dell’11 gennaio 1918 (Stato 1° gennaio 2010)
Il Consiglio federale svizzero,
in esecuzione dell’articolo 5 della legge federale del 25 settembre 19172 concernente la costituzione di pegni sulle imprese di strade ferrate e di navigazione e la liquidazione forzata di queste imprese (detta qui di seguito «legge»); su rapporto e proposta del suo Dipartimento delle poste e delle ferrovie,
decreta:
Il registro dei pegni sarà tenuto in lingua tedesca per le amministrazioni di strade ferrate e di navigazione che hanno la loro sede in una località della Svizzera tedesca e in lingua francese per tutte le altre. Qualora però si tratti di compagnie ferroviarie o di imprese di navigazione di regioni in cui si parlano due o tre lingue diverse, il registro dei pegni sarà tenuto tanto in tedesco che in francese (ossia in due esemplari).
Si userà a questo scopo un registro del formato in foglio, già rilegato e numerato. Non è lecito staccarvi o aggiungervi fogli. Sono vietate le radiazioni. Se occorrono correzioni e aggiunte, esse devono essere appositamente certificate dal conservatore del registro dei pegni.
Il registro dei pegni conterrà le rubriche seguenti:
Debitore:
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 |
Numero del pegno | Data dell’autorizzazione del Dipartimento federale dell’ambiente dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni1 | Scopo del pegno. Ammontare e data del credito. Creditore. Interessi. Rimborso. Altre clausole. Importo e numero dei titoli | Oggetto del pegno | Grado del pegno | Estinzione del pegno mediante rimborso, liquidazione, rinunzia, ecc. | Diversi |
1 Nuova denominazione giusta il DCF non pubblicato del 19 dic. 1997.
L’intestazione indica il nome compiuto della persona fisica o morale che, all’atto dell’iscrizione, appare come debitrice o proprietaria del pegno. Qualunque mutamento avvenga in questi dati personali in seguito a cessione, fusione, ecc., e per cui il debito passi tutto o in parte ad altre persone, è iscritto nella rubrica 7. Il pegno gravante un altro che non sia il debitore primitivo deve essere iscritto sopra un nuovo foglio, con richiamo del precedente.
La numerazione deve incominciare con 1 per ciascun debitore. Ad ogni iscrizione che figura sotto un numero proprio sarà dedicato un foglio doppio speciale, con facoltà di continuare sopra un foglio susseguente quando una rubrica sia riempita.
1 Nella terza rubrica si dovrà indicare: lo scopo del pegno (art. 3 della legge), l’ammontare totale del prestito da contrarre o già contratto, prima in cifre poi in tutte lettere, il creditore, ove ne sia noto il nome, il saggio dell’interesse e il termine del rimborso delle cedole, le condizioni particolari del prestito e quelle concernenti il rimborso; da ultimo, l’importo nominale, nonchè la data ed i numeri dei singoli titoli.
2 Se l’emissione delle obbligazioni è posteriore all’iscrizione nel registro dei pegni, i numeri effettivamente emessi o pagati dovranno essere menzionati in seguito nel registro dei pegni coll’indicazione dell’intero importo nominale. Nella medesima rubrica saranno indicati i titoli pagati. Dopo ciascuna di queste estinzioni di serie, sarà annotata la somma totale del capitale ancora dovuto.
3 I titoli non ancora emessi, pei quali è già stato costituito un pegno in virtù della legge, nonchè le obbligazioni di tutti i prestiti per i quali verrà chiesta ed accordata, in avvenire, un’autorizzazione di costituzione di pegno devono essere spediti al conservatore del registro dei pegni, prima che siano emessi, per essere bollati, firmati ed iscritti da lui in questo registro.
4 Quest’iscrizione sostituisce, in ogni caso, quella che è prescritta al capoverso 2 del presente articolo per i titoli emessi soltanto dopo l’autorizzazione di costituzione di pegno.
1 Nella rubrica riservata all’oggetto del pegno, si dovrà iscrivere, per le imprese di strade ferrate, il punto dove comincia e il punto dove finisce la linea costituita in pegno e la sua lunghezza chilometrica. Se la linea costituisce soltanto una parte di una rete più estesa, si noterà che nell’oggetto del pegno è compresa anche una parte del materiale adibito alla manutenzione, da determinarsi in conformità dell’articolo 27 della legge.1
2 Se la riunione è soppressa e in conseguenza di ciò è separata la parte spettante all’intero materiale, se ne farà nota nel registro dei pegni.
3 Il pegno costituito sopra un’impresa di navigazione comprende:
1 Nuovo testo giusta il n. I 6 del O del 4 nov. 2009 (prima fase Riforma delle ferrovie 2), in vigore dal 1° gen. 2010 (RU 2009 5959).
Nella rubrica 5 trovano posto tutte le convenzioni o le disposizioni conformi al programma concernenti il grado del pegno, i pegni di grado precedente e quelli del medesimo ordine, sia ch’essi esistano già o che ne sia riservata la costituzione. I pegni anteriori devono essere designati sommariamente con invio alle iscrizioni rispettive. In questa rubrica saranno indicate anche le priorità precedenti. Parimente vi si indicherà se in seguito dovranno altresì essere indicate le modificazioni che avvenissero riguardo tutti o solo singoli titoli, sia che precedano in grado o cedano il passo a pegni susseguenti.
Nella rubrica 6 sono inserite le osservazioni circa l’estinzione del diritto di pegno mediante rimborso totale del prestito o rinunzia o liquidazione forzata. Il risultato di quest’ultima sarà mentovato in succinto. Si indicheranno pure le obbligazioni che, per non essere state motivate, non hanno potuto ricevere la loro quota della massa (art. 47 della legge).
1 Ogni iscrizione in ciascuna rubrica deve essere munita della firma del conservatore del registro e di un succinto rinvio ai documenti giustificativi.
2 L’indice sarà fatto secondo i nomi dei debitori.
I documenti giustificativi, e fra questi specialmente un esemplare dei titoli di pegno, le dichiarazioni date dalle imprese di strade ferrate o di navigazione e dai creditori pignoratizi su proposte d’iscrizione, e i fogli nei quali appaiono pubblicazioni con termini perentori, saranno ordinati secondo i debitori e i numeri di pegno e conservati presso il registro dei pegni.
La tenuta del registro dei pegni è affidata all’Ufficio federale dei trasporti.
1 Nuovo testo giusta il n. I del DCF del 31 mar. 1971, in vigore dal 1° apr. 1971 (RU 1971 373).
1 Abrogato dal n. I del DCF del 31 mar. 1971, con effetto dal 1° apr. 1971 (RU 1971 373).
Le proposte d’iscrizioni nel registro dei pegni sono, di regola, portate a notizia del debitore, e quando questi presentasse modificazioni, esse dovranno, avanti l’iscrizione definitiva nel registro, essere esaminate attentamente e per quanto sia possibile tenute in conto. Parimente sarà fissato, ove occorra mediante pubblicazione, un termine per permettere ai creditori, che già esistessero, di prenderne conoscenza e presentare i loro reclami.
Per poter esaminare e stabilire il testo dei titoli di pegno la domanda d’autorizzazione di costituire il pegno dovrà essere corredata oltre dei documenti giustificativi richiesti dall’articolo 3 della legge, di un modulo di essi titoli.
Nel caso previsto dall’articolo 8 della legge, i titoli rispetto ai quali viene fatta opposizione contro la rinunzia al diritto di pegno o al grado, devono essere allegati al reclamo e poi dal conservatore del registro, muniti di apposita annotazione da lui firmata.
Tutti i titoli riscattati dalle imprese di strade ferrate o di navigazione devono essere spediti al conservatore del registro. Questi, dopo avervi apposto il bollo d’annullazione, li rimanda all’amministrazione. I titoli rimborsati dopo l’iscrizione nel registro, sono considerati ancora valevoli fino a tanto che non si sia proceduto a quest’operazione.
Gli emolumenti sono disciplinati dall’ordinanza del 25 novembre 19982 sugli emolumenti dell’UFT.
1 Nuovo testo giusta il n. 3 dell’all. dell’O del 25 nov. 1998 sugli emolumenti dell’UFT, in vigore dal 1° gen. 1999 (RU 1999 754).
2 RS 742.102
1 Abrogati dall’art. 52 lett. g dell’O del 1° lug. 1987 sugli emolumenti dell’UFT, con effetto dal 1° ott. 1987 (RU 1987 1052).
Come organo obbligatorio di pubblicazione è designato il «Foglio federale». In casi particolari, le inserzioni possono essere fatte anche in altri fogli.
L’Ufficio federale dei trasporti è competente per l’adozione di tutte le misure relative alla liquidazione forzata e all’esercizio del diritto di essere sentito.
Il presente regolamento entra in vigore contemporaneamente alla legge federale del 25 settembre 19171 concernente la costituzione di pegni sulle imprese di strade ferrate e di navigazione e la liquidazione forzata di queste imprese; esso abroga quello del 17 settembre 18742 su l’impianto e la tenuta del registro delle ipoteche sulle ferrovie.
In esecuzione della legge federale del 25 settembre 19177 concernente la costituzione di pegni sulle imprese di strade ferrate e di navigazione e la liquidazione forzata di queste imprese, l’Ufficio federale dei trasporti è dichiarato competente per:
1 Nuovo testo giusta il n. I 6 del O del 4 nov. 2009 (prima fase Riforma delle ferrovie 2), in vigore dal 1° gen. 2010 (RU 2009 5959).
2 RS 742.211
3 Nuovo testo giusta l’art. 52 lett. g dell’O del 1° lug. 1987 sugli emolumenti dell’UFT, in vigore dal 1° ott. 1987 (RU 1987 1052).
4 Introdotta dal n. 7 dell’all. dell’O del 6 dic. 1999 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 2000 243).
5 Tit. introdotto dall’art. 52 lett. g dell’O del 1° lug. 1987 sugli emolumenti dell’UFT, in vigore dal 1° ott. 1987 (RU 1987 1052).
6 RU 1971 373
7 RS 742.211
vom 11. Januar 1918 (Stand am 1. Januar 2010)
Der Schweizerische Bundesrat,
in Vollziehung von Artikel 5 des Bundesgesetzes vom 25. September 19172 über Verpfändung und Zwangsliquidation von Eisenbahn- und Schiffahrtsunternehmungen (im folgenden Gesetz genannt), auf den Bericht und Antrag seines Post- und Eisenbahndepartements,
beschliesst:
Das Pfandbuch wird für Eisenbahn- oder Schifffahrtsunternehmen1, welche ihren Sitz an einem Orte der deutschen Schweiz haben, in deutscher Sprache und, für alle andern, in französischer Sprache geführt. Für diejenigen Eisenbahn- und Schifffahrtsunternehmen jedoch, die zwei oder drei Sprachgebiete bedienen, wird das Pfandbuch sowohl in deutscher als in französischer Sprache (also in zwei Exemplaren) geführt.
1 Ausdruck gemäss Ziff. I 6 der V vom 4. Nov. 2009 (erste Phase der Bahnreform 2), in Kraft seit 1. Jan. 2010 (AS 2009 5959). Diese Änd. wurde im ganzen Erlass berücksichtigt.
Es ist je ein zum voraus gebundenes und paginiertes Buch in Folio-Format zu verwenden. Es darf kein Blatt herausgenommen und keines nachträglich hineingesetzt werden. Rasuren sind untersagt. Korrekturen und Zusätze sind vom Pfandbuchführer besonders zu beglaubigen.
Das Pfandbuch erhält folgende Rubriken:
Schuldner:
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 |
Nummer des Pfandrechts | Datum der Bewilligung der Eidg. Departement für Umwelt, Verkehr, Energie und Kommunikation1 | Zweck der Verpfändung. Betrag und Datum der Forderung. Gläubiger. Verzinsung. Rückzahlung. Andere Bedingungen. Betrag und Nummern der Titel | Pfand-objekt | Rang des Pfand- rechts | Erlöschen des Pfandrechs durch Rückzahlung, Liquidation, Verzicht usw. | Verschiedenes |
1 Bezeichnung gemäss nicht veröffentlichtem BRB vom 19. Dez. 1997.
Die Überschrift enthält den vollständigen Namen der physischen oder moralischen Person, welche zur Zeit der Eintragung als Schuldner bzw. als Pfandeigentümer erscheint. Jede Veränderung, welche infolge Abtretung, Fusion usw. in diesen Personalien sich ergibt und wodurch die Schuld ganz oder teilweise auf andere Personen übergeht, wird in Rubrik 7 eingebucht. Die auf einen andern als den ursprünglichen Schuldner lautende Verpfändung ist auf ein neues Folio überzutragen, unter Verweisung auf das frühere.
Die Numerierung ist bei jedem Schuldner mit 1 zu beginnen. Jeder unter besonderer Nummer erscheinenden Eintragung ist ein eigenes Doppel-Folio zu widmen, mit Fortsetzung auf einem spätern Blatte, wenn eine Rubrik gefüllt ist.
1 In der dritten Rubrik ist anzugeben: der Zweck des Anleihens (Art. 3 des Gesetzes), der Gesamtbetrag des beabsichtigten oder bereits empfangenen Anleihens zuerst in Ziffern, dann in Worten, der Gläubiger, sofern dessen Name bekannt ist, der Zinsfuss und der Einlösungstermin der Coupons, die besondern Bedingungen des Anleihens und diejenigen betreffend der Rückzahlung, endlich der nominelle Betrag sowie das Datum und die Nummern der einzelnen Titel.
2 Wenn die Ausgabe der Obligationen der Eintragung im Pfandbuch nachfolgt, so sind nachträglich die wirklich ausgegebenen, bzw. einbezahlten Nummern im Pfandbuch aufzuführen und mit der Angabe des nominellen Gesamtbetrages abzuschliessen. In der gleichen Rubrik sind die Nummern der heimbezahlten Titel zu verzeichnen. Nach jeder solchen Serientilgung ist die Gesamtsumme des noch schuldigen Kapitals vorzumerken.
3 Die noch nicht zur Ausgabe gelangten Titel von Anleihen, für welche gemäss dem Gesetz ein Pfandrecht bereits erteilt ist, sowie die Partialen aller Anleihen, für die ein solches Pfandrecht künftig nachgesucht und erteilt werden wird, sind vor ihrer Emission dem Pfandbuchführer einzusenden, von ihm abzustempeln, zu unterzeichnen und im Pfandbuch vorzumerken.
4 Diese Vormerknahme ersetzt unter allen Umständen die im Absatz 2 dieses Artikels vorgeschriebene Eintragung der erst nach der Einschreibung der Pfandrechtsbewilligung ausgegebenen Titel.
1 Unter Pfandobjekt ist für die Eisenbahnunternehmen der Anfangs- und der Endpunkt der zum Pfand eingesetzten Linie und deren kilometrische Länge einzutragen. Bildet die betreffende Strecke nur einen Teil eines grösseren Netzes, so ist vorzumerken, dass zum Pfandobjekt überdies gehöre ein nach Artikel 27 des Gesetzes zu bestimmender Teil des dem Unterhalt zudienenden Materials.1
2 Wird die Vereinigung aufgehoben und infolgedessen der Anteil am Gesamtmaterial ausgeschieden, so ist dieses im Pfandbuch zu verzeichnen.
3 Bei einem Schifffahrtsunternehmen umfasst das Pfandrecht:
1 Fassung gemäss Ziff. I 6 der V vom 4. Nov. 2009 (erste Phase der Bahnreform 2), in Kraft seit 1. Jan. 2010 (AS 2009 5959).
In der Rubrik 5 finden alle Vereinbarungen, bzw. programmässigen Bestimmungen betreffend den Rang des Pfandrechtes, seine Vorstände und die in gleichen Rechten stehenden Forderungen, mögen diese bereits bestehen oder zu kontrahieren vorbehalten sein, Platz. Die Vorstände sind durch Verweisung auf die betreffenden Einträge summarisch zu bezeichnen. Es sind auch die vorangehenden Prioritäten in dieser Rubrik aufzuführen. Gleichfalls ist nachzutragen, wenn in der Folge mit Bezug auf alle oder bloss mit Bezug auf einzelne Titel Veränderungen stattfinden, sei es, dass sie im Range vorrücken oder hinter spätere Verpfändungen zurücktreten.
In die Rubrik 6 werden die Bemerkungen betreffend das Erlöschen des Pfandrechtes, infolge gänzlicher Rückzahlung des Anleihens oder eines Verzichtes oder einer Zwangsliquidation usw., verwiesen. Das Ergebnis der letztern ist kurz auszuführen; auch sind die Obligationen anzugeben, welchen wegen Nichtanmeldung ihr Anteil an der Masse nicht ausgerichtet werden konnte (Art. 47 des Gesetzes).
1 Jeder Eintrag in jeder Rubrik ist mit der Unterschrift des Protokollführers abzuschliessen und mit kurzen Verweisungen auf die Belege zu versehen.
2 Das Register ist nach den Namen der Schuldner anzulegen.
Die urkundlichen Belege, namentlich ein Exemplar der Pfandtitel, die von den Eisenbahn- oder Schifffahrtsunternehmen und den Pfandgläubigern über Eintragsentwürfe abgegebenen Erklärungen und die Blätter, in welchen Publikationen mit peremptorischen Fristen erscheinen, sind, nach Schuldnern und Pfandrechtsnummern geordnet, beim Pfandbuch aufzubewahren.
Die Führung des Pfandbuches wird dem Eidgenössischen Amt für Verkehr übertragen.
1 Fassung gemäss Ziff. I des BRB vom 31. März 1971, in Kraft seit 1. April 1971 (AS 1971 373).
1 Aufgehoben durch Ziff. I des BRB vom 31. März 1971, mit Wirkung seit 1. April 1971 (AS 1971 373).
Der Entwurf der Einträge in das Pfandbuch wird in der Regel dem Schuldner zur Einsicht vorgelegt, und seine Änderungsvorschläge sollen, dem Eintrag ins Pfandbuch vorgängig, genau geprüft und möglichst berücksichtigt werden. In gleicher Weise ist auch den bereits in einem Vertragsverhältnis stehenden Gläubigern, nötigenfalls durch Publikation, eine Frist zur Einsichtnahme und Anbringung von Reklamationen anzusetzen.
Behufs Prüfung und Feststellung des Textes der Pfandtitel ist dem Gesuch um Bewilligung der Verpfändung ausser den durch Artikel 3 des Gesetzes geforderten Nachweisen das Formular eines solchen Titels beizulegen.
In dem durch Artikel 8 des Gesetzes vorgesehenen Falle sind diejenigen Titel, mit Bezug auf welche Widerspruch gegen den Verzicht auf das Pfandrecht oder den Rang erhoben wird, der Einsprache beizulegen und alsdann vom Pfandbuchführer mit sachgemässem, von ihm unterzeichnetem Vormerk zu versehen.
Alle hinfort von den Eisenbahn- oder Schifffahrtsunternehmen eingelösten Titel sind dem Pfandbuchführer einzusenden. Nachdem sie derselbe als annulliert abgestempelt hat, gelangen sie an die Verwaltung zurück. Titel, welche nach Aufnahme ins Pfandbuch zur Rückzahlung gelangen, werden, solange diese Operation mit ihnen nicht vorgenommen ist, als noch in Kraft bestehend betrachtet.
Die Gebühren richten sich nach der Gebührenverordnung BAV vom 25. November 19982.
1 Fassung gemäss Anhang Ziff. 3 der Gebührenverordnung BAV vom 25. Nov. 1998, in Kraft seit 1. Jan. 1999 (AS 1999 754).
2 SR 742.102
1 Aufgehoben durch Art. 52 Bst. g der Gebührenverordnung BAV vom 1. Juli 1987, mit Wirkung seit 1. Okt. 1987 (AS 1987 1052).
Als obligatorisches Publikationsmittel wird das Bundesblatt bezeichnet. In besondern Fällen können auch noch andere Blätter zu Insertionen benutzt werden.
Für das Treffen aller Massnahmen betreffend die Zwangsliquidation und die Ausübung des rechtlichen Gehörs bei derselben ist das Bundesamt für Verkehr zuständig.
Diese Verordnung tritt zugleich mit dem Bundesgesetz vom 25. September 19171 betreffend die Verpfändung und Zwangsliquidation von Eisenbahn- und Schiffahrtsunternehmungen in Kraft, und es wird auf denselben Zeitpunkt diejenige vom 17. September 18742 betreffend Einrichtung und Führung des Pfandbuches über die Verpfändung von Eisenbahnen aufgehoben.
In Ausführung des Bundesgesetzes vom 25. September 19177 über Verpfändung und Zwangsliquidation von Eisenbahn- und Schiffahrtsunternehmungen wird das Eidgenössische Amt für Verkehr als zuständig erklärt:
1 Fassung gemäss Ziff. I 6 der V vom 4. Nov. 2009 (erste Phase der Bahnreform 2), in Kraft seit 1. Jan. 2010 (AS 2009 5959).
2 SR 742.211
3 Fassung gemäss Art. 52 Bst. g der Gebührenverordnung BAV vom 1. Juli 1987, in Kraft seit 1. Okt. 1987 (AS 1987 1052).
4 Eingefügt durch Anhang Ziff. 7 der Organisationsverordnung vom 6. Dez. 1999 für das Eidgenössische Departement für Umwelt, Verkehr, Energie und Kommunikation, in Kraft seit 1. Jan. 2000 (AS 2000 243).
5 Tit. eingefügt durch Art. 52 Bst. g der Gebührenverordnung BAV vom 1. Juli 1987, in Kraft seit 1. Okt. 1987 (AS 1987 1052).
6 AS 1971 373
7 SR 742.211