0.351.964.5 Trattato di assistenza giudiziaria del 9 luglio 2002 in materia penale tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica delle Filippine

0.351.964.5 Vertrag vom 9. Juli 2002 zwischen der Schweizerischen Eidgenossenschaft und der Republik der Philippinen über Rechtshilfe in Strafsachen

Art. 22 Audizione mediante videoconferenza

1.  Se una persona che deve essere ascoltata dalle autorità giudiziarie dello Stato richiedente in qualità di testimone o di perito si trova nel territorio di uno Stato contraente, quest’ultimo può chiedere che l’audizione si svolga mediante videoconferenza ai sensi dei paragrafi seguenti qualora per la persona in questione non sia opportuno o possibile comparire personalmente nel suo territorio.

2.  Lo Stato richiesto consente all’audizione mediante videoconferenza se ciò non è contrario ai suoi principi fondamentali. Qualora lo Stato richiesto non disponga degli strumenti tecnici per realizzare la videoconferenza, lo Stato richiedente può fornirglieli previo comune accordo.

3.  L’autorità giudiziaria dello Stato richiesto emana la citazione a comparire per la persona in questione secondo le forme prescritte dal proprio diritto interno.

4.  All’audizione mediante videoconferenza si applicano le disposizioni seguenti:

a)
all’audizione è presente un rappresentante dell’autorità giudiziaria dello Stato richiesto, se necessario assistito da un interprete. Il rappresentante provvede anche all’identificazione della persona da ascoltare e al rispetto dei principi fondamentali del diritto dello Stato richiesto. L’autorità giudiziaria dello Stato richiesto, che durante l’audizione riscontrasse una violazione dei principi fondamentali del proprio diritto, prende immediatamente i provvedimenti necessari affinché l’audizione continui a svolgersi conformemente a tali principi;
b)
le Autorità centrali possono concordare misure volte a proteggere la persona da ascoltare;
c)
l’audizione è condotta direttamente dall’autorità giudiziaria dello Stato richiedente o sotto la sua direzione, in conformità alle disposizioni del proprio diritto;
d)
su richiesta dello Stato richiedente, lo Stato richiesto provvede a che la persona da ascoltare sia assistita, se del caso, da un interprete;
e)
la persona da ascoltare può avvalersi del diritto di non testimoniare previsto dall’articolo 9.

5.  Fatte salve le misure eventualmente convenute per la protezione delle persone, dopo l’audizione l’autorità giudiziaria dello Stato richiesto redige un verbale indicante la data e il luogo dell’audizione, le generalità delle persone ascoltate, le generalità e la funzione delle altre persone che hanno partecipato all’audizione, tutte le eventuali prestazioni di giuramento e le condizioni tecniche nelle quali si è svolta l’audizione. II verbale è trasmesso dall’Autorità centrale dello Stato richiesto all’Autorità centrale dello Stato richiedente.

6.  Ogni Stato contraente prende le misure necessarie per assicurare che anche nel caso di testimoni o di periti sentiti sul suo territorio in conformità al presente articolo, che si rifiutano di testimoniare o non testimoniano il vero pur avendone l’obbligo, si applichi il diritto nazionale, alla stessa stregua delle audizioni effettuate in un procedimento nazionale.

7.  Nei casi in cui apparisse opportuno e con l’assenso delle autorità giudiziarie competenti, gli Stati contraenti possono, a loro insindacabile giudizio, applicare le disposizioni del presente articolo anche alle audizioni mediante videoconferenza cui prende parte una persona perseguita penalmente o un indiziato. In tal caso, la decisione se e in quale forma effettuare una videoconferenza è oggetto di una convenzione tra le Autorità centrali interessate che prendono tale decisione in conformità con il loro diritto interno e con gli accordi internazionali pertinenti, compreso il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici4. Per le audizioni di persone perseguite penalmente o di indiziati è necessario il loro consenso.

Art. 22 Einvernahme per Videokonferenz

1.  Befindet sich eine Person im Hoheitsgebiet eines Vertragsstaates und soll diese Person als Zeuge oder Sachverständiger von den Justizbehörden des anderen Vertragsstaates einvernommen werden, so kann Letzterer, sofern das persönliche Erscheinen der einzuvernehmenden Person in seinem Hoheitsgebiet nicht zweckmässig oder möglich ist, darum ersuchen, dass die Einvernahme nach Massgabe der Absätze 2–7 per Videokonferenz erfolgt.

2.  Der ersuchte Staat bewilligt die Einvernahme per Videokonferenz, wenn der Rückgriff auf Videokonferenzen seinen Grundprinzipien nicht zuwiderläuft. Verfügt der ersuchte Staat nicht über die technischen Vorrichtungen für eine Videokonferenz, so können ihm diese vom ersuchenden Staat in gegenseitigem Einvernehmen zur Verfügung gestellt werden.

3.  Die Justizbehörde des ersuchten Staates lädt die betroffene Person in der in seinem innerstaatlichen Recht vorgeschriebenen Form vor.

4.   Für die Einvernahme per Videokonferenz gelten folgende Regeln:

a)
Bei der Einvernahme ist ein Vertreter der Justizbehörde des ersuchten Staates, bei Bedarf unterstützt durch einen Dolmetscher, anwesend. Dieser Vertreter ist auch für die Identifizierung der einzuvernehmenden Person und für die Einhaltung der Grundprinzipien der Rechtsordnung des ersuchten Staates verantwortlich. Werden nach Ansicht des Vertreters der Justizbehörde des ersuchten Staates bei der Einvernahme die Grundprinzipien der Rechtsordnung des ersuchten Staates verletzt, so trifft sie unverzüglich die Massnahmen, die erforderlich sind, um die Einvernahme nach diesen Prinzipien fortführen zu können.
b)
Die Zentralbehörden können Massnahmen zum Schutz der einzuvernehmenden Person vereinbaren.
c)
Die Einvernahme wird unmittelbar von oder unter Leitung der Justizbehörde des ersuchenden Staates nach dessen innerstaatlichen Rechtsvorschriften durchgeführt.
d)
Auf Verlangen des ersuchenden Staates trägt der ersuchte Staat dafür Sorge, dass die einzuvernehmende Person bei Bedarf von einem Dolmetscher unterstützt wird.
e)
Die einzuvernehmende Person kann sich auf das Zeugnisverweigerungsrecht nach Artikel 9 berufen.

5.  Unbeschadet allfälliger zum Schutz von Personen vereinbarter Massnahmen erstellt die Justizbehörde des ersuchten Staates nach der Einvernahme ein Protokoll unter Angabe des Datums und Ortes der Einvernahme, der Identität der einvernommenen Person, der Identität und der Funktion der übrigen Personen, die an der Einvernahme teilgenommen haben, aller allfälligen Vereidigungen und der technischen Bedingungen, unter denen die Einvernahme stattgefunden hat. Dieses Dokument wird von der Zentralbehörde des ersuchten Staates der Zentralbehörde des ersuchenden Staates übermittelt.

6.  Jeder Vertragsstaat ergreift die erforderlichen Massnahmen, um sicherzustellen, dass in Fällen, in denen Zeugen oder Sachverständige nach diesem Artikel in seinem Hoheitsgebiet einvernommen werden und trotz Aussagepflicht die Aussage verweigern oder falsch aussagen, sein innerstaatliches Recht genauso gilt, als ob die Einvernahme im Rahmen eines innerstaatlichen Verfahrens erfolgen würde.

7.  Die Vertragsstaaten können nach freiem Ermessen in Fällen, in denen dies angebracht erscheint, und mit Zustimmung ihrer zuständigen Justizbehörden die Bestimmungen dieses Artikels auch auf Einvernahmen per Videokonferenz anwenden, an denen eine strafrechtlich verfolgte Person oder ein Verdächtiger teilnimmt. In diesem Fall ist die Entscheidung, ob und in welcher Form eine Videokonferenz durchgeführt werden soll, Gegenstand einer Vereinbarung zwischen den betroffenen Zentralbehörden, die diese Entscheidung im Einklang mit ihrem innerstaatlichen Recht und den einschlägigen internationalen Übereinkünften, einschliesslich des Internationalen Paktes über bürgerliche und politische Rechte3, treffen. Einvernahmen von strafrechtlich verfolgten Personen oder Verdächtigen dürfen nur mit deren Einwilligung stattfinden.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.