Index

0.311.32

Traduzione1

Convenzione internazionale per la repressione della tratta delle bianche

Conchiusa a Parigi il 4 maggio 1910
Approvata dall’Assemblea federale il 19 giugno 19252
Istrumento d’adesione depositato dalla Svizzera il 30 gennaio 1926
Entrata in vigore per la Svizzera il 1° agosto 1926
Emendata mediante Protocollo firmato a Lake Success il 4 maggio 19493

(Stato 5 aprile 2017)

I Sovrani, Capi di Stato e Governi degli Stati qui appresso designati, Gran Bretagna, Germania, Austria, Ungheria, Belgio, Brasile, Danimarca, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Russia e Svezia,

animati dal comune desiderio di dare la maggior efficacia possibile alla repressione del traffico conosciuto sotto il nome di «Tratta delle bianche» hanno risolto a questo scopo di conchiudere una Convenzione e, dopo averne preparato un disegno in una prima Conferenza riunita a Parigi dal 15 al 25 luglio 1902, hanno designato i loro Plenipotenziari, che si sono riuniti in una seconda Conferenza a Parigi dal 18 aprile al 4 maggio 1910 ed hanno convenuto le disposizioni seguenti:

Art. 11

Chiunque, allo scopo di favorire l’altrui libidine, arrola, sottrae o rapisce una donna o una fanciulla minorenne, sia pure col loro consenso, deve essere punito anche se i vari atti che sono elementi costitutivi del reato siano stati commessi in diversi Stati.2


1 Vedi anche il Prot. finale, qui di seguito.
2 Vedi l’art. 196 CP (RS 311.0).

Art. 21

Chiunque, con inganno, violenza, minaccia, abuso di autorità o altro mezzo di costrizione, arrola, sottrae o rapisce, per favorire l’altrui libidine, una donna o una maggiorenne deve essere punito anche se i diversi atti che sono elementi costitutivi del reato siano stati commessi in diversi Stati.2


1 Vedi anche il Prot. finale, qui di seguito.
2 Vedi l’art. 196 CP (RS 311.0).

Art. 3

Le Parti Contraenti, di cui la legislazione attualmente non bastasse per reprimere i reati previsti nei due articoli precedenti si impegnano a prendere o a proporre ai loro rispettivi legislatori i provvedimenti necessari affinché questi reati siano puniti secondo la loro gravità.

Art. 4

Le Parti Contraenti si comunicheranno, per il tramite del Governo della Repubblica Francese, le leggi che fossero già state adottate o divenissero in seguito adottate nei loro Stati e concernenti l’oggetto della presente Convenzione.

Art. 5

I reati previsti negli articoli 1 e 2 precedenti, a contare dall’entrata in vigore della presente Convenzione, saranno considerati come enumerati di pieno diritto tra i reati che danno luogo all’estradizione giusta le Convenzioni già esistenti fra le Parti Contraenti.

Nel caso in cui la stipulazione che precede non potesse aver effetto senza modificare la legislazione esistente, le Parti Contraenti si impegnano a prendere o a proporre ai loro rispettivi legislatori i provvedimenti necessari.

Art. 6

La trasmissione delle commissioni rogatorie relative ai reati previsti nella presente Convenzione si farà:

sia per comunicazione diretta fra le autorità giudiziarie;
sia per il tramite dell’agente diplomatico o consolare del paese richiedente nel paese richiesto. Quest’agente manderà direttamente la commissione rogatoria all’autorità giudiziaria competente e riceverà direttamente da questa autorità i documenti accertanti l’esecuzione della commissione rogatoria; (in questi due casi1, copia della commissione rogatoria sarà sempre contemporaneamente mandata all’autorità superiore delle Stato richiesto);
sia per via diplomatica.

Ciascuna Parte Contraente farà conoscere, con una comunicazione diretta ad ognuna delle altre Parti Contraenti, quello o quelli dei modi di trasmissione previsti sopra ch’essa ammette per le commissioni rogatorie di quella Parte.

Tutte le difficoltà che nascessero in occasione delle trasmissioni fatte nei casi dei numeri 1° e 2° del presente articolo saranno risolte in via diplomatica.

Salvo intesa contraria, la commissione rogatoria deve essere stesa o nella lingua dell’autorità richiesta o nella lingua convenuta fra i due Stati interessati, oppure essa dev’essere accompagnata d’una traduzione fatta in una di queste due lingue e certificata conforme da un agente diplomatico o consolare dello Stato richiedente o da un traduttore giurato dello Stato richiesto.

L’esecuzione delle commissioni rogatorie non potrà dar luogo a rimborso di tasse o spese di qualsiasi natura.


1 Correzione della traduzione italiana pubblicata nella RU.

Art. 7

Le Parti Contraenti si impegnano a comunicarsi le notizie del casellario penale, allorché si tratta di reati previsti dalla presente Convenzione di cui i fatti che ne sono gli elementi costitutivi siano stati commessi in diversi paesi.

Questi documenti saranno trasmessi direttamente dalle autorità designate, in conformità dell’articolo 1 dell’Accordo conchiuso a Parigi il 18 maggio 19041, alle autorità corrispondenti degli altri Stati contraenti.


Art. 8

Gli Stati che non hanno firmato la presente Convenzione possono aderirvi. A questo scopo essi notificheranno la loro intenzione con un atto che sarà deposto negli archivi del Governo della Repubblica francese. Questo ne manderà, per via diplomatica, copia certificata conforme ad ognuno degli Stati contraenti e comunicherà loro contemporaneamente la data del deposito. Nell’atto di comunicazione menzionato sarà anche data comunicazione delle leggi emanate nello Stato aderente per quanto concerne l’oggetto della presente Convenzione.

Sei mesi dopo la data del deposito dell’atto di notificazione, la Convenzione entrerà in vigore per tutto il territorio dello Stato aderente, il quale diventerà così Stato contraente.

L’adesione alla Convenzione stabilisce di pieno diritto e senz’altra notificazione speciale l’adesione concomitante e intiera all’Accordo del 18 maggio 19041), che entrerà in vigore alla medesima data della Convenzione stessa per tutto il territorio dello Stato aderente.

Con la disposizione che precede non viene tuttavia derogato all’articolo 7 dell’Accordo menzionato del 18 maggio 1904 che resta applicabile nel caso in cui uno Stato preferisce aderire solo a quest’Accordo.

Art. 9

La presente Convenzione, completata da un Protocollo finale che ne costituisce parte integrante, sarà ratificata e le ratificazioni saranno depositate a Parigi dopo che sei degli Stati contraenti saranno in grado di farlo.

All’atto del deposito di ogni ratificazione sarà steso un processo verbale di cui una copia certificata conforme sarà mandata, per via diplomatica, ad ognuno degli Stati contraenti.

La presente Convenzione entrerà in vigore sei mesi dopo la data del deposito delle ratificazioni.

Art. 10

Nel caso in cui uno degli Stati contraenti denunciasse la Convenzione, questa denuncia non avrà effetto che per quanto concerne questo Stato.

La denuncia sarà notificata con un atto che resterà depositato negli archivi del Governo della Repubblica francese. Questo ne manderà, per via diplomatica, copia certificata conforme ad ognuno degli Stati e comunicherà loro contemporaneamente la data del deposito.

Dodici mesi dopo questa data, la Convenzione cesserà di essere in vigore per tutto il territorio dello Stato che l’avrà denunciata.

La denuncia della Convenzione non implicherà di pieno diritto la denuncia concomitante dell’Accordo del 18 maggio 19041, salvo che non ne sia fatta menzione espressa nell’atto di notificazione; in quest’ultimo caso, lo Stato contraente dovrà, per denunciare il detto Accordo, procedere conformemente all’articolo 8 di esso.


Art. 11

Lo Stato contraente che desideri far entrare in vigore la presente Convenzione in una o più delle sue colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie notificherà a questo scopo la sua intenzione con un atto che sarà depositato negli archivi del Governo della Repubblica francese. Questo ne manderà, per via diplomatica, copia certificata conforme a ciascuno degli Stati contraenti e comunicherà loro in pari tempo la data del deposito.

Nell’atto di notificazione menzionato, per queste colonie, possedimenti o circoscrizioni consolari giudiziarie, sarà altresì data comunicazione delle leggi che vi si sono emanate per quanto concerne l’oggetto della presente Convenzione. Le leggi che venissero emanate in seguito daranno parimente luogo a comunicazioni agli Stati contraenti in conformità dell’articolo 4.

Sei mesi dopo la data del deposito dell’atto di notificazione, la Convenzione entrerà in vigore nelle colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie cui si riferisce l’atto di notificazione.

Lo Stato richiedente farà conoscere, con comunicazione da darsi ad ognuno degli Stati contraenti, quello o quelli dei modi di trasmissione sopra indicati che esso ammette per le commissioni rogatorie a destinazione delle colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie che sono oggetto della notificazione di cui al primo capoverso del presente articolo.

La denuncia della Convenzione da parte di uno degli Stati contraenti per una o più delle sue colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie si farà nelle forme e condizioni determinate al primo capoverso del presente articolo. Essa avrà effetto dodici mesi dopo la data del deposito dell’atto di denuncia negli archivi del Governo della Repubblica francese.

L’adesione alla Convenzione da parte di uno Stato contraente per una o più delle sue colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie stabilisce di pieno diritto e senz’altra notificazione speciale l’adesione concomitante e intiera all’accordo del 18 maggio 19041. Il detto accordo entrerà in vigore alla medesima data della Convenzione stessa. Tuttavia la denuncia della Convenzione da parte di uno Stato contraente per una o più delle sue colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie non stabilirà di pieno diritto, salvo che ne sia fatta espressa menzione nell’atto di notificazione, la denuncia concomitante dell’Accordo del 18 maggio 1904; del resto vengono mantenute le dichiarazioni che gli Stati firmatari dell’Accordo del 18 maggio 1904 hanno potuto fare per quanto riguarda l’accessione delle loro colonie al detto Accordo.

Tuttavia, a contare dall’entrata in vigore della presente Convenzione, le adesioni o denunzie che concernono questo Accordo e relative alle colonie, possessioni o circoscrizioni consolari giudiziarie degli Stati contraenti saranno fatte in conformità del presente articolo.


Art. 12

La presente Convenzione, che recherà la data del 4 maggio 1910, potrà essere firmata a Parigi fino al 31 luglio seguente dai Plenipotenziari degli Stati rappresentati alla seconda Conferenza per la repressione della Tratta delle Bianche.

Fatto a Parigi il quattro maggio millenovecentodieci, in un solo esemplare di cui copia certificata conforme sarà trasmessa a ciascuno degli Stati firmatari.


  Protocollo finale

All’atto di procedere alla firma della Convenzione odierna, i sottoscritti Plenipotenziari stimano utile indicare con quale spirito vanno intesi gli Articoli 1, 2 e 3 della presente Convenzione e secondo cui è desiderabile che, nell’esercizio della loro sovranità legislativa, gli Stati contraenti provvedano all’esecuzione delle stipulazioni convenute o a compimento delle stesse.

A. – Le disposizioni degli Articoli 1 e 2 devono essere considerate come un minimo nel senso che, beninteso, i Governi contraenti abbiano assoluta facoltà di punire altre infrazioni analoghe, tali, per esempio, l’arrolamento di una maggiorenne, se non vi fosse l’elemento dell’inganno o della coercizione.

B. – Per la repressione delle infrazioni previste negli Articoli 1 e 2 resta inteso che le denominazioni «donna o fanciulla minorenne, donna o fanciulla maggiorenne» designano le donne o le fanciulle di età inferiore o superiore ai venti anni compiti4. Una legge può tuttavia elevare il limite dell’età protetta, a condizione che ciò comprenda le donne o le fanciulle di qualsiasi nazionalità.

C. – Per la repressione delle stesse infrazioni la legge dovrebbe in tutti i casi comminare una pena privativa della libertà, senza pregiudizio delle altre pene principali o accessorie; essa dovrebbe tener conto, indipendentemente dall’età della vittima, delle diverse circostanze aggravanti che possono verificarsi in ispecie, come quelle previste nell’Articolo 2 o il fatto che la vittima fosse stata fornita alla libidine altrui.

D. – Il caso del ritenere una donna o una fanciulla, contro sua volontà, in una casa di prostituzione non ha potuto figurare, malgrado la sua gravità, nella presente Convenzione, perchè esso dipende esclusivamente dalla legislazione interna.

Il presente Protocollo finale sarà considerato come facente parte integrante della Convenzione odierna e avrà lo stesso valore, la stessa forza e durata.

Steso e firmato in un solo esemplare a Parigi, il 4 maggio 1910.

(Seguono le firme)

  Campo d’applicazione il 5 aprile 20175 

Stati partecipanti

Ratifica

Adesione (A)

Dichiarazione di successione (S)

Entrata in vigore

Algeria

31 ottobre

1963 A

30 aprile

1964

Australia

18 febbraio

1914 A

18 agosto

1914

  Isola di Norfolk

18 febbraio

1914 A

18 agosto

1914

Austria

  8 agosto

1912

  8 febbraio

1913

Bahamas

10 giugno

1976 S

10 luglio

1973

Belgio

30 luglio

1914

30 gennaio

1915

Benin

  4 aprile

1962 S

  1° agosto

1960

Brasile

  3 giugno

1924

  3 dicembre

1924

Bulgaria

15 giugno

1921 A

15 dicembre

1921

Camerun

  3 novembre

1961 S

  1° gennaio

1960

Canada

25 aprile

1913 A

25 ottobre

1913

Ceca, Repubblica

30 dicembre

1993 S

  1° gennaio

1993

Cile

27 settembre

1934 A

27 marzo

1935

Cina

  6 novembre

1925 A

  6 maggio

1926

  Hong Konga

  6 giugno

1997

  1° luglio

1997

Cipro

16 maggio

1963 S

16 agosto

1960

Colombia

16 febbraio

1937 A

16 agosto

1937

Congo (Brazzaville)

15 ottobre

1962 S

15 agosto

1960

Côte d'Ivoire

  8 dicembre

1961 S

  7 agosto

1960

Cuba

  5 aprile

1923 A

  5 ottobre

1923

Danimarca

  3 giugno

1931

  3 dicembre

1931

Egitto

11 ottobre

1932 A

11 aprile

1933

Estonia

15 aprile

1930 A

 15 ottobre

1930

Figi

12 giugno

1972 S

10 ottobre

1970

Finlandia

27 settembre

1922 A

27 marzo

1923

Francia

  8 agosto

1912

  8 febbraio

1913

  Dipartimenti e territori d’oltremare

  1° gennaio

1922

  1° luglio

1922

Germania

23 agosto

1912

23 febbraio

1913

Ghana

  7 aprile

1958 S

  5 marzo

1957

Giamaica

17 marzo

1965 S

  6 agosto

1962

Giappone

20 ottobre

1925 A

20 aprile

1926

India

30 marzo

1922 A

30 settembre

1922

Iran

27 aprile

1933 A

27 ottobre

1933

Iraq

  7 maggio

1925 A

  7 novembre

1925

Irlanda

  8 giugno

1934 A

  8 dicembre

1934

Italia

28 maggio

1924

28 novembre

1924

Libano

22 settembre

1949 A

22 marzo

1950

Lituania

30 ottobre

1931 A

30 aprile

1932

Lussemburgo

22 maggio

1928 A

22 novembre

1928

Madagascar

  9 ottobre

1963 S

26 giugno

1960

Malawi

10 giugno

1965 A

10 dicembre

1965

Mali

  2 febbraio

1973 S

22 settembre

1960

Malta

24 marzo

1967

21 settembre

1964

Marocco

  7 novembre

1956

  2 marzo

1956

Maurizio

18 luglio

1969

12 marzo

1968

Messico

21 febbraio

1956 A

21 agosto

1956

Monaco

  2 luglio

1921 A

  2 gennaio

1922

Montenegro

23 ottobre

2006 S

3 giugno

2006

Myanmar

30 aprile

1939 S

  1° aprile

1937

Niger

25 agosto

1961 S

  3 agosto

1960

Norvegia

16 dicembre

1921 A

16 giugno

1922

Nuova Zelanda

  1° ottobre

1913 A

  1° aprile

1914

Paesi Bassi

  8 agosto

1912

  8 febbraio

1913

  Antille olandesi

  5 marzo

1913 A

  5 settembre

1913

Pakistan

16 giugno

1952 S

15 agosto

1947

Polonia

12 gennaio

1921 A

12 luglio

1921

Portogallo

  9 settembre

1913

  9 marzo

1914

Regno Unito

8 agosto

1922

8 febbraio

1913

  Curaçao

  5 marzo

1913 A

  5 settembre

1913

  Gibilterra

  4 novembre

1921 A

  4 maggio

1922

  Guernesey

21 settembre

1923 A

21 marzo

1924

  Isola di Man

21 settembre

1923 A

21 marzo

1924

  Isole Falkland

30 aprile

1924 A

30 ottobre

1924

  Jersey

21 settembre

1923 A

21 marzo

1924

Parte caraibica (Bonaire, Sant’Eustachio e Saba)

  5 marzo

1913 A

  5 settembre

1913

  Sint Maarten

  5 marzo

1913 A

  5 settembre

1913

Rep. Centrafricana

  4 settembre

1962 S

13 agosto

1960

Russia

  8 agosto

1912

  8 febbraio

1913

Senegal

  2 maggio

1963 S

20 giugno

1960

Serbia

12 marzo

2001 S

27 aprile

1992

Sierra Leone

13 marzo

1962 S

27 aprile

1961

Singapore

  7 giugno

1966 S

  9 agosto

1965

Slovacchia

28 maggio

1993 S

  1° gennaio

1993

Spagna

  8 agosto

1912

  8 febbraio

1913

Sri Lanka

14 luglio

1949 S

  4 febbraio

1948

Sudafrica

19 settembre

1913 A

19 marzo

1914

Sudan

27 giugno

1932 A

27 dicembre

1932

Svezia

30 giugno

1925

30 dicembre

1925

Svizzera

30 gennaio

1926 A

  1° agosto

1926

Tanzania

18 marzo

1963 A

18 settembre

1963

Thailandia

28 dicembre

1921 A

28 giugno

1922

Trinidad e Tobago

11 aprile

1966 S

31 agosto

1962

Turchia

19 dicembre

1934 A

19 giugno

1935

Ungheria

  8 agosto

1912

  8 febbraio

1913

Uruguay

30 giugno

1920 A

30 dicembre

1920

Zambia

26 marzo

1973 S

24 ottobre

1964

Zimbabwe

  1° dicembre

1998 S

18 aprile

1980

a Dal 4 mag. 1921 al 30 giu. 1997 la Conv. era applicabile a Hong Kong in base ad una dichiarazione d’estensione territoriale del Regno Unito. Dal 1° lug. 1997 Hong Kong è diventata una Regione amministrativa speciale (RAS) della Repubblica Popolare Cinese. In virtù della dichiarazione cinese del 6 giu. 1997, la Conv. è applicabile anche alla RAS Hong Kong dal 1° lug. 1997.


CS 12 28; FF 1924 III 1036 ediz. ted. 1059 ediz. franc.


1 Dal testo originale francese.
2 RU 42 193. L’approvazione ha effetto dal 1° feb. 1926, data dell’entrata in vigore della LF del 30 set. 1925 concernente la repressione della tratta delle donne e dei fanciulli e la repressione della circolazione e del traffico delle pubblicazioni oscene [RU 42 9. RS 3 193 art. 398 cpv. 2 let. m], sostituita ora dal CP (RS 311.0).
3 Sono state emendate solamente le disposizioni relative alla funzione del depositario, trasferita dalla Francia al Segretario generale delle Nazioni Unite.
4 Nei rapporti fra gli Stati partecipanti alla Conv. del 30 set. 1921 (RS 0.311.33 art. 5), le parole «venti anni compiti» sono sostituite dalle parole «ventun anni compiti».
5 RU 1972 1832, 1979 2150, 2004 3711, 2007 1343 e 2017 2479. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).


Index

0.311.32

Übersetzung1

Internationales Übereinkommen zur Bekämpfung des Mädchenhandels

Abgeschlossen in Paris am 4. Mai 1910
Von der Bundesversammlung genehmigt am 19. Juni 19252
Schweizerische Beitrittsurkunde hinterlegt am 30. Januar 1926
In Kraft getreten für die Schweiz am 1. August 1926
Geändert durch das in Lake Success am 4. Mai 1949 unterzeichnete Protokoll3

(Stand am 5. April 2017)

Die Herrscher, Staatshäupter und Regierungen der nachstehend aufgeführten Mächte,

Deutschland, Österreich, Ungarn, Belgien, Brasilien, Dänemark, Spanien, Frankreich, Grossbritannien, Italien, Niederlande, Portugal, Russland, Schweden,

gleichmässig von dem Wunsche geleitet, die Bekämpfung des unter dem Namen «Mädchenhandel» bekannten verbrecherischen Treibens so wirksam wie möglich zu gestalten, haben beschlossen, zu diesem Zwecke ein Übereinkommen abzuschliessen, und haben, nachdem in einer ersten, vom 15. Juli bis 25. Juli 1902 in Paris abgehaltenen Konferenz ein Entwurf angenommen worden war, ihre Bevollmächtigten bezeichnet, die vom 18. April bis zum 4. Mai 1910 in Paris zu einer zweiten Konferenz zusammengetreten sind und folgende Bestimmungen vereinbart haben:

Art. 11

Wer, um der Unzucht eines andern Vorschub zu leisten, eine minderjährige Frau oder ein minderjähriges Mädchen, selbst mit deren Einwilligung, zu unsittlichem Zwecke anwirbt, verschleppt oder entführt, soll bestraft werden, auch wenn die einzelnen Tatsachen, welche die Merkmale der strafbaren Handlung bilden, auf verschiedene Länder entfallen.2


1 Siehe auch das Schlussprotokoll hiernach.
2 Siehe Art. 196 StGB (SR 311.0).

Art. 21

Ferner soll bestraft werden, wer, um der Unzucht eines andern Vorschub zu leisten, eine volljährige Frau oder ein volljähriges Mädchen durch Täuschung oder mittels Gewalt, Drohung, Missbrauch des Ansehens oder durch irgendein anderes Zwangsmittel zu unsittlichem Zwecke anwirbt, verschleppt oder entführt, auch wenn die einzelnen Tatsachen, welche die Merkmale der strafbaren Handlung bilden, auf verschiedene Länder entfallen.2


1 Siehe auch das Schlussprotokoll hiernach.
2 Siehe Art. 196 StGB (SR 311.0).

Art. 3

Die vertragschliessenden Teile, deren Gesetzgebung nicht bereits ausreichen sollte, um die in den beiden vorhergehenden Artikeln vorgesehenen strafbaren Handlungen zu bekämpfen, verpflichten sich, diejenigen Massnahmen zu treffen oder ihren gesetzgebenden Körperschaften vorzuschlagen, die erforderlich sind, damit diese strafbaren Handlungen ihrer Schwere gemäss bestraft werden.

Art. 4

Die vertragschliessenden Teile werden sich durch Vermittlung der Regierung der Französischen Republik die Gesetze mitteilen, die mit Beziehung auf den Gegenstand dieses Übereinkommens in ihren Staaten schon erlassen sind oder noch erlassen werden.

Art. 5

Die in den Artikeln 1 und 2 vorgesehenen strafbaren Handlungen sollen vom Tage des Inkrafttretens dieses Übereinkommens an ohne weiteres als in die Aufzählung derjenigen strafbaren Handlungen aufgenommen gelten, deretwegen die Auslieferung nach den unter den vertragschliessenden Teilen bereits bestehenden Vereinbarungen stattfindet.

Soweit die vorstehende Abrede nicht ohne Änderung der bestehenden Gesetzgebung wirksam werden kann, verpflichten sich die vertragschliessenden Teile, die erforderlichen Massnahmen zu treffen oder ihren gesetzgebenden Körperschaften vorzuschlagen.

Art. 6

Die Übermittlung der Ersuchungsschreiben, die sich auf die in diesem Übereinkommen bezeichneten strafbaren Handlungen beziehen, soll erfolgen:

1.
im unmittelbaren Verkehr unter den Gerichtsbehörden, oder
2.
durch Vermittlung des diplomatischen oder konsularischen Vertreters des ersuchenden Landes in dem ersuchten Lande, welcher das Ersuchungsschreiben unmittelbar der zuständigen Gerichtsbehörde sendet und unmittelbar von dieser Behörde die Urkunden empfängt, aus denen sich die Erledigung des Ersuchens ergibt, (in diesen beiden Fällen soll stets zu gleicher Zeit Abschrift des Ersuchungsschreibens an die Oberbehörde des ersuchten Staates gerichtet werden)
3.
oder auf diplomatischem Wege.

Jeder vertragschliessende Teil wird durch eine Mitteilung an einen jeden der andern vertragschliessenden Teile diejenige oder diejenigen der vorbezeichneten Übermittlungsarten bekannt geben, die er für die von diesem Staate ausgehenden Ersuchungsschreiben zulässt.

Alle Schwierigkeiten, die etwa aus Anlass der in den Fällen Nr. 1 und 2 dieses Artikels erfolgten Übermittlungen entstehen, werden auf diplomatischem Wege geregelt.

Vorbehaltlich anderweitiger Übereinkunft muss das Ersuchungsschreiben in der Sprache der ersuchten Behörde oder in der zwischen den beiden beteiligten Staaten vereinbarten Sprache abgefasst oder doch von einer Übersetzung in eine dieser Sprachen begleitet sein, die durch einen diplomatischen oder konsularischen Vertreter des ersuchenden Staates oder durch einen vereidigten Dolmetscher des ersuchten Staates beglaubigt ist.

Für die Erledigung von Ersuchen dürfen Gebühren oder Auslagen irgendwelcher Art nicht erhoben werden.

Art. 7

Die vertragschliessenden Teile verpflichten sich, einander die Strafnachrichten mitzuteilen, sofern es sich um Zuwiderhandlungen der in diesem Übereinkommen bezeichneten Art handelt, deren Tatbestandsmerkmale auf verschiedene Länder entfallen.

Diese Urkunden sollen durch die Behörden, die gemäss Artikel 1 des am 18. Mai 19041 in Paris getroffenen Abkommens bestellt sind, den gleichartigen Behörden der andern Vertragsstaaten unmittelbar übermittelt werden.


Art. 8

Den Staaten, die dieses Übereinkommen nicht unterzeichnet haben, soll der Beitritt freistehen. Zu diesem Zwecke haben sie ihre Absicht durch eine Urkunde anzuzeigen, die im Archive der Regierung der Französischen Republik hinterlegt wird. Diese wird beglaubigte Abschrift davon auf diplomatischem Wege einem jeden der Vertragsstaaten übersenden unter gleichzeitiger Benachrichtigung von dem Tage der Hinterlegung. Es wird auch in der erwähnten, die Anzeige enthaltenden Urkunde Mitteilung von den Gesetzen gemacht werden, die in dem beitretenden Staate mit Beziehung auf den Gegenstand dieses Übereinkommens erlassen sind.

Sechs Monate nach dem Tage der Hinterlegung der die Anzeige enthaltenden Urkunde tritt das Übereinkommen in Kraft im gesamten Gebiete des beigetretenen Staates, der so Vertragsstaat wird.

Der Beitritt zu dem Übereinkommen zieht ohne weiteres und ohne besondere Anzeige den gleichzeitigen und vollständigen Beitritt zu dem Abkommen vom 18. Mai 19041 nach sich, das an demselben Tage wie das Übereinkommen selbst im gesamten Gebiete des beitretenden Staates in Kraft tritt.

Doch wird durch die vorhergehende Bestimmung der Artikel 7 des erwähnten Abkommens vom 18. Mai 1904 nicht berührt; er bleibt für den Fall anwendbar, dass ein Staat es vorziehen sollte, nur dem Abkommen beizutreten.


Art. 9

Dieses Übereinkommen, das durch ein Schlussprotokoll ergänzt wird, das einen wesentlichen Bestandteil von ihm bildet, soll ratifiziert und die Ratifikationsurkunden sollen in Paris hinterlegt werden, sobald sechs der Vertragsstaaten hierzu in der Lage sind.

Über jede Hinterlegung von Ratifikationsurkunden wird ein Protokoll aufgenommen; von diesem ist eine beglaubigte Abschrift auf diplomatischem Wege einem jeden der Vertragsstaaten mitzuteilen.

Dieses Übereinkommen tritt sechs Monate nach dem Tage der Hinterlegung der Ratifikationsurkunden in Kraft.

Art. 10

Falls einer der Vertragsstaaten das Übereinkommen kündigen sollte, würde die Kündigung nur in Ansehung dieses Staates wirksam werden.

Die Kündigung soll durch eine Urkunde angezeigt werden, die im Archive der Regierung der Französischen Republik hinterlegt wird. Diese wird beglaubigte Abschrift davon auf diplomatischem Wege einem jeden der Vertragsstaaten übersenden unter gleichzeitiger Benachrichtigung von dem Tage der Hinterlegung.

Das Übereinkommen tritt zwölf Monate nach diesem Tage im gesamten Gebiete des Staates, der es gekündigt hat, ausser Kraft.

Die Kündigung des Übereinkommens zieht nicht ohne weiteres die gleichzeitige Kündigung des Abkommens vom 18. Mai 19041 nach sich, es sei denn, dass solches in der die Anzeige enthaltenden Urkunde ausdrücklich erwähnt wird; ist dies der Fall, so muss der Vertragsstaat, um das erwähnte Abkommen zu kündigen, nach dessen Artikel 8 verfahren.


Art. 11

Wünscht der Vertragsstaat die Inkraftsetzung dieses Übereinkommens in einer oder mehreren seiner Kolonien oder Besitzungen oder in einem oder mehreren seiner Konsulargerichtsbezirke, so hat er seine hierauf gerichtete Absicht durch eine Urkunde anzuzeigen, die im Archive der Regierung der Französischen Republik hinterlegt wird. Diese wird beglaubigte Abschrift davon auf diplomatischem Wege einem jeden der Vertragsstaaten übersenden unter gleichzeitiger Benachrichtigung von dem Tage der Hinterlegung.

Für diese Kolonien, Besitzungen oder Konsulargerichtsbezirke soll in der die Anzeige enthaltenden Urkunde von den Gesetzen Mitteilung gemacht werden, die dort mit Beziehung auf den Gegenstand dieses Übereinkommens erlassen sind. Die Gesetze, die in der Folge dort noch erlassen werden, sollen den Vertragsstaaten gemäss Artikel 4 gleichfalls mitgeteilt werden.

Sechs Monate nach dem Tage der Hinterlegung der die Anzeige enthaltenden Urkunde tritt das Übereinkommen in den in der Anzeige bezeichneten Kolonien, Besitzungen oder Konsulargerichtsbezirken in Kraft.

Der nachsuchende Staat wird durch eine Mitteilung an einen jeden der andern Vertragsstaaten diejenige oder diejenigen der Übermittlungsarten bekannt geben, die er für die Ersuchungsschreiben nach solchen Kolonien, Besitzungen oder Konsulargerichtsbezirken zulässt, welche den Gegenstand der im Absatz 1 dieses Artikels vorgesehenen Anzeige gebildet haben.

Die Kündigung des Übereinkommens durch einen der Vertragsstaaten für eine oder mehrere seiner Kolonien oder Besitzungen oder Konsulargerichtsbezirke soll in den Formen und unter den Bedingungen bewirkt werden, wie sie im Absatz 1 dieses Artikels bestimmt sind. Sie wird zwölf Monate nach dem Tage wirksam, an dem die Kündigungsurkunde im Archive der Regierung der Französischen Republik hinterlegt worden ist.

Der Beitritt eines Vertragsstaates zu dem Übereinkommen für eine oder mehrere seiner Kolonien oder Besitzungen oder für einen oder mehrere seiner Konsulargerichtsbezirke zieht ohne weiteres und ohne besondere Anzeige den gleichzeitigen und vollständigen Beitritt zu dem Abkommen vom 18. Mai 19041 nach sich; dieses Abkommen tritt dort an demselben Tage wie das Übereinkommen selbst in Kraft. Doch zieht die Kündigung des Übereinkommens durch einen Vertragsstaat für eine oder mehrere seiner Kolonien oder Besitzungen oder für einen oder mehrere seiner Konsulargerichtsbezirke dort nicht ohne weiteres die gleichzeitige Kündigung des Abkommens vom 18. Mai 1904 nach sich, es sei denn, dass solches in der die Anzeige enthaltenden Urkunde ausdrücklich erwähnt ist; im übrigen bleiben die Erklärungen aufrechterhalten, welche die Signatarmächte des Abkommens vom 18. Mai 1904 hinsichtlich des Beitritts ihrer Kolonien zu dem Abkommen abzugeben in der Lage waren.

Doch sollen, vom Tage des Inkrafttretens dieses Übereinkommens an, die zu dem Abkommen ergehenden Beitrittserklärungen oder Kündigungen, die sich auf die Kolonien, Besitzungen oder Konsulargerichtsbezirke der Vertragsstaaten beziehen, nach Massgabe der Bestimmungen dieses Artikels erfolgen.


Art. 12

Dieses Übereinkommen, welches das Datum vom 4. Mai 1910 tragen soll, kann durch die Bevollmächtigten der auf der Zweiten Konferenz zur Bekämpfung des Mädchenhandels vertretenen Mächte bis zum 31. Juli dieses Jahres in Paris unterzeichnet werden.

Geschehen in Paris, am vierten Mai eintausendneunhundertzehn, in einer einzigen Ausfertigung, wovon beglaubigte Abschrift einer jeden der Signatarmächte übermittelt werden wird.


  Schlussprotokoll

Im Begriffe, zur Unterzeichnung des Übereinkommens von heute zu schreiten, halten es die unterzeichneten Bevollmächtigten für angezeigt, darauf hinzuweisen, in welchem Sinne die Artikel 1, 2 und 3 dieses Übereinkommens zu verstehen sind und wie es demzufolge wünschenswert ist, dass die Vertragsstaaten bei der Ausübung ihrer Gesetzgebungshoheit für die Ausführung der getroffenen Abreden oder deren Ergänzungen Vorsorge treffen.

A. Die Bestimmungen der Artikel 1 und 2 sollen als ein Mindestmass in dem Sinne angesehen werden, dass selbstverständlich die vertragschliessenden Regierungen völlig unbehindert bleiben, andere strafbare Handlungen gleicher Art zu bestrafen, wie beispielsweise die Anwerbung einer Volljährigen, auch wenn weder Täuschung noch Zwang vorliegt.

B. Bei der Bekämpfung der in den Artikeln 1 und 2 vorgesehenen strafbaren Handlungen sind die Worte «minderjährige Frau oder minderjähriges Mädchen und volljährige Frau oder volljähriges Mädchen» so zu verstehen, dass sie die Frauen und Mädchen bezeichnen, die das zwanzigste Lebensjahr noch nicht vollendet oder die es bereits vollendet haben.4 Doch kann ein Gesetz ein höheres Schutzalter unter der Bedingung festsetzen, dass es für die Frauen und die Mädchen jeder Staatsangehörigkeit zu gelten hat.

C. Bei der Bekämpfung dieser strafbaren Handlungen sollte das Gesetz in allen Fällen eine Freiheitsstrafe androhen, unbeschadet aller sonstigen Haupt— oder Nebenstrafen; es sollte auch, unabhängig von dem Alter des Opfers, den einzelnen erschwerenden Umständen Rechnung tragen, die im Einzelfälle zusammentreffen können, wie diejenigen, welche in dem Artikel 2 vorgesehen sind oder wie die Tatsache, dass das Opfer wirklich der Unzucht zugeführt worden ist.

D. Der Fall, dass eine Frau oder ein Mädchen gegen ihren Willen in einem öffentlichen Hause zurückgehalten wird, hat trotz seiner Schwere in dem vorliegenden Übereinkommen nicht Aufnahme finden können, weil er ausschliesslich unter die innere Gesetzgebung füllt.

Dieses Schlussprotokoll soll als ein wesentlicher Bestandteil des heutigen Übereinkommens angesehen werden und gleiche Kraft, Geltung und Dauer haben.

Geschehen und unterzeichnet in einer einzigen Ausfertigung in Paris, am 4. Mai 1910.

(Es folgen die Unterschriften)

  Geltungsbereich am 5. April 20175 

Vertragsstaaten

Ratifikation

Beitritt (B)

Nachfolgeerklärung (N)

Inkrafttreten

Ägypten

11. Oktober

1932 B

11. April

1933

Algerien

31. Oktober

1963 B

30. April

1964

Australien

18. Februar

1914 B

18. August

1914

  Norfolk-Insel

18. Februar

1914 B

18. August

1914

Bahamas

10. Juni

1976 N

10. Juli

1973

Belgien

30. Juli

1914

30. Januar

1915

Benin

  4. April

1962 N

  1. August

1960

Brasilien

  3. Juni

1924

  3. Dezember

1924

Bulgarien

15. Juni

1921 B

15. Dezember

1921

Chile

27. September

1934 B

27. März

1935

China

  6. November

1925 B

  6. Mai

1926

  Hongkong a

  6. Juni

1997

  1. Juli

1997

Côte d’Ivoire

  8. Dezember

1961 N

  7. August

1960

Dänemark

  3. Juni

1931

  3. Dezember

1931

Deutschland

23. August

1912

23. Februar

1913

Estland

15. April

1930 B

15. Oktober

1930

Fidschi

12. Juni

1972 N

10. Oktober

1970

Finnland

27. September

1922 B

27. März

1923

Frankreich

  8. August

1912

  8. Februar

1913

  Überseeische Departemente und Gebiete

  1. Januar

1922

  1. Juli

1922

Ghana

  7. April

1958 N

  5. März

1957

Indien

30. März

1922 B

30. September

1922

Irak

  7. Mai

1925 B

  7. November

1925

Iran

27. April

1933 B

27. Oktober

1933

Irland

  8. Juni

1934 B

  8. Dezember

1934

Italien

28. Mai

1924

28. November

1924

Jamaika

17. März

1965 N

  6. August

1962

Japan

20. Oktober

1925 B

20. April

1926

Kamerun

  3. November

1961 N

  1. Januar

1960

Kanada

25. April

1913 B

25. Oktober

1913

Kolumbien

16. Februar

1937 B

16. August

1937

Kongo (Brazzaville)

15. Oktober

1962 N

15. August

1960

Kuba

  5. April

1923 B

  5. Oktober

1923

Libanon

22. September

1949 B

22. März

1950

Litauen

30. Oktober

1931 B

30. April

1932

Luxemburg

22. Mai

1928 B

22. November

1928

Madagaskar

  9. Oktober

1963 N

26. Juni

1960

Malawi

10. Juni

1965 B

10. Dezember

1965

Mali

  2. Februar

1973 N

22. September

1960

Malta

24. März

1967

21. September

1964

Marokko

  7. November

1956

  2. März

1956

Mauritius

18. Juli

1969

12. März

1968

Mexiko

21. Februar

1956 B

21. August

1956

Monaco

  2. Juli

1921 B

  2. Januar

1922

Montenegro

23. Oktober

2006 N

  3. Juni

2006

Myanmar

30. April

1939 N

  1. April

1937

Neuseeland

  1. Oktober

1913 B

  1. April

1914

Niederlande

  8. August

1912

  8. Februar

1913

  Curaçao

  5. März

1913 B

  5. September

1913

  Karibische Gebiete (Bonaire, Sint Eustatius und Saba)

  5. März

1913 B

  5. September

1913

  Sint Maarten

  5. März

1913 B

  5. September

1913

Niger

25. August

1961 N

  3. August

1960

Norwegen

16. Dezember

1921 B

16. Juni

1922

Österreich

  8. August

1912

  8. Februar

1913

Pakistan

16. Juni

1952 N

15. August

1947

Polen

12. Januar

1921 B

12. Juli

1921

Portugal

  9. September

1913

  9. März

1914

Russland

  8. August

1912

  8. Februar

1913

Sambia

26. März

1973 N

24. Oktober

1964

Schweden

30. Juni

1925

30. Dezember

1925

Schweiz

30. Januar

1926 B

  1. August

1926

Senegal

  2. Mai

1963 N

20. Juni

1960

Serbien

12. März

2001 N

27. April

1992

Sierra Leone

13. März

1962 N

27. April

1961

Simbabwe

  1. Dezember

1998 N

18. April

1980

Singapur

  7. Juni

1966 N

  9. August

1965

Slowakei

28. Mai

1993 N

  1. Januar

1993

Spanien

  8. August

1912

  8. Februar

1913

Sri Lanka

14. Juli

1949 N

  4. Februar

1948

Südafrika

19. September

1913 B

19. März

1914

Sudan

27. Juni

1932 B

27. Dezember

1932

Tansania

18. März

1963 B

18. September

1963

Thailand

28. Dezember

1921 B

28. Juni

1922

Trinidad und Tobago

11. April

1966 N

31. August

1962

Tschechische Republik

30. Dezember

1993 N

  1. Januar

1993

Türkei

19. Dezember

1934 B

19. Juni

1935

Ungarn

  8. August

1912

  8. Februar

1913

Uruguay

30. Juni

1920 B

30. Dezember

1920

Vereinigtes Königreich

8. August

1912

8. Februar

1913

  Falklandinseln

30. April

1924 B

30. Oktober

1924

  Gibraltar

  4. November

1921 B

  4. Mai

1922

  Guernsey

21. September

1923 B

21. März

1924

  Insel Man

21. September

1923 B

21. März

1924

  Jersey

21. September

1923 B

21. März

1924

Zentralafrikanische Republik

  4. September

1962 N

13. August

1960

Zypern

16. Mai

1963 N

16. August

1960

a Vom 30. Oktober 1995 bis zum 30. Juni 1997 war das Übereinkommen auf Grund einer Ausdehnungserklärung des Vereinigten Königreichs in Hongkong anwendbar. Seit dem 1. Juli 1997 bildet Hongkong eine Besondere Verwaltungsregion (SAR) der Volksrepublik China. Auf Grund der chinesischen Erklärung vom 6. Juni 1997 ist das Übereinkommen seit dem 1. Juli 1997 auch in der SAR Hongkong anwendbar.


BS 12 29; BBl 1924 III 1036


1 Der Originaltext findet sich unter der gleichen Nummer in der französischen Ausgabe dieser Sammlung.
2 AS 42 179. Die Genehmigung wurde wirksam am 1. Febr. 1926, d. h. mit dem Inkrafttreten des BG vom 30. Sept. 1925 betreffend die Bestrafung des Frauen- und Kinderhandels sowie der Verbreitung und des Vertriebes von unzüchtigen Veröffentlichungen [AS 42 9. BS 3 203 Art. 398 Abs. 2 Bst. m], heute ersetzt durch das StGB (SR 311.0).
3 Geändert wurden die Bestimmungen betreffend die Aufgabe des Depositars, die von Frankreich auf den Generalsekretär der Vereinten Nationen übertragen wurde.
4 In den Beziehungen zwischen den Vertragsstaaten des Übereink. vom 30. Sept. 1921 (SR 0.311.33 Art. 5) sind die Worte «zwanzigstes Lebensjahr» ersetzt durch die Worte «vollendetes einundzwanzigstes Lebensjahr».
5 AS 1972 1630, 1979 2146, 2004 3711, 2007 1343 und 2017 2479. Eine aktualisierte Fassung des Geltungsbereiches findet sich auf der Internetseite des EDA (www.eda.admin.ch/vertraege).


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