0.353.22 Convenzione internazionale del 9 dicembre 1999 per la repressione del finanziamento del terrorismo (con all.)

0.353.22 Internationales Übereinkommen vom 9. Dezember 1999 zur Bekämpfung der Finanzierung des Terrorismus (mit Anlage)

Art. 7

1. Ogni Stato Parte adotta le misure eventualmente necessarie per stabilire la propria competenza riguardo ai reati di cui all’articolo 2 se:

a)
il reato è stato commesso sul suo territorio;
b)
il reato è stato commesso a bordo di una nave battente la sua bandiera o di un aeromobile immatricolato in conformità alla sua legislazione al momento dei fatti; oppure
c)
il reato è stato commesso da un suo cittadino.

2. Ogni Stato Parte può altresì determinare la propria competenza riguardo a tali reati se:

a)
il reato aveva come scopo, o ha avuto come risultato, la perpetrazione di un reato di cui all’articolo 2, paragrafo 1, commi a) o b) sul suo territorio o contro un suo cittadino;
b)
il reato aveva come scopo, o ha avuto come risultato, la perpetrazione di un reato di cui all’articolo 2, paragrafo 1, commi a) o b), contro un’installazione pubblica di detto Stato situata fuori dal suo territorio, compresi i suoi locali diplomatici o consolari;
c)
il reato aveva come scopo, o ha avuto come risultato, la perpetrazione di un reato di cui all’articolo 2, paragrafo 1, commi a) o b) in vista di costringere a compiere un qualsiasi atto o di astenersi dal compierlo;
d)
il reato è stato commesso da un apolide avente la sua residenza abituale sul territorio di detto Stato;
e)
il reato è stato commesso a bordo di un aeromobile gestito dal Governo di detto Stato.

3. Al momento della ratifica, dell’accettazione o dell’approvazione della presente Convenzione o dell’adesione ad essa, ogni Stato Parte informa il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite circa la competenza che ha stabilito in conformità al paragrafo 2. In caso di modifica, lo Stato Parte interessato ne informa immediatamente il Segretario Generale.

4. Ogni Stato Parte può altresì adottare le misure necessarie per stabilire la sua competenza riguardo ai reati di cui all’articolo 2, quando il presunto autore del reato si trova sul suo territorio e lo Stato Parte non lo estrada verso uno qualunque degli Stati Parte che hanno stabilito la loro competenza in conformità ai paragrafi 1 o 2.

5. Se più di uno Stato Parte si dichiara competente per un reato di cui all’articolo 2, gli Stati Parte interessati si adoperano per coordinare la loro azione come opportuno, in particolare per quanto riguarda le condizioni per intentare azioni legali, e le modalità di una reciproca assistenza giudiziaria.

6. Fatte salve le norme del diritto internazionale generale, la presente Convenzione non esclude l’esercizio di alcuna competenza penale stabilita da uno Stato Parte in conformità al suo diritto interno.

Art. 7

1. Jeder Vertragsstaat trifft die erforderlichen Massnahmen, um seine Gerichtsbarkeit über die in Artikel 2 genannten Straftaten zu begründen, wenn

a)
die Straftat im Hoheitsgebiet dieses Staates begangen wird;
b)
die Straftat an Bord eines Schiffes, das zur Tatzeit die Flagge dieses Staates führt, oder eines Luftfahrzeugs, das zur Tatzeit nach dem Recht dieses Staates eingetragen ist, begangen wird; oder
c)
die Straftat von einem Angehörigen dieses Staates begangen wird.

2. Ein Vertragsstaat kann seine Gerichtsbarkeit über solche Straftaten auch begründen, wenn

a)
es Ziel oder Ergebnis der Straftat war, im Hoheitsgebiet oder gegen einen Angehörigen dieses Staates eine in Artikel 2 Absatz 1 Buchstabe a oder b genannte Straftat zu begehen;
b)
es Ziel oder Ergebnis der Straftat war, gegen eine staatliche oder öffentliche Einrichtung dieses Staates im Ausland, einschliesslich diplomatischer oder konsularischer Räumlichkeiten, eine in Artikel 2 Absatz 1 Buchstabe a
oder b genannte Straftat zu begehen;
c)
Ziel oder Ergebnis der Straftat eine in Artikel 2 Absatz 1 Buchstabe a oder b genannte Straftat war, die in der Absicht begangen wurde, diesen Staat zu einem Tun oder Unterlassen zu nötigen;
d)
die Straftat von einer staatenlosen Person begangen wird, die ihren gewöhnlichen Aufenthalt im Hoheitsgebiet dieses Staates hat;
e)
die Straftat an Bord eines Luftfahrzeugs begangen wird, das von der Regierung dieses Staates betrieben wird.

3. Bei der Ratifikation, Annahme oder Genehmigung dieses Übereinkommens oder dem Beitritt zu diesem notifiziert jeder Vertragsstaat dem Generalsekretär der Vereinten Nationen, für welche Fälle er in Übereinstimmung mit Absatz 2 seine Gerichtsbarkeit begründet hat. Der betreffende Vertragsstaat notifiziert etwaige Änderungen umgehend dem Generalsekretär.

4. Jeder Vertragsstaat trifft ferner die erforderlichen Massnahmen, um seine Gerichtsbarkeit über die in Artikel 2 genannten Straftaten für den Fall zu begründen, dass der Verdächtige sich in seinem Hoheitsgebiet befindet und er ihn nicht an einen der Vertragsstaaten ausliefert, die in Übereinstimmung mit Absatz 1 oder 2 ihre Gerichtsbarkeit begründet haben.

5. Beansprucht mehr als ein Vertragsstaat die Gerichtsbarkeit über die in Artikel 2 genannten Straftaten, so bemühen sich die betreffenden Vertragsstaaten, ihre Massnahmen insbesondere in Bezug auf die Bedingungen für die Strafverfolgung und die Modalitäten der gegenseitigen Rechtshilfe in geeigneter Weise aufeinander abzustimmen.

6. Unbeschadet der Regeln des allgemeinen Völkerrechts schliesst dieses Übereinkommen die Ausübung einer Strafgerichtsbarkeit, die von einem Vertragsstaat nach seinem innerstaatlichen Recht begründet ist, nicht aus.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.