Ciascun Membro o Stato firmatario può dichiarare che la sua firma non vincola sia tutte, sia talune delle sue colonie, possedimenti d’oltre mare, protettorati o territori sottoposti alla sua sovranità o alla sua autorità, e può, ulteriormente, aderire separatamente in nome di qualcuna delle sue colonie, dei suoi possedimenti d’oltre mare, protettorati o territori esenti con questa dichiarazione.
La denuncia potrà parimente farsi separatamente per ogni colonia, possedimento d’oltre mare, protettorato o territorio sottoposto alla sua sovranità o autorità; si applicheranno a questa denuncia le disposizioni dell’articolo 12.
Fatto a Ginevra, il trenta settembre millenovecentoventuno in un sol esemplare, che resta depositato negli archivi della Società delle Nazioni1.
(Seguono le firme)
1 Dopo lo scioglimento della Società delle Nazioni, incaricato delle funzioni qui menzionate è il Segretariato generale delle Nazioni Unite (FF 1946 II 1222 1227 e segg. ediz. ted. 1181 1187 e segg. ediz. franc.).
La Conferenza internazionale sulla Tratta delle donne e dei fanciulli, convocata in conformità della risoluzione del Consiglio della Società delle Nazioni del 22 febbraio 1921, s’è riunita il 30 giugno 1921 nella sede della Società a Ginevra .
La Conferenza è stata incaricata, con una risoluzione dell’Assemblea del 15 dicembre 1920, di sforzarsi di conseguire un’unità fra le vedute dei divaersi governi che renda possibile un’azione comune.
Il Consiglio della Società ha designato, come Presidente della Conferenza, il sig. Michele Levie, Ministro di Stato. La Conferenza ha scelto, come Vicepresidente, la signorina Henni Forchhammer. Il Segretario generale della Società delle Nazioni ha nominato Rachele Crowdy, come Segretaria generale della Conferenza, e il sig. Giorgio Kaeckenbeeck, come Consigliere giuridico. La Segretaria generale e il Consigliere giuridico sono stati aggiunti dalla Conferenza al Presidente e al Vicepresidente per costituire l’Ufficio.
Gli Stati enumerati nell’elenco seguente hanno preso parte alla Conferenza e, a questo scopo, hanno designato come loro delegati e periti:
(Seguono i nomi dei delegati e dei periti dei divaersi Stati)
Dopo aver coordinate, in un rapporto allegato al presente Atto, le risposte ricevute dal Segretariato al questionario spedito il 16 febbraio 1921 ai singoli Stati, e prese le deliberazioni consegnate nei processi verbali delle sue sedute, la Conferenza ha adottato le risoluzioni e i voti seguenti:
I. La Conferenza:
considerando che una repressione efficace della tratta delle donne e dei fanciulli sarà agevolata dall’adozione, nel maggior numero possibile di Stati, di principi comuni e di provvedimenti analoghi;
considerando che sarebbe, in particolare, necessario a questo scopo, che le infrazioni fossero punibili da tutte le legislazioni;
considerando che l’Accordo del 18 maggio 19045 e la Convenzione del 4 maggio 19106 contengono i principi e i provvedimenti essenziali in questa materia e che una applicazione la più compiuta e generale possibile di questi Atti sarebbe tale da portare un serio rimedio alla situazione presente;
raccomanda al Consiglio della Società delle Nazioni:
d’invitare istantemente tutti i membri della Società e gli altri Stati che non hanno ancora ratificato l’Accordo del 18 maggio 1904 e la Convenzione del 4 maggio 1910, o che non vi hanno aderito, a dare la loro ratificazione o la loro adesione a questi Atti.
II. La Conferenza, animata dal proposito d’assicurare la protezione delle donne e dei fanciulli, qualunque siano la loro razza ed il loro colore, esprime il voto che il Consiglio della Società delle Nazioni voglia invitare gli Stati contraenti degli Atti del 18 maggio 1904 e del 4 maggio 1910, concernenti la tratta delle donne e dei fanciulli, come pure gli altri Stati che non vi hanno ancora aderito, a dare la loro adesione anche per le loro colonie e dipendenze.
III. La Conferenza esprime il voto che il Consiglio della Società delle Nazioni inviti i governi ad adottare delle prescrizioni che permettano di punire i tentativi e, nei limiti legali, gli atti preparatori dei delitti previsti negli articoli 1 e 2 della Convenzione del 4 maggio 1910.
IV. La Conferenza esprime il voto che il Consiglio della Società delle Nazioni abbia a domandare agli Stati contraenti degli Atti del 1904 e del 1910, e a quelli che stanno per aderirvi, di portare ai 21 anni compiti l’età indicata alla lettera B del Protocollo finale del 19107 e di prevedere che questa età sia considerata come un minimo, raccomandando agli Stati di elevarlo ancora.
V. La Conferenza, riferendosi all’articolo 5 della Convenzione del 4 maggio 1910, e desiderando di veder assicurata nel modo più completo la repressione delle infrazioni previste negli articoli 1 e 2 di essa Convenzione, esprime il voto che, nel caso in cui non esistessero convenzioni d’estradizione tra le parti contraenti, queste prendano tutte le misure che sono in loro potere per l’estradizione delle persone perseguite o condannate per le infrazioni di cui sopra.
VI. La Conferenza esprime il voto che tutti gli Stati adottino, nelle questioni d’emigrazione e d’immigrazione, dei provvedimenti amministrativi e legislativi intesi a combattere la tratta delle donne e dei fanciulli. Essa richiama specialmente l’attenzione dei governi sulla necessità d’assicurare la protezione delle donne e dei fanciulli che viaggiano soli, tanto al momento della partenza e dell’arrivo, quanto durante il viaggio.
VIbis. La Conferenza richiama l’attenzione della Commissione internazionale dell’emigrazione sulla questione della tratta e sull’interesse di adottare delle disposizioni precise che potrebbero, eventualmente, essere inserite in un accordo internazionale.
VII. La Conferenza esprime il voto che le associazioni internazionali competenti siano invitate a concertarsi sui provvedimenti che esse devono prendere per assicurare il viaggio, fino al paese di destinazione, delle donne o delle giovinette espulse dalle autorità di un altro paese o che non sono state autorizzate a soggiornarvi.
VIII. Riferendosi all’articolo 2 dell’Accordo del 1904, la Conferenza esprime il voto che i governi intervengano presso le amministrazioni e le società di trasporto per assicurare l’affissione gratuita, nelle stazioni delle strade ferrate e nei porti, di annunci che richiamino l’attenzione delle donne e delle giovinette sui pericoli della tratta e che loro indichino dove possono trovare rifugio ed assistenza.
IX. La Conferenza esprime il voto che gli Stati che non hanno ancora preso dei provvedimenti legislativi od amministrativi concernenti l’autorizzazione e la vigilanza delle agenzie e degli uffici di collocamento, s’impegnino ad emanare dei regolamenti in questo senso, per assicurare la protezione delle donne e dei fanciulli che cercano lavoro in un altro paese.
X. La Conferenza esprime il voto che il Consiglio della Società delle Nazioni, in applicazione dell’articolo 23 (c) del Patto8, incarichi il Segretariato generale della Società di domandare a tutti i Membri della Società e agli Stati contraenti dell’Accordo del 1904 e della Convenzione del 1910, che gli forniscano ogni anno un rapporto sui provvedimenti da essi presi o previsti nell’intento di reprimere la tratta delle donne e dei fanciulli. Questi rapporti saranno comunicati in extenso o in riassunto a tutti i Membri della Società e alle parti contraenti degli atti suddetti, perchè ciascun paese possa profittare dell’esperienza degli altri. Il Segretario generale potrà, a questo scopo, preparare un disegno di questionario da mandare ai governi.
La Conferenza esprime parimente il voto che le associazioni internazionali per la repressione della tratta siano invitate ad inviare al Segretariato generale un rapporto annuale sulla loro attività. Questi rapporti saranno comunicati nello stesso modo di quelli dei governi.9
XI. La Conferenza esprime il voto che sia istituita una Commissione composta di cinque a sei rappresentanti degli Stati e di tre a cinque assessori, la quale deve fungere da organo consultivo presso la Società delle Nazioni, allo scopo di fornire dei pareri al Consiglio sul «controllo generale degli accordi relativi alla tratta delle donne e dei fanciulli», come pure su tutte le questioni internazionali concernenti questa materia, che potessero essergli sottoposti per esame. Questa Commissione non avrebbe nessuna autorità né poteri diretti.
Spetterà al Consiglio della Società delle Nazioni di designare i membri.
Tuttavia, la Conferenza reputa opportuno esprimere le raccomandazioni seguenti:
che il Consiglio tenga conto, per quanto è possibile, degli interessi generali e delle rappresentanze geografiche nella designazione degli Stati rappresentati e che uno dei membri sia un rappresentante della Francia, paese che, in virtù degli Atti del 1904 e del 1910 ha assunto certe funzioni speciali e che, inoltre, fornirà al Segretariato generale tutta la documentazione che si è incaricato di raccogliere in virtù di questi Atti;
che gli assessori rappresentino:
Che la Commissione consultiva si riunisca secondo i bisogni su invito del Consiglio della Società delle Nazioni.
Che le spese di ciascun rappresentante siano a carico dello Stato o dell’Associazione che esso rappresenta.
Che la Commissione si tenga in istretto contatto, per mezzo degli assessori, con le organizzazioni nazionali ed internazionali, allo scopo di assicurare la unione e la cooperazione degli sforzi ufficiali o no fatti per reprimere la tratta.
XII. La Conferenza esprime il voto che i governi esaminino la questione della tratta dei fanciulli e provochino le ricerche necessarie per scoprire coloro che la praticano e deferirli ai tribunali repressivi.
Essa esprime pure il voto che i governi modifichino le disposizioni delle loro leggi civili sull’adozione, se queste disposizioni sono di natura tale da dar luogo ad abusi.
XIII. La Conferenza esprime il voto che le parole «tratta delle bianche» siano sostituite nei testi degli accordi internazionali con le parole «tratta delle donne e dei fanciulli».
XIV. Essendo stata richiamata l’attenzione della Conferenza sulle conseguenze che derivano, dal punto di vista della tratta, dalle deportazioni indivaiduali o collettive delle donne e dei fanciulli, che rivestono un carattere politico o militare, la Conferenza ha il dovere di domandare alla Società delle Nazioni di accordare il suo intervento allo scopo di sopprimere tali pratiche contrarie alle leggi umanitarie.
XV. La Conferenza prega il Segretariato generale delle Società delle Nazioni di ringraziare, in suo nome, le divaerse associazioni di cui le sono stati trasmessi i voti e di informarle che essi sono stati sottoposti all’esame di una Commissione speciale e che le questioni a cui si riferiscono sono state oggetto sia di deliberazioni, sia di decisioni della Conferenza.
La Conferenza decide che saranno stesi due esemplari originali dell’atto finale, firmati dai delegati. Uno di questi esemplari sarà depositato negli archivi del Segretariato della Società delle Nazioni10 e l’altro sarà messo a disposizione del Consiglio.
La Conferenza esprime il voto che il Consiglio della Società delle Nazioni trasmetta il secondo esemplare originale al Governo francese, che conserva nei suoi archivi l’Accordo del 1904 e la Convenzione del 1910.
Delle copie certificate conformi saranno consegnate ai Membri della Società e agli Stati rappresentati alla Conferenza.
In fede di che, i delegati hanno firmato il presente Atto.
Fatto a Ginevra, il cinque luglio millenovecentoventuno, in due esemplari originali.
(Seguono le firme)
Stati partecipanti | Ratifica Adesione (A) Dichiarazione di successione (S) | Entrata in vigore | ||
Afghanistan | 10 aprile | 1935 A | 10 aprile | 1935 |
Albania | 13 ottobre | 1924 | 13 ottobre | 1924 |
Algeria | 31 ottobre | 1963 A | 31 ottobre | 1963 |
Australia | 28 giugno | 1922 | 28 giugno | 1922 |
Isola di Norfolk | 2 settembre | 1936 | 2 settembre | 1936 |
Austria | 9 agosto | 1922 | 9 agosto | 1922 |
Bahamas | 10 giugno | 1976 S | 10 luglio | 1973 |
Belarus | 21 maggio | 1948 A | 21 maggio | 1948 |
Belgio | 15 giugno | 1922 | 15 giugno | 1922 |
Brasile | 18 agosto | 1933 | 18 agosto | 1933 |
Bulgaria | 29 aprile | 1925 A | 29 aprile | 1925 |
Canada | 28 giugno | 1922 | 28 giugno | 1922 |
Ceca, Repubblica | 30 dicembre | 1993 S | 1° gennaio | 1993 |
Cile | 15 gennaio | 1929 | 15 gennaio | 1929 |
Cina | 24 febbraio | 1926 | 24 febbraio | 1926 |
Hong Kong a | 6 giugno | 1997 | 1° luglio | 1997 |
Macao b | 13 dicembre | 1999 | 20 dicembre | 1999 |
Cipro | 16 maggio | 1963 S | 16 agosto | 1960 |
Colombia | 8 novembre | 1934 | 8 novembre | 1934 |
Cuba | 7 maggio | 1923 | 7 maggio | 1923 |
Danimarca | 23 aprile | 1931 A | 1° gennaio | 1933 |
Egitto | 13 aprile | 1932 A | 13 aprile | 1932 |
Figi | 12 giugno | 1972 S | 10 ottobre | 1970 |
Filippine | 30 settembre | 1954 A | 30 settembre | 1954 |
Finlandia | 16 agosto | 1926 A | 16 agosto | 1926 |
Francia | 1° marzo | 1926 A | 1° marzo | 1926 |
Germania | 8 luglio | 1924 | 8 luglio | 1924 |
Ghana | 7 aprile | 1958 S | 5 marzo | 1957 |
Giamaica | 30 luglio | 1964 S | 6 agosto | 1962 |
Giappone | 15 dicembre | 1925 | 15 dicembre | 1925 |
Grecia | 9 aprile | 1923 | 9 aprile | 1923 |
India* | 28 giugno | 1922 | 28 giugno | 1922 |
Iran | 28 marzo | 1933 | 28 marzo | 1933 |
Iraq* | 15 maggio | 1925 A | 15 maggio | 1925 |
Irlanda | 18 maggio | 1934 A | 18 maggio | 1934 |
Italia* | 30 giugno | 1924 | 30 giugno | 1924 |
Libano | 2 giugno | 1930 A | 2 giugno | 1930 |
Libia | 17 febbraio | 1959 A | 17 febbraio | 1959 |
Lussemburgo | 31 dicembre | 1929 A | 31 dicembre | 1929 |
Macedonia | 18 gennaio | 1994 S | 17 novembre | 1991 |
Madagascar | 18 febbraio | 1963 A | 18 febbraio | 1963 |
Malawi | 25 febbraio | 1966 A | 25 febbraio | 1966 |
Malta | 24 marzo | 1967 S | 21 settembre | 1964 |
Maurizio | 18 luglio | 1969 S | 12 marzo | 1968 |
Messico | 10 maggio | 1932 A | 10 maggio | 1932 |
Monaco | 18 luglio | 1931 A | 18 luglio | 1931 |
Montenegro | 23 ottobre | 2006 S | 3 giugno | 2006 |
Myanmar* | 3 aprile | 1939 S | 1° aprile | 1937 |
Nicaragua | 12 dicembre | 1935 A | 12 dicembre | 1935 |
Norvegia | 16 agosto | 1922 | 16 agosto | 1922 |
Nuova Zelanda | 28 giugno | 1922 | 28 giugno | 1922 |
Paesi Bassi | 19 settembre | 1923 | 19 settembre | 1923 |
Aruba | 19 settembre | 1923 | 19 settembre | 1923 |
Curaçao | 19 settembre | 1923 | 19 settembre | 1923 |
Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba) | 19 settembre | 1923 | 19 settembre | 1923 |
Sint Maarten | 19 settembre | 1923 | 19 settembre | 1923 |
Pakistan | 12 novembre | 1947 S | 15 agosto | 1947 |
Polonia | 8 ottobre | 1924 | 8 ottobre | 1924 |
Portogallo | 1° dicembre | 1923 | 1° dicembre | 1923 |
Regno Unito | 28 giugno | 1922 | 28 giugno | 1922 |
Gibilterra | 18 settembre | 1922 A | 18 settembre | 1922 |
Isole Falkland | 8 maggio | 1924 A | 8 maggio | 1924 |
Romania | 5 settembre | 1923 | 5 settembre | 1923 |
Russia | 18 dicembre | 1947 A | 18 dicembre | 1947 |
Serbia | 2 maggio | 1929 A | 2 maggio | 1929 |
Sierra Leone | 13 marzo | 1962 S | 27 aprile | 1961 |
Singapore | 7 giugno | 1966 S | 9 agosto | 1965 |
Siria | 2 giugno | 1930 A | 2 giugno | 1930 |
Slovacchia | 28 maggio | 1993 S | 1° gennaio | 1993 |
Spagna | 12 maggio | 1924 A | 12 maggio | 1924 |
Sudafrica | 28 giugno | 1922 | 28 giugno | 1922 |
Sudan | 1° giugno | 1932 A | 1° giugno | 1932 |
Svezia | 9 giugno | 1925 | 9 giugno | 1925 |
Svizzera | 20 gennaio | 1926 | 1° febbraio | 1926 |
Thailandia* | 13 luglio | 1922 | 13 luglio | 1922 |
Trinidad e Tobago | 11 aprile | 1966 S | 31 agosto | 1962 |
Turchia | 15 aprile | 1937 A | 15 aprile | 1937 |
Ungheria | 25 aprile | 1925 | 25 aprile | 1925 |
Uruguay | 21 ottobre | 1924 A | 21 ottobre | 1924 |
Zambia | 26 marzo | 1973 S | 24 ottobre | 1964 |
Zimbabwe | 1° dicembre | 1998 S | 18 aprile | 1980 |
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La Birmania si riserva interamente il diritto di sostituire l’età di sedici anni od altra maggiore età che potrà essere stabilita ulteriormente al limite d’età prescritto nel paragrafo B del protocollo finale della Convenzione del 4 maggio 191012 e nell’articolo 5 della Convenzione del 1921.
Il Governo dell’Iraq desidera riservarsi il diritto di stabilire un’età limite inferiore a quella specificata nell’articolo 5 della Convenzione.
Con la riserva che il limite d’età delle donne e dei fanciulli indigeni, menzionata nell’articolo 5, sia ridotto da 21 anni compiuti a 16 anni compiuti.
La stessa riserva dell’India.
La Thailandia formula la riserva sul limite d’età prescritto nel paragrafo B del protocollo finale della Convenzione del 191013 e nell’articolo 5 della presente Convenzione in quanto s’applicano ai cittadini del Siam (Thailandia).
CS 12 36; FF 1924 III 1036 ediz. ted. 1059 ediz. franc.
1 Dal testo originale francese.
2 RU 42 193. L’approvazione ha effetto dal 1° feb. 1926, data dell’entrata in vigore della LF del 30 set. 1925 concernente la repressione della tratta delle donne e dei fanciulli e la repressione della circolazione e del traffico delle pubblicazioni oscene [RU 42 9. CS 3 283, art. 398 cpv. 2 lett. m], sostituita ora dal CP (RS 311.0).
3 RS 0.311.31
4 RS 0.311.32
5 RS 0.311.31
6 RS 0.311.32
7 RS 0.311.32, in fine
8 [RU 36 631]
9 Questo cpv. mancava nella traduzione italiana pubblicata nella RU ed è stato qui introdotto per conformare il presente testo a quello originale.
10 Vedi la nota all’art. 9 cpv. 1 della Conv.
11 RU 1972 1835, 1984 222, 2002 466, 2007 593, 2010 1523 e 2016 2369. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).
12 RS 0.311.32, in fine
13 RS 0.311.32, in fine
Tout Membre ou Etat signataire peut déclarer que sa signature n’engage pas soit l’ensemble, soit telle de ses colonies, possessions d’outre—mer, protectorats ou territoires soumis à sa souveraineté ou à son autorité, et peut, ultérieurement, adhérer séparément au nom de l’une quelconque de ses colonies, possessions d’outre—mer, protectorats ou territoires exclus par cette déclaration.
La dénonciation pourra également s’effectuer séparément pour toute colonie, possession d’outre—mer, protectorat ou territoire soumis à sa souveraineté ou autorité; les dispositions de l’article 12 s’appliqueront à cette dénonciation.
Fait à Genève le trente septembre mil neuf cent vingt et un en un seul exemplaire, qui reste déposé aux archives de la Société des Nations1.
(Suivent les signatures)
1 Après la dissolution de la Société des Nations, le secrétariat général des Nations Unies a été chargé des fonctions mentionnées ici (FF 1946 II 1181 1187 et s.).
La Conférence internationale sur la Traite des femmes et des enfants, convoquée conformément à la résolution du Conseil de la Société des Nations du 22 février 1921, s’est réunie le 30 juin 1921 au siège de la Société à Genève.
La Conférence a été chargée, par une résolution de l’Assemblée du 15 décembre 1920, de s’efforcer de réaliser une unité entre les vues des différents gouvernements permettant une action commune.
Le Conseil de la Société a désigné, comme Président de la Conférence, M. Michel Levie, Ministre d’Etat. La Conférence a choisi, comme Vice-Présidente, Mlle Henni Forchhammer. Le Secrétaire général de la Société des Nations a nommé Dame Rachel Crowdy comme Secrétaire générale de la Conférence, et M. Georges Kaeckenbeeck comme Conseiller juridique. La Secrétaire générale et le Conseiller juridique ont été adjoints par la Conférence au Président et au Vice—Président pour constituer le Bureau.
Les Etats énumérés dans la liste suivante ont pris part à la Conférence et, à cet effet, ont désigné comme leurs délégués et experts:
(Suivent les noms des délégués et experts des divaers Etats)
Après avoir coordonné, dans un rapport annexe au présent Acte, les réponses reçues par le Secrétariat au questionnaire adressé le 16 février 1921 aux divaers Etats, et à la suite des délibérations consignées dans les procès—verbaux de ses séances, la Conférence a adopté les résolutions et voeux suivants:
I. La Conférence:
Considérant qu’une répression efficace de la traite des femmes et des enfants serait facilitée par l’adoption, dans le plus grand nombre possible d’Etats, de principes communs et de mesures semblables;
Considérant qu’il serait, en particulier, nécessaire, à cet effet, que ces infractions fussent punissables par toutes les législations;
Considérant que l’Arrangement du 18 mai 19044 et la Convention du 4 mai 19105 contiennent les principes et les mesures essentiels en cette matière et qu’une application aussi complète et aussi généralisée que possible de ces Actes serait de nature à apporter un remède sérieux à la situation présente,
Recommande au Conseil de la Société des Nations:
D’inviter de la façon la plus pressante tous les Membres de la Société et les autres Etats qui n’ont pas encore ratifié l’Arrangement du 18 mai 1904 et la Convention du 4 mai 1910, ou qui n’y ont pas adhéré, à donner leur ratification ou leur adhésion à ces Actes.
II. La Conférence, soucieuse d’assurer la protection des femmes et des enfants, quelles que soient leur race et leur couleur, émet le voeu que le Conseil de la Société des Nations veuille bien inviter les Etats parties contractantes aux Actes des 18 mai 1904 et 4 mai 1910, relatifs à la traite des femmes et des enfants, ainsi que les autres Etats encore non adhérents à ces Actes, de donner également leur adhésion pour leurs colonies et dépendances.
III. La Conférence émet le voeu que le Conseil de la Société des Nations invite les gouvernements à adopter des prescriptions permettant de punir les tentatives et, dans les limites légales, les actes préparatoires des délits prévus aux articles 1 et 2 de la Convention du 4 mai 1910.
IV. La Conférence émet le voeu que le Conseil de la Société des Nations demande aux Etats parties aux Actes de 1904 et de 1910, ou prêts à y adhérer, de porter à 21 ans révolus l’âge indiqué à la lettre B du Protocole de clôture de 19106, et de prévoir que cet âge sera considéré comme un minimum que l’on recommande aux Etats d’élever encore.
V. La Conférence, se référant à l’article 5 de la Convention du 4 mai 1910 et désireuse de voir assurer de la manière la plus complète la répression des infractions prévues aux articles 1 et 2 de cette Convention, émet le voeu que, s’il n’existe pas de conventions d’extradition entre les parties contractantes, celles—ci prennent toutes les mesures qui sont en leur pouvoir pour l’extradition des personnes poursuivies ou condamnées pour les infractions susdites.
VI. La Conférence émet le voeu que tous les Etats adoptent, dans les questions d’émigration et d’immigration, des mesures administratives et législatives destinées à combattre la traite des femmes et des enfants. Elle signale, notamment, aux gouvernements la nécessité d’assurer la protection des femmes et des enfants voyageant seuls, tant au départ et à l’arrivée que pendant la durée du voyage.
VIbis. La Conférence attire l’attention de la Commission internationale d’émigration sur la question de la traite et sur l’intérêt d’adopter des dispositions précises qui pourraient, éventuellement, être insérées dans un arrangement international.
VII. La Conférence émet le voeu que les associations internationales compétentes soient invitées à s’entendre sur les mesures à prendre par elles pour assurer le voyage, jusqu’à leur pays de destination, des femmes ou jeunes filles expulsées par les autorités d’un autre pays ou qui n’auraient pas été autorisées à y séjourner.
VIII. Se référant à l’article 2 de l’Arrangement de 1904, la Conférence émet le voeu que les gouvernements interviennent auprès des administrations et des compagnies de transport pour assurer l’affichage gratuit, dans les stations de chemins de fer et dans les ports, d’annonces signalant aux femmes et aux jeunes filles les dangers de la traite et indiquant à quel endroit refuge et assistance leur sont réservés.
IX. La Conférence émet le voeu que les Etats qui n’ont pas encore pris des mesures législatives ou administratives, concernant l’autorisation et la surveillance des agences et bureaux de placement, s’engagent à édicter des règlements dans ce sens, en vue d’assurer la protection des femmes et des enfants cherchant du travail dans un autre pays.
X. La Conférence émet le voeu que le Conseil de la Société des Nations charge, en application de l’article 23 (c) du Pacte7, le Secrétariat général de la Société de demander à tous les Membres de la Société et aux Etats qui sont parties contractantes de l’Arrangement de 1904 et de la Convention de 1910, de lui fournir annuellement un rapport sur les mesures prises ou projetées par eux, en vue de réprimer la traite des femmes et des enfants. Ces rapports seront communiqués in extenso ou en résumé à tous les Membres de la Société et aux parties contractantes des actes susdits, afin que chaque pays puisse bénéficier de l’expérience des autres. Le Secrétariat général pourra, à ces fins, préparer un projet de questionnaire à adresser aux gouvernements.
La Conférence émet également le voeu que les associations internationales pour la répression de la traite soient invitées à adresser au Secrétariat général un rapport annuel sur leur activité. Ces rapports seront communiqués dans les mêmes conditions que ceux des gouvernements.
XI. La Conférence émet le voeu qu’une Commission, composée de cinq à six représentants des Etats et de trois à cinq assesseurs, soit instituée comme organe consultatif auprès de la Société des Nations, pour fournir des avis au Conseil «au sujet du contrôle général des accords relatifs à la traite des femmes et des enfants», ainsi que sur toutes les questions internationales concernant cette matière, qui pourraient lui être soumises pour examen. Cette Commission n’aurait aucune autorité ni pouvoirs directs.
Il appartiendra au Conseil de la Société des Nations d’en désigner les membres.
Toutefois, la Conférence estime devoir émettre les recommandations suivantes:
Que le Conseil tienne, autant que possible, compte des intérêts généraux et de la représentation géographique dans la désignation des Etats représentés et que l’un des membres soit un représentant de la France, pays qui a assumé certaines fonctions spéciales en vertu des Actes de 1904 et de 1910, et qui, de plus, fournira au Secrétariat général toute la documentation qu’il s’est chargé de réunir en vertu de ces actes.
Que les assesseurs représentent:
Que la Commission consultative se réunisse selon les besoins sur l’invitation du Conseil de la Société des Nations.
Que les dépenses de chaque représentant soient à la charge de l’Etat ou de l’Association qu’il représente.
Que la Commission se tienne en contact étroit, par l’intermédiaire des assesseurs, avec les organisations nationales et internationales, afin d’assurer la liaison et la coopération entre les efforts officiels et non officiels faits pour réprimer la traite.
XII. La Conférence émet le voeu que les gouvernements examinent la question de la traite des enfants et provoquent les recherches nécessaires pour découvrir les traitants et les déférer aux tribunaux répressifs.
Elle émet le voeu que les gouvernements modifient les dispositions de leurs lois civiles sur l’adoption, si ces dispositions sont de nature à donner naissance à des abus.
XIII. La Conférence émet le voeu que les mots «traite des blanches» soient remplacés dans les textes des accords internationaux par les mots «traite des femmes et des enfants».
XIV. L’attention de la Conférence ayant été attirée sur les conséquences qui résultent, au point de vue de la traite, des déportations indivaiduelles ou collectives de femmes et d’enfants, ayant un caractère politique ou militaire, la Conférence a le devoir de demander à la Société des Nations d’accorder son intervention dans le but de supprimer de telles pratiques contraires aux lois de l’humanité.
XV. La Conférence prie le Secrétariat général de la Société des Nations de remercier, en son nom, les divaerses associations dont les voeux lui ont été transmis et de les informer que ces voeux ont été soumis à l’examen d’une Commission spéciale et que les questions auxquelles ils se rapportent ont fait l’objet soit de délibérations, soit de décisions de la Conférence.
La Conférence décide que deux exemplaires originaux de l’acte final, signés par les délégués, seront établis. L’un de ces exemplaires sera déposé aux archives du Secrétariat de la Société des Nations8 et l’autre mis à la disposition du Conseil.
La Conférence exprime le voeu que le Conseil de la Société des Nations transmette le second exemplaire original au Gouvernement français, qui conserve dans ses archives l’Arrangement de 1904 et la Convention de 1910.
Des copies certifiées conformes seront délivrées aux Membres de la Société et aux Etats représentés à la Conférence.
En foi de quoi, les délégués ont signé le présent Acte.
Fait à Genève, le cinq juillet mil neuf cent vingt et un, en deux exemplaires originaux.
(Suivent les signatures)
Etats parties | Ratification Adhésion (A) Déclaration de succession (S) | Entrée en vigueur | ||
Afghanistan | 10 avril | 1935 A | 10 avril | 1935 |
Afrique du Sud | 28 juin | 1922 | 28 juin | 1922 |
Albanie | 13 octobre | 1924 | 13 octobre | 1924 |
Algérie | 31 octobre | 1963 A | 31 octobre | 1963 |
Allemagne | 8 juillet | 1924 | 8 juillet | 1924 |
Australie | 28 juin | 1922 | 28 juin | 1922 |
Ile Norfolk | 2 septembre | 1936 | 2 septembre | 1936 |
Autriche | 9 août | 1922 | 9 août | 1922 |
Bahamas | 10 juin | 1976 S | 10 juillet | 1973 |
Bélarus | 21 mai | 1948 A | 21 mai | 1948 |
Belgique | 15 juin | 1922 | 15 juin | 1922 |
Brésil | 18 août | 1933 | 18 août | 1933 |
Bulgarie | 29 avril | 1925 A | 29 avril | 1925 |
Canada | 28 juin | 1922 | 28 juin | 1922 |
Chili | 15 janvier | 1929 | 15 janvier | 1929 |
Chine | 24 février | 1926 | 24 février | 1926 |
Hong Kong a | 6 juin | 1997 | 1er juillet | 1997 |
Macao b | 13 décembre | 1999 | 20 décembre | 1999 |
Chypre | 16 mai | 1963 S | 16 août | 1960 |
Colombie | 8 novembre | 1934 | 8 novembre | 1934 |
Cuba | 7 mai | 1923 | 7 mai | 1923 |
Danemark | 23 avril | 1931 A | 1er janvier | 1933 |
Egypte | 13 avril | 1932 A | 13 avril | 1932 |
Espagne | 12 mai | 1924 A | 12 mai | 1924 |
Fidji | 12 juin | 1972 S | 10 octobre | 1970 |
Finlande | 16 août | 1926 A | 16 août | 1926 |
France | 1er mars | 1926 A | 1er mars | 1926 |
Ghana | 7 avril | 1958 S | 5 mars | 1957 |
Grèce | 9 avril | 1923 | 9 avril | 1923 |
Hongrie | 25 avril | 1925 | 25 avril | 1925 |
Inde* | 28 juin | 1922 | 28 juin | 1922 |
Iran | 28 mars | 1933 | 28 mars | 1933 |
Iraq* | 15 mai | 1925 A | 15 mai | 1925 |
Irlande | 18 mai | 1934 A | 18 mai | 1934 |
Italie* | 30 juin | 1924 | 30 juin | 1924 |
Jamaïque | 30 juillet | 1964 S | 6 août | 1962 |
Japon | 15 décembre | 1925 | 15 décembre | 1925 |
Liban | 2 juin | 1930 A | 2 juin | 1930 |
Libye | 17 février | 1959 A | 17 février | 1959 |
Luxembourg | 31 décembre | 1929 A | 31 décembre | 1929 |
Macédoine | 18 janvier | 1994 S | 17 novembre | 1991 |
Madagascar | 18 février | 1963 A | 18 février | 1963 |
Malawi | 25 février | 1966 A | 25 février | 1966 |
Malte | 24 mars | 1967 S | 21 septembre | 1964 |
Maurice | 18 juillet | 1969 S | 12 mars | 1968 |
Mexique | 10 mai | 1932 A | 10 mai | 1932 |
Monaco | 18 juillet | 1931 A | 18 juillet | 1931 |
Monténégro | 23 octobre | 2006 S | 3 juin | 2006 |
Myanmar* | 3 avril | 1939 S | 1er avril | 1937 |
Nicaragua | 12 décembre | 1935 A | 12 décembre | 1935 |
Norvège | 16 août | 1922 | 16 août | 1922 |
Nouvelle-Zélande | 28 juin | 1922 | 28 juin | 1922 |
Pakistan | 12 novembre | 1947 S | 15 août | 1947 |
Pays-Bas | 19 septembre | 1923 | 19 septembre | 1923 |
Aruba | 19 septembre | 1923 | 19 septembre | 1923 |
Curaçao | 19 septembre | 1923 | 19 septembre | 1923 |
Partie caraïbe (Bonaire, Sint Eustatius et Saba) | 19 septembre | 1923 | 19 septembre | 1923 |
Sint Maarten | 19 septembre | 1923 | 19 septembre | 1923 |
Philippines | 30 septembre | 1954 A | 30 septembre | 1954 |
Pologne | 8 octobre | 1924 | 8 octobre | 1924 |
Portugal | 1er décembre | 1923 | 1er décembre | 1923 |
République tchèque | 30 décembre | 1993 S | 1er janvier | 1993 |
Roumanie | 5 septembre | 1923 | 5 septembre | 1923 |
Royaume-Uni | 28 juin | 1922 | 28 juin | 1922 |
Gibraltar | 18 septembre | 1922 A | 18 septembre | 1922 |
Iles Falkland | 8 mai | 1924 A | 8 mai | 1924 |
Russie | 18 décembre | 1947 A | 18 décembre | 1947 |
Serbie | 2 mai | 1929 A | 2 mai | 1929 |
Sierra Leone | 13 mars | 1962 S | 27 avril | 1961 |
Singapour | 7 juin | 1966 S | 9 août | 1965 |
Slovaquie | 28 mai | 1993 S | 1er janvier | 1993 |
Soudan | 1er juin | 1932 A | 1er juin | 1932 |
Suède | 9 juin | 1925 | 9 juin | 1925 |
Suisse | 20 janvier | 1926 | 1er février | 1926 |
Syrie | 2 juin | 1930 A | 2 juin | 1930 |
Thaïlande* | 13 juillet | 1922 | 13 juillet | 1922 |
Trinité-et-Tobago | 11 avril | 1966 S | 31 août | 1962 |
Turquie | 15 avril | 1937 A | 15 avril | 1937 |
Uruguay | 21 octobre | 1924 A | 21 octobre | 1924 |
Zambie | 26 mars | 1973 S | 24 octobre | 1964 |
Zimbabwe | 1er décembre | 1998 S | 18 avril | 1980 |
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L’Inde se réserve entièrement le droit de substituer l’âge de seize ans ou tout âge plus élevé qui pourra être fixé ultérieurement à la limite d’âge prescrite au paragraphe B du protocole final de la convention du 4 mai 191010 et à l’article 5 de la Convention de 1921.
Le Gouvernement de l’Irak désire se réserver le droit de fixer l’âge limite au—dessous de celui qui est spécifié à l’article 5 de la Convention.
Sous réserve que la limite d’âge des femmes et des enfants indigènes, indiquée à l’article 5, soit réduite de 21 ans révolus à 16 ans révolus.
Même réserve que l’Inde.
La Thaïlande fait des réserves sur la limite d’âge prescrite au paragraphe B du protocole final de la Convention de 191011 et de l’article 5 de la présente Convention, en tant qu’ils s’appliquent aux ressortissants du Siam (Thaïlande).
RO 12 36
1 RO 42 199. Cette approbation a pris effet le 1er fév. 1926, jour de l’entrée en vigueur de la LF du 30 sept. 1925 concernant la répression de la traite des femmes et des enfants et la répression de la circulation et du trafic des publications obscènes [RO 42 9. RS 3 193 art. 398 al. 2 let. m]. Actuellement remplacée par le CP (RS 311.0).
2 RS 0.311.31
3 RS 0.311.32
4 RS 0.311.31
5 RS 0.311.32
6 RS 0.311.32 in fine.
7 [RO 36 667]
8 Voir la note à l’al. 1 de l’art. 9 de la convention.
9 RO 1972 1663, 1984 222, 2002 466, 2007 593, 2010 1523, 2016 2369. Une version du champ d’application mise à jour est publiée sur le site web du DFAE (www.dfae.admin.ch/traites).
10 RS 0.311.32 in fine.
11 RS 0.311.32 in fine.