Traduzione
(Stato 6 luglio 2020)
Gli Stati partecipi della presente Convenzione,
Riconoscendo che è interesse comune dell’umanità favorire l’esplorazione e l’impiego dello spazio extra-atmosferico per scopi pacifici;
Richiamando che il Trattato sulle norme d’esplorazione e utilizzazione dello spazio extra-atmosferico, compresi la Luna e gli altri corpi celesti, del 27 gennaio 19672, afferma che gli Stati assumono la responsabilità internazionale per le attività nazionali nello spazio extra-atmosferico e menziona lo Stato sul cui registro è iscritto un oggetto lanciato nello spazio;
Richiamando parimente che l’Accordo sul salvataggio ed il ricupero dei cosmonauti nonché sulla restituzione degli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico, del 22 aprile 19683 prevede che l’autorità di lancio deve fornire, a domanda, i dati per l’identificazione, se vuole che un oggetto da essa lanciato nello spazio e trovato oltre i suoi limiti territoriali gli sia restituito;
Richiamando inoltre che la Convenzione sulla responsabilità internazionale per danni cagionati da oggetti spaziali, del 29 marzo 19724 stabilisce norme e procedure internazionali concernenti la responsabilità assunta dagli Stati di lancio per danni cagionati dai loro oggetti speziali;
Desiderosi, tenuto conto del Trattato sulle norme d’esplorazione e utilizzazione dello spazio extra-atmosferico, compresi la Luna e gli altri corpi celesti, di predisporre l’immatricolazione nazionale, da parte degli Stati di lancio, degli oggetti spaziali lanciati;
Desiderosi inoltre di stabilire un registro centrale degli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico, nel quale sia obbligatorio iscriverli e che venga tenuto dal Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite;
Parimente desiderosi di fornire agli Stati partecipi mezzi e procedure suppletive per aiutarli ad identificare gli oggetti speziali;
Ritenendo che un sistema obbligatorio d’immatricolazione degli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico faciliterebbe segnatamente l’identificazione dei detti oggetti e contribuirebbe all’applicazione e allo sviluppo del diritto internazionale sull’esplorazione e l’utilizzazione dello spazio extra-atmosferico,
hanno convenuto quanto segue:
Ai fini della presente Convenzione:
1 Allorché un oggetto spaziale è lanciato su orbita terrestre o oltre, lo Stato di lancio deve immatricolarlo iscrivendolo su un registro appropriato che esso tiene. Lo Stato di lancio informa il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite della creazione di detto registro.
2 Allorché, per un oggetto spaziale lanciato su orbita terrestre o oltre, si danno due o più Stati di lancio, questi determinano congiuntamente quale debba, giusta il paragrafo 1 del presente articolo, immatricolare l’oggetto, tenendo conto dei disposti dell’articolo VIII del Trattato sulle norme d’esplorazione e utilizzazione dello spazio extra-atmosferico, compresi la Luna e gli altri corpi celesti, e senza pregiudizio degli adeguati accordi stipulati o stipulandi tra gli Stati di lancio circa la giurisdizione e il controllo dell’oggetto spaziale e dell’eventuale equipaggio del medesimo.
3 Il contenuto di ogni registro e le condizioni di tenuta sono determinati dallo Stato di immatricolazione interessato.
1 Il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite garantisce la tenuta di un registro nel quale vengono trascritti i dati forniti conformemente all’articolo IV.
2 L’accesso alle informazioni figuranti su questo registro è pienamente libero.
1 Ogni Stato di immatricolazione fornisce al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, non appena possibile, le informazioni seguenti concernenti ogni oggetto spaziale iscritto nel proprio registro:
2 Ogni Stato d’immatricolazione può, di tempo in tempo, comunicare al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite informazioni suppletive concernenti un oggetto spaziale iscritto sul proprio registro.
3 Ogni Stato d’immatricolazione informa il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, nella misura possibile e non appena può farlo, circa gli oggetti spaziali a proposito dei quali ha precedentemente comunicato dei dati e che sono stati ma che non sono più su orbita terrestre.
Se un oggetto spaziale, lanciato su orbita terrestre o oltre, è marcato dell’indicativo o del numero d’immatricolazione, menzionati nella lettera b del paragrafo 1 dell’articolo IV, oppure dell’indicativo e del numero, lo Stato di immatricolazione notifica questo fatto al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, comunicandogli le informazioni di cui all’articolo IV. In questo caso, il detto Segretario trascrive tale notificazione nel registro.
Quando l’applicazione dei disposti della presente Convenzione non consente a uno Stato partecipe di identificare un oggetto spaziale che ha cagionato un danno al proprio territorio o a una persona fisica o giuridica della propria giurisdizione, oppure che rischia comunque di risultare pericoloso o nocivo, gli altri Stati partecipi, segnatamente quelli fruenti d’impianti per l’osservazione e la localizzazione spaziale, dovranno soddisfare quanto possibile ogni domanda d’aiuto d’identificare un tale oggetto, formulata in termini accettabili e con condizioni eque e ragionevoli e presentata loro dal detto Stato partecipe o dal Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, oppure in suo nome. Lo Stato istante darà tutte le informazioni possibili sulla data, la natura e le circostanze degli eventi motivanti la sua istanza. Le modalità dell’assistenza formeranno oggetto di un accordo tra le Parti interessate.
1 Nella presente Convenzione, fatti salvi gli articoli dall’VIII al XII incluso, i riferimenti agli Stati si applicano anche ad ogni organizzazione internazionale intergovernativa che abbia un’attività spaziale, qualora detta organizzazione dichiari d’accettare i diritti e gli obblighi sanciti dalla presente Convenzione e qualora la maggioranza dei suoi membri siano Stati partecipi della presente Convenzione e del Trattato sulle norme d’esplorazione e utilizzazione dello spazio extra-atmosferico, compresi la Luna e gli altri corpi celesti.
2 Gli Stati membri di una tale organizzazione e partecipi della presente Convenzione devono prendere tutti i provvedimenti necessari affinché l’organizzazione faccia una dichiarazione conforme al paragrafo 1 del presente articolo.
1 La presente Convenzione sarà aperta alla firma di tutti gli Stati presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite in Nuova York. Ogni Stato che non avrà firmato la presente Convenzione prima della sua entrata in vigore, giusta il paragrafo 3 del presente articolo, potrà poi aderirvi in ogni istante.
2 La presente Convenzione va sottoposta alla ratificazione degli Stati firmatari. Gli strumenti di ratificazione e gli strumenti d’adesione saranno depositati presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
3 La presente Convenzione entrerà in vigore, tra gli Stati che l’avranno ratificata, il giorno in cui sarà stato depositato il quinto strumento di ratificazione presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
4 Per gli Stati i cui strumenti di ratificazione o d’adesione siano depositati dopo l’entrata in vigore della presente Convenzione, questa entrerà in vigore il giorno del deposito dei loro strumenti di ratificazione o d’adesione.
5 Il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite informerà senza indugio gli Stati firmatari o aderenti della data di ogni firma, della data del deposito di ogni strumento di ratificazione o d’adesione, della data d’entrata in vigore della Convenzione, nonché di ogni altra notificazione.
Ogni Stato partecipe della presente Convenzione può proporre emendamenti al testo. Gli emendamenti prenderanno effetto, rispetto allo Stato partecipe che li accetti, non appena essi saranno stati accettati dalla maggioranza degli Stati partecipi della Convenzione e, successivamente, per ognuno degli altri Stati partecipi, nel giorno dell’accettazione dei detti emendamenti.
Dieci anni dopo l’entrata in vigore della presente Convenzione, la questione d’un suo riesame verrà iscritta all’ordine del giorno provvisorio dell’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, onde riscontrare, al lume delle esperienze fatte durante il periodo trascorso, se il testo richieda una revisione. Tuttavia, cinque anni almeno dopo la data dell’entrata in vigore della presente Convenzione, una conferenza degli Stati partecipi della medesima verrà convocata, a domanda di un terzo dei detti Stati e con l’assenso della loro maggioranza, onde riesaminare il presente testo. Il riesame terrà conto in particolare di tutti i progressi tecnici pertinenti, compresi quelli concernenti l’identificazione degli oggetti spaziali.
Ogni Stato partecipe della presente Convenzione può, un anno dopo l’entrata in vigore della medesima, comunicare la propria intenzione di recederne, notificandola per scritto al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. La notificazione prenderà effetto un anno dopo la data di ricezione.
La presente Convenzione, i cui testi inglesi, arabo, cinese, spagnolo, francese e russo fanno parimente fede, sarà depositata presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che ne invierà copie certificate conformi a tutti gli Stati firmatari o aderenti.
In fede di che, i sottoscritti, debitamente abilitati all’uopo dai loro rispettivi governi, hanno firmato la presente Convenzione, aperta alla firma in Nuova York il quattordici gennaio millenovecentosettantacinque.
(Seguono le firme)
Stati partecipanti | Ratifica Adesione (A) Dichiarazione di successione (S) | Entrata in vigore | ||
Agenzia Spaziale Europea (ESA) | 2 gennaio | 1979 | 2 gennaio | 1979 |
Algeria | 9 marzo | 2007 A | 9 marzo | 2007 |
Antigua e Barbuda | 13 dicembre | 1988 S | 1° novembre | 1981 |
Arabia Saudita | 18 luglio | 2012 A | 18 luglio | 2012 |
Argentina | 5 maggio | 1993 | 5 maggio | 1993 |
Armenia | 19 gennaio | 2018 A | 19 gennaio | 2018 |
Australia | 11 marzo | 1986 A | 11 marzo | 1986 |
Austria | 6 marzo | 1980 | 6 marzo | 1980 |
Belarus | 26 gennaio | 1978 | 26 gennaio | 1978 |
Belgio | 24 febbraio | 1977 | 24 febbraio | 1977 |
Brasile | 17 marzo | 2006 A | 17 marzo | 2006 |
Bulgaria | 11 maggio | 1976 | 15 settembre | 1976 |
Canada | 4 agosto | 1976 | 15 settembre | 1976 |
Ceca, Repubblica | 22 febbraio | 1993 S | 1° gennaio | 1993 |
Cile | 17 settembre | 1981 A | 17 settembre | 1981 |
Cina | 12 dicembre | 1988 A | 12 dicembre | 1988 |
Hong Kong a | 6 giugno | 1997 A | 1° luglio | 1997 |
Cipro** | 6 luglio | 1978 A | 6 luglio | 1978 |
Corea (Sud) | 14 ottobre | 1981 A | 14 otto+bre | 1981 |
Corea (Nord) | 10 marzo | 2009 A | 10 marzo | 2009 |
Colombia | 10 gennaio | 2014 A | 10 gennaio | 2014 |
Costa Rica | 14 ottobre | 2010 A | 14 ottobre | 2010 |
Cuba | 10 aprile | 1978 A | 10 aprile | 1978 |
Danimarca | 1° aprile | 1977 | 1° aprile | 1977 |
Emirati Arabi Uniti | 7 novembre | 2000 A | 7 novembre | 2000 |
EUMETSAT | 10 luglio | 1997 | 10 luglio | 1997 |
Finlandia | 15 gennaio | 2018 A | 15 gennaio | 2018 |
Francia | 17 dicembre | 1975 | 15 settembre | 1976 |
Germania | 16 ottobre | 1979 | 16 ottobre | 1979 |
Giappone | 20 giugno | 1983 A | 20 giugno | 1983 |
Grecia | 27 maggio | 2003 A | 27 maggio | 2003 |
India | 18 gennaio | 1982 A | 18 gennaio | 1982 |
Indonesia | 16 luglio | 1997 A | 16 luglio | 1997 |
Italia | 8 dicembre | 2005 A | 8 dicembre | 2005 |
Kazakstan | 11 gennaio | 2001 A | 11 gennaio | 2001 |
Kuwait | 28 aprile | 2014 A | 28 aprile | 2014 |
Libano | 12 aprile | 2006 A | 12 aprile | 2006 |
Libia | 8 gennaio | 2010 A | 8 gennaio | 2010 |
Liechtenstein | 26 febbraio | 1999 A | 26 febbraio | 1999 |
Lituania | 8 marzo | 2013 A | 8 marzo | 2013 |
Marocco | 19 settembre | 2012 A | 19 settembre | 2012 |
Messico | 1° marzo | 1977 | 1° marzo | 1977 |
Mongolia | 10 aprile | 1985 | 10 aprile | 1985 |
Montenegro | 23 ottobre | 2006 S | 3 giugno | 2006 |
Nicaragua | 11 luglio | 2017 | 11 luglio | 2017 |
Niger | 22 dicembre | 1976 | 22 dicembre | 1976 |
Nigeria | 6 luglio | 2009 A | 6 luglio | 2009 |
Norvegia | 28 giugno | 1995 A | 28 giugno | 1995 |
Nuova Zelanda b | 23 gennaio | 2018 A | 23 gennaio | 2018 |
Organizzazione europea per le telecomunicazioni a mezzo satellite (EUTELSAT) | 10 giugno | 2014 | 10 giugno | 2014 |
Paesi Bassi c | ||||
Aruba | 26 gennaio | 1981 | 26 gennaio | 1981 |
Curaçao | 26 gennaio | 1981 | 26 gennaio | 1981 |
Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba) | 26 gennaio | 1981 | 26 gennaio | 1981 |
Sint Maarten | 26 gennaio | 1981 | 26 gennaio | 1981 |
Pakistan | 27 febbraio | 1986 | 27 febbraio | 1986 |
Perù | 21 marzo | 1979 A | 21 marzo | 1979 |
Polonia | 22 novembre | 1978 | 22 novembre | 1978 |
Portogallo | 2 novembre | 2018 A | 2 novembre | 2018 |
Qatar | 14 marzo | 2012 A | 14 marzo | 2012 |
Regno Unito | 30 marzo | 1978 | 30 marzo | 1978 |
Anguilla | 30 marzo | 1978 | 30 marzo | 1978 |
Territori sotto la sovranità territoriale del Regno Unito | 30 marzo | 1978 | 30 marzo | 1978 |
Russia | 13 gennaio | 1978 | 13 gennaio | 1978 |
Saint Vincent e Grenadine | 27 aprile | 1999 S | 27 ottobre | 1979 |
Seicelle | 28 dicembre | 1977 A | 28 dicembre | 1977 |
Serbia | 12 marzo | 2001 S | 27 aprile | 1992 |
Slovacchia | 28 maggio | 1993 S | 1° gennaio | 1993 |
Slovenia | 20 febbraio | 2019 S | 25 giugno | 1991 |
Spagna | 20 dicembre | 1978 A | 20 dicembre | 1978 |
Stati Uniti | 15 settembre | 1976 | 15 settembre | 1976 |
Sudafrica | 27 gennaio | 2012 A | 27 gennaio | 2012 |
Svezia | 9 giugno | 1976 | 15 settembre | 1976 |
Svizzera | 15 febbraio | 1978 | 15 febbraio | 1978 |
Turchia* | 21 giugno | 2006 A | 21 giugno | 2006 |
Ucraina | 14 settembre | 1977 | 14 settembre | 1977 |
Ungheria | 26 ottobre | 1977 | 26 ottobre | 1977 |
Uruguay | 18 agosto | 1977 A | 18 agosto | 1977 |
Venezuela | 3 novembre | 2016 A | 3 novembre | 2016 |
| ||||
| ||||
| ||||
c Per il Regno in Europa. |
1 RU 1978 239
2 RS 0.790
3 RS 0.790.1
4 RS 0.790.2
5 RU 1978 240, 1979 1565, 1982 1738, 1985 1694, 1987 1220, 1990 1997, 2004 4115, 2007 5197, 2012 2027 6037, 2016 797, 2018 1753, 2020 3427. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).
Texte original
(Etat le 6 juillet 2020)
Les États parties à la présente Convention,
reconnaissant qu’il est de l’intérêt commun de l’humanité tout entière de favoriser l’exploration et l’utilisation de l’espace extra—atmosphérique à des fins pacifiques,
rappelant que le Traité sur les principes régissant les activités des États en matière d’exploration et d’utilisation de l’espace extra—atmosphérique, y compris la lune et les autres corps célestes, en date du 27 janvier 1967,2 affirme que les États ont la responsabilité internationale des activités nationales dans l’espace extra—atmosphérique et mentionne l’État sur le registre duquel est inscrit un objet lancé dans l’espace extra—atmosphérique,
rappelant également que l’Accord sur le sauvetage des astronautes, le retour des astronautes et la restitution des objets lancés dans l’espace extra—atmosphérique, en date du 22 avril 1968,3 prévoit que l’autorité de lancement doit fournir, sur demande, des données d’identification avant qu’un objet qu’elle a lancé dans l’espace extra—atmosphérique et qui est trouvé au—delà de ses limites territoriales ne lui soit restitué,
rappelant en outre que la Convention sur la responsabilité internationale pour les dommages causés par des objets spatiaux, en date du 29 mars 1972,4 établit des règles et des procédures internationales relatives à la responsabilité qu’assument les États de lancement pour les dommages causés par leurs objets spatiaux,
désireux, compte tenu du Traité sur les principes régissant les activités des États en matière d’exploration et d’utilisation de l’espace extra—atmosphérique, y compris la lune et les autres corps célestes, de prévoir l’immatriculation nationale par les États de lancement des objets spatiaux lancés dans l’espace extra—atmosphérique,
désireux en outre d’établir un registre central des objets lancés dans l’espace extra—atmosphérique, où l’inscription soit obligatoire et qui soit tenu par le Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies,
désireux également de fournir aux États parties des moyens et des procédures supplémentaires pour aider à identifier des objets spatiaux,
estimant qu’un système obligatoire d’immatriculation des objets lancés dans l’espace extra—atmosphérique faciliterait, en particulier, l’identification desdits objets et contribuerait à l’application et au développement du droit international régissant l’exploration et l’utilisation de l’espace extra—atmosphérique,
sont convenus de ce qui suit:
Aux fins de la présente Convention:
1 Lorsqu’un objet spatial est lancé sur une orbite terrestre ou au—delà, l’État de lancement l’immatricule au moyen d’une inscription sur un registre approprié dont il assure la tenue. L’État de lancement informe le Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies de la création dudit registre.
2 Lorsque, pour un objet spatial lancé sur une orbite terrestre ou au—delà, il existe deux ou plusieurs États de lancement, ceux—ci déterminent conjointement lequel d’entre eux doit immatriculer ledit objet conformément au paragraphe 1 du présent article, en tenant compte des dispositions de l’article VIII du Traité sur les principes régissant les activités des États en matière d’exploration et d’utilisation de l’espace extra—atmosphérique, y compris la lune et les autres corps célestes, et sans préjudice des accords appropriés qui ont été ou qui seront conclus entre les États de lancement au sujet de la juridiction et du contrôle sur l’objet spatial et sur tout personnel de ce dernier.
3 La teneur de chaque registre et les conditions dans lesquelles il est tenu sont déterminées par l’État d’immatriculation intéressé.
1 Le Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies assure la tenue d’un registre dans lequel sont consignés les renseignements fournis conformément à l’article IV.
2 L’accès à tous les renseignements figurant sur ce registre est entièrement libre.
1 Chaque État d’immatriculation fournit au Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies, dès que cela est réalisable, les renseignements ci—après concernant chaque objet spatial inscrit sur son registre:
2 Chaque État d’immatriculation peut de temps à autre communiquer au Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies des renseignements supplémentaires concernant un objet spatial inscrit sur son registre.
3 Chaque État d’immatriculation informe le Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies, dans toute la mesure possible et dès que cela est réalisable, des objets spatiaux au sujet desquels il a antérieurement communiqué des renseignements et qui ont été mais qui ne sont plus sur une orbite terrestre.
Chaque fois qu’un objet spatial lancé sur une orbite terrestre ou au—delà est marqué au moyen de l’indicatif ou du numéro d’immatriculation mentionnés à l’alinéa b du paragraphe 1 de l’article IV, ou des deux, l’État d’immatriculation notifie ce fait au Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies lorsqu’il lui communique les renseignements concernant l’objet spatial conformément à l’article IV. Dans ce cas, le Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies inscrit cette notification dans le registre.
Dans le cas où l’application des dispositions de la présente Convention n’aura pas permis à un État partie d’identifier un objet spatial qui a causé un dommage audit État partie ou à une personne physique ou morale relevant de sa juridiction, ou qui risque d’être dangereux ou nocif, les autres États parties, y compris en particulier les États qui disposent d’installations pour l’observation et la poursuite des objets spatiaux, devront répondre dans toute la mesure possible à toute demande d’assistance en vue d’identifier un tel objet, à laquelle il pourra être accédé dans des conditions équitables et raisonnables et qui leur sera présentée par ledit État partie ou par le Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies en son nom. L’État partie présentant une telle demande communiquera, dans toute la mesure possible, des renseignements sur la date, la nature et les circonstances des événements ayant donné lieu à la demande. Les modalités de cette assistance feront l’objet d’un accord entre les parties intéressées.
1 Dans la présente Convention, à l’exception des articles VIII à XII inclus, les références aux États s’appliquent à toute organisation internationale intergouvernementale qui se livre à des activités spatiales, si cette organisation déclare accepter les droits et les obligations prévus dans la présente Convention et si la majorité des États membres de l’organisation sont des États parties à la présente Convention et au Traité sur les principes régissant les activités des États en matière d’exploration et d’utilisation de l’espace extra—atmosphérique, y compris la lune et les autres corps célestes.
2 Les États membres d’une telle organisation qui sont des États parties à la présente Convention prennent toutes les dispositions voulues pour que l’organisation fasse une déclaration en conformité du paragraphe 1 du présent article.
1 La présente Convention sera ouverte à la signature de tous les États au Siège de l’Organisation des Nations Unies à New York. Tout État qui n’aura pas signé la présente Convention avant son entrée en vigueur conformément au paragraphe 3 du présent article pourra y adhérer à tout moment.
2 La présente Convention sera soumise à la ratification des États signataires. Les instruments de ratification et les instruments d’adhésion seront déposés auprès du Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies.
3 La présente Convention entrera en vigueur entre les États qui auront déposé leurs instruments de ratification à la date du dépôt du cinquième instrument de ratification auprès du Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies.
4 Pour les États dont les instruments de ratification ou d’adhésion seront déposés après l’entrée en vigueur de la présente Convention, celle—ci entrera en vigueur à la date du dépôt de leurs instruments de ratification ou d’adhésion.
5 Le Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies informera sans délai tous les États qui auront signé la présente Convention ou y auront adhéré de la date de chaque signature, de la date du dépôt de chaque instrument de ratification de la présente Convention ou d’adhésion à la présente Convention, de la date d’entrée en vigueur de la Convention, ainsi que de toute autre communication.
Tout État partie à la présente Convention peut proposer des amendements à la Convention. Les amendements prendront effet à l’égard de chaque État partie à la Convention acceptant les amendements dès qu’ils auront été acceptés par la majorité des États parties à la Convention et, par la suite, pour chacun des autres États parties à la Convention, à la date de son acceptation desdits amendements.
Dix ans après l’entrée en vigueur de la présente Convention, la question de l’examen de la Convention sera inscrite à l’ordre du jour provisoire de l’Assemblée générale de l’Organisation des Nations Unies, à l’effet d’examiner, à la lumière de l’application de la Convention pendant la période écoulée, si elle appelle une révision. Toutefois, cinq ans au moins après la date d’entrée en vigueur de la présente Convention, une conférence des États parties à la présente Convention sera convoquée, à la demande d’un tiers desdits États et avec l’assentiment de la majorité d’entre eux, afin de réexaminer la présente Convention. Ce réexamen tiendra compte en particulier de tous progrès techniques pertinents, y compris ceux ayant trait à l’identification des objets spatiaux.
Tout État partie à la présente Convention peut, un an après l’entrée en vigueur de la Convention, communiquer son intention de cesser d’y être partie par voie de notification écrite adressée au Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies. Cette notification prendra effet un an après la date à laquelle elle aura été reçue.
La présente Convention dont les textes anglais, arabe, chinois, espagnol, français et russe font également foi, sera déposée auprès du Secrétaire général de l’Organisation des Nations Unies, qui en enverra des copies dûment certifiées à tous les États qui auront signé la Convention ou y auront adhéré.
En foi de quoi les soussignés, dûment habilités à cet effet par leurs gouvernements respectifs, ont signé la présente Convention, ouverte à la signature à New York, le quatorze janvier mil neuf cent soixante—quinze.
( |
États parties | Ratification Adhésion (A) Déclaration de succession (S) | Entrée en vigueur | ||
Afrique du Sud | 27 janvier | 2012 A | 27 janvier | 2012 |
Agence spatiale européenne (ASE) | 2 janvier | 1979 | 2 janvier | 1979 |
Algérie | 9 mars | 2007 A | 9 mars | 2007 |
Allemagne | 16 octobre | 1979 | 16 octobre | 1979 |
Antigua-et-Barbuda | 13 décembre | 1988 S | 1er novembre | 1981 |
Arabie Saoudite | 18 juillet | 2012 A | 18 juillet | 2012 |
Argentine | 5 mai | 1993 | 5 mai | 1993 |
Arménie | 19 janvier | 2018 A | 19 janvier | 2018 |
Australie | 11 mars | 1986 A | 11 mars | 1986 |
Autriche | 6 mars | 1980 | 6 mars | 1980 |
Bélarus | 26 janvier | 1978 | 26 janvier | 1978 |
Belgique | 24 février | 1977 | 24 février | 1977 |
Brésil | 17 mars | 2006 A | 17 mars | 2006 |
Bulgarie | 11 mai | 1976 | 15 septembre | 1976 |
Canada | 4 août | 1976 | 15 septembre | 1976 |
Chili | 17 septembre | 1981 A | 17 septembre | 1981 |
Chine | 12 décembre | 1988 A | 12 décembre | 1988 |
Hong Kong a | 6 juin | 1997 A | 1er juillet | 1997 |
Chypre** | 6 juillet | 1978 A | 6 juillet | 1978 |
Colombie | 10 janvier | 2014 A | 10 janvier | 2014 |
Corée (Nord) | 10 mars | 2009 A | 10 mars | 2009 |
Corée (Sud) | 14 octobre | 1981 A | 14 octobre | 1981 |
Costa Rica | 14 octobre | 2010 A | 14 octobre | 2010 |
Cuba | 10 avril | 1978 A | 10 avril | 1978 |
Danemark | 1er avril | 1977 | 1er avril | 1977 |
Émirats arabes unis | 7 novembre | 2000 A | 7 novembre | 2000 |
Espagne | 20 décembre | 1978 A | 20 décembre | 1978 |
États-Unis | 15 septembre | 1976 | 15 septembre | 1976 |
EUMETSAT | 10 juillet | 1997 | 10 juillet | 1997 |
Finlande | 15 janvier | 2018 A | 15 janvier | 2018 |
France | 17 décembre | 1975 | 15 septembre | 1976 |
Grèce | 27 mai | 2003 | 27 mai | 2003 |
Hongrie | 26 octobre | 1977 | 26 octobre | 1977 |
Inde | 18 janvier | 1982 A | 18 janvier | 1982 |
Indonésie | 16 juillet | 1997 A | 16 juillet | 1997 |
Italie | 8 décembre | 2005 A | 8 décembre | 2005 |
Japon | 20 juin | 1983 A | 20 juin | 1983 |
Kazakhstan | 11 janvier | 2001 A | 11 janvier | 2001 |
Koweït | 28 avril | 2014 A | 28 avril | 2014 |
Liban | 12 avril | 2006 A | 12 avril | 2006 |
Libye | 8 janvier | 2010 A | 8 janvier | 2010 |
Liechtenstein | 26 février | 1999 A | 26 février | 1999 |
Lituanie | 8 mars | 2013 A | 8 mars | 2013 |
Maroc | 19 septembre | 2012 A | 19 septembre | 2012 |
Mexique | 1er mars | 1977 | 1er mars | 1977 |
Mongolie | 10 avril | 1985 | 10 avril | 1985 |
Monténégro | 23 octobre | 2006 S | 3 juin | 2006 |
Nicaragua | 11 juillet | 2017 | 11 juillet | 2017 |
Niger | 22 décembre | 1976 | 22 décembre | 1976 |
Nigéria | 6 juillet | 2009 A | 6 juillet | 2009 |
Norvège | 28 juin | 1995 A | 28 juin | 1995 |
Nouvelle-Zélande b | 23 janvier | 2018 A | 23 janvier | 2018 |
Organisation européenne de télécommunications par satellite (EUTELSAT) | 10 juin | 2014 | 10 juin | 2014 |
Pakistan | 27 février | 1986 | 27 février | 1986 |
Pays-Bas c | 26 janvier | 1981 A | 26 janvier | 1981 |
| 26 janvier | 1981 | 26 janvier | 1981 |
| 26 janvier | 1981 | 26 janvier | 1981 |
| 26 janvier | 1981 | 26 janvier | 1981 |
| 26 janvier | 1981 | 26 janvier | 1981 |
Pérou | 21 mars | 1979 A | 21 mars | 1979 |
Pologne | 22 novembre | 1978 | 22 novembre | 1978 |
Portugal | 2 novembre | 2018 A | 2 novembre | 2018 |
Qatar | 14 mars | 2012 A | 14 mars | 2012 |
République tchèque | 22 février | 1993 S | 1er janvier | 1993 |
Royaume-Uni | 30 mars | 1978 | 30 mars | 1978 |
| 30 mars | 1978 | 30 mars | 1978 |
| 30 mars | 1978 | 30 mars | 1978 |
Russie | 13 janvier | 1978 | 13 janvier | 1978 |
Saint-Vincent-et-les Grenadines | 27 avril | 1999 S | 27 octobre | 1979 |
Serbie | 12 mars | 2001 S | 27 avril | 1992 |
Seychelles | 28 décembre | 1977 A | 28 décembre | 1977 |
Slovaquie | 28 mai | 1993 S | 1er janvier | 1993 |
Slovénie | 20 février | 2019 S | 25 juin | 1991 |
Suède | 9 juin | 1976 | 15 septembre | 1976 |
Suisse | 15 février | 1978 | 15 février | 1978 |
Turquie* | 21 juin | 2006 A | 21 juin | 2006 |
Ukraine | 14 septembre | 1977 | 14 septembre | 1977 |
Uruguay | 18 août | 1977 A | 18 août | 1977 |
Venezuela | 3 novembre | 2016 A | 3 novembre | 2016 |
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c Pour le Royaume en Europe. |
1 Art. 1 de l’AF du 5 déc. 1977 (RO 1978 239)
2 RS 0.790
3 RS 0.790.1
4 RS 0.790.2
5 RO 1979 1565, 1982 1738, 1985 1694, 1987 1220, 1990 1997, 2004 4115, 2007 5197, 2012 2027 6037, 2016 797, 2018 1753, 2020 3427. Une version du champ d’application mise à jour est publiée sur le site web du DFAE (www.dfae.admin.ch/traites).