1. Le persone fisiche che hanno la cittadinanza di uno Stato contraente non sono assoggettate nell’altro Stato contraente ad alcuna imposizione né ad alcun obbligo ad essa relativo, più onerosi di quelli cui sono o potranno essere assoggettate le persone fisiche che hanno la cittadinanza di detto altro Stato e si trovino nella stessa situazione.
2. L’imposizione di una stabile organizzazione che un’impresa di uno Stato contraente ha nell’altro Stato contraente non può essere in questo altro Stato meno favorevole dell’imposizione a carico delle imprese provenienti da Stati terzi che svolgono la medesima attività nelle stesse condizioni. La presente disposizione non può essere interpretata nel senso che faccia obbligo a uno Stato contraente di accordare ai residenti dell’altro Stato contraente le esenzioni, le agevolazioni e le deduzioni d’imposta che esso accorda ai propri residenti in relazione alla loro situazione personale o ai loro oneri familiari.
3. Le imprese di uno Stato contraente il cui capitale è, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente posseduto o controllato da uno o più residenti dell’altro Stato contraente non sono assoggettate nel primo Stato contraente ad alcuna imposizione o ad alcun obbligo ad essa relativo, diversi o più onerosi di quelli cui sono o potranno essere assoggettate altre imprese analoghe il cui capitale è, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente posseduto o controllato da uno o più residenti di uno Stato terzo.
4. A meno che non siano applicabili le disposizioni dell’articolo 9, del paragrafo 6 dell’articolo 11 o del paragrafo 6 dell’articolo 12, gli interessi, i canoni e altre spese pagati da un’impresa di uno Stato contraente a un residente dell’altro Stato contraente sono deducibili, ai fini della determinazione degli utili imponibili di tale impresa, come se fossero pagati a un residente del primo Stato. Allo stesso modo, i debiti di un’impresa di uno Stato contraente nei confronti di un residente dell’altro Stato contraente sono deducibili, ai fini della determinazione del patrimonio imponibile di tale impresa, alle stesse condizioni in cui sarebbero deducibili se fossero contratti nei confronti di un residente del primo Stato.
5. Le disposizioni del presente articolo non possono essere interpretate nel senso che facciano obbligo a uno Stato contraente di estendere ai residenti dell’altro Stato contraente i vantaggi o i privilegi che esso ha accordato a uno Stato terzo o a residenti di quest’ultimo in virtù di un’unione doganale, un’unione economica, una zona di libero scambio o un accordo regionale o subregionale concernente l’imposizione o il trasferimento di capitali.
6. Le disposizioni del presente articolo si applicano alle imposte di ogni natura e denominazione, nonostante le disposizioni dell’articolo 2.
1. Natürliche Personen, die die Staatsangehörigkeit eines Vertragsstaats besitzen, dürfen im anderen Vertragsstaat keiner Besteuerung oder damit zusammenhängenden Verpflichtung unterworfen werden, die belastender ist als die Besteuerung und die damit zusammenhängenden Verpflichtungen, denen natürliche Personen, die die Staatsangehörigkeit des anderen Staates besitzen, unter gleichen Verhältnissen unterworfen sind oder unterworfen werden können.
2. Die Besteuerung einer Betriebsstätte, die ein Unternehmen eines Vertragsstaats im anderen Vertragsstaat hat, darf im anderen Staat nicht ungünstiger sein als die Besteuerung von Unternehmen aus Drittstaaten, die unter gleichen Verhältnissen die gleiche Tätigkeit ausüben. Diese Bestimmung ist nicht so auszulegen, als verpflichte sie einen Vertragsstaat dazu, die seinen ansässigen Personen gewährten Steuerfreibeträge, -vergünstigungen und -ermässigungen auf Grund des Personenstandes oder der Familienlasten auch den im anderen Vertragsstaat ansässigen Personen zu gewähren.
3. Unternehmen eines Vertragsstaats, deren Kapital ganz oder teilweise unmittelbar oder mittelbar einer im anderen Vertragsstaat ansässigen Person oder mehreren solchen Personen gehört oder ihrer Kontrolle unterliegt, dürfen im erstgenannten Staat keiner Besteuerung oder damit zusammenhängenden Verpflichtung unterworfen werden, die anders oder belastender ist als die Besteuerung und die damit zusammenhängenden Verpflichtungen, denen andere ähnliche Unternehmen, deren Kapital ganz oder teilweise unmittelbar oder mittelbar einer oder mehreren in Drittstaaten ansässigen Personen gehört oder ihrer Kontrolle unterliegt, unterworfen sind oder unterworfen werden können.
4. Sofern nicht Artikel 9, Artikel 11 Absatz 6 oder Artikel 12 Absatz 6 anzuwenden ist, sind abzugsfähige Zinsen, Lizenzgebühren und andere Entgelte, die ein Unternehmen eines Vertragsstaats an eine im anderen Vertragsstaat ansässige Person zahlt, bei der Ermittlung der steuerpflichtigen Gewinne dieses Unternehmens unter den gleichen Bedingungen wie Zahlungen an eine im erstgenannten Staat ansässige Person zum Abzug zuzulassen. Dementsprechend sind abzugsfähige Schulden, die ein Unternehmen eines Vertragsstaats gegenüber einer im anderen Vertragsstaat ansässigen Person hat, bei der Ermittlung des steuerpflichtigen Vermögens dieses Unternehmens unter den gleichen Bedingungen wie Schulden gegenüber einer im erstgenannten Staat ansässigen Person zum Abzug zuzulassen.
5. Die Bestimmungen dieses Artikels dürfen nicht dahin ausgelegt werden, dass sie den Vertragsstaaten die Verpflichtung auferlegen, anderen Staaten oder in diesen ansässigen Personen auf Grund einer Zollunion, Wirtschaftsunion, Freihandelszone oder einer regionalen oder subregionalen Vereinbarung bezüglich Besteuerung oder Kapitaltransfer gewährte Vorteile oder Privilegien auf die im anderen Vertragsstaat ansässigen Personen auszudehnen.
6. Dieser Artikel gilt ungeachtet des Artikels 2 für Steuern jeder Art und Bezeichnung.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.