1. Le scorte petrolifere totali vanno calcolate giusta le definizioni dell’OCSE e della CEE, modificate come segue:
2. La parte di scorte petrolifere che può essere accreditata a fronte dell’impegno per le riserve di emergenza relativo ad ogni Partecipante è pari all’insieme delle sue scorte petrolifere, secondo le definizioni precedenti, meno quelle scorte che tecnicamente possono essere considerate come assolutamente indisponibili anche nell’emergenza più grave. Il Gruppo Permanente per i problemi di emergenza esaminerà questo concetto e riferirà sui criteri per misurare le scorte assolutamente indisponibili.
3. Fino al momento in cui non sia stata presa una decisione in proposito, ogni Partecipante sottrarrà il 10% delle proprie scorte totali nella misurazione delle proprie riserve di emergenza.
4. Il Gruppo Permanente per i problemi di emergenza esaminerà e riferirà al Comitato di Gestione circa:
1. La «capacità di sostituzione di combustibile» designa il normale consumo petrolifero che può essere sostituito da altri combustibili in caso di emergenza, a condizione che tale capacità sia soggetta a controllo del Governo in una emergenza, possa essere resa operativa entro un mese e che rifornimenti sicuri del combustibile alternativo siano disponibili per l’impiego.
2. I rifornimenti di combustibile alternativo saranno espressi in termini dì petrolio greggio equivalente.
3. Le scorte di un combustibile alternativo riservate a scopi di sostituzione, possono essere accreditate a fronte dell’impegno per le riserve di emergenza nella misura in cui possono venir utilizzate durante il periodo di autonomia energetica.
4. La produzione di riserva di un combustibile alternativo, destinata a scopi di sostituzione, sarà accreditata a fronte dell’impegno per le riserve di emergenza sulla stessa base della capacità produttiva petrolifera di riserva, a norma delle disposizioni dell’Articolo 4.
5. Il Gruppo Permanente per i problemi di emergenza esaminerà e riferirà al Comitato Direttivo circa
Un Partecipante può accreditare, a fronte del proprio impegno per le riserve di emergenza, le scorte petrolifere tenute in un altro Paese, a condizione che il Governo di tale Paese abbia un accordo con il Governo del Partecipante, in base al quale non porrà alcun impedimento al trasferimento di tali scorte verso il Partecipante in una situazione di emergenza.
1. La capacità produttiva petrolifera di riserva è definita come la potenziale produzione petrolifera di un Partecipante, in eccesso sulla normale produzione petrolifera nell’ambito della propria giurisdizione,
2. Il Gruppo Permanente per i problemi di emergenza esaminerà e riferirà al Comitato di Gestione circa:
La capacità produttiva di riserva, disponibile per un Partecipante nell’ambito della giurisdizione di un altro Paese, può essere accreditata a fronte del proprio impegno per le riserve di emergenza sulla stessa base della capacità produttiva petrolifera di riserva, presente nell’ambito della propria giurisdizione e soggetta alle disposizioni dell’articolo 4, a condizione che il Governo dell’altro Paese abbia un accordo con il Governo del Partecipante in base al quale non porrà alcun impedimento al trasferimento verso il Partecipante, in caso d’emergenza, di petrolio greggio originato da tale capacità produttiva di riserva.
Il Gruppo Permanente per i problemi di emergenza esaminerà e riferirà al Comitato di Gestione circa la possibilità di accreditare a fronte dell’impegno per le riserve di emergenza di un Partecipante, di cui nell’Articolo 2 paragrafo 2 dell’Accordo, investimenti a lungo termine che abbiano l’effetto di ridurre la dipendenza del detto Partecipante dalle importazioni petrolifere.
1. Il Gruppo Permanente per i problemi di emergenza esaminerà e riferirà al Comitato di Gestione circa il periodo di riferimento definito all’Articolo 2 paragrafo 1 dell’Accordo, tenendo particolarmente in conto elementi quali il tasso di crescita, le variazioni stagionali dei consumi e i cambiamenti ciclici.
2. Le decisioni del Consiglio direttivo volte a modificare la definizione del periodo di riferimento, citato al paragrafo 1, vanno adottate all’unanimità.
Il Gruppo Permanente per i problemi di emergenza vaglierà gli elementi dei Capitoli dal I al IV dell’Accordo per eliminare possibili anomalie matematiche e statistiche, poi ne farà rapporto al Comitato di Gestione.
1. Die gesamten Ölvorräte werden nach den OECD— und EWG1—Definitionen gemessen, die wie folgt revidiert werden:
2. Der Teil der Ölvorräte, der auf die Pflicht—Notstandsreserven eines jeden Teilnehmerstaats angerechnet werden kann, entspricht seinen gesamten Ölvorräten auf Grund der obigen Definition abzüglich derjenigen Vorräte, die nach technischer Feststellung selbst im ernstesten Notstand absolut nicht verfügbar sind. Die Ständige Gruppe für Notstandsfragen prüft dieses Konzept und berichtet über Kriterien zur Messung absolut nicht verfügbarer Vorräte.
3. Bis zur Beschlussfassung in dieser Angelegenheit zieht jeder Teilnehmerstaat bei der Messung seiner Notstandsreserven 10 Prozent von seinen Gesamtvorräten ab.
4. Die Ständige Gruppe für Notstandsfragen prüft und berichtet dem Geschäftsführenden Ausschuss über
1 Europäische Wirtschaftsgemeinschaft
1. Als Kapazität der Umstellung auf andere Energieträger wird der normale Ölverbrauch bezeichnet, der im Notstand durch andere Energieträger ersetzt werden kann, unter der Voraussetzung, dass diese Kapazität im Notstand staatlicher Kontrolle unterliegt, innerhalb eines Monats in Betrieb genommen werden kann und dass sichere Vorräte an alternativen Energieträgern verwendungsfähig zur Verfügung stehen.
2. Der Vorrat an alternativen Energieträgern wird in Öleinheiten ausgedrückt.
3. Die Vorräte an alternativen Energieträgern, die für Zwecke der Umstellung auf andere Energieträger bereitgehalten werden, können auf die Pflicht—Notstandsreserven angerechnet werden, soweit sie während des Selbstversorgungszeitraums verwendet werden können.
4. Die bereitgehaltene zusätzliche Produktion eines alternativen Energieträgers, die für Zwecke der Umstellung auf andere Energieträger bestimmt ist, wird vorbehaltlich des Artikels 4 dieser Anlage auf die Pflicht—Notstandsreserven auf derselben Grundlage angerechnet wie die bereitgehaltene zusätzliche Ölförderung.
5. Die Ständige Gruppe für Notstandsfragen prüft und berichtet dem Geschäftsführenden Ausschuss über
Ein Teilnehmerstaat kann die in einem anderen Staat unterhaltenen Ölvorräte auf seine Pflicht—Notstandsreserven anrechnen, sofern die Regierung dieses anderen Staates mit der Regierung des Teilnehmerstaats ein Abkommen geschlossen hat, dass sie die Beförderung dieser Vorräte in den Teilnehmerstaat in einem Notstand nicht behindern wird.
1. Als bereitgehaltene zusätzliche Ölförderung wird die potentielle Ölförderung eines Teilnehmerstaats bezeichnet, die über die normale Ölförderung innerhalb seines Hoheitsbereichs hinausgeht und die
2. Die Ständige Gruppe für Notstandsfragen prüft und berichtet dem Geschäftsführenden Ausschuss über
Die einem Teilnehmerstaat innerhalb des Hoheitsbereichs eines anderen Staates zur Verfügung stehende bereitgehaltene zusätzliche Ölförderung kann vorbehaltlich des Artikels 4 dieser Anlage auf seine Pflicht—Notstandsreserven auf derselben Grundlage angerechnet werden wie die innerhalb des eigenen Hoheitsbereichs bereitgehaltene zusätzliche Ölförderung, sofern die Regierung dieses anderen Staates mit der Regierung des Teilnehmerstaats ein Abkommen geschlossen hat, dass sie die Lieferung von Öl aus dieser bereitgehaltenen zusätzlichen Kapazität in den Teilnehmerstaat in einem Notstand nicht behindern wird.
Die Ständige Gruppe für Notstandsfragen prüft und berichtet dem Geschäftsführenden Ausschuss über die Möglichkeiten der Anrechnung von langfristigen Investitionen, die zur Verringerung der Abhängigkeit eines Teilnehmerstaats von Öleinfuhren führen, auf die in Artikel 2 Absatz 2 des Übereinkommens vorgesehenen Pflicht-Notstandsreserven des Teilnehmerstaats.
1. Die Ständige Gruppe für Notstandsfragen prüft und berichtet dem Geschäftsführenden Ausschuss über den in Artikel 2 Absatz 1 des Übereinkommens vorgesehenen Bezugszeitraum, wobei sie insbesondere Faktoren wie Wachstum, jahreszeitliche Verbrauchsschwankungen und konjunkturelle Änderungen berücksichtigt.
2. Beschlüsse des Verwaltungsrats zur Änderung der Definition des in Absatz 1 genannten Bezugszeitraums bedürfen der Einstimmigkeit.
Die Ständige Gruppe für Notstandsfragen prüft und berichtet dem Geschäftsführenden Ausschuss über alle Elemente der Kapitel I bis IV des Übereinkommens, um mögliche mathematische und statistische Anomalien zu beseitigen.