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0.748.710.1

Traduzione

Convenzione concernente le infrazioni e taluni altri atti commessi a bordo di aeromobili

Conchiusa a Tokio il 14 settembre 1963

Firmata dalla Svizzera il 31 ottobre 1969

Approvata dall’Assemblea federale il 9 ottobre 19701

Ratificata dalla Svizzera con strumento depositato il 21 dicembre 1970

Entrata in vigore per la Svizzera il 21 marzo 1971

(Stato 17 aprile 2018)

Gli Stati partecipanti alla presente convenzione, hanno convenuto le disposizioni seguenti:

  Titolo I Campo d’applicazione della convenzione

Art. 1

1. La presente convenzione s’applica:

a.
alle infrazioni a leggi penali;
b.
a quegli atti che, pur non costituendo infrazioni, possono compromettere o compromettono la sicurezza degli aeromobili, delle persone o dei beni a bordo oppure pregiudicano il buon ordine e la disciplina di bordo.

2. Con riserva delle disposizioni del titolo III, la presente convenzione si applica alle infrazioni commesse o agli atti compiuti da una persona a bordo d’un aeromobile immatricolato in uno Stato contraente, in quanto detto aeromobile si trovi, sia in volo, sia su l’alto mare o su una regione che non appartenga al territorio d’uno Stato.

3. Secondo la presente convenzione, un aeromobile è considerato in volo dal momento in cui la forza motrice è impiegata per il decollo fino al momento in cui è terminato l’atterramento.

4. La presente convenzione non si applica agli aeromobili impiegati a fini militari, doganali o di polizia.

Art. 2

Senza pregiudizio per le disposizioni dell’articolo 4 e con riserva delle esigenze concernenti la sicurezza dell’aeromobile e delle persone o dei beni a bordo, nessuna disposizione della presente convenzione può essere interpretata nel senso che autorizzi o prescriva l’applicazione di qualsiasi provvedimento in caso di infrazione a leggi penali di carattere politico o fondate sulla discriminazione razziale o religiosa.


  Titolo II Competenza

Art. 3

1. Lo Stato di immatricolazione dell’aeromobile è competente per la conoscenza delle infrazioni e degli atti commessi a bordo.

2. Ciascun Stato, in qualità di Stato d’immatricolazione, prende i provvedimenti necessari per stabilire la competenza nella conoscenza di in frazioni commesse a bordo di aeromobili iscritti nella propria matricola.

3. La presente convenzione non libera da nessuna competenza penale esercitata conformemente alle legislazioni nazionali.

Art. 4

Uno Stato contraente che non sia quello d’immatricolazione, può impedire il volo di un aeromobile per esercitare la propria competenza penale riguardo a un’infrazione commessa a bordo, soltanto nei casi seguenti:

a.
l’infrazione di cui si tratta ha prodotto effetto sul territorio dello Stato in questione;
b.
l’infrazione è stata commessa da o contro un cittadino di questo Stato o una persona che vi risieda in permanenza;
c.
l’infrazione compromette la sicurezza di questo Stato;
d.
l’infrazione costituisce violazione di regole o ordinamenti in vigore nello Stato di cui si tratta, concernenti il volo o la manovra degli aeromobili;
e.
l’esercizio di questa competenza è indispensabile per assicurare l’osservanza di un obbligo che incombe allo Stato in virtù di un accordo internazionale multilaterale.

  Titolo III Poteri del comandante dell’aeromobile

Art. 5

1. Le disposizioni del presente titolo sono applicabili a infrazioni o atti compiuti o sul punto di esserlo, da parte di una persona a bordo di un aeromobile in volo, sia nello spazio aereo dello Stato d’immatricolazione, sia sorvolando l’alto mare o una regione che non appartenga al territorio di uno Stato, soltanto se l’ultimo punto di decollo o il successivo punto d’atterramento previsto è situato sul territorio di uno Stato diverso da quello d’immatricolazione, oppure se l’aeromobile vola ulteriormente nello spazio aereo d’uno Stato che non sia quello d’immatricolazione, sempre che la persona di cui si tratta sia ancora a bordo.

2. Secondo il presente titolo e nonostante le disposizioni dell’articolo 1 paragrafo 3, un aeromobile è considerato in volo dal momento in cui, terminate le operazioni d’imbarco, sono stati chiusi tutti i portelli esterni, fino al momento in cui uno di quest’ultimi è riaperto nell’intento di sbarcare. In caso d’atterramento forzato, le disposizioni del presente titolo continuano ad essere applicabili alle infrazioni e agli atti commessi a bordo fino al momento in cui l’autorità competente d’uno Stato abbia iniziato ad occuparsi dell’aeromobile e delle persone e dei beni a bordo.

Art. 6

1. Se il comandante d’un aeromobile ha ragioni sufficienti per ritenere che una persona ha compiuto un’infrazione o un atto di cui all’articolo 1 paragrafo 1 oppure che essa sia sul punto di farlo, può prendere, contro questa persona, i provvedimenti adeguati, compresi quelli coercitivi, necessari:

a.
per garantire la sicurezza dell’aeromobile, delle persone o dei beni a bordo;
b.
per mantenere l’ordine e la disciplina a bordo;
c.
per consentire la consegna di tale persona alle autorità competenti o lo sbarco di essa, conformemente alle disposizioni del titolo presente.

2. Il comandante dell’aeromobile può chiedere o autorizzare l’aiuto da parte degli altri membri dell’equipaggio e, senza poterlo esigere, sollecitare o autorizzare quello dei passeggeri, nell’intento di applicare i provvedimenti coercitivi che egli ha diritto di prendere. Ciascun membro dell’equipaggio o ciascun passeggero può, parimente, prendere, senza tale autorizzazione, qualsiasi provvedimento preventivo adeguato qualora abbia sufficienti ragioni per ritenerlo necessario al fine di garantire la sicurezza dell’aeromobile o delle persone o dei beni a bordo.

Art. 7

1. I provvedimenti coercitivi, presi contro una persona conformemente alle disposizioni dell’articolo 6, cessano d’essere applicati dopo l’atterramento dell’aeromobile, a meno che:

a.
il punto d’atterramento sia situato sul territorio d’uno Stato non contraente e le autorità di quest’ultimo rifiutano di consentire lo sbarco della persona interessata oppure le misure coercitive sono state imposte conformemente alle disposizioni dell’articolo 6 paragrafo 1 lettera c soltanto per consentire la consegna della persona alle autorità competenti;
b.
l’aeromobile compia un atterramento forzato e il suo comandante non sia in grado di consegnare la persona alle autorità competenti;
c.
la persona di cui si tratta non accetti di continuare a essere trasportata oltre questo punto sotto l’applicazione dei provvedimenti coercitivi.

2. Il comandante che abbia a bordo del proprio aeromobile una persona sottoposta a un provvedimento coercitivo preso conformemente alle disposizioni dell’articolo 6, deve, senz’indugio e, per quanto possibile, prima d’atterrare sul territorio d’uno Stato, informare le autorità di quest’ultimo della presenza a bordo d’una persona sottoposta a provvedimento coercitivo, menzionando anche i motivi giustificanti tale provvedimento.

Art. 8

1. Qualora il comandante di bordo abbia sufficienti ragioni per ritenere che una persona ha compiuto o è sul punto di compiere a bordo dell’aeromobile uno degli atti di cui all’articolo 1 paragrafo 1 lettera b, può sbarcarla sul territorio di uno Stato qualsiasi nel quale l’aeromobile atterra sempre che tale provvedimento sia reso necessario giusta l’articolo 6 paragrafo 1 lettera a o b.

2. Il comandante d’un aeromobile che, conformemente alle disposizioni del presente articolo, sbarca una persona sul territorio di uno Stato, avverte le autorità di quest’ultimo dello sbarco e delle ragioni che l’hanno motivato.

Art. 9

1. Se il comandante d’un aeromobile ha sufficienti ragioni per ritenere che una persona abbia compiuto a bordo un atto il quale costituisce infrazione grave conformemente alle leggi penali dello Stato d’immatricolazione dell’aeromobile, può consegnarla alle autorità competenti di qualsiasi Stato contraente sul cui territorio atterra l’aeromobile.

2. Il comandante dell’aeromobile con a bordo una persona che intende consegnare conformemente alle disposizioni del paragrafo precedente, deve, senz’indugio e possibilmente prima d’atterrare sul territorio d’uno Stato contraente, informare di tale intenzione le autorità di questo Stato, comunicando anche le ragioni che la motivano.

3. Il comandante dell’aeromobile comunica alle autorità cui consegna l’autore presunto dell’infrazione conformemente alle disposizioni del presente articolo, gli elementi probatori e le informazioni che, giusta la legislazione dello Stato d’immatricolazione dell’aeromobile, sono legittimamente in suo possesso.

Art. 101

Se l’applicazione dei provvedimenti previsti nella presente convenzione è conforme a quest’ultima, né il comandante dell’aeromobile né un altro membro dell’equipaggio, un passeggero, il proprietario o il padrone dell’aeromobile e tanto meno la persona per il cui conto è stato esercitato il volo, possono essere dichiarati responsabili in una procedura intentata per pregiudizio subito dalla persona oggetto dei provvedimenti.


1 Per l’assistenza giudiziaria tra la Svizzera e gli Stati Uniti d’America, vedi l’art. 36 della LF del 3 ott. 1975 relativa al Tratt. concluso con gli Stati Uniti d’America sull’assistenza giudiziaria in materia penale (RS 351.93).


  Titolo IV Cattura illecita d’aeromobili

Art. 11

1. Se una persona a bordo disturba illecitamente, con violenza o minaccia di violenza, l’esercizio d’un aeromobile in volo, si appropria dello stesso, ne esercita il controllo oppure se essa è sul punto di compiere siffatto atto, gli Stati contraenti adottano tutti i provvedimenti del caso per ripristinare o conservare il controllo dell’aeromobile al comandante legittimo.

2. Nei casi in cui al paragrafo precedente, ciascun Stato contraente nel quale atterra l’aeromobile deve consentire ai passeggeri e all’equipaggio di continuare il viaggio non appena possibile. L’aeromobile e il carico sono restituiti agli aventi diritto.


  Titolo V Poteri e obblighi degli Stati

Art. 12

Ciascuno Stato contraente deve permettere al comandante d’un aeromobile immatricolato in un altro Stato contraente di sbarcare qualsiasi persona conformemente alle disposizioni dell’articolo 8 paragrafo 1.

Art. 131

1. Ciascun Stato contraente deve accettare una persona consegnatagli dal comandanti d’un aeromobile, conformemente alle disposizioni dell’articolo 9 paragrafo 1.

2. Ciascun Stato contraente, qualora lo ritenga giustificato dalle circostanze, può disporre la detenzione o altre misure nell’intento di garantire la presenza di qualsiasi persona autrice presunta d’un atto di cui all’articolo 11 paragrafo 1 come anche di qualsiasi persona che gli sia stata consegnata. La detenzione e le misure devono essere conformi alla legislazione dello Stato di cui si tratta; esse possono essere praticate soltanto per il tempo necessario all’avviamento dei procedimenti penali o d’una procedura d’estradizione.

3. Qualsiasi persona detenuta in applicazione del paragrafo precedente può comunicare immediatamente con il rappresentante qualificato più vicino dello Stato della sua cittadinanza; per tale scopo le sono concesse tutte le agevolazioni.

4. Ciascun Stato contraente cui sia stata consegnata una persona conformemente alle disposizioni dell’articolo 9 paragrafo 1 o sul cui territorio sia atterrato un aeromobile in seguito a perpetrazione, a bordo, di uno degli atti di cui all’articolo 11 paragrafo 1, procede immediatamente a un’inchiesta preliminare per stabilire i fatti.

5. Se uno Stato ha posto in stato di detenzione una persona conformemente alle disposizioni del presente articolo, ne avvisa immediatamente lo Stato d’immatricolazione dell’aeromobile, quello di cittadinanza del detenuto e, se risulta opportuno, tutti gli altri Stati interessati, comunicando parimente le circostanze che giustificano la detenzione. Lo Stato che procede all’inchiesta preliminare di cui al paragrafo 4 del presente articolo comunica tempestivamente le conclusioni agli Stati di cui sopra indicando loro se esso intende esercitare la propria competenza.


1 Per l’assistenza giudiziaria tra la Svizzera e gli Stati Uniti d’America, vedi l’art. 36 della LF del 3 ott. 1975 relativa al Tratt. concluso con gli Stati Uniti d’America sull’assistenza giudiziaria in materia penale (RS 351.93).

Art. 14

1. Qualora una persona sbarcata conformemente alle disposizioni dell’articolo 8 paragrafo 1 o consegnata conformemente alle disposizioni dell’articolo 9 paragrafo 1 o, ancora, che sia stata sbarcata dopo il compimento di un atto di cui all’articolo 11 paragrafo 1, non possa o non voglia continuare il proprio viaggio, e se lo Stato in cui è effettuato l’atterramento si rifiuta d’ammettere questa persona, può, in quanto essa non abbia la cittadinanza dello Stato di cui si tratta o non vi abbia stabilito la propria residenza permanente, rinviarla verso lo Stato di cittadinanza o di residenza permanente oppure verso lo Stato sul cui territorio essa ha iniziato il viaggio aereo.

2. Lo sbarco, la consegna, la detenzione e le altre misure di cui all’articolo 13 paragrafo 2 come anche il rinvio della persona interessata non sono considerati come entrata valida sul territorio d’uno Stato contraente, giusta le pertinenti legislazioni concernenti l’entrata o l’ammissione di persone. Le disposizioni della presente convenzione non pregiudicano le leggi degli Stati contraenti concernenti il rinvio di persone.

Art. 15

1. Riservate le disposizioni dell’articolo precedente, le persone sbarcate conformemente all’articolo 8 paragrafo 1, o consegnate conformemente all’articolo 9 paragrafo 1, o, ancora, sbarcate dopo la perpetrazione d’un atto di cui all’articolo 11 paragrafo 1, che desiderano continuare il viaggio verso una destinazione di propria scelta, possono farlo, tosto possibile, se la legislazione dello Stato d’atterramento non esige la loro presenza per il perseguimento penale e la procedura d’estradizione.

2. Con riserva delle leggi concernenti l’entrata, l’ammissione, l’estradizione e il rinvio di persone, ciascun Stato contraente, nel territorio del quale sia stata sbarcata una persona conformemente alle disposizioni dell’articolo 8 paragrafo 1 o consegnata conformemente all’articolo 9 paragrafo 1 o, ancora, sbarcata per la perpetrazione d’un atto di cui all’articolo 11 paragrafo 1, concede a quest’ultima persona un trattamento che, per quanto concerne la protezione e la sicurezza, non risulti meno favorevole di quello concesso ai propri cittadini in casi analoghi.


  Titolo VI Altre disposizioni

Art. 16

1. Riguardo all’estradizione, le infrazioni commesse a bordo d’aeromobili immatricolati in uno Stato contraente sono considerate anche come commesse sul territorio dello Stato d’immatricolazione dell’aeromobile.

2. Con riserva del paragrafo precedente, nessuna disposizione della presente convenzione deve essere interpretata come obbligo di concedere la estradizione.

Art. 17

Gli Stati contraenti, nell’attuazione di indagini o d’arresti o nell’esercizio, in qualsiasi altro modo, della loro competenza per un’infrazione commessa a bordo d’un aeromobile, devono debitamente tener conto della sicurezza e degli altri interessi della navigazione aerea e pertanto devono agire in modo da evitare ritardi inutili dell’aeromobile, dei passeggeri, dei membri dell’equipaggio o delle merci.

Art. 18

Se gli Stati contraenti costituiscono, per il trasporto aereo, organizzazioni d’esercizio in comune o organizzazioni internazionali e se gli aeromobili utilizzati non sono immatricolati in uno Stato determinato, essi designano, secondo modalità adeguate, quello fra essi che sarà considerato come Stato d’immatricolazione al fine della presente convenzione. La designazione è comunicata all’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale la quale ne informa tutti gli Stati partecipanti alla presente convenzione.


  Titolo VII Disposizioni finali

Art. 19

Fino alla data dell’entrata in vigore e alle condizioni previste all’articolo 21, la presente convenzione e aperta alla firma di ciascun Stato che, in quella data, è membro dell’organizzazione delle Nazioni Unite o di una sua istituzione specializzata.

Art. 20

1. La presente convenzione è sottoposta alla ratificazione degli Stati firmatari, conformemente alle loro disposizioni costituzionali.

2. Gli istrumenti di ratificazione saranno deposti presso l’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale.

Art. 21

1. La presente convenzione entra in vigore 90 giorni dopo la data di deposito del dodicesimo istrumento di ratificazione. Per gli Stati che la ratificano successivamente, essa entra in vigore 90 giorni dopo il deposito del rispettivo istrumento di ratificazione,

2. Con l’entrata in vigore, la presente convenzione è registrata, per il tramite dell’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale, presso il Segretario generale dell’organizzazione delle Nazioni Unite.

Art. 22

1. Dopo l’entrata in vigore, la presente convenzione è aperta all’adesione di ciascun Stato membro dell’organizzazione delle Nazioni Unite o di una loro istituzione specializzata.

2. L’adesione avviene mediante deposito dell’istrumento presso l’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale e prende effetto 90 giorni dopo la data del deposito.

Art. 23

1. Ciascun Stato contraente può disdire la presente convenzione mediante notifica all’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale.

2. La disdetta prende effetto sei mesi dopo la notificazione presso l’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale.

Art. 24

1. Qualsiasi controversia fra Stati contraenti in merito all’interpretazione o all’applicazione della presente convenzione, se non può essere composta mediante negoziati, su domanda di uno degli Stati, è sottoposta ad arbitrato. Se, nel semestre successivo alla data della domanda d’arbitrato, le parti non si intendono circa l’organizzazione di quest’ultimo, una di esse può sottoporre la controversia alla Corte internazionale di giustizia mediante richiesta conformemente allo statuto della Corte.

2. Ciascun Stato può dichiarare, all’atto della firma o della ratifica della presente convenzione oppure aderendovi, di non considerarsi vincolato alle disposizioni del paragrafo precedente. In tal caso, anche gli altri Stati contraenti non saranno vincolati, in merito alle disposizioni di cui si tratta, verso questo Stato.

3. Ciascun Stato contraente che abbia formulato una riserva conformemente alle disposizioni del paragrafo precedente, può levarla in ogni momento mediante notificazione all’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale.

Art. 25

Salvo il caso previsto all’articolo 24, non è ammessa nessun’altra riserva alla presente convenzione.

Art. 26

L’organizzazione dell’aviazione civile internazionale notifica a tutti gli Stati membri dell’organizzazione delle Nazioni Unite o d’una loro istituzione specializzata:

a.
ogni firma della presente convenzione con la rispettiva data;
b.
il deposito di ogni strumento di ratificazione o d’adesione con la rispettiva data;
c.
la data in cui la presente convenzione entra in vigore, conformemente alle disposizioni dell’articolo 21 paragrafo 1;
d.
la ricezione di ogni notificazione e disdetta con la rispettiva data;
e.
la ricezione di ogni dichiarazione o notificazione fatta in virtù dell’articolo 24, con la rispettiva data.

In fede di che, i plenipotenziari sottoscritti, debitamente autorizzati, hanno firmato la presente convenzione.

Fatto a Tokio, il 14 settembre 1963, in tre testi originali nelle lingue francese, inglese e spagnola.

La presente convenzione è depositata presso l’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale e rimane aperta alla firma, conformemente alle disposizioni dell’articolo 19; questa organizzazione trasmette copie certificate conformi a tutti gli Stati membri dell’organizzazione delle Nazioni Unite o di una loro istituzione specializzata.

(Seguono le firme)


  Campo d’applicazione il 17 aprile 20182 

Stati partecipanti

Ratifica

Adesione (A)

Dichiarazione di successione (S)

Entrata in vigore

Afghanistan

15 aprile

1977 A

14 luglio

1977

Albania

  1° dicembre

1997 A

  1° marzo

1998

Algeria*

12 ottobre

1995 A

10 gennaio

1996

Andorra*

17 maggio

2006 A

15 agosto

2006

Angola

24 febbraio

1998 A

25 maggio

1998

Antigua e Barbuda

19 luglio

1985 A

17 ottobre

1985

Arabia Saudita

21 novembre

1969

19 febbraio

1970

Argentina

23 luglio

1971 A

21 ottobre

1971

Armenia

23 giugno

2003 A

23 aprile

2003

Australia

22 giugno

1970 A

20 settembre

1970

Austria

  7 febbraio

1974 A

  8 maggio

1974

Azerbaigian*

  5 febbraio

2004 A

  5 maggio

2004

Bahamas

15 maggio

1975 S

10 luglio

1973

Bahrein*

  9 febbraio

1984 A

  9 maggio

1984

Bangladesh

25 luglio

1978 A

23 ottobre

1978

Barbados

  4 aprile

1972

  3 luglio

1972

Belarus*

  3 febbraio

1988 A

  3 maggio

1988

Belgio

  6 agosto

1970

  4 novembre

1970

Belize

19 maggio

1998 A

17 agosto

1998

Benin

30 marzo

2004 A

28 giugno

2004

Bhutan

25 gennaio

1989 A

25 aprile

1989

Bolivia

  5 luglio

1979 A

  3 ottobre

1979

Bosnia ed Erzegovina

  7 marzo

1995 S

  6 marzo

1992

Botswana

16 gennaio

1979 A

16 aprile

1979

Brasile

14 gennaio

1970

14 aprile

1970

Brunei

23 maggio

1986 A

21 agosto

1986

Bulgaria*

28 settembre

1989 A

27 dicembre

1989

Burkina Faso

  6 giugno

1969

  4 dicembre

1969

Burundi

14 luglio

1971 A

12 ottobre

1971

Cambogia

22 ottobre

1996 A

20 gennaio

1997

Camerun

24 marzo

1988 A

22 giugno

1988

Canada

  7 novembre

1969

  5 febbraio

1970

Capo Verde

  4 ottobre

1989 A

  2 gennaio

1990

Ceca, Repubblica

25 marzo

1993 S

  1° gennaio

1993

Ciad

30 giugno

1970 A

28 settembre

1970

Cile

24 gennaio

1974 A

24 aprile

1974

Cina*

14 novembre

1978

12 febbraio

1979

  Hong Kong*a

  5 giugno

1997

  1° luglio

1997

  Macao*b

  6 dicembre

1999

20 dicembre

1999

Cipro

31 maggio

1972 A

29 agosto

1972

Colombia

  6 luglio

1973

  4 ottobre

1973

Comore

23 maggio

1991 A

21 agosto

1991

Congo (Brazzaville)

13 novembre

1978

11 febbraio

1979

Congo (Kinshasa)

20 luglio

1977 A

18 ottobre

1977

Corea (Nord)*

  9 maggio

1983 A

  7 agosto

1983

Corea (Sud)

19 febbraio

1971

20 maggio

1971

Costa Rica

24 ottobre

1972 A

22 gennaio

1973

Côte d'Ivoire

  3 giugno

1970 A

  1° settembre

1970

Croazia

  5 ottobre

1993 S

  8 ottobre

1991

Cuba*

12 febbraio

2001 A

13 maggio

2001

Danimarca

17 gennaio

1967

  4 dicembre

1969

Dominicana, Repubblica

  3 dicembre

1970 A

  3 marzo

1971

Ecuador

  3 dicembre

1969

  3 marzo

1970

Egitto*

12 febbraio

1975 A

13 maggio

1975

El Salvador

13 febbraio

1980 A

13 maggio

1980

Emirati Arabi Uniti*

16 aprile

1981 A

15 luglio

1981

Estonia

31 dicembre

1993 A

31 marzo

1994

Etiopia*

27 marzo

1979 A

25 giugno

1979

Figi

18 gennaio

1972 S

10 ottobre

1970

Filippine

26 novembre

1965

  4 dicembre

1969

Finlandia

  2 aprile

1971

  1° luglio

1971

Francia

11 settembre

1970

10 dicembre

1970

Gabon

14 gennaio

1970 A

14 aprile

1970

Gambia

  4 gennaio

1979 A

  4 aprile

1979

Georgia

16 giugno

1994 A

14 settembre

1994

Germania

16 dicembre

1969

16 marzo

1970

Ghana

  2 gennaio

1974 A

  2 aprile

1974

Giamaica

16 settembre

1983 A

15 dicembre

1983

Giappone

26 maggio

1970

24 agosto

1970

Gibuti

10 giugno

1992 A

  8 settembre

1992

Giordania

  3 maggio

1973 A

  1° agosto

1973

Grecia

31 maggio

1971

29 agosto

1971

Grenada

28 agosto

1978 A

26 novembre

1978

Guatemala*

17 novembre

1970

15 febbraio

1971

Guinea

18 gennaio

1994 A

18 aprile

1994

Guinea equatoriale

27 febbraio

1991 A

28 maggio

1991

Guinea-Bissau

17 ottobre

2008 A

15 gennaio

2009

Guyana

20 dicembre

1972 A

19 marzo

1973

Haiti

26 aprile

1984 A

25 luglio

1984

Honduras*

  8 aprile

1987 A

  7 luglio

1987

India*

22 luglio

1975 A

20 ottobre

1975

Indonesia*

  7 settembre

1976

  6 dicembre

1976

Iran

28 giugno

1976 A

29 settembre

1976

Iraq

15 maggio

1974 A

13 agosto

1974

Irlanda

14 novembre

1975

12 febbraio

1976

Islanda

16 marzo

1970 A

14 giugno

1970

Isole Cook

12 aprile

2005 A

11 luglio

2005

Isole Marshall

15 maggio

1989 A

13 agosto

1989

Israele

19 settembre

1969

18 dicembre

1969

Italia

18 ottobre

1968

  4 dicembre

1969

Kazakstan

18 maggio

1995 A

16 agosto

1995

Kenya

22 giugno

1970 A

20 settembre

1970

Kirghizistan

28 febbraio

2000 A

28 maggio

2000

Kuwait*

27 novembre

1979 A

25 febbraio

1980

Laos

23 ottobre

1972 A

21 gennaio

1973

Lesotho

28 aprile

1972 A

27 luglio

1972

Lettonia

10 giugno

1997 A

  8 settembre

1997

Libano

11 giugno

1974 A

  9 settembre

1974

Liberia

10 marzo

2003

  8 giugno

2003

Libia

21 giugno

1972 A

19 settembre

1972

Liechtenstein

26 febbraio

2001 A

27 maggio

2001

Lituania

21 novembre

1996 A

19 febbraio

1997

Lussemburgo

21 settembre

1972 A

20 dicembre

1972

Macedonia

30 agosto

1994 S

17 settembre

1991

Madagascar

  2 dicembre

1969

  2 marzo

1970

Malawi*

28 dicembre

1972 A

28 marzo

1973

Malaysia

  5 marzo

1985 A

  3 giugno

1985

Maldive

28 settembre

1987 A

27 dicembre

1987

Mali

31 maggio

1971 A

29 agosto

1971

Malta

28 giugno

1991 A

26 settembre

1991

Marocco*

21 ottobre

1975 A

19 gennaio

1976

Mauritania

30 giugno

1977 A

28 settembre

1977

Maurizio

  5 aprile

1983 A

  4 luglio

1983

Messico

18 marzo

1969

  4 dicembre

1969

Moldova

20 giugno

1997 A

18 settembre

1997

Monaco

  2 giugno

1983 A

31 agosto

1983

Mongolia

24 luglio

1990 A

22 ottobre

1990

Montenegro

20 dicembre

2007 S

  3 giugno

2006

Mozambico*

  6 gennaio

2003 A

  6 aprile

2003

Myanmar

23 maggio

1996 A

21 agosto

1996

Namibia

19 dicembre

2005 A

19 marzo

2006

Nauru

17 maggio

1984 A

15 agosto

1984

Nepal

15 gennaio

1979 A

15 aprile

1979

Nicaragua

24 agosto

1973 A

22 novembre

1973

Niger

27 giugno

1969

  4 dicembre

1969

Nigeria

  7 aprile

1970

  6 luglio

1970

Niue

23 giugno

2009 A

21 settembre

2009

Norvegia

17 gennaio

1967

  4 dicembre

1969

Nuova Zelanda*

12 febbraio

1974 A

13 maggio

1974

Oman*

  9 febbraio

1977 A

10 maggio

1977

Paesi Bassi*

14 novembre

1969

12 febbraio

1970

  Aruba

  4 giugno

1974

  2 settembre

1974

  Curaçao

  4 giugno

1974

  2 settembre

1974

  Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba)

  4 giugno

1974

  2 settembre

1974

  Sint Maartena

  4 giugno

1974

  2 settembre

1974

Pakistan

11 settembre

1973

10 dicembre

1973

Palau

12 ottobre

1995 A

10 gennaio

1996

Panama

16 novembre

1970

14 febbraio

1971

Papua Nuova Guinea*

  6 novembre

1975 S

16 settembre

1975

Paraguay

  9 agosto

1971 A

  7 novembre

1971

Perù*

12 maggio

1978 A

10 agosto

1978

Polonia

19 marzo

1971 A

17 giugno

1971

Portogallo

25 novembre

1964

  4 dicembre

1969

Qatar

  6 agosto

1981 A

  5 dicembre

1981

Regno Unito*

29 novembre

1968

4 dicembre

1969

  Anguilla

  1° dicembre

1982

  1° dicembre

1982

Rep. Centrafricana

11 giugno

1991 A

  9 settembre

1991

Romania*

15 febbraio

1974 A

16 maggio

1974

Ruanda

17 maggio

1971 A

15 agosto

1971

Russia*

  3 febbraio

1988 A

  3 maggio

1988

Saint Lucia

31 ottobre

1983 A

29 gennaio

1984

Saint Vincent e Grenadine

18 novembre

1991 A

16 febbraio

1992

Salomone, Isole

23 marzo

1982 S

  7 luglio

1978

Samoa

  9 luglio

1998 A

  7 ottobre

1998

San Marino

16 dicembre

2014

16 marzo

2015

São Tomé e Príncipe

  4 maggio

2006 A

  2 agosto

2006

Seicelle

  4 gennaio

1979 A

  4 aprile

1979

Senegal

  9 marzo

1972

  7 giugno

1972

Serbia

  6 settembre

2001 S

27 aprile

1992

Sierra Leone

  9 novembre

1970 A

  7 febbraio

1971

Singapore

  1° marzo

1971 A

30 maggio

1971

Siria*

31 luglio

1980 A

29 ottobre

1980

Slovacchia

20 marzo

1995 S

  1° gennaio

1993

Slovenia

18 dicembre

1992 S

25 giugno

1991

Spagna

  1° ottobre

1969

30 dicembre

1969

Sri Lanka

30 maggio

1978 A

28 agosto

1978

Stati Uniti

  5 settembre

1969

  4 dicembre

1969

Sudafrica*

26 maggio

1972 A

24 agosto

1972

Sudan

25 maggio

2000 A

23 agosto

2000

Suriname

10 settembre

1979 S

25 novembre

1975

Svezia

17 gennaio

1967

  4 dicembre

1969

Svizzera

21 dicembre

1970

21 marzo

1971

Swaziland

15 novembre

1999 A

13 febbraio

2000

Tagikistan

20 marzo

1996 A

18 giugno

1996

Tanzania

12 agosto

1983 A

10 novembre

1983

Thailandia

  6 marzo

1972 A

  4 giugno

1972

Togo

26 luglio

1971 A

24 ottobre

1971

Tonga

13 febbraio

2002 A

14 maggio

2002

Trinidad e Tobago

  9 febbraio

1972 A

  9 maggio

1972

Tunisia*

25 febbraio

1975 A

26 maggio

1975

Turchia

17 dicembre

1975 A

16 marzo

1976

Turkmenistan

30 giugno

1999 A

28 settembre

1999

Ucraina*

29 febbraio

1988 A

29 maggio

1988

Uganda

25 giugno

1982 A

23 settembre

1982

Ungheria

  3 dicembre

1970 A

  3 marzo

1971

Uruguay

26 gennaio

1977 A

26 aprile

1977

Uzbekistan

31 luglio

1995 A

29 ottobre

1995

Vanuatu

31 gennaio

1989 A

  1° maggio

1989

Venezuela*

  4 febbraio

1983

  5 maggio

1983

Vietnam*

10 ottobre

1979 A

  8 gennaio

1980

Yemen

26 settembre

1986 A

25 dicembre

1986

Zambia

14 settembre

1971 A

13 dicembre

1971

Zimbabwe

  8 marzo

1989 A

  6 giugno

1989

*
Riserve e dichiarazioni.
Le riserve e le dichiarazioni non sono pubblicate nella RU. Il testo, in inglese, può essere consultato sul sito Internet dell’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale: www.icao.int/publications/Pages/doc-series.aspx oppure ottenuto presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione Trattati internazionali, 3003 Berna.
a
Dal 1° lug. 1997, Hong Kong è diventata una Regione amministrativa speciale (RAS) della Repubblica Popolare Cinese. In virtù della dichiarazione cinese del 5 giu. 1997, la Conv. è applicabile anche alla RAS Hong Kong dal 1° lug. 1997.

b Dal 7 lug. 1999 al 19 dic. 1999, la Conv. era applicabile a Macao in base a una dichiarazione d’estensione territoriale del Portogallo. Dal 20 dic. 1999, Macao è diventata una Regione amministrativa speciale (RAS) della Repubblica Popolare Cinese. In virtù della dichiarazione cinese del 6 dic. 1999, la Conv. è applicabile anche alla RAS Macao dal 20 dic. 1999.


 RU 1971 316; FF 1970 I 33


1 RU 1971 315
2 RU 1976 500 1888, 1978 308, 1979 1532, 1981 1640, 1983 249, 1986 907, 1987 1160, 1989 864, 1990 1569, 1991 2314, 2005 1609 5001, 2009 79, 2013 2721 e 2018 1751. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).


Index

0.748.710.1

Übersetzung

Abkommen über strafbare und bestimmte andere an Bord von Luftfahrzeugen begangene Handlungen

Abgeschlossen in Tokio am 14. September 1963
Unterzeichnet von der Schweiz am 31. Oktober 1969
Von der Bundesversammlung genehmigt am 9. Oktober 19701
Schweizerische Ratifikationsurkunde hinterlegt am 21. Dezember 1970
In Kraft getreten für die Schweiz am 21. März 1971

(Stand am 17. April 2018)

Die Vertragsstaaten dieses Abkommens haben folgendes vereinbart:

  Kapitel I Anwendungsbereich des Abkommens

Art. 1

1. Dieses Abkommen findet Anwendung auf

a)
Zuwiderhandlungen gegen Strafgesetze;
b)
Handlungen, welche, gleichviel ob sie strafbare Handlungen darstellen oder nicht, die Sicherheit des Luftfahrzeugs oder der Personen oder Sachen an Bord gefährden oder gefährden können oder welche die Ordnung und Disziplin an Bord gefährden.

2. Vorbehaltlich der Bestimmungen des Kapitels III findet dieses Abkommen Anwendung auf strafbare oder andere Handlungen, die eine Person an Bord eines in einem Vertragsstaat eingetragenen Luftfahrzeugs begeht, während sich dieses im Flug oder auf der Oberfläche der hohen See oder eines anderen Gebiets ausserhalb des Hoheitsgebietes eines Staates befindet.

3. Im Sinne dieses Abkommens gilt ein Luftfahrzeug als im Flug befindlich von dem Augenblick an, in dem zum Zwecke des Starts Kraft aufgewendet wird, bis zu dem Augenblick, in dem der Landelauf beendet ist.

4. Dieses Abkommen findet keine Anwendung auf Luftfahrzeuge, die im Militär—, Zoll- oder Polizeidienst verwendet werden.

Art. 2

Unbeschadet des Artikels 4 und ausgenommen, dass es die Sicherheit des Luftfahrzeugs oder der Personen oder Sachen an Bord erfordert, dürfen Bestimmungen dieses Abkommens nicht dahin ausgelegt werden, dass sie im Falle von Zuwiderhandlungen gegen Strafgesetze, die politischen Charakter haben oder auf einer benachteiligten Unterscheidung in rassischer oder religiöser Hinsicht beruhen, zu einer Massnahme ermächtigen oder sie verlangen.


  Kapitel II Gerichtsbarkeit

Art. 3

1. Der Eintragungsstaat des Luftfahrzeugs ist zuständig, über die an Bord begangenen strafbaren und anderen Handlungen zu erkennen.

2. Jeder Vertragsstaat trifft die notwendigen Massnahmen, um seine Gerichtsbarkeit als Eintragungsstaat über strafbare Handlungen zu begründen, die an Bord eines in diesem Staat eingetragenen Luftfahrzeugs begangen werden.

3. Dieses Abkommen schliesst eine Strafgerichtsbarkeit, die nach nationalem Recht ausgeübt wird, nicht aus.

Art. 4

Ein Vertragsstaat, der nicht der Eintragungsstaat ist, darf ein Luftfahrzeug im Flug nicht behindern, um seine Strafgerichtsbarkeit über eine an Bord begangene strafbare Handlung auszuüben, es sei denn in folgenden Fällen:

a)
Die strafbare Handlung wirkt sich im Hoheitsgebiet dieses Staates aus;
b)
die strafbare Handlung ist von einer oder gegen eine Person begangen worden, die Angehöriger dieses Staates ist oder dort ihren ständigen Aufenthalt hat;
c)
die strafbare Handlung richtet sich gegen diese Sicherheit dieses Staates;
d)
die strafbare Handlung besteht in einer Verletzung der in diesem Staat geltenden Flug- oder Luftverkehrsregeln oder -vorschriften;
e)
die Ausübung der Gerichtsbarkeit ist notwendig, um die Beachtung einer Verpflichtung dieses Staates aus einer mehrseitigen internationalen Übereinkunft zu gewährleisten.

  Kapitel III Befugnisse des Luftfahrzeugkommandanten

Art. 5

1. Die Bestimmungen dieses Kapitels findet keine Anwendung auf strafbare und andere Handlungen, die eine Person an Bord eines im Flug befindlichen Luftfahrzeugs im Luftraum des Eintragungsstaats oder über der hohen See oder einem anderen Gebiet ausserhalb des Hoheitsgebiets eines Staates begangen hat oder zu begehren im Begriff ist, es sei denn, dass der letzte Abflugort oder der Ort der nächsten vorgesehenen Landung in einem anderen Staat als dem Eintragungsstaat liegt oder, dass das Luftfahrzeugs anschliessend mit der noch an Bord befindlichen Person in den Luftraum eines anderen Staates als den des Eintragungsstaates einfliegt.

2. Im Sinne dieses Kapitels gilt ungeachtet des Artikels 1 Absatz 3 ein Luftfahrzeug als im Flug befindlich von dem Augenblick an, in dem alle Aussentüren nach dem Einsteigen geschlossen worden sind, bis zu dem Augenblick, in dem eine dieser Türen zum Aussteigen geöffnet wird. Im Fall einer Notlandung finden die Bestimmungen dieses Kapitels weiterhin Anwendung auf die an Bord begangenen strafbaren und anderen Handlungen, bis zuständige Behörden eines Staates die Verantwortung für das Luftfahrzeug und für die Personen und Sachen an Bord übernehmen.

Art. 6

1. Hat der Luftfahrzeugkommandant ausreichende Gründe für die Annahme, dass eine Person an Bord des Luftfahrzeugs eine strafbare oder andere Handlung nach Artikel 1 Absatz 1 begangen hat oder zu begehen im Begriff ist, so kann er gegenüber dieser Person angemessene Massnahmen, einschliesslich Zwangsmassnahmen, treffen, die notwendig sind,

a)
um die Sicherheit des Luftfahrzeugs oder der Personen oder Sachen an Bord zu gewährleisten;
b)
um die Ordnung und Disziplin an Bord aufrechtzuerhalten;
c)
um es ihm zu ermöglichen, diese Person zuständigen Behörden zu übergeben oder sie in Übereinstimmung mit den Bestimmungen dieses Kapitels abzusetzen.

2. Der Luftfahrzeugkommandant kann von anderen Besatzungsmitgliedern verlangen oder sie ermächtigen sowie Fluggäste auffordern oder ermächtigen, jedoch nicht von ihnen verlangen, ihn bei Zwangsmassnahmen gegen eine Person, der gegenüber er hierzu befugt ist, zu unterstützen. Besatzungsmitglieder und Fluggäste können auch ohne diese Ermächtigung angemessene vorbeugende Massnahmen treffen, wenn sie ausreichende Gründe für die Annahme haben, dass ein solches Vorgehen unmittelbar notwendig ist, um die Sicherheit des Luftfahrzeugs oder der Person oder Sachen an Bord zu gewährleisten.

Art. 7

1. Zwangsmassnahmen, die gegen eine Person in Übereinstimmung mit Artikel 6 getroffen worden sind, dürfen nicht über einen Ort hinaus aufrechterhalten werden, an dem das Luftfahrzeug landet, es sei denn,

a)
dieser Ort liegt im Hoheitsgebiet eines Nichtvertragsstaats und dessen Behörden verweigern die Erlaubnis zum Absetzen dieser Person oder die Zwangsmassnahmen sind in Übereinstimmung mit Artikel 6 Absatz 1 Buchstabe c getroffen worden, um ihre Übergabe an zuständige Behörden zu ermöglichen;
b)
das Luftfahrzeug macht eine Notlandung und der Luftfahrzeugkommandant ist nicht in der Lage, diese Person zuständigen Behörden zu übergeben;
c)
diese Person willigt in die Weiterbeförderung unter Aufrechterhaltung von Zwangsmassnahmen ein.

2. Der Luftfahrzeugkommandant hat, sobald es durchführbar ist und wenn möglich vor der Landung im Hoheitsgebiet eines Staates mit einer Person an Bord, gegen die Zwangsmassnahmen in Übereinstimmung mit Artikel 6 getroffen worden sind, den Behörden dieses Staates die Tatsache, dass gegen eine Person an Bord Zwangsmassnahmen getroffen worden sind, und die Gründe dafür mitzuteilen.

Art. 8

1. Sofern es für die Zwecke des Artikels 6 Absatz 1 Buchstabe a oder b notwendig ist, kann der Luftfahrzeugkommandant im Hoheitsgebiet eines Staates, in dem das Luftfahrzeug landet, jede Person absetzen; bei der er ausreichende Gründe für die Annahme hat, dass sie an Bord des Luftfahrzeugs eine der in Artikel 1 Absatz 1 Buchstabe b erwähnten Handlung begangen hat oder zu begehen im Begriff ist.

2. Der Luftfahrzeugkommandant unterrichtet die Behörden des Staates, in dem er eine Person auf Grund dieses Artikels absetzt, über die Tatsache und die Gründe dieses Absetzens.

Art. 9

1. Der Luftfahrzeugkommandant kann den zuständigen Behörden eines Vertragsstaats, in dessen Hoheitsgebiet das Luftfahrzeug landet, jede Person übergeben, bei der er ausreichende Gründe für die Annahme hat, dass sie an Bord des Luftfahrzeugs eine Handlung begangen hat, die seiner Meinung nach eine schwere strafbare Handlung nach dem Strafrecht des Eintragungsstaats des Luftfahrzeugs darstellt.

2. Der Luftfahrzeugkommandant hat, sobald es durchführbar ist und wenn möglich vor der Landung im Hoheitsgebiet eines Vertragsstaats mit einer Person an Bord, die er in Übereinstimmung mit dem vorstehenden Absatz zu übergeben beabsichtigt, den Behörden dieses Staates seine Absicht, die Person zu übergeben, und die Gründe dafür mitzuteilen.

3. Der Luftfahrzeugkommandant übermittelt den Behörden, denen er in Übereinstimmung mit diesem Artikel den einer strafbaren Handlung Verdächtigen übergibt, die Beweismittel und Auskünfte, die nach dem Recht des Eintragungsstaates des Luftfahrzeugs rechtmässig in seinem Besitz sind.

Art. 10

Wenn Massnahmen in Übereinstimmung mit diesem Abkommen getroffen worden sind, kann weder der Luftfahrzeugkommandant, ein anderes Besatzungsmitglied, ein Fluggast, der Eigentümer oder Halter des Luftfahrzeugs noch die Person, für die der Flug ausgeführt worden ist, in einem Verfahren wegen der Behandlung, die einer durch die Massnahmen betroffenen Person widerfahren ist, zur Verantwortung gezogen werden.


  Kapitel IV Widerrechtliche Inbesitznahme eines Luftfahrzeugs

Art. 11

1. Wenn eine Person an Bord widerrechtlich durch Gewalt oder Drohung mit Gewalt ein im Flug befindliches Luftfahrzeug behindert oder in Besitz genommen oder sonst zu Unrecht die Herrschaft darüber ausgeübt hat oder im Begriff ist, eine solche Handlung zu begehen, treffen die Vertragsstaaten alle geeigneten Massnahmen, um die Herrschaft des rechtmässigen Kommandanten über das Luftfahrzeug wiederherzustellen oder aufrechtzuerhalten.

2. In den Fällen des vorstehenden Absatzes gestattet der Vertragsstaat, in dem das Luftfahrzeug landet, den Fluggästen und der Besatzung, ihre Reise so bald wie möglich fortzusetzen, und gibt das Luftfahrzeug und seine Ladung den zum Besitz berechtigten Person zurück.


  Kapitel V Befugnisse und Verpflichtungen der Staaten

Art. 12

Jeder Vertragsstaat gestattet dem Kommandanten eines Luftfahrzeugs das in einem andern Vertragsstaat eingetragen ist, eine Person auf Grund des Artikels 8 Absatz 1 abzusetzen.

Art. 131

1. Jeder Vertragsstaat übernimmt eine Person, die ihm der Luftfahrzeugkommandant auf Grund des Artikels 9 Absatz 1 übergibt.

2. Hält ein Vertragsstaat es in Anbetracht der Umstände für gerechtfertigt, so nimmt er jede Person, die einer Handlung nach Artikel 11 Absatz 1 verdächtig ist, sowie jede Person, die er übernommen hat, in Haft oder trifft andere Massnahmen, um ihre Anwesenheit sicherzustellen. Die Haft und die anderen Massnahmen müssen mit dem Recht dieses Staates übereinstimmen; sie dürfen nur so lange aufrechterhalten werden, wie es vernünftigerweise notwendig ist, um die Einleitung eines Strafverfahrens oder Auslieferungsverfahrens zu ermöglichen.

3. Einer auf Grund des vorstehenden Absatzes in Haft befindlichen Person wird jede Erleichterung gewährt, damit sie mit dem nächsten zuständigen Vertreter des Staates, dessen Staatsangehörigkeit sie besitzt, unmittelbar verkehren kann.

4. Jeder Vertragsstaat, dem eine Person auf Grund des Artikels 9 Absatz 1 übergeben wird oder in dessen Hoheitsgebiet ein Luftfahrzeug nach Begehung einer in Artikel 11 Absatz 1 erwähnten Handlung landet, führt unverzüglich eine vorläufige Untersuchung zur Feststellung des Sachverhalts durch.

5. Hat ein Staat eine Person auf Grund dieses Artikels in Haft genommen, so zeigt er unverzüglich dem Staat, in dem das Luftfahrzeug eingetragen ist, und dem Staat, dessen Staatsangehörigkeit die in Haft genommene Person besitzt, sowie, wenn er es für angebracht hält, jedem anderen interessierten Staat die Tatsache, dass diese Person in Haft ist, und die Umstände an, welche die Haft rechtfertigen. Der Staat, der die vorläufige Untersuchung nach Absatz 4 durchführt, unterrichtet die genannten Staaten unverzüglich über das Ergebnis der Untersuchung und teilt ihnen mit, ob er seine Gerichtsbarkeit auszuüben beabsichtigt.


1 Für die Rechtshilfe zwischen der Schweiz und den Vereinigten Staaten von Amerika siehe Art. 36 des BG vom 3. Okt. 1975 zum Staatsvertrag mit den Vereinigten Staaten von Amerika über gegenseitige Rechtshilfe in Strafsachen (SR 351.93).

Art. 14

1. Kann oder will eine Person, die in Übereinstimmung mit Artikel 8 Absatz 1 abgesetzt, in Übereinstimmung mit Artikel 9 Absatz 1 übergeben oder nach Begehung einer in Artikel 11 Absatz 1 erwähnten Handlung abgesetzt worden ist, ihre Reise nicht fortsetzen und weigert sich der Landestaat, sie aufzunehmen, so kann dieser, sofern die betroffene Person nicht seine Staatsangehörigkeit besitzt oder nicht in ihm ihren ständigen Aufenthalt hat, sie in den Staat, dem sie angehört oder in dem sie sich ständig aufhält, oder in den Staat zurückschicken, in dessen Hoheitsgebiet sie ihre Flugreise begonnen hat.

2. Das Absetzen, die Übergabe, die Inhaftnahme oder andere Massnahmen nach Artikel 13 Absatz 2 oder das Zurückschicken der betroffenen Personen gelten nicht als rechtmässige Einreise in das Hoheitsgebiet eines Vertragsstaats im Sinne seiner Rechtsvorschriften über die Einreise oder den Aufenthalt von Personen; dieses Abkommen berührt nicht die Rechtsvorschriften eines Vertragsstaats über die Ausweisung von Personen aus seinem Hoheitsgebiet.

Art. 15

1. Vorbehaltlich des Artikels 14 steht es einer Person, die in Übereinstimmung mit Artikel 8 Absatz 1 abgesetzt, in Übereinstimmung mit Artikel 9 Absatz 1 übergeben oder nach Begehung einer in Artikel 11 Absatz 1 erwähnten Handlung abgesetzt worden ist und die ihre Reise fortsetzen will, frei, sich so bald wie möglich an einen Bestimmungsort ihrer Wahl zu begeben, sofern nicht nach dem Recht des Landestaates ihre Anwesenheit für ein Strafverfahren oder Auslieferungsverfahren erforderlich ist.

2. Vorbehaltlich seiner Rechtsvorschriften über Einreise, Aufenthalt, Auslieferung und Ausweisung gewährt ein Vertragsstaat, in dessen Hoheitsgebiet eine Person in Übereinstimmung mit Artikel 8 Absatz 1 abgesetzt, in Übereinstimmung mit Artikel 9 Absatz 1 übergeben oder wegen des Verdachts, eine in Artikel 11 Absatz 1 erwähnte Handlung begangen zu haben, abgesetzt worden ist, dieser Person eine Behandlung, die hinsichtlich ihres Schutzes und ihrer Sicherheit nicht weniger günstig ist als die Behandlung, die der betreffende Staat seinen Angehörigen unter ähnlichen Umständen gewährt.


  Kapitel VI Sonstige Vorschriften

Art. 16

1. Die an Bord eines in einem Vertragsstaat eingetragenen Luftfahrzeugs begangenen strafbaren Handlungen werden für die Zwecke der Auslieferung so behandelt, als seien sie nicht nur an dem Ort, an dem sie sich ereignet haben, sondern auch im Hoheitsgebiet des Staates begangen worden, in dem das Luftfahrzeug eingetragen ist.

2. Vorbehaltlich des vorstehenden Absatzes dürfen Bestimmungen dieses Abkommens nicht dahin ausgelegt werden, dass sie eine Verpflichtung zur Auslieferung begründen.

Art. 17

Die Vertragsstaaten haben bei den Massnahmen zur Untersuchung oder Festnahme oder bei der sonstigen Ausübung ihrer Gerichtsbarkeit in Zusammenhang mit einer an Bord eines Luftfahrzeugs begangenen strafbaren Handlung auf die Sicherheit und andere Interessen der Luftfahrt gebührend Rücksicht zu nehmen und so vorzugehen, dass ein unnötiges Aufhalten des Luftfahrzeugs, der Fluggäste, der Besatzung oder der Ladung vermieden wird.

Art. 18

Bilden Vertragsstaaten Betriebsgemeinschaften für den Luftverkehr oder internationale Betriebsstellen, die in keinem bestimmten Staat eingetragene Luftfahrzeuge einsetzen, so bezeichnen diese Staaten je nach Lage des Falles einen von ihnen, der für die Zwecke dieses Abkommens als Eintragungsstaat gilt; sie zeigen dies der Internationalen Zivilluftfahrt-Organisation an, die allen Vertragsstaaten dieses Abkommens davon Kenntnis gibt.


  Kapitel VII Schlussbestimmungen

Art. 19

Dieses Abkommen liegt bis zum Zeitpunkt seines Inkrafttretens nach Artikel 21 für jeden Staat zur Unterzeichnung auf, der zu diesem Zeitpunkt Mitglied der Vereinten Nationen oder einer der Sonderorganisationen ist.

Art. 20

1. Dieses Abkommen bedarf der Ratifikation durch die Unterzeichnerstaaten gemäss ihren verfassungsrechtlichen Bestimmungen.

2. Die Ratifikationsurkunden werden bei der Internationalen Zivilluftfahrt-Organisation hinterlegt.

Art. 21

1. Dieses Abkommen tritt, sobald zwölf Unterzeichnerstaaten ihre Ratifikationsurkunden zu dem Abkommen hinterlegt haben, zwischen diesen Staaten am neunzigsten Tag nach Hinterlegung der zwölften Ratifikationsurkunde in Kraft. Für jeden Staat, der es später ratifiziert, tritt es am neunzigsten Tag nach Hinterlegung seiner Ratifikationsurkunde in Kraft.

2. Die Internationale Zivilluftfahrt-Organisation lässt dieses Abkommen sogleich nach seinem Inkrafttreten bei dem Generalsekretär der Vereinten Nationen registrieren.

Art. 22

1. Dieses Abkommen liegt nach seinem Inkrafttreten für jeden Mitgliedstaat der Vereinten Nationen oder einer der Sonderorganisationen zum Beitritt auf.

2. Der Beitritt eines Staates erfolgt durch Hinterlegung einer Beitrittsurkunde bei der Internationalen Zivilluftfahrt-Organisation und wird am neunzigsten Tag nach dessen Hinterlegung wirksam.

Art. 23

1. Jeder Vertragsstaat kann dieses Abkommen durch eine an die Internationale Zivilluftfahrt-Organisation gerichtete Notifikation kündigen.

2. Die Kündigung wird sechs Monate nach Eingang der Notifikation bei der Internationalen Zivilluftfahrt-Organisation wirksam.

Art. 24

1. Jede Streitigkeit zwischen Vertragsstaaten über die Auslegung oder Anwendung dieses Abkommens, die nicht durch Verhandlungen beigelegt werden kann, wird auf Verlangen eines dieser Staaten einem Schiedsverfahren unterworfen. Können sich die Parteien binnen sechs Monaten nach dem Zeitpunkt zu dem das Schiedsverfahren verlangt worden ist, über seine Ausgestaltung nicht einigen, so kann jede dieser Parteien die Streitigkeiten dem Internationalen Gerichtshof unterbreiten, indem sie einen seiner Satzung entsprechenden Antrag stellt.

2. Jeder Staat kann bei der Unterzeichnung oder der Ratifikation des Abkommens oder dem Beitritt zu diesem erklären, dass er sich durch den vorstehenden Absatz nicht als gebunden betrachtet. Die anderen Vertragsstaaten sind gegenüber einem Vertragsstaat, der einen solchen Vorbehalt gemacht hat, durch den vorstehenden Absatz nicht gebunden.

3. Ein Vertragsstaat, der einen Vorbehalt nach dem vorstehenden Absatz gemacht hat, kann diesen Vorbehalt jederzeit durch eine an die Internationale Zivilluftfahrt-Organisation gerichtete Notifikation zurückziehen.

Art. 25

Mit Ausnahme des in Artikel 24 vorgesehenen Falles sind Vorbehalte zu diesem Abkommen nicht zulässig.

Art. 26

Die Internationale Zivilluftfahrt-Organisation notifiziert allen Mitgliedstaaten der Vereinten Nationen oder der Sonderorganisationen:

a)
jede Unterzeichnung dieses Abkommens und deren Zeitpunkt;
b)
die Hinterlegung jeder Ratifikations- oder Beitrittsurkunde und den Zeitpunkt der Hinterlegung;
c)
den Zeitpunkt, zu dem das Abkommen nach Artikel 21 Absatz 1 in Kraft tritt;
d)
den Eingang jeder Notifikation einer Kündigung und den Zeitpunkt des Eingangs;
e)
den Eingang jeder Erklärung oder Notifikation nach Artikel 24 und den Zeitpunkt des Eingangs.

Zu Urkund dessen haben die unterzeichneten, hierzu gehörig befugten Bevollmächtigten dieses Abkommen unterschrieben.

Geschehen zu Tokio am vierzehnten September neunzehnhundertdreiundsechzig in drei Urschriften, in englischer, französischer und spanischer Sprache.

Dieses Abkommen wird bei der Internationalen Zivilluftfahrt-Organisation hinterlegt, bei der es nach Artikel 19 zur Unterzeichnung aufgelegt wird; diese Organisation übermittelt allen Mitgliedstaaten der Vereinten Nationen oder der Sonderorganisationen beglaubigte Abschriften.

(Es folgen die Unterschriften)


  Geltungsbereich am 17. April 20182 

Vertragsstaaten

Ratifikation

Beitritt (B)

Nachfolgeerklärung (N)

Inkrafttreten

Afghanistan

15. April

1977 B

14. Juli

1977

Ägypten*

12. Februar

1975 B

13. Mai

1975

Albanien

  1. Dezember

1997 B

  1. März

1998

Algerien*

12. Oktober

1995 B

10. Januar

1996

Andorra*

17. Mai

2006 B

15. August

2006

Angola

24. Februar

1998 B

25. Mai

1998

Antigua und Barbuda

19. Juli

1985 B

17. Oktober

1985

Äquatorialguinea

27. Februar

1991 B

28. Mai

1991

Argentinien

23. Juli

1971 B

21. Oktober

1971

Armenien

23. Juni

2003 B

23. April

2003

Aserbaidschan*

  5. Februar

2004 B

  5. Mai

2004

Äthiopien*

27. März

1979 B

25. Juni

1979

Australien

22. Juni

1970 B

20. September

1970

Bahamas

15. Mai

1975 N

10. Juli

1973

Bahrain*

  9. Februar

1984 B

  9. Mai

1984

Bangladesch

25. Juli

1978 B

23. Oktober

1978

Barbados

  4. April

1972

  3. Juli

1972

Belarus*

  3. Februar

1988 B

  3. Mai

1988

Belgien

  6. August

1970

  4. November

1970

Belize

19. Mai

1998 B

17. August

1998

Benin

30. März

2004 B

28. Juni

2004

Bhutan

25. Januar

1989 B

25. April

1989

Bolivien

  5. Juli

1979 B

  3. Oktober

1979

Bosnien und Herzegowina

  7. März

1995 N

  6. März

1992

Botsuana

16. Januar

1979 B

16. April

1979

Brasilien

14. Januar

1970

14. April

1970

Brunei

23. Mai

1986 B

21. August

1986

Bulgarien*

28. September

1989 B

27. Dezember

1989

Burkina Faso

  6. Juni

1969

  4. Dezember

1969

Burundi

14. Juli

1971 B

12. Oktober

1971

Chile

24. Januar

1974 B

24. April

1974

China*

14. November

1978 B

12. Februar

1979

  Hongkong* a

  5. Juni

1997

  1. Juli

1997

  Macau* b

  6. Dezember

1999

20. Dezember

1999

Cook-Inseln

12. April

2005 B

11. Juli

2005

Costa Rica

24. Oktober

1972 B

22. Januar

1973

Côte d’Ivoire

  3. Juni

1970 B

  1. September

1970

Dänemark

17. Januar

1967

  4. Dezember

1969

Deutschland

16. Dezember

1969

16. März

1970

Dominikanische Republik

  3. Dezember

1970 B

  3. März

1971

Dschibuti

10. Juni

1992 B

  8. September

1992

Ecuador

  3. Dezember

1969

  3. März

1970

El Salvador

13. Februar

1980 B

13. Mai

1980

Estland

31. Dezember

1993 B

31. März

1994

Fidschi

18. Januar

1972 N

10. Oktober

1970

Finnland

  2. April

1971

  1. Juli

1971

Frankreich

11. September

1970

10. Dezember

1970

Gabun

14. Januar

1970 B

14. April

1970

Gambia

  4. Januar

1979 B

  4. April

1979

Georgien

16. Juni

1994 B

14. September

1994

Ghana

  2. Januar

1974 B

  2. April

1974

Grenada

28. August

1978 B

26. November

1978

Griechenland

31. Mai

1971

29. August

1971

Guatemala*

17. November

1970

15. Februar

1971

Guinea

18. Januar

1994 B

18. April

1994

Guinea-Bissau

17. Oktober

2008 B

15. Januar

2009

Guyana

20. Dezember

1972 B

19. März

1973

Haiti

26. April

1984 B

25. Juli

1984

Honduras*

  8. April

1987 B

  7. Juli

1987

Indien*

22. Juli

1975 B

20. Oktober

1975

Indonesien*

  7. September

1976

  6. Dezember

1976

Irak

15. Mai

1974 B

13. August

1974

Iran

28. Juni

1976 B

29. September

1976

Irland

14. November

1975

12. Februar

1976

Island

16. März

1970 B

14. Juni

1970

Israel

19. September

1969

18. Dezember

1969

Italien

18. Oktober

1968

  4. Dezember

1969

Jamaika

16. September

1983 B

15. Dezember

1983

Japan

26. Mai

1970

24. August

1970

Jemen

26. September

1986 B

25. Dezember

1986

Jordanien

  3. Mai

1973 B

  1. August

1973

Kambodscha

22. Oktober

1996 B

20. Januar

1997

Kamerun

24. März

1988 B

22. Juni

1988

Kanada

  7. November

1969

  5. Februar

1970

Kap Verde

  4. Oktober

1989 B

  2. Januar

1990

Kasachstan

18. Mai

1995 B

16. August

1995

Katar

  6. August

1981 B

  5. Dezember

1981

Kenia

22. Juni

1970 B

20. September

1970

Kirgisistan

28. Februar

2000 B

28. Mai

2000

Kolumbien

  6. Juli

1973

  4. Oktober

1973

Komoren

23. Mai

1991 B

21. August

1991

Kongo (Brazzaville)

13. November

1978

11. Februar

1979

Kongo (Kinshasa)

20. Juli

1977 B

18. Oktober

1977

Korea (Nord-)*

  9. Mai

1983 B

  7. August

1983

Korea (Süd-)

19. Februar

1971

20. Mai

1971

Kroatien

  5. Oktober

1993 N

  8. Oktober

1991

Kuba*

12. Februar

2001 B

13. Mai

2001

Kuwait*

27. November

1979 B

25. Februar

1980

Laos

23. Oktober

1972 B

21. Januar

1973

Lesotho

28. April

1972 B

27. Juli

1972

Lettland

10. Juni

1997 B

  8. September

1997

Libanon

11. Juni

1974 B

  9. September

1974

Liberia

10. März

2003

  8. Juni

2003

Libyen

21. Juni

1972 B

19. September

1972

Liechtenstein

26. Februar

2001 B

27. Mai

2001

Litauen

21. November

1996 B

19. Februar

1997

Luxemburg

21. September

1972 B

20. Dezember

1972

Madagaskar

  2. Dezember

1969

  2. März

1970

Malawi*

28. Dezember

1972 B

28. März

1973

Malaysia

  5. März

1985 B

  3. Juni

1985

Malediven

28. September

1987 B

27. Dezember

1987

Mali

31. Mai

1971 B

29. August

1971

Malta

28. Juni

1991 B

26. September

1991

Marokko*

21. Oktober

1975 B

19. Januar

1976

Marshallinseln

15. Mai

1989 B

13. August

1989

Mauretanien

30. Juni

1977 B

28. September

1977

Mauritius

  5. April

1983 B

  4. Juli

1983

Mazedonien

30. August

1994 N

17. September

1991

Mexiko

18. März

1969

  4. Dezember

1969

Moldau

20. Juni

1997 B

18. September

1997

Monaco

  2. Juni

1983 B

31. August

1983

Mongolei

24. Juli

1990 B

22. Oktober

1990

Montenegro

20. Dezember

2007 N

  3. Juni

2006

Mosambik*

  6. Januar

2003 B

  6. April

2003

Myanmar

23. Mai

1996 B

21. August

1996

Namibia

19. Dezember

2005 B

19. März

2006

Nauru

17. Mai

1984 B

15. August

1984

Nepal

15. Januar

1979 B

15. April

1979

Neuseeland

12. Februar

1974 B

13. Mai

1974

Nicaragua

24. August

1973 B

22. November

1973

Niederlande*

14. November

1969

12. Februar

1970

  Aruba

  4. Juni

1974

  2. September

1974

  Curaçao

  4. Juni

1974

  2. September

1974

  Karibische Gebiete (Bonaire, Sint Eustatius und Saba)

  4. Juni

1974

  2. September

1974

  Sint Maarten

  4. Juni

1974

  2. September

1974

Niger

27. Juni

1969

  4. Dezember

1969

Nigeria

  7. April

1970

  6. Juli

1970

Niue

23. Juni

2009 B

21. September

2009

Norwegen

17. Januar

1967

  4. Dezember

1969

Oman*

  9. Februar

1977 B

10. Mai

1977

Österreich

  7. Februar

1974 B

  8. Mai

1974

Pakistan

11. September

1973

10. Dezember

1973

Palau

12. Oktober

1995 B

10. Januar

1996

Panama

16. November

1970

14. Februar

1971

Papua-Neuguinea*

  6. November

1975 N

16. September

1975

Paraguay

  9. August

1971 B

  7. November

1971

Peru*

12. Mai

1978 B

10. August

1978

Philippinen

26. November

1965

  4. Dezember

1969

Polen

19. März

1971 B

17. Juni

1971

Portugal

25. November

1964

  4. Dezember

1969

Ruanda

17. Mai

1971 B

15. August

1971

Rumänien*

15. Februar

1974 B

16. Mai

1974

Russland*

  3. Februar

1988 B

  3. Mai

1988

Salomoninseln

23. März

1982 N

  7. Juli

1978

Sambia

14. September

1971 B

13. Dezember

1971

Samoa

  9. Juli

1998 B

  7. Oktober

1998

San Marino

16. Dezember

2014

16. März

2015

São Tomé und Príncipe

  4. Mai

2006 B

  2. August

2006

Saudi-Arabien

21. November

1969

19. Februar

1970

Schweden

17. Januar

1967

  4. Dezember

1969

Schweiz

21. Dezember

1970

21. März

1971

Senegal

  9. März

1972

  7. Juni

1972

Serbien

  6. September

2001 N

27. April

2002

Seychellen

  4. Januar

1979 B

  4. April

1979

Sierra Leone

  9. November

1970 B

  7. Februar

1971

Simbabwe

  8. März

1989 B

  6. Juni

1989

Singapur

  1. März

1971 B

30. Mai

1971

Slowakei

20. März

1995 N

  1. Januar

1993

Slowenien

18. Dezember

1992 N

25. Juni

1991

Spanien

  1. Oktober

1969

30. Dezember

1969

Sri Lanka

30. Mai

1978 B

28. August

1978

St. Lucia

31. Oktober

1983 B

29. Januar

1984

St. Vincent und die Grenadinen

18. November

1991 B

16. Februar

1992

Südafrika*

26. Mai

1972 B

24. August

1972

Sudan

25. Mai

2000 B

23. August

2000

Suriname

10. September

1979 N

25. November

1975

Swasiland

15. November

1999 B

13. Februar

2000

Syrien*

31. Juli

1980 B

29. Oktober

1980

Tadschikistan

20. März

1996 B

18. Juni

1996

Tansania

12. August

1983 B

10. November

1983

Thailand

  6. März

1972 B

  4. Juni

1972

Togo

26. Juli

1971 B

24. Oktober

1971

Tonga

13. Februar

2002 B

14. Mai

2002

Trinidad und Tobago

  9. Februar

1972 B

  9. Mai

1972

Tschad

30. Juni

1970 B

28. September

1970

Tschechische Republik

25. März

1993 N

  1. Januar

1993

Tunesien*

25. Februar

1975 B

26. Mai

1975

Türkei

17. Dezember

1975 B

16. März

1976

Turkmenistan

30. Juni

1999 B

28. September

1999

Uganda

25. Juni

1982 B

23. September

1982

Ukraine*

29. Februar

1988 B

29. Mai

1988

Ungarn

  3. Dezember

1970 B

  3. März

1971

Uruguay

26. Januar

1977 B

26. April

1977

Usbekistan

31. Juli

1995 B

29. Oktober

1995

Vanuatu

31. Januar

1989 B

  1. Mai

1989

Venezuela*

  4. Februar

1983

  5. Mai

1983

Vereinigte Arabische Emirate*

16. April

1981 B

15. Juli

1981

Vereinigte Staaten

  5. September

1969

  4. Dezember

1969

Vereinigtes Königreich*

29. November

1968

  4. Dezember

1969

  Anguilla

  1. Dezember

1982

  1. Dezember

1982

Vietnam*

10. Oktober

1979 B

  8. Januar

1980

Zentralafrikanische Republik

11. Juni

1991 B

  9. September

1991

Zypern

31. Mai

1972 B

29. August

1972

*
Vorbehalte und Erklärungen. Die Vorbehalte und Erklärungen werden in der AS nicht veröffentlicht. Die englischen Texte können auf der Internetseite der Internationalen Zivilluftfahrtsorganisation: www.icao.int/publications/Pages/doc-series.aspx eingesehen oder bei der Direktion für Völkerrecht, Sektion Staatsverträge, 3003 Bern, bezogen werden.
a
Seit dem 1. Juli 1997 bildet Hongkong eine besondere Verwaltungsregion (SAR) der Volksrepublik China. Auf Grund der chinesischen Erklärung vom 5. Juni 1997 ist das Übereink. seit dem 1. Juli 1997 auch in der SAR Hongkong anwendbar.

b Vom 7. Juli 1999 bis zum 19. Dez. 1999 war das Übereink. auf Grund einer Ausdehnungserklärung Portugals in Macau anwendbar. Seit dem 20. Dez. 1999 bildet Macau eine Besondere Verwaltungsregion (SAR) der Volksrepublik China. Auf Grund der chinesischen Erklärung vom 6. Dez. 1999 ist das Übereink. seit dem 20. Dez. 1999 auch in der SAR Macau anwendbar.


AS 1971 312; BBl 1970 I 33


1 AS 1971 311
2 AS 1976 500 1888, 1978 308, 1979 1532, 1981 1640, 1983 249, 1986 907, 1987 1160, 1989 864, 1990 1569, 1991 2314, 2005 1609 5001, 2009 79, 2013 2721 und 2018 1751. Eine aktualisierte Fassung des Geltungsbereiches findet sich auf der Internetseite des EDA (www.eda.admin.ch/vertraege).


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