Traduzione
(Stato 1° gennaio 2020)
Gli obiettivi dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1992 (in seguito denominato «il presente Accordo»), alla luce delle disposizioni della risoluzione 93 (IV) adottata dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, sono:
Ai fini del presente Accordo:
1. L’Organizzazione internazionale dello zucchero, istituita con l’Accordo internazionale sullo zucchero del 1968 e prorogata in virtù degli accordi internazionali sullo zucchero del 1973, del 1977, del 1984 e del 19871, continua ad esistere allo scopo di garantire l’attuazione del presente Accordo e di sorvegliarne l’applicazione. La sua composizione, i suoi poteri e le sue funzioni sono definiti nel presente Accordo.
2. L’Organizzazione ha sede a Londra, salvo diversa decisione del Consiglio adottata con votazione speciale.
3. L’Organizzazione esercita le sue funzioni per il tramite del Consiglio internazionale dello zucchero, del comitato amministrativo, del direttore esecutivo e del personale.
1 RU 1991 454
Ogni Parte al presente Accordo è membro dell’Organizzazione.
Ogni riferimento, nel presente Accordo, al termine «governo» o «governi» s’intende applicabile anche alla Comunità economica europea o a qualsiasi altra organizzazione intergovernativa con responsabilità nel negoziato, nella conclusione e nell’applicazione di accordi internazionali riguardanti in particolare i prodotti di base. Di conseguenza, qualsiasi riferimento nel presente Accordo a firma, ratifica, accettazione o approvazione, oppure a notifica di applicazione a titolo provvisorio o ad adesione, va interpretato, nel caso di tali organizzazioni intergovernative, come riferentesi alla firma, alla ratifica, all’accettazione o approvazione, o alla notifica di applicazione a titolo provvisorio o all’adesione da parte di tali organizzazioni intergovernative.
1. L’Organizzazione è dotata della personalità giuridica internazionale.
2. L’Organizzazione può stipulare contratti, acquistare e alienare beni mobili e immobili e ha la capacità di stare in giudizio.
3. Lo statuto, i privilegi e le immunità dell’Organizzazione nel territorio del Regno Unito continuano ad essere regolati dall’Accordo sulla sede, sottoscritto a Londra il 29 maggio 1969 dal governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e dall’Organizzazione internazionale dello zucchero, con gli emendamenti che risultino necessari per il buon funzionamento del presente Accordo.
4. Se la sede dell’Organizzazione è trasferita in un Paese Membro dell’Organizzazione, tale Paese stipulerà al più presto un accordo con quest’ultima, che dovrà essere approvato dal Consiglio, riguardante lo statuto, i privilegi e le immunità dell’Organizzazione, del direttore esecutivo, del personale e degli esperti nonché dei rappresentanti dei Paesi membri che si trovano in questo Paese per l’esercizio delle loro funzioni.
5. Qualora, in virtù dell’accordo di cui al paragrafo 4 del presente articolo, si applichino altre disposizioni fiscali e in attesa della conclusione di tale accordo, il nuovo membro ospitante è tenuto a:
6. In caso di trasferimento della sede dell’Organizzazione in un Paese non membro, il Consiglio deve, prima del trasferimento, ottenere dal governo di questo Paese una conferma scritta con la quale esso s’impegna a:
7. Il Consiglio si impegna a concludere, prima del trasferimento della sede, l’accordo di cui al paragrafo 4 del presente articolo con il governo del Paese nel quale l’Organizzazione trasferirà la sua sede.
1. L’autorità suprema dell’Organizzazione è il Consiglio internazionale dello zucchero, di cui fanno parte tutti i membri dell’Organizzazione.
2. Ogni Membro ha un rappresentante in seno al Consiglio e, se lo desidera, uno o più rappresentanti supplenti. Ogni Membro può inoltre aggiungere al proprio rappresentante o ai suoi supplenti uno o più consiglieri.
1. Il Consiglio esercita tutti i poteri ed adempie, o si adopera per adempiere, tutte le funzioni necessarie all’applicazione delle disposizioni previste dal presente Accordo e al proseguimento della liquidazione del fondo di finanziamento delle giacenze, creato in virtù dell’articolo 49 dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1977, conformemente alla delega da parte del Consiglio del predetto Accordo al Consiglio dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1984 e a quello dell’Accordo internazionale del 1987, in virtù dell’articolo 8 paragrafo 1 di quest’ultimo.
2. Il Consiglio approva con votazione speciale i regolamenti necessari per l’esecuzione delle disposizioni del presente Accordo e con esso compatibili, in particolare il regolamento interno del Consiglio e dei suoi comitati, il regolamento finanziario e lo statuto del personale dell’Organizzazione. Il Consiglio può prevedere, nel suo regolamento interno, una procedura che gli consenta di prendere decisioni su questioni specifiche, senza riunirsi.
3. Il Consiglio raccoglie e conserva la documentazione necessaria per l’adempimento delle funzioni conferitegli dal presente Accordo, e qualsiasi altra documentazione ritenuta idonea.
4. Il Consiglio pubblica una relazione annuale e qualsiasi altra informazione giudicata idonea.
1. Ogni anno il Consiglio elegge fra le delegazioni un presidente e un vicepresidente, che possono essere rieletti e non vengono retribuiti dall’Organizzazione.
2. In assenza del presidente, le funzioni connesse a tale carica sono assunte dal vicepresidente. In caso di assenza temporanea simultanea del presidente e del vicepresidente o di assenza permanente di uno dei due o di entrambi, il Consiglio può eleggere tra le delegazioni nuovi titolari di queste cariche, temporanei o permanenti a seconda dei casi.
3. Né il presidente né alcun altro membro dell’esecutivo che presiede una riunione ha diritto di voto. Essi possono tuttavia incaricare un’altra persona di esercitare i diritti di voto del Membro che rappresentano.
1. Di regola, il Consiglio si riunisce in sessione ordinaria ogni anno.
2. Inoltre, il Consiglio si riunisce in sessione straordinaria se decide in tal senso o su richiesta:
3. Le sessioni del Consiglio devono essere annunciate ai Membri con almeno 30 giorni di anticipo, salvo in caso di urgenza dove il preavviso sarà almeno di dieci giorni.
4. Le sessioni si svolgono nella sede dell’Organizzazione, salvo diversa decisione del Consiglio presa con votazione speciale. Se un Membro invita il Consiglio a riunirsi in una sede diversa dalla sede dell’Organizzazione e il Consiglio acconsente, le spese supplementari che ne derivano sono a carico di tale Paese membro.
1. Ai fini dell’esercizio del diritto di voto nel quadro del presente Accordo, i Membri dispongono in totale di 2000 voti ripartiti conformemente alle disposizioni dell’articolo 25.
2. Qualora i diritti di voto siano sospesi in applicazione dell’articolo 26 paragrafo 2 del presente Accordo, tali voti sono ripartiti tra gli altri Membri, proporzionalmente alle quote da essi possedute conformemente all’articolo 25. La medesima procedura viene applicata quando sono ristabiliti i diritti di voto del Membro interessato, che è allora incluso nella distribuzione.
1. Ogni Membro dispone per il voto del numero di voti che gli spettano in virtù dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25. Non è autorizzato a frazionarli.
2. Qualsiasi Membro può autorizzare, informandone per iscritto il presidente, qualsiasi altro Membro a rappresentare i suoi interessi e ad utilizzare i suoi voti nelle riunioni del Consiglio. Una copia di tale autorizzazione è sottoposta all’esame di ogni commissione per la verifica delle credenziali istituita in applicazione del regolamento interno del Consiglio.
3. Un Membro autorizzato da un altro Membro ad esprimere i voti attribuiti a quest’ultimo in virtù dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25, esercita il diritto di voto attenendosi a tale autorizzazione e in conformità delle disposizioni del paragrafo 2 del presente articolo.
1. Il Consiglio prende tutte le decisioni e formula tutte le raccomandazioni, in linea di massima, per assenso. Mancando quest’ultimo, tutte le decisioni e raccomandazioni sono adottate per votazione a maggioranza semplice, sempre che il presente Accordo non prescriva una votazione speciale.
2. Nel calcolo del numero dei voti necessari per l’adozione di qualsiasi decisione del Consiglio non si tiene conto dei voti dei Membri astenuti e detti Membri non sono considerati «votanti» ai sensi dell’articolo 2, definizioni 4 o 5 a seconda dei casi. Se un Membro fa riferimento alle disposizioni dell’articolo 12 paragrafo 2 ed i suoi voti sono espressi in una riunione del Consiglio, esso è considerato presente e votante ai fini del paragrafo 1 del presente articolo.
3. Tutte le decisioni adottate dal Consiglio in virtù del presente Accordo sono vincolanti per i Membri.
1. Il Consiglio prende tutte le disposizioni che ritiene opportune per la consultazione o la collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite ed i suoi organi, in particolare la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, con le altre istituzioni specializzate delle Nazioni Unite e, all’occorrenza, con le organizzazioni intergovernative.
2. In considerazione del particolare ruolo conferito alla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo nell’ambito del commercio internazionale dei prodotti di base, il Consiglio informa all’occorrenza questo organismo sulle sue attività ed i suoi programmi di lavoro.
3. Il Consiglio può altresì adottare tutte le disposizioni necessarie per avere positivi contatti con le organizzazioni internazionali dei produttori, dei commercianti e dei fabbricanti di zucchero.
1. L’Organizzazione utilizza nel migliore dei modi i meccanismi del Fondo comune per i prodotti di base.
2. Per quanto concerne la realizzazione di qualsiasi progetto in applicazione del paragrafo 1 del presente articolo, l’Organizzazione non svolge il ruolo di agente esecutivo e non assume alcun impegno finanziario a titolo di garanzie prestate dai Membri o da altre entità. L’appartenenza all’Organizzazione non comporta alcuna responsabilità per i Membri a seguito dei prestiti contratti o concessi da qualsiasi Membro o altra entità nell’ambito di tali progetti.
1. Il Consiglio può invitare qualsiasi Stato Membro ad assistere alle sue riunioni in qualità d’osservatore.
2. Il Consiglio può altresì invitare alle sue riunioni qualsiasi organizzazione di cui all’articolo 14 paragrafo 1 in qualità di osservatore.
Il numero legale richiesto per le riunioni del Consiglio è costituito dalla presenza di più dei due terzi dei Membri, purché i membri presenti detengano almeno i due terzi del totale dei voti di tutti i Membri ai sensi dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25. Se il giorno fissato per l’apertura di una sessione del Consiglio non si raggiunge il numero legale o se, nel corso di una sessione del Consiglio, non si raggiunge il numero legale in tre riunioni consecutive, il Consiglio è convocato sette giorni dopo; a quella data e per il resto della sessione, il numero legale è costituito dalla presenza di più della metà dei Membri, purché i Membri presenti rappresentino più della metà del totale dei voti di tutti i Membri ai sensi dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25. Ogni Membro rappresentato giusta l’articolo 12 paragrafo 2 è considerato come presente.
1. Il Comitato amministrativo si compone di 18 Membri. Dieci di essi sono in linea di principio i Membri che versano ogni anno i contributi finanziari più importanti, mentre otto Membri sono eletti fra gli altri Membri del Consiglio.
2. Se uno o più dei dieci Membri che ogni anno versano i contributi finanziari più importanti non desiderano essere nominati automaticamente in seno al Comitato amministrativo, si porrà rimedio a questa lacuna nominando altri importanti contribuenti che accettano di far parte del Comitato. Quando questi dieci Membri del Comitato amministrativo sono stati nominati, gli altri otto Membri del Comitato sono eletti tra gli altri Membri del Consiglio.
3. L’elezione degli otto Membri supplementari ha luogo ogni anno sulla base dei voti indicati all’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25. I Membri nominati in seno al Comitato amministrativo secondo le disposizioni dei paragrafi 1 o 2 del presente articolo non prendono parte a questa elezione.
4. Nessun Membro può far parte del Comitato amministrativo se non ha versato completamente i suoi contributi conformemente all’articolo 26.
5. Ogni Membro del Comitato amministrativo nomina un rappresentante e può parimenti nominare uno o più supplenti e consiglieri. Inoltre, tutti i Membri del Consiglio possono assistere alle riunioni del Comitato in qualità d’osservatori ed essere invitati a prendere la parola.
6. Il Comitato amministrativo elegge ogni anno il suo presidente e vicepresidente. Il presidente non ha diritto di voto e può essere rieletto. In assenza del presidente, le sue funzioni sono esercitate dal vicepresidente.
7. Il Comitato amministrativo si riunisce di regola tre volte all’anno.
8. Il Comitato amministrativo si riunisce nella sede dell’Organizzazione, sempre che non decida altrimenti. Se un Membro invita il Comitato a riunirsi in una sede diversa dalla sede dell’Organizzazione e il Comitato acconsente a tale invito, le spese supplementari che ne derivano sono a carico di questo Membro.
1. I Membri scelti tra i Membri che ogni anno versano i contributi finanziari più importanti sono, conformemente alla procedura di cui all’articolo 18 paragrafi 1 o 2, nominati in seno al Comitato amministrativo.
2. L’elezione degli otto Membri supplementari del Comitato amministrativo si svolge in seno al Consiglio. Ogni Membro eleggibile conformemente alle disposizioni dell’articolo 18 paragrafi 1, 2 e 3 esprime tutti i voti di cui ha diritto in virtù dell’articolo 11 e giusta le disposizioni dell’articolo 25 in favore di un unico candidato. Ogni Membro può esprimere in favore di un altro candidato i voti che è autorizzato ad utilizzare a norma dell’articolo 12 paragrafo 2. Gli otto candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti sono eletti.
3. In caso di sospensione del diritto di voto a carico di un Membro del Comitato amministrativo in virtù di una delle disposizioni pertinenti del presente Accordo, i Membri che hanno votato a suo favore o che gli hanno attribuito i loro voti conformemente al presente articolo possono, durante il periodo di sospensione, attribuire i loro voti a qualsiasi altro Membro del Comitato.
4. Se un Membro, che è stato nominato nel Comitato conformemente alle disposizioni dell’articolo 18 paragrafo 1 o 2, cessa di essere Membro dell’Organizzazione, è sostituito dal successivo contribuente più importante che accetta di far parte del Comitato e, se necessario, una votazione ha luogo per eleggere un membro supplementare del Comitato. Se un Membro eletto in seno al Comitato cessa di essere Membro dell’Organizzazione, si procede ad un’elezione per sostituirlo. Ogni Membro, che abbia votato per il Membro che ha cessato di far parte dell’Organizzazione o che gli ha abbia attribuito i propri voti, e che non voti a favore del Membro eletto al posto vacante in seno al Comitato, può attribuire i propri voti a un altro membro del Comitato.
5. In casi speciali e previa consultazione del membro del Comitato amministrativo a favore del quale ha votato o al quale ha attribuito i propri voti conformemente alle disposizioni del presente articolo, un Membro può ritirare i propri voti a suo favore per il resto dell’anno. Egli può attribuirli ad un altro Membro del Comitato amministrativo, al quale non può però ritirarli durante il resto dell’anno. Il Membro del Comitato amministrativo al quale sono stati ritirati i voti conserva il proprio seggio nel Comitato per il resto dell’anno. Qualsiasi provvedimento preso in applicazione delle disposizioni del presente paragrafo è valido dopo che il presidente del Comitato amministrativo ne è stato informato per iscritto.
1. Il Consiglio può, con votazione speciale, delegare al Comitato amministrativo l’esercizio di tutti o di parte dei suoi poteri, ad eccezione dei seguenti:
2. Il Consiglio può revocare in qualsiasi momento la delega dei poteri al Comitato amministrativo.
1. Ogni Membro del Comitato amministrativo dispone, per la votazione, del numero di voti attribuitigli a norma dell’articolo 19; non è autorizzato a frazionarli.
2. Le decisioni prese dal Comitato amministrativo richiedono la stessa maggioranza che richiederebbero le decisioni prese dal Consiglio e devono essere comunicate al Consiglio.
3. Qualsiasi Membro ha il diritto di appellarsi al Consiglio, alle condizioni da quest’ultimo definite nel regolamento interno, contro qualsiasi decisione del Comitato amministrativo.
Il numero legale per le riunioni del Comitato amministrativo è costituito dalla presenza di più della metà dei membri del Comitato, purché i Membri presenti rappresentino almeno i due terzi del totale dei voti di tutti i membri del Comitato.
1. Il Consiglio nomina il Direttore esecutivo con votazione speciale e ne fissa le condizioni d’assunzione.
2. Il Direttore esecutivo è il più alto funzionario dell’Organizzazione; egli è responsabile dell’adempimento dei compiti che gli spettano ai fini dell’applicazione del presente Accordo.
3. Il Consiglio, previa consultazione del Direttore esecutivo, nomina con votazione speciale gli altri alti funzionari e ne fissa le condizioni d’assunzione.
4. Il Direttore esecutivo nomina gli altri Membri del personale conformemente ai regolamenti e alle decisioni del Consiglio.
5. Il Consiglio, conformemente alle disposizioni dell’articolo 8, adotta i regolamenti che disciplinano le condizioni d’impiego, i diritti, gli obblighi e i compiti fondamentali di tutti i Membri della segreteria.
6. Il Direttore esecutivo e il personale non devono avere interessi finanziari nell’industria o nel commercio dello zucchero.
7. Nello svolgimento dei compiti loro assegnati in virtù del presente Accordo, il Direttore esecutivo e i Membri del personale non possono sollecitare né ricevere istruzioni da alcun membro o da alcuna autorità esterna all’Organizzazione. Essi si astengono da ogni atto incompatibile con il loro statuto di funzionari internazionali responsabili unicamente verso l’Organizzazione. I Membri sono tenuti a rispettare il carattere esclusivamente internazionale delle funzioni del Direttore esecutivo e del personale e non devono cercare di influenzarli nello svolgimento dei loro compiti.
1. Le spese delle delegazioni in seno al Consiglio, al Comitato amministrativo o ai comitati del Consiglio o del Comitato amministrativo sono a carico dei Membri interessati.
2. Per la copertura delle spese necessarie all’applicazione del presente Accordo, i Membri versano un contributo annuo come stabilito all’articolo 25. Tuttavia, se un Membro richiede servizi speciali, il Consiglio può imporgli di pagarli.
3. Una contabilità appropriata è tenuta per l’amministrazione del presente Accordo.
1. Ai fini del presente articolo, ai Membri sono attribuiti 2000 voti.
3. I voti sono esaminati ogni anno secondo la procedura indicata di seguito:
4. In caso di adesione di un Membro o di Membri dopo l’entrata in vigore del presente Accordo, i voti di questo Membro o di questi Membri sono determinati conformemente all’allegato adeguato in funzione dei paragrafi 2 e 3 qui sopra. Se detto Membro o detti Membri non figurano nell’allegato del presente Accordo, il Consiglio decide il numero di voti che saranno attribuiti. Dopo l’accettazione, da parte del Membro o dei Membri in questione che non figurano nell’allegato, del numero di voti attribuiti dal Consiglio, i voti dei membri esistenti sono ricalcolati in modo che il totale dei voti sia ancora 2000.
5. Nel caso in cui uno o più Membri si ritirino, i voti di questo o questi Membri sono ripartiti tra i Membri rimasti proporzionalmente alla loro parte nel totale dei voti, in modo che quest’ultimo sia ancora 2000.
6. Accordi transitori:
7. Le disposizioni dell’articolo 26 paragrafo 2, concernenti la sospensione dei diritti di voto in caso di non esecuzione degli obblighi, non sono applicabili al presente articolo.
8. Nella seconda metà di ogni anno, il Consiglio adotta il bilancio amministrativo dell’Organizzazione per l’esercizio successivo e stabilisce l’ammontare del contributo dovuto dai Membri per ogni voto per finanziare tale bilancio, dopo aver tenuto conto nel corso dei primi due anni delle disposizioni del paragrafo 6 del presente articolo.
9. Il contributo di ogni Membro al bilancio amministrativo è calcolato moltiplicando il contributo per voto per il numero di voti detenuto da tale Membro ai sensi del presente articolo, ossia:
10. Se il presente Accordo entra in vigore più di otto mesi prima dell’inizio del primo anno completo, il Consiglio adotta, nel corso della sua prima sessione, un bilancio amministrativo per il periodo che va fino all’inizio di questo primo anno completo. Negli altri casi il primo bilancio amministrativo copre sia il periodo iniziale che il primo anno completo.
11. Il Consiglio può prendere, con votazione speciale, i provvedimenti che ritiene opportuni per attenuare gli effetti che un’eventuale partecipazione limitata al presente Accordo al momento dell’adozione del bilancio di gestione per il primo esercizio del presente Accordo o una diminuzione rilevante dei partecipanti all’Organizzazione potrebbero avere sui contributi dei membri.
1. I membri versano i loro contributi al bilancio amministrativo di ogni esercizio, conformemente alle rispettive procedure costituzionali. I contributi al bilancio amministrativo di ciascun esercizio sono pagabili in valuta liberamente convertibile e sono esigibili il primo giorno dell’esercizio; i contributi dei membri relativi all’esercizio nel corso del quale essi entrano a far parte dell’Organizzazione sono esigibili alla data di adesione.
2. Se, allo scadere di quattro mesi a decorrere dalla data alla quale il suo contributo è esigibile conformemente al paragrafo 1 del presente articolo, un Membro non ha versato per intero il proprio contributo al bilancio di gestione, il Direttore esecutivo gli chiede di effettuare il pagamento il più presto possibile. Se, allo scadere di due mesi dalla richiesta del Direttore esecutivo, il Membro non ha ancora versato il proprio contributo, i suoi diritti di voto in seno al Consiglio e al Comitato esecutivo sono sospesi fino al versamento integrale del contributo.
3. Il Consiglio può decidere, con votazione speciale, che un Membro che non ha pagato il suo contributo da due anni sia privato dei diritti riconosciuti ai Membri e cessi di essere considerato ai fini del bilancio. Questo Membro sarà sempre tenuto a versare il proprio contributo e a far fronte a qualsiasi altro obbligo finanziario che gli incombe in virtù del presente Accordo. Quando procede al pagamento degli arretrati, i suoi diritti vengono ripristinati. I versamenti tardivi effettuati dai membri sono dedotti anzitutto dai loro arretrati e non dai contributi correnti.
Il più presto possibile dopo la fine di ciascun esercizio, i conti finanziari dell’Organizzazione per tale esercizio, certificati da un controllore indipendente, sono presentati al Consiglio per essere approvati e pubblicati.
I Membri si impegnano a prendere i provvedimenti necessari per poter adempiere gli obblighi imposti dal presente Accordo e a cooperare pienamente per raggiungere i suoi obiettivi.
I Membri si adoperano affinché l’industria zuccheriera dei rispettivi Paesi offra buone condizioni di lavoro e, per quanto possibile, si sforzano di migliorare il tenore di vita dei lavoratori agricoli e industriali nei vari settori della produzione di zucchero, nonché dei coltivatori di canna da zucchero e di barbabietola da zucchero.
I Membri tengono debitamente conto degli aspetti ecologici a tutti gli stadi della produzione di zucchero.
Gli obblighi finanziari di ogni Membro nei confronti dell’Organizzazione e degli altri Membri riguardano unicamente i contributi ai bilanci amministrativi adottati dal Consiglio nell’ambito del presente Accordo.
1. L’Organizzazione funge da centro per la raccolta e la pubblicazione di dati statistici e di studi su produzione, prezzi, esportazioni ed importazioni, consumo e scorte di zucchero (sia greggio che raffinato) e di altri edulcoranti, nonché sulle imposte gravanti lo zucchero e gli altri edulcoranti su scala mondiale.
2. I Membri si impegnano a fornire all’Organizzazione, entro i termini eventualmente fissati dal regolamento interno, tutti i dati statistici e le informazioni disponibili che, ai sensi di tale regolamento, sono necessari per svolgere le funzioni attribuite dal presente Accordo. All’occorrenza, l’Organizzazione utilizza le informazioni pertinenti che può ottenere da altre fonti. L’Organizzazione non pubblica alcuna informazione che consenta di identificare le operazioni di privati o di imprese che producono, lavorano e commercializzano lo zucchero.
1. Il Consiglio istituisce un Comitato della situazione del mercato dello zucchero, del consumo e delle statistiche, composto di tutti i Membri e presieduto dal Direttore esecutivo.
2. Il Comitato esamina costantemente i problemi che riguardano l’economia mondiale dello zucchero e degli altri edulcoranti e comunica le sue conclusioni ai membri. A tal fine, si riunisce di regola due volte all’anno. Il Comitato tiene conto in tale esame delle informazioni pertinenti raccolte dall’Organizzazione conformemente all’articolo 32.
3. Il Comitato è incaricato dei compiti seguenti:
4. Il Consiglio esamina ogni anno un progetto relativo ad un programma di lavoro, accompagnato da valutazioni concernenti le risorse necessarie e stabilito dal Direttore esecutivo.
Per raggiungere gli obiettivi enunciati all’articolo 1, il Consiglio può fornire la necessaria assistenza sia per la ricerca nell’ambito dell’economia zuccheriera che per la diffusione di risultati ottenuti in questo settore. A tal fine, il Consiglio può cooperare con organizzazioni internazionali e con organismi di ricerca, a condizione che non debba assumere alcun obbligo finanziario supplementare.
1. Il Consiglio può studiare la possibilità di negoziare un nuovo accordo internazionale sullo zucchero, compreso un eventuale accordo che contenga disposizioni economiche, riferire in merito ai Membri ed elaborare le raccomandazioni che ritiene opportune.
2. Il Consiglio può, quando lo ritiene opportuno, invitare il Segretario generale della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo a riunire una conferenza di negoziazione.
Il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite è designato depositario del presente Accordo.
Il presente Accordo sarà aperto alla firma dei governi invitati alla Conferenza sullo zucchero del 1992 delle Nazioni Unite, dal 1° maggio al 31 dicembre 1992, presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
1. Il presente Accordo è soggetto a ratifica, accettazione o approvazione da parte dei governi firmatari, conformemente alle rispettive procedure costituzionali.
2. Gli strumenti di ratifica, di accettazione e di approvazione saranno depositati al più tardi il 31 dicembre 1992 presso il depositario. Il Consiglio può tuttavia concedere una proroga ai governi firmatari che non abbiano potuto depositare i propri strumenti entro tale data.
1. Un governo firmatario che intende ratificare, accettare o approvare il presente Accordo, oppure un governo per il quale il Consiglio ha fissato delle condizioni di adesione, ma non è stato in grado di depositare il proprio strumento, può, in qualsiasi momento, notificare al depositario che applicherà il presente Accordo a titolo provvisorio al momento della sua entrata in vigore come previsto dall’articolo 40 oppure, se è già in vigore, ad una data determinata.
2. Un governo che abbia notificato, ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo, che applicherà il presente Accordo al momento della sua entrata in vigore o, se è già in vigore, ad una data determinata, diventa da quel momento Membro provvisorio, fino a quando non abbia depositato il proprio strumento di ratifica, di accettazione, d’approvazione o d’adesione, diventando in tal modo Membro.
1. Il presente Accordo entrerà definitivamente in vigore il 1° gennaio 1993, o ad un’altra data, se a tale data i governi, che detengono il 60 per cento dei voti conformemente alla ripartizione indicata nell’allegato del presente Accordo, hanno depositato i propri strumenti di ratifica, accettazione approvazione o adesione.
2. Se non sarà entrato in vigore il 1° gennaio 1993 conformemente al paragrafo 1 del presente articolo, il presente Accordo entrerà in vigore a titolo provvisorio, sempre che a tale data siano stati depositati gli strumenti di ratifica, di accettazione o approvazione, o le notifiche di applicazione provvisoria a nome di governi che soddisfino le condizioni in materia di percentuale indicate al paragrafo 1 del presente articolo.
3. Se il 1° gennaio 1993 non saranno raggiunte le percentuali richieste per l’entrata in vigore del presente Accordo, conformemente al paragrafo 1 o al paragrafo 2 del presente articolo, il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite inviterà i governi, che hanno depositato il loro strumento di ratifica, d’accettazione o d’approvazione o una notifica di applicazione provvisoria, a decidere se il presente Accordo entrerà in vigore tra loro, in via definitiva o provvisoria, integralmente o in parte, alla data che essi fisseranno. Se l’Accordo è entrato in vigore a titolo provvisorio in conformità delle disposizioni del presente paragrafo, esso entrerà in vigore successivamente in via definitiva quando saranno adempiute le condizioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo, senza che sia necessaria un’ulteriore decisione.
4. Per ogni governo che abbia depositato uno strumento di ratifica, accettazione, approvazione o adesione, o una notifica di applicazione provvisoria dopo l’entrata in vigore del presente Accordo, conformemente ai paragrafi 1, 2 e 3 del presente articolo, lo strumento sarà valido alla data del deposito e la notifica di applicazione provvisoria secondo le disposizioni dell’articolo 39 paragrafo 1.
I governi di tutti gli Stati possono aderire al presente Accordo alle condizioni stabilite dal Consiglio. Con la sua adesione, uno Stato viene iscritto nell’allegato del presente Accordo, con l’indicazione del numero dei voti di cui dispone sulla base delle sue condizioni d’adesione. L’adesione avviene mediante il deposito di uno strumento d’adesione presso il depositario. Gli strumenti di adesione devono attestare che il governo accetta tutte le condizioni stabilite dal Consiglio.
1. Qualsiasi Membro può recedere in ogni momento dal presente Accordo dopo la sua entrata in vigore, mediante notifica scritta al depositario. Questo Membro è tenuto ad informare contemporaneamente, per scritto, il Consiglio della decisione presa.
2. Il recesso di cui al presente articolo è valido 30 giorni dopo il ricevimento della notifica da parte del depositario.
1. Il Consiglio procede, secondo le condizioni che giudica eque, alla liquidazione dei conti di un Membro che si è ritirato dal presente Accordo o che, in altro modo, ha cessato di essere parte al presente Accordo. L’Organizzazione conserva le somme già versate da tale Membro. Quest’ultimo è tenuto a corrispondere le somme dovute all’Organizzazione.
2. Alla fine del presente Accordo, un Membro che si trovi nella condizione di cui al paragrafo 1 del presente articolo non ha diritto ad alcuna parte del ricavo della liquidazione, né degli altri averi dell’Organizzazione. Egli non può essere nemmeno chiamato a coprire alcuna parte del disavanzo eventuale dell’Organizzazione.
1. Il Consiglio può, con votazione speciale, raccomandare ai Membri un emendamento al presente Accordo. Può fissare la data a partire dalla quale ogni Membro notificherà al depositario l’accettazione dell’emendamento. Quest’ultimo avrà validità 100 giorni dopo che il depositario ha ricevuto le notifiche di accettazione da Membri che detengono almeno i due terzi del totale di voti di tutti i Membri ai sensi dell’articolo 11 e conformemente alle disposizioni dell’articolo 25 o ad una data successiva fissata dal Consiglio mediante votazione speciale. Il Consiglio può fissare un termine entro il quale ciascun Membro è tenuto a notificare al depositario l’accettazione dell’emendamento; qualora non sia entrato in vigore entro tale data, l’emendamento è considerato ritirato. Il Consiglio fornisce al depositario le informazioni necessarie per stabilire se le notifiche d’accettazione ricevute sono sufficienti affinché l’emendamento abbia validità.
2. Un Membro, che abbia notificato l’accettazione di un emendamento alla data in cui esso è valevole, cessa a contare da tale data di essere Parte al presente Accordo, sempre che tale Membro provi al Consiglio di non aver potuto far accettare l’emendamento in tempo utile a causa di difficoltà incontrate nell’espletamento delle proprie procedure costituzionali e il Consiglio decida di prorogare il termine d’accettazione per tale Membro. Per quest’ultimo, l’emendamento non è vincolante fino a quando esso non ha notificato la sua accettazione.
1. Il presente Accordo resterà in vigore fino al 31 dicembre 1995, sempre che non sia prorogato giusta il paragrafo 2 del presente articolo o non vi si ponga fine prima conformemente al paragrafo 3 del presente articolo.
2. Il Consiglio può, con votazione speciale, prorogare il presente Accordo oltre il 31 dicembre 1995, per periodi successivi non superiori a due anni.1 I Membri che non accettino la proroga decisa ne informano il Consiglio per scritto e cessano di essere parte al presente Accordo a contare dall’inizio del periodo di proroga.
3. Il Consiglio può in qualsiasi momento, con votazione speciale, decidere di porre fine al presente Accordo alla data e alle condizioni da esso decise.
4. Alla fine del presente Accordo, l’Organizzazione continua ad esistere per il periodo necessario alla sua liquidazione; essa esercita i poteri e le funzioni necessari a tale fine.
5. Il Consiglio notifica al depositario qualsiasi decisione presa giusta il paragrafo 2 o 3 del presente articolo.
1 Questo Acc. è stato prorogato dalle Ris. del Consiglio internazionale dello zucchero del 1° dic. 1995 fino al 31 dic. 1997 (RU 1996 1116), del 29 mag. 1997 fino al 31 dic. 1999 (RU 1997 2450), del 27 mag. 1999 fino al 31 dic. 2001 (RU 1999 2513), del 30 mag. 2001 fino al 31 dic. 2003 (RU 2001 2746), del 29 mag. 2003 fino al 31 dic. 2005 (RU 2003 1451), del 26 mag. 2005 fino al 31 dic. 2007 (RU 2005 2643), del 31 mag. 2007 fino al 31 dic. 2009 (RU 2007 3625), del 28 mag. 2009 fino al 31 dic. 2011 (RU 2009 3435), del 2 giu. 2011 fino al 31 dic. 2013 (RU 2013 197), del 6 giu. 2013 fino al 31 dic. 2015 (RU 2013 2105), del 25 giu. 2015 fino al 31 dic. 2017 (RU 2015 2643), del 1° dic. 2017 fino al 31 dic. 2019 (RU 2017 7767) e del 19 lug. 2019 fino al 31 dic. 2021 (RU 2019 2625).
1. Qualora, in conformità dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 19871, le conseguenze derivanti da qualsiasi misura presa, da prendere o omessa si ripercuotano, ai fini del funzionamento del predetto Accordo, in un anno successivo, esse avranno lo stesso effetto, nell’ambito del presente Accordo, come se al riguardo vigessero ancora le disposizioni dell’Accordo del 1987.
2. Il bilancio amministrativo dell’Organizzazione per il 1993 sarà approvato provvisoriamente dal Consiglio dell’Accordo internazionale sullo zucchero del 1987 nel corso della sua ultima sessione ordinaria del 1992, con riserva di approvazione definitiva da parte del Consiglio del presente Accordo nel corso della sua prima sessione del 1993.
In fede di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati, hanno apposto la propria firma sul presente Accordo alle date indicate.
Fatto a Ginevra, il venti marzo millenovecentonovantadue.
I testi del presente Accordo in inglese, arabo, cinese, spagnolo, francese e russo fanno tutti egualmente fede.
(Seguono le firme)
1 [RU 1991 454]
Algeria | 38 | Guayana | 6 |
Argentina | 22 | Honduras* | 6 |
Australia | 117 | India | 38 |
Austria | 14 | Indonesia | 18 |
Barbados | 6 | Madagascar | 6 |
Belize | 6 | Malawi | 6 |
Bielorussia | 11 | Marocco | 14 |
Bolivia | 6 | Mauritius | 15 |
Brasile | 94 | Messico | 49 |
Bulgaria | 18 | Nicaragua | 6 |
Camerun | 6 | Norvegia | 19 |
Colombia | 18 | Panama1) | 6 |
Unione europea | 332 | Papuasia Nuova Guinea* | 6 |
Congo* | 6 | Perù | 9 |
Costa d’Avorio | 6 | Repubblica di Corea | 59 |
Costa Rica* | 6 | Repubblica dominicana | 23 |
Cuba | 151 | Romania | 18 |
Ecuador | 6 | Stati Uniti | 178 |
Eswatini | 13 | Sudafrica | 46 |
Egitto | 37 | Svezia | 15 |
El Salvador | 6 | Svizzera | 18 |
Federazione russa | 135 | Eswatini | 13 |
Figi | 12 | Tailandia | 85 |
Filippine | 12 | Tanzania | 6 |
Finlandia | 16 | Turchia | 21 |
Ghana | 6 | Uganda | 6 |
Giamaica | 6 | Ungheria | 9 |
Giappone | 176 | Uruguay | 6 |
Guatemala | 16 | Zimbabwe | 8 |
Totale | 2000 | ||
* Non partecipa alla Conferenza sullo zucchero 1992 delle Nazioni Unite, ma è incluso nella sua qualità di Membro dell’Organizzazione internazionale dello zucchero creata in virtù dell’Acc. internazionale sullo zucchero del 1987. |
Stati partecipanti | Ratifica Adesione (A) | Entrata in vigore | ||
Argentina | 9 luglio | 2009 | 9 luglio | 2009 |
Australia | 24 dicembre | 1992 | 10 dicembre | 1996 |
Barbados | 27 marzo | 2007 A | 27 marzo | 2007 |
Belarus | 27 settembre | 1993 A | 10 dicembre | 1996 |
Belize | 24 gennaio | 1994 A | 10 dicembre | 1996 |
Brasile | 10 dicembre | 1996 | 10 dicembre | 1996 |
Camerun | 20 febbraio | 2006 A | 20 febbraio | 2006 |
Ciad | 11 dicembre | 2007 A | 11 dicembre | 2007 |
Colombia | 13 dicembre | 1996 | 13 dicembre | 1996 |
Congo (Brazzaville) | 26 aprile | 2007 A | 26 aprile | 2007 |
Corea (Sud) | 15 aprile | 1993 | 10 dicembre | 1996 |
Costa Rica | 11 ottobre | 1996 A | 10 dicembre | 1996 |
Côte d’Ivoire | 23 marzo | 1993 A | 10 dicembre | 1996 |
Croazia | 3 marzo | 2008 A | 3 marzo | 2008 |
Cuba | 14 ottobre | 1994 | 10 dicembre | 1996 |
Dominicana, Repubblica | 19 marzo | 1998 | 19 marzo | 1998 |
Ecuador | 29 dicembre | 1993 A | 10 dicembre | 1996 |
Egitto | 20 ottobre | 1998 A | 20 ottobre | 1998 |
Emirati Arabi Uniti | 11 maggio | 2007 A | 11 maggio | 2007 |
Eswatini | 23 dicembre | 1992 | 10 dicembre | 1996 |
Etiopia | 8 agosto | 2002 A | 8 agosto | 2002 |
Figi | 21 dicembre | 1992 | 10 dicembre | 1996 |
Filippine | 14 novembre | 1996 A | 10 dicembre | 1996 |
Ghana | 28 agosto | 2008 A | 28 agosto | 2008 |
Giamaica | 23 marzo | 1993 | 10 dicembre | 1996 |
Guatemala | 31 maggio | 2006 | 31 maggio | 2006 |
Guyana | 24 dicembre | 1992 | 10 dicembre | 1996 |
Honduras | 27 ottobre | 1998 A | 27 ottobre | 1998 |
India | 20 gennaio | 1993 | 10 dicembre | 1996 |
Indonesia | 12 maggio | 2011 A | 12 maggio | 2011 |
Iran | 29 aprile | 2002 A | 29 aprile | 2002 |
Kenya | 6 novembre | 1995 A | 10 dicembre | 1996 |
Lettonia | 7 luglio | 1994 A | 10 dicembre | 1996 |
Madagascar | 29 aprile | 2014 A | 29 aprile | 2014 |
Malawi | 13 settembre | 1993 A | 10 dicembre | 1996 |
Marocco | 8 aprile | 2009 A | 8 aprile | 2009 |
Maurizio | 18 dicembre | 1992 | 10 dicembre | 1996 |
Messico | 16 giugno | 1997 A | 16 giugno | 1997 |
Moldova | 9 giugno | 1998 A | 9 giugno | 1998 |
Mozambico | 18 gennaio | 2005 A | 18 gennaio | 2005 |
Nicaragua | 29 gennaio | 2010 A | 29 gennaio | 2010 |
Nigeria | 19 ottobre | 1999 A | 19 ottobre | 1999 |
Pakistan | 22 gennaio | 2002 A | 22 gennaio | 2002 |
Paraguay | 19 settembre | 2005 A | 19 settembre | 2005 |
Romania | 10 dicembre | 1999 A | 10 dicembre | 1999 |
Russia | 7 gennaio | 2003 A | 7 gennaio | 2003 |
Serbia | 14 maggio | 2002 A | 14 maggio | 2002 |
Sri Lanka | 6 agosto | 2013 A | 6 agosto | 2013 |
Sudafrica | 22 dicembre | 1992 | 10 dicembre | 1996 |
Svizzera | 27 gennaio | 1994 | 10 dicembre | 1996 |
Tanzania | 31 ottobre | 2002 A | 31 ottobre | 2002 |
Thailandia | 8 aprile | 1993 | 10 dicembre | 1996 |
Tunisia | 11 gennaio | 2007 A | 11 gennaio | 2007 |
Turchia | 21 gennaio | 1998 A | 21 gennaio | 1998 |
Ucraina | 28 ottobre | 1994 A | 10 dicembre | 1996 |
Uganda | 9 marzo | 2007 A | 9 marzo | 2007 |
Ungheria | 19 marzo | 1993 | 10 dicembre | 1996 |
Unione europea (UE) | 20 novembre | 1992 | 10 dicembre | 1996 |
Vietnam | 16 novembre | 2000 A | 16 novembre | 2000 |
Zambia | 21 giugno | 2000 | 21 giugno | 2000 |
Zimbabwe | 14 dicembre | 1994 A | 10 dicembre | 1996 |
Gli Stati seguenti applicano l’accordo a titolo provvisorio, secondo l’articolo 39:
El Salvador
Panama
Sudan
1 RU 1994 1803
2 RU 1994 1804, 1999 1406, 2001 2746, 2003 2451, 2005 2643, 2007 3625, 2009 3435, 2013 197 e 2016 3533. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).
Übersetzung
(Stand am 1. Januar 2020)
Das Internationale Zucker-Übereinkommen von 1992, nachstehend als «dieses Übereinkommen» bezeichnet, zielt gemäss der von der Handels- und Entwicklungskonferenz der Vereinten Nationen (UNCTAD) verabschiedeten Entschliessung 93 (IV) darauf ab,
Im Sinne dieses Übereinkommens bedeutet
1. Die Internationale Zucker-Organisation, die aufgrund des Zucker-Übereinkommens von 1968 errichtet und aufgrund der Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1973, 1977, 1984 und 19871 fortgeführt wurde, bleibt zur Anwendung dieses Übereinkommens und zur Überwachung seiner Durchführung mit den in diesem Übereinkommen genannten Bestimmungen über Mitgliedschaft, Befugnisse und Aufgaben weiterhin tätig.
2. Die Organisation hat ihren Sitz in London, sofern der Rat durch besondere Abstimmung nichts anderes beschliesst.
3. Die Organisation übt ihre Tätigkeit durch den Internationalen Zuckerrat, ihren Exekutivausschuss sowie ihren Exekutivdirektor und ihr Personal aus.
1 AS 1991 454
Jede Vertragspartei ist Einzelmitglied der Organisation.
Jede Bezugnahme in diesem Übereinkommen auf eine «Regierung» oder auf «Regierungen» gilt gleichzeitig als Bezugnahme auf die Europäische Wirtschaftsgemeinschaft und auf jede andere zwischenstaatliche Organisation, die für das Aushandeln, den Abschluss und die Anwendung internationaler Übereinkünfte, insbesondere von Rohstoffübereinkommen, verantwortlich ist. Entsprechend gilt jede Bezugnahme in diesem Übereinkommen auf die Unterzeichnung, die Ratifizierung, die Annahme oder die Genehmigung oder die Notifikation der vorläufigen Anwendung oder auf den Beitritt hinsichtlich einer solchen zwischenstaatlichen Organisation gleichzeitig als Bezugnahme auf die Unterzeichnung, die Ratifizierung, die Annahme oder die Genehmigung oder die Notifikation der vorläufigen Anwendung oder auf den Beitritt durch die zwischenstaatliche Organisation.
1. Die Organisation besitzt Rechtspersönlichkeit.
2. Sie hat insbesondere die Fähigkeit, Verträge abzuschliessen, bewegliches und unbewegliches Vermögen zu erwerben und darüber zu verfügen sowie vor Gericht aufzutreten.
3. Die Rechtsstellung sowie die Vorrechte und Immunitäten der Organisation im Hoheitsgebiet des Vereinigten Königreichs werden weiterhin durch das am 29. Mai 1969 in London zwischen der Regierung des Vereinigten Königreichs Grossbritannien und Nordirland und der Internationalen Zucker-Organisation geschlossene Sitzabkommen, einschliesslich der gegebenenfalls notwendigen Änderungen im Hinblick auf das ordnungsgemässe Funktionieren dieses Übereinkommens, geregelt.
4. Wird der Sitz der Organisation in ein Land verlegt, das Mitglied der Organisation ist, so schliesst dieses Mitglied so bald wie möglich mit der Organisation ein vom Rat zu genehmigendes Abkommen über Rechtsstellung, Vorrechte und Immunitäten der Organisation, ihres Exekutivdirektors, ihres Personals und ihrer Experten sowie der Delegationen der Mitglieder, die sich in Wahrnehmung ihrer Aufgaben in diesem Land aufhalten, ab.
5. Solange im Rahmen des in Absatz 4 genannten Abkommens keine anderen Steuerabkommen in Kraft gesetzt werden, gewährt das neue Gastland bis zum Abschluss dieses Abkommens Steuerbefreiung
6. Wird der Sitz der Organisation in ein Land verlegt, das nicht Mitglied der Organisation ist, so hat der Rat vor der Sitzverlegung von der Regierung dieses Landes die schriftliche Zusicherung zu erwirken,
7. Der Rat trägt dafür Sorge, dass er das Abkommen gemäss Absatz 4 mit der Regierung des Landes abschliesst, in das der Sitz der Organisation verlegt werden soll, bevor die Sitzverlegung erfolgt.
1. Der Internationale Zuckerrat, der sich aus allen Mitgliedern der Organisation zusammensetzt, ist die höchste Instanz der Organisation.
2. Jedes Mitglied hat einen Delegierten im Rat und gegebenenfalls einen oder mehrere Stellvertreter. Ein Mitglied kann ferner einen oder mehrere Berater für seine Delegierten oder dessen Stellvertreter benennen.
1. Der Rat übt alle Befugnisse aus und übernimmt oder veranlasst die Wahrnehmung aller Aufgaben, die zur Durchführung der Bestimmungen dieses Übereinkommens und zur Vornahme der Liquidation des aufgrund von Artikel 49 des Internationalen Zucker-Übereinkommens von 1977 eingerichteten Fonds zur Bestandesfinanzierung erforderlich sind, so wie sie der Rat nach dem Übereinkommen von 1977 dem Rat nach dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1984 und dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 19871 aufgrund von Artikel 8 Absatz 1 des letztgenannten Übereinkommens übertragen hat.
2. Der Rat beschliesst durch besondere Abstimmung die zur Durchführung dieses Übereinkommens notwendigen und mit diesem in Einklang stehenden Vorschriften und Regelungen einschliesslich seiner Geschäftsordnung und derjenigen seiner Ausschüsse sowie der Finanz- und Personalvorschriften der Organisation. Der Rat kann in seiner Geschäftsordnung ein Verfahren vorsehen, wonach er bestimmte Fragen ohne Sitzung entscheiden kann.
3. Der Rat führt die Unterlagen, die zur Wahrnehmung seiner Aufgaben nach diesem Übereinkommen erforderlich sind, sowie alle sonstigen Unterlagen, die er für zweckdienlich hält.
4. Der Rat veröffentlicht einen Jahresbericht sowie weitere sachdienliche Informationen.
1 [AS 1991 454]
1. Der Rat wählt für jedes Jahr aus der Mitte der Delegierten einen Präsidenten und einen Vizepräsidenten, die wieder gewählt werden können und nicht von der Organisation besoldet werden.
2. In Abwesenheit des Präsidenten übernimmt der Vizepräsident die Amtsführung. Bei vorübergehender Abwesenheit des Präsidenten und des Vizepräsidenten oder bei ständiger Abwesenheit von einem oder beider kann der Rat aus der Mitte der Delegierten neue Vorstandsmitglieder wählen, die ihr Amt je nach Bedarf vorübergehend oder ständig ausüben.
3. Weder der Präsident noch ein anderer Amtsinhaber, der bei Ratstagungen den Vorsitz führt, nimmt an der Abstimmung teil. Von ihnen kann aber eine Person bestellt werden, die das Stimmrecht des durch sie vertretenen Mitglieds ausübt.
1. Der Rat hält grundsätzlich in jedem Halbjahr eine ordentliche Tagung ab.
2. Der Rat tritt zu ausserordentlichen Tagungen zusammen, wenn er dies beschliesst oder wenn es
beantragt wird.
3. Die Tagungen werden den Mitgliedern mindestens 30 Tage im voraus angezeigt, ausser in dringenden Fällen, wo die Einberufung mindestens 10 Tage im voraus zu erfolgen hat.
4. Die Tagungen finden am Sitz der Organisation statt, sofern nicht der Rat durch besondere Abstimmung etwas anderes beschliesst. Tagt der Rat auf Einladung eines Mitglieds an einem anderen Ort als dem Sitz der Organisation, so trägt dieses Mitglied die dadurch verursachten zusätzlichen Kosten.
1. Bei Abstimmungen im Rahmen dieses Übereinkommens verfügen die Mitgliedstaaten über insgesamt 2000 Stimmen, die gemäss Artikel 25 verteilt werden.
2. Wird einem Mitglied gemäss Artikel 26 Absatz 2 dieses Übereinkommens das Stimmrecht entzogen, werden seine Stimmen auf die übrigen Mitglieder verteilt, und zwar entsprechend deren nach Artikel 25 festgelegten Anteilen. Dasselbe Verfahren gilt, wenn das Mitglied sein Stimmrecht wiedererlangt, wobei es dann in die Verteilung einbezogen wird.
1. Jedes Mitglied ist berechtigt, die Anzahl der ihm nach Artikel 11 und Artikel 25 zustehenden Stimmen abzugeben. Es kann seine Stimmen nicht teilen.
2. Durch schriftliche Notifikation an den Präsidenten des Rates kann jedes Mitglied ein anderes Mitglied ermächtigen, auf einer Sitzung oder auf Sitzungen des Rates seine Interessen zu vertreten und seine Stimmen abzugeben. Eine Kopie dieser Ermächtigung wird von einem Vollmachtenprüfungsausschuss geprüft, der gegebenenfalls nach den Verfahrensregeln des Rates eingesetzt wird.
3. Ein Mitglied, das von einem anderen Mitglied ermächtigt worden ist, die Stimmen des ermächtigenden Mitglieds nach Artikel 11 abzugeben, gibt diese im Rahmen der Ermächtigung und gemäss Absatz 2 dieses Artikels ab.
1. Alle Beschlüsse und Empfehlungen des Rates werden grundsätzlich einvernehmlich gefasst bzw. abgegeben. Wird kein Einvernehmen erzielt, so kommen die Beschlüsse und Empfehlungen durch Abstimmung mit einfacher Mehrheit zustande, sofern dieses Übereinkommen hiefür nicht die besondere Abstimmung vorsieht.
2. Bei der Berechnung der für einen Beschluss des Rates erforderlichen Stimmenzahl werden die Stimmen der sich enthaltenden Mitglieder nicht berücksichtigt; zudem gelten diese Mitglieder nicht als «abstimmend» im Sinne der Begriffsbestimmungen 4 bzw. 5 des Artikels 2. Nimmt ein Mitglied den Artikel 12 Absatz 2 in Anspruch und werden seine Stimmen auf einer Sitzung des Rates abgegeben, so gilt ein solches Mitglied im Hinblick auf Absatz 1 als anwesend und an der Abstimmung teilnehmend.
3. Alle aufgrund dieses Übereinkommens vom Rat gefassten Beschlüsse sind für die Mitglieder bindend.
1. Der Rat trifft alle geeigneten Massnahmen zur Konsultation oder Zusammenarbeit mit der Handels- und Entwicklungskonferenz der Vereinten Nationen (UNCTAD), der Ernährungs- und Landwirtschaftsorganisation (FAO) und anderen in Betracht kommenden Sonderorganisationen der Vereinten Nationen und zwischenstaatlichen Organisationen.
2. Der Rat informiert die UNCTAD unter Berücksichtigung ihrer besonderen Bedeutung für den internationalen Handel in angemessener Weise über seine Tätigkeit und seine Arbeitsprogramme.
3. Der Rat kann ferner alle geeigneten Massnahmen treffen, um wirksame Verbindungen zu den internationalen Organisationen von Zuckererzeugern, -händlern und —verarbeitern zu unterhalten.
1. Die Organisation nutzt alle Einrichtungen des Gemeinsamen Fonds für Rohstoffe.
2. Bei der Durchführung eines Vorhabens gemäss Absatz 1 dieses Artikels tritt die Organisation weder als ausführendes Organ auf, noch haftet sie finanziell für Zusicherungen einzelner Mitglieder oder anderer Stellen. Kein Mitglied ist kraft seiner Organisationsmitgliedschaft für Darlehens- oder Kreditverbindlichkeiten anderer Mitglieder oder Stellen in Verbindung mit solchen Vorhaben haftbar.
1. Der Rat kann jeden Nichtmitgliedstaat einladen, an seinen Sitzungen als Beobachter teilzunehmen.
2. Der Rat kann ferner jede der in Artikel 14 Absatz 1 bezeichneten Organisationen einladen, an seinen Sitzungen als Beobachter teilzunehmen.
Der Rat ist auf jeder Sitzung beschlussfähig, wenn mehr als zwei Drittel seiner Mitglieder anwesend sind und die Anwesenden gemäss Artikel 11 und Artikel 25 mindestens zwei Drittel der Gesamtstimmen aller Mitglieder innehaben. Ist der Rat an dem für die Eröffnungssitzung einer Tagung festgesetzten Tag oder im Verlauf einer Tagung in drei aufeinanderfolgenden Sitzungen nicht beschlussfähig, so wird der Rat sieben Tage später einberufen; er ist dann während der übrigen Zeit der Tagung beschlussfähig, wenn mehr als die Hälfte seiner Mitglieder anwesend sind und die Anwesenden gemäss Artikel 11 und Artikel 25 mehr als die Hälfte der Gesamtstimmen aller Mitglieder innehaben. Eine Vertretung im Sinne des Artikels 12 Absatz 2 gilt als Anwesenheit.
1. Der Exekutivausschuss setzt sich aus 18 Mitgliedern zusammen: 10 davon vertreten in der Regel die Mitgliedstaaten, die in dem betreffenden Jahr den grössten Finanzbeitrag leisten; 8 Mitglieder werden aus den verbleibenden Ratsmitgliedern gewählt.
2. Sofern von den Mitgliedern, die in dem betreffenden Jahr den grössten Finanzbeitrag leisten, eines oder mehrere nicht automatisch in den Exekutivausschuss berufen werden möchten, können die vakanten Ausschusssitze mit Mitgliedern besetzt werden, die den jeweils nächstkleineren Finanzbeitrag leisten bzw. mit Mitgliedern, die sich der Wahl stellen. Nach Benennung dieser zehn Exekutivausschussmitglieder werden aus der Mitte der verbleibenden Ratsmitglieder weitere acht Ausschussmitglieder gewählt.
3. Die Wahl der zusätzlichen acht Mitglieder erfolgt jährlich mit den Stimmen gemäss Artikel 11 und Artikel 25. Die gemäss den Absätzen 1 und 2 dieses Artikels bestellten Exekutivausschussmitglieder sind bei dieser Wahl nicht stimmberechtigt.
4. Ein Mitglied kann nur dann in den Exekutivausschuss gewählt werden, wenn es gemäss Artikel 26 seinen Beitrag entrichtet hat.
5. Jedes Exekutivausschussmitglied benennt einen Vertreter und gegebenenfalls zusätzlich einen oder mehrere Stellvertreter und Berater. Ferner können alle Ratsmitglieder an den Sitzungen des Exekutivausschusses als Beobachter teilnehmen und geniessen Rederecht.
6. Der Exekutivausschuss wählt aus seiner Mitte einen Präsidenten und einen Vizepräsidenten für jeweils ein Jahr. Der Präsident ist nicht stimmberechtigt; Wiederwahl ist zulässig. Bei Abwesenheit des Präsidenten übernimmt der Vizepräsident die Amtsführung.
7. Der Exekutivausschuss tritt in der Regel dreimal jährlich zusammen.
8. Der Exekutivausschuss tritt am Sitz der Organisation zusammen, sofern er nicht etwas anderes beschliesst. Tagt der Exekutivausschuss auf Einladung eines Mitglieds an einem anderen Ort als dem Sitz der Organisation, so trägt dieses Mitglied die dadurch verursachten zusätzlichen Kosten.
1. Die Mitglieder, die aus den Mitgliedstaaten stammen, die in dem betreffenden Jahr den grössten Finanzbeitrag leisten und die nach dem Verfahren des Artikels 18 Absätze 1 und 2 benannt wurden, werden in den Ausschuss berufen.
2. Die Wahl der acht zusätzlichen Exekutivausschussmitglieder erfolgt im Rat. Jedes wahlberechtigte Mitglied gemäss Artikel 18 Absätze 1, 2 und 3 gibt alle Stimmen, die ihm nach Artikel 11 und Artikel 25 zustehen, für einen einzigen Kandidaten ab. Stimmen, zu deren Abgabe ein Mitglied nach Artikel 12 Absatz 2 ermächtigt ist, können auch für einen anderen Bewerber abgegeben werden. Die acht Kandidaten, die die meisten Stimmen auf sich vereinen, sind gewählt.
3. Wird einem Mitglied des Exekutivausschusses die Ausübung seines Stimmrechts nach einer der diesbezüglichen Vorschriften dieses Übereinkommens entzogen, so kann jedes Mitglied, das seine Stimme für dieses Mitglied abgegeben oder seine Stimme nach diesem Artikel diesem Mitglied übertragen hat, während der Dauer des Entzugs seine Stimmen jedem anderen Mitglied des Ausschusses übertragen.
4. Gehört ein gemäss Artikel 18 Absätze 1 und 2 benanntes Exekutivausschussmitglied nicht mehr der Organisation an, so wird es durch das Mitglied ersetzt, das den jeweils nächstkleineren Finanzbeitrag leistet und sich der Wahl stellt; gegebenenfalls wird ein zusätzliches Mitglied in den Ausschuss berufen. Gehört ein in den Ausschuss gewähltes Mitglied nicht mehr der Organisation an, so wird dieses Mitglied durch Neuwahl ersetzt. Jedes Mitglied, das seine Stimme für das nicht mehr der Organisation angehörende Ausschussmitglied abgegeben oder diesem übertragen hat und nicht für das zur Besetzung der freien Stelle gewählte Mitglied stimmt, kann seine Stimme einem anderen Mitglied des Ausschusses übertragen.
5. Unter besonderen Umständen kann ein Mitglied nach Konsultierung des Exekutivausschussmitglieds, dem es seine Stimme gegeben oder gemäss diesem Artikel übertragen hat, diesem Mitglied für die übrige Zeit des Jahres seine Stimmen entziehen. Es kann diese Stimmen einem anderen Exekutivausschussmitglied übertragen, dem es sie jedoch für die restliche Zeit des Jahres nicht mehr entziehen kann. Das Exekutivausschussmitglied, dem die Stimmen entzogen worden sind, behält für die restliche Zeit des betreffenden Jahres seinen Sitz im Exekutivausschuss. Massnahmen aufgrund dieses Absatzes werden wirksam, sobald der Präsident des Exekutivausschusses davon schriftlich unterrichtet worden ist.
1. Der Rat kann durch besondere Abstimmung dem Exekutivausschuss die Ausübung einiger oder aller seiner Befugnisse übertragen; hiervon sind ausgenommen:
2. Der Rat kann jederzeit eine Übertragung von Befugnissen auf den Exekutivausschuss rückgängig machen.
1. Jedes Mitglied des Exekutivausschusses verfügt über die Anzahl von Stimmen, die es nach Artikel 19 erhalten hat; es darf seine Stimme nicht teilen.
2. Ein Beschluss des Exekutivausschusses bedarf der gleichen Mehrheit, deren er auch bei einer Abstimmung im Rat bedürfte, und ist dem Rat vorzulegen.
3. Jedes Mitglied ist berechtigt, den Rat unter den in seiner Geschäftsordnung festgesetzten Bedingungen gegen einen Beschluss des Exekutivausschusses anzurufen.
Der Exekutivausschuss ist auf allen Sitzungen beschlussfähig, wenn die Mehrheit der Mitglieder des Ausschusses anwesend ist; jedoch müssen diese Mitglieder mindestens zwei Drittel der Gesamtstimmen aller Mitglieder des Ausschusses innehaben.
1. Der Rat ernennt den Exekutivdirektor durch besondere Abstimmung. Die Anstellungsbedingungen für den Exekutivdirektor werden vom Rat festgelegt.
2. Der Exekutivdirektor ist der oberste Verwaltungsbeamte der Organisation; er ist für die Erfüllung aller Aufgaben verantwortlich, die ihm bei der Durchführung dieses Übereinkommens zufallen.
3. Der Rat ernennt nach Konsultierung des Exekutivdirektors zu noch von ihm festzulegenden Bedingungen durch besondere Abstimmung die Führungskräfte.
4. Der Exekutivdirektor stellt das Personal gemäss den Vorschriften und Beschlüssen des Rates ein.
5. Der Rat verabschiedet nach Artikel 8 Regeln und Vorschriften, in denen die Grundbedingungen des Dienstes sowie die Grundrechte, Pflichten und Auflagen für alle Mitglieder des Sekretariats niedergelegt sind.
6. Der Exekutivdirektor und das Personal dürfen an der Zuckerwirtschaft oder am Zuckerhandel nicht finanziell beteiligt sein.
7. Bei Erfüllung ihrer Aufgaben im Rahmen dieses Übereinkommens dürfen der Exekutivdirektor und das Personal von keinem Mitglied und von keiner Stelle ausserhalb der Organisation Weisungen einholen oder entgegennehmen. Sie haben alle Handlungen zu unterlassen, die ihre Stellung als internationale Beamte, die nur der Organisation verantwortlich sind, beeinträchtigen könnten. Jedes Mitglied hat den ausschliesslich internationalen Charakter der Obliegenheiten des Exekutivdirektors und des Personals zu achten und darf nicht versuchen, sie bei der Wahrnehmung ihrer Aufgaben zu beeinflussen.
1. Die Ausgaben für die Vertreter beim Rat, beim Exekutivausschuss und bei allen Ausschüssen des Rates oder des Exekutivausschusses werden von den betreffenden Mitgliedern getragen.
2. Die für die Durchführung dieses Übereinkommens erforderlichen Ausgaben werden aus den nach Artikel 25 festgesetzten jährlichen Beiträgen der Mitglieder bestritten. Verlangt jedoch ein Mitglied besondere Dienstleistungen, so kann der Rat dieses Mitglied auffordern, die Kosten selbst zu übernehmen.
3. Zur Anwendung dieses Übereinkommens wird eine geeignete Rechnungslegung geführt.
1. Für die Zwecke dieses Artikels verfügen die Mitglieder über 2000 Stimmen.
3. Die Stimmenzahl wird alljährlich nach Massgabe des folgenden Verfahrens angepasst:
4. Die Stimmenzahl von nach Inkrafttreten dieses Übereinkommens etwa beitretenden Mitgliedern wird nach Massgabe des gemäss den vorstehenden Absätzen 2 und 3 angepassten Anhangs bestimmt. Sind die beitretenden Mitglieder nicht im Anhang dieses Übereinkommens aufgeführt, so bestimmt der Rat die ihnen zustehenden Stimmen. Haben die nicht im Anhang aufgeführten neu beitretenden Mitglieder die ihnen vom Rat zugestandene Stimmenzahl angenommen, werden die Stimmen der Mitglieder so neu berechnet, dass die Gesamtstimmenzahl von 2000 Stimmen erhalten bleibt.
5. Bei Ausscheiden eines Mitglieds werden seine Stimmen auf die verbleibenden Mitglieder entsprechend ihrem Anteil an der Gesamtstimmenzahl aller Mitglieder so umgelegt, dass die Gesamtstimmenzahl von 2000 erhalten bleibt.
6. Übergangsregelungen:
7. Die Bestimmungen des Artikels 26 Absatz 2 bezüglich des Stimmrechtsentzugs bei Nichteinhaltung der Verpflichtungen sind auf diesen Artikel nicht anwendbar.
8. In der zweiten Hälfte jedes Jahres genehmigt der Rat das Verwaltungsbudget der Organisation für das folgende Jahr und setzt unter Berücksichtigung der Bedingungen des Absatzes 6 dieses Artikels den von den Mitgliedern je Stimme zu entrichtenden Betrag für die ersten beiden Jahre fest, der für die Deckung des Budgets erforderlich ist.
9. Der Beitrag eines jeden Mitgliedstaats zum Verwaltungsbudget wird berechnet durch Multiplikation des Beitrags je Stimme mit der Anzahl der Stimmen, über die das betreffende Mitglied nach Massgabe dieses Artikels verfügt und die sich wie folgt ergibt:
10. Tritt dieses Übereinkommen mehr als acht Monate vor Beginn des ersten vollen Anwendungsjahres in Kraft, so verabschiedet der Rat auf seiner ersten Tagung ein Verwaltungsbudget, das für den Zeitabschnitt bis zum Beginn des ersten vollen Jahres gilt. Andernfalls gilt das erste Verwaltungsbudget sowohl für den ersten Zeitabschnitt als auch für das erste volle Jahr.
11. Der Rat kann in besonderer Abstimmung Massnahmen treffen, die er für geeignet hält, die Auswirkungen auf die Mitgliedsbeiträge abzuschwächen, die sich aus einer zum Zeitpunkt der Verabschiedung des Verwaltungsbudgets für das erste Anwendungsjahr dieses Übereinkommens möglicherweise begrenzten Mitgliederzahl oder aus einem späteren bedeutsamen Rückgang der Mitgliederzahl ergeben können.
1 [AS 1991 454]
1. Die Mitglieder entrichten ihre Beiträge zum Verwaltungsbudget für jedes Jahr gemäss ihren jeweiligen Verfassungsverfahren. Die Beiträge zum Verwaltungsbudget für jedes Jahr sind in frei konvertierbaren Währungen am ersten Tag des betreffenden Jahres zu entrichten; die Mitgliedsbeiträge für das Jahr, in dem die Mitglieder der Organisation beitreten, werden zu dem Zeitpunkt fällig, zu dem sie Mitglieder werden.
2. Hat ein Mitglied seinen vollen Beitrag zum Verwaltungsbudget nicht binnen vier Monaten nach Fälligkeit des Betrages gemäss Absatz 1 gezahlt, so ersucht der Exekutivdirektor das Mitglied, die Zahlung so bald wie möglich zu leisten. Hat das Mitglied seinen Beitrag binnen zwei Monaten nach dem Ersuchen des Exekutivdirektors noch nicht gezahlt, so wird dem Mitglied sein Stimmrecht im Rat und im Exekutivausschuss so lange entzogen, bis der volle Beitrag entrichtet ist.
3. Der Rat kann im Wege der besonderen Abstimmung beschliessen, dass ein Mitglied, das mit seiner Beitragszahlung zwei Jahre im Rückstand ist, seine Mitgliedsrechte verliert und/oder budgetmässig nicht mehr berücksichtigt wird. Seine finanziellen Verpflichtungen gemäss diesem Übereinkommen muss es dagegen weiterhin erfüllen. Durch Nachzahlung der Rückstände kann es seine Mitgliedsrechte wiedererlangen. Die nachgezahlten Beträge werden zunächst auf die ausstehenden Beiträge angerechnet und erst dann auf die fälligen Beiträge.
Nach Abschluss jedes Jahres wird dem Rat so bald wie möglich eine von einem unabhängigen Bücherrevisor geprüfte Aufstellung über die Einnahmen und Ausgaben der Organisation während des betreffenden Jahres zur Genehmigung und Veröffentlichung vorgelegt.
Die Mitglieder verpflichten sich, die erforderlichen Massnahmen zu beschliessen, um ihre Verpflichtungen aus diesem Übereinkommen zu erfüllen und um zur Erreichung der Ziele dieses Übereinkommens miteinander zusammenzuarbeiten.
Die Mitglieder tragen dafür Sorge, dass in der Zuckerwirtschaft ihrer Länder angemessene Arbeitsbedingungen aufrechterhalten werden, und bemühen sich, den Lebensstandard der Land- und Industriearbeiter in den verschiedenen Zweigen der Zuckerproduktion sowie denjenigen der Anbauer von Zuckerrohr und Zuckerrüben weitestmöglich zu verbessern.
Die Mitglieder tragen den Umweltbelangen in allen Stadien der Zuckererzeugung gebührend Rechnung.
Die finanzielle Haftung der einzelnen Mitglieder gegenüber der Organisation und den übrigen Mitgliedern bleibt auf das Ausmass seiner Beitragspflicht gegenüber den Verwaltungsbudgets beschränkt, die der Rat aufgrund dieses Übereinkommens genehmigt.
1. Die Organisation dient als Zentralstelle für die Sammlung und die Veröffentlichung von statistischen Angaben und Studien über Produktion, Preise, Ausfuhren und Einfuhren, Verbrauch und Vorräte von Zucker – einschliesslich Roh- und raffiniertem Zucker, soweit zweckdienlich – und anderen Süssstoffen sowie die Besteuerung von Zucker und anderen Süssstoffen.
2. Die Mitglieder verpflichten sich, innerhalb der in der Geschäftsordnung vorgeschriebenen Frist alle darin gegebenenfalls aufgeführten verfügbaren statistischen Angaben und Informationen vorzulegen, die für die Tätigkeit der Organisation nach diesem Übereinkommen als notwendig erachtet werden. Erforderlichenfalls verwendet die Organisation auch Informationen, die sie aus anderen Quellen erhält. Die Organisation veröffentlicht keine Informationen, die dazu geeignet sein können, die Massnahmen von Personen oder Gesellschaften, die Zucker erzeugen, verarbeiten oder vermarkten, offenzulegen.
1. Der Rat setzt einen Ausschuss für Marktevaluierung, Verbrauch und Statistik ein, dem alle Mitglieder unter Vorsitz des Exekutivdirektors angehören.
2. Der Ausschuss beobachtet ständig die Entwicklungen auf dem Weltmarkt für Zucker und andere Süssstoffe und teilt den Mitgliedern die Ergebnisse seiner Beratungen mit. Hierzu beraumt er zweimal im Jahr eine Sitzung an. Bei seiner Übersicht berücksichtigt der Ausschuss alle einschlägigen, von der Organisation nach Massgabe des Artikels 32 zusammengestellten Informationen.
3. Die Arbeit des Ausschusses erstreckt sich auf folgendes:
4. Der Rat erörtert alljährlich den vom Exekutivdirektor erstellten Arbeitsprogrammentwurf mit einem Kostenvoranschlag.
Zur Verwirklichung der Ziele gemäss Artikel 1 kann der Rat sowohl Forschung und Entwicklung in der Zuckerwirtschaft als auch die Verbreitung ihrer Ergebnisse unterstützen. Hierzu kann der Rat mit internationalen Organisationen und Forschungseinrichtungen zusammenarbeiten, ohne dabei jedoch weitere finanzielle Verpflichtungen einzugehen.
1. Der Rat kann die Grundlagen und den Rahmen für ein neues Zucker-Übereinkommen und gegebenenfalls ein Übereinkommen mit wirtschaftlichen Bestimmungen prüfen und den Mitgliedern darüber Bericht erstatten sowie Empfehlungen unterbreiten, die er für angezeigt hält.
2. Der Rat kann, sobald er dies für angezeigt hält, den Generalsekretär der UNCTAD auffordern, eine Verhandlungskonferenz einzuberufen.
Der Generalsekretär der Vereinten Nationen wird hiermit als Depositar dieses Übereinkommens bestimmt.
Dieses Übereinkommen liegt vom 1. Mai bis zum 31. Dezember 1992 am Sitz der Vereinten Nationen für jede zur Zuckerkonferenz der Vereinten Nationen von 1992 eingeladene Regierung zur Unterzeichnung auf.
1. Dieses Übereinkommen bedarf der Ratifizierung, Annahme oder Genehmigung durch die Regierungen der Signatarstaaten in Übereinstimmung mit ihren verfassungsrechtlichen Verfahren.
2. Die Ratifikations-, Annahme- oder Genehmigungsurkunden werden bis zum 31. Dezember 1992 beim Depositar hinterlegt. Der Rat kann jedoch denjenigen Regierungen der Signatarstaaten, die ihre Urkunden bis zu diesem Tag nicht hinterlegen können, Fristverlängerungen gewähren.
1. Die Regierung eines Signatarstaates, die beabsichtigt, dieses Übereinkommen zu ratifizieren, anzunehmen oder zu genehmigen, oder eine Regierung, für die der Rat Beitrittsbedingungen festgelegt hat, die aber ihre Urkunde noch nicht hinterlegen konnte, kann dem Depositar jederzeit mitteilen, dass sie dieses Übereinkommen vorläufig anwenden will, entweder wenn es nach Artikel 40 in Kraft tritt oder – wenn es bereits in Kraft getreten ist – von einem bestimmten Zeitpunkt an.
2. Eine Regierung, die nach Absatz 1 mitgeteilt hat, dass sie dieses Übereinkommen entweder ab dem Inkrafttreten oder – wenn es bereits in Kraft getreten ist – von einem bestimmten Zeitpunkt an anwenden wird, ist von diesem Zeitpunkt an so lange vorläufiges Mitglied, bis sie ihre Ratifikations-, Annahme-, Genehmigungs-oder Beitrittsurkunde hinterlegt und somit Mitglied wird.
1. Dieses Übereinkommen tritt endgültig am 1. Januar 1993 oder zu einem späteren Zeitpunkt in Kraft, sobald Regierungen, die 60 Prozent der Stimmen gemäss der im Anhang zu diesem Übereinkommen festgesetzten Verteilung auf sich vereinen, ihre Ratifikations-, Annahme-, Genehmigungs- oder Beitrittsurkunde hinterlegt haben.
2. Ist dieses Übereinkommen nicht am 1. Januar 1993 nach Absatz 1 in Kraft getreten, so tritt es vorläufig in Kraft, sobald Regierungen, die die erforderlichen Prozentsätze nach Absatz 1 auf sich vereinen, ihre Ratifikations-, Annahme- oder Genehmigungsurkunde oder ihre Notifikation der vorläufigen Anwendung hinterlegt haben.
3. Sind am 1. Januar 1993 die erforderlichen Prozentsätze für das Inkrafttreten dieses Übereinkommens nach Absatz 1 oder 2 nicht erfüllt, so fordert der Generalsekretär der Vereinten Nationen die Regierungen, die eine Ratifikations-, Annahme- oder Genehmigungsurkunde oder eine Notifikation der vorläufigen Anwendung hinterlegt haben, auf, darüber zu entscheiden, ob sie dieses Übereinkommen im Verhältnis untereinander ganz oder teilweise vorläufig oder endgültig zu einem von ihnen zu bestimmenden Zeitpunkt in Kraft setzen wollen. Ist dieses Übereinkommen nach diesem Absatz vorläufig in Kraft getreten, so tritt es nach Erfüllung der Voraussetzungen gemäss Absatz 1 endgültig in Kraft, ohne dass dazu ein weiterer Beschluss notwendig wäre.
4. Für eine Regierung, in deren Namen eine Ratifikations-, Annahme-, Genehmigungs- oder Beitrittsurkunde oder eine Notifikation der vorläufigen Anwendung nach Inkrafttreten dieses Übereinkommens gemäss den Absätzen 1, 2 oder 3 dieses Artikels hinterlegt worden ist, wird die Urkunde oder die Notifikation zum Zeitpunkt der Hinterlegung und hinsichtlich der Notifikation der vorläufigen Anwendung gemäss Artikel 39 Absatz 1 wirksam.
Die Regierungen aller Staaten können diesem Übereinkommen zu den vom Rat festgesetzten Bedingungen beitreten. Es ist davon auszugehen, dass der jeweilige Staat im Zeitpunkt des Beitritts in den entsprechenden Anhängen zu diesem Übereinkommen mit der jeweiligen Stimmenzahl gemäss den Beitrittsbedingungen aufgeführt ist. Der Beitritt erfolgt durch Hinterlegung einer Beitrittsurkunde beim Depositar. In den Beitrittsurkunden muss darauf hingewiesen werden, dass die Regierung alle vom Rat festgesetzten Bedingungen akzeptiert.
1. Jedes Mitglied kann jederzeit nach Inkrafttreten dieses Übereinkommens durch eine an den Depositar gerichtete schriftliche Rücktrittsanzeige von diesem Übereinkommen zurücktreten. Das Mitglied setzt gleichzeitig den Rat von seiner Entscheidung in Kenntnis.
2. Der Rücktritt nach diesem Artikel wird 30 Tage nach Eingang der Anzeige beim Depositar wirksam.
1. Der Rat regelt in einer von ihm für angemessen erachteten Weise die Kontenabrechnung mit einem Mitglied, das von diesem Übereinkommen zurückgetreten oder sonst an diesem Übereinkommen nicht mehr beteiligt ist. Die Organisation behält die von einem solchen Mitglied bereits eingezahlten Beiträge zurück. Ein solches Mitglied bleibt zur Zahlung der Beiträge verpflichtet, die es der Organisation schuldet.
2. Bei Ausserkrafttreten dieses Übereinkommens hat das in Absatz 1 genannte Mitglied keinen Anspruch auf Beteiligung am Liquidationserlös oder an anderen Vermögenswerten der Organisation; etwaige Defizite der Organisation hat es nicht mitzutragen.
1. Der Rat kann durch besondere Abstimmung den Parteien eine Änderung dieses Übereinkommens empfehlen. Er kann einen Zeitpunkt festsetzen, nach dem jedes Mitglied dem Depositar seine Annahme der Änderung zu notifizieren hat. Die Änderung wird einhundert Tage nach dem Zeitpunkt, zu dem die Annahmenotifikationen von Mitgliedern, die mindestens zwei Drittel der Gesamtstimmen aller Mitglieder nach Artikel 11 sowie Artikel 25 innehaben, beim Depositar eingehen, oder zu einem vom Rat durch besondere Abstimmung zu beschliessenden späteren Zeitpunkt wirksam. Der Rat kann eine Frist festlegen, innerhalb derer jedes Mitglied dem Depositar die Annahme der Änderung zu notifizieren hat; ist die Änderung bis zum Ablauf dieser Frist nicht wirksam geworden, so gilt sie als zurückgenommen. Der Rat erteilt dem Depositar die notwendigen Mitteilungen, damit dieser feststellen kann, ob die eingegangenen Annahmenotifikationen ausreichen, um die Änderung wirksam zu machen.
2. Ein Mitglied, für das bis zu dem Zeitpunkt, zu dem eine Änderung wirksam wird, deren Annahme nicht notifiziert worden ist, scheidet von diesem Zeitpunkt an von der Teilnahme an diesem Übereinkommen aus, sofern es nicht dem Rat überzeugend darlegt, dass es die Annahme wegen Schwierigkeiten bei der Durchführung seiner verfassungsrechtlichen Verfahren nicht rechtzeitig herbeiführen konnte, und der Rat beschliesst, die für die Annahme festgesetzte Frist für dieses Mitglied zu verlängern. Ein solches Mitglied ist durch die Änderung erst gebunden, wenn es deren Annahme notifiziert hat.
1. Dieses Übereinkommen bleibt bis zum 31. Dezember 1995 in Kraft, sofern es nicht nach Absatz 2 verlängert oder nach Absatz 3 früher ausser Kraft gesetzt worden ist.
2. Der Rat kann dieses Übereinkommen durch besondere Abstimmung über den 31. Dezember 1995 hinaus um weitere Zeiträume von jeweils höchstens zwei Jahren verlängern.1 Ein Mitglied, das eine Verlängerung dieses Übereinkommens nicht billigt, unterrichtet den Rat schriftlich davon und scheidet vom Beginn des Verlängerungszeitraums von der Teilnahme an diesem Übereinkommen aus.
3. Der Rat kann durch besondere Abstimmung jederzeit beschliessen, dieses Übereinkommen ab einem von ihm festzusetzenden Zeitpunkt und nach von ihm festzulegenden Bedingungen ausser Kraft zu setzen.
4. Nach der Ausserkraftsetzung dieses Übereinkommens bleibt die Organisation so lange weiterbestehen, wie es für die Durchführung der Auflösung der Organisation notwendig ist; die Organisation hat während dieser Zeit die für diesen Zweck notwendigen Aufgaben und Befugnisse.
5. Der Rat notifiziert dem Depositar jede Massnahme nach Absatz 2 oder Absatz 3.
1 Verlängert vom Internationalen Zuckerrat bis 31. Dez. 1997 mit der Resolution vom 1. Dez. 1995 (AS 1996 1116), bis 31. Dez. 1999 mit der Resolution vom 29. Mai 1997 (AS 1997 2450), bis 31. Dez. 2001 mit der Resolution vom 27. Mai 1999 (AS 1999 2513), bis 31. Dez. 2003 mit der Resolution vom 30. Mai 2001 (AS 2001 2746), bis 31. Dez. 2005 mit der Resolution vom 29. Mai 2003 (AS 2003 2451), bis 31. Dez. 2007 mit der Resolution vom 26. Mai 2005 (AS 2005 2643), bis 31. Dez. 2011 mit der Resolution vom 28. Mai 2009 (AS 2009 3435), bis 31. Dez. 2013 mit der Resolution vom 2. Juni 2011 (AS 2013 197), bis 31. Dez. 2015 mit der Resolution vom 6. Juni 2013 (AS 2013 2105), bis 31. Dez. 2017 mit der Resolution vom 25. Juni 2015 (AS 2015 2643), bis 31. Dez. 2019 mit der Resolution vom 1. Dez. 2017 (AS 2017 7767) und bis 31. Dez. 2021 mit der Resolution vom 19. Juli 2019 (AS 2019 2625).
1. Massnahmen, die im Rahmen der Anwendung des Übereinkommens von 19871 vollzogen, vorgesehen oder nicht vollzogen wurden und die gemäss dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1987 jeweils im folgenden Jahr wirksam wurden, werden sich unter diesem Übereinkommen so auswirken, als befänden sich die diesbezüglichen Bestimmungen des Übereinkommens von 1987 weiterhin in Kraft.
2. Das Verwaltungsbudget der Organisation für 1993 wird vom Rat gemäss dem Internationalen Zucker-Übereinkommen von 1992 auf seiner letzten ordentlichen Tagung 1987, vorbehältlich der endgültigen Genehmigung durch den Rat gemäss diesem Übereinkommen auf seiner ersten Tagung 1993 vorläufig genehmigt.
Zu Urkund dessen haben die hierzu gehörig befugten Unterzeichneten dieses Übereinkommen an den neben ihrer Unterschrift vermerkten Tagen unterschrieben.
Geschehen zu Genf am zwanzigsten März neunzehnhundertzweiundneunzig.
Der arabische, englische, französische, russische und spanische Wortlaut dieses Übereinkommens ist gleichermassen verbindlich.
(Es folgen die Unterschriften)
1 [AS 1991 454]
Ägypten | 37 | Kongo (*) | 6 | |
Algerien | 38 | Kuba | 151 | |
Argentinien | 22 | Madagaskar | 6 | |
Australien | 117 | Malawi | 6 | |
Barbados | 6 | Marokko | 14 | |
Belarus | 11 | Mauritius | 15 | |
Belize | 6 | Mexiko | 49 | |
Bolivien | 6 | Nicaragua | 6 | |
Brasilien | 94 | Norwegen | 19 | |
Bulgarien | 18 | Österreich | 14 | |
Costa Rica (*) | 6 | Panama (*) | 6 | |
Côte d’Ivoire | 6 | Papua-Neuguinea (*) | 6 | |
Dominikanische Republik | 23 | Peru | 9 | |
Ekuador | 6 | Philippinen | 12 | |
El Salvador | 6 | Republik Korea | 59 | |
Eswatini | 13 | Rumänien | 18 | |
EU | 332 | Russische Föderation | 135 | |
Fidschi | 12 | Schweden | 15 | |
Finnland | 16 | Schweiz | 18 | |
Ghana | 6 | Simbabwe | 8 | |
Guatemala | 16 | Südafrika | 46 | |
Guyana | 6 | Thailand | 85 | |
Honduras (*) | 6 | Türkei | 21 | |
Indien | 38 | Uganda | 6 | |
Indonesien | 18 | Ungarn | 9 | |
Jamaika | 6 | Uruguay | 6 | |
Japan | 176 | Vereinigte Republik Tansania | 6 | |
Kamerun | 6 | Vereinigte Staaten v. Amerika | 178 | |
Kolumbien | 18 | |||
Insgesamt | 2000 |
* Nimmt zwar an der Zuckerkonferenz der Vereinten Nationen von 1992 nicht teil, wird aber als Mitglied der mit dem Übereinkommen von 1987 gegründeten Internationalen Zucker-Organisation gleichwohl aufgeführt. |
Vertragsstaaten | Ratifikation Beitritt (B) | Inkrafttreten | ||
Ägypten | 20. Oktober | 1998 B | 20. Oktober | 1998 |
Argentinien | 9. Juli | 2009 | 9. Juli | 2009 |
Äthiopien | 8. August | 2002 B | 8. August | 2002 |
Australien | 24. Dezember | 1992 | 10. Dezember | 1996 |
Barbados | 27. März | 2007 B | 27. März | 2007 |
Belarus | 27. September | 1993 B | 10. Dezember | 1996 |
Belize | 24. Januar | 1994 B | 10. Dezember | 1996 |
Brasilien | 10. Dezember | 1996 | 10. Dezember | 1996 |
Costa Rica | 11. Oktober | 1996 B | 10. Dezember | 1996 |
Côte d’Ivoire | 23. März | 1993 B | 10. Dezember | 1996 |
Dominikanische Republik | 19. März | 1998 | 19. März | 1998 |
Ecuador | 29. Dezember | 1993 B | 10. Dezember | 1996 |
Eswatini | 23. Dezember | 1992 | 10. Dezember | 1996 |
Europäische Union | 20. November | 1992 | 10. Dezember | 1996 |
Fidschi | 21. Dezember | 1992 | 10. Dezember | 1996 |
Ghana | 28. August | 2008 B | 28. August | 2008 |
Guatemala | 31. Mai | 2006 | 31. Mai | 2006 |
Guyana | 24. Dezember | 1992 | 10. Dezember | 1996 |
Honduras | 27. Oktober | 1998 B | 27. Oktober | 1998 |
Indien | 20. Januar | 1993 | 10. Dezember | 1996 |
Indonesien | 12. Mai | 2011 B | 12. Mai | 2011 |
Iran | 29. April | 2002 B | 29. April | 2002 |
Jamaika | 23. März | 1993 | 10. Dezember | 1996 |
Kamerun | 20. Februar | 2006 B | 20. Februar | 2006 |
Kenia | 6. November | 1995 B | 10. Dezember | 1996 |
Kolumbien | 13. Dezember | 1996 | 13. Dezember | 1996 |
Kongo (Brazzaville) | 26. April | 2007 B | 26. April | 2007 |
Korea (Süd-) | 15. April | 1993 | 10. Dezember | 1996 |
Kroatien | 3. März | 2008 B | 3. März | 2008 |
Kuba | 14. Oktober | 1994 | 10. Dezember | 1996 |
Lettland | 7. Juli | 1994 B | 10. Dezember | 1996 |
Madagaskar | 29. April | 2014 B | 29. April | 2014 |
Malawi | 13. September | 1993 B | 10. Dezember | 1996 |
Marokko | 8. April | 2009 B | 8. April | 2009 |
Mauritius | 18. Dezember | 1992 | 10. Dezember | 1996 |
Mexiko | 16. Juni | 1997 B | 16. Juni | 1997 |
Moldau | 9. Juni | 1998 B | 9. Juni | 1998 |
Mosambik | 18. Januar | 2005 B | 18. Januar | 2005 |
Nicaragua | 29. Januar | 2010 B | 29. Januar | 2010 |
Nigeria | 19. Oktober | 1999 B | 19. Oktober | 1999 |
Pakistan | 22. Januar | 2002 B | 22. Januar | 2002 |
Paraguay | 19. September | 2005 B | 19. September | 2005 |
Philippinen | 14. November | 1996 B | 10. Dezember | 1996 |
Rumänien | 10. Dezember | 1999 B | 10. Dezember | 1999 |
Russland | 7. Januar | 2003 B | 7. Januar | 2003 |
Sambia | 21. Juni | 2000 | 21. Juni | 2000 |
Schweiz | 27. Januar | 1994 | 10. Dezember | 1996 |
Serbien | 14. Mai | 2002 B | 14. Mai | 2002 |
Simbabwe | 14. Dezember | 1994 B | 10. Dezember | 1996 |
Sri Lanka | 6. August | 2013 B | 6. August | 2013 |
Südafrika | 22. Dezember | 1992 | 10. Dezember | 1996 |
Tansania | 31. Oktober | 2002 B | 31. Oktober | 2002 |
Thailand | 8. April | 1993 | 10. Dezember | 1996 |
Tschad | 11. Dezember | 2007 B | 11. Dezember | 2007 |
Tunesien | 11. Januar | 2007 B | 11. Januar | 2007 |
Türkei | 21. Januar | 1998 B | 21. Januar | 1998 |
Uganda | 9. März | 2007 B | 9. März | 2007 |
Ukraine | 28. Oktober | 1994 B | 10. Dezember | 1996 |
Ungarn | 19. März | 1993 | 10. Dezember | 1996 |
Vereinigte Arabische Emirate | 11. Mai | 2007 B | 11. Mai | 2007 |
Vietnam | 16. November | 2000 B | 16. November | 2000 |
Folgende Staaten wenden das Übereinkommen gemäss Artikel 39 vorläufig an:
El Salvador
Panama
Sudan
1 AS 1994 1803
2 AS 1994 1804, 1999 1406, 2001 2746, 2003 2451, 2005 2643, 2007 3625, 2009 3435, 2013 197 und 2016 3533. Eine aktualisierte Fassung des Geltungsbereiches findet sich auf der Internetseite des EDA (www.eda.admin.ch/vertraege).