0.632.313.601 Accordo di libero scambio del 27 giugno 2016 tra gli Stati dell'AELS e la Georgia (con allegati)

0.632.313.601 Freihandelsabkommen vom 27. Juni 2016 zwischen den EFTA-Staaten und Georgien (mit Anhängen)

Art. 48 Controlli all’importazione

1.  Le condizioni e i controlli all’importazione dei prodotti importati che rientrano nel presente capitolo si basano sui rischi legati a tali prodotti e sono applicati in modo non discriminatorio. I controlli all’importazione e i controlli al confine sono svolti il più rapidamente possibile, in modo da non ostacolare inutilmente gli scambi.

2.  Su richiesta, le autorità competenti delle Parti si scambiano informazioni sulla frequenza dei controlli all’importazione o su cambiamenti di frequenza.

3.  Ciascuna Parte consente al responsabile di una spedizione sottoposta a campionamento e analisi di richiedere, nel quadro del campionamento ufficiale, l’opinione di un secondo esperto.

4.  Il controllo delle importazioni è organizzato conformemente alle norme internazionali37.

5.  I prodotti oggetto di controlli casuali e di routine non dovrebbero essere trattenuti alla frontiera in attesa dei risultati dei controlli.

6.  Se i prodotti sono trattenuti alla frontiera per un presunto rischio, la decisione di sdoganamento deve essere presa il più presto possibile. Le Parti intraprendono ogni sforzo necessario per evitare il deterioramento delle merci deperibili. Ai fini del presente capitolo, per «merci deperibili» si intendono i prodotti che si deteriorano rapidamente a causa delle loro caratteristiche naturali, in particolare in assenza di condizioni di conservazione appropriate.

7.  Se un prodotto è respinto presso un punto di entrata a causa di un problema sanitario o fitosanitario grave e comprovato, l’autorità competente della Parte esportatrice è informata il più presto possibile. Ai fini della presente disposizione, per «problema sanitario o fitosanitario grave» si intendono i casi per i quali le norme internazionali38 prevedono una notifica tra le autorità competenti.

8.  Se un prodotto è respinto presso un punto di entrata, la base oggettiva e la giustificazione scientifica sono notificate, su richiesta, il più presto possibile per scritto alla Parte esportatrice.

9.  Se una Parte trattiene presso un punto di entrata prodotti esportati da un’altra Parte a causa della presunta inosservanza di misure sanitarie o fitosanitarie, la giustificazione oggettiva è prontamente notificata all’importatore o al suo rappresentante.

10.  Ciascuna Parte garantisce procedure legali adeguate che consentano all’importatore o a ogni altra persona responsabile di una spedizione, nonché al suo rappresentante, di impugnare la decisione di respingere i suoi prodotti presso un punto di entrata.

37 In particolare, le direttive della CAC sui sistemi di controllo delle importazioni alimentari (CAC/GL 47‑2003) e le direttive sul design, sul funzionamento, sulla valutazione e sull’accreditamento dei sistemi d’ispezione e di certificazione delle importazioni ed esportazioni alimentari (CAC/GL 26‑1997).

38 In particolare, le direttive della CAC, dell’OIE e dell’IPPC sullo scambio di informazioni tra i Paesi in materia di respingimento di alimenti importati.

Art. 48 Einfuhrkontrollen

1.  Die Einfuhrvorschriften und -kontrollen für eingeführte Erzeugnisse, die von diesem Kapitel erfasst werden, stützen sich auf das von diesen Erzeugnissen ausgehende Risiko und werden nichtdiskriminierend angewendet. Einfuhr- und Grenzkontrollen werden so speditiv wie möglich und auf eine Weise durchgeführt, die nicht handelsbeschränkender ist als erforderlich.

2.  Auf Anfrage werden zwischen den zuständigen Behörden der Vertragsparteien Informationen zur Häufigkeit von Einfuhrkontrollen oder zu Änderungen der Kontrollhäufigkeit ausgetauscht.

3.  Jede Vertragspartei ermöglicht es einer Person, die für eine zu testende und zu untersuchende Sendung verantwortlich ist, im Rahmen des offiziellen Tests eine zusätzliche Expertenmeinung zu beantragen.

4.  Einfuhrkontrollen sollten in Übereinstimmung mit internationalen Normen37 durchgeführt werden.

5.  Erzeugnisse, die Zufalls- und Routinekontrollen unterzogen werden, sollten nicht bis zum Vorliegen der Testergebnisse an der Grenze zurückgehalten werden.

6.  Hält eine Vertragspartei Erzeugnisse aufgrund eines wahrgenommenen Risikos an der Grenze zurück, so wird der Entscheid zur Freigabe so schnell wie möglich getroffen. Es wird jede Anstrengung unternommen, das Verderben von verderblichen Waren zu vermeiden. Für die Zwecke dieses Kapitels bedeuten «verderbliche Waren» Erzeugnisse, die aufgrund ihrer natürlichen Eigenschaften rasch verderben, insbesondere ohne geeignete Lagerbedingungen.

7.  Werden Erzeugnisse in einer Einfuhrstelle aufgrund eines überprüften schwerwiegenden gesundheitspolizeilichen oder pflanzenschutzrechtlichen Problems zurückgewiesen, so wird die zuständige Behörde der ausführenden Vertragspartei so schnell wie möglich informiert. Für die Zwecke dieses Kapitel bedeutet «schwerwiegendes gesundheitspolizeiliches oder pflanzenschutzrechtliches Problem» einen Fall, für den internationale Normen38 eine Notifikation zwischen den zuständigen Behörden vorsehen.

8.  Werden Waren in einer Einfuhrstelle zurückgewiesen, so wird der ausführenden Vertragspartei auf Anfrage so schnell wie möglich schriftlich die Sachlage und die wissenschaftliche Begründung mitgeteilt.

9.  Hält eine Vertragspartei in einer Einfuhrstelle aus einer anderen Vertragspartei ausgeführte Waren aufgrund einer wahrgenommenen Nichtkonformität mit einer gesundheitspolizeilichen oder pflanzenschutzrechtlichen Massnahme zurück, so wird dem Importeur oder seinem Vertreter umgehend die sachbezogene Rechtfertigung für die Zurückhaltung mitgeteilt.

10.  Jede Vertragspartei stellt sicher, dass angemessene Rechtsverfahren bestehen, sodass ein Importeur, dessen Erzeugnisse in einer Einfuhrstelle zurückgewiesen werden, jede andere für die Sendung verantwortliche Person oder deren Vertreter gegen den Entscheid Rekurs einlegen kann.

37 Insbesondere die Richtlinien der Kommission des Codex Alimentarius für Systeme zur Lebensmitteleinfuhrkontrolle (CAC/GL 47-2003) und für die Gestaltung, Anwendung, Bewertung und Bestätigung von Kontroll- und Zertifizierungssystemen bei der Lebensmittelein- und -ausfuhr (CAC/GL 26-1997).

38 Insbesondere die Richtlinien für den Informationsaustausch zwischen Ländern über die Zurückweisung eingeführter Lebensmittel der Kommission des Codex Alimentarius (CAC) oder Normen der OIE und der IPPC.

 

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