni Parte al presente Accordo è membro dell’Organizzazione.

Art. 5 Partecipazione di organizzazioni intergovernative

Ogni riferimento, nel presente Accordo, al termine «governo» o «governi» s’intende applicabile anche alla Comunità economica europea o a qualsiasi altra organizzazione intergovernativa con responsabilità nel negoziato, nella conclusione e nell’applicazione di accordi internazionali riguardanti in particolare i prodotti di base. Di conseguenza, qualsiasi riferimento nel presente Accordo a firma, ratifica, accettazione o approvazione, oppure a notifica di applicazione a titolo provvisorio o ad adesione, va interpretato, nel caso di tali organizzazioni intergovernative, come riferentesi alla firma, alla ratifica, all’accettazione o approvazione, o alla notifica di applicazione a titolo provvisorio o all’adesione da parte di tali organizzazioni intergovernative.

Art. 6 Privilegi e immunità

1. L’Organizzazione è dotata della personalità giuridica internazionale.

2. L’Organizzazione può stipulare contratti, acquistare e alienare beni mobili e immobili e ha la capacità di stare in giudizio.

3. Lo statuto, i privilegi e le immunità dell’Organizzazione nel territorio del Regno Unito continuano ad essere regolati dall’Accordo sulla sede, sottoscritto a Londra il 29 maggio 1969 dal governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e dall’Organizzazione internazionale dello zucchero, con gli emendamenti che risultino necessari per il buon funzionamento del presente Accordo.

4. Se la sede dell’Organizzazione è trasferita in un Paese Membro dell’Organizzazione, tale Paese stipulerà al più presto un accordo con quest’ultima, che dovrà essere approvato dal Consiglio, riguardante lo statuto, i privilegi e le immunità dell’Organizzazione, del direttore esecutivo, del personale e degli esperti nonché dei rappresentanti dei Paesi membri che si trovano in questo Paese per l’esercizio delle loro funzioni.

5. Qualora, in virtù dell’accordo di cui al paragrafo 4 del presente articolo, si applichino altre disposizioni fiscali e in attesa della conclusione di tale accordo, il nuovo membro ospitante è tenuto a:

a)
esentare da qualsiasi imposta le retribuzioni versate dall’Organizzazione ai propri dipendenti, fermo restando che tale esenzione non si applica necessariamente ai suoi cittadini; e
b)
esonerare da qualsiasi imposta il patrimonio, i redditi e altri beni dell’Organizzazione.

6. In caso di trasferimento della sede dell’Organizzazione in un Paese non membro, il Consiglio deve, prima del trasferimento, ottenere dal governo di questo Paese una conferma scritta con la quale esso s’impegna a:

a)
concludere il più presto possibile un accordo con l’Organizzazione come quello previsto al paragrafo 4 del presente articolo; e
b)
concedere, in attesa della conclusione di tale accordo, le esenzioni di cui al paragrafo 5 del presente articolo.

7. Il Consiglio si impegna a concludere, prima del trasferimento della sede, l’accordo di cui al paragrafo 4 del presente articolo con il governo del Paese nel quale l’Organizzazione trasferirà la sua sede.


  Capitolo IV: Consiglio internazionale dello zucchero

Art. 7 Composizione del Consiglio internazionale dello zucchero

1. L’autorità suprema dell’Organizzazione è il Consiglio internazionale dello zucchero, di cui fanno parte tutti i membri dell’Organizzazione.

2. Ogni Membro ha un rappresentante in seno al Consiglio e, se lo desidera, uno o più rappresentanti supplenti. Ogni Membro può inoltre aggiungere al proprio rappresentante o ai suoi supplenti uno o più consiglieri.

Art. 8 Poteri e funzioni del Consiglio

1. Il Consiglio esercita tutti i poteri ed adempie, o si adopera per adempiere, tutte le funzioni necessarie all’applicazione delle disposizioni previste dal presente Accordo e al proseguimento della liquidazione del fondo di finanziamento delle giacenze, creato in virtù dell’articolo 49 dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1977, conformemente alla delega da parte del Consiglio del predetto Accordo al Consiglio dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1984 e a quello dell’Accordo internazionale del 1987, in virtù dell’articolo 8 paragrafo 1 di quest’ultimo.

2. Il Consiglio approva con votazione speciale i regolamenti necessari per l’esecuzione delle disposizioni del presente Accordo e con esso compatibili, in particolare il regolamento interno del Consiglio e dei suoi comitati, il regolamento finanziario e lo statuto del personale dell’Organizzazione. Il Consiglio può prevedere, nel suo regolamento interno, una procedura che gli consenta di prendere decisioni su questioni specifiche, senza riunirsi.

3. Il Consiglio raccoglie e conserva la documentazione necessaria per l’adempimento delle funzioni conferitegli dal presente Accordo, e qualsiasi altra documentazione ritenuta idonea.

4. Il Consiglio pubblica una relazione annuale e qualsiasi altra informazione giudicata idonea.

Art. 9 Presidente e vicepresidente del Consiglio

1. Ogni anno il Consiglio elegge fra le delegazioni un presidente e un vicepresidente, che possono essere rieletti e non vengono retribuiti dall’Organizzazione.

2. In assenza del presidente, le funzioni connesse a tale carica sono assunte dal vicepresidente. In caso di assenza temporanea simultanea del presidente e del vicepresidente o di assenza permanente di uno dei due o di entrambi, il Consiglio può eleggere tra le delegazioni nuovi titolari di queste cariche, temporanei o permanenti a seconda dei casi.

3. Né il presidente né alcun altro membro dell’esecutivo che presiede una riunione ha diritto di voto. Essi possono tuttavia incaricare un’altra persona di esercitare i diritti di voto del Membro che rappresentano.

Art. 10 Sessioni del Consiglio

1. Di regola, il Consiglio si riunisce in sessione ordinaria ogni anno.

2. Inoltre, il Consiglio si riunisce in sessione straordinaria se decide in tal senso o su richiesta:

a)
di cinque membri;
b)
di due o più Membri che detengano, complessivamente, almeno 250 voti ai sensi dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25;
c)
o del Comitato amministrativo.

3. Le sessioni del Consiglio devono essere annunciate ai Membri con almeno 30 giorni di anticipo, salvo in caso di urgenza dove il preavviso sarà almeno di dieci giorni.

4. Le sessioni si svolgono nella sede dell’Organizzazione, salvo diversa decisione del Consiglio presa con votazione speciale. Se un Membro invita il Consiglio a riunirsi in una sede diversa dalla sede dell’Organizzazione e il Consiglio acconsente, le spese supplementari che ne derivano sono a carico di tale Paese membro.

Art. 11 Voti

1. Ai fini dell’esercizio del diritto di voto nel quadro del presente Accordo, i Membri dispongono in totale di 2000 voti ripartiti conformemente alle disposizioni dell’articolo 25.

2. Qualora i diritti di voto siano sospesi in applicazione dell’articolo 26 paragrafo 2 del presente Accordo, tali voti sono ripartiti tra gli altri Membri, proporzionalmente alle quote da essi possedute conformemente all’articolo 25. La medesima procedura viene applicata quando sono ristabiliti i diritti di voto del Membro interessato, che è allora incluso nella distribuzione.

Art. 12 Procedura di voto del Consiglio

1. Ogni Membro dispone per il voto del numero di voti che gli spettano in virtù dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25. Non è autorizzato a frazionarli.

2. Qualsiasi Membro può autorizzare, informandone per iscritto il presidente, qualsiasi altro Membro a rappresentare i suoi interessi e ad utilizzare i suoi voti nelle riunioni del Consiglio. Una copia di tale autorizzazione è sottoposta all’esame di ogni commissione per la verifica delle credenziali istituita in applicazione del regolamento interno del Consiglio.

3. Un Membro autorizzato da un altro Membro ad esprimere i voti attribuiti a quest’ultimo in virtù dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25, esercita il diritto di voto attenendosi a tale autorizzazione e in conformità delle disposizioni del paragrafo 2 del presente articolo.

Art. 13 Decisioni del Consiglio

1. Il Consiglio prende tutte le decisioni e formula tutte le raccomandazioni, in linea di massima, per assenso. Mancando quest’ultimo, tutte le decisioni e raccomandazioni sono adottate per votazione a maggioranza semplice, sempre che il presente Accordo non prescriva una votazione speciale.

2. Nel calcolo del numero dei voti necessari per l’adozione di qualsiasi decisione del Consiglio non si tiene conto dei voti dei Membri astenuti e detti Membri non sono considerati «votanti» ai sensi dell’articolo 2, definizioni 4 o 5 a seconda dei casi. Se un Membro fa riferimento alle disposizioni dell’articolo 12 paragrafo 2 ed i suoi voti sono espressi in una riunione del Consiglio, esso è considerato presente e votante ai fini del paragrafo 1 del presente articolo.

3. Tutte le decisioni adottate dal Consiglio in virtù del presente Accordo sono vincolanti per i Membri.

Art. 14 Cooperazione con altre organizzazioni

1. Il Consiglio prende tutte le disposizioni che ritiene opportune per la consultazione o la collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite ed i suoi organi, in particolare la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, con le altre istituzioni specializzate delle Nazioni Unite e, all’occorrenza, con le organizzazioni intergovernative.

2. In considerazione del particolare ruolo conferito alla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo nell’ambito del commercio internazionale dei prodotti di base, il Consiglio informa all’occorrenza questo organismo sulle sue attività ed i suoi programmi di lavoro.

3. Il Consiglio può altresì adottare tutte le disposizioni necessarie per avere positivi contatti con le organizzazioni internazionali dei produttori, dei commercianti e dei fabbricanti di zucchero.

Art. 15 Relazioni con il Fondo comune per i prodotti di base

1. L’Organizzazione utilizza nel migliore dei modi i meccanismi del Fondo comune per i prodotti di base.

2. Per quanto concerne la realizzazione di qualsiasi progetto in applicazione del paragrafo 1 del presente articolo, l’Organizzazione non svolge il ruolo di agente esecutivo e non assume alcun impegno finanziario a titolo di garanzie prestate dai Membri o da altre entità. L’appartenenza all’Organizzazione non comporta alcuna responsabilità per i Membri a seguito dei prestiti contratti o concessi da qualsiasi Membro o altra entità nell’ambito di tali progetti.

Art. 16 Ammissione di osservatori

1. Il Consiglio può invitare qualsiasi Stato Membro ad assistere alle sue riunioni in qualità d’osservatore.

2. Il Consiglio può altresì invitare alle sue riunioni qualsiasi organizzazione di cui all’articolo 14 paragrafo 1 in qualità di osservatore.

Art. 17 Numero legale per le riunioni del Consiglio

Il numero legale richiesto per le riunioni del Consiglio è costituito dalla presenza di più dei due terzi dei Membri, purché i membri presenti detengano almeno i due terzi del totale dei voti di tutti i Membri ai sensi dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25. Se il giorno fissato per l’apertura di una sessione del Consiglio non si raggiunge il numero legale o se, nel corso di una sessione del Consiglio, non si raggiunge il numero legale in tre riunioni consecutive, il Consiglio è convocato sette giorni dopo; a quella data e per il resto della sessione, il numero legale è costituito dalla presenza di più della metà dei Membri, purché i Membri presenti rappresentino più della metà del totale dei voti di tutti i Membri ai sensi dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25. Ogni Membro rappresentato giusta l’articolo 12 paragrafo 2 è considerato come presente.


  Capitolo V: Comitato amministrativo

Art. 18 Composizione del Comitato amministrativo

1. Il Comitato amministrativo si compone di 18 Membri. Dieci di essi sono in linea di principio i Membri che versano ogni anno i contributi finanziari più importanti, mentre otto Membri sono eletti fra gli altri Membri del Consiglio.

2. Se uno o più dei dieci Membri che ogni anno versano i contributi finanziari più importanti non desiderano essere nominati automaticamente in seno al Comitato amministrativo, si porrà rimedio a questa lacuna nominando altri importanti contribuenti che accettano di far parte del Comitato. Quando questi dieci Membri del Comitato amministrativo sono stati nominati, gli altri otto Membri del Comitato sono eletti tra gli altri Membri del Consiglio.

3. L’elezione degli otto Membri supplementari ha luogo ogni anno sulla base dei voti indicati all’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25. I Membri nominati in seno al Comitato amministrativo secondo le disposizioni dei paragrafi 1 o 2 del presente articolo non prendono parte a questa elezione.

4. Nessun Membro può far parte del Comitato amministrativo se non ha versato completamente i suoi contributi conformemente all’articolo 26.

5. Ogni Membro del Comitato amministrativo nomina un rappresentante e può parimenti nominare uno o più supplenti e consiglieri. Inoltre, tutti i Membri del Consiglio possono assistere alle riunioni del Comitato in qualità d’osservatori ed essere invitati a prendere la parola.

6. Il Comitato amministrativo elegge ogni anno il suo presidente e vicepresidente. Il presidente non ha diritto di voto e può essere rieletto. In assenza del presidente, le sue funzioni sono esercitate dal vicepresidente.

7. Il Comitato amministrativo si riunisce di regola tre volte all’anno.

8. Il Comitato amministrativo si riunisce nella sede dell’Organizzazione, sempre che non decida altrimenti. Se un Membro invita il Comitato a riunirsi in una sede diversa dalla sede dell’Organizzazione e il Comitato acconsente a tale invito, le spese supplementari che ne derivano sono a carico di questo Membro.

Art. 19 Elezione in seno al Comitato amministrativo

1. I Membri scelti tra i Membri che ogni anno versano i contributi finanziari più importanti sono, conformemente alla procedura di cui all’articolo 18 paragrafi 1 o 2, nominati in seno al Comitato amministrativo.

2. L’elezione degli otto Membri supplementari del Comitato amministrativo si svolge in seno al Consiglio. Ogni Membro eleggibile conformemente alle disposizioni dell’articolo 18 paragrafi 1, 2 e 3 esprime tutti i voti di cui ha diritto in virtù dell’articolo 11 e giusta le disposizioni dell’articolo 25 in favore di un unico candidato. Ogni Membro può esprimere in favore di un altro candidato i voti che è autorizzato ad utilizzare a norma dell’articolo 12 paragrafo 2. Gli otto candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti sono eletti.

3. In caso di sospensione del diritto di voto a carico di un Membro del Comitato amministrativo in virtù di una delle disposizioni pertinenti del presente Accordo, i Membri che hanno votato a suo favore o che gli hanno attribuito i loro voti conformemente al presente articolo possono, durante il periodo di sospensione, attribuire i loro voti a qualsiasi altro Membro del Comitato.

4. Se un Membro, che è stato nominato nel Comitato conformemente alle disposizioni dell’articolo 18 paragrafo 1 o 2, cessa di essere Membro dell’Organizzazione, è sostituito dal successivo contribuente più importante che accetta di far parte del Comitato e, se necessario, una votazione ha luogo per eleggere un membro supplementare del Comitato. Se un Membro eletto in seno al Comitato cessa di essere Membro dell’Organizzazione, si procede ad un’elezione per sostituirlo. Ogni Membro, che abbia votato per il Membro che ha cessato di far parte dell’Organizzazione o che gli ha abbia attribuito i propri voti, e che non voti a favore del Membro eletto al posto vacante in seno al Comitato, può attribuire i propri voti a un altro membro del Comitato.

5. In casi speciali e previa consultazione del membro del Comitato amministrativo a favore del quale ha votato o al quale ha attribuito i propri voti conformemente alle disposizioni del presente articolo, un Membro può ritirare i propri voti a suo favore per il resto dell’anno. Egli può attribuirli ad un altro Membro del Comitato amministrativo, al quale non può però ritirarli durante il resto dell’anno. Il Membro del Comitato amministrativo al quale sono stati ritirati i voti conserva il proprio seggio nel Comitato per il resto dell’anno. Qualsiasi provvedimento preso in applicazione delle disposizioni del presente paragrafo è valido dopo che il presidente del Comitato amministrativo ne è stato informato per iscritto.

Art. 20 Delega dei poteri del Consiglio al Comitato amministrativo

1. Il Consiglio può, con votazione speciale, delegare al Comitato amministrativo l’esercizio di tutti o di parte dei suoi poteri, ad eccezione dei seguenti:

a)
scelta della sede dell’Organizzazione conformemente all’articolo 3 paragrafo 2;
b)
nomina del Direttore esecutivo e degli altri funzionari a norma dell’articolo 23;
c)
approvazione del bilancio amministrativo e fissazione dei contributi a norma dell’articolo 25;
d)
richiesta del segretario generale della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo di convocare una conferenza di negoziazione conformemente all’articolo 35 paragrafo 2;
e)
raccomandazione di un emendamento conformemente all’articolo 44;
f)
proroga o termine del presente Accordo in virtù dell’articolo 45.

2. Il Consiglio può revocare in qualsiasi momento la delega dei poteri al Comitato amministrativo.

Art. 21 Procedura di voto e decisioni del Comitato amministrativo

1. Ogni Membro del Comitato amministrativo dispone, per la votazione, del numero di voti attribuitigli a norma dell’articolo 19; non è autorizzato a frazionarli.

2. Le decisioni prese dal Comitato amministrativo richiedono la stessa maggioranza che richiederebbero le decisioni prese dal Consiglio e devono essere comunicate al Consiglio.

3. Qualsiasi Membro ha il diritto di appellarsi al Consiglio, alle condizioni da quest’ultimo definite nel regolamento interno, contro qualsiasi decisione del Comitato amministrativo.

Art. 22 Numero legale per le riunioni del Comitato amministrativo

Il numero legale per le riunioni del Comitato amministrativo è costituito dalla presenza di più della metà dei membri del Comitato, purché i Membri presenti rappresentino almeno i due terzi del totale dei voti di tutti i membri del Comitato.


  Capitolo VI: Direttore esecutivo e personale

Art. 23 Direttore esecutivo e personale

1. Il Consiglio nomina il Direttore esecutivo con votazione speciale e ne fissa le condizioni d’assunzione.

2. Il Direttore esecutivo è il più alto funzionario dell’Organizzazione; egli è responsabile dell’adempimento dei compiti che gli spettano ai fini dell’applicazione del presente Accordo.

3. Il Consiglio, previa consultazione del Direttore esecutivo, nomina con votazione speciale gli altri alti funzionari e ne fissa le condizioni d’assunzione.

4. Il Direttore esecutivo nomina gli altri Membri del personale conformemente ai regolamenti e alle decisioni del Consiglio.

5. Il Consiglio, conformemente alle disposizioni dell’articolo 8, adotta i regolamenti che disciplinano le condizioni d’impiego, i diritti, gli obblighi e i compiti fondamentali di tutti i Membri della segreteria.

6. Il Direttore esecutivo e il personale non devono avere interessi finanziari nell’industria o nel commercio dello zucchero.

7. Nello svolgimento dei compiti loro assegnati in virtù del presente Accordo, il Direttore esecutivo e i Membri del personale non possono sollecitare né ricevere istruzioni da alcun membro o da alcuna autorità esterna all’Organizzazione. Essi si astengono da ogni atto incompatibile con il loro statuto di funzionari internazionali responsabili unicamente verso l’Organizzazione. I Membri sono tenuti a rispettare il carattere esclusivamente internazionale delle funzioni del Direttore esecutivo e del personale e non devono cercare di influenzarli nello svolgimento dei loro compiti.


  Capitolo VII: Finanze

Art. 24 Spese

1. Le spese delle delegazioni in seno al Consiglio, al Comitato amministrativo o ai comitati del Consiglio o del Comitato amministrativo sono a carico dei Membri interessati.

2. Per la copertura delle spese necessarie all’applicazione del presente Accordo, i Membri versano un contributo annuo come stabilito all’articolo 25. Tuttavia, se un Membro richiede servizi speciali, il Consiglio può imporgli di pagarli.

3. Una contabilità appropriata è tenuta per l’amministrazione del presente Accordo.

Art. 25 Adozione del bilancio amministrativo e contributi dei Membri

1. Ai fini del presente articolo, ai Membri sono attribuiti 2000 voti.

2.
a) Ciascun Membro detiene il numero di voti specificati nell’allegato, come indicato nel paragrafo d) più sotto.
b)
Ciascun Membro detiene almeno 6 voti.
c)
Non sono ammesse le frazioni di voto. Le cifre possono essere arrotondate nel corso dei calcoli e per controllare che il numero totale dei voti sia ripartito.
d)
I voti indicati nell’allegato, che non sono attribuiti al momento dell’entrata in vigore del presente Accordo, verranno ripartiti tra i Membri che detengono più di sei voti, come indicato nell’allegato. I voti non attribuiti sono ripartiti secondo il rapporto esistente tra il numero dei loro voti indicati nell’allegato e il numero totale di voti di tutti i Membri che detengono più di sei voti.

3. I voti sono esaminati ogni anno secondo la procedura indicata di seguito:

a)
Ogni anno, compreso quello dell’entrata in vigore del presente Accordo, al momento della pubblicazione dell’Annuario dello zucchero da parte dell’Organizzazione internazionale dello zucchero, è calcolata una base composita di tonnellaggio per ciascun membro, la quale comprende:
35 per cento delle esportazioni di questo Membro sul mercato libero;
più 15 per cento delle esportazioni complessive di questo Membro in virtù di Accordi speciali;
più 35 per cento delle importazioni di questo membro provenienti dal mercato libero;
più 15 per cento delle importazioni complessive di questo Membro in virtù di Accordi speciali.
I dati utilizzati per calcolare la base composita di tonnellaggio di ciascun Membro sono, per ogni categoria summenzionata, la media di questa categoria riferita ai tre anni più forti dell’ultimo quadriennio considerato dall’edizione più recente dell’Annuario dello zucchero dell’Organizzazione. La parte di ciascun Membro nel totale delle basi composite di tonnellaggio di tutti i Membri è calcolata dal Direttore esecutivo. Tutti i dati menzionati più sopra sono comunicati ai Membri al momento in cui si effettuano i calcoli.
b)
Per il secondo anno dall’entrata in vigore del presente Accordo e per gli anni successivi, i voti di ciascun Membro sono attribuiti in funzione dell’evoluzione della sua parte nel totale delle basi composite di tonnellaggio di tutti i Membri, rispetto all’anno precedente.
c)
I Membri che detengono 6 voti beneficiano di un adeguamento verso l’alto in virtù delle disposizioni del paragrafo b) più sopra, unicamente se la loro parte nel totale delle basi composite di tonnellaggio di tutti i membri supera lo 0,3 per cento.

4. In caso di adesione di un Membro o di Membri dopo l’entrata in vigore del presente Accordo, i voti di questo Membro o di questi Membri sono determinati conformemente all’allegato adeguato in funzione dei paragrafi 2 e 3 qui sopra. Se detto Membro o detti Membri non figurano nell’allegato del presente Accordo, il Consiglio decide il numero di voti che saranno attribuiti. Dopo l’accettazione, da parte del Membro o dei Membri in questione che non figurano nell’allegato, del numero di voti attribuiti dal Consiglio, i voti dei membri esistenti sono ricalcolati in modo che il totale dei voti sia ancora 2000.

5. Nel caso in cui uno o più Membri si ritirino, i voti di questo o questi Membri sono ripartiti tra i Membri rimasti proporzionalmente alla loro parte nel totale dei voti, in modo che quest’ultimo sia ancora 2000.

6. Accordi transitori:

a)
Le disposizioni seguenti si applicano solo ai Membri dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1987 al 31 dicembre 1992 e sono limitate ai primi due anni civili che seguono l’entrata in vigore del presente Accordo (vale a dire sino al 31 dicembre 1994).
b)
Il numero totale di voti attribuiti a ciascun Membro nel 1993 non deve superare il numero di voti detenuti da questo Membro nel 1992 in virtù dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1987, moltiplicato per 1,33 e, nel 1994, il numero di voti detenuti da questo Membro nel 1992 in virtù dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1987, moltiplicato per 1,66.
c)
Per stabilire l’importo del contributo per voto, i voti non attribuiti in applicazione del paragrafo 6b) più sopra non sono ripartiti tra gli altri Membri. Di conseguenza, il contributo per voto è determinato in funzione del totale diminuito di questi voti.

7. Le disposizioni dell’articolo 26 paragrafo 2, concernenti la sospensione dei diritti di voto in caso di non esecuzione degli obblighi, non sono applicabili al presente articolo.

8. Nella seconda metà di ogni anno, il Consiglio adotta il bilancio amministrativo dell’Organizzazione per l’esercizio successivo e stabilisce l’ammontare del contributo dovuto dai Membri per ogni voto per finanziare tale bilancio, dopo aver tenuto conto nel corso dei primi due anni delle disposizioni del paragrafo 6 del presente articolo.

9. Il contributo di ogni Membro al bilancio amministrativo è calcolato moltiplicando il contributo per voto per il numero di voti detenuto da tale Membro ai sensi del presente articolo, ossia:

a)
per coloro che sono Membri al momento dell’adozione definitiva del bilancio amministrativo, il numero di voti da essi detenuto a quel momento;
b)
per coloro che diventano Membri dopo l’adozione del bilancio amministrativo, il numero di voti ad essi attribuito al momento della loro adesione, adattato proporzionalmente al rimanente periodo di applicazione del bilancio o dei bilanci. I contributi stabiliti per gli altri Membri restano invariati.

10. Se il presente Accordo entra in vigore più di otto mesi prima dell’inizio del primo anno completo, il Consiglio adotta, nel corso della sua prima sessione, un bilancio amministrativo per il periodo che va fino all’inizio di questo primo anno completo. Negli altri casi il primo bilancio amministrativo copre sia il periodo iniziale che il primo anno completo.

11. Il Consiglio può prendere, con votazione speciale, i provvedimenti che ritiene opportuni per attenuare gli effetti che un’eventuale partecipazione limitata al presente Accordo al momento dell’adozione del bilancio di gestione per il primo esercizio del presente Accordo o una diminuzione rilevante dei partecipanti all’Organizzazione potrebbero avere sui contributi dei membri.

Art. 26 Versamento dei contributi

1. I membri versano i loro contributi al bilancio amministrativo di ogni esercizio, conformemente alle rispettive procedure costituzionali. I contributi al bilancio amministrativo di ciascun esercizio sono pagabili in valuta liberamente convertibile e sono esigibili il primo giorno dell’esercizio; i contributi dei membri relativi all’esercizio nel corso del quale essi entrano a far parte dell’Organizzazione sono esigibili alla data di adesione.

2. Se, allo scadere di quattro mesi a decorrere dalla data alla quale il suo contributo è esigibile conformemente al paragrafo 1 del presente articolo, un Membro non ha versato per intero il proprio contributo al bilancio di gestione, il Direttore esecutivo gli chiede di effettuare il pagamento il più presto possibile. Se, allo scadere di due mesi dalla richiesta del Direttore esecutivo, il Membro non ha ancora versato il proprio contributo, i suoi diritti di voto in seno al Consiglio e al Comitato esecutivo sono sospesi fino al versamento integrale del contributo.

3. Il Consiglio può decidere, con votazione speciale, che un Membro che non ha pagato il suo contributo da due anni sia privato dei diritti riconosciuti ai Membri e cessi di essere considerato ai fini del bilancio. Questo Membro sarà sempre tenuto a versare il proprio contributo e a far fronte a qualsiasi altro obbligo finanziario che gli incombe in virtù del presente Accordo. Quando procede al pagamento degli arretrati, i suoi diritti vengono ripristinati. I versamenti tardivi effettuati dai membri sono dedotti anzitutto dai loro arretrati e non dai contributi correnti.

Art. 27 Verifica e pubblicazione dei conti

Il più presto possibile dopo la fine di ciascun esercizio, i conti finanziari dell’Organizzazione per tale esercizio, certificati da un controllore indipendente, sono presentati al Consiglio per essere approvati e pubblicati.


  Capitolo VIII: Impegno generale dei membri

Art. 28 Impegno dei Membri

I Membri si impegnano a prendere i provvedimenti necessari per poter adempiere gli obblighi imposti dal presente Accordo e a cooperare pienamente per raggiungere i suoi obiettivi.

Art. 29 Condizioni di lavoro

I Membri si adoperano affinché l’industria zuccheriera dei rispettivi Paesi offra buone condizioni di lavoro e, per quanto possibile, si sforzano di migliorare il tenore di vita dei lavoratori agricoli e industriali nei vari settori della produzione di zucchero, nonché dei coltivatori di canna da zucchero e di barbabietola da zucchero.

Art. 30 Aspetti ecologici

I Membri tengono debitamente conto degli aspetti ecologici a tutti gli stadi della produzione di zucchero.

Art. 31 Obblighi finanziari dei Membri

Gli obblighi finanziari di ogni Membro nei confronti dell’Organizzazione e degli altri Membri riguardano unicamente i contributi ai bilanci amministrativi adottati dal Consiglio nell’ambito del presente Accordo.


  Capitolo IX: Informazione e studi

Art. 32 Informazione e studi

1. L’Organizzazione funge da centro per la raccolta e la pubblicazione di dati statistici e di studi su produzione, prezzi, esportazioni ed importazioni, consumo e scorte di zucchero (sia greggio che raffinato) e di altri edulcoranti, nonché sulle imposte gravanti lo zucchero e gli altri edulcoranti su scala mondiale.

2. I Membri si impegnano a fornire all’Organizzazione, entro i termini eventualmente fissati dal regolamento interno, tutti i dati statistici e le informazioni disponibili che, ai sensi di tale regolamento, sono necessari per svolgere le funzioni attribuite dal presente Accordo. All’occorrenza, l’Organizzazione utilizza le informazioni pertinenti che può ottenere da altre fonti. L’Organizzazione non pubblica alcuna informazione che consenta di identificare le operazioni di privati o di imprese che producono, lavorano e commercializzano lo zucchero.

Art. 33 Situazione del mercato, consumo e statistiche

1. Il Consiglio istituisce un Comitato della situazione del mercato dello zucchero, del consumo e delle statistiche, composto di tutti i Membri e presieduto dal Direttore esecutivo.

2. Il Comitato esamina costantemente i problemi che riguardano l’economia mondiale dello zucchero e degli altri edulcoranti e comunica le sue conclusioni ai membri. A tal fine, si riunisce di regola due volte all’anno. Il Comitato tiene conto in tale esame delle informazioni pertinenti raccolte dall’Organizzazione conformemente all’articolo 32.

3. Il Comitato è incaricato dei compiti seguenti:

a)
elaborazione di statistiche sullo zucchero e analisi statistica della produzione, del consumo, delle scorte, del commercio internazionale e del prezzo dello zucchero;
b)
analisi dell’andamento del mercato e dei fattori che incidono su di esso, con particolare riferimento alla partecipazione dei Paesi in via di sviluppo al commercio mondiale;
c)
analisi della domanda di zucchero e degli effetti che l’impiego di prodotti di sostituzione naturali o artificiali, sotto qualunque forma, ha sul consumo e sul commercio mondiale di zucchero;
d)
studio di altri problemi approvati dal Consiglio.

4. Il Consiglio esamina ogni anno un progetto relativo ad un programma di lavoro, accompagnato da valutazioni concernenti le risorse necessarie e stabilito dal Direttore esecutivo.


  Capitolo X: Ricerca e sviluppo

Art. 34 Ricerca e sviluppo

Per raggiungere gli obiettivi enunciati all’articolo 1, il Consiglio può fornire la necessaria assistenza sia per la ricerca nell’ambito dell’economia zuccheriera che per la diffusione di risultati ottenuti in questo settore. A tal fine, il Consiglio può cooperare con organizzazioni internazionali e con organismi di ricerca, a condizione che non debba assumere alcun obbligo finanziario supplementare.


  Capitolo XI: Preparazione di un nuovo accordo

Art. 35 Preparativi per un nuovo accordo

1. Il Consiglio può studiare la possibilità di negoziare un nuovo accordo internazionale sullo zucchero, compreso un eventuale accordo che contenga disposizioni economiche, riferire in merito ai Membri ed elaborare le raccomandazioni che ritiene opportune.

2. Il Consiglio può, quando lo ritiene opportuno, invitare il Segretario generale della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo a riunire una conferenza di negoziazione.


  Capitolo XII: Disposizioni finali

Art. 36 Depositario

Il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite è designato depositario del presente Accordo.

Art. 37 Firma

Il presente Accordo sarà aperto alla firma dei governi invitati alla Conferenza sullo zucchero del 1992 delle Nazioni Unite, dal 1° maggio al 31 dicembre 1992, presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Art. 38 Ratifica, accettazione e approvazione

1. Il presente Accordo è soggetto a ratifica, accettazione o approvazione da parte dei governi firmatari, conformemente alle rispettive procedure costituzionali.

2. Gli strumenti di ratifica, di accettazione e di approvazione saranno depositati al più tardi il 31 dicembre 1992 presso il depositario. Il Consiglio può tuttavia concedere una proroga ai governi firmatari che non abbiano potuto depositare i propri strumenti entro tale data.

Art. 39 Notifica di applicazione a titolo provvisorio

1. Un governo firmatario che intende ratificare, accettare o approvare il presente Accordo, oppure un governo per il quale il Consiglio ha fissato delle condizioni di adesione, ma non è stato in grado di depositare il proprio strumento, può, in qualsiasi momento, notificare al depositario che applicherà il presente Accordo a titolo provvisorio al momento della sua entrata in vigore come previsto dall’articolo 40 oppure, se è già in vigore, ad una data determinata.

2. Un governo che abbia notificato, ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo, che applicherà il presente Accordo al momento della sua entrata in vigore o, se è già in vigore, ad una data determinata, diventa da quel momento Membro provvisorio, fino a quando non abbia depositato il proprio strumento di ratifica, di accettazione, d’approvazione o d’adesione, diventando in tal modo Membro.

Art. 40 Entrata in vigore

1. Il presente Accordo entrerà definitivamente in vigore il 1° gennaio 1993, o ad un’altra data, se a tale data i governi, che detengono il 60 per cento dei voti conformemente alla ripartizione indicata nell’allegato del presente Accordo, hanno depositato i propri strumenti di ratifica, accettazione approvazione o adesione.

2. Se non sarà entrato in vigore il 1° gennaio 1993 conformemente al paragrafo 1 del presente articolo, il presente Accordo entrerà in vigore a titolo provvisorio, sempre che a tale data siano stati depositati gli strumenti di ratifica, di accettazione o approvazione, o le notifiche di applicazione provvisoria a nome di governi che soddisfino le condizioni in materia di percentuale indicate al paragrafo 1 del presente articolo.

3. Se il 1° gennaio 1993 non saranno raggiunte le percentuali richieste per l’entrata in vigore del presente Accordo, conformemente al paragrafo 1 o al paragrafo 2 del presente articolo, il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite inviterà i governi, che hanno depositato il loro strumento di ratifica, d’accettazione o d’approvazione o una notifica di applicazione provvisoria, a decidere se il presente Accordo entrerà in vigore tra loro, in via definitiva o provvisoria, integralmente o in parte, alla data che essi fisseranno. Se l’Accordo è entrato in vigore a titolo provvisorio in conformità delle disposizioni del presente paragrafo, esso entrerà in vigore successivamente in via definitiva quando saranno adempiute le condizioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo, senza che sia necessaria un’ulteriore decisione.

4. Per ogni governo che abbia depositato uno strumento di ratifica, accettazione, approvazione o adesione, o una notifica di applicazione provvisoria dopo l’entrata in vigore del presente Accordo, conformemente ai paragrafi 1, 2 e 3 del presente articolo, lo strumento sarà valido alla data del deposito e la notifica di applicazione provvisoria secondo le disposizioni dell’articolo 39 paragrafo 1.

Art. 41 Adesione

I governi di tutti gli Stati possono aderire al presente Accordo alle condizioni stabilite dal Consiglio. Con la sua adesione, uno Stato viene iscritto nell’allegato del presente Accordo, con l’indicazione del numero dei voti di cui dispone sulla base delle sue condizioni d’adesione. L’adesione avviene mediante il deposito di uno strumento d’adesione presso il depositario. Gli strumenti di adesione devono attestare che il governo accetta tutte le condizioni stabilite dal Consiglio.

Art. 42 Recesso

1. Qualsiasi Membro può recedere in ogni momento dal presente Accordo dopo la sua entrata in vigore, mediante notifica scritta al depositario. Questo Membro è tenuto ad informare contemporaneamente, per scritto, il Consiglio della decisione presa.

2. Il recesso di cui al presente articolo è valido 30 giorni dopo il ricevimento della notifica da parte del depositario.

Art. 43 Liquidazione dei conti

1. Il Consiglio procede, secondo le condizioni che giudica eque, alla liquidazione dei conti di un Membro che si è ritirato dal presente Accordo o che, in altro modo, ha cessato di essere parte al presente Accordo. L’Organizzazione conserva le somme già versate da tale Membro. Quest’ultimo è tenuto a corrispondere le somme dovute all’Organizzazione.

2. Alla fine del presente Accordo, un Membro che si trovi nella condizione di cui al paragrafo 1 del presente articolo non ha diritto ad alcuna parte del ricavo della liquidazione, né degli altri averi dell’Organizzazione. Egli non può essere nemmeno chiamato a coprire alcuna parte del disavanzo eventuale dell’Organizzazione.

Art. 44 Emendamento

1. Il Consiglio può, con votazione speciale, raccomandare ai Membri un emendamento al presente Accordo. Può fissare la data a partire dalla quale ogni Membro notificherà al depositario l’accettazione dell’emendamento. Quest’ultimo avrà validità 100 giorni dopo che il depositario ha ricevuto le notifiche di accettazione da Membri che detengono almeno i due terzi del totale di voti di tutti i Membri ai sensi dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25 o ad una data successiva fissata dal Consiglio mediante votazione speciale. Il Consiglio può fissare un termine entro il quale ciascun Membro è tenuto a notificare al depositario l’accettazione dell’emendamento; qualora non sia entrato in vigore entro tale data, l’emendamento è considerato ritirato. Il Consiglio fornisce al depositario le informazioni necessarie per stabilire se le notifiche d’accettazione ricevute sono sufficienti affinché l’emendamento abbia validità.

2. Un Membro, che abbia notificato l’accettazione di un emendamento alla data in cui esso è valevole, cessa a contare da tale data di essere Parte al presente Accordo, sempre che tale Membro provi al Consiglio di non aver potuto far accettare l’emendamento in tempo utile a causa di difficoltà incontrate nell’espletamento delle proprie procedure costituzionali e il Consiglio decida di prorogare il termine d’accettazione per tale Membro. Per quest’ultimo, l’emendamento non è vincolante fino a quando esso non ha notificato la sua accettazione.

Art. 45 Durata, proroga e risoluzione

1. Il presente Accordo resterà in vigore fino al 31 dicembre 1995, sempre che non sia prorogato giusta il paragrafo 2 del presente articolo o non vi si ponga fine prima conformemente al paragrafo 3 del presente articolo.

2. Il Consiglio può, con votazione speciale, prorogare il presente Accordo oltre il 31 dicembre 1995, per periodi successivi non superiori a due anni.1 I Membri che non accettino la proroga decisa ne informano il Consiglio per scritto e cessano di essere parte al presente Accordo a contare dall’inizio del periodo di proroga.

3. Il Consiglio può in qualsiasi momento, con votazione speciale, decidere di porre fine al presente Accordo alla data e alle condizioni da esso decise.

4. Alla fine del presente Accordo, l’Organizzazione continua ad esistere per il periodo necessario alla sua liquidazione; essa esercita i poteri e le funzioni necessari a tale fine.

5. Il Consiglio notifica al depositario qualsiasi decisione presa giusta il paragrafo 2 o 3 del presente articolo.


1 Questo Acc. è stato prorogato dalle Ris. del Consiglio internazionale dello zucchero del 1° dic. 1995 fino al 31 dic. 1997 (RU 1996 1116), del 29 mag. 1997 fino al 31 dic. 1999 (RU 1997 2450), del 27 mag. 1999 fino al 31 dic. 2001 (RU 1999 2513), del 30 mag. 2001 fino al 31 dic. 2003 (RU 2001 2746), del 29 mag. 2003 fino al 31 dic. 2005 (RU 2003 1451), del 26 mag. 2005 fino al 31 dic. 2007 (RU 2005 2643), del 31 mag. 2007 fino al 31 dic. 2009 (RU 2007 3625), del 28 mag. 2009 fino al 31 dic. 2011 (RU 2009 3435), del 2 giu. 2011 fino al 31 dic. 2013 (RU 2013 197), del 6 giu. 2013 fino al 31 dic. 2015 (RU 2013 2105), del 25 giu. 2015 fino al 31 dic. 2017 (RU 2015 2643), del 1° dic. 2017 fino al 31 dic. 2019 (RU 2017 7767) e del 19 lug. 2019 fino al 31 dic. 2021 (RU 2019 2625).

Art. 46 Misure transitorie

1. Qualora, in conformità dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 19871, le conseguenze derivanti da qualsiasi misura presa, da prendere o omessa si ripercuotano, ai fini del funzionamento del predetto Accordo, in un anno successivo, esse avranno lo stesso effetto, nell’ambito del presente Accordo, come se al riguardo vigessero ancora le disposizioni dell’Accordo del 1987.

2. Il bilancio amministrativo dell’Organizzazione per il 1993 sarà approvato provvisoriamente dal Consiglio dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1987 nel corso della sua ultima sessione ordinaria del 1992, con riserva di approvazione definitiva da parte del Consiglio del presente Accordo nel corso della sua prima sessione del 1993.

In fede di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati, hanno apposto la propria firma sul presente Accordo alle date indicate.

Fatto a Ginevra, il venti marzo millenovecentonovantadue.

I testi del presente Accordo in inglese, arabo, cinese, spagnolo, francese e russo fanno tutti egualmente fede.

(Seguono le firme)


1 [RU 1991 454]


  Allegato

  Attribuzione dei voti ai sensi dell’articolo 25

Algeria

38

Guayana

6

Argentina

22

Honduras*

6

Australia

117

India

38

Austria

14

Indonesia

18

Barbados

6

Madagascar

6

Belize

6

Malawi

6

Bielorussia

11

Marocco

14

Bolivia

6

Mauritius

15

Brasile

94

Messico

49

Bulgaria

18

Nicaragua

6

Camerun

6

Norvegia

19

Colombia

18

Panama1)

6

Unione europea

332

Papuasia Nuova Guinea*

6

Congo*

6

Perù

9

Costa d’Avorio

6

Repubblica di Corea

59

Costa Rica*

6

Repubblica dominicana

23

Cuba

151

Romania

18

Ecuador

6

Stati Uniti

178

Eswatini

13

Sudafrica

46

Egitto

37

Svezia

15

El Salvador

6

Svizzera

18

Federazione russa

135

Eswatini

13

Figi

12

Tailandia

85

Filippine

12

Tanzania

6

Finlandia

16

Turchia

21

Ghana

6

Uganda

6

Giamaica

6

Ungheria

9

Giappone

176

Uruguay

6

Guatemala

16

Zimbabwe

8

Totale

2000

* Non partecipa alla Conferenza sullo zucchero 1992 delle Nazioni Unite, ma è incluso nella sua qualità di Membro dell’Organizzazione internazionale dello zucchero creata in virtù dell’Acc. internazionale sullo zucchero del 1987.


  Campo d’applicazione il 5 ottobre 20162 

Stati partecipanti

Ratifica

Adesione (A)

Entrata in vigore

Argentina

  9 luglio

2009

  9 luglio

2009

Australia

24 dicembre

1992

10 dicembre

1996

Barbados

27 marzo

2007 A

27 marzo

2007

Belarus

27 settembre

1993 A

10 dicembre

1996

Belize

24 gennaio

1994 A

10 dicembre

1996

Brasile

10 dicembre

1996

10 dicembre

1996

Camerun

20 febbraio

2006 A

20 febbraio

2006

Ciad

11 dicembre

2007 A

11 dicembre

2007

Colombia

13 dicembre

1996

13 dicembre

1996

Congo (Brazzaville)

26 aprile

2007 A

26 aprile

2007

Corea (Sud)

15 aprile

1993

10 dicembre

1996

Costa Rica

11 ottobre

1996 A

10 dicembre

1996

Côte d’Ivoire

23 marzo

1993 A

10 dicembre

1996

Croazia

  3 marzo

2008 A

  3 marzo

2008

Cuba

14 ottobre

1994

10 dicembre

1996

Dominicana, Repubblica

19 marzo

1998

19 marzo

1998

Ecuador

29 dicembre

1993 A

10 dicembre

1996

Egitto

20 ottobre

1998 A

20 ottobre

1998

Emirati Arabi Uniti

11 maggio

2007 A

11 maggio

2007

Eswatini

23 dicembre

1992

10 dicembre

1996

Etiopia

  8 agosto

2002 A

  8 agosto

2002

Figi

21 dicembre

1992

10 dicembre

1996

Filippine

14 novembre

1996 A

10 dicembre

1996

Ghana

28 agosto

2008 A

28 agosto

2008

Giamaica

23 marzo

1993

10 dicembre

1996

Guatemala

31 maggio

2006

31 maggio

2006

Guyana

24 dicembre

1992

10 dicembre

1996

Honduras

27 ottobre

1998 A

27 ottobre

1998

India

20 gennaio

1993

10 dicembre

1996

Indonesia

12 maggio

2011 A

12 maggio

2011

Iran

29 aprile

2002 A

29 aprile

2002

Kenya

  6 novembre

1995 A

10 dicembre

1996

Lettonia

  7 luglio

1994 A

10 dicembre

1996

Madagascar

29 aprile

2014 A

29 aprile

2014

Malawi

13 settembre

1993 A

10 dicembre

1996

Marocco

  8 aprile

2009 A

  8 aprile

2009

Maurizio

18 dicembre

1992

10 dicembre

1996

Messico

16 giugno

1997 A

16 giugno

1997

Moldova

  9 giugno

1998 A

  9 giugno

1998

Mozambico

18 gennaio

2005 A

18 gennaio

2005

Nicaragua

29 gennaio

2010 A

29 gennaio

2010

Nigeria

19 ottobre

1999 A

19 ottobre

1999

Pakistan

22 gennaio

2002 A

22 gennaio

2002

Paraguay

19 settembre

2005 A

19 settembre

2005

Romania

10 dicembre

1999 A

10 dicembre

1999

Russia

  7 gennaio

2003 A

  7 gennaio

2003

Serbia

14 maggio

2002 A

14 maggio

2002

Sri Lanka

  6 agosto

2013 A

  6 agosto

2013

Sudafrica

22 dicembre

1992

10 dicembre

1996

Svizzera

27 gennaio

1994

10 dicembre

1996

Tanzania

31 ottobre

2002 A

31 ottobre

2002

Thailandia

  8 aprile

1993

10 dicembre

1996

Tunisia

11 gennaio

2007 A

11 gennaio

2007

Turchia

21 gennaio

1998 A

21 gennaio

1998

Ucraina

28 ottobre

1994 A

10 dicembre

1996

Uganda

  9 marzo

2007 A

  9 marzo

2007

Ungheria

19 marzo

1993

10 dicembre

1996

Unione europea (UE)

20 novembre

1992

10 dicembre

1996

Vietnam

16 novembre

2000 A

16 novembre

2000

Zambia

21 giugno

2000

21 giugno

2000

Zimbabwe

14 dicembre

1994 A

10 dicembre

1996

Gli Stati seguenti applicano l’accordo a titolo provvisorio, secondo l’articolo 39:

El Salvador

Panama

Sudan


 RU 1994 1804 ; FF 1993 II 317


1 RU 1994 1803
2 RU 1994 1804, 1999 1406, 2001 2746, 2003 2451, 2005 2643, 2007 3625, 2009 3435, 2013 197 e 2016 3533. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).


Index

0.916.113.1

Übersetzung

Internationales Zucker-Übereinkommen von 1992

Abgeschlossen in Genf am 20. März 1992

Von der Bundesversammlung genehmigt am 28. September 19931

Schweizerische Ratifikationsurkunde hinterlegt am 27. Januar 1994

Endgültig in Kraft getreten für die Schweiz am 10. Dezember 1996

(Stand am 1. Januar 2020)

  Kapitel I Ziele des Übereinkommens

Art. 1 Ziele des Übereinkommens

Das Internationale Zucker-Übereinkommen von 1992, nachstehend als «dieses Übereinkommen» bezeichnet, zielt gemäss der von der Handels- und Entwicklungskonferenz der Vereinten Nationen (UNCTAD) verabschiedeten Entschliessung 93 (IV) darauf ab,

a)
die internationale Zusammenarbeit im Bereich der Zuckerwirtschaft und der damit zusammenhängenden Fragen zu intensivieren;
b)
als Forum für zwischenstaatliche Konsultationen über Zucker und über Möglichkeiten zur Förderung der Weltzuckerwirtschaft zu dienen;
c)
den Handel durch Erfassung und Bereitstellung von Informationen über den Weltzuckermarkt und andere Süssstoffe zu erleichtern;
d)
die Zuckernachfrage insbesondere für neue Zwecke zu fördern.

  Kapitel II Begriffsbestimmungen

Art. 2 Begriffsbestimmungen

Im Sinne dieses Übereinkommens bedeutet

1.
«Organisation» die Internationale Zucker-Organisation gemäss Artikel 3;
2.
«Rat» den Internationalen Zuckerrat gemäss Artikel 3 Absatz 3;
3.
«Mitglied» eine Vertragspartei dieses Übereinkommens;
4.
«Besondere Abstimmung» eine Abstimmung, für die eine Mehrheit von mindestens zwei Dritteln der von den anwesenden und abstimmenden Mitgliedern abgegebenen Stimmen erforderlich ist, vorausgesetzt, dass die Zahl der auf diese Weise abgegebenen Stimmen mindestens zwei Dritteln der Zahl der anwesenden und abstimmenden Mitglieder entspricht;
5.
«Abstimmung mit einfacher Mehrheit» eine Abstimmung, für die eine Mehrheit von über der Hälfte aller von den anwesenden und abstimmenden Mitgliedern abgegebenen Stimmen erforderlich ist, vorausgesetzt, dass die Zahl der auf diese Weise abgegebenen Stimmen mindestens zwei Dritteln der Zahl der anwesenden und abstimmenden Mitglieder entspricht;
6.
«Jahr» das Kalenderjahr;
7.
«Zucker» den Zucker in allen seinen anerkannten handelsüblichen Formen, erzeugt aus Zuckerrohr oder Zuckerrüben, unter Einschluss von Speisemelassen und Speisemelassen aus Barbados, Sirupen und allen anderen Arten flüssigen Zuckers, nicht jedoch die Endmelassen und die minderwertigen Arten von nichtabgeschleudertem Zucker, der auf einfache Weise erzeugt wurde;
8.
«Inkrafttreten» den Zeitpunkt, zu dem dieses Übereinkommen gemäss Artikel 40 entweder vorläufig oder endgültig in Kraft tritt;
9.
«Freier Markt» die Gesamtheit der Nettoeinfuhren des Weltmarktes, mit Ausnahme derjenigen aufgrund der Anwendung der Sondervereinbarungen gemäss Kapitel IX des Internationalen Zucker-Übereinkommens von 1977;
10.
«Weltmarkt» den internationalen Zuckermarkt und umfasst sowohl den auf dem freien Markt gehandelten Zucker als auch den im Rahmen von Sondervereinbarungen gemäss Kapitel IX des Internationalen Zucker-Übereinkommens von 1977 gehandelten Zucker.

  Kapitel III Internationale Zucker-Organisation

Art. 3 Fortführung, Sitz und Aufbau der Internationalen Zucker-Organisation

1. Die Internationale Zucker-Organisation, die aufgrund des Zucker-Übereinkommens von 1968 errichtet und aufgrund der Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1973, 1977, 1984 und 19871 fortgeführt wurde, bleibt zur Anwendung dieses Übereinkommens und zur Überwachung seiner Durchführung mit den in diesem Übereinkommen genannten Bestimmungen über Mitgliedschaft, Befugnisse und Aufgaben weiterhin tätig.

2. Die Organisation hat ihren Sitz in London, sofern der Rat durch besondere Abstimmung nichts anderes beschliesst.

3. Die Organisation übt ihre Tätigkeit durch den Internationalen Zuckerrat, ihren Exekutivausschuss sowie ihren Exekutivdirektor und ihr Personal aus.


1 AS 1991 454

Art. 4 Mitgliedschaft in der Organisation

Jede Vertragspartei ist Einzelmitglied der Organisation.

Art. 5 Mitgliedschaft zwischenstaatlicher Organisationen

Jede Bezugnahme in diesem Übereinkommen auf eine «Regierung» oder auf «Regierungen» gilt gleichzeitig als Bezugnahme auf die Europäische Wirtschaftsgemeinschaft und auf jede andere zwischenstaatliche Organisation, die für das Aushandeln, den Abschluss und die Anwendung internationaler Übereinkünfte, insbesondere von Rohstoffübereinkommen, verantwortlich ist. Entsprechend gilt jede Bezugnahme in diesem Übereinkommen auf die Unterzeichnung, die Ratifizierung, die Annahme oder die Genehmigung oder die Notifikation der vorläufigen Anwendung oder auf den Beitritt hinsichtlich einer solchen zwischenstaatlichen Organisation gleichzeitig als Bezugnahme auf die Unterzeichnung, die Ratifizierung, die Annahme oder die Genehmigung oder die Notifikation der vorläufigen Anwendung oder auf den Beitritt durch die zwischenstaatliche Organisation.

Art. 6 Vorrechte und Immunitäten

1. Die Organisation besitzt Rechtspersönlichkeit.

2. Sie hat insbesondere die Fähigkeit, Verträge abzuschliessen, bewegliches und unbewegliches Vermögen zu erwerben und darüber zu verfügen sowie vor Gericht aufzutreten.

3. Die Rechtsstellung sowie die Vorrechte und Immunitäten der Organisation im Hoheitsgebiet des Vereinigten Königreichs werden weiterhin durch das am 29. Mai 1969 in London zwischen der Regierung des Vereinigten Königreichs Grossbritannien und Nordirland und der Internationalen Zucker-Organisation geschlossene Sitzabkommen, einschliesslich der gegebenenfalls notwendigen Änderungen im Hinblick auf das ordnungsgemässe Funktionieren dieses Übereinkommens, geregelt.

4. Wird der Sitz der Organisation in ein Land verlegt, das Mitglied der Organisation ist, so schliesst dieses Mitglied so bald wie möglich mit der Organisation ein vom Rat zu genehmigendes Abkommen über Rechtsstellung, Vorrechte und Immunitäten der Organisation, ihres Exekutivdirektors, ihres Personals und ihrer Experten sowie der Delegationen der Mitglieder, die sich in Wahrnehmung ihrer Aufgaben in diesem Land aufhalten, ab.

5. Solange im Rahmen des in Absatz 4 genannten Abkommens keine anderen Steuerabkommen in Kraft gesetzt werden, gewährt das neue Gastland bis zum Abschluss dieses Abkommens Steuerbefreiung

a)
für die von der Organisation an ihre Beamten gezahlten Bezüge, sofern diese Beamten nicht Staatsangehörige des Gastlandes sind, sowie
b)
für die Guthaben, Einkünfte und sonstigen Vermögenswerte der Organisation.

6. Wird der Sitz der Organisation in ein Land verlegt, das nicht Mitglied der Organisation ist, so hat der Rat vor der Sitzverlegung von der Regierung dieses Landes die schriftliche Zusicherung zu erwirken,

a)
dass es so bald wie möglich mit der Organisation ein Abkommen gemäss Absatz 4 abschliesst und
b)
dass es bis zum Abschluss eines solchen Abkommens die in Absatz 5 genannten Befreiungen gewährt.

7. Der Rat trägt dafür Sorge, dass er das Abkommen gemäss Absatz 4 mit der Regierung des Landes abschliesst, in das der Sitz der Organisation verlegt werden soll, bevor die Sitzverlegung erfolgt.


  Kapitel IVInternationaler Zuckerrat

Art. 7 Zusammensetzung des Internationalen Zuckerrats

1. Der Internationale Zuckerrat, der sich aus allen Mitgliedern der Organisation zusammensetzt, ist die höchste Instanz der Organisation.

2. Jedes Mitglied hat einen Delegierten im Rat und gegebenenfalls einen oder mehrere Stellvertreter. Ein Mitglied kann ferner einen oder mehrere Berater für seine Delegierten oder dessen Stellvertreter benennen.

Art. 8 Befugnisse und Aufgaben des Rates

1. Der Rat übt alle Befugnisse aus und übernimmt oder veranlasst die Wahrnehmung aller Aufgaben, die zur Durchführung der Bestimmungen dieses Übereinkommens und zur Vornahme der Liquidation des aufgrund von Artikel 49 des Internationalen Zucker-Übereinkommens von 1977 eingerichteten Fonds zur Bestandesfinanzierung erforderlich sind, so wie sie der Rat nach dem Übereinkommen von 1977 dem Rat nach dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1984 und dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 19871 aufgrund von Artikel 8 Absatz 1 des letztgenannten Übereinkommens übertragen hat.

2. Der Rat beschliesst durch besondere Abstimmung die zur Durchführung dieses Übereinkommens notwendigen und mit diesem in Einklang stehenden Vorschriften und Regelungen einschliesslich seiner Geschäftsordnung und derjenigen seiner Ausschüsse sowie der Finanz- und Personalvorschriften der Organisation. Der Rat kann in seiner Geschäftsordnung ein Verfahren vorsehen, wonach er bestimmte Fragen ohne Sitzung entscheiden kann.

3. Der Rat führt die Unterlagen, die zur Wahrnehmung seiner Aufgaben nach diesem Übereinkommen erforderlich sind, sowie alle sonstigen Unterlagen, die er für zweckdienlich hält.

4. Der Rat veröffentlicht einen Jahresbericht sowie weitere sachdienliche Informationen.


1 [AS 1991 454]

Art. 9 Präsident und Vizepräsident des Rates

1. Der Rat wählt für jedes Jahr aus der Mitte der Delegierten einen Präsidenten und einen Vizepräsidenten, die wieder gewählt werden können und nicht von der Organisation besoldet werden.

2. In Abwesenheit des Präsidenten übernimmt der Vizepräsident die Amtsführung. Bei vorübergehender Abwesenheit des Präsidenten und des Vizepräsidenten oder bei ständiger Abwesenheit von einem oder beider kann der Rat aus der Mitte der Delegierten neue Vorstandsmitglieder wählen, die ihr Amt je nach Bedarf vorübergehend oder ständig ausüben.

3. Weder der Präsident noch ein anderer Amtsinhaber, der bei Ratstagungen den Vorsitz führt, nimmt an der Abstimmung teil. Von ihnen kann aber eine Person bestellt werden, die das Stimmrecht des durch sie vertretenen Mitglieds ausübt.

Art. 10 Tagungen des Rates

1. Der Rat hält grundsätzlich in jedem Halbjahr eine ordentliche Tagung ab.

2. Der Rat tritt zu ausserordentlichen Tagungen zusammen, wenn er dies beschliesst oder wenn es

a)
von fünf Mitgliedern,
b)
von zwei oder mehr Mitgliedern mit insgesamt mindestens 250 Stimmen gemäss Artikel 11 sowie Artikel 25
c)
oder vom Exekutivausschuss

beantragt wird.

3. Die Tagungen werden den Mitgliedern mindestens 30 Tage im voraus angezeigt, ausser in dringenden Fällen, wo die Einberufung mindestens 10 Tage im voraus zu erfolgen hat.

4. Die Tagungen finden am Sitz der Organisation statt, sofern nicht der Rat durch besondere Abstimmung etwas anderes beschliesst. Tagt der Rat auf Einladung eines Mitglieds an einem anderen Ort als dem Sitz der Organisation, so trägt dieses Mitglied die dadurch verursachten zusätzlichen Kosten.

Art. 11 Stimmen

1. Bei Abstimmungen im Rahmen dieses Übereinkommens verfügen die Mitgliedstaaten über insgesamt 2000 Stimmen, die gemäss Artikel 25 verteilt werden.

2. Wird einem Mitglied gemäss Artikel 26 Absatz 2 dieses Übereinkommens das Stimmrecht entzogen, werden seine Stimmen auf die übrigen Mitglieder verteilt, und zwar entsprechend deren nach Artikel 25 festgelegten Anteilen. Dasselbe Verfahren gilt, wenn das Mitglied sein Stimmrecht wiedererlangt, wobei es dann in die Verteilung einbezogen wird.

Art. 12 Abstimmungsverfahren des Rates

1. Jedes Mitglied ist berechtigt, die Anzahl der ihm nach Artikel 11 und Artikel 25 zustehenden Stimmen abzugeben. Es kann seine Stimmen nicht teilen.

2. Durch schriftliche Notifikation an den Präsidenten des Rates kann jedes Mitglied ein anderes Mitglied ermächtigen, auf einer Sitzung oder auf Sitzungen des Rates seine Interessen zu vertreten und seine Stimmen abzugeben. Eine Kopie dieser Ermächtigung wird von einem Vollmachtenprüfungsausschuss geprüft, der gegebenenfalls nach den Verfahrensregeln des Rates eingesetzt wird.

3. Ein Mitglied, das von einem anderen Mitglied ermächtigt worden ist, die Stimmen des ermächtigenden Mitglieds nach Artikel 11 abzugeben, gibt diese im Rahmen der Ermächtigung und gemäss Absatz 2 dieses Artikels ab.

Art. 13 Beschlüsse des Rates

1. Alle Beschlüsse und Empfehlungen des Rates werden grundsätzlich einvernehmlich gefasst bzw. abgegeben. Wird kein Einvernehmen erzielt, so kommen die Beschlüsse und Empfehlungen durch Abstimmung mit einfacher Mehrheit zustande, sofern dieses Übereinkommen hiefür nicht die besondere Abstimmung vorsieht.

2. Bei der Berechnung der für einen Beschluss des Rates erforderlichen Stimmenzahl werden die Stimmen der sich enthaltenden Mitglieder nicht berücksichtigt; zudem gelten diese Mitglieder nicht als «abstimmend» im Sinne der Begriffsbestimmungen 4 bzw. 5 des Artikels 2. Nimmt ein Mitglied den Artikel 12 Absatz 2 in Anspruch und werden seine Stimmen auf einer Sitzung des Rates abgegeben, so gilt ein solches Mitglied im Hinblick auf Absatz 1 als anwesend und an der Abstimmung teilnehmend.

3. Alle aufgrund dieses Übereinkommens vom Rat gefassten Beschlüsse sind für die Mitglieder bindend.

Art. 14 Zusammenarbeit mit anderen Organisationen

1. Der Rat trifft alle geeigneten Massnahmen zur Konsultation oder Zusammenarbeit mit der Handels- und Entwicklungskonferenz der Vereinten Nationen (UNCTAD), der Ernährungs- und Landwirtschaftsorganisation (FAO) und anderen in Betracht kommenden Sonderorganisationen der Vereinten Nationen und zwischenstaatlichen Organisationen.

2. Der Rat informiert die UNCTAD unter Berücksichtigung ihrer besonderen Bedeutung für den internationalen Handel in angemessener Weise über seine Tätigkeit und seine Arbeitsprogramme.

3. Der Rat kann ferner alle geeigneten Massnahmen treffen, um wirksame Verbindungen zu den internationalen Organisationen von Zuckererzeugern, -händlern und —verarbeitern zu unterhalten.

Art. 15 Verhältnis zum Gemeinsamen Fonds für Rohstoffe

1. Die Organisation nutzt alle Einrichtungen des Gemeinsamen Fonds für Rohstoffe.

2. Bei der Durchführung eines Vorhabens gemäss Absatz 1 dieses Artikels tritt die Organisation weder als ausführendes Organ auf, noch haftet sie finanziell für Zusicherungen einzelner Mitglieder oder anderer Stellen. Kein Mitglied ist kraft seiner Organisationsmitgliedschaft für Darlehens- oder Kreditverbindlichkeiten anderer Mitglieder oder Stellen in Verbindung mit solchen Vorhaben haftbar.

Art. 16 Zulassung von Beobachtern

1. Der Rat kann jeden Nichtmitgliedstaat einladen, an seinen Sitzungen als Beobachter teilzunehmen.

2. Der Rat kann ferner jede der in Artikel 14 Absatz 1 bezeichneten Organisationen einladen, an seinen Sitzungen als Beobachter teilzunehmen.

Art. 17 Beschlussfähigkeit des Rates

Der Rat ist auf jeder Sitzung beschlussfähig, wenn mehr als zwei Drittel seiner Mitglieder anwesend sind und die Anwesenden gemäss Artikel 11 und Artikel 25 mindestens zwei Drittel der Gesamtstimmen aller Mitglieder innehaben. Ist der Rat an dem für die Eröffnungssitzung einer Tagung festgesetzten Tag oder im Verlauf einer Tagung in drei aufeinanderfolgenden Sitzungen nicht beschlussfähig, so wird der Rat sieben Tage später einberufen; er ist dann während der übrigen Zeit der Tagung beschlussfähig, wenn mehr als die Hälfte seiner Mitglieder anwesend sind und die Anwesenden gemäss Artikel 11 und Artikel 25 mehr als die Hälfte der Gesamtstimmen aller Mitglieder innehaben. Eine Vertretung im Sinne des Artikels 12 Absatz 2 gilt als Anwesenheit.


  Kapitel V Exekutivausschuss

Art. 18 Zusammensetzung des Exekutivausschusses

1. Der Exekutivausschuss setzt sich aus 18 Mitgliedern zusammen: 10 davon vertreten in der Regel die Mitgliedstaaten, die in dem betreffenden Jahr den grössten Finanzbeitrag leisten; 8 Mitglieder werden aus den verbleibenden Ratsmitgliedern gewählt.

2. Sofern von den Mitgliedern, die in dem betreffenden Jahr den grössten Finanzbeitrag leisten, eines oder mehrere nicht automatisch in den Exekutivausschuss berufen werden möchten, können die vakanten Ausschusssitze mit Mitgliedern besetzt werden, die den jeweils nächstkleineren Finanzbeitrag leisten bzw. mit Mitgliedern, die sich der Wahl stellen. Nach Benennung dieser zehn Exekutivausschussmitglieder werden aus der Mitte der verbleibenden Ratsmitglieder weitere acht Ausschussmitglieder gewählt.

3. Die Wahl der zusätzlichen acht Mitglieder erfolgt jährlich mit den Stimmen gemäss Artikel 11 und Artikel 25. Die gemäss den Absätzen 1 und 2 dieses Artikels bestellten Exekutivausschussmitglieder sind bei dieser Wahl nicht stimmberechtigt.

4. Ein Mitglied kann nur dann in den Exekutivausschuss gewählt werden, wenn es gemäss Artikel 26 seinen Beitrag entrichtet hat.

5. Jedes Exekutivausschussmitglied benennt einen Vertreter und gegebenenfalls zusätzlich einen oder mehrere Stellvertreter und Berater. Ferner können alle Ratsmitglieder an den Sitzungen des Exekutivausschusses als Beobachter teilnehmen und geniessen Rederecht.

6. Der Exekutivausschuss wählt aus seiner Mitte einen Präsidenten und einen Vizepräsidenten für jeweils ein Jahr. Der Präsident ist nicht stimmberechtigt; Wiederwahl ist zulässig. Bei Abwesenheit des Präsidenten übernimmt der Vizepräsident die Amtsführung.

7. Der Exekutivausschuss tritt in der Regel dreimal jährlich zusammen.

8. Der Exekutivausschuss tritt am Sitz der Organisation zusammen, sofern er nicht etwas anderes beschliesst. Tagt der Exekutivausschuss auf Einladung eines Mitglieds an einem anderen Ort als dem Sitz der Organisation, so trägt dieses Mitglied die dadurch verursachten zusätzlichen Kosten.

Art. 19 Wahl des Exekutivausschusses

1. Die Mitglieder, die aus den Mitgliedstaaten stammen, die in dem betreffenden Jahr den grössten Finanzbeitrag leisten und die nach dem Verfahren des Artikels 18 Absätze 1 und 2 benannt wurden, werden in den Ausschuss berufen.

2. Die Wahl der acht zusätzlichen Exekutivausschussmitglieder erfolgt im Rat. Jedes wahlberechtigte Mitglied gemäss Artikel 18 Absätze 1, 2 und 3 gibt alle Stimmen, die ihm nach Artikel 11 und Artikel 25 zustehen, für einen einzigen Kandidaten ab. Stimmen, zu deren Abgabe ein Mitglied nach Artikel 12 Absatz 2 ermächtigt ist, können auch für einen anderen Bewerber abgegeben werden. Die acht Kandidaten, die die meisten Stimmen auf sich vereinen, sind gewählt.

3. Wird einem Mitglied des Exekutivausschusses die Ausübung seines Stimmrechts nach einer der diesbezüglichen Vorschriften dieses Übereinkommens entzogen, so kann jedes Mitglied, das seine Stimme für dieses Mitglied abgegeben oder seine Stimme nach diesem Artikel diesem Mitglied übertragen hat, während der Dauer des Entzugs seine Stimmen jedem anderen Mitglied des Ausschusses übertragen.

4. Gehört ein gemäss Artikel 18 Absätze 1 und 2 benanntes Exekutivausschussmitglied nicht mehr der Organisation an, so wird es durch das Mitglied ersetzt, das den jeweils nächstkleineren Finanzbeitrag leistet und sich der Wahl stellt; gegebenenfalls wird ein zusätzliches Mitglied in den Ausschuss berufen. Gehört ein in den Ausschuss gewähltes Mitglied nicht mehr der Organisation an, so wird dieses Mitglied durch Neuwahl ersetzt. Jedes Mitglied, das seine Stimme für das nicht mehr der Organisation angehörende Ausschussmitglied abgegeben oder diesem übertragen hat und nicht für das zur Besetzung der freien Stelle gewählte Mitglied stimmt, kann seine Stimme einem anderen Mitglied des Ausschusses übertragen.

5. Unter besonderen Umständen kann ein Mitglied nach Konsultierung des Exekutivausschussmitglieds, dem es seine Stimme gegeben oder gemäss diesem Artikel übertragen hat, diesem Mitglied für die übrige Zeit des Jahres seine Stimmen entziehen. Es kann diese Stimmen einem anderen Exekutivausschussmitglied übertragen, dem es sie jedoch für die restliche Zeit des Jahres nicht mehr entziehen kann. Das Exekutivausschussmitglied, dem die Stimmen entzogen worden sind, behält für die restliche Zeit des betreffenden Jahres seinen Sitz im Exekutivausschuss. Massnahmen aufgrund dieses Absatzes werden wirksam, sobald der Präsident des Exekutivausschusses davon schriftlich unterrichtet worden ist.

Art. 20 Übertragung von Befugnissen durch den Rat auf den Exekutivausschuss

1. Der Rat kann durch besondere Abstimmung dem Exekutivausschuss die Ausübung einiger oder aller seiner Befugnisse übertragen; hiervon sind ausgenommen:

a)
die Bestimmung des Sitzes der Organisation nach Artikel 3 Absatz 2;
b)
die Ernennung des Exekutivdirektors und der Führungskräfte nach Artikel 23;
c)
die Genehmigung des Verwaltungsbudgets und die Festsetzung der Beiträge nach Artikel 25;
d)
jeder Antrag an den Generalsekretär der UNCTAD zur Einberufung einer Verhandlungskonferenz nach Artikel 35 Absatz 2;
e)
die Empfehlung von Änderungen nach Artikel 44;
f)
die Verlängerung oder Ausserkraftsetzung dieses Übereinkommens nach Artikel 45.

2. Der Rat kann jederzeit eine Übertragung von Befugnissen auf den Exekutivausschuss rückgängig machen.

Art. 21 Abstimmungsverfahren und Beschlüsse des Exekutivausschusses

1. Jedes Mitglied des Exekutivausschusses verfügt über die Anzahl von Stimmen, die es nach Artikel 19 erhalten hat; es darf seine Stimme nicht teilen.

2. Ein Beschluss des Exekutivausschusses bedarf der gleichen Mehrheit, deren er auch bei einer Abstimmung im Rat bedürfte, und ist dem Rat vorzulegen.

3. Jedes Mitglied ist berechtigt, den Rat unter den in seiner Geschäftsordnung festgesetzten Bedingungen gegen einen Beschluss des Exekutivausschusses anzurufen.

Art. 22 Beschlussfähigkeit des Exekutivausschusses

Der Exekutivausschuss ist auf allen Sitzungen beschlussfähig, wenn die Mehrheit der Mitglieder des Ausschusses anwesend ist; jedoch müssen diese Mitglieder mindestens zwei Drittel der Gesamtstimmen aller Mitglieder des Ausschusses innehaben.


  Kapitel VI Exekutivdirektor und Personal

Art. 23 Exekutivdirektor und Personal

1. Der Rat ernennt den Exekutivdirektor durch besondere Abstimmung. Die Anstellungsbedingungen für den Exekutivdirektor werden vom Rat festgelegt.

2. Der Exekutivdirektor ist der oberste Verwaltungsbeamte der Organisation; er ist für die Erfüllung aller Aufgaben verantwortlich, die ihm bei der Durchführung dieses Übereinkommens zufallen.

3. Der Rat ernennt nach Konsultierung des Exekutivdirektors zu noch von ihm festzulegenden Bedingungen durch besondere Abstimmung die Führungskräfte.

4. Der Exekutivdirektor stellt das Personal gemäss den Vorschriften und Beschlüssen des Rates ein.

5. Der Rat verabschiedet nach Artikel 8 Regeln und Vorschriften, in denen die Grundbedingungen des Dienstes sowie die Grundrechte, Pflichten und Auflagen für alle Mitglieder des Sekretariats niedergelegt sind.

6. Der Exekutivdirektor und das Personal dürfen an der Zuckerwirtschaft oder am Zuckerhandel nicht finanziell beteiligt sein.

7. Bei Erfüllung ihrer Aufgaben im Rahmen dieses Übereinkommens dürfen der Exekutivdirektor und das Personal von keinem Mitglied und von keiner Stelle ausserhalb der Organisation Weisungen einholen oder entgegennehmen. Sie haben alle Handlungen zu unterlassen, die ihre Stellung als internationale Beamte, die nur der Organisation verantwortlich sind, beeinträchtigen könnten. Jedes Mitglied hat den ausschliesslich internationalen Charakter der Obliegenheiten des Exekutivdirektors und des Personals zu achten und darf nicht versuchen, sie bei der Wahrnehmung ihrer Aufgaben zu beeinflussen.


  Kapitel VII Finanzfragen

Art. 24 Ausgaben

1. Die Ausgaben für die Vertreter beim Rat, beim Exekutivausschuss und bei allen Ausschüssen des Rates oder des Exekutivausschusses werden von den betreffenden Mitgliedern getragen.

2. Die für die Durchführung dieses Übereinkommens erforderlichen Ausgaben werden aus den nach Artikel 25 festgesetzten jährlichen Beiträgen der Mitglieder bestritten. Verlangt jedoch ein Mitglied besondere Dienstleistungen, so kann der Rat dieses Mitglied auffordern, die Kosten selbst zu übernehmen.

3. Zur Anwendung dieses Übereinkommens wird eine geeignete Rechnungslegung geführt.

Art. 25 Genehmigung des Verwaltungsbudgets und die Mitgliedsbeiträge

1. Für die Zwecke dieses Artikels verfügen die Mitglieder über 2000 Stimmen.

2. a)
Jedes Mitglied verfügt über die im Anhang aufgeführte Stimmenzahl, die nach Massgabe von Buchstabe d dieses Artikels angepasst wird.
b)
Kein Mitglied verfügt über weniger als sechs Stimmen.
c)
Teilstimmen sind nicht zulässig. Bei der Berechnung kann zur Erzielung der vollen Stimmenzahl gerundet werden.
d)
Stimmen gemäss dem Anhang, die zum Zeitpunkt des Inkrafttretens des Übereinkommens nicht zugeteilt sind, werden auf die Mitglieder, die über mehr als die im Anhang genannten sechs Stimmen verfügen, verteilt. Diese nicht zugeteilten Stimmen werden entsprechend dem Anteil der im Anhang aufgeführten Stimmen an der Gesamtstimmenzahl an alle Mitglieder mit mehr als sechs Stimmen verteilt.

3. Die Stimmenzahl wird alljährlich nach Massgabe des folgenden Verfahrens angepasst:

a)
Jedes Jahr, einschliesslich des Jahres des Inkrafttretens dieses Übereinkommens, wird zum Zeitpunkt der Veröffentlichung des Zuckerjahrbuchs der Internationalen Zucker-Organisation für jedes Mitglied eine Menge berechnet, die sich wie folgt zusammensetzt:
35 Prozent der Ausfuhren des Mitglieds nach dem freien Markt
zuzüglich
15 Prozent der Gesamtausfuhren des Mitglieds im Wege von Sondervereinbarungen
zuzüglich
35 Prozent der Einfuhren des Mitglieds aus dem freien Markt
zuzüglich
15 Prozent der Gesamteinfuhren des Mitglieds im Wege von Sondervereinbarungen.
Für die Berechnung dieser auf die einzelnen Mitglieder entfallenden Teilmengen wird für jede dieser Kategorien der Durchschnitt der in der jeweils neuesten Ausgabe des Zuckerjahrbuchs der Organisation veröffentlichten drei Höchstwerte der letzten vier Jahre zugrundegelegt. Der auf die einzelnen Mitglieder entfallende Anteil an der Gesamtmenge aller Mitglieder wird vom Exekutivdirektor festgesetzt. Alle obengenannten Mengen werden den Mitgliedern zum Zeitpunkt der Berechnung mitgeteilt.
b)
Ab dem zweiten Jahr des Inkrafttretens dieses Übereinkommens werden die Stimmen jedes Mitglieds alljährlich entsprechend der Veränderung ihres Anteils an der Gesamtmenge aller Mitglieder gegenüber dem jeweiligen Vorjahresanteil angepasst.
c)
Für Mitglieder mit nur sechs Stimmen erfolgt erst dann eine Anpassung gemäss Buchstabe b, wenn ihr Anteil an der Gesamtmenge aller Mitglieder 0,3 Prozent übersteigt.

4. Die Stimmenzahl von nach Inkrafttreten dieses Übereinkommens etwa beitretenden Mitgliedern wird nach Massgabe des gemäss den vorstehenden Absätzen 2 und 3 angepassten Anhangs bestimmt. Sind die beitretenden Mitglieder nicht im Anhang dieses Übereinkommens aufgeführt, so bestimmt der Rat die ihnen zustehenden Stimmen. Haben die nicht im Anhang aufgeführten neu beitretenden Mitglieder die ihnen vom Rat zugestandene Stimmenzahl angenommen, werden die Stimmen der Mitglieder so neu berechnet, dass die Gesamtstimmenzahl von 2000 Stimmen erhalten bleibt.

5. Bei Ausscheiden eines Mitglieds werden seine Stimmen auf die verbleibenden Mitglieder entsprechend ihrem Anteil an der Gesamtstimmenzahl aller Mitglieder so umgelegt, dass die Gesamtstimmenzahl von 2000 erhalten bleibt.

6. Übergangsregelungen:

a)
Die folgenden Bestimmungen gelten nur für Mitglieder des Internationalen Zucker-Übereinkommens von 19871 in der Fassung vom 31. Dezember 1992 und sind auf die beiden ersten Kalenderjahre nach dem Inkrafttreten dieses Übereinkommens, also bis zum 31. Dezember 1994 beschränkt.
b)
Die Gesamtzahl der jedem Mitglied zustehenden Stimmen beträgt 1993 höchstens das 1,33fache der Stimmenzahl, die dem betreffenden Mitglied gemäss dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1987 im Jahre 1992 zustanden und 1994 höchstens das 1,66fache der Stimmenzahl, die dem betreffenden Mitglied gemäss dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1987 im Jahre 1992 zustanden.
c)
Bei der Ermittlung des Beitrags je Stimme werden die gemäss Absatz 6 Buchstabe b dieses Artikels nicht zugeteilten Stimmen nicht auf andere Mitglieder umgelegt. Der Beitrag je Stimme wird also anhand der verringerten Gesamtstimmenzahl ermittelt.

7. Die Bestimmungen des Artikels 26 Absatz 2 bezüglich des Stimmrechtsentzugs bei Nichteinhaltung der Verpflichtungen sind auf diesen Artikel nicht anwendbar.

8. In der zweiten Hälfte jedes Jahres genehmigt der Rat das Verwaltungsbudget der Organisation für das folgende Jahr und setzt unter Berücksichtigung der Bedingungen des Absatzes 6 dieses Artikels den von den Mitgliedern je Stimme zu entrichtenden Betrag für die ersten beiden Jahre fest, der für die Deckung des Budgets erforderlich ist.

9. Der Beitrag eines jeden Mitgliedstaats zum Verwaltungsbudget wird berechnet durch Multiplikation des Beitrags je Stimme mit der Anzahl der Stimmen, über die das betreffende Mitglied nach Massgabe dieses Artikels verfügt und die sich wie folgt ergibt:

a)
für die Länder, die zum Zeitpunkt der Verabschiedung des Verwaltungsbudgets Mitglieder sind, gilt die ihnen zu diesem Zeitpunkt zustehende Stimmenzahl;
b)
für die Länder, die nach der Verabschiedung des Verwaltungsbudgets Mitglieder werden, gilt die Stimmenzahl, die ihnen mit Erlangung der Mitgliedschaft zugeteilt wird, wobei für die Berechnung des Beitrags lediglich der Rest der Laufzeit des oder der Verwaltungsbudgets berücksichtigt wird; die für die übrigen Mitglieder festgesetzten Beträge bleiben davon unberührt.

10. Tritt dieses Übereinkommen mehr als acht Monate vor Beginn des ersten vollen Anwendungsjahres in Kraft, so verabschiedet der Rat auf seiner ersten Tagung ein Verwaltungsbudget, das für den Zeitabschnitt bis zum Beginn des ersten vollen Jahres gilt. Andernfalls gilt das erste Verwaltungsbudget sowohl für den ersten Zeitabschnitt als auch für das erste volle Jahr.

11. Der Rat kann in besonderer Abstimmung Massnahmen treffen, die er für geeignet hält, die Auswirkungen auf die Mitgliedsbeiträge abzuschwächen, die sich aus einer zum Zeitpunkt der Verabschiedung des Verwaltungsbudgets für das erste Anwendungsjahr dieses Übereinkommens möglicherweise begrenzten Mitgliederzahl oder aus einem späteren bedeutsamen Rückgang der Mitgliederzahl ergeben können.


1 [AS 1991 454]

Art. 26 Zahlung von Beiträgen

1. Die Mitglieder entrichten ihre Beiträge zum Verwaltungsbudget für jedes Jahr gemäss ihren jeweiligen Verfassungsverfahren. Die Beiträge zum Verwaltungsbudget für jedes Jahr sind in frei konvertierbaren Währungen am ersten Tag des betreffenden Jahres zu entrichten; die Mitgliedsbeiträge für das Jahr, in dem die Mitglieder der Organisation beitreten, werden zu dem Zeitpunkt fällig, zu dem sie Mitglieder werden.

2. Hat ein Mitglied seinen vollen Beitrag zum Verwaltungsbudget nicht binnen vier Monaten nach Fälligkeit des Betrages gemäss Absatz 1 gezahlt, so ersucht der Exekutivdirektor das Mitglied, die Zahlung so bald wie möglich zu leisten. Hat das Mitglied seinen Beitrag binnen zwei Monaten nach dem Ersuchen des Exekutivdirektors noch nicht gezahlt, so wird dem Mitglied sein Stimmrecht im Rat und im Exekutivausschuss so lange entzogen, bis der volle Beitrag entrichtet ist.

3. Der Rat kann im Wege der besonderen Abstimmung beschliessen, dass ein Mitglied, das mit seiner Beitragszahlung zwei Jahre im Rückstand ist, seine Mitgliedsrechte verliert und/oder budgetmässig nicht mehr berücksichtigt wird. Seine finanziellen Verpflichtungen gemäss diesem Übereinkommen muss es dagegen weiterhin erfüllen. Durch Nachzahlung der Rückstände kann es seine Mitgliedsrechte wiedererlangen. Die nachgezahlten Beträge werden zunächst auf die ausstehenden Beiträge angerechnet und erst dann auf die fälligen Beiträge.

Art. 27 Prüfung und Veröffentlichung der Rechnungslegung

Nach Abschluss jedes Jahres wird dem Rat so bald wie möglich eine von einem unabhängigen Bücherrevisor geprüfte Aufstellung über die Einnahmen und Ausgaben der Organisation während des betreffenden Jahres zur Genehmigung und Veröffentlichung vorgelegt.


  Kapitel VIII Allgemeine Verpflichtungen der Mitglieder

Art. 28 Verpflichtungen der Mitglieder

Die Mitglieder verpflichten sich, die erforderlichen Massnahmen zu beschliessen, um ihre Verpflichtungen aus diesem Übereinkommen zu erfüllen und um zur Erreichung der Ziele dieses Übereinkommens miteinander zusammenzuarbeiten.

Art. 29 Arbeitsbedingungen

Die Mitglieder tragen dafür Sorge, dass in der Zuckerwirtschaft ihrer Länder angemessene Arbeitsbedingungen aufrechterhalten werden, und bemühen sich, den Lebensstandard der Land- und Industriearbeiter in den verschiedenen Zweigen der Zuckerproduktion sowie denjenigen der Anbauer von Zuckerrohr und Zuckerrüben weitestmöglich zu verbessern.

Art. 30 Umweltaspekte

Die Mitglieder tragen den Umweltbelangen in allen Stadien der Zuckererzeugung gebührend Rechnung.

Art. 31 Finanzielle Haftung der Mitglieder

Die finanzielle Haftung der einzelnen Mitglieder gegenüber der Organisation und den übrigen Mitgliedern bleibt auf das Ausmass seiner Beitragspflicht gegenüber den Verwaltungsbudgets beschränkt, die der Rat aufgrund dieses Übereinkommens genehmigt.


  Kapitel IX Informationen und Studien

Art. 32 Informationen und Studien

1. Die Organisation dient als Zentralstelle für die Sammlung und die Veröffentlichung von statistischen Angaben und Studien über Produktion, Preise, Ausfuhren und Einfuhren, Verbrauch und Vorräte von Zucker – einschliesslich Roh- und raffiniertem Zucker, soweit zweckdienlich – und anderen Süssstoffen sowie die Besteuerung von Zucker und anderen Süssstoffen.

2. Die Mitglieder verpflichten sich, innerhalb der in der Geschäftsordnung vorgeschriebenen Frist alle darin gegebenenfalls aufgeführten verfügbaren statistischen Angaben und Informationen vorzulegen, die für die Tätigkeit der Organisation nach diesem Übereinkommen als notwendig erachtet werden. Erforderlichenfalls verwendet die Organisation auch Informationen, die sie aus anderen Quellen erhält. Die Organisation veröffentlicht keine Informationen, die dazu geeignet sein können, die Massnahmen von Personen oder Gesellschaften, die Zucker erzeugen, verarbeiten oder vermarkten, offenzulegen.

Art. 33 Marktevaluierung, Verbrauch und Statistik

1. Der Rat setzt einen Ausschuss für Marktevaluierung, Verbrauch und Statistik ein, dem alle Mitglieder unter Vorsitz des Exekutivdirektors angehören.

2. Der Ausschuss beobachtet ständig die Entwicklungen auf dem Weltmarkt für Zucker und andere Süssstoffe und teilt den Mitgliedern die Ergebnisse seiner Beratungen mit. Hierzu beraumt er zweimal im Jahr eine Sitzung an. Bei seiner Übersicht berücksichtigt der Ausschuss alle einschlägigen, von der Organisation nach Massgabe des Artikels 32 zusammengestellten Informationen.

3. Die Arbeit des Ausschusses erstreckt sich auf folgendes:

a)
Erstellung von Zuckerstatistiken und statistischen Analysen von Produktion, Verbrauch, Beständen, Welthandel und Preisen;
b)
Untersuchung des Marktverhaltens und der entsprechenden Einflussgrössen unter besonderer Berücksichtigung des Anteils der Entwicklungsländer am Welthandel;
c)
Analyse der Zuckernachfrage, einschliesslich der Auswirkungen der Verwendung der natürlichen und künstlichen Zuckersubstitutionserzeugnisse auf den weltweiten Zuckerhandel und Zuckerverbrauch;
d)
andere vom Rat genehmigte Aspekte.

4. Der Rat erörtert alljährlich den vom Exekutivdirektor erstellten Arbeitsprogrammentwurf mit einem Kostenvoranschlag.


  Kapitel X Forschung und Entwicklung

Art. 34 Forschung und Entwicklung

Zur Verwirklichung der Ziele gemäss Artikel 1 kann der Rat sowohl Forschung und Entwicklung in der Zuckerwirtschaft als auch die Verbreitung ihrer Ergebnisse unterstützen. Hierzu kann der Rat mit internationalen Organisationen und Forschungseinrichtungen zusammenarbeiten, ohne dabei jedoch weitere finanzielle Verpflichtungen einzugehen.


  Kapitel XI Vorbereitung eines neuen Übereinkommens

Art. 35 Vorbereitung eines neuen Übereinkommens

1. Der Rat kann die Grundlagen und den Rahmen für ein neues Zucker-Übereinkommen und gegebenenfalls ein Übereinkommen mit wirtschaftlichen Bestimmungen prüfen und den Mitgliedern darüber Bericht erstatten sowie Empfehlungen unterbreiten, die er für angezeigt hält.

2. Der Rat kann, sobald er dies für angezeigt hält, den Generalsekretär der UNCTAD auffordern, eine Verhandlungskonferenz einzuberufen.


  Kapitel XII Schlussbestimmungen

Art. 36 Depositar

Der Generalsekretär der Vereinten Nationen wird hiermit als Depositar dieses Übereinkommens bestimmt.

Art. 37 Unterzeichnung

Dieses Übereinkommen liegt vom 1. Mai bis zum 31. Dezember 1992 am Sitz der Vereinten Nationen für jede zur Zuckerkonferenz der Vereinten Nationen von 1992 eingeladene Regierung zur Unterzeichnung auf.

Art. 38 Ratifizierung, Annahme, Genehmigung

1. Dieses Übereinkommen bedarf der Ratifizierung, Annahme oder Genehmigung durch die Regierungen der Signatarstaaten in Übereinstimmung mit ihren verfassungsrechtlichen Verfahren.

2. Die Ratifikations-, Annahme- oder Genehmigungsurkunden werden bis zum 31. Dezember 1992 beim Depositar hinterlegt. Der Rat kann jedoch denjenigen Regierungen der Signatarstaaten, die ihre Urkunden bis zu diesem Tag nicht hinterlegen können, Fristverlängerungen gewähren.

Art. 39 Notifikation der vorläufigen Anwendung

1. Die Regierung eines Signatarstaates, die beabsichtigt, dieses Übereinkommen zu ratifizieren, anzunehmen oder zu genehmigen, oder eine Regierung, für die der Rat Beitrittsbedingungen festgelegt hat, die aber ihre Urkunde noch nicht hinterlegen konnte, kann dem Depositar jederzeit mitteilen, dass sie dieses Übereinkommen vorläufig anwenden will, entweder wenn es nach Artikel 40 in Kraft tritt oder – wenn es bereits in Kraft getreten ist – von einem bestimmten Zeitpunkt an.

2. Eine Regierung, die nach Absatz 1 mitgeteilt hat, dass sie dieses Übereinkommen entweder ab dem Inkrafttreten oder – wenn es bereits in Kraft getreten ist – von einem bestimmten Zeitpunkt an anwenden wird, ist von diesem Zeitpunkt an so lange vorläufiges Mitglied, bis sie ihre Ratifikations-, Annahme-, Genehmigungs-oder Beitrittsurkunde hinterlegt und somit Mitglied wird.

Art. 40 Inkrafttreten

1. Dieses Übereinkommen tritt endgültig am 1. Januar 1993 oder zu einem späteren Zeitpunkt in Kraft, sobald Regierungen, die 60 Prozent der Stimmen gemäss der im Anhang zu diesem Übereinkommen festgesetzten Verteilung auf sich vereinen, ihre Ratifikations-, Annahme-, Genehmigungs- oder Beitrittsurkunde hinterlegt haben.

2. Ist dieses Übereinkommen nicht am 1. Januar 1993 nach Absatz 1 in Kraft getreten, so tritt es vorläufig in Kraft, sobald Regierungen, die die erforderlichen Prozentsätze nach Absatz 1 auf sich vereinen, ihre Ratifikations-, Annahme- oder Genehmigungsurkunde oder ihre Notifikation der vorläufigen Anwendung hinterlegt haben.

3. Sind am 1. Januar 1993 die erforderlichen Prozentsätze für das Inkrafttreten dieses Übereinkommens nach Absatz 1 oder 2 nicht erfüllt, so fordert der Generalsekretär der Vereinten Nationen die Regierungen, die eine Ratifikations-, Annahme- oder Genehmigungsurkunde oder eine Notifikation der vorläufigen Anwendung hinterlegt haben, auf, darüber zu entscheiden, ob sie dieses Übereinkommen im Verhältnis untereinander ganz oder teilweise vorläufig oder endgültig zu einem von ihnen zu bestimmenden Zeitpunkt in Kraft setzen wollen. Ist dieses Übereinkommen nach diesem Absatz vorläufig in Kraft getreten, so tritt es nach Erfüllung der Voraussetzungen gemäss Absatz 1 endgültig in Kraft, ohne dass dazu ein weiterer Beschluss notwendig wäre.

4. Für eine Regierung, in deren Namen eine Ratifikations-, Annahme-, Genehmigungs- oder Beitrittsurkunde oder eine Notifikation der vorläufigen Anwendung nach Inkrafttreten dieses Übereinkommens gemäss den Absätzen 1, 2 oder 3 dieses Artikels hinterlegt worden ist, wird die Urkunde oder die Notifikation zum Zeitpunkt der Hinterlegung und hinsichtlich der Notifikation der vorläufigen Anwendung gemäss Artikel 39 Absatz 1 wirksam.

Art. 41 Beitritt

Die Regierungen aller Staaten können diesem Übereinkommen zu den vom Rat festgesetzten Bedingungen beitreten. Es ist davon auszugehen, dass der jeweilige Staat im Zeitpunkt des Beitritts in den entsprechenden Anhängen zu diesem Übereinkommen mit der jeweiligen Stimmenzahl gemäss den Beitrittsbedingungen aufgeführt ist. Der Beitritt erfolgt durch Hinterlegung einer Beitrittsurkunde beim Depositar. In den Beitrittsurkunden muss darauf hingewiesen werden, dass die Regierung alle vom Rat festgesetzten Bedingungen akzeptiert.

Art. 42 Rücktritt

1. Jedes Mitglied kann jederzeit nach Inkrafttreten dieses Übereinkommens durch eine an den Depositar gerichtete schriftliche Rücktrittsanzeige von diesem Übereinkommen zurücktreten. Das Mitglied setzt gleichzeitig den Rat von seiner Entscheidung in Kenntnis.

2. Der Rücktritt nach diesem Artikel wird 30 Tage nach Eingang der Anzeige beim Depositar wirksam.

Art. 43 Kontenabrechnung

1. Der Rat regelt in einer von ihm für angemessen erachteten Weise die Kontenabrechnung mit einem Mitglied, das von diesem Übereinkommen zurückgetreten oder sonst an diesem Übereinkommen nicht mehr beteiligt ist. Die Organisation behält die von einem solchen Mitglied bereits eingezahlten Beiträge zurück. Ein solches Mitglied bleibt zur Zahlung der Beiträge verpflichtet, die es der Organisation schuldet.

2. Bei Ausserkrafttreten dieses Übereinkommens hat das in Absatz 1 genannte Mitglied keinen Anspruch auf Beteiligung am Liquidationserlös oder an anderen Vermögenswerten der Organisation; etwaige Defizite der Organisation hat es nicht mitzutragen.

Art. 44 Änderung

1. Der Rat kann durch besondere Abstimmung den Parteien eine Änderung dieses Übereinkommens empfehlen. Er kann einen Zeitpunkt festsetzen, nach dem jedes Mitglied dem Depositar seine Annahme der Änderung zu notifizieren hat. Die Änderung wird einhundert Tage nach dem Zeitpunkt, zu dem die Annahmenotifikationen von Mitgliedern, die mindestens zwei Drittel der Gesamtstimmen aller Mitglieder nach Artikel 11 sowie Artikel 25 innehaben, beim Depositar eingehen, oder zu einem vom Rat durch besondere Abstimmung zu beschliessenden späteren Zeitpunkt wirksam. Der Rat kann eine Frist festlegen, innerhalb derer jedes Mitglied dem Depositar die Annahme der Änderung zu notifizieren hat; ist die Änderung bis zum Ablauf dieser Frist nicht wirksam geworden, so gilt sie als zurückgenommen. Der Rat erteilt dem Depositar die notwendigen Mitteilungen, damit dieser feststellen kann, ob die eingegangenen Annahmenotifikationen ausreichen, um die Änderung wirksam zu machen.

2. Ein Mitglied, für das bis zu dem Zeitpunkt, zu dem eine Änderung wirksam wird, deren Annahme nicht notifiziert worden ist, scheidet von diesem Zeitpunkt an von der Teilnahme an diesem Übereinkommen aus, sofern es nicht dem Rat überzeugend darlegt, dass es die Annahme wegen Schwierigkeiten bei der Durchführung seiner verfassungsrechtlichen Verfahren nicht rechtzeitig herbeiführen konnte, und der Rat beschliesst, die für die Annahme festgesetzte Frist für dieses Mitglied zu verlängern. Ein solches Mitglied ist durch die Änderung erst gebunden, wenn es deren Annahme notifiziert hat.

Art. 45 Geltungsdauer, Verlängerung und Ausserkraftsetzung

1. Dieses Übereinkommen bleibt bis zum 31. Dezember 1995 in Kraft, sofern es nicht nach Absatz 2 verlängert oder nach Absatz 3 früher ausser Kraft gesetzt worden ist.

2. Der Rat kann dieses Übereinkommen durch besondere Abstimmung über den 31. Dezember 1995 hinaus um weitere Zeiträume von jeweils höchstens zwei Jahren verlängern.1 Ein Mitglied, das eine Verlängerung dieses Übereinkommens nicht billigt, unterrichtet den Rat schriftlich davon und scheidet vom Beginn des Verlängerungszeitraums von der Teilnahme an diesem Übereinkommen aus.

3. Der Rat kann durch besondere Abstimmung jederzeit beschliessen, dieses Übereinkommen ab einem von ihm festzusetzenden Zeitpunkt und nach von ihm festzulegenden Bedingungen ausser Kraft zu setzen.

4. Nach der Ausserkraftsetzung dieses Übereinkommens bleibt die Organisation so lange weiterbestehen, wie es für die Durchführung der Auflösung der Organisation notwendig ist; die Organisation hat während dieser Zeit die für diesen Zweck notwendigen Aufgaben und Befugnisse.

5. Der Rat notifiziert dem Depositar jede Massnahme nach Absatz 2 oder Absatz 3.


1 Verlängert vom Internationalen Zuckerrat bis 31. Dez. 1997 mit der Resolution vom 1. Dez. 1995 (AS 1996 1116), bis 31. Dez. 1999 mit der Resolution vom 29. Mai 1997 (AS 1997 2450), bis 31. Dez. 2001 mit der Resolution vom 27. Mai 1999 (AS 1999 2513), bis 31. Dez. 2003 mit der Resolution vom 30. Mai 2001 (AS 2001 2746), bis 31. Dez. 2005 mit der Resolution vom 29. Mai 2003 (AS 2003 2451), bis 31. Dez. 2007 mit der Resolution vom 26. Mai 2005 (AS 2005 2643), bis 31. Dez. 2011 mit der Resolution vom 28. Mai 2009 (AS 2009 3435), bis 31. Dez. 2013 mit der Resolution vom 2. Juni 2011 (AS 2013 197), bis 31. Dez. 2015 mit der Resolution vom 6. Juni 2013 (AS 2013 2105), bis 31. Dez. 2017 mit der Resolution vom 25. Juni 2015 (AS 2015 2643), bis 31. Dez. 2019 mit der Resolution vom 1. Dez. 2017 (AS 2017 7767) und bis 31. Dez. 2021 mit der Resolution vom 19. Juli 2019 (AS 2019 2625).

Art. 46 Übergangsbestimmungen

1. Massnahmen, die im Rahmen der Anwendung des Übereinkommens von 19871 vollzogen, vorgesehen oder nicht vollzogen wurden und die gemäss dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1987 jeweils im folgenden Jahr wirksam wurden, werden sich unter diesem Übereinkommen so auswirken, als befänden sich die diesbezüglichen Bestimmungen des Übereinkommens von 1987 weiterhin in Kraft.

2. Das Verwaltungsbudget der Organisation für 1993 wird vom Rat gemäss dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1992 auf seiner letzten ordentlichen Tagung 1987, vorbehältlich der endgültigen Genehmigung durch den Rat gemäss diesem Übereinkommen auf seiner ersten Tagung 1993 vorläufig genehmigt.

Zu Urkund dessen haben die hierzu gehörig befugten Unterzeichneten dieses Übereinkommen an den neben ihrer Unterschrift vermerkten Tagen unterschrieben.

Geschehen zu Genf am zwanzigsten März neunzehnhundertzweiundneunzig.

Der arabische, englische, französische, russische und spanische Wortlaut dieses Übereinkommens ist gleichermassen verbindlich.

(Es folgen die Unterschriften)


1 [AS 1991 454]


  Anhang

  Stimmenverteilung gemäss Artikel 25

Ägypten

 37

Kongo (*)

  6

Algerien

 38

Kuba

 151

Argentinien

 22

Madagaskar

  6

Australien

117

Malawi

  6

Barbados

  6

Marokko

  14

Belarus

 11

Mauritius

  15

Belize

  6

Mexiko

  49

Bolivien

  6

Nicaragua

  6

Brasilien

 94

Norwegen

  19

Bulgarien

 18

Österreich

  14

Costa Rica (*)

  6

Panama (*)

  6

Côte d’Ivoire

  6

Papua-Neuguinea (*)

  6

Dominikanische Republik

 23

Peru

  9

Ekuador

  6

Philippinen

  12

El Salvador

  6

Republik Korea

  59

Eswatini

  13

Rumänien

  18

EU

332

Russische Föderation

 135

Fidschi

 12

Schweden

  15

Finnland

 16

Schweiz

  18

Ghana

  6

Simbabwe

  8

Guatemala

 16

Südafrika

  46

Guyana

  6

Thailand

  85

Honduras (*)

  6

Türkei

  21

Indien

 38

Uganda

  6

Indonesien

 18

Ungarn

  9

Jamaika

  6

Uruguay

  6

Japan

176

Vereinigte Republik Tansania

  6

Kamerun

  6

Vereinigte Staaten v. Amerika

 178

Kolumbien

 18

Insgesamt

2000

* Nimmt zwar an der Zuckerkonferenz der Vereinten Nationen von 1992 nicht teil, wird aber als Mitglied der mit dem Übereinkommen von 1987 gegründeten Internationalen Zucker-Organisation gleichwohl aufgeführt.


  Geltungsbereich am 5. Oktober 20162 

Vertragsstaaten

Ratifikation

Beitritt (B)

Inkrafttreten

Ägypten

20. Oktober

1998 B

20. Oktober

1998

Argentinien

  9. Juli

2009

  9. Juli

2009

Äthiopien

  8. August

2002 B

  8. August

2002

Australien

24. Dezember

1992

10. Dezember

1996

Barbados

27. März

2007 B

27. März

2007

Belarus

27. September

1993 B

10. Dezember

1996

Belize

24. Januar

1994 B

10. Dezember

1996

Brasilien

10. Dezember

1996

10. Dezember

1996

Costa Rica

11. Oktober

1996 B

10. Dezember

1996

Côte d’Ivoire

23. März

1993 B

10. Dezember

1996

Dominikanische Republik

19. März

1998

19. März

1998

Ecuador

29. Dezember

1993 B

10. Dezember

1996

Eswatini

23. Dezember

1992

10. Dezember

1996

Europäische Union

20. November

1992

10. Dezember

1996

Fidschi

21. Dezember

1992

10. Dezember

1996

Ghana

28. August

2008 B

28. August

2008

Guatemala

31. Mai

2006

31. Mai

2006

Guyana

24. Dezember

1992

10. Dezember

1996

Honduras

27. Oktober

1998 B

27. Oktober

1998

Indien

20. Januar

1993

10. Dezember

1996

Indonesien

12. Mai

2011 B

12. Mai

2011

Iran

29. April

2002 B

29. April

2002

Jamaika

23. März

1993

10. Dezember

1996

Kamerun

20. Februar

2006 B

20. Februar

2006

Kenia

  6. November

1995 B

10. Dezember

1996

Kolumbien

13. Dezember

1996

13. Dezember

1996

Kongo (Brazzaville)

26. April

2007 B

26. April

2007

Korea (Süd-)

15. April

1993

10. Dezember

1996

Kroatien

  3. März

2008 B

  3. März

2008

Kuba

14. Oktober

1994

10. Dezember

1996

Lettland

  7. Juli

1994 B

10. Dezember

1996

Madagaskar

29. April

2014 B

29. April

2014

Malawi

13. September

1993 B

10. Dezember

1996

Marokko

  8. April

2009 B

  8. April

2009

Mauritius

18. Dezember

1992

10. Dezember

1996

Mexiko

16. Juni

1997 B

16. Juni

1997

Moldau

  9. Juni

1998 B

  9. Juni

1998

Mosambik

18. Januar

2005 B

18. Januar

2005

Nicaragua

29. Januar

2010 B

29. Januar

2010

Nigeria

19. Oktober

1999 B

19. Oktober

1999

Pakistan

22. Januar

2002 B

22. Januar

2002

Paraguay

19. September

2005 B

19. September

2005

Philippinen

14. November

1996 B

10. Dezember

1996

Rumänien

10. Dezember

1999 B

10. Dezember

1999

Russland

  7. Januar

2003 B

  7. Januar

2003

Sambia

21. Juni

2000

21. Juni

2000

Schweiz

27. Januar

1994

10. Dezember

1996

Serbien

14. Mai

2002 B

14. Mai

2002

Simbabwe

14. Dezember

1994 B

10. Dezember

1996

Sri Lanka

  6. August

2013 B

  6. August

2013

Südafrika

22. Dezember

1992

10. Dezember

1996

Tansania

31. Oktober

2002 B

31. Oktober

2002

Thailand

  8. April

1993

10. Dezember

1996

Tschad

11. Dezember

2007 B

11. Dezember

2007

Tunesien

11. Januar

2007 B

11. Januar

2007

Türkei

21. Januar

1998 B

21. Januar

1998

Uganda

  9. März

2007 B

  9. März

2007

Ukraine

28. Oktober

1994 B

10. Dezember

1996

Ungarn

19. März

1993

10. Dezember

1996

Vereinigte Arabische Emirate

11. Mai

2007 B

11. Mai

2007

Vietnam

16. November

2000 B

16. November

2000

Folgende Staaten wenden das Übereinkommen gemäss Artikel 39 vorläufig an:

El Salvador

Panama

Sudan


 AS 1994 1804; BBl 1993 II 365


1 AS 1994 1803
2 AS 1994 1804, 1999 1406, 2001 2746, 2003 2451, 2005 2643, 2007 3625, 2009 3435, 2013 197 und 2016 3533. Eine aktualisierte Fassung des Geltungsbereiches findet sich auf der Internetseite des EDA (www.eda.admin.ch/vertraege).


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