0.632.231.3 Accordo del 12 aprile 1979 relativo all'applicazione dell'articolo VII dell'Accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio (con All.)

0.632.231.3 Übereinkommen vom 12. April 1979 zur Durchführung des Artikels VII des Allgemeinen Zoll- und Handelsabkommens (mit Anhängen)

Art. 1

1.  Il valore in dogana delle merci importate sarà il valore di transazione, cioè il prezzo effettivamente pagato o da pagare per le merci quando vengono vendute per l’esportazione nel Paese d’importazione modificato conformemente all’articolo 8, a condizione che:

a)
non sussistano restrizioni riguardanti la disposizione o l’utilizzazione di merci da parte del compratore oltre a restrizioni che:
i)
vengono imposte o richieste dalla legge o dalle autorità del paese d’importazione;
ii)
limitano l’area geografica nella quale le merci possono essere rivendute, oppure
iii)
non riguardano sostanzialmente il valore delle merci;
b)
la vendita o il prezzo non sia subordinato a condizioni o prestazioni per cui il valore non è determinabile per quel che riguarda le merci da valutare;
c)
nessuna parte del ricavato dalle ulteriori vendite o da altri atti di disposizione o anche dall’utilizzazione di cui le merci dovessero formare oggetto successivamente da parte del compratore spetterà, direttamente o indirettamente, al venditore a meno che non si proceda ad un adattamento adeguato in virtù dell’articolo 8; e
d)
il compratore e il venditore non siano legati o, se lo sono, il valore di transazione sia accettabile per le finalità doganali in virtù del paragrafo 2 del presente articolo.
2.
a) Nel determinare se il valore di transazione sia accettabile ai fini dell’applicazione del paragrafo 1, il fatto che il compratore e il venditore siano legati a norma dell’articolo 15 non sarà motivo sufficiente per considerare il valore di transazione come inaccettabile. In questo caso dovranno essere esaminate le circostanze che riguardano la vendita e il valore di transazione sarà accettato purché tali legami non abbiano influito sul prezzo. Se, alla luce delle informazioni fornite dall’importatore o ottenute da altre fonti, l’amministrazione delle dogane ha motivo di pensare che il legame abbia influito sul prezzo, essa comunicherà i suoi motivi all’importatore e gli accorderà una possibilità adeguata di controbattere. A richiesta dell’importatore, i motivi gli saranno comunicati per iscritto.
b)
In una vendita tra persone legate, il valore di transazione sarà accettato e le merci verranno valutate conformemente al paragrafo 1 qualora l’importatore dimostri che detto valore si avvicina a uno dei valori seguenti, nello stesso momento o quasi:
i)
il valore di transazione all’atto di vendita a compratori indipendenti uno dall’altro di merci identiche o similari per l’esportazione a destinazione dello stesso paese d’importazione;
ii)
il valore in dogana di merci identiche o similari quale viene determinato mediante l’applicazione dell’articolo 5;
iii)
il valore in dogana di merci identiche o similari quale viene determinato mediante l’applicazione dell’articolo 6;
iv)
il valore di transazione all’atto di vendite a compratori indipendenti uno dall’altro, per l’esportazione nello stesso paese d’importazione di merci identiche alle merci importate se non per il fatto che queste provengono da un paese di produzione diverso, purché, nel confronto, di volta in volta, di due transazioni, i venditori siano indipendenti uno dall’altro.
c)
Nell’applicazione dei criteri di cui al paragrafo 2 b), bisognerà tenere in dovuto conto le differenze tra i livelli commerciali, i livelli di quantità, gli elementi elencati all’articolo 8 ed i costi sostenuti dal venditore nelle transazioni in cui egli è indipendente dal compratore e che egli invece non sostiene quando è legato all’acquirente.
d)
I criteri di cui al paragrafo 2 b) devono essere applicati su richiesta dell’importatore e soltanto a scopo di confronto. A norma del paragrafo 2 b) non si possono stabilire valori di sostituzione.

Art. 1

1.  Der Zollwert eingeführter Waren ist der «Transaktionswert», das heisst der für die Waren bei einem Verkauf zur Ausfuhr in das Einfuhrland tatsächlich gezahlte oder zu zahlende Preis, gegebenenfalls nach Berichtigung gemäss Artikel 8, unter der Voraussetzung dass:

a)
keine Einschränkungen bezüglich der Verwendung und des Gebrauches der Waren durch den Käufer bestehen, ausgenommen solche, die
i)
durch das Gesetz oder von den Behörden des Einfuhrlandes auferlegt oder gefordert werden,
ii)
das Gebiet abgrenzen, innerhalb dessen die Waren weiterverkauft werden können;
iii)
sich auf den Wert der Waren nicht wesentlich auswirken;
b)
hinsichtlich des Kaufgeschäftes oder des Preises weder Bedingungen vorliegen noch Leistungen zu erbringen sind, deren Wert im Hinblick auf die zu bewertenden Waren nicht bestimmt werden kann;
c)
kein Teil des Erlöses aus späteren Weiterverkäufen, sonstigen Überlassungen oder Verwendungen der Waren durch den Käufer unmittelbar oder mittelbar dem Verkäufer zugute kommt, wenn nicht eine angemessene Berichtigung gemäss Artikel 8 erfolgen kann;
d)
der Käufer und der Verkäufer nicht miteinander verbunden sind oder, wenn sie miteinander verbunden sind, der Transaktionswert für Zollzwecke nach Absatz 2 dieses Artikels anerkannt werden kann.
2.
a) Bei der Feststellung, ob der Transaktionswert für die Anwendung des Absatzes 1 anerkannt werden kann, ist die Verbundenheit von Käufer und Verkäufer im Sinne von Artikel 15 Absatz 4 allein kein Grund, den Transaktionswert als unannehmbar anzusehen. In solchen Fällen sind die Begleitumstände des Kaufgeschäftes zu prüfen und ist der Transaktionswert anzuerkennen, wenn die Verbundenheit den Preis nicht beeinflusst hat. Sofern die Zollverwaltung jedoch auf Grund der vorn Importeur oder auf andere Art beigebrachten Informationen Gründe für die Annahme hat, dass die Verbundenheit den Preis beeinflusst hat, teilt sie dem Importeur ihre Gründe mit und gibt ihm ausreichende Gelegenheit zur Gegenäusserung. Auf Antrag des Importeurs sind ihm die Gründe schriftlich mitzuteilen.
b)
Bei einem Kaufgeschäft zwischen verbundenen Personen wird der Transaktionswert anerkannt, und die Waren werden nach Absatz 1 bewertet, wenn der Importeur darlegt, dass dieser Wert einem der nachfolgenden im selben oder annähernd im selben Zeitpunkt bestehenden Werte sehr nahekommt:
i)
dem Transaktionswert bei Verkäufen an nicht verbundene Käufer gleicher oder gleichartiger Waren zur Ausfuhr in das gleiche Einfuhrland,
ii)
dem Zollwert gleicher oder gleichartiger Waren, der nach Artikel 5 festgesetzt wurde ;
iii)
dem Zollwert gleicher oder gleichartiger Waren, der nach Artikel 6 festgesetzt wurde;
iv)
dem Transaktionswert bei Verkäufen an nicht verbundene Käufer zur Ausfuhr in das gleiche Einfuhrland für Waren, die den eingeführten Waren mit Ausnahme des Umstandes, dass sie ein anderes Erzeugungsland haben, gleich sind, vorausgesetzt, dass die Verkäufer in den beiden Transaktionen nicht miteinander verbunden sind.
c)
Bei der Anwendung der Vergleiche nach Absatz 2 Buchstabe b) sind dargelegte Unterschiede bezüglich der Handelsstufe, der Menge, der in Artikel 8 aufgezählten Elemente sowie der Kosten, die der Verkäufer bei Verkäufen an nicht verbundene Käufer, nicht aber bei solchen an verbundene Käufer, trägt, zu berücksichtigen.
d)
Die im Absatz 2 Buchstabe b) vorgesehenen Vergleiche sind auf Antrag des Importeurs durchzuführen und dienen nur zu Vergleichszwecken. Alternative Transaktionswerte dürfen nach Absatz 2 Buchstabe b) nicht festgesetzt werden.
 

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