Traduzione1
(Stato 20 febbraio 1863)
Il Consiglio federale svizzero e Sua Maestà l’Imperatore de’Francesi,
animati dal desiderio di mettere un termine alle discussioni agitantisi dal 1815 in poi tra la Svizzera e la Francia intorno al possesso della Valle di Dappes,
hanno nominato per loro plenipotenziari, cioè:
(Seguono i nomi dei plenipotenziari)
i quali hanno di comune accordo adottato gli articoli seguenti:
La Confederazione Svizzera abbandona e la Francia riprende il possesso e la piena sovranità di quella parte della Valle di Dappes che comprende:
La Francia cede alla Confederazione Svizzera, da aggiungersi allo Stato di Vaud, un territorio di equivalente superficie, stendentesi dal punto di biforcazione delle strade di St. Cergues e della Faucille lungo la pendice di Noirmont sino al limite del distretto della Valle di Joux, nella direzione indicata in generale nel piano qui annesso2. La strada di St. Cergues, cominciando dal luogo detto la Cure è compresa in questa cessione.
Sulle porzioni di territorio designate nel precedente articolo non potrà essere eretta opera militare di sorta.
Gli abitanti originari di quella parte della Valle di Dappes che in virtù del presente Trattato passa alla Francia, rimarranno Francesi, a meno che nel termine di un anno non dichiarino di voler attenersi alla nazionalità Svizzera, nel qual caso essi potranno conservare il loro domicilio sul territorio dell’Impero.
Gli abitanti originari della parte ceduta dalla Francia alla Confederazione Svizzera, rimarranno Svizzeri, a meno che nel medesimo termine non dichiarino di voler attenersi alla nazionalità Francese, nel qual caso essi potranno conservare il loro domicilio sul territorio Svizzero.
La strada attuale che passa per le così dette Landes sarà riattata in modo da renderla carrozzabile, stabilendo una comunicazione diretta tra la strada di St. Cergues al suo punto di congiunzione con quella della Faucille presso la Cure e la strada di Bois d’Amont presso Les Bertets.
Questi lavori saranno terminati nel termine di due anni contando dal giorno dello scambio delle ratifiche, e di questa nuova strada ciascuna delle due Parti contraenti assumerà le spese di costruzione e di manutenzione del tronco che viene a passare sul suo territorio rispettivo.
Le comunicazioni del distretto vodese della Valle di Joux con St. Cergues per la via di Bois d’Amont saranno esenti di qualsiasi diritto di transito, di dazio e di dogana.
La corrispondenza postale fra i medesimi punti e le corse postali che l’Amministrazione Svizzera delle poste1 troverà conveniente di stabilire sulla strada medesima non saranno soggette a pagamento nè di tassa nè di diritto alcuno pel passaggio sul territorio francese.
Finchè non sia conclusa la convenzione prevista dall’art. VIII del Trattato del 18 luglio 1828 per sistemare il modo di governo e godimento delle selve e de boschi contermini, i proprietari di boschi e selve sui territori rispettivamente ceduti, avranno il diritto di esercitarne il libero godimento e il trasporto de’ prodotti.
La medesima facoltà dovrà valere per riguardo ai fieni ed agli altri prodotti delle parti di territorio rispettivamente cedute.
1 Vedi ora la conv. del 31 gen. 1938 tra la Svizzera e la Francia sui rapporti di vicinato e la vigilanza delle foreste limitrofe (RS 0.631.256.934.99).
Il presente Trattato non porterà pregiudizio alcuno ai diritti acquisiti sino al momento dello scambio delle ratifiche e risultanti da contratti autentici o da decisioni giudiziarie aventi un carattere definitivo, conchiusi o rilasciati a favore di terzi tanto in Isvizzera che in Francia.
Le Parti contraenti nomineranno de’ Commissari onde determinare esattamente— sopra luogo la nuova linea di confine a norma del presente Trattato, col maggior possibile riguardo alle circostanze locali e alla divisione delle proprietà, piantare i termini, e stendere un regolare processo verbale del loro operato.
Questo processo verbale sarà considerato come parte di quello che fu steso dai Commissari Francesi e Svizzeri incaricati di determinare il confine tra il Cantone di Vaud e la Francia e firmato il 16 settembre 1825.
Della nuova frontiera sarà topograficamente levato il piano in comune per opera di Ufficiali di Stato Maggiore o di ingegneri de’ due Paesi.
Il presente Trattato sarà ratificato e le ratifiche saranno scambiate nel più breve tempo possibile.
In fede di che, i rispettivi plenipotenziari hanno, con riserva della ratifica summenzionata, firmato i premessi articoli, e vi hanno apposto i loro sigilli.
Berna l’otto Dicembre Mille ottocento sessantadue (8 Dicembre 1862).
Il Plenipotenziario della Svizzera: Stämpfli | Il Plenipotenziario della Francia: Turgot |
All’atto di sottoscrivere il Trattato conchiuso in data d’oggi tra il Consiglio federale svizzero e Sua Maestà l’Imperatore dei Francesi sull’affare della Valle di Dappes, il Plenipotenziario del Consiglio federale ha fatto pel suo Paese la riserva della facoltà di portare il detto Trattato a cognizione delle Potenze che hanno sottoscritto l’Atto del Congresso di Vienna, onde, in quanto il medesimo contiene una derogazione all’articolo LXXV di quell’Atto, sia riconosciuto come parte integrante del diritto internazionale europeo relativo alla Svizzera, e il Plenipotenziario di Sua Maestà l’Imperatore ha a questa riserva annuito.3
Del che fa fede il presente Protocollo steso e sottoscritto a Berna l’otto Dicembre mille ottocento sessantadue (8 Dicembre 1862).
Il Plenipotenziario della Svizzera: Stämpfli | Il Plenipotenziario della Francia: Turgot |
Con nota del 19 Febbraio 1863 l’Ambasciatore di Francia, signor Marchese Turgot, ha dato la seguente dichiarazione sulla ratifica del premesso Protocollo:
«Il Governo dell’Imperatore ha approvato l’adesione da me fatta alla riserva della Svizzera, mettendo la mia firma al Protocollo dell’8 Dicembre ultimo scorso.
Il Signor Ministro degli Affari Esteri di Francia mi ha autorizzato a fare questa dichiarazione.»
1 Il testo originale è pubblicato sotto lo stesso numero nell’ediz. franc. della presente Raccolta.
2 N. 1 della Ris. fed. del 28 gen. 1863 (RU VII 432). Il n. 2 di questa Ris. autorizzava il Consiglio federale a intendersi con il Governo di Vaud sulle riserve da quest’ultimo fatte relativamente alla guarentigia contro la prescrizione di pretese di diritto civile e alla indennità per la incorporazione di nuovi abitanti in borghesie vodesi. Questa disposizione è divenuta senza oggetto.
3 Il Trattato fu notificato il 9 mar. 1863 alle Potenze che hanno sottoscritto l’Atto del Congresso di Vienna.
Übersetzung
(Stand am 20. Februar 1863)
Der Schweizerische Bundesrat und Seine Majestät der Kaiser der Franzosen,
von dem Wunsche beseelt, den zwischen der Schweiz und Frankreich wegen des Besitzes des Dappentales seit 1815 waltenden Anständen ein Ende zu machen,
haben zu ihren Bevollmächtigten ernannt, nämlich:
(Es folgen die Namen der Bevollmächtigten
welche über folgende Artikel sich geeinigt haben:
Die Schweiz überlässt und Frankreich tritt wieder in den Besitz und die volle Landeshoheit desjenigen Teiles des Dappentales, welcher in sich fasst:
Frankreich tritt an die Schweizerische Eidgenossenschaft, um zu dem Gebiete des Standes Waadt geschlagen zu werden, einen Landstrich von gleichem Flächeninhalt ab, der sich vom Vereinigungspunkte der Strassen von St—Cergues und der Faucille längs des Abhangs des Noirmont bis zur Grenze des Jouxtalbezirkes in der auf beiliegendem Plane2 im allgemeinen verzeichneten Richtung hinzieht. Die Strasse nach St—Cergues von dem la Cure genannten Orte an ist in dieser Abtretung inbegriffen.
Auf den im vorhergehenden Artikel bezeichneten Gebietsteilen dürfen keine militärischen Werke errichtet werden.
Die in dem kraft gegenwärtigen Vertrages an Frankreich übergehenden Teile des Dappentales heimatberechtigten Bewohner werden Franzosen, sofern sie nicht binnen Jahresfrist erklären, Schweizer bleiben zu wollen, in welchem Falle sie Wohnsitz und Niederlassung auf dem kaiserlichen Gebiete beibehalten können.
Die in dem von Frankreich an die Schweizerische Eidgenossenschaft abgetretenen Gebiete heimatberechtigten Bewohner werden Schweizer, sofern sie nicht in der nämlichen Frist erklären, Franzosen bleiben zu wollen, in welchem Falle sie Wohnsitz und Niederlassung auf dem schweizerischen Gebiete beibehalten können.
Der gegenwärtig bestehende und durch die sogenannten Landes führende Weg ist in der Weise zu verbessern und herzustellen, dass er fahrbar wird und zwischen der Strasse von St—Cergues und ihrem Vereinigungspunkte mit der Strasse von der Faucille bei la Cure einerseits und der Strasse von Bois d’Amont bei Les Bertets andererseits eine direkte Verbindung gewährt.
Die daherigen Arbeiten sollen innerhalb zweier Jahre, vom Tage der Ratifikationsauswechslung an, beendigt und die Erstellungs— und Unterhaltungskosten von jedem der beiden vertragschliessenden Teile für die auf sein Gebiet fallende Strecke der neuen Strasse getragen werden.
Die Verbindungen des waadtländischen Jouxtalbezirkes mit St—Cergues über die Strasse von Bois d’Amont sind frei von allen Transit—, Zoll— und Mautgebühren.
Der Postverkehr zwischen den nämlichen Punkten und die Postkurse, welche die schweizerische Postverwaltung1 auf der nämlichen Strasse einzurichten für gut finden mag, unterliegen weder irgendeiner Gebühr noch irgendeiner Abgabe für den Durchgang über französisches Gebiet.
1 Heute: PTT—Betriebe (Anhang Ziff. 1 des Fernmeldegesetzes vom 21. Juni 1991, in Kraft seit 1. Mai 1992 – SR 784.10).
Bis zum Abschlusse des im Art. VIII des Vertrages vom 18. Juli 1828 vorgesehenen Übereinkommens zur Regelung der Bewirtschaftung der Grenzwaldungen geniessen die Eigentümer der Waldungen, welche auf den gegenseitig abgetretenen Gebietsteilen gelegen sind, das Recht der freien Benutzung und Ausfuhr der Erzeugnisse derselben.
Die nämliche Befugnis gilt für das Heu und die andern Erzeugnisse der wechselseitig abgetretenen Gebietsteile.
1 Siehe heute die Übereink. vom 31. Jan. 1938 zwischen der Schweiz und Frankreich betreffend die grenznachbarlichen Verhältnisse und die Beaufsichtigung der Grenzwaldungen (SR 0.631.256.934.99).
Der gegenwärtige Vertrag tut den Rechten keinen Eintrag, die zur Zeit der Ratifikationsauswechslung erworben sind und aus rechtsgültigen Verträgen oder endgültigen gerichtlichen Entscheiden, abgeschlossen oder erlassen zugunsten Dritter in der Schweiz oder in Frankreich, herfliessen.
Die vertragschIiessenden Teile werden Kommissarien ernennen zu dem Zwecke, auf Ort und Stelle die aus gegenwärtigem Vertrage sich ergebende neue Grenzlinie unter möglichster Berücksichtigung der Ortsverhältnisse und der Gütermarken genau zu bestimmen, die Grenzsteine zu setzen und über ihre Verhandlungen ein gehöriges Protokoll aufzunehmen.
Dieses Marchverbal soll als Teil desjenigen gelten, welches von den mit der Grenzbereinigung zwischen dem Kanton Waadt und Frankreich beauftragten französischen und schweizerischen Kommissarien aufgenommen und am 16. September 1825 unterzeichnet worden ist.
Die neue Grenze soll gemeinschaftlich durch Generalstabsoffiziere oder Ingenieure der beiden Länder topographisch aufgenommen werden.
Gegenwärtiger Vertrag soll ratifiziert und die Ratifikationen sollen sobald wie möglich ausgewechselt werden.
Zu Urkund dessen haben die beiderseitigen Bevollmächtigten vorstehende Artikel unter Vorbehalt der erwähnten Ratifikation unterzeichnet und ihre Siegel beigedruckt.
Bern, den achten Dezember achtzehnhundertzweiundsechzig (8. Dezember 1862).
Der schweizerische Bevollmächtigte: Stämpfli | Der französische Bevollmächtigte: Turgot |
Bei Unterzeichnung des zwischen dem Schweizerischen Bundesrate und Seiner Majestät dem Kaiser der Franzosen über die Dappentalfrage abgeschlossenen, vom heutigen Tage datierten Vertrages hat der Bevollmächtigte des Bundesrates für sein Land die Befugnis vorbehalten, den besagten Vertrag den Mächten, welche die Wiener Kongressakte unterzeichnet haben, zur Kenntnis zu bringen, um, insoweit derselbe eine Derogation von Artikel LXXV jener Akte enthält, dessen Anerkennung als Bestandteil des auf die Schweiz bezüglichen europäischen Völkerrechtes zu erwirken, und der Bevollmächtigte Seiner Majestät des Kaisers hat diesem Vorbehalte beigepflichtet.2
Zu Urkund dessen gegenwärtiges Protokoll ausgestellt und unterzeichnet wird in
Bern, den achten Dezember achtzehnhundertzweiundsechzig (8. Dezember 1862).
Der schweizerische Bevollmächtigte: Stämpfli | Der französische Bevollmächtigte: Turgot |
Mit Note vom 19. Februar 1863 betreffend die Ratifikation des vorstehenden Protokolls hat der Botschafter Frankreichs, Hr. Marquis Turgot, folgende Erklärung abgegeben:
«Die Regierung des Kaisers hat meinen durch Unterzeichnung des Protokolls vom 8. Dezember abhin erfolgten Beitritt zu dem Vorbehalte der Schweiz gutgeheissen.
Der Herr Minister der auswärtigen Angelegenheiten von Frankreich hat mich ermächtigt, Ihnen diese Erklärung abzugeben.»
1 Ziff. 1 des BB vom 28. Jan. 1863 (AS VII 449). Ziff. 2 des Genehmigungsbeschlusses hat den Bundesrat ermächtigt, sich mit der Regierung der Waadt über die von ihr gemachten Vorbehalte betreffend die Gewährleistung gegen die Verjährung zivilrechtlicher Forderungen und die Entschädigung für allfällige Einkäufe neuer Bewohner in waadtländische Bürgergemeinde— und Bürgernutzungsverbände zu verständigen. Diese Ermächtigung ist heute gegenstandslos.
2 Der Vertrag ist den Vertragsmächten der Wiener Kongressakte am 9. März 1863 zur Kenntnis gebracht worden.