Traduzione1
(Stato 5 aprile 2017)
I Sovrani, Capi di Stato e Governi degli Stati qui appresso designati, Gran Bretagna, Germania, Austria, Ungheria, Belgio, Brasile, Danimarca, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Russia e Svezia,
animati dal comune desiderio di dare la maggior efficacia possibile alla repressione del traffico conosciuto sotto il nome di «Tratta delle bianche» hanno risolto a questo scopo di conchiudere una Convenzione e, dopo averne preparato un disegno in una prima Conferenza riunita a Parigi dal 15 al 25 luglio 1902, hanno designato i loro Plenipotenziari, che si sono riuniti in una seconda Conferenza a Parigi dal 18 aprile al 4 maggio 1910 ed hanno convenuto le disposizioni seguenti:
Chiunque, allo scopo di favorire l’altrui libidine, arrola, sottrae o rapisce una donna o una fanciulla minorenne, sia pure col loro consenso, deve essere punito anche se i vari atti che sono elementi costitutivi del reato siano stati commessi in diversi Stati.2
Chiunque, con inganno, violenza, minaccia, abuso di autorità o altro mezzo di costrizione, arrola, sottrae o rapisce, per favorire l’altrui libidine, una donna o una maggiorenne deve essere punito anche se i diversi atti che sono elementi costitutivi del reato siano stati commessi in diversi Stati.2
Le Parti Contraenti, di cui la legislazione attualmente non bastasse per reprimere i reati previsti nei due articoli precedenti si impegnano a prendere o a proporre ai loro rispettivi legislatori i provvedimenti necessari affinché questi reati siano puniti secondo la loro gravità.
Le Parti Contraenti si comunicheranno, per il tramite del Governo della Repubblica Francese, le leggi che fossero già state adottate o divenissero in seguito adottate nei loro Stati e concernenti l’oggetto della presente Convenzione.
I reati previsti negli articoli 1 e 2 precedenti, a contare dall’entrata in vigore della presente Convenzione, saranno considerati come enumerati di pieno diritto tra i reati che danno luogo all’estradizione giusta le Convenzioni già esistenti fra le Parti Contraenti.
Nel caso in cui la stipulazione che precede non potesse aver effetto senza modificare la legislazione esistente, le Parti Contraenti si impegnano a prendere o a proporre ai loro rispettivi legislatori i provvedimenti necessari.
La trasmissione delle commissioni rogatorie relative ai reati previsti nella presente Convenzione si farà:
Ciascuna Parte Contraente farà conoscere, con una comunicazione diretta ad ognuna delle altre Parti Contraenti, quello o quelli dei modi di trasmissione previsti sopra ch’essa ammette per le commissioni rogatorie di quella Parte.
Tutte le difficoltà che nascessero in occasione delle trasmissioni fatte nei casi dei numeri 1° e 2° del presente articolo saranno risolte in via diplomatica.
Salvo intesa contraria, la commissione rogatoria deve essere stesa o nella lingua dell’autorità richiesta o nella lingua convenuta fra i due Stati interessati, oppure essa dev’essere accompagnata d’una traduzione fatta in una di queste due lingue e certificata conforme da un agente diplomatico o consolare dello Stato richiedente o da un traduttore giurato dello Stato richiesto.
L’esecuzione delle commissioni rogatorie non potrà dar luogo a rimborso di tasse o spese di qualsiasi natura.
1 Correzione della traduzione italiana pubblicata nella RU.
Le Parti Contraenti si impegnano a comunicarsi le notizie del casellario penale, allorché si tratta di reati previsti dalla presente Convenzione di cui i fatti che ne sono gli elementi costitutivi siano stati commessi in diversi paesi.
Questi documenti saranno trasmessi direttamente dalle autorità designate, in conformità dell’articolo 1 dell’Accordo conchiuso a Parigi il 18 maggio 19041, alle autorità corrispondenti degli altri Stati contraenti.
Gli Stati che non hanno firmato la presente Convenzione possono aderirvi. A questo scopo essi notificheranno la loro intenzione con un atto che sarà deposto negli archivi del Governo della Repubblica francese. Questo ne manderà, per via diplomatica, copia certificata conforme ad ognuno degli Stati contraenti e comunicherà loro contemporaneamente la data del deposito. Nell’atto di comunicazione menzionato sarà anche data comunicazione delle leggi emanate nello Stato aderente per quanto concerne l’oggetto della presente Convenzione.
Sei mesi dopo la data del deposito dell’atto di notificazione, la Convenzione entrerà in vigore per tutto il territorio dello Stato aderente, il quale diventerà così Stato contraente.
L’adesione alla Convenzione stabilisce di pieno diritto e senz’altra notificazione speciale l’adesione concomitante e intiera all’Accordo del 18 maggio 19041), che entrerà in vigore alla medesima data della Convenzione stessa per tutto il territorio dello Stato aderente.
Con la disposizione che precede non viene tuttavia derogato all’articolo 7 dell’Accordo menzionato del 18 maggio 1904 che resta applicabile nel caso in cui uno Stato preferisce aderire solo a quest’Accordo.
La presente Convenzione, completata da un Protocollo finale che ne costituisce parte integrante, sarà ratificata e le ratificazioni saranno depositate a Parigi dopo che sei degli Stati contraenti saranno in grado di farlo.
All’atto del deposito di ogni ratificazione sarà steso un processo verbale di cui una copia certificata conforme sarà mandata, per via diplomatica, ad ognuno degli Stati contraenti.
La presente Convenzione entrerà in vigore sei mesi dopo la data del deposito delle ratificazioni.
Nel caso in cui uno degli Stati contraenti denunciasse la Convenzione, questa denuncia non avrà effetto che per quanto concerne questo Stato.
La denuncia sarà notificata con un atto che resterà depositato negli archivi del Governo della Repubblica francese. Questo ne manderà, per via diplomatica, copia certificata conforme ad ognuno degli Stati e comunicherà loro contemporaneamente la data del deposito.
Dodici mesi dopo questa data, la Convenzione cesserà di essere in vigore per tutto il territorio dello Stato che l’avrà denunciata.
La denuncia della Convenzione non implicherà di pieno diritto la denuncia concomitante dell’Accordo del 18 maggio 19041, salvo che non ne sia fatta menzione espressa nell’atto di notificazione; in quest’ultimo caso, lo Stato contraente dovrà, per denunciare il detto Accordo, procedere conformemente all’articolo 8 di esso.
Lo Stato contraente che desideri far entrare in vigore la presente Convenzione in una o più delle sue colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie notificherà a questo scopo la sua intenzione con un atto che sarà depositato negli archivi del Governo della Repubblica francese. Questo ne manderà, per via diplomatica, copia certificata conforme a ciascuno degli Stati contraenti e comunicherà loro in pari tempo la data del deposito.
Nell’atto di notificazione menzionato, per queste colonie, possedimenti o circoscrizioni consolari giudiziarie, sarà altresì data comunicazione delle leggi che vi si sono emanate per quanto concerne l’oggetto della presente Convenzione. Le leggi che venissero emanate in seguito daranno parimente luogo a comunicazioni agli Stati contraenti in conformità dell’articolo 4.
Sei mesi dopo la data del deposito dell’atto di notificazione, la Convenzione entrerà in vigore nelle colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie cui si riferisce l’atto di notificazione.
Lo Stato richiedente farà conoscere, con comunicazione da darsi ad ognuno degli Stati contraenti, quello o quelli dei modi di trasmissione sopra indicati che esso ammette per le commissioni rogatorie a destinazione delle colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie che sono oggetto della notificazione di cui al primo capoverso del presente articolo.
La denuncia della Convenzione da parte di uno degli Stati contraenti per una o più delle sue colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie si farà nelle forme e condizioni determinate al primo capoverso del presente articolo. Essa avrà effetto dodici mesi dopo la data del deposito dell’atto di denuncia negli archivi del Governo della Repubblica francese.
L’adesione alla Convenzione da parte di uno Stato contraente per una o più delle sue colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie stabilisce di pieno diritto e senz’altra notificazione speciale l’adesione concomitante e intiera all’accordo del 18 maggio 19041. Il detto accordo entrerà in vigore alla medesima data della Convenzione stessa. Tuttavia la denuncia della Convenzione da parte di uno Stato contraente per una o più delle sue colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie non stabilirà di pieno diritto, salvo che ne sia fatta espressa menzione nell’atto di notificazione, la denuncia concomitante dell’Accordo del 18 maggio 1904; del resto vengono mantenute le dichiarazioni che gli Stati firmatari dell’Accordo del 18 maggio 1904 hanno potuto fare per quanto riguarda l’accessione delle loro colonie al detto Accordo.
Tuttavia, a contare dall’entrata in vigore della presente Convenzione, le adesioni o denunzie che concernono questo Accordo e relative alle colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie degli Stati contraenti saranno fatte in conformità del presente articolo.
La presente Convenzione, che recherà la data del 4 maggio 1910, potrà essere firmata a Parigi fino al 31 luglio seguente dai Plenipotenziari degli Stati rappresentati alla seconda Conferenza per la repressione della Tratta delle Bianche.
Fatto a Parigi il quattro maggio millenovecentodieci, in un solo esemplare di cui copia certificata conforme sarà trasmessa a ciascuno degli Stati firmatari.
All’atto di procedere alla firma della Convenzione odierna, i sottoscritti Plenipotenziari stimano utile indicare con quale spirito vanno intesi gli Articoli 1, 2 e 3 della presente Convenzione e secondo cui è desiderabile che, nell’esercizio della loro sovranità legislativa, gli Stati contraenti provvedano all’esecuzione delle stipulazioni convenute o a compimento delle stesse.
A. – Le disposizioni degli Articoli 1 e 2 devono essere considerate come un minimo nel senso che, beninteso, i Governi contraenti abbiano assoluta facoltà di punire altre infrazioni analoghe, tali, per esempio, l’arrolamento di una maggiorenne, se non vi fosse l’elemento dell’inganno o della coercizione.
B. – Per la repressione delle infrazioni previste negli Articoli 1 e 2 resta inteso che le denominazioni «donna o fanciulla minorenne, donna o fanciulla maggiorenne» designano le donne o le fanciulle di età inferiore o superiore ai venti anni compiti4. Una legge può tuttavia elevare il limite dell’età protetta, a condizione che ciò comprenda le donne o le fanciulle di qualsiasi nazionalità.
C. – Per la repressione delle stesse infrazioni la legge dovrebbe in tutti i casi comminare una pena privativa della libertà, senza pregiudizio delle altre pene principali o accessorie; essa dovrebbe tener conto, indipendentemente dall’età della vittima, delle diverse circostanze aggravanti che possono verificarsi in ispecie, come quelle previste nell’Articolo 2 o il fatto che la vittima fosse stata fornita alla libidine altrui.
D. – Il caso del ritenere una donna o una fanciulla, contro sua volontà, in una casa di prostituzione non ha potuto figurare, malgrado la sua gravità, nella presente Convenzione, perchè esso dipende esclusivamente dalla legislazione interna.
Il presente Protocollo finale sarà considerato come facente parte integrante della Convenzione odierna e avrà lo stesso valore, la stessa forza e durata.
Steso e firmato in un solo esemplare a Parigi, il 4 maggio 1910.
(Seguono le firme)
Stati partecipanti | Ratifica Adesione (A) Dichiarazione di successione (S) | Entrata in vigore | ||
Algeria | 31 ottobre | 1963 A | 30 aprile | 1964 |
Australia | 18 febbraio | 1914 A | 18 agosto | 1914 |
Isola di Norfolk | 18 febbraio | 1914 A | 18 agosto | 1914 |
Austria | 8 agosto | 1912 | 8 febbraio | 1913 |
Bahamas | 10 giugno | 1976 S | 10 luglio | 1973 |
Belgio | 30 luglio | 1914 | 30 gennaio | 1915 |
Benin | 4 aprile | 1962 S | 1° agosto | 1960 |
Brasile | 3 giugno | 1924 | 3 dicembre | 1924 |
Bulgaria | 15 giugno | 1921 A | 15 dicembre | 1921 |
Camerun | 3 novembre | 1961 S | 1° gennaio | 1960 |
Canada | 25 aprile | 1913 A | 25 ottobre | 1913 |
Ceca, Repubblica | 30 dicembre | 1993 S | 1° gennaio | 1993 |
Cile | 27 settembre | 1934 A | 27 marzo | 1935 |
Cina | 6 novembre | 1925 A | 6 maggio | 1926 |
Hong Konga | 6 giugno | 1997 | 1° luglio | 1997 |
Cipro | 16 maggio | 1963 S | 16 agosto | 1960 |
Colombia | 16 febbraio | 1937 A | 16 agosto | 1937 |
Congo (Brazzaville) | 15 ottobre | 1962 S | 15 agosto | 1960 |
Côte d'Ivoire | 8 dicembre | 1961 S | 7 agosto | 1960 |
Cuba | 5 aprile | 1923 A | 5 ottobre | 1923 |
Danimarca | 3 giugno | 1931 | 3 dicembre | 1931 |
Egitto | 11 ottobre | 1932 A | 11 aprile | 1933 |
Estonia | 15 aprile | 1930 A | 15 ottobre | 1930 |
Figi | 12 giugno | 1972 S | 10 ottobre | 1970 |
Finlandia | 27 settembre | 1922 A | 27 marzo | 1923 |
Francia | 8 agosto | 1912 | 8 febbraio | 1913 |
Dipartimenti e territori d’oltremare | 1° gennaio | 1922 | 1° luglio | 1922 |
Germania | 23 agosto | 1912 | 23 febbraio | 1913 |
Ghana | 7 aprile | 1958 S | 5 marzo | 1957 |
Giamaica | 17 marzo | 1965 S | 6 agosto | 1962 |
Giappone | 20 ottobre | 1925 A | 20 aprile | 1926 |
India | 30 marzo | 1922 A | 30 settembre | 1922 |
Iran | 27 aprile | 1933 A | 27 ottobre | 1933 |
Iraq | 7 maggio | 1925 A | 7 novembre | 1925 |
Irlanda | 8 giugno | 1934 A | 8 dicembre | 1934 |
Italia | 28 maggio | 1924 | 28 novembre | 1924 |
Libano | 22 settembre | 1949 A | 22 marzo | 1950 |
Lituania | 30 ottobre | 1931 A | 30 aprile | 1932 |
Lussemburgo | 22 maggio | 1928 A | 22 novembre | 1928 |
Madagascar | 9 ottobre | 1963 S | 26 giugno | 1960 |
Malawi | 10 giugno | 1965 A | 10 dicembre | 1965 |
Mali | 2 febbraio | 1973 S | 22 settembre | 1960 |
Malta | 24 marzo | 1967 | 21 settembre | 1964 |
Marocco | 7 novembre | 1956 | 2 marzo | 1956 |
Maurizio | 18 luglio | 1969 | 12 marzo | 1968 |
Messico | 21 febbraio | 1956 A | 21 agosto | 1956 |
Monaco | 2 luglio | 1921 A | 2 gennaio | 1922 |
Montenegro | 23 ottobre | 2006 S | 3 giugno | 2006 |
Myanmar | 30 aprile | 1939 S | 1° aprile | 1937 |
Niger | 25 agosto | 1961 S | 3 agosto | 1960 |
Norvegia | 16 dicembre | 1921 A | 16 giugno | 1922 |
Nuova Zelanda | 1° ottobre | 1913 A | 1° aprile | 1914 |
Paesi Bassi | 8 agosto | 1912 | 8 febbraio | 1913 |
Antille olandesi | 5 marzo | 1913 A | 5 settembre | 1913 |
Pakistan | 16 giugno | 1952 S | 15 agosto | 1947 |
Polonia | 12 gennaio | 1921 A | 12 luglio | 1921 |
Portogallo | 9 settembre | 1913 | 9 marzo | 1914 |
Regno Unito | 8 agosto | 1922 | 8 febbraio | 1913 |
Curaçao | 5 marzo | 1913 A | 5 settembre | 1913 |
Gibilterra | 4 novembre | 1921 A | 4 maggio | 1922 |
Guernesey | 21 settembre | 1923 A | 21 marzo | 1924 |
Isola di Man | 21 settembre | 1923 A | 21 marzo | 1924 |
Isole Falkland | 30 aprile | 1924 A | 30 ottobre | 1924 |
Jersey | 21 settembre | 1923 A | 21 marzo | 1924 |
Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba) | 5 marzo | 1913 A | 5 settembre | 1913 |
Sint Maarten | 5 marzo | 1913 A | 5 settembre | 1913 |
Rep. Centrafricana | 4 settembre | 1962 S | 13 agosto | 1960 |
Russia | 8 agosto | 1912 | 8 febbraio | 1913 |
Senegal | 2 maggio | 1963 S | 20 giugno | 1960 |
Serbia | 12 marzo | 2001 S | 27 aprile | 1992 |
Sierra Leone | 13 marzo | 1962 S | 27 aprile | 1961 |
Singapore | 7 giugno | 1966 S | 9 agosto | 1965 |
Slovacchia | 28 maggio | 1993 S | 1° gennaio | 1993 |
Spagna | 8 agosto | 1912 | 8 febbraio | 1913 |
Sri Lanka | 14 luglio | 1949 S | 4 febbraio | 1948 |
Sudafrica | 19 settembre | 1913 A | 19 marzo | 1914 |
Sudan | 27 giugno | 1932 A | 27 dicembre | 1932 |
Svezia | 30 giugno | 1925 | 30 dicembre | 1925 |
Svizzera | 30 gennaio | 1926 A | 1° agosto | 1926 |
Tanzania | 18 marzo | 1963 A | 18 settembre | 1963 |
Thailandia | 28 dicembre | 1921 A | 28 giugno | 1922 |
Trinidad e Tobago | 11 aprile | 1966 S | 31 agosto | 1962 |
Turchia | 19 dicembre | 1934 A | 19 giugno | 1935 |
Ungheria | 8 agosto | 1912 | 8 febbraio | 1913 |
Uruguay | 30 giugno | 1920 A | 30 dicembre | 1920 |
Zambia | 26 marzo | 1973 S | 24 ottobre | 1964 |
Zimbabwe | 1° dicembre | 1998 S | 18 aprile | 1980 |
a Dal 4 mag. 1921 al 30 giu. 1997 la Conv. era applicabile a Hong Kong in base ad una dichiarazione d’estensione territoriale del Regno Unito. Dal 1° lug. 1997 Hong Kong è diventata una Regione amministrativa speciale (RAS) della Repubblica Popolare Cinese. In virtù della dichiarazione cinese del 6 giu. 1997, la Conv. è applicabile anche alla RAS Hong Kong dal 1° lug. 1997. |
1 Dal testo originale francese.
2 RU 42 193. L’approvazione ha effetto dal 1° feb. 1926, data dell’entrata in vigore della LF del 30 set. 1925 concernente la repressione della tratta delle donne e dei fanciulli e la repressione della circolazione e del traffico delle pubblicazioni oscene [RU 42 9. RS 3 193 art. 398 cpv. 2 let. m], sostituita ora dal CP (RS 311.0).
3 Sono state emendate solamente le disposizioni relative alla funzione del depositario, trasferita dalla Francia al Segretario generale delle Nazioni Unite.
4 Nei rapporti fra gli Stati partecipanti alla Conv. del 30 set. 1921 (RS 0.311.33 art. 5), le parole «venti anni compiti» sono sostituite dalle parole «ventun anni compiti».
5 RU 1972 1832, 1979 2150, 2004 3711, 2007 1343 e 2017 2479. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).
Texte original
(Etat le 5 avril 2017)
Les Souverains, Chefs d’Etat et Gouvernements des Puissances ci—après, désignées,
Grande—Bretagne, Allemagne, Autriche, Hongrie, Belgique, Brésil, Danemark, Espagne, France, Italie, Pays—Bas, Portugal, Russie et Suède,
Egalement désireux de donner le plus d’efficacité possible à la répression du trafic connu sous le nom de «Traite des blanches», ont résolu de conclure une Convention à cet effet et, après qu’un projet eut été arrêté dans une première Conférence réunie à Paris du 15 au 25 juillet 1902, ont désigné leurs Plénipotentiaires, qui se sont réunis dans une deuxième Conférence à Paris, du 18 avril au 4 mai 1910 et qui sont convenus des dispositions suivantes:
Doit être puni quiconque, pour satisfaire les passions d’autrui, a embauché, entraîné ou détourné, même avec son consentement, une femme ou fille mineure, en vue de la débauche, alors même que les divers actes qui sont les éléments constitutifs de l’infraction auraient été accomplis dans des pays différents.2
Doit être puni quiconque, pour satisfaire les passions d’autrui, a, par fraude ou à l’aide de violences, menaces, abus d’autorité, ou tout autre moyen de contrainte, embauché, entraîné ou détourné une femme ou fille majeure en vue de la débauche, alors même que les divers actes qui sont les éléments constitutifs de l’infraction auraient été accomplis dans des pays différents.2
Les Parties Contractantes dont la législation ne serait pas dès à présent suffisante pour réprimer les infractions prévues par les deux articles précédents, s’engagent à prendre ou à proposer à leurs législatures respectives les mesures nécessaires pour que ces infractions soient punies suivant leur gravité.
Les Parties Contractantes se communiqueront, par l’entremise du Gouvernement de la République française, les lois qui auraient déjà été rendues ou qui viendraient à l’être dans leurs Etats, relativement à l’objet de la présente Convention.
Les infractions prévues par les articles 1er et 2 seront, à partir du jour de l’entrée en vigueur de la présente Convention, réputées être inscrites de plein droit au nombre des infractions donnant lieu à extradition d’après les Conventions déjà existantes entre les Parties Contractantes.
Dans les cas où la stipulation qui précède ne pourrait recevoir effet sans modifier la législation existante, les Parties Contractantes s’engagent à prendre ou à proposer à leurs législatures respectives les mesures nécessaires.
La transmission des commissions rogatoires relatives aux infractions visées par la présente Convention s’opérera:
Chaque Partie Contractante fera connaître, par une communication adressée à chacune des autres Parties Contractantes, celui ou ceux des modes de transmission susvisés qu’elle admet pour les commissions rogatoires venant de cet Etat.
Toutes les difficultés qui s’élèveraient à l’occasion des transmissions opérées dans les cas des chiffres 10 et 20 du présent article seront réglées par la voie diplomatique.
Sauf entente contraire, la commission rogatoire doit être rédigée soit dans la langue de l’autorité requise, soit dans la langue convenue entre les deux Etats intéressés, ou bien elle doit être accompagnée d’une traduction faite dans une de ces deux langues et certifiée conforme par un agent diplomatique ou consulaire de l’Etat requérant ou par un traducteur—juré de l’Etat requis.
L’exécution des commissions rogatoires ne pourra donner lieu au remboursement de taxes ou frais de quelque nature que ce soit.
Les Parties Contractantes s’engagent à se communiquer les bulletins de condamnation, lorsqu’il s’agit d’infractions visées par la présente Convention et dont les éléments constitutifs ont été accomplis dans des pays différents.
Ces documents seront transmis directement, par les autorités désignées conformément à l’article 1er de l’Arrangement conclu à Paris le 18 mai 19041 aux autorités similaires des autres Etats contractants.
Les Etats non signataires sont admis à adhérer à la présente Convention. A cet effet, ils notifieront leur intention par un acte qui sera déposé dans les archives du Gouvernement de la République française. Celui—ci en enverra par la voie diplomatique copie certifiée conforme à chacun des Etats contractants et les avisera en même temps de la date du dépôt. Il sera donné aussi, dans ledit acte de notification, communication des lois rendues dans l’Etat adhérent relativement à l’objet de la présente Convention.
Six mois après la date du dépôt de l’acte de notification, la Convention entrera en vigueur dans l’ensemble du territoire de l’Etat adhérent, qui deviendra ainsi Etat contractant.
L’adhésion à la Convention entraînera de plein droit, et sans notification spéciale, adhésion concomitante et entière à l’Arrangement du 18 mai 19041, qui entrera en vigueur, à la même date que la Convention elle—même, dans l’ensemble du territoire de l’Etat adhérent.
Il n’est toutefois pas dérogé, par la disposition précédente, à l’article 7 de l’Arrangement précité du 18 mai 1904, qui demeure applicable au cas où un Etat préférerait faire acte d’adhésion seulement à cet Arrangement.
La présente Convention, complétée par un Protocole de clôture qui en fait partie intégrante, sera ratifiée et les ratifications en seront déposées à Paris, dès que six des Etats contractants seront en mesure de le faire.
Il sera dressé de tout dépôt de ratification un procès—verbal, dont une copie certifiée conforme sera remise par la voie diplomatique à chacun des Etats contractants.
La présente Convention entrera en vigueur six mois après la date du dépôt des ratifications.
Dans le cas où l’un des Etats contractants dénoncerait la Convention, cette dénonciation n’aurait d’effet qu’à l’égard de cet Etat.
La dénonciation sera notifiée par un acte qui sera déposé dans les archives du Gouvernement de la République française. Celui—ci en enverra, par la voie diplomatique, copie certifiée conforme à chacun des Etats contractants et les avisera en même temps de la date du dépôt.
Douze mois après cette date, la Convention cessera d’être en vigueur dans l’ensemble du territoire de l’Etat qui l’aura dénoncée.
La dénonciation de la Convention n’entraînera pas de plein droit dénonciation concomitante de l’Arrangement du 18 mai 19041, à moins qu’il n’en soit fait mention expresse dans l’acte de notification, sinon, l’Etat contractant devra, pour dénoncer ledit Arrangement, procéder conformément à l’article 8 de ce dernier accord.
Si un Etat contractant désire la mise en vigueur de la présente Convention dans une ou plusieurs de ses colonies, possessions ou circonscriptions consulaires judiciaires, il notifiera son intention à cet effet par un acte qui sera déposé dans les archives du Gouvernement de la République française. Celle—ci en enverra, par la voie diplomatique, copie certifiée conforme à chacun des Etats contractants et les avisera en même temps de la date du dépôt.
Il sera donné, dans ledit acte de notification, pour ces colonies, possessions ou circonscriptions consulaires judiciaires, communication des lois qui y ont été rendues relativement à l’objet de la présente Convention. Les lois qui, par la suite, viendraient à y être rendues, donneront lieu également à des communications aux Etats contractants, conformément à. l’article 4.
Six mois après la date du dépôt de l’acte de notification, la Convention entrera en vigueur dans les colonies, possessions ou circonscriptions consulaires judiciaires visées dans l’acte de notification.
L’Etat requérant fera connaître, par une communication adressée à chacun des autres Etats contractants, celui ou ceux des modes de transmission qu’il admet pour les commissions rogatoires à destination des colonies, possessions ou circonscriptions consulaires judiciaires qui auront fait l’objet de la notification visée au 1er alinéa du présent article.
La dénonciation de la Convention par un des Etats contractants, pour une ou plusieurs de ses colonies, possessions ou circonscriptions consulaires judiciaires, s’effectuera dans les formes et conditions déterminées au 1er alinéa du présent article. Elle portera effet douze mois après la date du dépôt de l’acte de dénonciation dans les archives du Gouvernement de la République française.
L’adhésion à la Convention par un Etat contractant pour une ou plusieurs de ses colonies, possessions ou circonscriptions consulaires judiciaires, entraînera, de plein droit et sans notification spéciale, adhésion concomitante et entière, à l’Arrangement du 18 mai 19041. Ledit Arrangement y entrera en vigueur à la même date que la Convention elle—même. Toutefois, la dénonciation de la Convention par un Etat contractant pour une ou plusieurs de ses colonies, possessions ou circonscriptions consulaires judiciaires, n’y entraînera pas de plein droit, à moins de mention expresse dans l’acte de notification, dénonciation concomitante de l’Arrangement du 18 mai 1904; d’ailleurs, sont maintenues les déclarations que les Puissances signataires de l’Arrangement du 18 mai 1904 ont pu faire touchant l’accession de leurs colonies audit Arrangement.
Néanmoins, à partir de la date de l’entrée en vigueur de la présente Convention, les adhésions ou dénonciations s’appliquant à cet Arrangement et relatives aux colonies, possessions ou circonscriptions consulaires judiciaires des Etats contractants s’effectueront conformément aux dispositions du présent article.
La présente Convention, qui portera la date du 4 mai 1910, pourra être signée à Paris, jusqu’au 31 juillet suivant, par les Plénipotentiaires des Puissances représentées à la deuxième Conférence relative à la répression de la Traite des Blanches.
Fait à Paris, le quatre mai mil neuf cent dix, en un seul exemplaire, dont une copie certifiée conforme sera délivrée à chacune des Puissances signataires.
Au moment de procéder à la signature de la Convention de ce jour, les Plénipotentiaires soussignés jugent utile d’indiquer l’esprit dans lequel il faut entendre les articles 1er, 2 et 3 de cette Convention et suivant lequel il est désirable que, dans l’exercice de leur souveraineté législative, les Etats contractants pourvoient à l’exécution des stipulations arrêtées ou à leur complément.
A. – Les dispositions des Articles 1er et 2 doivent être considérées comme un minimum en ce sens qu’il va de soi que les Gouvernements contractants demeurent absolument libres de punir d’autres infractions analogues, telles, par exemple, que l’embauchage des majeures alors qu’il n’y aurait ni fraude ni contrainte.
B. – Pour la répression des infranctions prévues dans les Articles 1er et 2, il est bien entendu que les mots «femme ou fille mineure, femme ou fille majeure» désignent les femmes ou les filles mineures ou majeures de vingt ans accomplis3. Une loi peut toutefois fixer un âge de protection plus élevé, à la condition qu’il soit le même pour les femmes ou les filles de toute nationalité.
C. – Pour la répression des mêmes infractions, la loi devrait édicter, dans tous les cas, une peine privative de liberté, sans préjudice de toutes autres peines principales ou accessoires; elle devrait aussi tenir compte, indépendamment de l’âge de la victime, des circonstances aggravantes diverses qui peuvent se rencontrer dans l’espèce, comme celles qui sont visées par l’Article 2 ou le fait que la victime aurait été effectivement livrée à la débauche.
D. – Le cas de rétention, contre son gré, d’une femme ou fille dans une maison de débauche n’a pu, malgré sa gravité, figurer dans la présente Convention, parce qu’il relève exclusivement de la législation intérieure.
Le présent Protocole de clôture sera considéré comme faisant partie intégrante de la Convention de ce jour et aura même force, valeur et durée.
Fait et signé en un seul exemplaire, à Paris, le 4 mai 1910.
(Suivent les signatures)
Etats parties | Ratification Adhésion (A) Déclaration de succession (S) | Entrée en vigueur | ||
Afrique du Sud | 19 septembre | 1913 A | 19 mars | 1914 |
Algérie | 31 octobre | 1963 A | 30 avril | 1964 |
Allemagne | 23 août | 1912 | 23 février | 1913 |
Australie | 18 février | 1914 A | 18 août | 1914 |
Ile Norfolk | 18 février | 1914 A | 18 août | 1914 |
Autriche | 8 août | 1912 | 8 février | 1913 |
Bahamas | 10 juin | 1976 S | 10 juillet | 1973 |
Belgique | 30 juillet | 1914 | 30 janvier | 1915 |
Bénin | 4 avril | 1962 S | 1er août | 1960 |
Brésil | 3 juin | 1924 | 3 décembre | 1924 |
Bulgarie | 15 juin | 1921 A | 15 décembre | 1921 |
Cameroun | 3 novembre | 1961 S | 1er janvier | 1960 |
Canada | 25 avril | 1913 A | 25 octobre | 1913 |
Chili | 27 septembre | 1934 A | 27 mars | 1935 |
Chine | 6 novembre | 1925 A | 6 mai | 1926 |
Hong Konga | 6 juin | 1997 | 1er juillet | 1997 |
Chypre | 16 mai | 1963 S | 16 août | 1960 |
Colombie | 16 février | 1937 A | 16 août | 1937 |
Congo (Brazzaville) | 15 octobre | 1962 S | 15 août | 1960 |
Côte d'Ivoire | 8 décembre | 1961 S | 7 août | 1960 |
Cuba | 5 avril | 1923 A | 5 octobre | 1923 |
Danemark | 3 juin | 1931 | 3 décembre | 1931 |
Egypte | 11 octobre | 1932 A | 11 avril | 1933 |
Espagne | 8 août | 1912 | 8 février | 1913 |
Estonie | 15 avril | 1930 | 15 octobre | 1930 |
Fidji | 12 juin | 1972 S | 10 octobre | 1970 |
Finlande | 27 septembre | 1922 A | 27 mars | 1923 |
France | 8 août | 1912 | 8 février | 1913 |
Départements et territoires d'outre-mer | 1er janvier | 1922 | 1er juillet | 1922 |
Ghana | 7 avril | 1958 S | 5 mars | 1957 |
Hongrie | 8 août | 1912 | 8 février | 1913 |
Inde | 30 mars | 1922 A | 30 septembre | 1922 |
Iran | 27 avril | 1933 A | 27 octobre | 1933 |
Iraq | 7 mai | 1925 A | 7 novembre | 1925 |
Irlande | 8 juin | 1934 A | 8 décembre | 1934 |
Italie | 28 mai | 1924 | 28 novembre | 1924 |
Jamaïque | 17 mars | 1965 S | 6 août | 1962 |
Japon | 20 octobre | 1925 A | 20 avril | 1926 |
Liban | 22 septembre | 1949 A | 22 mars | 1950 |
Lituanie | 30 octobre | 1931 A | 30 avril | 1932 |
Luxembourg | 22 mai | 1928 A | 22 novembre | 1928 |
Madagascar | 9 octobre | 1963 S | 26 juin | 1960 |
Malawi | 10 juin | 1965 A | 10 décembre | 1965 |
Mali | 2 février | 1973 S | 22 septembre | 1960 |
Malte | 24 mars | 1967 | 21 septembre | 1964 |
Maroc | 7 novembre | 1956 | 2 mars | 1956 |
Maurice | 18 juillet | 1969 | 12 mars | 1968 |
Mexique | 21 février | 1956 A | 21 août | 1956 |
Monaco | 2 juillet | 1921 A | 2 janvier | 1922 |
Monténégro | 23 octobre | 2006 S | 3 juin | 2006 |
Myanmar | 30 avril | 1939 S | 1er avril | 1937 |
Niger | 25 août | 1961 S | 3 août | 1960 |
Norvège | 16 décembre | 1921 A | 16 juin | 1922 |
Nouvelle-Zélande | 1er octobre | 1913 A | 1er avril | 1914 |
Pakistan | 16 juin | 1952 S | 15 août | 1947 |
Pays-Bas | 8 août | 1912 | 8 février | 1913 |
Curaçao | 5 mars | 1913 A | 5 septembre | 1913 |
Partie caraïbe (Bonaire, Sint Eustatius et Saba) | 5 mars | 1913 A | 5 septembre | 1913 |
Sint Maarten | 5 mars | 1913 A | 5 septembre | 1913 |
Pologne | 12 janvier | 1921 A | 12 juillet | 1921 |
Portugal | 9 septembre | 1913 | 9 mars | 1914 |
République centrafricaine | 4 septembre | 1962 S | 13 août | 1960 |
République tchèque | 30 décembre | 1993 S | 1er janvier | 1993 |
Royaume-Uni | 8 août | 1912 | 8 février | 1913 |
Gibraltar | 4 novembre | 1921 A | 4 mai | 1922 |
Guernesey | 21 septembre | 1923 A | 21 mars | 1924 |
Ile de Man | 21 septembre | 1923 A | 21 mars | 1924 |
Iles Falkland | 30 avril | 1924 A | 30 octobre | 1924 |
Jersey | 21 septembre | 1923 A | 21 mars | 1924 |
Russie | 8 août | 1912 | 8 février | 1913 |
Sénégal | 2 mai | 1963 S | 20 juin | 1960 |
Serbie | 12 mars | 2001 S | 27 avril | 1992 |
Sierra Leone | 13 mars | 1962 S | 27 avril | 1961 |
Singapour | 7 juin | 1966 S | 9 août | 1965 |
Slovaquie | 28 mai | 1993 S | 1er janvier | 1993 |
Soudan | 27 juin | 1932 A | 27 décembre | 1932 |
Sri Lanka | 14 juillet | 1949 S | 4 février | 1948 |
Suède | 30 juin | 1925 | 30 décembre | 1925 |
Suisse | 30 janvier | 1926 A | 1er août | 1926 |
Tanzanie | 18 mars | 1963 A | 18 septembre | 1963 |
Thaïlande | 28 décembre | 1921 A | 28 juin | 1922 |
Trinité-et-Tobago | 11 avril | 1966 S | 31 août | 1962 |
Turquie | 19 décembre | 1934 A | 19 juin | 1935 |
Uruguay | 30 juin | 1920 A | 30 décembre | 1920 |
Zambie | 26 mars | 1973 S | 24 octobre | 1964 |
Zimbabwe | 1er décembre | 1998 S | 18 avril | 1980 |
1 RO 42 199. Cette approbation a pris effet le 1er fév. 1926, jour de l’entrée en vigueur de la LF du 30 sept. 1925 concernant la répression de la traite des femmes et des enfants et la répression de la circulation et du trafic des publications obscènes [RO 42 9. RS 3 193 art. 398 al. 2 let. m], actuellement remplacée par le CP (RS 311.0).
2 Seules sont amendées les dispositions relatives à la fonction de dépositaire qui a été transférée de la France au Secrétaire général des Nations Unies.
3 Dans les rapports entre les Etats parties à la conv. du 30 sept. 1921 (RS 0.311.33 art. 5), les mots «vingt ans accomplis» sont remplacés par les mots «vingt et un ans révolus».
4 RO 1972 1660, 1979 2150, 2004 3711, 2007 1343, 2017 2479. Une version du champ d’application mise à jour est publiée sur le site web du DFAE (www.dfae.admin.ch/traites).