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Art. I Istituzione dell’Agenzia
Art. II Scopo
Art. III Informazioni e dati
Art. IV Scambi di persone
Art. V Attività e programmi
Art. VI Installazioni e servizi
Art. VII Politica industriale
Art. VIII Vettori e altri sistemi di trasporto spaziali
Art. IX Uso delle installazioni, aiuto agli Stati membri e fornitura di prodotti
Art. X Organi
Art. XI Il Consiglio
Art. XII Il Direttore generale e il personale
Art. XIII Contributi finanziari
Art. XIV Cooperazione
Art. XV Status giuridico, privilegi e immunità
Art. XVI Emendamenti
Art. XVII Controversie
Art. XVIII Mancata esecuzione delle obbligazioni
Art. XIX Continuità di diritti e di obbligazioni
Art. XX Firma e ratifica
Art. XXI Entrata in vigore
Art. XXII Adesione
Art. XXIII Notifiche
Art. XXIV Denuncia
Art. XXV Scioglimento
Art. XXVI Registrazione
Art. I

L’Agenzia ha personalità giuridica. In particolare, essa ha la capacità di stipulare contratti, di acquistare e alienare beni mobili e immobili, nonché di stare in giudizio.

Art. II

Gli edifici e i locali dell’Agenzia sono inviolabili, tenuto conto degli articoli XXII e XXIII.

Art. III

Gli archivi dell’Agenzia sono inviolabili.

Art. IV

1. L’Agenzia gode dell’immunità di giurisdizione e di esecuzione, salvo:

(a)
nella misura in cui, con decisione del Consiglio, essa vi rinunci espressamente in un caso particolare; il Consiglio ha il dovere di togliere l’immunità in tutti i casi in cui il mantenerla possa intralciare l’azione della giustizia e quando detta immunità possa essere tolta senza portar pregiudizio agli interessi dell’Agenzia;
(b)
nel caso di azione civile intentata da un terzo per i danni risultanti da un incidente causato da un autoveicolo appartenente all’Agenzia o circolante per suo conto, oppure nel caso d’infrazione alla disciplina della circolazione degli autoveicoli che coinvolga tale autoveicolo;
(c)
nel caso di esecuzione di una sentenza arbitrale resa in applicazione o dell’articolo XXV o dell’articolo XXVI;
(d)
in caso di pignoramento pronunciato dalle autorità giudiziarie, sui trattamenti ed emolumenti dovuti dall’Agenzia a un membro del suo personale.

2. Le proprietà e i beni dell’Agenzia, qualunque sia il luogo in cui questi si trovino, godono dell’immunità da ogni forma di requisizione, confisca, espropriazione e sequestro. Godono inoltre dell’immunità da qualsiasi forma di coercizione amministrativa o da misure preventive a un giudizio, salvo nel caso in cui ciò sia temporaneamente necessario per la prevenzione degli incidenti che coinvolgano autoveicoli appartenenti all’Agenzia o circolanti per suo conto, nonché per le indagini alle quali possano dar luogo tali incidenti.

Art. V

1. Nell’ambito delle sue attività ufficiali, l’Agenzia, i suoi beni e i suoi redditi sono esenti dalle imposte dirette.

2. Qualora acquisti o servizi di importo rilevante e strettamente necessari all’esercizio delle attività ufficiali dell’Agenzia siano effettuati o utilizzati dall’Agenzia o per suo conto, e qualora i prezzi di detti acquisti o servizi comprendano tasse o diritti, gli Stati membri adottano opportune disposizioni, ogniqualvolta ciò sia possibile, in vista dell’esenzione delle tasse o dei diritti di tale natura o in vista del rimborso del loro ammontare.

Art. VI

I prodotti importati o esportati dall’Agenzia o per suo conto, e strettamente necessari all’esercizio delle sue attività ufficiali, sono esenti da qualsiasi diritto e tassa d’importazione o d’esportazione nonché da ogni divieto e restrizione all’importazione o all’esportazione.

Art. VII

1. Per l’applicazione degli articoli V e VI, le attività ufficiali dell’Agenzia comprendono le sue attività amministrative, ivi incluso le sue operazioni relative al regime di previdenza sociale, e le attività intraprese nei settori della ricerca e della tecnologia spaziali, nonché delle relative applicazioni spaziali, conformemente allo scopo dell’Agenzia quale è definito nella Convenzione.

2. Il Consiglio, dopo aver consultato le autorità competenti degli Stati membri interessati, determina caso per caso la misura in cui le altre applicazioni di tale ricerca e di tale tecnologia nonché le attività svolte ai sensi degli articoli V, 2 e IX della Convenzione possono essere considerate come facenti parte delle attività ufficiali dell’Agenzia.

3. Le disposizioni previste agli articoli V e VI non si applicano ai diritti e alle tasse che si riferiscono alla semplice rimunerazione di servizi di pubblica utilità.

Art. VIII

Nessuna esenzione è concessa, sulla base degli articoli V e VI, per acquisti e importazioni di beni o per forniture di servizi destinati all’uso privato dei membri del personale dell’Agenzia.

Art. IX

1. I beni acquistati conformemente all’articolo V o importati conformemente all’articolo VI non possono essere venduti o ceduti se non alle condizioni stabilite dagli Stati membri che hanno concesso le esenzioni.

2. I trasferimenti di beni o di prestazioni di servizi effettuati sia fra la sede e gli stabilimenti dell’Agenzia, sia fra i vari stabilimenti dell’Agenzia, sia, per l’esecuzione di un programma dell’Agenzia, fra questi ultimi e un’istituzione nazionale di uno Stato membro, non sono sottoposti ad alcun onere né restrizione; ove necessario, gli Stati membri adottano ogni opportuna misura per l’esenzione o il rimborso di tali oneri o per togliere tali restrizioni.

Art. X

La circolazione delle pubblicazioni e di altro materiale d’informazione inviato dall’Agenzia o all’Agenzia non è sottoposta ad alcuna restrizione.

Art. XI

L’Agenzia può ricevere e detenere fondi, valute, contanti e valori mobiliari di ogni sorta; essa può disporne liberamente per tutti gli usi previsti dalla Convenzione e tenere conti in qualsiasi valuta nella misura necessaria a far fronte ai suoi impegni.

Art. XII

1. Per le sue comunicazioni ufficiali e per il trasferimento di tutti i suoi documenti, l’Agenzia gode di un trattamento non meno favorevole di quello accordato da ciascuno Stato membro alle altre organizzazioni internazionali.

2. Nessuna censura può essere esercitata nei confronti delle comunicazioni ufficiali dell’Agenzia, qualunque sia il mezzo di comunicazione utilizzato.

Art. XIII

Gli Stati membri prendono tutte le misure atte a facilitare l’entrata o il soggiorno nel loro territorio, nonché l’uscita dal medesimo, dei membri del personale dell’Agenzia.

Art. XIV

1. I rappresentanti degli Stati membri, nell’esercizio delle loro funzioni e durante i loro viaggi quando si recano nel luogo delle riunioni o ne tornano, godono dei privilegi e delle immunità seguenti:

(a)
immunità dall’arresto o dalla detenzione, nonché dal sequestro dei loro bagagli personali;
(b)
immunità di giurisdizione, anche dopo la fine della loro missione, per gli atti, ivi compresi parole e scritti, compiuti nell’esercizio delle loro funzioni; tale immunità è tuttavia inoperante nel caso di infrazione alla disciplina della circolazione degli autoveicoli commessa da un rappresentante di uno Stato membro, o di danni causati da un autoveicolo appartenente a detto rappresentante o dallo stesso condotto:
(c)
inviolabilità per tutte le carte e tutti i documenti ufficiali in loro possesso;
(d)
diritto di usare codici e di ricevere documenti o corrispondenza per mezzo di corrieri speciali o di valigie sigillate;
(e)
esenzione per essi stessi e per i loro coniugi da ogni misura restrittiva sull’entrata e da ogni formalità di registrazione degli stranieri;
(f)
le stesse facilitazioni in materia di regolamenti di valuta o di cambio di quelle accordate ai rappresentanti di Governi stranieri in missione ufficiale temporanea;
(g)
le stesse facilitazioni doganali per i loro bagagli personali di quelle accordate agli agenti diplomatici.

2. I privilegi e le immunità non sono accordati ai rappresentanti degli Stati membri per loro personale vantaggio, ma per consentire agli stessi di esercitare in piena indipendenza le loro funzioni presso l’Agenzia. In conseguenza, ogni Stato membro ha il dovere di togliere l’immunità di un rappresentante in tutti i casi nei quali il mantenerla possa intralciare l’azione della giustizia e quando detta immunità possa essere tolta senza compromettere i fini per i quali è stata accordata.

Art. XV

Oltre ai privilegi e alle immunità previsti nell’articolo XVI, il Direttore generale dell’Agenzia, come pure la persona designata ad agire in suo luogo e vece durante la vacanza di tale ufficio, gode dei privilegi e delle immunità riconosciuti agli agenti diplomatici di rango analogo.

Art. XVI

I membri del personale dell’Agenzia:

(a)
godono, anche dopo la cessazione del loro servizio presso l’Agenzia, dell’immunità di giurisdizione per gli atti, ivi compresi parole e scritti, compiuti nell’esercizio delle loro funzioni; tale immunità è tuttavia inoperante nel caso di infrazione alla disciplina della circolazione degli autoveicoli commessa da un membro del personale dell’Agenzia o di danni causati da un autoveicolo appartenente al predetto o dallo stesso condotto;
(b)
sono esonerati da ogni obbligo relativo al servizio militare;
(c)
godono dell’inviolabilità per tutte le carte e tutti i documenti ufficiali in loro possesso;
(d)
godono, unitamente ai familiari conviventi, delle stesse deroghe alle disposizioni restrittive sull’immigrazione e alle norme sulla registrazione degli stranieri accordate in genere ai membri del personale delle organizzazioni internazionali;
(e)
godono, in materia di regolamenti di cambio, degli stessi privilegi di quelli generalmente concessi ai membri del personale delle organizzazioni internazionali;
(f)
godono, unitamente ai familiari conviventi, in periodo di crisi internazionale, delle stesse facilitazioni di rimpatrio che vengono accordate agli agenti diplomatici;
(g)
godono del diritto di importare in franchigia doganale la loro mobilia e i loro effetti personali in occasione della loro prima installazione nello Stato membro interessato e del diritto, in occasione della cessazione delle loro funzioni nel detto Stato, di esportare in franchigia doganale la loro mobilia e i loro effetti personali, fatta riserva per le condizioni giudicate necessarie, nell’uno e nell’altro caso, dallo Stato membro sul cui territorio il diritto è esercitato.
Art. XVII

Gli esperti, diversi dai membri del personale considerato nell’articolo XVI, quando esercitano funzioni presso l’Agenzia o compiono missioni per conto di quest’ultima, godono dei privilegi e delle immunità più sotto indicate, nella misura in cui queste sono necessarie all’esercizio delle loro funzioni, ivi compreso durante i viaggi effettuati nell’esercizio di tali funzioni o nel corso di dette missioni:

(a)
immunità di giurisdizione per gli atti, ivi compresi parole e scritti, compiuti nell’esercizio delle loro funzioni, salvo nel caso di infrazione alla disciplina della circolazione degli autoveicoli commessa da un esperto o di danni causati da un autoveicolo appartenente al predetto o dallo stesso condotto; gli esperti continuano a godere di tale immunità dopo la cessazione delle loro funzioni presso l’Agenzia;
(b)
inviolabilità per tutte le carte e tutti i documenti ufficiali in loro possesso;
(c)
le stesse facilitazioni, in materia di regolamenti di valuta e di cambio nonché per il loro bagaglio personale, di quelle accordate agli agenti di Governi stranieri in missione ufficiale temporanea.
Art. XVIII

1. Alle condizioni e secondo le procedure stabilite dal Consiglio, il Direttore generale e i membri del personale dell’Agenzia sono soggetti, a beneficio di quest’ultima, ad un’imposta sui trattamenti e sugli emolumenti dalla stessa corrisposti. I citati trattamenti ed emolumenti sono esenti dalle imposte nazionali sul reddito; tuttavia, gli Stati membri si riservano la possibilità di conteggiare tali trattamenti ed emolumenti per stabilire l’ammontare dell’imposta da riscuotere sui redditi provenienti da altri cespiti.

2. Le disposizioni del paragrafo 1 non sono applicabili alle rendite e alle pensioni pagate dall’Agenzia ai suoi Direttori generali e ai membri del suo personale dopo la cessazione del loro servizio.

Art. XIX

Gli articoli XVI e XVIII si applicano a tutte le categorie di personale disciplinate dallo Statuto del personale dell’Agenzia. Il Consiglio determina le categorie di esperti alle quali può essere applicato l’articolo XVII. I nomi, le qualifiche e gli indirizzi dei membri del personale e degli esperti ai quali si riferisce il presente articolo sono periodicamente comunicati agli Stati membri.

Art. XX

Nel caso in cui essa instauri un proprio sistema di previdenza sociale, l’Agenzia, il suo Direttore generale e i membri del suo personale sono esentati da ogni contributo obbligatorio a organismi nazionali di previdenza sociale, con riserva degli accordi stipulati con gli Stati membri, conformemente all’articolo XXVIII.

Art. XXI

1. I privilegi e le immunità previsti dal presente allegato non sono accordati al Direttore generale, ai membri del personale ed agli esperti dell’Agenzia per loro vantaggio personale. Detti privilegi e immunità sono istituiti unicamente allo scopo di assicurare, in ogni circostanza, il libero funzionamento dell’Agenzia e la completa indipendenza delle persone alle quali essi sono accordati.

2. Il Direttore generale ha il dovere di togliere l’immunità in tutti i casi in cui il mantenerla possa intralciare l’azione della giustizia e quando detta immunità possa essere tolta senza portar pregiudizio agli interessi dell’Agenzia. Per quanto riguarda il Direttore generale, il Consiglio ha competenza per togliere detta immunità.

Art. XXII

1. L’Agenzia coopera in ogni circostanza con le autorità competenti degli Stati membri onde facilitare la buona amministrazione della giustizia, assicurare l’osservanza dei regolamenti di polizia e di quelli sulla manipolazione degli esplosivi e di materie infiammabili, sulla salute pubblica e sull’ispezione del lavoro, o di altre disposizioni nazionali di natura analoga, e impedire ogni abuso dei privilegi, delle immunità e delle facilitazioni previsti dal presente allegato.

2. Le modalità della cooperazione menzionata nel paragrafo 1 possono essere precisate negli accordi complementari previsti all’articolo XXVIII.

Art. XXIII

Ogni Stato membro conserva il diritto di prendere tutte le precauzioni utili nell’interesse della sua sicurezza.

Art. XXIV

Nessuno Stato membro è tenuto ad accordare i privilegi e le immunità indicati negli articoli XIV, XV, XVI (b), (e), (g) e XVII (c) ai propri cittadini o alle persone che, al momento di assumere le loro funzioni nello Stato membro considerato, vi risiedono permanentemente.

Art. XXV

1. Nella conclusione di tutti i contratti scritti, ad eccezione di quelli conclusi in base allo Statuto del personale, l’Agenzia è tenuta a prevedere il ricorso all’arbitrato. La clausola d’arbitrato, o l’accordo particolare concluso a tal fine, specifica la legge applicabile e il Paese nel quale siedono gli arbitri. La procedura dell’arbitrato è quella di tale Paese.

2. L’esecuzione della sentenza arbitrale è disciplinata dalle norme in vigore nello Stato sul cui territorio la sentenza stessa è eseguita.

Art. XXVI
Art. XXVII
Art. XXVIII
Art. I Principi generali

La gestione finanziaria dell’Agenzia persegue gli scopi previsti nell’articolo II della Convenzione e contribuisce all’attuazione della politica spaziale europea a lungo termine approvata dal Consiglio. L’Agenzia applica regole contabili riconosciute a livello internazionale e si ispira ai principi della sana gestione finanziaria, dell’efficienza economica in materia di pianificazione e gestione delle risorse, della trasparenza, della responsabilità e del controllo nell’impiego dei fondi pubblici, nonché della capacità di finanziamento degli Stati membri e dell’equità nello stanziamento delle loro risorse. Il sistema finanziario rispecchia il carattere pluriennale delle attività e dei programmi dell’Agenzia. È sottoposto a un efficace controllo interno e a un audit indipendente.

La pianificazione finanziaria, l’allestimento dei bilanci e la presentazione dei conti, anche con riguardo ai contributi degli Stati membri, sono espressi in Euro, la moneta di riferimento utilizzata per il rendiconto e le operazioni finanziarie.

L’esercizio finanziario dell’Agenzia ha inizio il primo gennaio e si chiude il trentuno dicembre dello stesso anno.

Art. II Pianificazione

1. Il Direttore generale definisce gli strumenti di pianificazione che reputa utili ai fini dell’ottimizzazione dell’impiego delle risorse dell’Agenzia, del consolidamento continuo dell’esecuzione dei programmi e dell’allestimento del relativo finanziamento da parte degli Stati membri. Questi strumenti comprendono:

un piano decennale a lungo termine che illustri tutti i programmi e le attività approvati e pianificati, corredato di una stima dei contributi finanziari e delle spese;
piani annuali e pluriennali dei costi, elaborati sulla base degli obblighi contratti dagli Stati membri in relazione ai programmi e alle attività approvati, nonché degli accordi conclusi con altri enti finanziatori; questi piani documentano le spese comuni contemplate negli articoli I, 3 e XIII, 1 della Convenzione.

2. I piani menzionati sopra sono rivisti e sottoposti al Consiglio o ai competenti organi sussidiari almeno una volta l’anno e in tempo utile per l’approvazione dei bilanci, o in base a necessità, conformemente alle disposizioni del Regolamento finanziario.

Art. III Finanziamento

1. I bilanci annuali dell’Agenzia rappresentano, per gli Stati membri e gli altri enti finanziatori, lo strumento annuo per adempiere progressivamente agli obblighi pluriennali da essi assunti, garantendo continuità nell’esecuzione dei programmi e delle attività approvati dall’Agenzia. I bilanci annuali costituiscono il quadro di riferimento vincolante per la richiesta dei contributi agli Stati membri.

2. Tutti i costi (inclusi i costi d’investimento per l’utilizzazione dell’infrastruttura comune) correlati alle attività e ai programmi che esulano dal campo d’applicazione dell’articolo V paragrafo 1 della Convenzione, come quelli previsti agli articoli V, 2 e IX della Convenzione, sono a carico del richiedente, salvo decisione contraria del Consiglio.

3. Il Direttore generale tiene una contabilità adeguata e comunica agli Stati membri e agli altri enti finanziatori le informazioni richieste, in modo da garantire la trasparenza e la tracciabilità della loro situazione finanziaria rispettiva nel quadro delle attività e dei programmi svolti.

Art. IV Bilanci

1. Sulla base dei piani menzionati all’articolo II paragrafo 2 di cui sopra, il Direttore generale allestisce e sottopone al Consiglio i progetti di bilanci elencati di seguito, corredati delle richieste di finanziamento per l’esercizio successivo:

a)
un progetto di bilancio generale per le attività obbligatorie contemplate nell’articolo V paragrafo 1 (a) della Convenzione;
b)
eventuali progetti di bilancio associati al bilancio generale, conformemente alle disposizioni del Regolamento finanziario;
c)
i progetti di bilancio per i programmi facoltativi contemplati nell’articolo V paragrafo 1 (b) della Convenzione.

2. I progetti di bilancio relativi a un esercizio sono sottoposti per approvazione al Consiglio prima della fine dell’esercizio precedente. Le modalità di revisione dei bilanci e le eventuali misure transitorie necessarie in caso di non approvazione dei bilanci prima dell’inizio dell’esercizio sono definiti nel Regolamento finanziario.

3. Al Consiglio sono sottoposti altri bilanci relativi a programmi e attività finanziati da altri enti.

Art. V Tesoreria

I fondi versati all’Agenzia dagli Stati membri sono gestiti dal Direttore generale nell’ambito di una tesoreria generale. Gli interessi maturati sono accreditati a ciascuno Stato membro conformemente a quanto stabilito nel Regolamento finanziario.

Art. VI Presentazione dei conti

1. Il sistema di contabilità finanziaria e contabilità analitica dell’Agenzia costituisce il principale strumento di registrazione finanziaria delle attività e delle operazioni dell’Agenzia. Esso favorisce una gestione e un controllo efficaci delle risorse dell’Agenzia, poiché consente di registrare con esattezza e tempestività le operazioni finanziarie e di determinare e misurare i costi.

2. Il sistema di contabilità finanziaria dell’Agenzia si ispira a principi di presentazione dei conti generalmente riconosciuti; la pubblicazione del rendiconto annuale avviene secondo le regole internazionali di presentazione dei conti nel settore pubblico.

3. Il Direttore generale provvede affinché i conti riproducano un quadro attendibile e completo del rendimento finanziario annuo dell’Agenzia e rispecchino fedelmente la sua situazione finanziaria alla fine di ogni esercizio.

4. Entro il trentuno ottobre di ogni anno, il Direttore generale sottopone al Consiglio il rendiconto finanziario annuale dell’esercizio precedente ai fini dell’approvazione e del discarico della sua gestione.

Art. VII Contributi

1. Le attività e i programmi previsti all’articolo V della Convenzione sono finanziati con i contributi degli Stati membri determinati conformemente all’articolo XIII della Convenzione.

2. Quando uno Stato aderisce alla Convenzione conformemente all’articolo XXII della stessa, si procede a una nuova determinazione dei contributi dovuti dagli altri Stati membri. Una nuova tabella, che entra in vigore a una data fissata dal Consiglio, è stabilita in base alle statistiche del reddito nazionale relative agli anni considerati nella tabella esistente.

3. Le modalità di versamento dei contributi atti ad assicurare il finanziamento dell’Agenzia sono definite nel Regolamento finanziario.

4. Il Direttore generale comunica agli Stati membri l’ammontare dei loro contributi e le date alle quali i versamenti devono essere effettuati.

Art. VIII Controllo interno

Il Direttore generale istituisce un sistema globale di controllo interno che consenta di sorvegliare l’operato e il raggiungimento degli obiettivi, di valutare l’efficienza economica e l’efficacia delle operazioni e di verificarne la regolarità e la conformità alle normative e disposizioni applicabili.

Art. IX Controllo esterno

1. I conti, il rendiconto finanziario e la gestione finanziaria dell’Agenzia sono esaminati da una Commissione indipendente di verifica dei conti. Il Consiglio, a maggioranza dei due terzi di tutti gli Stati membri, designa gli Stati membri che, a rotazione e su base equa, sono invitati a nominare, preferibilmente tra funzionari esperti in materia di audit, i revisori dei conti che presiedono la Commissione. Uno dei membri della Commissione di verifica dei conti esercita le funzioni di presidente nel corso del penultimo anno del suo mandato.

2. Lo scopo della verifica è quello di accertare e certificare che il rendiconto finanziario annuale coincide con i libri e le scritture contabili dell’Agenzia, è conforme alla legge e corretto. Alla chiusura di ogni esercizio, la Commissione stende una relazione che sottopone al Consiglio dopo averla adottata a maggioranza dei suoi membri. La Commissione riferisce inoltre sulla gestione economica delle risorse finanziarie dell’Agenzia.

3. La Commissione di verifica dei conti espleta tutte le altre funzioni previste nel Regolamento finanziario. Essa ha in qualsiasi momento accesso a tutti i libri e le scritture contabili che essa giudica necessari ai fini dell’audit. L’accesso alle informazioni classificate è soggetto alle norme e ai regolamenti applicabili.

Art. X Regolamento finanziario
Art. I

1. Quando viene presentata una proposta tendente alla realizzazione di un programma facoltativo compreso nell’articolo V, 1 (b) della Convenzione, il Presidente del Consiglio la comunica, per esame, a tutti gli Stati membri.

2. Quando il Consiglio, conformemente all’articolo XI, 5 (c) (i) della Convenzione, ha dato la sua approvazione alla realizzazione di un programma facoltativo nell’ambito dell’Agenzia, ogni Stato membro che non ha l’intenzione di parteciparvi deve dichiararsi formalmente non interessato a parteciparvi nel termine di tre mesi; gli Stati partecipanti redigono una Dichiarazione che, con riserva dell’articolo III, 1, precisa i loro impegni per quanto riguarda i punti seguenti:

(a)
le Fasi del programma;
(b)
le condizioni per la sua realizzazione e in particolare: il calendario, l’ammontare indicativo dell’onere finanziario globale e quello degli oneri finanziari parziali, relativi alle Fasi del programma, nonché ogni altra disposizione concernente la sua gestione e la sua esecuzione;
(c)
la tabella dei contributi stabilita conformemente all’articolo XIII, 2 della Convenzione;
(d)
la durata e l’ammontare del primo impegno finanziario definitivo.

3. La Dichiarazione è trasmessa al Consiglio per informazione, insieme con un progetto di regolamento di esecuzione sottoposto alla sua approvazione.

4. Se uno Stato partecipante non è in grado di sottoscrivere le disposizioni contenute nella Dichiarazione e nel regolamento di esecuzione entro il termine fissato dalla Dichiarazione, cessa di essere Stato partecipante. Gli altri Stati membri possono ulteriormente divenire Stati partecipanti sottoscrivendo le predette disposizioni alle condizioni da stabilire con gli Stati partecipanti.

Art. II

1. Il programma è eseguito conformemente alle disposizioni della Convenzione e, salvo disposizione contraria del presente allegato o del regolamento di esecuzione, alle norme e procedure in vigore presso l’Agenzia. Le decisioni del Consiglio sono adottate conformemente al presente allegato e al regolamento di esecuzione. In mancanza di espresse disposizioni del presente allegato o del regolamento di esecuzione, si applicano le regole di voto stabilite dalla Convenzione o dal regolamento interno del Consiglio dell’Agenzia.

2. Le decisioni relative all’inizio di una nuova fase sono adottate a maggioranza dei due terzi di tutti gli Stati partecipanti, a condizione che tale maggioranza rappresenti almeno i due terzi dei contributi al programma. Se la decisione di iniziare una nuova fase non può essere adottata, gli Stati partecipanti che intendano comunque proseguire l’esecuzione del programma si consultano e stabiliscono le modalità della prosecuzione. Essi ne informano il Consiglio che adotta, quando è il caso, tutte le disposizioni necessarie.

Art. III

1. Quando il programma comprende una fase di definizione di progetto, gli Stati partecipanti procedono, al termine di essa, a una nuova valutazione del costo del programma. Se da questa nuova valutazione risulta che l’ammontare dell’onere finanziario indicativo di cui all’articolo 1 viene superato di oltre il 20 per cento, ogni Stato partecipante può ritirarsi dal programma. Gli Stati partecipanti che intendono nondimeno proseguirne l’esecuzione si consultano e stabiliscono le modalità della prosecuzione. Essi ne informano il Consiglio che adotta, quando è il caso, tutte le disposizioni necessarie.

2. Durante ciascuna delle fasi definite nella Dichiarazione, il Consiglio approva, deliberando a maggioranza dei due terzi di tutti gli Stati partecipanti, i bilanci annuali entro i limiti dell’onere finanziario globale o degli oneri finanziari parziali considerati.

3. Il Consiglio stabilisce una procedura atta a consentire la revisione dell’onere finanziario globale o degli oneri finanziari parziali nel caso di variazione dei prezzi.

4. Quando l’onere finanziario globale o un onere finanziario parziale deve essere riveduto per motivi diversi da quelli previsti dai paragrafi 1 e 3, gli Stati partecipanti applicano la procedura seguente:

(a)
nessuno Stato partecipante può ritirarsi dal programma se non vi sono aumenti cumulativi di costo superiori al 20 per cento dell’ammontare dell’onere finanziario inizialmente previsto o del nuovo onere finanziario determinato conformemente alla procedura stabilita al paragrafo l;
(b)
nel caso di aumenti cumulativi di costo superiori al 20 per cento dell’ammontare dell’onere considerato, ogni Stato partecipante può ritirarsi dal programma. Gli Stati che invece intendono proseguirne l’esecuzione, si consultano e fissano le modalità della prosecuzione, informandone il Consiglio che adotta, quando è il caso, tutte le disposizioni necessarie.
Art. IV

L’Agenzia, che agisce per conto degli Stati partecipanti, è proprietaria dei satelliti, dei sistemi spaziali e degli altri beni prodotti nell’ambito del programma, come pure delle installazioni e dei beni strumentali acquisiti per la sua esecuzione. Qualsiasi alienazione di beni è decisa dal Consiglio.

Art. V

1. La denuncia della Convenzione da parte di uno Stato membro comporta il suo ritiro da tutti i programmi ai quali partecipa. L’articolo XXIV della Convenzione si applica ai diritti e alle obbligazioni che derivano da tali programmi.

2. La decisione di non proseguire nella partecipazione a un programma in applicazione dell’articolo II, 2 o di ritirarsene conformemente all’articolo III, 1 e III, 4 (b) ha effetto dalla data in cui il Consiglio riceve le comunicazioni previste nei suddetti articoli.

3. Lo Stato partecipante che decide di non proseguire nella partecipazione a un programma in applicazione dell’articolo Il, 2 o che se ne ritira conformemente all’articolo III, 1 e III, 4 (b) conserva i diritti acquisiti dagli Stati partecipanti alla data in cui ha effetto il suo ritiro. A decorrere da tale data, nessun diritto o obbligazione potrà derivargli dalla parte del programma alla quale non partecipa più. Esso resta obbligato a versare la sua quota di pagamenti corrispondente agli impegni votati per il bilancio dell’esercizio in corso o degli esercizi anteriori e riferentisi alla Fase del programma la cui esecuzione è in corso. Tuttavia, gli Stati partecipanti possono convenire all’unanimità, nella Dichiarazione, che lo Stato che decide di non proseguire nella partecipazione a un programma, o che se ne ritira, resta obbligato a versare la totalità della sua quota di onere finanziario globale iniziale o degli oneri finanziari parziali del programma.

Art. VI
Art. I

Il principale obiettivo dell’internazionalizzazione dei programmi nazionali è che ciascuno degli Stati membri offra agli altri Stati membri la possibilità di partecipare, nell’ambito dell’Agenzia, a ogni nuovo progetto spaziale civile che esso si propone di intraprendere, o da solo o in collaborazione con un altro Stato membro. A tal fine:

(a)
ogni Stato membro notifica al Direttore generale dell’Agenzia ogni progetto di questo genere, prima dell’inizio della sua fase B (fase di definizione particolareggiata);
(b)
il calendario e il tenore della proposta di partecipazione debbono permettere agli altri Stati membri di intraprendere una consistente parte dei lavori relativi al progetto; l’Agenzia deve essere prontamente informata delle ragioni che possano opporvisi e delle condizioni eventuali alle quali lo Stato membro che prende l’iniziativa del progetto ritiene opportuno sottoporre l’attribuzione dei lavori ad altri Stati membri;
(c)
lo Stato membro che prende l’iniziativa del progetto precisa le modalità che egli propone per la gestione tecnica del progetto e indica nello stesso tempo i motivi sui quali si basa;
(d)
lo Stato membro che prende l’iniziativa del progetto fa quanto è in suo potere per integrare nell’ambito del progetto tutte le risposte ragionevoli, con riserva di concludere un accordo sull’ammontare delle spese e sul modo di ripartire le spese stesse e i lavori nei limiti del calendario imposto dalle decisioni relative al progetto; presenta, in seguito, una formale proposta ai sensi dell’allegato III, quando il progetto deve essere eseguito conformemente al detto allegato;
(e)
l’esecuzione di un progetto nell’ambito dell’Agenzia non è esclusa solo per il fatto che il progetto non dà luogo alla partecipazione di altri Stati membri nella misura originariamente proposta dallo Stato membro che prende l’iniziativa del progetto.
Art. II
Art. I

1. Per l’applicazione della politica industriale indicata all’articolo VII della Convenzione, il Direttore generale agisce conformandosi alle disposizioni del presente allegato e alle direttive del Consiglio.

2. Il Consiglio esamina il potenziale e la struttura dell’industria in funzione delle attività dell’Agenzia, e in particolare:

(a)
la struttura generale dell’industria e dei raggruppamenti industriali,
(b)
il grado auspicabile di specializzazione nell’industria e i mezzi per raggiungerlo,
(c)
il coordinamento delle politiche industriali nazionali pertinenti,
(d)
l’interazione con le politiche industriali pertinenti di altri organismi internazionali,
(e)
le relazioni fra la capacità di produzione industriale e le possibilità di sbocchi,
(f)
l’organizzazione del dialogo con gli industriali,

al fine di essere in grado di seguire, ed eventualmente di attuare la politica industriale dell’Agenzia.

Art. II

1. Nella stipulazione di tutti i contratti, l’Agenzia dà la preferenza all’industria e alle organizzazioni degli Stati membri. Tuttavia, all’interno di ciascuno dei programmi facoltativi compresi nell’articolo V, 1 (b) della Convenzione è riservata una preferenza particolare all’industria e alle organizzazioni degli Stati partecipanti.

2. Il Consiglio determina se ed in qua] misura l’Agenzia può derogare alla clausola di preferenza sopraindicata.

3. L’appartenenza di una impresa a uno degli Stati membri è giudicata in base ai seguenti criteri: ubicazione della sua sede sociale, dei suoi centri di decisione e dei suoi centri di ricerca, nonché territorio sul quale debbono essere eseguiti i lavori. Nei casi dubbi, il Consiglio decide se un’impresa debba essere considerata o meno come appartenente a uno degli Stati membri.

Art. III

1. Durante lo stadio iniziale delle operazioni per l’attribuzione del contratto, e prima ancora dell’invio delle richieste di offerte, il Direttore generale deve sottoporre all’approvazione del Consiglio la politica di forniture che si propone di seguire per ogni contratto

(a)
il cui ammontare estimativo risulti superiore a determinati limiti fissati dai regolamenti ’relativi alla politica industriale e dipendenti dalla natura dei lavori,
(b)
o che, secondo il parere del Direttore generale, non sia sufficientemente coperto dai regolamenti relativi alla politica industriale o dalle direttive supplementari del Consiglio; ovvero che possa risultare in contrasto con i suddetti regolamenti o direttive.

2. Le direttive supplementari di cui al paragrafo 1 (b) sono emanate periodicamente dal Consiglio quando esso le giudica utili alla precisazione dei settori sui quali occorre riferirgli preventivamente, così come è previsto al paragrafo 1.

3. Il Direttore generale attribuisce direttamente i contratti dell’Agenzia senza altro ricorso al Consiglio, salvo nei seguenti casi:

(a)
quando risulta dalla valutazione delle offerte che è opportuno raccomandare un contraente la cui scelta è in contrasto sia con le istruzioni preventive impartite dal Consiglio in applicazione del paragrafo 1, sia con le direttive generali sulla politica industriale che sono adottate in seguito agli studi del Consiglio, previsti dall’articolo I, 2; il Direttore generale sottopone allora il caso al Consiglio, per decisione, esponendo le ragioni per le quali ritiene che una deroga sia necessaria e indicando parimenti come una diversa decisione del Consiglio costituirebbe sul piano tecnico, operativo o altro un’alternativa raccomandabile;
(b)
quando, per ragioni specifiche, il Consiglio ha deciso di procedere a un nuovo esame prima dell’attribuzione di un contratto.

4. Il Direttore generale, a intervalli regolari da precisare, riferisce al Consiglio sui contratti attribuiti durante il periodo trascorso e sulle operazioni per l’attribuzione dei contratti previsti per il periodo successivo, affinché il Consiglio possa seguire l’applicazione della politica industriale dell’Agenzia.

Art. IV

La ripartizione geografica dell’insieme dei contratti dell’Agenzia è regolata dalle seguenti norme generali:

1. Il coefficiente di ritorno globale di uno Stato membro è definito come il rapporto fra la percentuale dei contratti che gli sono stati attribuiti, calcolata in relazione all’ammontare totale dei contratti stipulati complessivamente dagli Stati membri, e la sua percentuale totale di contributi. Tuttavia, nel calcolo del suddetto coefficiente di ritorno globale, non si tiene conto dei contratti stipulati né dei contributi versati dagli Stati membri nell’ambito di un programma intrapreso:

(a)
a titolo dell’articolo VIII della Convenzione istitutiva dell’Organizzazione europea per le ricerche spaziali1 sempre che l’Accordo pertinente contenga disposizioni a tale effetto o che tutti gli Stati partecipanti diano successivamente il loro unanime consenso;
(b)
a titolo dell’articolo V, 1 (b) della Convenzione, a condizione che gli Stati partecipanti iniziali diano il loro unanime consenso.

2. Per il calcolo dei coefficienti di ritorno, l’ammontare di ciascun contratto è ponderato in funzione del suo interesse tecnologico. I fattori di ponderazione sono definiti dal Consiglio. Vari fattori di ponderazione possono essere applicati per uno stesso contratto quando il suo importo è considerevole.

3. La ripartizione dei contratti stipulati dall’Agenzia deve tendere a una situazione ideale in cui tutti i coefficienti di ritorno globale siano eguali a 1.

4. I coefficienti di ritorno sono calcolati trimestralmente e cumulati in vista degli esami formali previsti nel paragrafo 5.

5. Ogni cinque anni hanno luogo esami formali della ripartizione geografica dei contratti e prima dello scadere del terzo anno viene effettuato un esame intermedio.

6. Per ciascuno degli Stati membri, la ripartizione geografica dei contratti fra due esami formali della situazione deve essere tale che, a ogni esame formale, il coefficiente di ritorno globale cumulativo non si discosti sensibilmente dal valore ideale. A ogni esame formale, il Consiglio può rivedere il valore del limite inferiore del coefficiente di ritorno cumulativo per il periodo successivo, fermo restando che tale valore non deve mai scendere sotto lo 0,8.

7. Per alcune categorie di contratti che il Consiglio deve definire, in particolare i contratti di ricerca e sviluppo di punta e i contratti relativi a tecnologie riferite ai progetti, vengono effettuate e notificate al Consiglio valutazioni distinte dei coefficienti di ritorno. Il Direttore generale discute queste valutazioni con il Consiglio, a intervalli regolari da definire e in particolar modo durante l’esame intermedio, per determinare le misure necessarie a correggere eventuali squilibri.


1 [RU 1966 1284, 1970 884]

Art. V

Se, fra due esami formali, il coefficiente di ritorno globale di uno degli Stati membri tende ad attestarsi sotto il limite inferiore definito nell’articolo IV paragrafo 6, il Direttore generale sottopone al Consiglio proposte nelle quali la necessità di correggere la situazione prevale sulle regole dell’Agenzia in materia di stipulazione dei contratti.

Art. VI
Fichier unique

Art. I Gründung der Organisation
Art. II Zweck
Art. III Informationen und Daten
Art. IV Austausch von Personen
Art. V Tätigkeiten und Programme
Art. VI Anlagen und Dienste
Art. VII Industriepolitik
Art. VIII Trägerraketen und andere Raumtransportsysteme
Art. IX Benutzung der Anlagen, Unterstützung der Mitgliedstaaten und Lieferung von Erzeugnissen
Art. X Organe
Art. XI Der Rat
Art. XII Generaldirektor und Personal
Art. XIII Finanzielle Beiträge
Art. XIV Zusammenarbeit
Art. XV Rechtsstellung, Vorrechte und Immunitäten
Art. XVI Änderungen
Art. XVII Streitigkeiten
Art. XVIII Nichterfüllung von Verpflichtungen
Art. XIX Fortbestehen von Rechten und Pflichten
Art. XX Unterzeichnung und Ratifikation
Art. XXI Inkrafttreten
Art. XXII Beitritt
Art. XXIII Notifikationen
Art. XXIV Kündigung
Art. XXV Auflösung
Art. XXVI Registrierung
Art. I

Die Organisation besitzt Rechtspersönlichkeit. Sie kann insbesondere Verträge schliessen, bewegliches und unbewegliches Vermögen erwerben und veräussern sowie klagen und verklagt werden.

Art. II

Die Gebäude und Räumlichkeiten der Organisation sind unbeschadet der Artikel XXII und XXIII unverletzlich.

Art. III

Das Archiv der Organisation ist unverletzlich.

Art. IV

1. Die Organisation geniesst Immunität von der Gerichtsbarkeit und Vollstreckung ausser in folgenden Fällen:

(a)
soweit sie durch Beschluss des Rates im Einzelfall ausdrücklich darauf verzichtet; der Rat hat die Pflicht, diese Immunität aufzuheben, wenn ihre Aufrechterhaltung verhindern würde, dass der Gerechtigkeit Genüge geschieht, und wenn sie ohne Beeinträchtigung der Interessen der Organisation aufgehoben werden kann;
(b)
im Fall eines von einem Dritten angestrengten Zivilverfahrens wegen Schäden aufgrund eines Unfalls, der durch ein der Organisation gehörendes oder für sie betriebenes Kraftfahrzeug verursacht wurde, oder im Fall eines Verstosses gegen Strassenverkehrsvorschriften, an dem ein solches Fahrzeug beteiligt ist;
(c)
im Fall der Vollstreckung eines nach Artikel XXV oder XXVI ergangenen Schiedsspruchs;
(d)
im Fall der durch eine gerichtliche Entscheidung angeordneten Pfändung von Gehältern und sonstigen Bezügen, die die Organisation einem Mitglied des Personals schuldet.

2. Das Eigentum und die sonstigen Vermögenswerte der Organisation geniessen ohne Rücksicht darauf, wo sie sich befinden, Immunität von jeder Form der Beschlagnahme, Einziehung, Enteignung und Zwangsverwaltung. Sie geniessen ebenfalls Immunität von jedem behördlichen Zwang und jeder vorläufigen gerichtlichen Massnahme, sofern diese nicht zur Verhinderung oder Untersuchung von Unfällen, an denen der Organisation gehörende oder für sie betriebene Kraftfahrzeuge beteiligt sind, vorübergehend notwendig sind.

Art. V

1. Im Rahmen ihrer amtlichen Tätigkeit sind die Organisation, ihr Vermögen und ihre Einkünfte von der direkten Besteuerung befreit.

2. Werden von der Organisation oder für die Organisation Käufe von erheblichem Wert getätigt oder Dienstleistungen von erheblichem Wert in Anspruch genommen, die für die Ausübung ihrer amtlichen Tätigkeit unbedingt erforderlich sind, und sind bei diesen Käufen oder Dienstleistungen Steuern oder sonstige Abgaben im Preis enthalten, so werden – soweit möglich – von den Mitgliedstaaten geeignete Massnahmen zur Befreiung von diesen Steuern und sonstigen Abgaben oder zu ihrer Erstattung getroffen.

Art. VI

Die von der Organisation oder für die Organisation ein— oder ausgeführten Waren, die für die Ausübung ihrer amtlichen Tätigkeit unbedingt erforderlich sind, werden von allen Zöllen und sonstigen bei der Ein— und Ausfuhr erhobenen Abgaben sowie von allen Ein— und Ausfuhrverboten und —beschränkungen befreit.

Art. VII

1. Die amtliche Tätigkeit der Organisation im Sinne der Artikel V und VI umfasst ihre Verwaltungshandlungen einschliesslich ihrer Massnahmen im Bereich der sozialen Sicherheit und ihre Betätigung auf dem Gebiet der Weltraumforschung, der Weltraumtechnologie und ihrer weltraumtechnischen Anwendungen zur Erfüllung des Zwecks der Organisation, wie er im Übereinkommen festgelegt ist.

2. Der Rat bestimmt jeweils nach Konsultation mit den zuständigen Stellen der betreffenden Mitgliedstaaten, inwieweit andere Anwendungen dieser Forschung und Technologie sowie die Tätigkeiten nach Artikel V Absatz 2 und Artikel IX des Übereinkommens als Teil der amtlichen Tätigkeit der Organisation gelten können.

3. Die Artikel V und VI gelten nicht für Steuern, Gebühren und sonstige Abgaben, die lediglich eine Vergütung für Leistungen öffentlicher Versorgungsbetriebe darstellen.

Art. VIII

Für Waren und Dienstleistungen, die für den persönlichen Bedarf der Mitglieder des Personals der Organisation gekauft oder eingeführt beziehungsweise erbracht werden, wird eine Befreiung nach den Artikeln V oder VI nicht gewährt.

Art. IX

1. Waren, die nach Artikel V erworben oder nach Artikel VI eingeführt worden sind, dürfen nur zu den Bedingungen verkauft oder abgegeben werden, die von dem Mitgliedstaat, der die Befreiungen gewährt hat, festgelegt sind.

2. Der Waren— und Dienstleistungsverkehr zwischen dem Sitz und den Niederlassungen der Organisation, zwischen den Niederlassungen selbst und – soweit er der Durchführung eines Programms der Organisation dient – zwischen den Niederlassungen und einer Einrichtung eines Mitgliedstaates ist von Abgaben und Beschränkungen jeder Art befreit; soweit erforderlich, treffen die Mitgliedstaaten alle geeigneten Massnahmen, um Befreiung von den Abgaben zu gewähren oder die Abgaben zu erstatten oder Beschränkungen aufzuheben.

Art. X

Der Verkehr von Veröffentlichungen und sonstigem Informationsmaterial, die von der Organisation verschickt oder an sie gesandt werden, unterliegt keiner Beschränkung.

Art. XI

Die Organisation darf jede Art von Geldmitteln, Währungen oder Wertpapieren entgegennehmen und besitzen; sie kann für alle im Übereinkommen vorgesehenen Zwecke frei darüber verfügen und in dem zur Erfüllung ihrer Verpflichtungen erforderlichen Umfang in jeder Währung Konten unterhalten.

Art. XII

1. Bei ihrem amtlichen Nachrichtenverkehr und der Übermittlung aller ihrer Schriftstücke hat die Organisation Anspruch auf eine nicht weniger günstige Behandlung, als sie von den einzelnen Mitgliedstaaten anderen internationalen Organisationen gewährt wird.

2. Der amtliche Nachrichtenverkehr der Organisation, gleich mit welchem Nachrichtenmittel, unterliegt nicht der Zensur.

Art. XIII

Die Mitgliedstaaten treffen alle geeigneten Massnahmen, um den Mitgliedern des Personals der Organisation die Einreise in ihr Hoheitsgebiet, den Aufenthalt dort und die Ausreise daraus zu erleichtern.

Art. XIV

1. Die Vertreter der Mitgliedstaaten geniessen bei der Wahrnehmung ihrer Aufgaben sowie während der Reise zum und vom Tagungsort folgende Vorrechte und Immunitäten:

(a)
Immunität von Festnahme oder Haft sowie von der Beschlagnahme ihres persönlichen Gepäcks;
(b)
Immunität von der Gerichtsbarkeit, auch nach Beendigung ihres Auftrags, bezüglich der von ihnen bei der Wahrnehmung ihrer Aufgaben vorgenommenen Handlungen einschliesslich ihrer mündlichen und schriftlichen Äusserungen; diese Immunität gilt jedoch nicht im Fall eines Verstosses gegen Strassenverkehrsvorschriften durch einen Vertreter eines Mitgliedstaats oder eines Schadens, der durch ein ihm gehörendes oder von ihm geführtes Kraftfahrzeug verursacht wurde;
(c)
Unverletzlichkeit aller ihrer amtlichen Schriftstücke und Urkunden;
(d)
das Recht, Verschlüsselungen zu verwenden, sowie Urkunden oder sonstige Schriftstücke durch Sonderkurier oder in versiegelten Behältern zu empfangen;
(e)
Befreiung für sich und ihre Ehegatten von allen Einreisebeschränkungen und von der Meldepflicht für Ausländer;
(f)
die gleichen Erleichterungen hinsichtlich der Währungs— und Devisenvorschriften wie Vertreter ausländischer Regierungen mit vorübergehendem amtlichen Auftrag;
(g)
die gleichen Zollerleichterungen hinsichtlich ihres persönlichen Gepäcks wie Diplomaten.

2. Die Vorrechte und Immunitäten werden den Vertretern der Mitgliedstaaten nicht zu ihrem persönlichen Vorteil gewährt, sondern um es ihnen zu ermöglichen, ihre Aufgaben bei der Organisation in voller Unabhängigkeit wahrzunehmen. Ein Mitgliedstaat hat deshalb die Pflicht, die Immunität eines Vertreters aufzuheben, wenn ihre Aufrechterhaltung verhindern würde, dass der Gerechtigkeit Genüge geschieht, und wenn sie ohne Beeinträchtigung der Zwecke aufgehoben werden kann, für die sie gewährt wurde.

Art. XV

Ausser den in Artikel XVI aufgeführten Vorrechten und Immunitäten geniesst der Generaldirektor der Organisation und, wenn der Posten unbesetzt ist, die zur Wahrnehmung seiner Aufgaben bestimmte Person die gleichen Vorrechte und Immunitäten wie Diplomaten vergleichbaren Ranges.

Art. XVI

Die Mitglieder des Personals der Organisation

(a)
geniessen, auch nach ihrem Ausscheiden aus dem Dienst der Organisation, Immunität von der Gerichtsbarkeit hinsichtlich der von ihnen in Ausübung ihres Amtes vorgenommenen Handlungen einschliesslich ihrer mündlichen und schriftlichen Äusserungen; diese Immunität gilt jedoch nicht im Fall eines Verstosses gegen Strassenverkehrsvorschriften durch ein Mitglied des Personals der Organisation oder eines Schadens, der durch ein ihm gehörendes oder von ihm geführtes Kraftfahrzeug verursacht wurde;
(b)
sind von jeder Verpflichtung zum Wehrdienst befreit;
(c)
geniessen Unverletzlichkeit aller ihrer amtlichen Schriftstücke und Urkunden;
(d)
geniessen dieselbe Befreiung von den Einwanderungsbeschränkungen und der Meldepflicht der Ausländer, wie sie allgemein den Bediensteten internationaler Organisationen gewährt wird, das gleiche gilt für die in ihrem Haushalt lebenden Familienangehörigen;
(e)
geniessen dieselben Vorrechte in Bezug auf Devisenvorschriften, wie sie allgemein den Bediensteten internationaler Organisationen gewährt werden;
(f)
geniessen im Fall einer internationalen Krise dieselben Erleichterungen bei der Rückführung in ihren Heimatstaat wie Diplomaten; das gleiche gilt für die in ihrem Haushalt lebenden Familienangehörigen;
(g)
haben das Recht, ihre Wohnungseinrichtung und ihre persönlichen Gebrauchsgegenstände bei Antritt ihres Dienstes in dem betreffenden Mitgliedstaat zollfrei einzuführen und bei Beendigung ihres Dienstes in diesem Mitgliedstaat zollfrei wieder auszuführen; dies gilt vorbehaltlich der Bedingungen, die der Mitgliedstaat, in dessen Hoheitsgebiet dieses Recht ausgeübt wird, bei der Ein— oder Ausfuhr für erforderlich erachtet.
Art. XVII

Sachverständige, die nicht Mitglieder des Personals im Sinne des Artikels XVI sind, geniessen während ihrer dienstlichen Tätigkeit im Zusammenhang mit der Organisation oder bei der Durchführung von Aufträgen für die Organisation, einschliesslich der bei dieser Tätigkeit oder diesen Aufträgen durchgeführten Reisen, folgende Vorrechte und Immunitäten, soweit diese für die Erfüllung ihrer Aufgaben erforderlich sind:

(a)
Immunität von der Gerichtsbarkeit hinsichtlich der von ihnen in Erfüllung ihrer Aufgaben vorgenommenen Handlungen, einschliesslich ihrer mündlichen und schriftlichen Äusserungen, ausser im Fall eines Verstosses gegen Strassenverkehrsvorschriften durch einen Sachverständigen oder eines Schadens, der durch ein ihm gehörendes oder von ihm geführtes Kraftfahrzeug verursacht wurde; die Sachverständigen geniessen diese Immunität auch nach Beendigung ihrer Tätigkeit bei der Organisation,
(b)
Unverletzlichkeit aller ihrer amtlichen Schriftstücke und Urkunden;
(c)
dieselben Erleichterungen in Bezug auf Währungs— und Devisenvorschriften sowie auf ihr persönliches Gepäck wie die Bediensteten ausländischer Regierungen mit vorübergehendem amtlichen Auftrag.
Art. XVIII

1. Nach Massgabe der vom Rat festgelegten Bedingungen und Verfahrensregeln sind der Generaldirektor und die Mitglieder des Personals der Organisation für die von dieser gezahlten Gehälter und sonstigen Bezüge steuerpflichtig zugunsten der Organisation. Diese Gehälter und sonstigen Bezüge sind von der staatlichen Einkommensteuer befreit, die Mitgliedstaaten behalten jedoch das Recht, diese Gehälter und sonstigen Bezüge bei der Festsetzung des auf Einkommen aus anderen Quellen zu erhebenden Steuerbetrags zu berücksichtigen.

2. Absatz 1 findet keine Anwendung auf Renten und Ruhegehälter, die von der Organisation an ehemalige Generaldirektoren und Mitglieder des Personals gezahlt werden.

Art. XIX

Die Artikel XVI und XVIII finden auf alle Personalgruppen Anwendung, für die die Personalordnung der Organisation gilt. Der Rat bestimmt die Gruppen von Sachverständigen, auf die Artikel XVII Anwendung findet. Die Namen, Dienstbezeichnungen und Anschriften der in diesem Artikel bezeichneten Mitglieder des Personals und Sachverständigen werden den Mitgliedstaaten von Zeit zu Zeit mitgeteilt.

Art. XX

Errichtet die Organisation ein eigenes System der sozialen Sicherheit, so sind die Organisation, ihr Generaldirektor und die Mitglieder ihres Personals vorbehaltlich der nach Artikel XXVIII mit den Mitgliedstaaten geschlossenen Abkommen von sämtlichen Pflichtbeiträgen an staatliche Sozialversicherungsträger befreit.

Art. XXI

1. Die in dieser Anlage vorgesehenen Vorrechte und Immunitäten werden dein Generaldirektor, den Mitgliedern des Personals und Sachverständigen der Organisation nicht zu ihrem persönlichen Vorteil gewährt. Sie sind lediglich zu dem Zweck vorgesehen, unter allen Umständen die ungehinderte Tätigkeit der Organisation und die volle Unabhängigkeit der Personen, denen sie gewährt sind, zu gewährleisten.

2. Der Generaldirektor hat die Pflicht, die Immunität aufzuheben, wenn ihre Aufrechterhaltung verhindern würde, dass der Gerechtigkeit Genüge geschieht, und wenn sie ohne Beeinträchtigung der Interessen der Organisation aufgehoben werden kann. Für die Aufhebung der Immunität des Generaldirektors ist der Rat zuständig.

Art. XXII

1. Die Organisation wird jederzeit mit den zuständigen Behörden der Mitgliedstaaten zusammenarbeiten, um eine ordnungsgemässe Rechtspflege zu erleichtern, die Einhaltung der Polizeivorschriften, der Vorschriften über den Umgang mit Sprengstoffen und leicht entzündlichem Material, der Gesundheits—, der Arbeitsaufsichts— und ähnlicher staatlicher Rechtsvorschriften zu gewährleisten und jeden Missbrauch der in dieser Anlage vorgesehenen Vorrechte, Immunitäten und Erleichterungen zu verhindern.

2. Die Einzelheiten der Zusammenarbeit nach Absatz 1 können in den in Artikel XXVIII bezeichneten Ergänzungsabkommen festgelegt werden.

Art. XXIII

Jeder Mitgliedstaat behält das Recht, alle im Interesse seiner Sicherheit notwendigen Vorsichtsmassnahmen zu ergreifen.

Art. XXIV

Ein Mitgliedstaat ist nicht verpflichtet, seinen eigenen Staatsangehörigen oder Personen, die im Zeitpunkt ihres Dienstantritts in diesem Mitgliedstaat ihren ständigen Aufenthalt haben, die Vorrechte und Immunitäten nach den Artikeln XIV und XV, Artikel XVI Buchstaben (b), (e) und (g) und Artikel XVII Buchstabe (c) zu gewähren.

Art. XXV

1. In allen schriftlichen Verträgen, die nicht gemäss der Personalordnung geschlossen werden, hat die Organisation ein Schiedsverfahren vorzusehen. Die Schiedsklausel oder die zu diesem Zweck geschlossene besondere Schiedsvereinbarung hat das anwendbare Recht und den Staat anzugeben, in dem die Schiedsrichter zusammentreten. Das Schiedsverfahren richtet sich nach dem in diesem Staat angewandten Verfahren.

2. Die Vollstreckung des Schiedsspruchs richtet sich nach den Rechtsvorschriften des Staates, in dessen Hoheitsgebiet er vollstreckt wird.

Art. XXVI
Art. XXVII
Art. XXVIII
Art. I Allgemeine Grundsätze

Das Finanzmanagement der Organisation dient den in Artikel II des Übereinkommens dargelegten Zwecken und unterstützt die Durchführung der vom Rat genehmigten langfristigen europäischen Weltraumpolitik. Die Organisation wendet international anerkannte Rechnungslegungsnormen an und folgt den Grundsätzen des soliden Finanzmanagements, der Sparsamkeit und der Wirtschaftlichkeit bei der Planung und Verwaltung der Mittel, der Transparenz, der Rechenschaftspflicht und der Kontrolle bei der Verwendung öffentlicher Mittel und der Finanzierungskapazität der Mitgliedstaaten und der Ausgewogenheit bei der Inanspruchnahme ihrer Mittel. Das Finanzsystem spiegelt den mehrjährigen Charakter der Tätigkeiten und Programme der Organisation wider. Es wird einer wirksamen internen Kontrolle und einer unabhängigen Rechnungsprüfung unterzogen.

Die Finanzplanung, die Aufstellung der Haushaltspläne und die Rechnungslegung einschliesslich für die Beiträge der Mitgliedstaaten erfolgt in Euro, der für die Berichterstattung und die Finanzgeschäfte verwendeten Währung.

Das Rechnungsjahr der Organisation läuft vom 1. Januar bis zum 31. Dezember desselben Jahres.

Art. II Planung

1 Der Generaldirektor erstellt die für die Optimierung der Verwendung der Mittel der Organisation, die Gewährleistung der laufenden Konsolidierung der Programmdurchführung und die Aufstellung der entsprechenden Finanzierung durch die Mitgliedstaaten als zweckmässig erachteten Planungswerkzeuge. Diese umfassen unter anderem

einen Langfristigen Plan über zehn Jahre, der alle genehmigten und vorgesehenen Programme und Tätigkeiten mit den geschätzten Finanzbeiträgen und Ausgaben ausweist;
jährliche und mehrjährige Kostenpläne, die auf der Grundlage der Verpflichtungen der Mitgliedstaaten für die genehmigten Tätigkeiten und Programme und der mit anderen Finanzierungsstellen geschlossenen Übereinkünfte erstellt werden; in diesen Kostenplänen werden auch die in Artikel I Absatz 3 und Artikel XIII Absatz 1 des Übereinkommens vorgesehenen gemeinsamen Kosten erfasst.

2 Diese Pläne werden im Einklang mit der Finanzordnung mindestens einmal jährlich rechtzeitig zur Genehmigung der Haushaltspläne und je nach Bedarf fortgeschrieben und dem Rat beziehungsweise den von ihm bevollmächtigten nachgeordneten Gremien unterbreitet.

Art. III Finanzierung

1 Die Jahreshaushaltspläne der Organisation stellen für die Mitgliedstaaten und die anderen Finanzierungsstellen das jährliche Instrument zur schrittweisen Erfüllung ihrer mehrjährigen Verpflichtungen dar und gewährleisten die kontinuierliche Durchführung der genehmigten Programme und Tätigkeiten der Organisation. Sie bilden die verbindliche Grundlage für den Abruf der Beiträge der Mitgliedstaaten.

2 Alle Kosten (einschliesslich der Investitionskosten für die Nutzung der gemeinsamen Infrastruktur) in Verbindung mit Tätigkeiten und Programmen ausserhalb des Geltungsbereichs von Artikel V Absatz 1 des Übereinkommens, wie die in Artikel V Absatz 2 und Artikel IX des Übereinkommens genannten, werden vom Antragsteller getragen, sofern vom Rat nicht anders beschlossen.

3 Der Generaldirektor sorgt für eine angemessene Rechnungslegung und Berichterstattung an die Mitgliedstaaten und die anderen Finanzierungsstellen, um die Transparenz und Rückverfolgbarkeit ihres jeweiligen Finanzierungsstands in Bezug auf die einzelnen Tätigkeiten und Programme zu gewährleisten.

Art. IV Haushaltspläne

1 Der Generaldirektor erstellt auf der Grundlage der in Artikel 2 Absatz 2 genannten Pläne die folgenden Entwürfe von Haushaltsplänen mit den Mittelanforderungen für das Folgejahr und unterbreitet sie dem Rat:

a)
den Entwurf eines Allgemeinen Haushaltsplans für die in Artikel V Absatz 1 Buchstabe a des Übereinkommens genannten obligatorischen Tätigkeiten;
b)
gegebenenfalls die Entwürfe von in der Finanzordnung vorgesehenen dem Allgemeinen Haushaltsplan angegliederten Haushaltsplänen;
c)
die Entwürfe von Haushaltsplänen für die in Artikel V Absatz 1 Buchstabe b des Übereinkommens vorgesehenen fakultativen Programme.

2 Die Entwürfe der Haushaltspläne für ein bestimmtes Jahr werden dem Rat vor Ende des vorangehenden Rechnungsjahres zur Genehmigung unterbreitet. Die Bedingungen für die Änderung von Haushaltsplänen und die bei Nichtgenehmigung von Haushaltsplänen vor dem Beginn des Rechnungsjahres erforderlichen Übergangsmassnahmen sind in der Finanzordnung dargelegt.

3 Weitere Haushaltspläne werden dem Rat für von anderen Stellen finanzierte Programme und Tätigkeiten vorgelegt.

Art. V Kassenführung

Die der Organisation von den Mitgliedstaaten bereitgestellten Zahlungsmittel werden vom Generaldirektor als Gemeinsame Kassenmittel verwaltet. Die Zinserträge werden jedem Mitgliedstaat im Einklang mit den in der Finanzordnung festgelegten Vorschriften gutgeschrieben.

Art. VI Rechnungslegung

1 Das Finanzbuchführungs- und Kostenrechnungssystem der Organisation ist ihr wichtigstes Instrument zur finanziellen Erfassung ihrer Tätigkeiten und Geschäftsvorfälle. Es unterstützt die wirksame Verwaltung und Kontrolle der Mittel der Organisation durch die genaue und zeitnahe Erfassung der Finanzgeschäfte und die Ermittlung und Messung der Kosten.

2 Das Finanzbuchführungssystem der Organisation folgt allgemein anerkannten Rechnungslegungsgrundsätzen; der Jahresabschluss wird nach den Internationalen Rechnungslegungsnormen für den öffentlichen Sektor veröffentlicht.

3 Der Generaldirektor sorgt dafür, dass die Konten ein zuverlässiges und voll-ständiges Bild der jährlichen finanziellen Leistung der Organisation und eine getreue Wiedergabe ihrer Finanzlage am Ende jedes Rechnungsjahres liefern.

4 Bis spätestens 31. Oktober jedes Jahres legt der Generaldirektor dem Rat den geprüften Jahresabschluss des Vorjahres zur Genehmigung und zur Entlastung für seine Geschäftsführung vor.

Art. VII Beiträge

1 Die in Artikel V des Übereinkommens vorgesehenen Tätigkeiten und Programme werden aus den nach Artikel XIII des Übereinkommens festgesetzten Beiträgen der Mitgliedstaaten finanziert.

2 Tritt ein Staat dem Übereinkommen nach dessen Artikel XXII bei, so werden die Beiträge der anderen Mitgliedstaaten neu festgesetzt. Ein neuer Beitragsschlüssel, der an einem vom Rat zu beschliessenden Tag in Kraft tritt, wird auf der Grundlage der Statistiken über das Volkseinkommen für die Jahre, die dem derzeitigen Beitragsschlüssel zugrunde liegen, festgelegt.

3 Die Einzelheiten der Beitragsentrichtung zur Deckung des laufenden Finanzbedarfs der Organisation werden in der Finanzordnung festgelegt.

4 Der Generaldirektor teilt den Mitgliedstaaten die Höhe ihrer Beiträge und die Zahlungstermine mit.

Art. VIII Interne Kontrolle

Der Generaldirektor richtet ein umfassendes System der internen Kontrolle ein, das der Überwachung der Leistung und der Erfüllung der Ziele, der Bewertung der Sparsamkeit, Wirksamkeit und Effizienz der Vorgänge sowie der Überprüfung ihrer Ordnungsmässigkeit und der Befolgung der anwendbaren Regeln und Vorschriften dient.

Art. IX Externe Kontrolle

1 Die Konten der Organisation, ihr Jahresabschluss und ihr Finanzmanagement werden von einer unabhängigen Rechnungsprüfungskommission geprüft. Der Rat bestimmt mit Zweidrittelmehrheit aller Mitgliedstaaten diejenigen Mitgliedstaaten, die in angemessenem Wechsel aufzufordern sind, Rechnungsprüfer für diese Kommission zu benennen, und zwar vorzugsweise erfahrene Rechnungsprüfer ihres öffentlichen Dienstes. Ein Mitglied der Rechnungsprüfungskommission amtiert im vorletzten Jahr seiner Dienstzeit als Vorsitzender der Kommission.

2 Der Zweck der Rechnungsprüfung besteht darin, festzustellen und zu bescheinigen, dass der Jahresabschluss mit den Büchern und Belegen der Organisation übereinstimmt und gesetzmässig und richtig ist. Nach Ablauf jedes Rechnungsjahres erstellt die Kommission einen Bericht, den sie mit der Mehrheit ihrer Mitglieder annimmt und dann dem Rat zuleitet. Die Kommission berichtet ferner über die wirtschaftliche Verwaltung der Mittel der Organisation.

3 Die Rechnungsprüfungskommission nimmt alle sonstigen Aufgaben wahr, die in der Finanzordnung aufgeführt sind, und hat jederzeit Zugang zu allen Rechnungs- und Buchungsunterlagen, die sie für die Wahrnehmung ihrer Prüftätigkeit für notwendig erachtet. Der Zugang zu Verschlusssachen unterliegt den anwendbaren Regeln und Vorschriften.

Art. X Finanzordnung
Art. I

1. Wird ein Vorschlag für die Durchführung eines fakultativen Programms nach Artikel V Absatz 1 Buchstabe (b) des Übereinkommens vorgelegt, so übermittelt der Vorsitzende des Rates den Vorschlag allen Mitgliedstaaten zur Prüfung.

2. Sobald der Rat nach Artikel XI Absatz 5 Buchstabe (c) Ziffer (i) des Übereinkommens die Durchführung eines fakultativen Programms im Rahmen der Organisation angenommen hat, hat jeder Mitgliedstaat, der nicht an dem Programm teilzunehmen beabsichtigt, innerhalb von drei Monaten förmlich zu erklären, dass er an einer Teilnahme nicht interessiert ist; die Teilnehmerstaaten arbeiten eine Erklärung aus, die vorbehaltlich des Artikels III Absatz 1 ihre Verpflichtungen in Bezug auf folgendes festlegt:

(a)
die einzelnen Phasen des Programms;
(b)
die Bedingungen seiner Durchführung einschliesslich des Zeitplans, des veranschlagten Finanzrahmens und der veranschlagten Finanzteilrahmen für die Phasen des Programms sowie alle sonstigen Bestimmungen über die Leitung und Durchführung des Programms;
(c)
den nach Artikel XIII Absatz 2 des Übereinkommens bestimmten Beitragsschlüssel;
(d)
die Geltungsdauer und Höhe der ersten festen finanziellen Verpflichtung.

3. Die Erklärung wird dem Rat zur Kenntnisnahme zugeleitet; gleichzeitig wird ihm ein Entwurf von Durchführungsvorschriften zur Genehmigung vorgelegt.

4. Kann ein Teilnehmerstaat die Bestimmungen der Erklärung und der Durchführungsvorschriften nicht innerhalb der in der Erklärung festgesetzten Frist annehmen, so verliert er seine Eigenschaft als Teilnehmerstaat. Andere Mitgliedstaaten können später Teilnehmerstaaten werden, indem sie diese Bestimmungen nach Massgabe der mit den Teilnehmerstaaten festzulegenden Bedingungen annehmen.

Art. II

1. Das Programm wird nach Massgabe des Übereinkommens und, sofern nicht in dieser Anlage oder in den Durchführungsvorschriften etwas anderes bestimmt ist, nach den in der Organisation geltenden Vorschriften und Verfahren durchgeführt. Die Beschlüsse des Rates werden nach Massgabe dieser Anlage und der Durchführungsvorschriften gefasst. Sofern diese Anlage oder die Durchführungsvorschriften keine besonderen Bestimmungen enthalten, finden die im Übereinkommen oder in der Geschäftsordnung des Rates niedergelegten Abstimmungsvorschriften Anwendung.

2. Beschlüsse über den Beginn einer neuen Phase werden mit Zweidrittelmehrheit aller Teilnehmerstaaten gefasst, vorausgesetzt, dass diese Mehrheit mindestens zwei Drittel der Beiträge zu dem Programm vertritt. Kann ein Beschluss über den Beginn einer neuen Phase nicht gefasst werden, so konsultieren die Teilnehmerstaaten, die das Programm dennoch fortzusetzen wünschen, einander und treffen Vorkehrungen für die Fortsetzung. Sie berichten dem Rat darüber, der alle eventuell erforderlichen Massnahmen trifft.

Art. III

1. Umfasst das Programm eine Projektdefinitionsphase, so setzen die Teilnehmerstaaten nach Abschluss der Phase die Kosten des Programms neu fest. Zeigt diese Neufestsetzung, dass die Kosten den in Artikel I bezeichneten veranschlagten Finanzrahmen um mehr als 20 Prozent überschreiten, so kann jeder Teilnehmerstaat von dem Programm zurücktreten. Die Teilnehmerstaaten, die das Programm dennoch fortzusetzen wünschen, konsultieren einander und treffen Vorkehrungen für die Fortsetzung. Sie berichten dem Rat darüber, der alle eventuell erforderlichen Massnahmen trifft.

2. Während jeder in der Erklärung festgelegten Phase nimmt der Rat mit Zweidrittelmehrheit aller Teilnehmerstaaten Jahreshaushaltspläne innerhalb des entsprechenden Finanzrahmens oder der entsprechenden Finanzteilrahmen an.

3. Der Rat legt ein Verfahren fest, nach dem der Finanzrahmen oder die Finanzteilrahmen im Fall von Schwankungen des Preisniveaus geändert werden können.

4. Muss der Finanzrahmen oder ein Finanzteilrahmen aus anderen als den in den Absätzen 1 und 3 genannten Gründen geändert werden, so wenden die Teilnehmerstaaten folgendes Verfahren an:

(a)
Ein Teilnehmerstaat ist nicht berechtigt, von dem Programm zurückzutreten, sofern nicht die Kostenüberschreitung insgesamt um mehr als 20 Prozent über dem anfänglichen Finanzrahmen oder dem nach Absatz 1 geänderten Rahmen liegt.
(b)
Liegt die Kostenüberschreitung insgesamt um mehr als 20 Prozent über dem entsprechenden Finanzrahmen, so kann jeder Teilnehmerstaat von dem Programm zurücktreten. Diejenigen Staaten, die das Programm dennoch fortzusetzen wünschen, konsultieren einander, treffen Vorkehrungen für die Fortsetzung und berichten dem Rat darüber, der alle eventuell erforderlichen Massnahmen trifft.
Art. IV

Die Organisation, die für die Teilnehmerstaaten handelt, ist Eigentümerin der im Rahmen des Programms geschaffenen Satelliten, Weltraumsysteme und sonstigen Gegenstände sowie der zur Durchführung des Programms erworbenen Anlagen und Ausrüstungen. Über Eigentumsübertragungen entscheidet der Rat.

Art. V

1. Die Kündigung des Übereinkommens durch einen Mitgliedstaat gilt als Rücktritt dieses Mitgliedstaats von allen Programmen, an denen er teilnimmt. Artikel XXIV des Übereinkommens findet Anwendung auf die Rechte und Pflichten, die sich aus diesen Programmen ergeben.

2. Der Beschluss nach Artikel II Absatz 2, ein Programm nicht fortzusetzen, und der Rücktritt nach Artikel III Absatz 1 und Absatz 4 Buchstabe (b) werden an dem Tag wirksam, an dem der Rat die in den genannten Artikeln vorgesehenen Mitteilungen erhält.

3. Ein Teilnehmerstaat, der nach Artikel II Absatz 2 beschliesst, ein Programm nicht fortzusetzen, oder nach Artikel III Absatz 1 und Absatz 4 Buchstabe (b) von einem Programm zurücktritt, behält die von den Teilnehmerstaaten bis zum Tag des Wirksamwerdens seines Rücktritts erworbenen Rechte. Nach diesem Zeitpunkt erwachsen ihm aus dem Teil des Programms, an dem er nicht mehr teilnimmt, keine weiteren Rechte oder Pflichten. Er bleibt verpflichtet, seinen Anteil an den Ausgabemitteln zu tragen, die den Verpflichtungsermächtigungen entsprechen, welche im Rahmen des Haushaltsplans des laufenden oder der vorhergegangenen Rechnungsjahre für die jeweils in der Durchführung befindliche Programmphase genehmigt worden waren. Die Teilnehmerstaaten können jedoch in der Erklärung einhellig übereinkommen, dass ein Staat, der beschliesst, ein Programm nicht fortzusetzen, oder davon zurücktritt, verpflichtet bleibt, seinen Gesamtanteil an dem anfänglichen Finanzrahmen oder an den Finanzteilrahmen des Programms zu tragen.

Art. VI
Art. I

Wichtigstes Ziel der Internationalisierung nationaler Programme ist es, dass jeder Mitgliedstaat den anderen Mitgliedstaaten die Möglichkeit bietet, im Rahmen der Organisation an jedem neuen zivilen Weltraumvorhaben teilzunehmen, das er entweder allein oder in Zusammenarbeit mit einem anderen Mitgliedstaat durchzuführen beabsichtigt.

Dazu

(a)
notifiziert jeder Mitgliedstaat dem Generaldirektor der Organisation jedes derartige Vorhaben vor Beginn der Phase B (Projektdefinitionsphase);
(b)
sollen Zeitplan und Inhalt der Vorschläge für die Teilnahme an einem Vorhaben so gestaltet werden, dass die anderen Mitgliedstaaten die Möglichkeit haben, einen wesentlichen Teil der damit verbundenen Arbeit zu übernehmen; etwaige Gründe, die dem entgegenstehen, und etwaige Bedingungen, welche der Mitgliedstaat, der das Vorhaben in die Wege leitet, an die Zuteilung von Arbeiten an andere Mitgliedstaaten zu knüpfen wünscht, sind der Organisation frühzeitig mitzuteilen;
(c)
erläutert der Mitgliedstaat, der das Vorhaben in die Wege leitet, die für die technische Durchführung geplante Verfahrensweise sowie die dafür massgebenden Gründe;
(d)
bemüht sich der Mitgliedstaat, der das Vorhaben in die Wege leitet, nach besten Kräften, alle vernünftigen Antworten unter dem Vorbehalt bei dem Vorhaben zu berücksichtigen, dass im Rahmen des durch die Beschlüsse über das Vorhaben bedingten Zeitplans Einvernehmen über die Höhe der Kosten und die Art der Kosten— und Arbeitsteilung erzielt wird; der Mitgliedstaat unterbreitet danach einen förmlichen Vorschlag nach Anlage III des Übereinkommens, sofern das Vorhaben nach Massgabe jener Anlage durchgeführt werden soll;
(e)
die Durchführung eines Vorhabens im Rahmen der Organisation wird nicht dadurch ausgeschlossen, dass andere Mitgliedstaaten nicht in dem von dem Mitgliedstaat, der das Vorhaben in die Wege leitet, ursprünglich vorgeschlagenen Umfang daran teilnehmen.
Art. II
Art. I

1. Bei der Durchführung der Industriepolitik nach Artikel VII des Übereinkommens handelt der Generaldirektor in Übereinstimmung mit dieser Anlage und den Richtlinien des Rates.

2. Der Rat beobachtet die Entwicklung des Industriepotentials und der Industriestruktur in Bezug auf die Tätigkeit der Organisation, insbesondere

(a)
die allgemeine Struktur und Gruppierung der Industrie;
(b)
das wünschenswerte Mass an Spezialisierung innerhalb der Industrie und die Methoden zu deren Erzielung;
(c)
die Koordinierung der einschlägigen Industriepolitik der einzelnen Staaten;
(d)
die Wechselbeziehung zu der einschlägigen Industriepolitik anderer internationaler Gremien;
(e)
das Verhältnis zwischen industrieller Produktionskapazität und potentiellen Märkten;
(f)
die Gestaltung der Kontakte zur Industrie, um die Industriepolitik der Organisation verfolgen und gegebenenfalls anpassen zu können.
Art. II

1. Bei der Vergabe aller Aufträge wird die Organisation die Industrie und die Organisationen der Mitgliedstaaten bevorzugen. Jedoch sind innerhalb jedes fakultativen Programms nach Artikel V Absatz 1 Buchstabe (b) des Übereinkommens die Industrie und die Organisationen der Teilnehmerstaaten in erster Linie zu bevorzugen.

2. Der Rat entscheidet, ob und inwieweit die Organisation von der vorstehenden Vorzugsklausel abweichen kann.

3. Die Frage, ob ein Unternehmen als einem der Mitgliedstaaten angehörend anzusehen ist, wird nach folgenden Kriterien entschieden: geographische Lage des Sitzes des Unternehmens, seiner Entscheidungszentren und Forschungszentren; Hoheitsgebiet, in dem die Arbeit ausgeführt werden soll. In Zweifelsfällen entscheidet der Rat, ob ein Unternehmen als einem der Mitgliedstaaten angehörend anzusehen ist oder nicht.

Art. III

1. Der Generaldirektor legt dem Rat in einem frühen Stadium der Auftragsvergabe, bevor die Ausschreibungen versandt werden, seine Vorschläge für das anzuwendende Beschaffungsverfahren für jeden Auftrag zur Genehmigung vor,

(a)
der entweder einen Schätzwert hat, der oberhalb der in den Vorschriften über die Industriepolitik festzulegende und von der Art der Arbeiten abhängigen Grenzen liegt, oder
(b)
der nach Auffassung des Generaldirektors von den Vorschriften über die Industriepolitik oder von den durch den Rat festgelegten zusätzlichen Richtlinien nicht genügend erfasst ist oder der zu einem Konflikt mit diesen Vorschriften oder Richtlinien führen könnte.

2. Die in Absatz 1 Buchstabe (b) bezeichneten zusätzlichen Richtlinien werden von Zeit zu Zeit vom Rat aufgestellt, wenn er sie zur Bestimmung der Bereiche, in denen eine vorherige Vorlage an den Rat nach Absatz 1 erforderlich ist, für zweckmässig hält.

3. Die Aufträge der Organisation werden vom Generaldirektor ohne weitere Einschaltung des Rates unmittelbar vergeben, ausser in folgenden Fällen:

(a)
Wenn sich aus der Bewertung der eingegangenen Angebote ergibt, dass ein Auftragnehmer empfohlen werden sollte, dessen Wahl entweder den vom Rat nach Absatz 1 erteilten vorherigen Weisungen oder einer aufgrund der Untersuchungen des Rates nach Artikel I Absatz 2 beschlossenen allgemeinen Richtlinie über Industriepolitik widersprechen würde; in diesem Fall legt der Generaldirektor dem Rat die Angelegenheit zur Entscheidung vor, erläutert, warum er eine Abweichung für erforderlich hält, und gibt zu erkennen, ob eine andere Entscheidung des Rates technisch, betriebsmässig oder auf andere Weise eine empfehlenswerte Alternative darstellen würde;
(b)
wenn der Rat aus besonderen Gründen beschlossen hat, vor Vergabe eines Auftrags eine Überprüfung vorzunehmen.

4. Der Generaldirektor berichtet dem Rat in noch festzulegenden regelmässigen Abständen über die während des vorangegangenen Zeitabschnitts vergebenen Aufträge und über die für den folgenden Zeitabschnitt geplanten Auftragsvergaben, um dem Rat die Möglichkeit zu geben, die Durchführung der Industriepolitik der Organisation zu verfolgen.

Art. IV

Die geographische Verteilung der gesamten Aufträge der Organisation bestimmt sich nach den folgenden allgemeinen Vorschriften:

1. Der Gesamtrückflusskoeffizient eines Mitgliedstaates ist das Verhältnis zwischen seinem prozentualen Anteil am Gesamtwert aller an die Mitgliedstaaten vergebenen Aufträge und seinem Gesamtbeitragsanteil. Bei der Berechnung des Gesamtrückflusskoeffizienten bleiben jedoch Aufträge, die in den Mitgliedstaaten im Rahmen eines Programms vergeben und Beiträge, die von den Mitgliedstaaten im Rahmen eines Programms geleistet werden, unberücksichtigt, wenn das Programm

(a)
nach Artikel VIII des Übereinkommens zur Gründung einer Europäischen Weltraumforschungs—Organisation1 durchgeführt wird, sofern die betreffende Vereinbarung diesbezügliche Bestimmungen enthält oder alle Teilnehmerstaaten dies durch einstimmigen Beschluss vereinbaren;
(b)
nach Artikel V Absatz 1 Buchstabe (b) des Übereinkommens durchgeführt wird, sofern alle ursprünglichen Teilnehmerstaaten dies durch einstimmigen Beschluss vereinbaren.

2. Zur Berechnung des Rückflusskoeffizienten wird der Wert jedes Auftrags nach seiner technologischen Bedeutung beurteilt. Die Bewertungsfaktoren werden vom Rat festgelegt. Bei einem einzelnen Auftrag von erheblichem Wert kann mehr als ein Bewertungsfaktor angewendet werden.

3. Im Idealfall soll die Verteilung der durch die Organisation vergebenen Aufträge dazu führen, dass alle Staaten einen Gesamtrückflusskoeffizienten von 1 haben.

4. Die Rückflusskoeffizienten werden vierteljährlich berechnet und für die in Absatz 5 vorgesehenen förmlichen Überprüfungen kumulativ ausgewiesen.

5. Alle fünf Jahre finden förmliche Überprüfungen der geographischen Verteilung der Aufträge statt, wobei jeweils vor dem Ende des dritten Jahres eine vorläufige Überprüfung erfolgt.

6. Zwischen den förmlichen Überprüfungen sollten die Aufträge so verteilt werden, dass bei jeder förmlichen Überprüfung der kumulative Gesamtrückflusskoeffizient jedes Mitgliedstaates nicht wesentlich vom Idealwert abweicht. Bei jeder förmlichen Überprüfung kann der Rat die Untergrenze des kumulativen Rückflusskoeffizienten für den nachfolgenden Abschnitt neu festsetzen, sie darf jedoch nie unter 0,8 liegen.

7. Für verschiedene vom Rat festzulegende Auftragskategorien, insbesondere Aufträge für fortgeschrittene Forschung und Entwicklung und Aufträge für projektbezogene Technologie, werden gesonderte Bewertungen des Rückflusskoeffizienten durchgeführt und dem Rat mitgeteilt. Der Generaldirektor erörtert diese Bewertungen mit dem Rat in noch festzulegenden regelmässigen Abständen und vor allem bei der vorläufigen Überprüfung, um die zur Beseitigung etwaiger Ungleichgewichte erforderlichen Massnahmen zu bestimmen.


1 [AS 1966 1246, 1970 888]

Art. V

Zeichnet sich zwischen zwei förmlichen Überprüfungen eine Entwicklung ab, die darauf schliessen lässt, dass der Gesamtrückflusskoeffizient eines Mitgliedstaats wahrscheinlich unter der nach Artikel IV Absatz 6 festgesetzten Untergrenze liegen wird, legt der Generaldirektor dem Rat Vorschläge vor, in denen der Notwendigkeit des Ausgleichs Vorrang vor den Regeln der Organisation für die Auftragsvergabe gegeben wird.

Art. VI
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