Internationales Recht 0.9 Wirtschaft - Technische Zusammenarbeit 0.94 Handel
Diritto internazionale 0.9 Economia - Cooperazione tecnica 0.94 Commercio

0.946.292.492 Freihandelsabkommen vom 6. Juli 2013 zwischen der Schweizerischen Eidgenossenschaft und der Volksrepublik China (mit Anhängen und Verständigungsvereinbarung)

0.946.292.492 Accordo di libero scambio del 6 luglio 2013 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica popolare Cinese (con all. e Prot. d'intesa)

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Art. 154 Einsetzung eines Schiedsgerichts

1.  Wenn die Konsultationen nach Artikel 15.3 keine Lösung der Angelegenheit innerhalb von 60 Tagen oder, in dringlichen Angelegenheiten, innerhalb von 30 Tagen nach Erhalt des Konsultationsantrags durch die Vertragspartei, gegen die Beschwerde geführt wird, hervorbringen, kann der Fall mittels schriftlichem Antrag der beschwerdeführenden Vertragspartei an die andere Vertragspartei an ein Schiedsgericht überwiesen werden.

2.  Der Antrag auf ein Schiedsverfahren enthält die Beschreibung der spezifischen Massnahme sowie eine kurze Zusammenfassung der rechtlichen Grundlage für die Beschwerde.

3.  Das Schiedsgericht setzt sich aus drei Mitgliedern zusammen.

4.  Die Vertragsparteien bezeichnen innerhalb von 15 Tagen nach Erhalt des Antrags auf ein Schiedsverfahren gemäss Absatz 1 je ein Mitglied des Schiedsgerichts.

5.  Innerhalb von 30 Tagen nach Erhalt des Antrags auf ein Schiedsverfahren gemäss Absatz 1 ernennen die Vertragsparteien im gegenseitigen Einverständnis den dritten Schiedsrichter. Der so ernannte dritte Schiedsrichter führt den Vorsitz des Schiedsgerichts.

6.  Ist ein Mitglied des Schiedsgerichts innerhalb von 30 Tagen nach Erhalt des schriftlichen Antrags auf ein Schiedsverfahren gemäss Absatz 1 noch nicht ernannt worden, bestimmt auf Ersuchen einer der Streitparteien der Generaldirektor der WTO innert weiterer 30 Tagen ein Mitglied. Ist der Generaldirektor der WTO Staatsangehöriger einer Vertragspartei oder aus sonstigen Gründen nicht in der Lage, diese Aufgabe wahrzunehmen, wird der stellvertretende Generaldirektor der WTO, der nicht Staatsangehöriger einer Vertragspartei ist, mit der Aufgabe betraut. Ist der stellvertretende Generaldirektor der WTO ebenfalls nicht in der Lage, diese Aufgabe wahrzunehmen, wird der Präsident des Internationalen Gerichtshofs (IGH) mit der Aufgabe betraut. Ist der Präsident des IGH Staatsangehöriger einer Vertragspartei, wird der Vizepräsident des IGH, der nicht Staatsangehöriger einer Vertragspartei ist, mit der Aufgabe betraut.

7.  Der Vorsitzende des Schiedsgerichts darf weder Staatsangehöriger einer der Vertragsparteien sein, noch seinen gewöhnlichen Aufenthalt im Hoheitsgebiet einer der Vertragsparteien haben, noch von einer der Vertragsparteien angestellt sein, noch in irgendeiner Eigenschaft etwas mit der Angelegenheit zu tun gehabt haben.

8.  Alle Schiedsrichter:

(a)
haben Sachkenntnisse oder Erfahrung in Recht, internationalem Handel oder in der Beilegung von Streitigkeiten, die unter internationale Handelsabkommen fallen und, wenn möglich, Erfahrung auf dem strittigen Gebiet;
(b)
werden ausschliesslich auf der Grundlage von Objektivität, Zuverlässigkeit und einwandfreiem Urteilsvermögen ausgewählt;
(c)
sind unabhängig von den Vertragsparteien, sind nicht mit ihnen verbunden und nehmen von ihnen keine Weisungen entgegen; und
(d)
befolgen einen Verhaltenskodex in Übereinstimmung mit den einschlägigen Regeln des Dokuments WT/DSB/RC/1 der WTO.

9.  Tritt ein nach diesem Artikel ernannter Schiedsrichter zurück oder kann er nicht mehr tätig sein, wird innerhalb von 15 Tagen ein Nachfolger nach dem gleichen Auswahlverfahren ernannt, das für die Ernennung des ursprünglichen Schiedsrichters vorgeschrieben ist und übernimmt alle Befugnisse und Aufgaben des ursprünglichen Schiedsrichters. Die Arbeit des Schiedsgerichts wird bis zur Ernennung des Nachfolgers ausgesetzt.

10.  Sofern von den Vertragsparteien nicht innerhalb von 30 Tagen nach Erhalt des Antrags auf ein Schiedsverfahren gemäss Absatz 1 anders vereinbart, lautet das Mandat des Schiedsgerichts wie folgt:

«Im Lichte der einschlägigen Bestimmungen dieses Abkommens die im Antrag auf Einsetzung eines Schiedsgerichts nach Artikel 15.4 genannte Angelegenheit zu prüfen und mit Begründung versehene Rechts- und Tatsachenfeststellungen für die Beilegung der Streitigkeit zu treffen».

Art. 154 Istituzione di un tribunale arbitrale

1.  Se le consultazioni di cui all’articolo 15.3 non conducono alla composizione della controversia entro 60 giorni della richiesta di consultazioni, o 30 giorni in casi urgenti, la controversia può essere deferita a un tribunale arbitrale mediante richiesta scritta della Parte attrice all’altra Parte.

2.  La richiesta di arbitrato deve descrivere la misura in questione e fornire una breve sintesi della base legale su cui si fonda il reclamo.

3.  Il tribunale arbitrale è composto di tre membri.

4.  Entro i 15 giorni successivi al ricevimento della richiesta di arbitrato conformemente al paragrafo 1, ogni Parte nomina un membro del tribunale arbitrale.

5.  Le Parti designano di comune accordo un terzo arbitro entro i 30 giorni successivi al ricevimento della richiesta di arbitrato conformemente al paragrafo 1. Il terzo membro assume la presidenza del tribunale arbitrale.

6.  Se, entro i 30 giorni successivi al ricevimento della richiesta di arbitrato conformemente al paragrafo 1, uno dei membri del tribunale arbitrale non è ancora stato designato, su richiesta di una delle Parti il direttore generale dell’OMC nominerà tale membro entro un termine supplementare di 30 giorni. Se il direttore generale dell’OMC è cittadino di una Parte o non è in grado di adempiere a tale compito, la designazione è demandata al vicedirettore generale dell’OMC, a condizione che non sia cittadino di una delle Parti. Se nemmeno il vicedirettore generale dell’OMC può adempiere a tale compito, la nomina viene effettuata dal presidente della Corte internazionale di Giustizia (CIG). Se il presidente della CIG è cittadino di una Parte la designazione è demandata al vicepresidente della CIG, a condizione che non sia cittadino di una delle Parti.

7.  Il presidente del tribunale arbitrale non è né cittadino di una delle Parti né risiede permanentemente in una delle Parti, non è impiegato di una delle Parti né si è mai occupato della questione svolgendo qualsivoglia funzione.

8.  I membri del tribunale arbitrale devono:

(a)
avere conoscenze o esperienza in materia di diritto, di commercio internazionale o di composizione di controversie che possono insorgere nel contesto di accordi commerciali internazionali e se possibile, possedere nozioni del tema oggetto della controversia;
(b)
essere scelti unicamente sulla base dell’obiettività, dell’affidabilità e della validità del loro giudizio;
(c)
essere indipendenti da qualsiasi Parte, non essere affiliati a una Parte o ricevere istruzioni da essa;
(d)
rispettare un codice di condotta conformemente alle norme definite nel documento WT/DSB/RC/1 dell’OMC.

9.  Se un membro del tribunale arbitrale nominato in virtù del presente articolo si dimette o non è più in grado di adempiere al suo ruolo, viene designato un successore entro i 15 giorni successivi secondo la procedura di selezione prevista per la nomina del membro originario; egli ha gli stessi diritti e doveri del membro originario. I lavori del tribunale arbitrale rimangono sospesi fino alla nomina del successore.

10.  Salvo altrimenti convenuto dalle Parti entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di arbitrato di cui al paragrafo 1, i termini sono i seguenti:

«esaminare alla luce delle disposizioni rilevanti del presente Accordo la questione per la quale è stata richiesta l’istituzione di un tribunale arbitrale in base all’articolo 15.4 e trarre conclusioni di diritto e di fatto debitamente motivate al fine di comporre la controversia».

 

Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.