0.451.431 Protocollo di Cartagena del 29 gennaio 2000 sulla biosicurezza relativo alla Convenzione sulla diversità biologica (con all.)

0.451.431 Protokoll von Cartagena vom 29. Januar 2000 über die biologische Sicherheit zum Übereinkommen über die biologische Vielfalt (mit Anlagen)

Art. 11 Procedura da seguire per gli organismi viventi modificati destinati a essere utilizzati direttamente per l’alimentazione umana o animale, o a essere trasformati mediante processamento

1. Ogni Parte che prende una decisione definitiva riguardante l’utilizzazione sul territorio nazionale, ivi compresa l’immissione sul mercato, di un organismo vivente modificato che può essere oggetto di un movimento transfrontaliero e che è destinato a essere utilizzato direttamente per l’alimentazione umana o animale o a essere trasformato mediante processamento deve, entro quindici giorni, informarne le altre Parti tramite il Centro di scambio d’informazioni sulla biosicurezza. Tale informazione deve contenere perlomeno i ragguagli richiesti nell’allegato II. La Parte trasmette per scritto una copia di tale informazione ai punti focali nazionali delle Parti che hanno precedentemente informato il Segretariato sul fatto che esse non hanno accesso al Centro di scambio d’informazioni sulla biosicurezza. La presente disposizione non si applica alle decisioni riguardanti le prove sul campo.

2. La Parte che prende una decisione conformemente al comma 1 summenzionato provvede affinché vi siano disposizioni di responsabilità legale riguardo l’esattezza delle informazioni fornite dal richiedente.

3. Ogni Parte può richiedere informazioni supplementari all’autorità di cui al comma b) dell’allegato II.

4. Ogni Parte può prendere, nell’ambito del proprio quadro normativo nazionale, una decisione relativa all’importazione di organismi viventi modificati destinati a essere utilizzati direttamente per l’alimentazione umana o animale o a essere trasformati mediante processamento, purché questa decisione sia conforme all’obiettivo del presente Protocollo.

5. Ciascuna Parte mette a disposizione del Centro di scambio d’informazioni sulla biosicurezza una copia di tutte le leggi, i regolamenti e le prescrizioni nazionali disponibili, applicabili all’importazione degli organismi viventi modificati destinati a essere utilizzati direttamente per l’alimentazione umana o animale, o a essere trasformati mediante processamento.

6. Nell’esercizio della propria competenza nazionale e in assenza del quadro normativo nazionale di cui al comma 4 summenzionato, ogni Paese in via di sviluppo o Paese a economia in transizione che è Parte al presente Protocollo può dichiarare, tramite il Centro di scambio d’informazioni sulla biosicurezza, che la propria decisione precedente alla prima importazione di un organismo vivente modificato destinato a essere utilizzato direttamente per l’alimentazione umana o animale, o a essere trasformato mediante processamento, in merito a cui sono state fornite informazioni ai sensi del comma 1, sarà presa:

a)
a seguito di una valutazione dei rischi effettuata conformemente all’allegato III; e
b)
entro un termine ragionevole, che non superi i duecentosettanta giorni.

7. Il fatto che una Parte non comunichi la propria decisione conformemente al comma 6 non significa che essa accetti o rifiuti di importare l’organismo vivente modificato in questione destinato a essere utilizzato direttamente per l’alimentazione umana o animale, o a essere trasformato mediante processamento, a meno che non abbia così specificato.

8. L’assenza di certezza scientifica dovuta all’insufficienza di informazioni e conoscenze scientifiche pertinenti in merito ai potenziali effetti negativi di un organismo vivente modificato sulla conservazione e l’uso sostenibile della diversità biologica nella Parte importatrice, tenendo anche in considerazione i rischi per la salute umana, non impedisce a detta Parte di prendere una decisione adeguata sull’importazione di tale organismo vivente modificato se questo è destinato a essere utilizzato direttamente per l’alimentazione umana o animale, o a essere trasformato mediante processamento, al fine di evitare o minimizzare tali potenziali effetti negativi.

9. Ogni Parte può esporre le proprie esigenze in materia di assistenza tecnica e finanziaria e di sviluppo delle competenze, qualora si tratti di organismi viventi modificati destinati a essere utilizzati direttamente per l’alimentazione umana o animale, o a essere trasformati mediante processamento. Le Parti cooperano per soddisfare tali esigenze, conformemente agli articoli 22 e 28 del presente Protocollo.

Art. 11 Verfahren bei lebenden veränderten Organismen, die zur unmittelbaren Verwendung als Lebens- oder Futtermittel oder zur Verarbeitung vorgesehen sind


1. Eine Vertragspartei, die endgültig über die innerstaatliche Verwendung einschliesslich des Inverkehrbringens eines lebenden veränderten Organismus entscheidet, der möglicherweise zur unmittelbaren Verwendung als Lebens- oder Futtermittel oder zur Verarbeitung grenzüberschreitend verbracht wird, teilt diese
Entscheidung den anderen Vertragsparteien innerhalb von fünfzehn Tagen über die Informationsstelle für biologische Sicherheit mit. Diese Mitteilung hat mindestens die Angaben nach Anlage II zu enthalten. Die Vertragspartei stellt der innerstaatlichen Anlaufstelle jeder Vertragspartei, die das Sekretariat vorher darüber informiert hat, dass sie keinen Zugang zur Informationsstelle für biologische Sicherheit hat, eine schriftliche Kopie der Mitteilung zur Verfügung. Diese Bestimmung findet auf Entscheidungen über Feldversuche keine Anwendung.

2. Die Vertragspartei, die eine Entscheidung nach Absatz 1 trifft, stellt sicher, dass der Antragsteller gesetzlich verpflichtet ist, richtige Angaben zu machen.

3. Jede Vertragspartei kann von der in Anlage II Buchstabe b genannten Behörde zusätzliche Angaben anfordern.

4. Eine Vertragspartei kann eine Entscheidung über die Einfuhr von lebenden veränderten Organismen, die zur unmittelbaren Verwendung als Lebens- oder Futtermittel oder zur Verarbeitung vorgesehen sind, nach ihrem innerstaatlichen Recht treffen, wenn dies mit dem Ziel dieses Protokolls vereinbar ist.

5. Jede Vertragspartei stellt, falls verfügbar, der Informationsstelle für biologische Sicherheit alle innerstaatlichen Gesetze, Vorschriften und Leitlinien zur Verfügung, die auf die Einfuhr von lebenden veränderten Organismen, die zur unmittelbaren Verwendung als Lebens- oder Futtermittel oder zur Verarbeitung vorgesehen sind, anwendbar sind.

6. Eine Vertragspartei, die ein Entwicklungsland ist, oder eine Vertragspartei mit einem im Übergang befindlichen Wirtschaftssystem kann, wenn sie über kein innerstaatliches Recht im Sinne des Absatzes 4 verfügt, in Ausübung ihrer staatlichen Hoheitsgewalt über die Informationsstelle für biologische Sicherheit erklären, dass ihre Entscheidung vor der ersten Einfuhr eines lebenden veränderten Organismus, der zur unmittelbaren Verwendung als Lebens- oder Futtermittel oder zur Verarbeitung vorgesehen ist und über den Angaben nach Absatz 1 gemacht wurden, nach folgendem Verfahren getroffen wird:

a)
Risikobeurteilung im Einklang mit Anlage III und
b)
Entscheidung innerhalb eines absehbaren Zeitraums, der zweihundertsiebzig Tage nicht überschreitet.

7. Versäumt es eine Vertragspartei, ihre Entscheidung nach Absatz 6 mitzuteilen, so gilt dies weder als Zustimmung zur Einfuhr eines lebenden veränderten Organismus, der zur unmittelbaren Verwendung als Lebens- oder Futtermittel oder zur Verarbeitung vorgesehen ist, noch als Ablehnung, es sei denn, die Vertragspartei hat etwas anderes bestimmt.

8. Ist wegen unzureichender einschlägiger wissenschaftlicher Daten und Kenntnisse der Umfang möglicher nachteiliger Auswirkungen eines lebenden veränderten Organismus auf die Erhaltung und nachhaltige Nutzung der biologischen Vielfalt im Gebiet der einführenden Vertragspartei wissenschaftlich nicht sicher nachzuweisen, wobei auch Risiken für die menschliche Gesundheit zu berücksichtigen sind, so hindert dies diese Vertragspartei nicht daran, hinsichtlich der Einfuhr des betreffenden lebenden veränderten Organismus, der zur unmittelbaren Verwendung als Lebens- oder Futtermittel oder zur Verarbeitung vorgesehen ist, gegebenenfalls eine Entscheidung zu treffen, um derartige mögliche nachteilige Auswirkungen zu verhindern oder auf ein Mindestmass zu beschränken.

9. Eine Vertragspartei kann angeben, dass sie Bedarf an finanzieller und technischer Hilfe und am Aufbau von Kapazitäten in Bezug auf lebende veränderte Organismen hat, die zur unmittelbaren Verwendung als Lebens- oder Futtermittel oder zur Verarbeitung vorgesehen sind. Die Vertragsparteien arbeiten nach den Artikeln 22 und 28 zusammen, um diesen Bedarf zu decken.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
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