Internationales Recht 0.9 Wirtschaft - Technische Zusammenarbeit 0.94 Handel
Diritto internazionale 0.9 Economia - Cooperazione tecnica 0.94 Commercio

0.946.294.541.4 Abkommen vom 25. April 1961 über die Ausfuhr italienischer Weine nach der Schweiz

0.946.294.541.4 Accordo del 25 aprile 1961 sull'esportazione di vini italiani in Svizzera

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Art. 4 Verzeichnis der Weine und der zuständigen Prüfstellen; Analysenzeugnisse

A. Verzeichnis der Weine und der zuständigen Prüfstellen

Bei Inkrafttreten des sechsten Zusatzprotokolls zum vorliegenden Abkommen – und jedes Jahr bis zum 30. September bei allfälligen Änderungen – teilen die zuständigen italienischen Behörden den schweizerischen Behörden die Liste der Weine mit, denen aufgrund von Ministerialverordnungen die Bezeichnung «Denominazione di origine controllata» (DOC), «Denominazione di origine controllata e garantita» (DOCG) oder eine laut Artikel 2 anerkannte geographische Bezeichnung zusteht. In dieser Mitteilung ist auf die jeweiligen Ministerialverordnungen zu verweisen sowie auf die italienischen Prüfstellen, die in der Produktionsgegend der betroffenen Weine übe eine territoriale Befugnis verfügen und daher zur Ausstellung der erforderlichen Zeugnisse zuständig sind. Änderungen treten am ersten Tag des der Mitteilung folgenden Jahres in Kraft.

Die gemäss vorstehendem Absatz mitgeteilten Listen der Weine und Prüfstellen werden im schweizerischen Handelsamtsblatt (SHAB) veröffentlicht.

B. Analysenzeugnisse

Ausgenommen bei gelegentlichen Einzelsendungen in einer Menge bis zu 400 Litern, muss jede Sendung italienischen Weines, die in der Schweiz in den Verkehr gelangen soll, von einem Analysenzeugnis in doppelter Ausfertigung begleitet sein. Das Analysenzeugnis ist gemäss Beilage 5 des vorliegenden Abkommens auszufertigen.

Für Weine mit der Bezeichnung «Denominazione di origine controllata» (DOC) oder «Denominazione di origine controllata e garantita» (DOCG) oder eine laut Artikel 2 anerkannten geographischen Bezeichnung sind zur Ausstellung von Analysenzeugnissen die Prüfstellen zuständig, die in der Liste gemäss Buchstabe A aufgeführt sind. Sie sind auch für die übrigen Weine zuständig, soweit ihre territorialen Befugnisse sich auf die Produktionsgegend der betroffenen Weine erstrecken.

Die organoleptische und physikalisch-chemische Prüfung der Weine hat die Gewähr zu bieten, dass das untersuchte Produkt keine nachteiligen Veränderungen erfahren hat, dass es keine anderen Zusätze enthält als solche, die nach der italienischen und schweizerischen Gesetzgebung zugelassen sind, dass es keine von der Norm abweichende Beschaffenheit aufweist und von einwandfreier Qualität ist. Diese Prüfung hat im weitern (ausser bei bestimmten speziellen Weinen) zu bestätigen, dass der untersuchte Wein aus frischem Traubenmost durch alkoholische Gärung erzeugt worden ist.

Die für die Ausstellung von Analysenzeugnissen zuständigen Stellen erheben auf rechtzeitiges Gesuch des Exporteurs hin die zur Untersuchung notwendigen Proben und haben eine davon als Vergleichsmuster während mindestens sechs Monaten aufzubewahren. Die Probenerhebung erfolgt gemäss geltenden italienischen Vorschriften.

7 Fassung gemäss Ziff. I des sechsten Zusatzprot. vom 28. Juni 1990, in Kraft seit 14. Aug. 1990 (SR 0.946.294.541.40).

Art. 4 Liste dei vini e degli organismi di certificazione e certificati d’analisi

A. Liste dei vini e degli organismi di certificazione

Al momento dell’entrata in vigore del sesto protocollo addizionale al presente accordo e, in caso di modificazione, prima del 30 settembre di ogni anno, le autorità italiane competenti comunicano alle autorità svizzere la lista dei vini costituenti l’oggetto di decreti ministeriali che riconoscono loro l’indicazione «Denominazione di origine controllata» (DOC) o «Denominazione di origine controllata e garantita» (DOCG) o ancora un’indicazione geografica riconosciuta ai sensi dell’articolo 2. Questa comunicazione menzionerà le coordinate dei rispettivi decreti ministeriali, nonché gli organismi che dispongono in Italia di una competenza territoriale sul luogo di produzione dei vini in questione e sono pertanto abilitati a rilasciare i certificati richiesti. Le modificazioni entrano in vigore il primo giorno dell’anno successivo.

La lista dei vini e degli organismi di certificazione comunicata giusta il capoverso precedente è pubblicata sul Foglio ufficiale svizzero di commercio (FUSC).

B. Certificati d’analisi

Ogni spedizione di vino italiano destinato ad essere messa in commercio in Svizzera deve essere corredata di un certificato d’analisi, in doppio esemplare, eccezion fatta delle spedizioni occasionali ed isolate che non superino i 400 litri. Il certificato d’analisi deve essere redatto conformemente all’allegato n. 5 del presente accordo.

Nella misura in cui il vino reca l’indicazione «Denominazione di origine controllata» (DOC) o «Denominazione di origine controllata e garantita» (DOCG) o ancora un’indicazione geografica riconosciuta ai sensi dell’articolo 2, il certificato d’analisi deve essere rilasciato dall’organismo competente designato nella lista menzionata alla lettera A del presente articolo. Per gli altri vini, il certificato d’analisi deve essere rilasciato dagli stessi organismi, nella misura in cui dispongono della competenza territoriale sul luogo di produzione del vino in questione.

L’esame organolettico e fisico-chimico deve garantire che il prodotto analizzato è esente da alterazioni, che non ha subito altre aggiunte se non quelle autorizzate dalle legislazioni italiana e svizzera, che non presenta alcuna anomalia e che è di buona qualità. Questo esame deve, inoltre, garantire (salvo per i vini speciali) che il vino analizzato è stato ottenuto dalla fermentazione alcolica del mosto di uva fresca.

Su richiesta presentata tempestivamente dall’esportatore, gli organismi abilitati a rilasciare i certificati d’analisi, procederanno al prelievo dei campioni necessari per l’analisi e ne conserveranno un campione testimonio durante almeno sei mesi. Il prelievo dei campioni per l’analisi avrà luogo in conformità alle vigenti prescrizioni italiane.

7 Nuovo testo giusta il n. I del 6° prot. add. del 28 giugno 1990, in vigore dal 14 ago. 1990 (RS 0.946.294.541.40).

 

Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.