Droit international 0.8 Santé - Travail - Sécurité sociale 0.81 Santé
Diritto internazionale 0.8 Sanità - Lavoro - Sicurezza sociale 0.81 Sanità

0.812.121.0 Convention unique sur les stupéfiants de 1961, conclue le 30 mars 1961

0.812.121.0 Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, conchiusa il 30 marzo 1961

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Art. 24 Restrictions à la production de l’opium destiné au commerce international

1.
a) Si l’une des Parties a l’intention de commencer à produire de l’opium ou d’augmenter sa production d’opium, elle tiendra compte de la demande mondiale d’opium existante, conformément aux évaluations publiées par l’Organe, afin que sa production d’opium n’entraîne pas une surproduction d’opium dans l’ensemble du monde.
b)
Aucune Partie n’autorisera la production de l’opium ou n’augmentera sa production d’opium si, à son avis, une telle production ou augmentation de la production sur son territoire risque d’alimenter le trafic illicite de l’opium.
2.
a) Sous réserve des dispositions du paragraphe 1, si une Partie, qui au 1er janvier 1961 ne produisait pas d’opium pour l’exportation, désire exporter sur l’opium qu’elle produit des quantités n’excédant pas cinq tonnes par an, elle le notifiera à l’Organe, en joignant à cette notification des renseignements concernant:
i)
les contrôles en vigueur exigés par la présente Convention en ce qui concerne la production de l’exportation de l’opium, et
ii)
le nom du pays ou des pays vers lesquels elle compte exporter l’opium; et l’Organe pourra soit approuver cette notification, soit recommander à la Partie intéressée de ne pas produire d’opium pour l’exportation.
b)
Si une Partie autre qu’une Partie désignée au paragraphe 3 désire produire plus de cinq tonnes d’opium destiné à l’exportation par an, elle le notifiera au Conseil, en joignant à cette notification des renseignements appropriés, y compris:
i)
l’évaluation des quantités qui doivent être produites pour l’exportation;
ii)
les contrôles existants ou proposés en ce qui concerne l’opium qui doit être produit;
iii)
le nom du pays ou des pays vers lesquels elle compte exporter cet opium; et le Conseil pourra approuver la notification soit recommander à la Partie intéressé de ne pas produire d’opium pour l’exportation.

3. Nonobstant les dispositions des alinéas a et b du paragraphe 2, une Partie qui, pendant les dix années qui ont précédé immédiatement le 1er janvier 1961, a exporté l’opium produit par elle pourra continuer à exporter l’opium qu’elle produit.

4.
a) Une Partie n’importera d’opium d’aucun pays ou territoire sauf si l’opium est produit sur le territoire:
i)
d’une Partie mentionnée au paragraphe 3;
ii)
d’une Partie qui a adressé une notification à l’Organe conformément aux dispositions de l’alinéa a du paragraphe 2, ou
iii)
d’une Partie qui a reçu l’approbation du Conseil conformément aux dispositions de l’alinéa b du paragraphe 2.
b)
Nonobstant les dispositions de l’alinéa a du présent paragraphe, une Partie peut importer l’opium produit par tout pays qui a produit et exporté de l’opium pendant les dix années qui ont précédé le 1er janvier 1961, si un organisme ou agence de contrôle national a été établi et fonctionne aux fins définies à l’article 23 dans le pays intéressé et si celui‑ci possède des moyens efficaces de faire en sorte que l’opium qu’il produit n’alimente pas le trafic illicite.

5. Les dispositions du présent article n’empêcheront pas une Partie:

a)
de produire de l’opium en quantité suffisante pour ses besoins, ou
b)
d’exporter de l’opium saisi dans le trafic illicite à une autre Partie, conformément aux exigences de la présente Convention.

Art. 24 Restrizioni alla produzione dell’oppio destinato al commercio internazionale

1.
a) Se una Parte ha l’intenzione di iniziare la produzione dell’oppio oppure di accrescere la propria produzione di oppio, terrà conto della domanda mondiale d’oppio esistente, in conformità alle valutazioni pubblicate dall’Organo, al fine che la sua produzione di oppio non conduca ad una sovrapproduzione d’oppio nell’ambito mondiale.
b)
Nessuna Parte autorizzerà la produzione dell’oppio od aumenterà la propria produzione d’oppio se, in base al proprio convincimento, una tale produzione od aumento di produzione sul proprio territorio, rischia di alimentare il traffico illecito dell’oppio.
2.
a) Riservate le disposizioni del paragrafo 1, se una Parte, la quale, al primo gennaio 1961, non produceva oppio per l’esportazione, intende ora esportare, sull’oppio che produce, delle quantità non eccedenti le cinque tonnellate per anno, lo notificherà all’Organo, aggiungendo a questa notificazione delle informazione concernenti:
i)
i controlli in vigore, voluti dalla presente Convenzione, per ciò che concerne la produzione dell’esportazione dell’oppio; e
ii)
il nome del Paese o dei Paesi verso i quali lo Stato considerato intende esportare l’oppio; e l’Organo potrà sia approvare codesta notificazione, sia raccomandare alla Parte interessata di non produrre dell’oppio per l’esportazione.
b)
Se una Parte, diversa da una Parte designata al paragrafo 3, intende produrre, per anno, più di cinque tonnellate di oppio destinate alla esportazione, lo notificherà al Consiglio, aggiungendo a questa notificazione delle informazione adeguate, ivi comprese:
i)
la valutazione delle quantità che debbono essere prodotte per l’esportazione;
ii)
i controlli esistenti o proposti per ciò che concerne l’oppio che deve essere prodotto;
iii)
il nome del Paese o dei Paesi verso i quali ha intenzione di esportare questo oppio; ed il Consiglio potrà sia approvare la notificazione sia raccomandare alla Parte interessata di non produrre dell’oppio per l’esportazione.

3. Nonostante le disposizioni dei capoversi a e b del paragrafo 2, una Parte che, durante i dieci anni che hanno immediatamente preceduto il primo gennaio 1961, ha esportato l’oppio da essa prodotto, potrà continuare ad esportare l’oppio che continua a produrre.

4.
a) Una Parte non importerà oppio da alcun Paese o territorio salvo che l’oppio sia prodotto sul territorio:
i)
di una Parte menzionata al paragrafo 3;
ii)
di una Parte che ha indirizzato una notificazione all’Organo in conformità alle disposizioni del capoverso a del paragrafo 2; oppure
iii)
di una Parte che ha ricevuto l’approvazione del Consiglio in conformità alle disposizioni del capoverso b del paragrafo 2.
b)
Nonostante le disposizioni del capoverso a del presente paragrafo, una Parte può importare l’oppio prodotto da ogni Paese il quale abbia prodotto ed esportato dell’oppio durante i dieci anni precedenti il primo gennaio 1961, solo se un organismo od una agenzia di controllo nazionale esiste e funziona nel Paese interessato, in base alle finalità definite all’articolo 23, e se quest’ultimo possiede dei mezzi efficaci per fare in modo che l’oppio che produce non alimenti il traffico illecito.

5. Le disposizioni del presente articolo non impediranno ad una Parte;

a)
di produrre oppio in quantità sufficiente al suo fabbisogno; oppure
b)
di esportare oppio confiscato nel traffico illecito ad un’altra Parte, in conformità alle esigenze della presente Convenzione.
 

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