Diritto internazionale 0.2 Diritto privato - Procedura civile - Esecuzione 0.23 Proprietà intellettuale
Internationales Recht 0.2 Privatrecht - Zivilrechtspflege - Vollstreckung 0.23 Geistiges Eigentum

0.232.02 Convenzione d'Unione di Parigi per la protezione della proprietà industriale, riveduta a Londra il 2 giugno 1934

0.232.02 Pariser Verbandsübereinkunft zum Schutze des gewerblichen Eigentums, revidiert in London am 2. Juni 1934

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Art. 6

A. – Ogni marchio di fabbrica o di commercio, regolarmente registrato nel paese d’origine, sarà ammesso al deposito e protetto tale e quale negli altri paesi dell’Unione, con le riserve indicate qui appresso. Questi paesi potranno esigere, prima di procedere alla registrazione definitiva, la presentazione di un attestato di registrazione nel paese d’origine, rilasciato dall’autorità competente. Non sarà richiesta alcuna legalizzazione per questo attestato.

B. – (1)  Possono peraltro essere rifiutati o invalidati:

1.
i marchi che sono di tal natura da offendere diritti acquisiti da terzi nel paese dove è richiesta la protezione;
2.
i marchi privi di qualsiasi carattere distintivo o composto esclusivamente di segni o di indicazioni che possono servire in commercio per designare la specie, la qualità, la quantità, la destinazione, il valore, il luogo d’origine dei prodotti o il tempo di produzione, o che sono divenuti usuali nel linguaggio corrente o nelle consuetudini leali e costanti del commercio del paese dove è chiesta la protezione. Nell’apprezzamento del carattere distintivo d’un marchio, si dovrà tener conto di tutte le circostanze di fatto e specialmente della durata dell’uso del marchio;
3.
i marchi che sono contrari alla morale e all’ordine pubblico, specialmente quelli di natura tale da trarre in inganno il pubblico. Resta inteso che un marchio non potrà essere considerato contrario all’ordine pubblico per la sola ragione che non sia conforme ad alcune disposizioni della legislazione sui marchi, salvo il caso in cui queste stesse disposizioni concernono l’ordine pubblico.

(2)  Non potranno essere rifiutati negli altri paesi dell’Unione dei marchi di fabbrica o di commercio pel solo motivo che essi non differiscono dai marchi che sono protetti nel paese d’origine se non perché presentano degli elementi che non alterano il carattere distintivo e non concernono la identità dei marchi nella forma in cui questi sono stati registrati nel detto paese d’origine.

C. – Sarà considerato come paese d’origine il paese dell’Unione dove il depositante abbia uno stabilimento industriale o commerciale effettivo e serio e, se non ha un siffatto stabilimento, il paese dell’Unione dove abbia il suo domicilio e, se non ha domicilio nell’Unione, il paese della sua nazionalità nel caso in cui sia cittadino di uno dei paesi dell’Unione.

D. – Quando un marchio di fabbrica o di commercio sarà stato regolarmente registrato nel paese d’origine, quindi in uno o parecchi altri paesi dell’Unione, ciascuno di questi marchi nazionali sarà considerato, a contare dalla data della sua registrazione, come indipendente dal marchio dei paese d’origine, purché sia conforme alla legislazione interna del paese di importazione.

E. – In nessun caso il rinnovamento della registrazione di un marchio del paese d’origine trarrà con sé l’obbligo di rinnovare la registrazione negli altri paesi dell’Unione in cui il marchio sarà stato registrato.

F. – Il beneficio della priorità resta acquisito ai depositi di marchi eseguiti entro il termine dell’articolo 4, anche quando la registrazione nel paese d’origine non interviene se non dopo che sia trascorso questo termine.

Art. 6

A. – Jede im Ursprungsland regelrecht eingetragene Fabrik‑ oder Handelsmarke soll in den andern Verbandsländern unter den nachstehenden Vorbehalten unverändert zur Hinterlegung zugelassen und geschützt werden. Diese Länder können vor der endgültigen Eintragung die Vorlage einer von der zuständigen Behörde ausgestellten Bescheinigung über die Eintragung im Ursprungsland verlangen. Eine Beglaubigung dieser Bescheinigung ist nicht erforderlich.

B. – (1)  Es können jedoch zurückgewiesen oder als ungültig erklärt werden:

1.
Marken, die geeignet sind, Rechte zu verletzen, welche Dritten in dem Lande zustehen, wo der Schutz beansprucht wird;
2.
Marken, welche jeder Unterscheidungskraft entbehren oder ausschliesslich aus Zeichen oder Angaben zusammengesetzt sind, die im Verkehr zur Bezeichnung der Art, der Beschaffenheit, der Menge, der Bestimmung, des Wertes, des Ursprungsortes der Ware oder der Zeit ihrer Erzeugung dienen können, oder welche in der gewöhnlichen Sprache oder in den redlichen und ständigen Verkehrsgepflogenheiten des Landes, wo der Schutz beansprucht wird, gebräuchlich geworden sind. Bei der Würdigung der Unterscheidungskraft einer Marke sind alle Tatumstände zu berücksichtigen, namentlich die Dauer des Gebrauchs der Marke;
3.
Marken, welche gegen die guten Sitten oder gegen die öffentliche Ordnung verstossen, namentlich solche, welche geeignet sind, das Publikum zu täuschen. Es besteht Einverständnis, dass eine Marke nicht schon deshalb als gegen die öffentliche Ordnung verstossend angesehen werden kann, weil sie einer Vorschrift des Markenrechts nicht entspricht, es sei denn, dass diese Bestimmung selbst die öffentliche Ordnung betrifft.

(2)  In den andern Verbandsländern dürfen Fabrik‑ oder Handelsmarken nicht allein deswegen zurückgewiesen werden, weil sie sich von den im Ursprungsland geschützten Marken durch Bestandteile unterscheiden, welche gegenüber der im Ursprungsland eingetragenen Form weder die Unterscheidungskraft der Marken verändern noch ihre Identität berühren.

C. – Als Ursprungsland ist anzusehen das Verbandsland, in welchem der Hinterleger eine wirkliche und ernst zu nehmende gewerbliche oder Handelsniederlassung besitzt und, wenn er eine solche Niederlassung nicht hat, das Verbandsland, in welchem er seinen Wohnsitz hat, und, wenn er keinen Wohnsitz innerhalb des Verbandes hat, das Land seiner Staatsangehörigkeit, sofern er Angehöriger eines Verbandslandes ist.

D. – Ist eine Fabrik‑ oder Handelsmarke im Ursprungsland und nachher in einem oder mehreren andern Verbandsländern regelrecht eingetragen worden, so gilt jede dieser nationalen Marken, sofern sie der inneren Gesetzgebung des Einfuhrlandes entspricht, vom Tag ihrer Eintragung an als unabhängig von der Marke im Ursprungsland.

E. – In keinem Fall zieht die Erneuerung einer Markeneintragung im Ursprungsland die Verpflichtung nach sich, die Eintragung auch in den andern Verbandsländern zu erneuern, in welchen die Marke eingetragen worden ist.

F. – Die Wohltat der Priorität bleibt den innerhalb der Frist des Artikels 4 vollzogenen Markenhinterlegungen gewahrt, selbst wenn die Eintragung im Ursprungsland erst nach Ablauf dieser Frist erfolgt.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.